DDL ZAN: MENZOGNA IDEOLOGICA. LO DICONO GLI OMOSESSUALI.
6 Agosto 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continuiamo ad occuparci del DDl liberticida Zan, sulla cosiddetta omotransfobia, qualunque cosa essa possa essere (nel DDl non c’è una definizione, il che appare, da un punto di vista giuridico, pericolosissimo: si può essere condannati per qualunque cosa) rilanciando uno e due articoli molto interessanti di Pro Vita e Famiglia. Sono due interventi “dall’interno”: cioè da persone che fanno parte di quel mondo che il DDL Zan-Scalfarotto-Boldrini dice di voler tutelare. E inoltre una commento di #NelleNote. Buona lettura.
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Un disegno di legge incredibilmente divisivo, che non piace nemmeno alle persone che dice di voler tutelare, come Giorgio Ponte, docente di lettere in un istituto professionale. Ponte, milanese di adozione, dopo il suo primo romanzo “Io sto con Marta!”, ha all’attivo anche “LEVI” il primo capitolo della trilogia a tema evangelico “Sotto il Cielo della Palestina”, “GIAIRO” (2017) e “YOKABE” (2018). Oltre al suo lavoro di scrittore, dal 13 Maggio 2015, ha deciso di esporsi raccontando la sua vita, dichiarando di essere una persona con orientamento omosessuale, in difesa della famiglia naturale. Da allora partecipa spesso a convegni e iniziative varie, per permettere alle persone con attrazione omosessuale di vedere la propria condizione sotto un aspetto nuovo, diverso da quello presentato e imposto dalle lobby. Ultimamente, si è espresso anche contro il ddl Zan, sul suo blog e ha ribadito la sua contrarietà nel corso della nostra intervista
Innanzitutto cosa pensa del ddl Zan?
«Il DDL in sé, anche se non fosse concepito in maniera ambigua, come difatti è, senza definire in modo preciso il reato di omofobia, se anche fosse una legge che punisce gli atti di violenza fisica verso una persona omosessuale, sarebbe comunque discriminatorio perché creerebbe una categoria a parte, quella degli “omosessuali”, che in questo modo godrebbero di diritti supplementari rispetto a quelli di qualsiasi altro cittadino. Non si capisce perché la violenza commessa verso chiunque dovrebbe essere più grave, rispetto a quella verso altri, nel caso in cui si trattasse di una persona con attrazione per lo stesso sesso. Questo contravviene al principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Per di più, il fatto che questa legge non definisca il reato, come già detto, la rende oltre che discriminatoria anche pericolosa, dato che leggi simili in altri paesi hanno impedito la libertà di parola, nei confronti di chi ha espresso pareri contrari su diversi temi, anche non direttamente connessi con l’omosessualità (l’utero in affitto, l’educazione di Genere), ma che all’attivismo si accompagnano e che possono essere giudicati “omofobi” a discrezione del giudice».
Secondo Lei potrebbe, contrariamente a quello che si dice essere lo scopo del ddl e cioè quello di prevenire le violenze contro gli omosessuali, finire per acuire, al contrario, le tensioni sociali?
«Statisticamente è stato dimostrato che quando si cerca di proteggere una categoria a discapito di altre, il numero di episodi di odio nei confronti di tale categoria tendano ad aumentare, in modo proporzionale alla rabbia nei suoi confronti. L’Italia non è un paese omofobo, e non a detta mia, ma secondo le graduatorie stilate dalle stesse associazioni gayfriendly, tuttavia, se una legge di questo genere passasse generando una forma di controllo mediatico dell’informazione, della libera espressione e persino della formazione sulle nuove generazioni, questo rischierebbe di produrre un inasprimento della visione che le persone avranno nei confronti degli omosessuali. Tutti loro verrebbero, infatti, identificati con chi ha voluto questo tipo di legge, anche chi magari pur omosessuale non si sia mai identificato con l’ideologia che ne anima le battaglie».
Ultimamente anche le femministe si sono pronunciate contro questa legge. Che ne pensa?
«Penso che la verità si stia mostrando da sola e con essa la menzogna dell’ideologia Gender che è alla base di queste leggi: se tutto ciò che sentiamo è vero, allora vuol dire che nulla lo è. Se il corpo biologico non ha più valore, allora perché fare battaglie per difendere chi riteneva di essere stata discriminata in base al suo sesso biologico? Non c’è più un criterio di verità. Allora anche chi, all’inizio si è sentito di difendere determinati valori, ora vede che questa ideologia sta andando contro i suoi stessi principi. Anche la donna, discriminata per secoli perché non aveva i diritti minimi garantiti di qualunque altro cittadino maschio, lottando contro l’uomo ha finito per lottare contro la sua stessa femminilità: negli anni ’70 il femminismo radicale si è alleato ai movimenti omosessuali contro la figura dell’uomo eterosessuale, maschio, bianco visto come immagine “dell’oppressore”, fino ad affermare che era proprio il sesso biologico la prima ingiustizia che le donne subivano per destino, con la maternità. Quindi era quella differenza biologica che andava eliminata. Tuttavia, cercando di negare le differenze biologiche tra maschio e femmina, si sono annullate anche la condizioni che rendono sensata una difesa dei pari diritti fra i sessi. Se non ci sono differenze, perché tutelare le donne più degli uomini? E al tempo stesso, se il sesso è ciò che uno si sente, perché un uomo che si sente donna non può godere degli stessi diritti di una donna biologica? E così nel momento in cui le donne hanno rivendicato i loro diritti dati dal sesso biologico, i trans, loro alleati fino ad oggi, per il principio che uno è ciò che si sente, le attaccano sentendosi discriminati nel loro “sentirsi” donne. Con questa legge inoltre, che equipara il genere al sesso, c’è un rischio reale di un incremento degli abusi sessuali da parte di quegli uomini che dichiarando di “sentirsi donne”, senza aver fatto il cambio di sesso, sarebbero autorizzati ad entrare in uno spogliatoio femminile. Pena per chi si oppone: reato di discriminazione omotransfobica».
Lei ha mai avvertito l’esistenza di un’emergenza omofobia in Italia?
«Assolutamente no, io insegno nella scuola e vedo costantemente che il problema del bullismo che oggi soltanto viene associato solo alla questione dell’omosessualità, in realtà è molto più grave su qualsiasi altro tipo di categoria “protetta”. C’è una ferita grande nelle ragazzine e nei ragazzini maschi, ad esempio nella contrapposizione tra la proprio immagine e quella che viene fornita esteriormente e che viene considerata da tutti la migliore, attraverso i social, tutti più belli e muscolosi. I casi di ragazzi che diventano autolesionisti perché non si piacciono rispetto ad uno standard che gli viene rinfacciato dai loro compagni, sono tantissimi. Ci sono emergenze molto più grandi e parlo solo dell’ambito scolastico e quindi figuriamoci in generale, di quelle che ci sono verso chi manifesta attrazione omosessuale. Anzi, sul piano lavorativo, oggi, nonostante non ci sia ancora una legge, è un modo per costruirsi uno scudo di inattaccabilità perché basta dire di essere stati licenziati da una persona perché era contraria alla tua tendenza omosessuale, che questo anche senza avere nessuna prova della questione, ti fa diventare intoccabile. Questa emergenza omofobia, dunque, io sulla mia pelle, non l’ho mai vissuta».
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Il terrorismo psicologico, si sa, è uno dei mezzi essenziali usati dalla dittature per autoaffermare la propria ideologia ed è un’azione così cieca che a volte si dirige proprio verso quelle categorie che teoricamente dovrebbero essere considerate “intoccabili”.
Stiamo parlando di ciò che è accaduto a Debbie Hayton, un’insegnante di fisica nelle Midlands, un uomo ricorso alla riassegnazione del sesso biologico nel 2012. Qual è la grave colpa di Hayton? Che non crede, a differenza di molti componenti della comunità trans, che il suo sesso possa essere cambiato ed è perfettamente consapevole del fatto che rimarrà sempre biologicamente uomo.
Ma ultimamente si è reso reo di un atto considerato provocatorio e violento, dalla comunità transgender e cioè aver indossato un top con lo slogan: “Le donne trans sono uomini. Farsene una ragione!”
Questo semplice gesto, in cui esprime la propria opinione, basata peraltro, sulla propria esperienza, gli sta costando l’espulsione dal comitato LGBT del Trades Union Congress (TUC) Debbie, infatti, è membro del Comitato LGBT del Congresso dei sindacati (TUC), ma tra poco probabilmente non lo sarà più, a causa della lettera di protesta che 12 componenti del Congresso hanno scritto al segretario generale: «È andata oltre l’espressione di un punto di vista alternativo e adesso sta diffondendo discorsi di odio contro la comunità trans».
Hayton indossava la maglietta in occasione di un evento organizzato da Fair Play for Women, un’associazione che afferma che usare il Gender Recognition Act (un decreto che consente alle persone transessuali di fare domanda per ricevere un certificato di riconoscimento del genere in cui si identificano, dopo averne soddisfatto le condizioni per il riconoscimento legale) minerebbe, di fatto, i diritti delle donne biologiche.
Il fondatore dell’organizzazione femminista, Nicola Williams, ha dichiarato: “Le accuse di ‘transfobia’ vengono lanciate alle donne così spesso e per così poco, che la parola, in sé, ha perso ogni significato.
Hayton, peraltro, è stato attaccato anche per alcuni articoli in cui aveva rilasciato la seguente, importante dichiarazione: “Le donne trans sono biologicamente maschi – in realtà essere maschi è l’unico criterio qualificante per essere una donna trans” e che “quando anche le persone trans vengono chiamate transfobiche, allora la gente dovrebbe capire quanto siano sempre stati ridicoli e inverosimili questi attacchi”.
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Nelle Note
Da attivista #LGBT alle accuse di #omotransfobia.
Questo quanto successo per aver indossato la maglietta che vedete nella foto per ribadire che il concetto di “identità di genere” mette a rischio i diritti delle #donne. Lo stesso messaggio che ha messo al centro di una bufera la #Rowling e che sostengono molte #femministe italiane e tra loro ArciLesbiche che, per questo motivo, contestano parte del contenuto del #DdlZan.
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Tag: omofobia, ponte, trans nellenote, zan
Categoria: Generale
Caro Tosatti,
una persona a me cara, probabilmente più saggia di me, dice che è necessario “restare uniti” in questa fase.
Anche in campo politico, ad esempio, sostiene che restare uniti è essenziale: mi sta quasi convincendo a far una scelta politico/elettorale che viene spiegata in un articolo dal titolo emblematico “TURARSI IL NASO E VOTARE FITTO? POSSIBILE CHE SIAMO GIUNTI A QUESTO?”.
Ora, elezioni a parte –e, se volete, commentate quell’articolo- io proprio non capisco come per “restare uniti” nella sacrosanta battaglia alla liberticida legge che a Settembre il Parlamento potrebbe varare (e che potrebbe significare la chiusura di questo Sito, come pure del mio e di migliaia di altre voci libere) dobbiamo intruppare persino delle persone la cui omosessualità è stata (forse a loro insaputa) usata, strumentalizzata (andatevi a vedere la video intervista che l’ex direttore di tv2000 fece qualche tempo fa a quell’allora INSEGNANTE DI RELIGIONE CATTOLICA. Ecco: se non avete visto quella intervista –che su YouTube trovate in dieci secondi- evitate persino di rispondere in merito a queste mie parole, grazie) e di certo ha reso celebre –e forse fatto vendere un bel po’ di libri….- una persona che, ripeto, con finto candore angelico, afferma nella tv dei vescovi che non vi è nessun problema ad essere omosessuale –e dirlo pubblicamente- ed allo stesso tempo continuare ad insegnare IRC con tanto di idoneità dell’ufficio scuola diocesana.
No, se pensate che tutto ciò è normale, allora ci meritiamo davvero di tutto: non si può transigere sulla verità di Cristo ed utilizzare un james martin o un mauro leonardi un poco più giovane per contrastare certe derive culturali e legislative.
Forse –dico: FORSE- voterò Fitto (tappandomi il nasso per il fetore immenso) ma di certo ora ho chiuso con quella pur meritoria Associazione che però ha clamorosamente SBAGLIATO nell’intervistare quella persona. Non dimenticate Sodoma (non secondo l’esegesi di galantino) e non dimenticate: SBAGLIATO E’ SBAGLIATO.
E intanto le prime multe e denunce dei decreti leggi illegittimi del lockdown i giudici li stanno annullando tutti perché illegittimi e anticostituzionali.
La stessa cosa succederà con il Decreto legge Zan, i giudici annulletanno tutte le denunce perché illegittimo e anticostituzionale.
La vera domanda è: come mai dei politici come la Boldrini e tutti i loro alleati politici continuano a portare avanti un disegno di legge chiaramente anticostituzionale? Posdibile che fra tutti loro nessino sappia che è anticostituzionale? Non andrebbero denunciati penalmente per “attentato alla costituzione e alla libertà”?
Stanno violando la legge deliberatamente e volontariamente, abusando del loro ruolo per cercare di violare la legge, non è una semplice svista, non andrebbero perseguiti penalmente?
https://www.google.com/amp/s/amp.ilgiornale.it/news/cronache/stato-emergenza-illegittimo-annullate-sanzioni-emesse-1881444.html
Mah! La cosa mi sembra molto semplice.
Ammesso che alla fine la legge non verrà approvata, certamente tutto ciò sarà stato un enorme successo per quella gente. Sarà valsa come campagna pubblicitaria che, come sappiamo, è il motore che muove (e convoglia verso un obiettivo voluto dal “manovratore”) l’opinione pubblica in un modo così determinante, quasi totale, che chiamarla ancora “opinione pubblica ” è pura idiozia.
V’immaginate: mesi e mesi di campagna contro gli “odiatori tradizionalisti cattolici”, corroborata da un numero incredibile di episodi di violenze (denunciati in giornali e TV del regime ma mai alla Magistratura) contro quelle anime pacifiche di omo-trans-ecc., i quali per difendersi vanno là dove quegli “odiatori” organizzano le loro manifestazioni (autorizzate e pacifiche), e giustamente le impediscono perché “la libertà di pensiero non è un valore assoluto” (Zan dixit); v’immaginate: la testimonianza devastante della quasi totalità dei vescovi (per non parlare del vertice della chiesa) – tranne qualche timidissima opposizione – a favore della campagna, vescovi che col loro silenzio-assenso e a volte con l’esplicita adesione al ddl dicono chiaramente al popolo che quegli “odiatori tradizionalisti” sono una razza in estinzione al punto che il “GIORDANOBRUNO” di nostra conoscenza che ha espresso questo concetto, lungi dall’essere un caso isolato di putrescenza cerebrale è molto probabilmente un tipico esempio – ahinoi diffuso – degli effetti di questa prolungata campagna promozionale?
V’immaginate tutto ciò? Io penso che qualora la legge non venisse approvata, questo sarebbe un successo – per qui signori – maggiore che se la fosse (approvata). Infatti adesso potrebbe ancora apparire un’azione di pura prepotenza politica da parte di un certo gruppo minoritario anche se in grado d’imporsi per i più biechi motivi (corruzione, ricatti, minaccia di giungere alle votazioni, ecc.). Dopo questa efficacissima e prolungatissima campagna che chissà quanti “GIORDANOBRUNO” avrà prodotto, sarà dietro alla spinta dell’ “opinione pubblica” (ben formata come sopra detto), che si sarà “costretti”, a larga maggioranza dei parlamentari, a proporre ed approvare la legge.
Ed ecco a voi come la famosa Francesca Pascale commenta una frase di Gesù (leggete tutto per capire di che si tratti e poi in conclusione:
https://dilei.it/editoriali/paola-turci-e-francesca-pascale/735587/
Ama il prossimo tuo come te stesso = “love is love”!!!
Evvivaaaaa!!!!
Con 20.000.000 di euro di buonuscita si è illuminata d’immenso .( Non preoccuparti , è il genere di estasi moderna ).
Mamma li Turci ! …
“FACCIO UN APPELLO URGENTE A TUTTO IL MONDO CATTOLICO, AFFINCHÉ IL PROSSIMO 9 AGOSTO SIA EFFETTUATA UNA GIORNATA DI DIGIUNO E PREGHIERA A LIVELLO MONDIALE, CON LA PREGHIERA DEL ROSARIO DEL MIO PREZIOSISSIMO SANGUE E CON LA PREGHIERA DELL’ESORCISMO DI SAN MICHELE, DALLE 12:00 ALLE 18:00, CHIEDENDO AL PADRE CELESTE LA PROTEZIONE DEI MIEI TEMPLI, SANTUARI E LUOGHI SANTI, CHE VENGONO DISTRUTTI E PROFANATI DALLE FORZE DEL MALE IN QUESTO MONDO. CONTO SU DI TE, GREGGE MIO!
Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/08/06/il-prossimo-9-agosto-sia-indetta-una-giornata-di-digiuno-e-preghiera-per-riparare-la-profanazione-dei-miei-templi/