B. XVI SOFFRE PER UN HERPES FACCIALE MOLTO DOLOROSO.
3 Agosto 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Benedetto XVI sta soffrendo in questo momento per una malattia particolarmente dolorosa e fastidiosa, un herpes facciale, dalla possibili conseguenze gravi. Quello che state per leggere è tratto da nostre informazioni e da un articolo di PNP.de, che ringraziamo per la fotografia, la più recente di papa Ratzinger, a cui Stilum Curiae offre tutta la sua vicinanza spirituale.
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Il papa emerito Benedetto XVI si è ammalato gravemente dopo il suo viaggio a Ratisbona, per andare visitare suo fratello Giorgio. Il PNP lo ha appreso dal biografo del Papa Peter Seewald.
Il papa emerito novantatreenne soffre di una herpes che ha attaccato tutta la parte sinistra del viso, e che secondo nostre fonti ha avuto inizio non dopo il ritorno a Roma, ma già a Ratisbona, durante la visita a suo fratello. Ha attacchi molto dolorosi dell’infiammazione. Sabato scorso Peter Seewald, il biografo preferito di Joseph ratzinger, originario di Passau, gli ha presentato sabato la sua biografia del Papa tedesco. Durante l’incontro, il Papa emerito, nonostante la sua malattia, ha espresso ottimismo e ha detto che se le sue forze aumentassero di nuovo, potrebbe riprendere la penna.
Secondo Seewald, il papa emerito è ora estremamente fragile. Il suo pensiero e la sua memoria sono estremamente attivi, ma la sua voce è appena udibile al momento. Il testamento spirituale già scritto di Benedetto dovrebbe essere pubblicato dopo la sua morte. Come ultimo luogo di riposo si pensa all’ex tomba di San Giovanni Paolo II nella cripta di San Pietro. Papa Ratzinger si sente particolarmente legato a questo predecessore. Il sarcofago che contiene le spoglie mortali di papa Wojtyla è ora venerato in una cappella laterale accanto alla Pietà Michelangelo nella zona d’ingresso di San Pietro.
Seewald e Benedetto XVI hanno pubblicato insieme quattro libri di interviste, che hanno raggiunto una diffusione internazionale di circa tre milioni di copie. Anche l’arcivescovo Georg Gänswein, segretario privato di Benedetto e prefetto della casa pontificia, ha partecipato alla presentazione del libro nel monastero “Mater Ecclesiae” nei Giardini Vaticani. A causa della pandemia di Corona, la presentazione personale del libro ha dovuto essere rinviata più volte.
L’opera di Seewald è la biografia più ampia e dettagliata del Papa tedesco. L’opera ha raggiunto tre edizioni in pochissimo tempo. Nel frattempo Droemer-Verlag ha completato le edizioni con licenza per dieci lingue. Benedetto ha ringraziato e lodato Seewald come storico profondo e “vivace narratore della mia storia personale”.
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Tag: benedetto, herpes, ratzinger, seewald
Categoria: Generale
Non meritano nessun commento le polemiche dettate dall’acredine dei soliti noti. Chi prova stima e rispetto per il Papa Benedetto XVI si unisce a lui con parole di vicinanza e consolazione .Una preghiera di conforto per un Uomo che sta continuando a portare la sua Croce con la dignità che lo ha sempre contraddistinto, Graziella
I mie più sentiti auguri di pronta guarigione a Benedetto, il cui unico grave errore è stato quello di avere lasciato al pampero peronista Bergoglio , pessimo pastore, la guida della Chiesa.
Questo articolo dà notizia di un virus di cui Papa Benedetto soffre.. Virus che secondo alcune autorevoli fonti si sarebbe aggravato nell’ultimo periodo. Virus doloroso a quanto sembra, che sicuramente in un uomo di 93 anni già debole e in precarie condizioni fisiche non è assolutamente da sottovalutare. La pubblicazione di questo articolo, avvenuta prima della nota serale di ieri in cui il vaticano rassicurava in qualche modo circa le condizioni di salute del Papa, credo volesse informare sull’argomento e quindi in qualche modo manifestare vicinanza al Pontefice, anche attraverso la preghiera dei suoi lettori. Spiace vedere che anche in simili momenti ci siano persone che ne approfittano x intavolare discorsi completamente sconnessi e fuori luogo… “Ma che c’azzecca” direbbe il giudice tonino di pietro. E non manca nemmeno la chicca di chi definisce “emerita cretinata” la malattia del Papa. Pregare no eh?? !!.. Dimostrate allora almeno un po’ di RISPETTO nei confronti di un uomo santo, umile e saggio che sta soffrendo.. E che con un suo solo dito è infinitamente meglio di tutti noi messi i insieme!…
Stefano, come si dice: “da cosa nasce cosa”, quindi non si angusti se son venuti fuori argomenti che non c’azzeccano.
D’altra parte non può pretendere che il blog si trasformi in un piagnisteo perché un 93enne comincia ad avere qualche disturbo serio (con tutto il rispetto)
Ma poi è così sicuro che nel palazzo in cui abita o nelle vicinanze non ci sia qualcuno che sta peggio o che stato portato urgentemente in ospedale e magari sta morendo?
E che? BXVI smuove la Sua compassione e il poveraccio sconosciuto no?
Ma guarda un po….adesso abbiamo anche chi crede di sapere x chi si smuove la ” mia compassione” e per chi invece no…Tanto strabiliante quanto divertente e completamente fuori strada sta cosa..Leggendo la sua risposta sign Enrico, mi par di notare il tipico linguaggio da progressisti che subito tirano in ballo “il poveraccio sconosciuto ( che brutta espressione),..o l’ ammalato in ospedale ecc…Che poi io la ” compassione” manco l’ ho nominata. Per Papa Benedetto più che compassione provo una grande ammirazione, che in questo momento viene affiancata ancor più dalla preghiera x lui. E non solo x lui… Per ” chi” mi smuovo però non lo vengo a dire a Lei ( con il dovuto rispetto).. Inoltre, che il blog rischi di trasformarsi ” in un piagnisteo perché un 93enne comincia ad avere qualche disturbo serio” ( altra espressione brutta..me lo lasci dire!) è un rischio che francamente credo veda solo Lei. Io comunque preferisco rispettare sempre ogni vita umana, nessuna esclusa, indipendentemente dall’ età o da qualsiasi altro fattore. Perché se così non fosse, si correrebbe credo il rischio di essere considerati come simpatizzanti di ideologie sataniche che nel secolo scorso proprio facendo dei distinguo, tra mo!te altre cose, anche sull’ età delle persone, giustificarono tanti orrori…
Beh, anche in questo secolo, anzi proprio in questo anno, sono stati fatti dei distinguo sull’età delle persone per giustificare tanti orrori.
Col pretesto del coronavirus infatti si è praticata alla grande l’eutanasia (non richiesta dagl’interessati) sui vecchi ricoverati in cliniche ed ospedali. Chiaramente l’età, soprattutto se accompagnata da malattie pregresse, rende questa fascia della popolazione più soggetta a soccombere. Ma non c’è dubbio che se fossero stati debitamente curati molti vecchi non sarebbero morti. La SIAARTI (Società di Anestesia e Rianimazione) ha addirittura stilato un documento («”Raccomandazioni di etica clinica” dirette agli operatori riguardo l’ammissione di pazienti alla terapia intensiva») con il quale si raccomanda «di non ammettere gli anziani colpiti dal virus, soprattutto se portatori di altre patologie».
Da notare che dopo le polemiche create da questo documento, il link in Internet dello stesso non è più funzionante, ma ciò non significa che quelle raccomandazioni non continuino ad essere seguite.
Per chiarirsi le idee su questo tema leggere i seguenti articoli della Nuova Bussola Quotidiana:
https://www.lanuovabq.it/it/storia-di-giusy-strappata-alla-eutanasia-da-coronavirus
https://www.lanuovabq.it/it/non-fingiamo-tanti-anziani-sono-portati-alla-morte
https://lanuovabq.it/it/con-la-scusa-del-virus-si-consiglia-leutanasia
In quest’ultimo articolo sono le frasi riportate sopra tra virgolette.
“Mi par di notare il tipico linguaggio da progressisti …” 🤣🤣🤣
Perdoni la prorompente ilarità, Stefano, ma si vede che Lei non ha mai letto i mie interventi!!!
E poi La inviterei a non sorprendersi se qualcuno tira in ballo la sua compassione, dal momento che si è permesso di scrivere che il 93enne è “con un suo solo dito è infinitamente meglio di tutti noi messi i insieme!…
Sicuramente sarà migliore di Lei, ma lasci perdere il “di tutti noi”. Che cavolo ne sa?
Qua la volevo Enrico!..conosco i suoi interventi e ricordo quando alcune settimane fa ad una mia precisa domanda ha risposto, mi corregga se sbaglio, di non riconoscere i papi succedutisi dopo Pio XII ( che stimo moltissimo). Ergo Lei dovrebbe appartenere, all’ interno del mondo cosiddetto ” tradizionalista”, alla corrente chiamata ” dei sedevacantisti” giusto? La frase da me adoperata ” tipico linguaggio da progressisti” era sarcastica..condita tuttavia anche da una discreta dose di stupore nel vedere un tradizionalista che, evidentemente messo alle strette, tirava fuori parole e frasi che è molto più facile udire da persone ” de sinistra” . Fermo restando che la carità e la solidarietà non sono affatto monopolio dei cosiddetti ” progressisti”, anzi tutt’altro!!
Vede sign. Enrico, anch’io sono molto sensibile alle istanze del cosiddetto ” tradizionalismo”, e in esso mi identifico su moltissime cose, anche se a differenza sua personalmente sono del tutto lontano dal sedevacantismo. Al limite
Paolo VI lo ricordo poco, dato che ero troppo giovane quando morì. Idem papa Luciani, che oltretutto regnò solo un mese. Ho stimato e stimo Giovanni Paolo II per la sua chiarezza dottrinale e morale, poi invece su altre questioni ( quelle ecumeniche ad esempio) ho avuto più di una riserva. Ancor più ho stimato e stimo Papa Benedetto XVI , che oltre alla chiarezza dottrinale e al rigore morale di Papa Wojtyla è stato colui che più di ogni altro si è dimostrato vicino e sensibile alle istanze del cosiddetto ” mondo tradizionale”. ( non sono io a dirlo..è un fatto questo che in tanti gli riconoscono..chi favorevolmente, chi contro).
È dunque triste, mi permetta, sentirLa esprimersi in questo modo nei confronti di Joseph Ratzinger…
Non è la prima volta tuttavia che discorrendo con persone tradizionaliste rimango stupito x posizioni che non mi sarei mai aspettato di incontrare. Ricordo ancora ad esempio quella volta in cui venni apostrofato, su un noto blog tradizionale, solo perché avevo espresso il mio stupore vedendo che tanti frequentatori erano ” possibilisti” circa l’ abolizione del celibato ecclesiastico.
Concludo qui, anche perché non voglio abusare dell’ ospitalità del blog. Constatando amaramente che verso Papa Benedetto Lei prova antipatia se non odio tout court …Liberissimo di pensarlo e di ribadirlo x carità. Come sono altrettanto libero io di ribadire con un pizzico di umiltà che probabilmente a Lei manca, che il grande Pontefice tedesco è infinitamente migliore di me ( e su questo non ci piove)..ma anche di Lei, gliel’ assicuro!!
“Con un pizzico di umiltà che probabilmente a Lei manca”.
E se a mia volta Le dicessi che non mi manca?
O l’umiltà Lei ce l’ha di sicuro soltanto perché se l’auto-attribuisce?
I miei giudizi valgono quanto i suoi.
La mia posizione è legittima quanto la sua.
Io non ho ragione esattamente come Lei non ha ragione.
Oppure io ho ragione esattamente come Lei ha ragione.
D’accordo?
Cari tutti,
siamo ancora capaci di ridere? O presi totalmente dal marasma che impazza lo abbiamo dimenticato?
https://biellaclub.it/3/la-storia-dei-tre-monaci-che-ridono/
Spero non ci sia qualcuno che voglia per forza trovarci qualcosa di “riprovevole”, dimostrando così di aver perso la gioia del ridere.
ADRIANA
3 Agosto 2020 alle 21:23
Non occorre seguire la filosofia Zen ( che peraltro NON è cosa riprovevole )
Sono allibita. La filosofia Zen e cosa ASSOLUTAMENTE riprovevole.
Rosa Maria:
“la filosofia Zen e cosa ASSOLUTAMENTE riprovevole”.
Solamente che lo Zen non è una filosofia. 🙏
In effetti , ero ricorsa al termine “filosofia “per eccessivo desiderio di brevità . Chiedo scusa .
Credo che la sig.ra Rosa non fosse scandalizzata per il termine filosofia, ma perché qualcuno ha detto che nello Zen non c’è nulla di riprovevole. In effetti ha ragione di scandalizzarsi, visto che lo Zen ha presupposti e finalità decisamente anticristiane. Io invece non mi scandalizzo, perché sapevo già prima che quella persona che trova lo Zen non riprovevole non è cristiana, ma un agente del demonio col compito di condurre le pecore fuori dell’ovile della Chiesa. E devo anche dire che si impegna parecchio per onorare il mandato.
Silvano ,
lei possiede quel tocco di “discernimento” che caratterizzò John Knox ai suoi tempi migliori .
Ha parlato DAI SILVAN (il Grande Silvano).
La conosce ?
Nell articolo leggo che Papa Ratzinger verrà sepolto nello stesso luogo dove venne sepolto Wojtyla nell nell’aprile 2005,ma allora il sarcofago in marmo grigio posto nelle grotte vaticane,qualche anno fa, poco più avanti dalla tomba di Papa Luciani,a che serve?
Una preghiera e un abbraccio a Papa Benedetto, l’ unica persona onesta, seria, umile e di fede rimasta in vaticano. Con l’ augurio di una pronta guarigione o quanto meno un deciso miglioramento.
Mi assoccio con tutto il cuore .
E.C. associo
Mi associo con tutto il cuore
Benedetto XVI
L’unico Papa che, in 50 anni della mia vita, non dico mi sia piaciuto, ma di certo non dispiaciiuto.
Mi associo con tutto il cuore.
“Seewald e Benedetto XVI hanno pubblicato insieme quattro libri di interviste, che hanno raggiunto una diffusione internazionale di circa tre milioni di copie … l’opera di Seewald è la biografia più ampia e dettagliata del Papa tedesco. L’opera ha raggiunto tre edizioni in pochissimo tempo. Nel frattempo Droemer-Verlag ha completato le edizioni con licenza per dieci lingue”.
In preda alla solita crisi psichica che ogni tanto m’assale, stravolgendo la mia visione abitudinaria del mondo, mi chiedo cosa gira perla testa di coloro che mettono in atto ogni sforzo per ottenere un successo editoriale (“milioni di copie”) e addirittura planetario (“dieci lingue).
Il poeta giapponese Bashō (XVII secolo) così scrive dopo essere giunto sulla tomba della cortigiana Kogo:
“Ha vissuto tra broccati e sete, ma alla fine si è trasformata in polvere in questo sottobosco ….
Miserabile il destino degli esseri umani – germogli di bambù”.
E poi, in altra occasione,
“le montagne si sgretolano, i fiumi cambiano il loro corso, le strade si trasformano, le pietre sono sepolte dalla terra, gli alberi invecchiano e vengono sostituiti da nuovi alberelli, il tempo passa e il mondo cambia, e le tracce del passato sono instabili”.
La mia crisi perdura: cosa diventeranno i “milioni” di copie in “dieci lingue”?
Qualcuno leggerà.
Mi scusi per l’impertinenza: ma sta diventando o già lo è, zen?
Non si tratta di essere zen o non zen. Si tratta di essere un pochino realisti ed accorgersi che tutto quel che (ci) accade è vero per un solo istante e poi va a finire … dove? E dove vanno a finire tutte le speculazioni, le disamine, le analisi che la mente crea in continuazione?
Mi permetta una domanda: Lei pensa che le montagne di libri scritti attraverso i secoli abbiano semplificato la vita o l’abbiano complicata? Ossia, abbiano chiarito il senso del vivere o l’abbiano reso ancor più oscuro? Lei ritiene che il “parliamone” risolva le questioni o le amplifichi?
Sig. Enrico, se questa è la sua convinzione perchè scrive tanto tutti i giorni? Forse perchè gli scritti virtuali non fanno la fine che normalmente fa la carta?
Non occorre seguire la filosofia Zen ( che peraltro NON è cosa riprovevole ) …basta lasciar parlare Oderisi da Gubbio , o meglio , ascoltare Dante :
“Non è il mondan romore altro ch’un fiato/ di vento , ch’or vien quinci ed or vien quindi,/ e muta nome perchè muta lato./
Che voce avrai tu più , se vecchio scindi/ da te la carne , che se fossi morto/anzi che tu lasciassi il “pappo” e il”dindi”,/pria che passin mill’anni ?ch’è più corto/ spazio all’etterno ch’un muover di ciglia/al cerchio che più tardi in cielo è torto/ ” .( Div.Comm. Purgatorio, C.XI, vv. 100-108 ).
Caro SE,
il mio scrivere, La prego di notarlo, è intonato alle rime suggerite da Adriana (ovviamente tenendo presente che il Poeta abita l’attico e io vivacchio in portineria).
Ora, non è che siccome ha rilevato il “mondan romore”(due parole che pennellano alla perfezione la situazione attuale), il Poeta abbia interrotto la Commedia all’XI canto del Purgatorio.
D’altra parte la contraddizione fa parte dell’umano vivere: pensi ai libri scritti e alle conferenze fatte sul … Silenzio.
Tuttavia v’è uno scrivere ed un parlare implicitamente tendenti alla propria negazione poiché consapevoli dei propri (enormi) limiti. Per esempio (passiamo dallo Zen al Sufismo😃):
Là fuori
oltre a ciò che è giusto e sbagliato
esiste un campo immenso
Ci incontreremo lì.
Jalal ad-din Rumi
Non è magnifico e affascinante? Lei è disposto ad incontrami lì, in quel campo?
Là fuori
oltre a ciò che è giusto e sbagliato
esiste un campo immenso
Ci incontreremo lì.
Jalal ad-din Rumi
Bellissima frase. Io son disposto.
Una preghiera per Benedetto XVI da un suo “storico” nemico.
Nel nome di Gesu’, vita, salute e pace. (In ebraico pace significa PIENEZZA di vita eterna, se non erro).
Marcolino, in estrema sintesi:
per accedere in qual campo, occorre abbandonare tutto, a partire da ciò che è giusto e sbagliato. Lei comprende che si tratta di un’impresa non comune poiché richiede l’abbandono del proprio ego, cioè dell’identità posticcia che si è formata anno dopo anno a cominciare dal momento della nascita. E tale abbandono non basta né nominarlo né dirsene favorevole. Occorre VOLERLO, ACCADA QUEL CHE ACCADA.
In termini più vicini a noi Cristiani, se l’uomo nuovo deve nascere, l’uomo vecchio deve morire (ma queste sono ancora e soltanto parole!).
Un cordiale saluto.
“… la contraddizione fa parte dell’umano vivere…”
Era un mattino nebbioso, un gruppo di curiosi stazionava davanti a Gautama Buddha. Prese la parola un credente, che rivolgendosi al Buddha gli chiese: maestro, esiste Dio? Gautama rispose secco: no. Incoraggiato dalla risposta, prese la parola un ateo, che rivolgendosi al Buddha gli chiese: maestro, esiste Dio? Gautama rispose secco: sì.
Buddha risponde così perché si trova nel campo immenso, oltre il giusto e lo sbagliato, di cui ci riferisce Jalal ad-din Rumi.
I due, evidentemente, si sono incontrati in quel campo.
So che bisogna essere realisti, ma spero riesca a superare questo brutto momento.
Non oso immaginare la Chiesa senza questo Katechon….
La mia preghiera per papa Benedetto XVI
Le sue doti intellettuali, oltre che umane e spirituali – grazie a Dio – non intaccate dalle fragilità legate all’età, e nemmeno dal malessere in atto, sono state, sono e resteranno forza trascinante per affrontare e indirizzare l’ accidentato percorso umano ed ecclesiale. Certamente il Signore farà scaturire anche dalla Sua sofferenza fisica del momento frutti di Bene. Con il tempo ho capito il senso di quella Sua esortazione nel farmi dono di una corona: “le donne devono recitare il Rosario”. Frase che sulle prime, pur senza replicare perché sopraffatta dall’emozione, mi fece sorgere il dubbio: solo le donne? …. quella corona è il braccialetto preferito nei momenti …difficili…
che Benedetto XVI si è gravemente ammalato dopo aver visitato il fratello… è una emerita CRETINATA…. Ratzinger soffre da anni di eruzioni cutanee, ha da anni problemi all’apparato circolatorio o cardiovascolare… ha un pacemaker…. e NON HA CONTRATTO ALCUN VIRUS…. ciò di cui soffre è per lui del tutto normale….
Dorotea, come fa a dire : “è una emerita cretinata” e “non ha contratto alcun virus”?
Certamente Papa Benedetto è ammalato da anni e molto probabilmente lo stress del viaggio in Germania ha scatenato un attacco di Herpes Zoster molto doloroso.
Preghiamo per lui invece di dileggiarlo!!!