GIOVANARDI: OMOFOBIA, EMERGENZA INESISTENTE. DDL LIBERTICIDA.

23 Luglio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, come vi ricorderete qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo sul genere di false notizie che vengono diffuse ad arte per dare l’impressione di un’emergenza omofobia mentre si discute il Disegno di Legge liberticida firmato dall’On. Zan. L’attacco più pericoloso alla libertà di pensiero, opinione ed espressione dai tempi del reato di opinione di memoria dittatoriale. A questo proposito ci ha scritto il senatore Carlo Giovanardi, dando la sua testimonianza a una pessima, ingannevole strategia messa in atto dalle lobby LGBT per portare avanti le loro politiche. E subito dopo leggete per favore come sia già partita la repressione di quanti cercano di battersi contro questo disegno di legge, e a favore della vita e della famiglia. Infine, un comunicato del Centro Livatino, che spiega come surrettiziamente alcuni capitoli del DDl Zn siano già stati infilati nel Decreto Rilancio. Come, e perché tutto da spiegare: ma i maneggi – poco chiari – dei partiti al governo non stupiscono più nessuno. Buona lettura.

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Caro Tosatti,

la famosa frase ” a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina ” attribuita a Giulio Andreotti ma che in realtà era farina del sacco di Papa Pio XI, mi è tornata in mente leggendo le tue perplessità sul fiorire in questi giorni di episodi di denuncia di presunta omofobia mentre in Parlamento si discute sulla proposta Zan.

Dal 2013 infatti, quando il mitico avvocato Giacinto Canzona, inventore di bufale bevute come vere dalla distratta stampa italiana, diffuse la notizia (fals) di una coppia gay insultata in un Albergo di Marsala, mi sono preso la briga di verificare la veridicità di analoghi episodi finiti sulle Agenzie.

Rapidi accertamenti presso i giornali locali e per quanto possibile presso le Prefetture portavano il più delle volte a verificare che gli unici a sostenere la tesi della omofobia erano coloro che raccontavano gli episodi, spesso smentiti dai testimoni (per esempio risse davanti alle discoteche).

In contatto poi con l’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori) ho potuto constatare che ogni anno le segnalazioni di discriminazione (provenienti anche dalle Associazioni LGBT) erano meno di una per ogni provincia italiana, un numero inconsistente di fronte alle decine di migliaia di donne uccise, violentate, maltrattate sfruttate ogni anno in Italia.

Ora vedo per TV, e ho sperimentato di persona a Modena in Piazza Grande nella manifestazione silenziosa contro la proposta di legge Zan, che gruppi di ragazzette e ragazzetti avvolti in bandiere arcobaleno e con cartelli polemici,, vengono a provocare i pacifici dimostranti, salvo poi a dichiarare come a Roma, che il signor tale o la signora tale, non meglio identificati, li avrebbero insultati.

Siamo ormai ,come nel clima, alla “omofobia percepita” proprio dagli stessi che vogliono imporre pene draconiane per chi non la pensa come loro ed incassare milioni e milioni di Euro di denaro pubblico per diffondere la ideologia LGBT.

In questo contesto di vera e propria “eterofobia”, caro Tosatti, non hai commesso nessun peccato perché hai pensato e scritto quello che solo i finti ciechi non vogliono vedere.

On. Avv Carlo Giovanardi

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Omofobia, Pro Vita e Famiglia: “La repressione è già cominciata”

“La repressione è già cominciata. Il diritto alla protesta e all’indignazione è privilegio dei soli LGBT. Le nostre piazze, veglie, iniziative sono già oggetto di boicottaggio, aggressioni, autorizzazioni negate sulla base non delle regole né in osservanza del diritto all’opinione e di espressione, ma sulla base di false ragioni, richieste assurde a carico nostro e supposizioni” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus, co-organizzatori delle manifestazioni di protesta contro il Pdl Zan su l’omotransfobia in nome della libertà.

“Basta dire che a Salorno (BZ), dopo la richiesta regolare da parte degli organizzatori locali, il Comune non ha risposto e successivamente il Sindaco ha negato la piazza a causa di non meglio identificati problemi di ordine pubblico per bloccare di fatto l’iniziativa che è diventata, poi, una veglia spontanea fatta da cittadini indignati dal dietrofront immotivato” hanno spiegato Brandi e Coghe.

“Ad Andria – hanno poi spiegato e concluso – come si vede nel video pubblicato sulla nostra pagina Fb, siamo stati insultati con tanto di ingiurie e bestemmie, durante la nostra veglia pacifica. E, in un comune della Calabria, dopo la nostra richiesta di avere una piazza per esprimere il nostro diritto a manifestare, è stato chiesto di allegare e portare altri documenti in relazione alla capienza e la planimetria della piazza con una relazione dell’Ufficio tecnico del Comune con locandina e dettagli sull’evento, costringendo gli organizzatori locali a rimandare l’iniziativa. Le discriminazioni e il ‘boicottaggio’ delle stesse autorità sono varie come le contestazioni e insulti che hanno avuto luogo in numerose piazze come Gela e Ravenna. D’altronde se a quanto pare uno scrittore senior di Rolling Stone, Jamil Smith, ritiene che Pro vita sia un termine razzista da eliminare, non stupisce più nulla”.

§§§

Oggi (ieri per chi legge, N.d.R.) la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati avvia l’esame del testo unificato Zan in tema di contrasto alla omo-transfobia (sul quale https://www.centrostudilivatino.it/testo-unificato-zan-anti-omotransfobia-perche-e-liberticida-e-discriminatorio/): un articolato controverso, che provoca preoccupazioni e dissensi. L’art. 7 di esso prevede al co. 1 che “Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020, al fine di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno delle vittime”. Fra esse, al co. 2, “un programma per la realizzazione in tutto il territorio nazionale di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere”. L’art. 9 spiega che “Agli oneri derivanti dall’attuazione dell’articolo 7, comma 1, pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190”.

La Commissione Giustizia è chiamata a discutere norme già introdotte nell’ordinamento in sede di conversione del c.d. Decreto rilancio.

Il D.L. n. 34 del 19/5/2020 Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVD-19, è stato convertito, con modificazioni, nella legge n. 77 del 17/7/2020.

La legge di conversione ha introdotto, fra gli altri, l’art. 105 quater, Misure per il sostegno delle vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, che prevede l’incremento di 4 milioni di euro per l’anno 2020 del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (di cui all’art. 19, co. 3, del D.L. 4 luglio 2006 n. 223, conv. con modificazioni dalla L. 4 agosto 2006, n. 248) “allo scopo di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi collegati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno delle vittime. A tal fine, è costituito uno speciale programma di assistenza volto a garantire assistenza legale, psicologica, sanitaria e sociale alle vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nonché ai soggetti che si trovino in condizione di vulnerabilità in relazione all’orientamento sessuale o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento”.

Si commenta da sé che un provvedimento adottato per far fronte alla situazione “straordinaria di necessità e urgenza” (art. 77 Cost.) generata dall’emergenza COVID-19 riprenda alla lettera due articoli – non marginali, perché contenenti impegni di spesa – del t.u. Zan: al di là del merito, qual è la necessità e l’urgenza, in un momento di così grave crisi, di simili erogazioni di pubblico denaro?

Si commenta da sé l’uso gravemente manipolatorio della legge di conversione di un provvedimento di quasi 300 articoli, nascondendo nelle pieghe di commi norme che attendono un vaglio approfondito e meditato, in modo che nessuno se ne accorga.

Si commenta da sé e qualifica gli autori di questo raggiro parlamentare.

Vi è però un dato formale e obiettivo insuperabile: oggi l’esame del t.u. Zan in Commissione Giustizia deve fermarsi per capire quali articoli – e relativi emendamenti – saranno sottoposti al voto e quali no, visto che un quarto della proposta è già sulla Gazzetta Ufficiale, con vigore di legge!

Lo esige, al di là della materia, la dignità del Parlamento.

Roma, 21 luglio 2020

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LEGGE N. 77 DEL 17/7/2020 DI CONVERSIONE, CON MODIFICAZIONI DEL d.l. RILANCIO N. 34 DEL 19/5/2020

IN CORSIVO LE PARTI INSERITE IN SEDE DI CONVERSIONE

TITOLO IV

DISPOSIZIONI PER LA DISABILITÀ E LA FAMIGLIA NONCHÉ MISURE PER IL SOSTEGNO DELLE VITTIME DI DISCRIMINAZIONI FONDATE SULL’ORIENTAMENTO SESSUALE E SULL’IDENTITÀ DI GENERE

Art. 105 – quater

Misure per il sostegno delle vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere

  1. Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni,dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 4 milioni di euro per l’anno 2020, allo scopo di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi collegati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno delle vittime. A tal fine, è costituito uno speciale programma di assistenza volto a garantire assistenza legale, psicologica, sanitaria e sociale alle vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nonché ai soggetti che si trovino in condizione di vulnerabilità in relazione all’orientamento sessuale o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento. Tali attività sono svolte garantendo l’anonimato dei soggetti di cui al presente comma.
  2. Con appositi provvedimenti normativi, nel limite di spesa costituito dalle risorse di cui al comma 1, si provvede a dare attuazione agli interventi ivi previsti.
  3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 4 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall’articolo 265, comma 5, del presente decreto.

Art. 265, comma 5

  1. Il Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è incrementato di 475,3 milioni di euro per l’anno 2020, di 67,55milioni di euro per l’anno 2021e di 89 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022 .

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Misure di prevenzione e contrasto della violenza e della discriminazione per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere

Testo unificato del relatore on. Zan

(…) ART. 7.

(Misure per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno alle vittime)

  1. Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020, al fine di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno delle vittime.
  2. Nei limiti delle risorse di cui al comma 1, è istituito un programma per la realizzazione in tutto il territorio nazionale di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere. I centri garantiscono adeguata assistenza legale, sanitaria, psicologica, di mediazione sociale e ove necessario adeguate condizioni di alloggio e di vitto alle vittime dei reati previsti dagli articoli 604-bis del codice penale, commessi per motivi fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere della vittima ovvero di un reato aggravato, per le medesime ragioni, dalla circostanza di cui all’articolo 604-ter del codice penale, nonché per soggetti che si trovino in condizione di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento.  (…)

(…) ART. 9.

(Copertura finanziaria)

  1. Agli oneri derivanti dall’attuazione dell’articolo 7, comma 1, pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

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20 commenti

  • Nicola Buono ha detto:

    Fuori Tema ma è un argomento di cui oggi i vertici della Chiesa hanno dimenticato l’esistenza. Tanto oggi andiamo tutti in Paradiso non pentiti secondo la Nuova vulgata della Chiesa 2.0

    https://www.radioromalibera.org/per-prepararsi-bene-alla-morte-la-lezione-di-antonio-livi/

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Ormai è fatta. Il matrimonio è stato consumato, non è piú annullabile e la verginità non si ricostruisce.
    Il potere civile fornica con il super potere LGBT e il potere religioso (si fa per dire) fornica con quello civile.
    Il potere civile che scartavetrata la verniciatura “democratica” garrota i dissidenti.
    Il potere religioso (alias gerarchia) zitto e mosca sugli amiconi liberticida perché continuano le sovvenzioni alla stampa “cattolica” e l’impostina sugli immobili viene passata in cavalleria ad ogni legislatura.
    Tutti – SENZA DIO – in un letto a due piazze.
    E, per favore, smettiamola con il l’attuale “consolatorio” Christus vincit perché è un FATTO che riguarda la fine del “tempo”.
    Quando VERRA’ il “misericordioso” REX (spero presto per farla finita con questa impostura) saranno sorci verdi per tutti. Ma soprattutto per gli “apostoli” e la Gran Prostituta.

  • Stefano ha detto:

    L’omofobia è solo ed unicamente una solenne sciocchezza. Una delle più colossali fake news che l’opulenta società odierna ha potuto mai concepire!!

  • Enrico ha detto:

    Non è da oggi che il mondo lgbt si presenta come vittima. Come sembra confermare l’attuale andazzo, fare la vittima alla lunga paga.

    Esiste una violenza non-violenta: una subdola, paradossale violenza interiore che manifesta odio attraverso parole di conciliazione; una violenza interiore fisicamente non violenta ma da cui evapora uno spirito di odio profondo contro tutto ciò che in un modo o nell’altro richiama all’ordine naturale, alla purezza, al trascendimento dell’umano; uno spirito di odio che corrode ogni resistenza e conquista terreno in maniera incontrastabile.

    Basta sentir parlare un rappresentante lgbt per veder emanare tale spirito tanto più violento quanto più ammantato di vittimismo. Reale paradosso: violenza carica di odio del non-violento spirito lgpt .

    «Essere vittima conferisce un’identità. In un tempo che ha gettato tra i rifiuti le vecchie identità comuni, inventarne di nuove, artificiose, rivendicative, aggressive, è il gesto di una rivoluzione che dissolve e nega, il segno dei tempi».
    https://www.ricognizioni.it/la-vittima-leroe-del-nostro-tempo/

  • alessio ha detto:

    Che follia, o cittadini, che immane
    arbitrio delle armi ,offrire sangue
    latino ai popoli nemici!
    Mentre si dovevano ritogliere alla
    superba Babilonia i trofei ausoni
    e l’ombra di Crasso errava
    invendicata ,preferiste intraprendere
    guerre che non avrebbero avuto
    trionfo ?
    Ahime che distese di terra e di mare
    si potevano conquistare con il
    sangue versato da mani fraterne ,
    nei paesi di dove sorge il sole e la notte
    nasconde le stelle,o dove il mezzogiorno
    ribolle di ore roventi .
    Allora se desideri tanto , o Roma , se
    vuoi una guerra nefanda , quando
    avrai sottomesso il mondo intero
    alle leggi latine , volgi contro te
    stessa le armi ; ancora non ti
    mancano nemici.

    Marco Anneo Lucano
    Pharsalia o la guerra civile .
    Nipote di Seneca e fatto suicidare
    da Nerone a quarantatre anni;
    per questo l’opera , saccheggiata
    da Dante rimane incompiuta.

  • Enrico ha detto:

    Certo che ci sono omosessuali e omosessuali. O forse è esistito soltanto un omosessuale sui generis, un Samurai capace dell’estremo eroismo, come il donare la propria vita, in nome della Tradizione della propria Terra.

    A proposito di Mishima, cito (in ordine inverso) da
    https://www.lavocedelpatriota.it/yukio-mishima-luomo-che-uni-azione-e-lett
    eratura/

    «La critica contemporanea si è fermata sovente ai tratti secondari della sua personalità, come l’omosessualità, la deriva sadomasochista, il suo approccio non sempre coerente nei confronti dell’americanismo e la sua stessa morte, eclatante e parossistica, stigmatizzando le sue idee come frutto naturale di un personaggio eclettico, sregolato ed estremo.

    Mishima non si è limitato alla sola attività contemplativa e letteraria, ma ha incarnato pienamente i valori della Tradizione […] la sua azione si tramutò in una condanna al Giappone moderno, frutto del secondo dopoguerra, considerato vigliacco e meschino, prostrato ad una potenza straniera e rinnegatore della propria tradizione millenaria […] L’esempio concreto di questa presa di posizione fu la costituzione della Tate no kai (Associazione degli scudi), un esercito paramilitare composto da cento studenti universitari. Lo scopo di questo mini esercito era puramente formale, di condanna, come già detto, nei confronti del sistema imperante».

    Ecco, forse servirebbe costituire Tate no kai, un’Associazione degli scudi cattolica nutrita dallo spirito samuraico.

  • 👀 ha detto:

    un momento : con Bergoglio, tutto voglio,
    con Bassetti, niente di bene metti,
    con Paglia, tutto si piglia,
    con Conte, perla poltrona, tutto conta

  • Sherden ha detto:

    Ho paura che finirà che, per far capire quanto sia obbrobriosa questa legge, bisognerà farsi arrestare in massa. E’ anche possibile che ci arrivi pure una reprimenda ecclesiale per non aver obbedito a Cesare, secondo la vulgata che è passata in questi mesi da oltretevere.

  • Gian ha detto:

    Promotori e sostenitori dell’ormai famigerato ddl liberticida sono i soliti arroganti “che piangono il morto per fregare il vivo” della serie “chiagne e fotte”.
    Se non fossero prepotenti nella loro indecente pretesa di reclamare diritti che non esistono – esiste piuttosto la Costituzione che regola in modo inoppugnabile le libertà di pensiero e di parola che è impossibile pretendere di cancellare – sarebbero solo ridicoli.
    Non gli si deve assolutamente concedere di avanzare nemmeno di un millimetro a questa marmaglia di cafoni ignoranti che si credono dio in terra.

  • Giorgio ha detto:

    Domanda: “Il Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il Garante contro le “storture” legislative (e che si dichiara cattolico) è presente oppure è andato in ferie?”

    • Gene ha detto:

      Caro Giorgio, aspettarsi che intervenga il capo dello Stato è una pia illusione, altrimenti non avremmo un Conte bis e senza una vera elezione.
      Dobbiamo contare solo sulle nostre forze, perché neanche il signor buonasera si degnera’ di un sospiro, preso com’e ‘ dai clandestini 😪😪😪😪😪

  • alessio ha detto:

    P.S.
    Non so se è proprio un esorcista.
    Parlo del libro “la guarigione
    dell’albero genealogico di padre
    Robert de Grangis, edizioni
    S . Michele ,che lascia alla
    fantasia dell’orante cosa
    chiedere e chi rammentare;
    libro regalatoci da parenti
    stretti.

  • Ercolino ha detto:

    temo che sia possibile che VI stia sfuggendo qualcosa . Devo dire che fatico anche a capire i vertici della Fondazione Livatino ,che esaltano Bergoglio ,ma si lamentano degli effetti della sua dottrina. Questa legge Zan è conseguenza diretta e perfetta della considerazione sulla REALTA’ che fece Bergoglio in EvangeliiGaudium. La REALTA’ (omosessuale o Lgbtq) è la VERA NATURA Conseguentemente affermare il contrario o insegnare il contrario , significa andare CONTRO NATURA . Il decreto Zan è considerato necessario per confermare la natura e insegnare a rispettarla . E non mi meraviglierei che fosse stata elaborata con il concorso di qualche teologo di questa ciesa . Mi rendo conto che non sia facile capirlo ,ma anche la chiesa di Bergoglio non è stata ben capita ancora oggi . . Perciò son perplesso a leggere richiami vuoti di conseguenze operative come quello del bravo e onesto Giovanardi , oppure i lamenti di Mantovano della Livatino. O quelli di Invernizzi di Alleanza Cattolica. Tutte persone perbene e di valore , ma scusatemi, non hanno ancora capito molto. ! E pertanto meglio non insegnino , visto che non sanno distinguere tra cause ed effetti.

    • roth ha detto:

      ercolino,lei ha perfettamente ragione. Però il suo è un argomento troppo complesso per esser condoviso in poche righe su un blog. Poi non fa leva sulle emozioni ma solo sul ragionamento. Meglio lasciar perdere, nei blog si devono usare frasi di effetto.

  • Un grazie ha detto:

    Un grazie all’onorevole Giovanardi per averci offerto dati concreti sulla diffusione del fenomeno in questione.
    È evidente che si vuol far pagare a tutti noi, tramite il bilancio dello stato la propaganda LGBT. Quanti libri, quanti opuscoli si possono stampare con 4 milioni di euro ? Tanti , troppi.
    E a questi denari vanno aggiunti i cosiddetti “patrocinii” ai gay pride. Patrocinii che non sono altro che finanziamenti a carico dei bilanci di comuni e regioni. E poi ci domandiamo perché il bilancio dello stato faccia acqua da tutte le parti .

  • PG ha detto:

    scusi Tosatti ,perchè non si propone di estendere il decreto omofobia a cattolicofobia ? almeno otterremmo di poter esprimere opinioni secondo dottrina cattolica e consguentemente difenderla .

  • PG ha detto:

    perchè non estendere il decreto omofobia a cattolicofobia e persino a liberaopinionefobia ?

  • alessio ha detto:

    Complimenti davvero al pretino con la
    fascia tricolore , che ha dato esempio
    come costruttore di ponti , stiamo
    attenti sennò ce lo fregano le autostrade .
    Ma poi chiedo ai pastori : ma lo deve
    dire il direttore degli Uffizi che è
    l’ora che i quadri religiosi ritornino
    nelle chiese? Se pensate che uno
    diventa civile con la visita notturna
    agli scavi etruschi state freschi ,
    magari gli si attacca addosso
    qualcosa..
    Aspetto con ansia una nota
    degli esorcisti che propongono
    preghiere di riparazione delle
    generazioni .