MONS. ICS: NESSUNO TOCCHI CAINO (E IL CONCILIO VATICANO II….)
21 Luglio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, mons. ICS ha chiesto se gli fosse permesso spezzare una lancia in difesa dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò in questo dibattito – che ormai dura da qualche giorno – sulla criticabili o meno del Concilio – pastorale – Vaticano II. Ovviamente sì, e condividiamo questa riflessione ben graffiante…e pensiamo che con questo, temporaneamente, chiudiamo la fase del dibattito sul Vaticano II…buona lettura.
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Nessuno tocchi Caino e il Concilio Vaticano II!
Caro Tosatti, questo attacco ininterrotto e “tout azimut” (come dicono i franco-cartesiani) a mons. Carlo Maria Viganò, mi dispiace e mi inquieta.
Soprattutto se proveniente da una persona del livello e serietà di Sandro Magister, che rispetto e stimo. In più Magister ha sempre interpretato il pensiero del grande card. Camillo Ruini.
Mi inquieta anche il tentativo di enfatizzare la contrapposizione tra Viganò ed il card. Brandmüller, che suona tanto come un tentativo di reprimere Viganò. Perché?
Ma è veramente il Vaticano II che non si deve toccare, mettere in discussione o ciò che preoccupa è il prossimo Vaticano III° che potrebbe esser indetto a breve (dopo Economy of Francesco ad Assisi), che deve assolutamente aver continuità con il Vaticano II° mixato con il Sinodo Amazzonico?
Non c’è nessuna ragione e giustificazione valida che impedisca ad un cattolico di mettere in discussione l’imposizione di accettare una pastorale, slegata dalla tradizione, che viene imposta.
Il magistero postconciliare non ha affatto chiarito i contrasti nelle interpretazioni del Concilio Vaticano II.
Tanto che con Bergoglio, la tradizione non esiste più, anzi vengono proposti idoli pagani in Vaticano e pure la statua di un eretico come Lutero. Leggiamo che se c’è confusione dottrinale non è responsabilità del Concilio, perché “il Concilio validamente interpretato” non va messo in discussione. Validamente interpretato? Da chi? Ma chi lo sa fare, e lo fa? Il Card Kasper? Brandmüller pure ci ha provato firmando i DUBIA, ma nessuno gli ha risposto. Il fatto che debba esser validamente interpretato non preoccupa sulle intenzioni di chi interpreta? Nessun dubbio che si sia lasciato il Concilio così ambiguamente interpretabile affinché potesse esser manipolato il postconcilio?
Caspita, son 55anni che si mette in discussione un Concilio che ha permesso a “taluni” di affossare il cattolicesimo, un Concilio che ha preoccupato e sdegnato persino santi sacerdoti e teologi, durante e dopo.
Comunque per denunciare le “banalità “ di mons. Viganò viene tirato fuori il vescovo di Novara, bergogliano di acciaio: Franco Maria Brambilla. Poverino. Non è che ne esca facendo una gran figura, perché se pensa come scrive (Ricezione del Concilio Vaticano II e sua eredità) evidentemente non è un tomista tardoscolastico che ha studiato Aristotele e conosce il sillogismo. Nello scritto allegato il Vescovo teologo fa la premessa che la ricezione del concilio è viziata da conflitti di interpretazione. Fa la considerazione che chi ha fatto il Concilio è scomparso e la nuova generazione (che non vi aveva partecipato) è mediata (influenzata) dalla secolarizzazione, multiculturalismo, pluralismo religioso.
Mi sarei aspettato che la conclusione coerente con l’affermazione e la premessa fosse che non si capisce più dove stanno la verità e la menzogna, ed il dubbio è comprensibile. Invece conclude (il sillogismo) spiegando che il futuro del Concilio sta nel “ ritrovare lo stato di invenzione che ha caratterizzato quella svolta epocale e che ha bisogno oggi, all’inizio del terzo millennio, di una ripresa creativa e di una nuova pragmatica ecclesiale”. Brrrrr… E che vuole dire? Comunque il Vescovo teologo ci dice che il Concilio è stato viziato dall’inizio, è stato influenzato malamente nella successiva interpretazione progressista, ma necessita ora creatività e pragmatismo.
Una proposta creativa sono stati Pachamama e Lutero in Vaticano?
E’ una domanda “banale”?
Mons.ICS
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Tag: brandmueller, concilio, ics, magister, vaticano II, vigano
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22 luglio 2020
▶️ Padre Cavalcoli: “Gli esiti pastorali del concilio possono essere discussi, ma le dottrine vanno accettate”
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Diversi anni prima del Vaticano II Gli ambienti più progressisti già sapevano che ci sarebbe stato un Concilio. Nella rivista francese “Témoignage Chrétien” dell’11 Marzo 1955 si legge un’intervista a padre Boyer (Padre Boyer iniziò come “prete operaio” e fautore del Comunismo, poi ebbe una conversione e divenne anti-progressista, distinguendosi in particolare nella lotta contro i Teilhardisti). Padre Boyer ebbe a dire nell’intervista:
«I media progressisti della Chiesa danno poca importanza alla Messa individuale e quotidiana. Ritengono che sia la comunità a dover pregare e partecipare collettivamente alla Messa. […] Già Teilhard aveva semplificato la Messa. Diceva la Messa sopra il mondo: una Messa ben strana, senza altare, senz’ostia, senza vino, nella quale l’officiante offriva a Dio il mondo intero, tutto riunito. Certi gruppi, come quelli del Prado di Lione, sono andati più lontano: non insegnano alcunché sull’inferno, Satana e sul peccato ai giovani del Catechismo. […] l’intossicazione [del Progressismo] comincia nell’Istituto Cattolico di Parigi; continua poi attraverso i Gesuiti e i Seminari, ed è filtrata, dosata, somministrata attraverso il veicolo delle licenze e dei dottorati. I Seminari inviano i loro migliori allievi all’Istituto Cattolico. In seguito si dice ai neofiti: noialtri non possiamo dire quel che si dice al popolo volgare sinché non si sia entrati nei grandi segreti. Poi, un giorno, verrà un Concilio e legalizzerà tutto ciò. Frattanto, l’iniziato è divenuto curato di Parrocchia, Direttore di Seminario, Vescovo o che so io.» (http://www.paginecattoliche.it/Il-progressismo-cristiano-I-parte/).
Capito come da lungo tempo “si erudiva il pupo”, e lo si faceva diventare Vescovo «o che so io»? Capito come da lungo tempo questi ambienti progressisti preparavano il Concilio che «legalizzerà tutto ciò», cioè quello che essi non potevano dire «al popolo volgare sinché non si sia entrati nei grandi segreti»? Insomma quel che hanno potuto incominciare a dire dopo l’effettuazione di quel Conccilio che avrebbe «legalizzato tutto ciò»; Concilio al quale avrebbero partecipato (e parteciparono) in gran numero Vescovi cresciuti nel modo narrato dal Boyer a parte i loro Maestri, ben conosciuti. Quando Giovanni XXIII diede l’annuncio della convocazione del Concilio fu una sorpresa per tutto il mondo meno che per quei signori che da gran tempo vi si erano preparati, ed influirono grandemente nel suo andamento.
E allora, di che stiamo parlando? Prima di esaminare i Documenti del Concilio: se sono legittimi o no, approvati dal Papa o meno, ecc., non si vorrà vedere “chi sono coloro” che parteciparono al Concilio, soprattutto quelli che ebbero grande influenza sui suoi esiti, e quali erano i loro fini, ben descritti dal Boyer; dopo di che dare un giudizio complessivo sul Concilio senza sfibrarsi in dotte dispute su “lettere” e “spiriti”?
Interessante, non sapevo di questo scritto. Che depone decisamente per la lettura del complotto ai danni della Chiesa di sempre. Come la mettiamo adesso?
Mi scusi, ma chi è questo padre Boyer?
Credo che il Vaticano II non sia un Concilio statico, nel senso che la pastorale che ne è derivata può essere sempre rivisitata e aggiornata, altrimenti non sarebbe un Concilio pastorale ma dogmatico.
Il problema del passato è stato che tutti hanno pensato di potervi mettere mano liberamente.
Faccio un esempio: il Vaticano II parla di musi sacra evidenziando come la musica, in ambito liturgico, debba rispettare certi canoni e come in ogni caso vada privilegiato il canto gregoriano.
Da qui si è passati alla “Messa beat” senza che nessun documento ecclesiale ne abbia mai parlato.
Il fatto è che il Vaticano II è stato cavalcato da chi si aspettava una Vaticano III e perciò ha rifiutato il Vaticano II.
Riformare il Vaticano II? Scomunicare il modernismo in tutte le sue forma. Forse occorrerebbe un documento come il SILLABO, con tante proposizioni sbagliate con relativo “anatema”.
Forse i Papi del passato sono stati indulgenti. O, forse, tutto è stato permesso perché si riveli il “mistero dell’iniquità”
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21 luglio 2020
▶️ MONS. ICS: NESSUNO TOCCHI CAINO (E IL CONCILIO VATICANO II….)
https://www.facebook.com/groups/1240854762763713/permalink/1558787627637090/
Il Concilio Vaticano II va dimenticato. È stato legittimo, ok, ma le sue decisioni sono solo pastorali, relative a circostanze storiche che non esistono più. La Chiesa presa tra le tenaglie della guerra fredda tra massoni e comunisti ha voluto fare compromessi con gli uni e gli altri. È stato un disastro, Deo gratias.
Il post Concilio va dimenticato.
Bisogna ripartire, non dal zero, ma dal Tridentino e dal Vaticano I.
La prima cosa da fare è fermare queste discussioni naftaliniche sul Concilio e concentrarsi nell’ estirpazione del cancro bergogliano nel cervello della Chiesa.
son d’accordo Rafael . Mons. X
Oggi trapela dalla santa sede una notizia che se fosse reale creerebbe uno spaventoso corto circuito nella fede e nelle coscienze di moltissime anime che ancora lottano tenacemente per rimanere fedeli a Cristo, alla Sua Santa Parola e alla Sua Croce di Maestà e di Gloria.
Sta arrivando il nulla osta della curia romana al diritto anche per i laici di celebrare quei sacramenti fino ad ora affidati ai consacrati, quali battesimi, funerali e matrimoni, in modo “eccezionale”, per ovviare alla carenza di sacerdoti. Il Vaticano lo prevede nella sua istruzione sulle parrocchie, secondo la quale “il vescovo può affidare ufficialmente determinati compiti anche ai fedeli laici”.
La cosa che crea sconcerto è che per affrontare un problema che purtoppo esiste si ricorre a uno strumento inadeguato e blasfemo, non sarebbe stato più opportuno ordinare più diaconi senza voler per forza inseguire il cammino apostata di Lutero?
Per questo motivo ripropongo all’attenzione di tutti i lettori del blog un interessante messaggio dato da Nostro Signore a Edson Glauber, il veggente dell’Amazzonia, nell’ottobre del 2019.
Perché in questo messaggio, Gesù Cristo ci ha severamente ammoniti dal perseverare nella spaventosa apostasia di fede che oggi purtroppo sta dilagando all’interno della Sua Santa Chiesa.
Tale abominio si espande a macchia d’olio, anche nel cuore e nell’apostolato di quelle figure carismatiche di prelati a cui tutti noi abbiamo sempre guardato con ammirazione e con stima, considerandoli fedeli testimoni di Cristo e che oggi invece, per interesse, compiacenza o subordinazione gerarchica, stanno sottacendo, se non addirittura perseverano nell’errore, rivelandosi così mercenari, guide cieche che guidano un gregge disorientato e confuso verso l’abisso infernale di satana, il quale oggi, riverito e protetto dai potenti, imperversa e comanda nella chiesa e nel mondo.
Messaggio di Gesù | Manaus-AM, 7 Ottobre 2019
“Pace al tuo cuore! Figlio mio, verrà il giorno in cui il Credo che professate sarà cambiato, tutto questo accadrà per lasciare il posto ad errori e dottrine eretiche che non provengono da Me…”
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/07/21/gesu-ci-avverte-la-mancanza-di-fede-verra-in-modo-spaventoso/
Un donna aveva perso il sorriso perché da un po’ qualche carie le aveva attaccato gli incisivi. Per giunta non apriva quasi piú la bocca perché il suo alito non piaceva.
Un dentista le disse che bisognava intervenire sulle carie perché erano “una corrosione dello smalto” e la sottopose a varie sedute per ricostruirle i denti.
Riacquistò il sorriso, ricominciò persino a rimasticare. Ma le piacevano i dolcetti e le sostanze zuccherose e se ne deliziò per anni. Fu cosí che ricomparvero le carie.
Uno specialista del ramo – che ha studiato anche latino – le dice ora che “caries” significa non solo “corrosione” ma anche “putrefazione” e che quindi non bisogna solo rifare “lo smalto” ma trapanare… trapanare fino a ricementare le “radici”. L’impietoso suggerisce che ormai – Post hoc ergo propter hoc – è necessario estirpare i denti marci (e anche il dente del giudizio).
Le ha fatto intendere – anche – che è il caso di rivolgersi ad uno studio di implantologia per rimettere perni e capsule e osservare una buona igiene bucale.
Ma la donna – come le vergini insensate e sciocche – fa orecchie da mercante e fra una fitta e un piagnisteo si tiene i suoi denti marci.
A conferma di quanto scrive Paoletta :
Due grandi storici delle religioni Hugh McLeod (” the religious crsis of the 1960 ” Oxford 2007) e Denis Pelletier ( La crise catholique -Payot 2002 ) sostengono di fatto quello che Paoletta intuisce . L’inizio della crisi è indubbiamente precedente al Vaticano II che ha operato quasi solo come un notaio, ratificandola . McLeod paragona gli effetti del Vaticano II a quelli della Riforma Protestante .Pelletier ne riassume le conseguenze in ; -crollo vocazioni.-la politicizzazione estrema di parte del cattolicesimo.-la crisi di Azione Cattolica.-la disobbedienza al Magistero in materia di divorzio,aborto,contraccezione, emancipazine femminile, liberalizzazione dei costumi ecc.Pelletier considera il periodo pre e post concilio qualcosa di ben diverso da un processo di progressiva secolarizzazione. Un processo rapidissimo troppo rivoluzionario per esser umano .Come disse Paolo VI, si trattò di “autodemolizione” dovuta a infiltrazioni demoniache nella chiesa. Qualcuno riderà di questa considerazione , Un Viganò , sicuramente non ne riderà.
Se si legge il libro di Henry Sire LA MASCHERA DI BERGOGLIO, si capisce la demonizzazione di Monsignor Viganò. Quello che sta accadendo è la logica conseguenza di tutto il passato di Bergoglio. Niente di nuovo sotto il sole .
Franco Giulio Brambilla? Chi è costui? Ah si, domenticavo. Nel 1990 con il guru di Bose ed altri 61 studiosi italiani (?) firmò l’appello (seguito della dichiarazione di Colonia dell’anno prima) che contestava il Magistero di sempre ed in particolare quello di Giovanni Paolo II accusandolo di reprimere la ricerca teologica. Lascio a voi giudicare la onestà intellettuale di codesto soggetto.
ha ragione . Ma basta leggere il documento che Magister allega per capire il suo livello. Come si può non capire il crollo delle vocazioni tra il 1965 ed il 75 lse costui la aveva e l’ha fatta maturare fino a scrivere le stupidaggini che Magister ci ha fatto leggere ?
Solo un dettaglio: non Franco Maria, ma Franco Giulio, come il famoso frate di cui son note proverbiali balle.
In Ambrosania “i ball de frà Giuli” equivalgono alla panzana.
Comunque il Concilio non e’ la causa della crisi della Chiesa, ma la conseguenza. La vera causa e’ l’infiltrazione della Chiesa da parte della Massoneria.
Nel frattempo…..come volevasi dimostrare….ecco a voi quello che da parecchio tempo stanno preparando, si sta avvicinando quatto quatto….
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/chiesa-svolta-i-laici-s-nozze-e-funerali-casi-eccezionali-1878480.html
P.S. Si comincia con le eccezioni che poi diventano regole. …capisci a me….
Già, pare che questi nuovi laici che verranno autorizzati a celebrare matrimoni e funerali, non potendo essere chiamati “preti” verranno inizialmente chiamati “pastori” (così i protestanti sono contenti e ci si porta avanti con il lavoro). Più in là si modificherà la definizione in “viri probati”, che essendo in latino si spera faccia contenti i tradizionalisti.
Mi state dicendo che verranno recuperati quei sacerdoti che sono stati ridotti allo stato laicale per aver contratto matrimonio ?
No, niente riciclo, saranno tutti nuovi di pacca (si fa per dire: Lutero è schiattato da un bel po’ di secoli e la Pachamama è ancora più vecchiotta)
Veramente il documento non fa che citare norme canoniche già esistenti e, quanto al battesimo, a sottolineare che si tratta di una norma eccezionale. Non so come si possa pretendere di discutere di Concilio Vaticano quando si scrivono critiche senza nemmeno aver letto tre righe del testo che si critica.
tipo queste?
https://lanuovabq.it/it/tutti-a-messa-da-anita-e-karin-e-la-liturgia-indipendente
Ripetita juvant, si diceva, ma in questo caso penso che la ripetizione abbia un intento preciso. Se i sacerdoti sono pochi, sono pochi anche i matrimoni e i battesimi.
Sapevo che un laico può amministrare il battesimo in situazioni di pericolo grave, e in qualche film ho visto pure il capitano della nave che sposa una coppia…ma la vita vera non è un film.
A meno che non si tema il prossimo naufragio della barca di Pietro….
La Chiesa cattolica è finita: rianimarla sarà impossibile, per seppellire il suo cadavere i cardinali traditori han scelto come becchino Bergoglio.
Non prevalebunt!
Tra la tesi di Viganò e quella di Brandmuller corre un abisso.
sono identiche invece , solo espresse con diverso stile. Ma tu sei Enrico e non cambierai mai: non capisci nulla.
senta , ci dica perchè che ci interessa sentirlo dire da lei .
Splendido commento di Mons Ics! Una vera perla! Condivido ogni domanda ed ogni perplessità e soprattutto la graffiante e schietta conclusione. Mi ha sempre dato l’orticaria il pensiero di un Concilio e relativi documenti magisteriali che debbano essere interpretati.
… Dimenticavo: alla “proposta creativa” andrebbe quanto meno aggiunto il matrimonio-pagliacciata fra concubini impenitenti, sul viaggio aereo in Cile!
guarda , un esempio di proposta veramente creativa , mi spiace dirlo, ce lo ha dato il buon Magister che propone quell’esempio di teologia appresa per corrispondenza , di sto vescovo di Novara , Franco Maria Brambilla . Ora essendo Magister un cervello sopraffino , e creativo, non credo proprio che lo abbia proposto, per contrapporlo a Viganò, perchè lo stima ,impensabile ! e insostenibile . Lo ha citato come riferimento per dimostrare il livello infimo dei bergogliani e quindi indirettamente valorizzare Viganò. Son pronta a scommeterci . Mi rifiuto di pensare che Magister possa aver considerazione per sto povero fantozziano di Brambilla . Ecco Magister è stato creativo.
…oppure no, ha semplicemente ricevuto una telefonata che gli ha ingiunto non dico la retromarcia rispetto al corso recente del suo blog, ma almeno una correzione di rotta. Et voilà, ecco il cerchiobottismo.
Fino al papato d Benedetto XVI si poteva sperare che l’ermeneutica della continuità da lui sostenuta si affermasse nei confronti dell’ermeneutica della discontinuità.
Oggi i fatti dimostrano la sconfitta di questa tesi, e la discontinuità si è affermata per opera di Bergoglio stesso.
Contro i fatti non valgono gli argomenti.
Forse il pontificato bergogliano è una benedizione perché ha portato inequivocabilmente alla luce i fatti, rendendo indifendibile il concilio.
In concilio Bergolleus latet, in Bergolleo concilium patet.
Condivido pienamente.
Inspiegabile (… diciamo così… ) la piroetta di Magister, che ormai da mesi non perde occasione per fornire assist al gesuita in bianco.
Non credo che Magister si sia proposto di dare assist a Bergoglio. E’ solo convintissimo che sia un errore attaccare il Concilio. Il fatto è che è impossibile e redicolo difenderlo . Se è la REALTA’ bergogliana quella che conta , il Vaticano II è quella che l’ha prodotta.
caspita mons X !, lei deve aver studiato dai gesuiti , dove ha appreso la struttura logico sofistica , poi deve esser passato alla scuola di CornelioFabro dove ha appreso l’approccio tomistico.aristotelico. Poi secondo me lei deve ora esser vicino all’OpusDei , perchè si sente lo spirito arguto di ricerca della santità personale . Comunque anche stavolta condivido tutto quello che lei ha detto, Incluso l’appoggio a Viganò che non può e non deve esser separato da quello a Brandmuller . Il quale dovrebbe riconoscere il modello di applicazione del concilio nella NON risposta ai dubia di Bergoglio.
Fuori tema. Sembra che il cardinal Kaper fosse l’assistente di Kung. A Tubinga. Curioso , non trovate ?