DDL ZAN, LIZZANO. PRO VITA: IL NAZISMO COMINCIÒ COSÌ. INTIMIDAZIONE.
16 Luglio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, oggi pomeriggio a piazza Montecitorio si è svolta la manifestazione contro il Disegno di Legge liberticida Zan-Scalfarotto, all’indomani del gravissimo episodio di Lizzano, in cui un sindaco ha difeso gli autori di una manifestazione non autorizzata, diretta fra l’altro contro i partecipanti a una funzione religiosa in chiesa. Vi offriamo tre interventi. Il primo è il comunicato di Pro Vita e Famiglia; segue poi una presa di posizione dell’associazione Iustitia in Veritate, di Ilano; e infine la lettera che un lettore costante di Stilum Curiae ha inviato al sindaco di Lizzano, Antonietta D’Oria. Sbalordisce – permettetemi di dirlo – la noncuranza che circonda questo provvedimento che se approvato limiterà fortemente la libertà di pensiero, opinione ed espressione. Possibile che i colleghi siano così ciechi o collusi con i partiti di regime da non accorgersene, e avere un sussulto di dignità professionale? Buona lettura.
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Omofobia, Pro Vita & Famiglia in piazza: “Ddl come una dittatura, prima l’intimidazione poi la repressione”
Roma, 16 luglio 2020
“Zan é il volto moderato e rassicurante ma il vero volto nascosto di questa legge é quello della sindaca di Lizzano che chiede che i fedeli vengano identificati dai Carabinieri invece di bloccare i manifestanti Lgbt che insultavano e minacciavano” ha dichiarato Jacopo Coghe vice presidente di Pro Vita é Famiglia onlus alla manifestazione davanti a Montecitorio #RestiamoLiberi contro il ddl Zan sull’omotransfobia.
“Il nazismo ha cominciato così. Prima ha creato un clima di intimidazione poi é passato alla repressione vera e propria. Chi difende la libertà di espressione, di educazione, di associazione e religiosa oggi sta iniziando a subire l’intimidazione del regime Lgbt. Poi inevitabilmente, con l’approvazione della legge si arriverá alla repressione” ha concluso Toni Brandi il presidente di Pro Vita & Famiglia.
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Ancora una volta i diritti violati di cittadini e credenti
Il gravissimo abuso perpetrato a Lizzano (TA) ai danni della libertà di culto è significativo della violenza insita nell’ideologia gender e della pericolosità del ddl Zan Scalfarotto Boldrini e richiede una presa di posizione chiara da parte di tutti coloro a cui stanno a cuore le libertà di cui la nostra Costituzione è garante.
Di seguito i fatti.
Militanti di associazioni LGBT si assembrano con manifesti di protesta sul sagrato della Chiesa di San Nicola a Lizzano per boicottare il momento di preghiera comunitaria in difesa della famiglia.
Il parroco chiede l’intervento dei carabinieri per controllare la manifestazione Lgbt non autorizzata all’esterno della chiesa (pienamente nel suo diritto costituzionale).
A sua volta il capogruppo dei manifestanti Lgbt chiama in soccorso il sindaco Antonietta D’Oria. Ed ecco che accade l’impossibile: il primo cittadino invece di invitare i partecipanti alla manifestazione non autorizzata sciogliere le fila e a rispettare la libertà di culto garantita dalla Costituzione, chiede al maresciallo dei Carabinieri di identificare i partecipanti al rito religioso.
I Carabinieri, nel rispetto della Costituzione, dei Patti concordatari e del ruolo che gli compete a difesa della giustizia rifiutano decisamente di sottostare all’assurda richiesta del sindaco.
A questo punto la signora D’Oria emette un comunicato in cui inneggia alla tolleranza e alla Chiesa buona contro la Chiesa cattiva del parroco del suo paese. Insomma sembra che le nuove competenze del sindaco siano quelle di decidere chi sia degno di pregare e chi no, e quale debba essere l’oggetto della preghiera e quale l’oggetto di preghiera vietato e perseguibile.
In un altro paese un comune in cui il sindaco sostiene la violazione delle libertà costituzionali e del Concordato sia con l’invito alle forze dell’ordine di ledere i diritti dei suoi concittadini sia con il comunicato che ha seguito la sua assurda presa di posizione susciterebbe un immediato intervento per il commissariamento.
Noi di Iustitia in Veritate non possiamo rassegnarci a questa deriva e vogliamo lottare con tutte le nostre forze perché la Costituzione sia rispettata e venga fatta rispettare.
Chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore le libertà civili di unirsi a quella che ormai sembra una battaglia quotidiana in difesa della nostra dignità di cittadini e di credenti.
Iustitia in Veritate
Milano – Corso Venezia 40 asdilesi.covid19@gmail.com
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Gentile Dottoressa D’Oria,
mi permetto segnalarle l’articolo sottoindicato
https://lanuovabq.it/it/lizzano-un-anticipo-del-regime-lgbt-voluto-dal-ddl-zan
dal quale si rileva che l’intervento dei carabinieri è stato davvero “provvidenziale” perché ha fatto sì che i “manifestanti” fuori della chiesa non integrassero il reato previsto dall’art. 405 del codice penale “turbamento di funzioni religiose” (di qualsiasi religione!). Peraltro si trattava di manifestazione in luogo pubblico, per la quale non sembra fosse stata chiesta nessuna autorizzazione, pertanto l’identificazione dei partecipanti da parte dei carabinieri era assolutamente normale.
La funzione religiosa, svoltasi in luogo di culto, era invece come è ovvio legittima e la sua richiesta ai carabinieri di identificare “prima” (sic!) i fedeli ivi radunati avrebbe dovuto essere preceduta dalla segnalazione di uno specifico presunto reato che a suo giudizio veniva ivi commesso.
Se lo ritiene, non le resta che presentare un esposto adeguatamente motivato alla competente procura della Repubblica, che valuterà la sussistenza di una presunta “notizia di reato” commesso in quella chiesa.
Spiace dover rammentare il codice penale e le procedure di uno stato di diritto ad un Pubblico Ufficiale quale lei è.
Vivi ringraziamenti per la cortese attenzione.
Con viva cordialità,
Dott. Paolo Macciò – Genova
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Tag: ddl zan, montecitorio, omofobia
Categoria: Generale
“Auspico, pertanto, un confronto dialogico, franco e costruttivo fra le varie parti per lavorare in un clima di pace e serenità, costruttivo e propositivo per tutta la bella comunità lizzanese. Ho fiducia nella comunità lizzanese perché si ristabilisca la serenità e il dialogo franco. Mi faccio io stesso promotore di un incontro fra il parroco e il sindaco perché Piazza e Chiesa a Lizzano continuino ad essere faro di accoglienza, di incontro e di crescita civile».
16 luglio 2020, Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto.
Siamo alle solite: c’è da perseguire un “clima di pace e serenità, costruttivo propositivo” tra il diavolo e l’acqua santa. Ovviamente attraverso il “dialogo”. 😂
Nella pochade in salsa tarantina svetta la figura(ccia) della “sindaca” ANTONIETTA D’ORIA, che calzando con assoluta disinvoltura altissime zeppe da guerra, affronta la forza pubblica con indomito sprezzo del ridicolo, a perenne memoria e monito per le future generazioni.
Capisco Toni Brandi e il suo desiderio di coprirsi “a sinistra” citando il nazismo come esempio delle brutture che ci attendono. Ma il nazismo che evocava Odino non proibiva Gesù Cristo. E non criminalizzava il Catechismo. Quello che sta accadendo è qualcosa di nuovo, un attacco alla libertà che non ha avuto pari in tutti i tempi. Non è un problema solo italiano, ma forse per il significato che ha l’Italia, siamo in testa nei tentativi di disumanizzarci.
Quello che sta accadendo è qualcosa di nuovo, un attacco alla libertà che non ha avuto pari in tutti i tempi.
E qui ti sbagli….. a me quanto sta accadendo sembra molto simile a quello che accadde nella Russia post zarista esattamente un centinaio di anni fa; ai tempi del bolscevismo.
E, con la più sincera speranza di sbagliarmi, temo che presto tutti noi saremo costretti a rivivere sulla nostra pelle questi oscuri periodi.
Gentile Dott. Tosatti,
Credo che sarebbe interessante poter conoscere i fatti, quanto effettivamente accaduto da uno dei diretti interessati; cioè il parrroco che ha diretto il rosario e che, successivamente, ha chiamato i carabinieri.
Googlando ho solo trovato scarse dichiarazioni sui siti, mentre la versione del sindaco è riportata dappertutto.
Cordiali saluti
Grazie dott. Paolo Macciò, ce ne fossero tanti come lei!
Diciamocelo francamente: le chiacchiere stanno a zero. La dittatura democratica si fa un baffo dell’agitazione mentale e parolaia dei suoi critici, non pochi dei quali sono … democratici.
Una delle piaghe è costituita dagli acculturati democratici, “eroi” scartoffieschi che hanno letto montagne di libri, magari collezionando titoli di studio a mazzi, e soltanto per questo pensano di aver capito come dovrebbero stare le cose, e correggono in continuazione gli altri che, ovviamente, sono dei poveri ignoranti che non possono reggere il passo del loro sfolgorante incedere.
Ma quando mai la cultura ha capito la storia? Semmai l’ha complicata con le sue epurazioni di parte e le sue chiacchiere “interpretative”.
Davvero questi “sapienti” hanno la capoccia pesante e talmente satura di pensieri che debbono per forza esternare onde evitare che gli scoppi. Totalmente incapaci di tacere, restando immersi nel Santo Silenzio, essi, gli “illuminati”, spandono dintorno la luce piuttosto incerta dei loro sproloqui.
Dice il Buddha a proposito del silenzio interiore:
“Non lasciare che la mente sia turbata da oggetti esterni né che si perda dietro le proprie idee. Sii libero da ogni attaccamento e da ogni timore. Questa è la via per superare la miseria del nascere e del morire”.
Sublime!
scusami , ma quale miseria c’è nel nascere
e nel morire?
E chi dovremmo seguire , il Buddha?
Magari in silenzio sotto un salice
mentre il mondo brucia.
I violenti ci dicono di stare in
silenzio:: un tizio cinque secoli fa ,
tale Pietro Aretino , forse lo
stampo più piccolo di Pietro
Romano ,ultimo pontefice ,
diceva di essere sodomita
dalla nascita , e dopo
aver avvelenato Firenze
con i suoi scritti ,ha
appestato anche Roma ,
che ne sarà di noi se
quattro ignoranti avvocatelli
vogliosi in un semicerchio
possono decidere per tutti ?
Forse ti sei arrestato direttamente sulla frase finale del precetto, senza considerare attentamente le tre esortazioni che la precedono circa: 1) il turbamento della mente a causa degli oggetti esterni ; 2) il perdersi della mente dietro le proprie idee; 3) la libertà da ogni attaccamento e timore. Non sono cose di poco conto e, in fondo, le ritrovi anche nell’ascesi cristiana. E poi il silenzio interiore – non propriamente ad una facile portata – non c’entra nulla con Pietro Aretino e con i violenti.
Infine, la miseria del nascere e del morire non sembra una constatazione così difficile: tutto ciò che nasce deve morire per il fatto stesso che nasce, e specialmente per l’uomo non sembra proprio che il vivere sia una vacanza ed il morire avvenga in condizioni, diciamo così, desiderabili e soddisfacenti.
Un commento serio da divulgare:
https://www.nicolaporro.it/ci-mancava-la-sindaca-contro-la-messa-per-la-famiglia/
Lizzano: “vivo rammarico” dell’arcivescovo di Taranto
https://www.noinotizie.it/16-07-2020/lizzano-vivo-rammarico-dellarcivescovo-di-taranto/
Notare la posizione neutrale del prelato…
Il solito buonista politically correct.
A proposito; l’email del Comune non è valida. Come volevasi dimostrare.
Mi sono appena accorto dell’errore, chiedo scusa a tutti.
La mail corretta è info@comune.lizzano.ta.it
Facendo il copia&incolla è uscito il link (il mailto:).
Scusatemi.
Ma no, io intendevo proprio questa email qui 🙂 🙂 🙂
Era ovvio che mailto non si mette nell’indirizzo 🙂
Ho ricontrollato e la trascrizione è corretta….
Inoltre il mail Domain è proprio @comune.lizzano.ta.it.
Evidentemente hai avuto ragione tu a pensar male.
Tipico degli apostati della neochiesa:confonde il tema della legge con le persone perso nel piu’malefico sentimentalismo.Si pregava perche-la legge satanonazista che propugna e trasuda odio e intolleranza verso chi e’per la natura e il progetto di Dio su uomo donna e procreazione fino alla persecuzione giudiziaria non venga approvata,non contro i gay.ma cho ce l’ha con loro?non certo le persone di chiesa.ma contro la sodomia in quanto peccato terribile si.peccato che lo stolto non si renda conto che la sola lettura di san paolo lo espone all’indice con questa legge.Lacche’del falso profeta com’e’.a proposito:diffidate sul sito di forza italia anche solo di astenersi in parlamento:la legge verra approvata al senato grazie a questi voltagabbana.diffidateli,devono capire che spariranno se lo fanno.potete lasciare un messaggio in bacheca.piu soamo e meglio e’
Ecco… intimidazione.
Quell’indegna piazzata a Lizzano non era affatto una (legittima) manifestazione a sostegno del DL Scalfarotto Zan; ma una vera e propria intimidazione contro chi esercitava il legittimo diritto di riunirsi a pregare.
È triste sentire persone che offendono gli
altri , perché non la pensano come loro ,
piccoli emuli intemperanti di Lord
Byron , che come Pascoli e
Leopardi vi fate imparare a memoria ;
ci dite che ci sono i fiumi i fiori
l’amore e la vita reale.
Non siamo forse liberi di
confrontarci con le gestioni
austriache , quando avanzavano
milioni , mentre nel regno
venivano fatte stragi di chi
chiedeva pane e lavoro ?
Pace e bene davvero a tutti .
Ieri pomeriggio a Montecitorio anch’io c’ero.
Ieri sera in tv si parlava solo di Autostrade.
Hanno parlato della manifestazione in Piazza Montecitorio ieri sera al tg3 delle 19, ma non hanno dato un’informazione corretta .
Dopo una velocissima panoramica sui manifestanti con i cartelli d’ordinanza hanno intervistato tre fanciulle sedicenni che erano arrivate in Piazza per partecipare ad una contromanifestazione. Le tre fanciulle si sono lamentate davanti alle telecamere di essere state aggredite e addirittura percosse con un manganello sui polpacci. Il tempo dedicato alle lamentazioni delle tre fanciulle è stato ovviamente molto di più di quello dedicato alla manifestazione principale.
Il sistema dittatoriale democratico prevede, almeno in via di principio, ogni forma di dissenso a patto che sia non-violento. Soprattutto fisicamente non violento: dimostrazioni con cartelli, petizioni, lettere, mail, blog, face book e via dicendo, comprese le querele, in breve tutto ciò che … lascia il tempo che trova.
Breve inciso: che le proteste e le querele indirizzate a destra e manca siano indice di coraggiosa virilità mi permetto di dubitarne fortemente.
Chi gestisce il potere se lo tiene ben stretto e consente un dissenso parolaio e disarmato che, oltretutto, dandosene l’opportunità, tenta addirittura di rivolgere a proprio vantaggio.
La non-violenza è quindi il principio su cui si regge la dittatura democratica, che lascia ai dissenzienti la libertà dei nugoli di mosche cavalline ronzanti inoffensivamente intorno all’animale che con una flemma invidiabile le caccia via in continuazione a colpi di coda, restandosene tranquillamente a ruminare l’erba con cui si nutre.
E’ chiaro come l’epoca degli Eroi sia tramontata da un pezzo e che il pacifismo abbia ormai dilagato per ogni dove. Per di più, la dittatura democratica pensa in continuazione a come “regolare” anche il linguaggio del dissenso, in modo da renderlo ancor più non-violento, ancor più pacifico, ancor più inefficace (se mai abbia avuto un’efficacia), mentre i nugoli delle mosche cavalline continuano ad agitarsi ammannendo il loro non-violento dissenso attraverso oceani di parole in cui, del tutto inutilmente, si spacca il capello in quattro mentre lo sconquasso progredisce.
Gli Eroi non ci sono più, ed è ben difficile che il coraggio delle mosche cavalline, che magari pensano di adire le vie legali, o di prendere di petto questo o quel rappresentante del potere per dirgliene quattro, possa cavare un ragno dal buco. La coda del potere le caccerà via con estrema facilità.
La metastasi progressista è in fase avanzatissima e irreversibile. Non resta che fare il proprio dovere di cristiani esaminando continuamente se stessi, che poi è la cosa che conta. Il “botto” prima o poi ci sarà, e non saranno state di certo le eroiche mosche cavalline a provocarlo.
Tra le mosche immagino inserisca anche la S.V.
Il regime democratico si fonda sul consenso dell’opinione pubblica. Esso è di sua natura volubile, Proprio per questo occorre dirigerlo e indirizzarlo ma prima di tutto educarlo. Non si convincerà mail il 100% ma l’importante è convincere quella parte della società che conta, ossia le elites, che oggi si esplicano attraverso i mass media.
Altro che pseudoeroi che si suicidano alla Mishima (e che non c’entrano un fico secco col cristianesimo, se non l’ha ancora capito).
Ma non possiamo denunciare noi il sindaco di Lizzano?
Secondo me, possiamo e dobbiamo. Ma innanzi tutto occorre far sentire a questa gente che non è la crema della società, bensì gentaglia ridicola.Togliere loro legittimazione morale e culturale. Esattamente come hanno fatto loro contro di noi e il senso comune.
Ho provato a scrivere alla cosiddetta sindaca ma non ho trovato un indirizzo email a parte quello della pec.
Quel Comune non ha nemmeno una email dell’ufficio relazioni col pubblico. Tanto per dire come sono trasparenti.
La lettera del signor Macciò è sin troppo… signorile. Io avrei chiaramente ammonito quella tizia a non azzardarsi mai più se non vuole essere lei querelata e esposta al pubblico ludibrio. Lei e quegli idioti che la acclamano, come il Fatto Quotidiano e la pseudoscrittrice delle bambine pseudoribelli.
Purtroppo questa gente capisce solo le maniere energiche. Ma dobbiamo continuare a vigilare.
I leoni da tastiera che affollano questo blog e sono pronti a offendere chi non la pensa come loro, sono vivamente pregati di rivolgere i loro strali alla cosiddetta sindaca, al Fatto Quotidiano e alla pseudoscrittrice. Servirsi anche di Facebook (in cui io non sono, quindi non posso scriverci). Ma è facile prevedere che non lo faranno. Il Fattore F (come fifa) incombe. Molto più comodo sognare paradisi lefebvriani con imperatori asburgici e reucci borbonici sul cavallo bianco.
Sigh. Iginio.
Non ” fattore F” ( cioè fifa)..ma piuttosto ” fattore C” ( dove C sta per complicità, collusione e, perché no, anche corruzione). Ed inoltre non ” Leoni” ma piuttosto somari. Con tutto il rispetto per questi nobili animali inopportunamente paragonati a questa accozzaglia di pervertiti.
Quanto alla ( pessima) sindaca, c’ è da scommettere che sia del pd, di leu o dei 5stelle…anche se ultimamente ci potrebbe entrare pure forza Italia. Quanto al fatto quotidiano..è il giornale dei grillini se non erro. Il che è tutto detto..
mailto:info@comune.lizzano.ta.it
Si potrebbe concordare un testo e poi, inviarlo singolarmente ognuno di noi.
eccone uno:
Chiesa di San Nicola, Lizzano (Taranto), 14 luglio: una semplice veglia di preghiera per chiedere a Dio di fermare l’iter del liberticida ddl Zan sulla cosiddetta “omotransfobia”. Alcuni attivisti Lgbt tappezzano il sagrato di volantini con slogan arcobaleno offensivi della fede. Il parroco, spaventato, chiama i carabinieri. Ma interviene il sindaco, una signora che comincia a strillare perché secondo lei invece i carabinieri dovrebbero prendere i nominativi di chi prega in chiesa. La “sindaca” – di un Comune talmente “trasparente” da non avere nemmeno una email per le relazioni col pubblico – è stata applaudita da qualche giornalone e da qualche sedicente scrittrice evoluta come esempio di “coraggio civico”, nientemeno, e di “sana partecipazione democratica” in un Sud ingiustamente creduto retrogrado. A me invece pare che persone come questa siano il peggio dell’Italia provinciale e pacchiana, quella dei paesani che seguono ideologie e scimmiottano stili di vita creduti moderni ma sono solo ignoranti e aggressivi da bravi militanti di sinistra, loro sì davvero intolleranti.
Concordo appieno….
Ciò che colpisce è il silenzio della gerarchia cattolica. Il papa rinchiuso a Santa Marta ha perso ogni contatto con la realtà, il segretario di stato fa come le tre scimmiette non vede non sente non parla, i vescovi già screditati dal coronavirus sono in stato confusionale. Noi navighiamo tra complicità e omertà. Tristissimo è il destino dei cristiani del nostro tempo costretti a navigare con una barca senza nocchiero.
Concordo in tutto e sottoscrivo, senza, però, mai dimenticare che “Se Dio è con noi, allora siamo la maggioranza”. (S. Giovanni Bosco)