CRONACHE DA UNA PARROCCHIA. IL COMPROMESSO CEI- STATO.
8 Luglio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, abbiamo ricevuto da un amico del nostro sito questa lettera, che il sacerdote che ne è autore ha voluto farci pervenire, per contribuire alla conoscenza della situazione reale di molte parrocchie inquietante uesta stagione così difficile. Buona lettura.
§§§
Signor Tosatti, buongiorno, mi firmerò don Ugo, sono italiano, ma di origine rumena (ma il nome è di fantasia).
Ho letto lo Stilum Curiae qui sotto e quello sul Vaticano in crisi economico finanziaria grazie alla quale si propone di chiudere i conti esteri, Ior ecc.
Ora vorrei io dirle quello che sta succedendo nelle piccole parrocchie. La mia è nelle Marche, un paesino di cica 5.000 abitanti di cui 3.000 parrocchiani. Stiamo vivendo il compromesso tra Vescovi e Governo italiano, che probabilmente consiste (come dice qui sotto lo Stilum Curiae) nell’obbedienza alle disposizioni anticoronavirus, compensate da contributi al sostegno ai migranti, di cui beneficiano strutture legate alla chiesa (la simonia esiste ancora?).
Ma vorrei rappresentarle la mia situazione.
Dall’inizio pandemia, in osservanza alle disposizioni anche la mia parrocchia è andata in chiusura. Abbiamo riaperto, secondo disposizioni del Vescovo, celebrando una messa prefestiva e due messe domenicali.
Prima la presenza alla santa messa domenicale (le tre funzioni dette) era discreta, circa un migliaio di persone per le tre messe. Ora siamo a circa duecento. Ciò è spiegabile da varie considerazioni, che vanno dalla paura dei contagi, al numero massimo di presenze, ecc. ma lei non mi crederà, molti parrocchiani, quelli di medio-alta età non vogliono prendere la santa Eucarestia in mano e preferiscono non rischiare atto di sacrilegio.
Così taluni neppure vengono più a messa. Io son nuovo in questa parrocchia, son piuttosto giovane, magari non ho molto prestigio personale, ma ho tentato di spiegare e motivare, invano.
La messa senza Eucarestia non è considerata una messa, e la comunione in mano, non c’è verso, per chi ha una certa età, non c’è autorizzazione o dispensa papale o vescovile che conti.
Ma veniamo agli aspetti economici che le faranno capire perché molte parrocchie saranno costrette a chiudere o convertirsi in comunità di accoglienza migranti. Prima della “chiusura” come dicevo un migliaio di persone partecipavano alla messa di precetto (tre cerimonie diverse), la media di offerte è sempre stata di 1.5 euro a testa, pari a 1.500 euro alla settimana, pari a 6/7 mila euro al mese di media.
Oggi, dopo la riapertura con le disposizioni nuove cui son costretto a ottemperare, i partecipanti sono 200-250, con offerte medie però raddoppiate, cresciute a 3 euro, perciò circa 700 euro, poco più di 3.000 euro al mese, meno della metà di prima. Messe per i defunti non se ne fanno quasi più, non ci si sposa, le candele non si accendono più. Le spese medie mensili totali per la gestione della Chiesa si aggirano sui 2.500- 3.000 euro. Ma se devo fare un restauro al tetto o altro, a chi chiedo? Alla Cei? La prospettiva a questo punto è piuttosto grigia, certo sappiamo a Chi affidarci e siamo certi che gli aiuti dall’ Alto non mancheranno mai come mai sono mancati. Ma quelli dal basso che vanno ai migranti ci sconsolano. Caro Tosatti. Anche i miei genitori rumeni erano migranti, quando arrivarono in Italia negli anni ottanta (era Papa Giovanni Paolo secondo) si convertirono, grazie a Dio, grazie proprio a un santo sacerdote cattolico, qui nelle Marche. Oggi la Chiesa invita persino a non fare “proselitismo” con gli immigrati. Pertanto a non indicare loro la sola via di salvezza. Gli offre mantenimento di pancia, ma non di spirito.
Io sto pensando a volte se non farei meglio a tornare in Romania.
Don Ugo.
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Tag: cei, covid 19, don ugo, eucarestia
Categoria: Generale
CRISTO non è un untore. “Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? “ (Lc11,11-12).
Se capiamo questo, prendere Cristo nelle mani ci sembrerà una dissacrazione dell’Eucarestia. Caro don Ugo non sono i suoi parrocchiani, che La vogliono prendere in bocca ad essere in difetto ma chi sostiene che Cristo può infettare. Anche perchè studi fatti sostengono che è più igenico darLa in bocca che nelle mani. San Francesco(queelo vero) non divenne sacerdote in quanto non si sentiva degno di toccare il Corpo di Cristo. Molto probabilmente oggi noi siamo più santi di Lui.A chi suggeriva di dare la cominione in bocca di nascosta dico se ci vergogniamo di Cristo, Un giorno Lui si vergognerà di noi.
A lei padre dico di affidarsi a Dio e alla Santa Provvidenza ( a San Pio ha permesso la costruzione, tra le altre cosa, dell’ospedale – a madre Speranza, beata, la costruzione del Crocifisso, di tutta la struttura di Collevalenza e gli ha fatto trovare acqua per le piscine)e non aCesare come hanno fatto i vescovi e il vaticano.
Se vogliamo uscire dal coronavirus preghiere, digiuni e adorazioni. Cose che la chiesa attuale non raccomanda più e che invece i nostri padri , ma si sa erano antichi e pertanto creduloni, facevano. La Cristo terapia è stata sperimentata da Santi e Beati e funziona.
Uniti in preghiera e in unione con SS. Bededetto XVI.
Che tristezza leggere molti dei commenti. Don Ugo anche lei viene dal mondo della migrazione. Non confonda cose diverse tra frequenza delle chiese ed immigrati. Il virus ha accelerato quanto stava giá accadendo. Prendiamone finalmente atto e mettiamo il vino nuovo in otri nuovi.
Don Ugo non si preoccupi, dopo tutta questa obbedienza a Cesare, invece che a Dio, arriverà anche per la Chiesa qualche bonus. D’altronde, una cosa positiva di questo virus è che ha svelato i falsi pastori, quelli a cui interessa solo lo stipendio. Le farà bene rammentare le parole di Gesù sulla necessità di cercare prima di tutto il Regno di Dio e la Sua Giustizia e tutto il resto verrà in aggiunta.
Solo un piccolo gregge è rimasto fedele al Signore e mi auguro (e lo penso) che anche lei lo sia.
Non biasimi chi si rifiuta di prendere la sacra particola sulla mano semplicemente perché è sacrilego e diabolico.
Applichi il filtro che S. Giovanni ci consiglia e cioè di verificare se uno spirito viene da Dio oppure no. Dice il discepolo che quando qualcuno riconosce e accetta che Gesù Cristo è il Signore quello spirito viene da Dio. Chi non vuole ricevere la Comunione sulla mano lo fa proprio perché riconosce che Gesù è il Signore e quindi va trattato come tale. Chi dice, invece, che ricevere Gesù sulle mani non è un sacrilegio, quello spirito non viene da Dio. Ricordiamoci anche che in mezzo al grano cresce anche la zizzania.
se “E’ Dio ci chiede di sbarcarci.!”
Mi domando, se sia lo stesso dio che ci chiede di non ascoltarlo per non peccare contro il Vero Dio a causa delle sue bugie, e della sua corruzione, nascosta e palese.
Cara Bibbia, questi sapientoni come ti hanno ridotta!!!!
Vogliono la tua complicità a causa dei loro peccati.
Caro don Ugo, quanti milioni di persone andranno incontro a problemi economici, sociali, esistenziali…perche’ prendersela con la Cei? Lei è un sacerdote, io sono un prof. Religione al Liceo e’ mio compito aiutare alunni e genitori a dare senso alla realta’. E a non abbandonare la scelta di avvalersi nel prossimo anno con la scusa del Covid. Ma non posso certo imprecare contro la pandemia e coloro che mi dicono di adottare comportamenti responsabili. Non posso certo imprecare contro il “fato”. O peggio ancora contro Colui che “permette il male”. Caro don Ugo di che cosa si lamenta? Non capisco. Bisogna tirarsi su le maniche. Senza senza andare a caccia di un colpevole. Davanti a Dio abbiamo tutti bisogno di misericordia, altrimenti chissa’ dove finiremmo. Io sono innamorato di Benedetto XVI , ma non riesco a condividere le parole offensive verso Papa Francesco, anzi mi scandalizzano. Pensateci!
Bravo “don Ugo”! Belle parole e condivisibili. Si faccia forza, non abbandoni i suoi parrocchiani e la parte ancora sana della Chiesa! Vedrà che torneranno tempi migliori. Intanto, coraggio, ha le nostre preghiere, anche se non la conosciamo la stimiamo tanto e la incoraggiamo per quanto possibile. Cerchi di dare la Comunione a tutti, anche a quelli che la vogliono sulla lingua, magari lo faccia di nascosto dopo la Messa, ma non privi nessuno del Corpo di Cristo. Vedrà che alla fine Lui ci aiuterà tutti. I parrocchiani torneranno più numerosi di prima. Non arrendiamoci.
E vai, che il papetto oggi ha ammonito: “E’ Dio che ci chiede di sbarcare!”.
E vi ricordate quanto prendevano in giro i crociati con lo slogan Deus le veult ( Dio lo vuole) !
Ora pare che il motto” Dio lo vuole “ si debba applicate agli sbarchi di clandestini e a tutto cio’ che ne consegue, illegalita’ , degrado, criminalita’ ! Prostituzione, traffico di esseri umani.
Dio lo vuole?…Vuole le ONG, vuole i trafficanti libici, vuole i centri immigrati, vuole il degrado conseguente all’ immigrazione clandestina?
Dio lo vuole? …Vuole i nigeriani che sfruttano la prostituzione e i trafficanti di droga, vuole i poveracci sfruttati dai caporali nei campi, vuole i disgraziatissimi che vagano nelle citta’ e urinano a cielo aperto? Dio lo vuole? Vuole gli ospiti dei centri accoglienza che si lamentano per il poket money e le ricariche cellulari, che bighellonano da mattina sera? Dio lo vuole?…..
Davvero Dio lo vuole ?
E ha concluso con l’orrendo “solacium migrantium”…
Bergoglio esorta a ricordare ciò che dice Gesù: “Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me”, nel bene e nel male”. Ohibò, come dice bene: tutta la tortura, lo squartamento e lo stritolamento che si fa ad ogni feto abortito che più piccolo di così non si può, tutto questo davvero viene fatto a Lui.
A volte anche il diavolo dice la verità.
Non potrà esserci pace nel mondo fin quando le donne continueranno ad abortire. L’embrione è già persona, ma eliminandolo gli abbiamo impedito di esistere e realizzare il disegno di Dio sulla sua vita. Vorrei chiedere ai sacerdoti che seguono questo sito di spiegarlo nelle loro omelie: date voce a chi purtroppo non può parlare perchè qualcun altro ha deciso del suo futuro.
Credo che intendesse “allah”.
Caro don Ugo, per i suoi restauri chieda euri alla generosa carità del papa. Pare che alla Fondazione Clinton ne abbia regalati 250.000
Buongiorno don Ugo,
anche se torna in Romania, cosa otterrebbe? La dirigenza della Chiesa universale adesso e’ questa comunque.
Dopo le crisi c’e’ una rinascita, vedra’. Forse il “bagno di poverta’ ” alla Chiesa non fara’ solo danni.
Saluti
Caro don Ugo, quella che lei descrive è purtroppo la situazione della stragrande maggioranza delle parrocchie italiane ed è un vero e proprio “inferno”.
Vorrei però che lei mi chiarisse un particolare: Celebra in comunione con papa Francesco?
Se si, allora non si deve lamentare: “SOLACIUM MIGRANTIUM …ANTE OMNIA!”
NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
Messaggio N. 4.988 | Sabato 4 Luglio 2020
…
“Cari figli, voi appartenete al Signore e Lui solamente dovete seguire e servire. Allontanatevi dal mondo e vivete rivolti al Paradiso, per il quale foste esclusivamente creati. L’umanità sta percorrendo i sentieri dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Pentitevi e ritornate a Colui che è la vostra unica Via, Verità e Vita. Siate ricolmi di speranza. Chiunque sta con il Signore non sperimenterà mai il peso della sconfitta. Siate uomini e donne di preghiera. State andando verso un futuro doloroso. Ci saranno grandi persecuzioni per coloro che amano e difendono la verità e il dolore sarà grande per i Miei poveri figli. Coraggio. Dopo tutta la tribolazione vedrete la Vittoria di Dio. Non abbiate paura. Io vi amo e sono con voi. Andate avanti con gioia, perché il Mio Gesù vi ama e vi aspetta a braccia aperte.”
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/
ripeto perchè non mi parte il commento.
Io son quasi certo che dica ” ..in Scomunione con…” Il fatto è che ha un tono di voce bassissimo e non usa microfono.
Caro Don Ugo sappiamo Chi vince alla fine
Tenga duro ed ignori la pastorale e le deviazioni postconciliari
Oremus ad invicem!
Torni in Romania qui sono di un’altra religione “ il bergoglismo massonico“
Don Ugo, non abbandoni le poche persone che hanno ancora fede. Sacerdoti giovani che amano la Chiesa ce ne sono pochi. Gesù è morto anche per la salvezza di uno solo. Lei ha ancora un bel gruzzoletto di “testardi”. Si faccia coraggio e rimanga accanto a loro!
Un saluto in Cristo!