HONG KONG. SE PECHINO METTE IL BAVAGLIO AL PAPA.

5 Luglio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, questa mattina il Pontefice avrebbe dovuto pronunciare nel dopo Angelus una riflessione e un’esortazione sulla situazione di Hong Kong. Il bollettino, distribuito ai giornalisti poco dopo le 11.00, riportava queste frasi:

In questi ultimi tempi, ho seguito con particolare attenzione e non senza preoccupazione lo sviluppo della complessa situazione a Hong Kong, e desidero manifestare anzitutto la mia cordiale vicinanza a tutti gli abitanti di quel territorio. Nell’attuale contesto, le tematiche trattate sono indubbiamente delicate e toccano la vita di tutti; perciò è comprensibile che ci sia una marcata sensibilità al riguardo. Auspico pertanto che tutte le persone coinvolte sappiano affrontare i vari problemi con spirito di lungimirante saggezza e di autentico dialogo. Ciò esige coraggio, umiltà, non violenza e rispetto della dignità e dei diritti di tutti. Formulo, poi, il voto che la vita sociale, e specialmente quella religiosa, si esprimano in piena e vera libertà, come d’altronde lo prevedono vari documenti internazionali. Accompagno con la mia costante preghiera tutta la comunità cattolica e le persone di buona volontà di Hong Kong, affinché possano costruire insieme una società prospera e armoniosa.

 

Invece poco prima dell’apparizione alla finestra dello studio i giornalisti sono stati avvertiti che la parte relativa a Hong Kong non sarebbe stata pronunciata. Perché?

Non c’è nessuna risposta ufficiale, su questo; e teoricamente, dato che il bollettino è sotto embargo fino al momento in cui è pronunciato, e queste frasi non sono state pronunciate, ufficialmente è come se non esistessero.

Però sono state scritte, e lo si sa; non si sa invece quali pressioni abbia fatto Pechino affinché il Pontefice non ricordasse in mondovisione il dramma dell’ex colonia britannica, anche nei toni più delicati e pacifici che fosse possibile.

Questo episodio getta inoltre una luce se possibile ancora peggiore sul famoso accordo segreto siglato fra Pechino e la Santa Sede. Le cui conseguenze si stanno facendo sentire pesantemente sulla vita di molti cattolici in Cina, a dispetto della propaganda dei mezzi di comunicazione vaticana. Un accordo che rischia di costituire uno dei più clamorosi errori della diplomazia in talare, e del Pontefice che l’ha voluto e avallato, a differenza dei suoi predecessori.

Resta la domanda inevasa: di quali leve dispone Pechino, per mettere il bavaglio al Papa?

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32 commenti

  • wisteria ha detto:

    Se il Papa non avesse fatto con Pechino un patto scellerato, ora potrebbe parlare liberamente e dignitosamente, oppure scegliere la linea del silenzio, per non danneggiare i fedeli cinesi, senza dare peraltro adito a sospetti.
    Invece ha scelto la via peggiore: l’ambiguità.
    Ci risulta che in Cina comunque un’opposizione esiste, come si è visto in occasione del virus, Al papa spetterebbe aiutarla, come fece Giovanni Paolo II con Solidarnosc.

  • Pietro ha detto:

    Questo Papa è una vergogna,!
    Vicario di Cristo? No, leader della sinistra mondiale

  • Phil ha detto:

    FACILE: PECHINO HA MINACCIATO E IL VATICANO HA FATTO COMUNQUE USCIRE IL COMUNICATO CONSEGNANDOLO AI GIORNALISTI E SAPENDO CHE QUALCUNO AVREBBE VIOLATO L’EMBARGO.
    ADESSO SE PECHINO SI ARRABBIA, POTRANNO DIRE “OPS….COLPA DI TOSATTI”.
    CIAOOOOO

  • Marco Matteucci ha detto:

    Infatti, caro Direttore, la parte del discorso che lei cita era stata preparata per il Papa.
    …Poi invece ha parlato Bergoglio!

  • Antonella ha detto:

    Dichiarazioni nascoste, sintomo di una diplomazia zoppicante, che ha concordato fin dall’inizio con certe dittature santificando le rivoluzioni che le hanno promosse al potere; poco importa che siano state sanguinarie o che abbiano creato uno stato lesivo della libertà, persecutorie verso chiunque reclami un diritto e un pensiero divergente rispetto a quello imposto dai totalitarismi che le rappresentano.
    Se il denominatore comune di queste dittature si riflette nella conquista (mai raggiunta) di ribaltamenti sociali idealizzati come paradisi in terra nel miraggio di un riscatto delle categorie più povere, con l’abolizione delle disuguaglianze e delle differenze di classe, garanzia di lavoro per tutti, allora merita di essere benedetto purché distruttivo del capitalismo e dei suoi apparati.
    I mostri di queste dittature si sono già resi storicamente evidenti, ma probabilmente non basta a prenderne le distanze quando i fattori in gioco diventano le alleanze e le trattative economiche……
    I risultati sono però diversi da quelli prospettati e dimostrano in che trappole si siano andati a mettere, forse perché a digiuno di storia e del tutto estranei ad un lavoro diplomatico orientato sui criteri normativi e culturali di uno Stato Vaticano, espropriato della sua stessa autonomia e funzione, mimetizzato in una delle tante ONG globaliste, alleate dei poteri più estremi in competizione per il controllo planetario.
    I golpe come le mafie si sostengono su alleanze, ma devono correre il rischio di essere poi messi in crisi sempre dalle stesse, un inconveniente da preventivare nel disegno solidale della Fratellanza Universale.

  • monsignore ha detto:

    al Papa non importa niente dei cattolici cinesi, vuole riuscire a fare il viaggio in Cina per passare alla storia e per portare a casa almeno un risultato in un pontificato che è un fallimento totale; a Parolin non importa niente dei cattolici cinesi, vuole il viaggio del Papa in Cina e magari un concordato per diventare il prossimo Papa.

  • Adriana ha detto:

    Nell'”accordo” ,” patto” , “concordato” , “contratto” segreto con la Cina ci sarà stato l’impegno a non dir parola contro il regime … e neppure ad ascoltare parola al regime avversa . Ricordate come fu trattato il povero Card. Zen e la donna cinese ?

    • Mah ha detto:

      Se così fosse non avrebbero nemmeno preparato il testo pubblicato da Tosatti e non lo avrebbero consegnato ai giornalisti.

      • Adriana ha detto:

        Nelle SRL , come questa , gli equivoci e le discrasie tra
        addetti alle p.r .sono molto frequenti .

  • Gene ha detto:

    Ben detto Dani, El pampero del buonasera e chi sono io per giudicare, non conosce logica verbale.
    Perciò sconfessa se stesso in una maniera incredibile. Sono ” tonterias” cioè stupidaggini o forse peggio.

  • Fabio ha detto:

    È evidente che l’accordo con la Cina è stato fatto per distruggere la Chiesa
    Bergoglio è stato mesdo lì per quello

  • Iginio ha detto:

    Premesso che del travisamento giornalistico del significato del termine “embargo” non se ne può più (ma del resto ormai la sala stampa della Santa Sede è quello che è, in sintonia con la mediocrità imperante), osservo: questi che fanno simili giochetti omissivi proCina sono gli stessi che poi fanno gli scandalizzati circa i presunti silenzi di Pio XII verso il nazismo tedesco.

    Per il resto: caro Tosatti, lei chiede quali leve abbia il regime di Pechino. Semplice: basta dire al papetto: “Se non stai zitto, i cattolici cinesi fanno una brutta fine”. Se poi la minaccia sia solamente frutto del regime cinese o anche della genialità dei cervelloni bergogliani (Spadaro, i santegidini), non so.

    • Mah ha detto:

      Se è vera la tua ipotesi, allora il Papa ha fatto bene. Se al posto di un paletto ci fossi tu a fare il papone cosa avresti fatto?

      • Iginio ha detto:

        Avrei detto la verità.
        E che gli accordi nelle tenebre non sono roba da cristiani, come spiegato p. es. da san Paolo.
        E che le minacce ai cristiani diventano sempre più forti proprio quando i cristiani stessi stanno zitti e pecoroni, magari col mito dell'”uniamoci al mondo”, come si è visto in Italia negli anni ’70 quando i cattolici praticanti nella sfera pubblica erano soggetti a insulti, violenze e minacce, mentre i pretonzoli si spretavano o pensavano solo alla pagnotta e a distribuire soldi e nient’altro.

  • Francesco ha detto:

    La prova conclamata che Bergoglio è un apostata e un impostore è l alleanza con i tiranni che massacrano i cristiani . Non solo la Cina guardiamo i paesi islamici con cui ha stipulato accordi, paesi che lapidano le donne che Gesù ha liberato. Si deve disobbedire agli ordini della Roma che ha perso la fede, sede dell’Anticristo

    • Beh ha detto:

      Sei geniale! Se in Cina massacrano i cristiani forse ha fatto bene sia a fare un accordo sia farsi i cavoli suoi su Hong Kong. Ho l’impressione che tu sia buono solo a fare il leone con le vite degli altri. La prossima volta trasferisciti in Cina e solo dopo scrivi messaggi. Apprezzeremo di più.

      • davide ha detto:

        sei tu che non sei geniale per niente… il denunciare pubblicamente una minaccia come queste metterebbe il freno pubblico alla ritorsione cinese, che verrebbe condannata dalla comunità internazionale e sarebbe impedita ad agire.
        al contrario, è accettare i ricatti e il pizzo che ti rende complice della colpevolezza. è la stessa logica del non opporsi alla mafia, ma mantenere il clima di omertà complice
        il male continua a governare il mondo umano per colpa non tanto dei cattivi, ma dei buoni che non si oppongono. come te

        • Beh ha detto:

          Daviduccio ti ho detto che devi prima trasferirti in Cina e poi scrivere messaggi eroici. Ti sei trasferito?

          • Sherden ha detto:

            E perché vuoi avere anche i messaggi di Davide dalla Cina e da Hong Kong? Non ti bastano quelli che arrivano già, o sei convinto anche tu che siano tutti di “sporchi capitalisti” che vogliono danneggiare il bellissimo regime di Pechino, à la Sorondo’?

      • Sherden ha detto:

        E peccato che i cavoli di Hong Kong siano anche i suoi, visto che si suppone che sia il pastore della Chiesa universale. O si deve occupare solo di quel che succede a entro il grande raccordo anulare?

      • Iginio ha detto:

        Il problema è che così i cristiani continuano a bastonarli e, se occorre, massacrarli.
        E che tacendo si avallano questi comportamenti. Non è che, siccome il papa non dice niente, allora a Pechino si commuovono esclamando: ma come sono buoni questi cristiani!
        Citofonare al card. Zen per ulteriori conferme. Lui in Cina ci vive.

  • Patrizia ha detto:

    Mio Dio!

  • Attenzione, prego ha detto:

    Molti sono i problemi del mondo, in questo momento. Il Libano che, pur nella quotidiana crisi politica riusciva a sopravvivere sta attraversando una crisi terribile. Sul Giornale scrivono che il rischio è che il Libano diventi come Cuba. Ma non tengono conto che Cuba piace a Bergoglio, così come gli piace Maduro.

  • Rafael Brotero ha detto:

    L’alleanza tra grande capitale e sinistra, tra i ragazzi e i comunisti è uscita in Cina alla luce del sole. Il marxismo si è ridotto alla sua essenza, l’anticristianesimo. I giganti capitalisti fanno quel che vogliono con gli operai cinesi sotto lo sguardo compiacente del governo. Ma guai ai cattolici.
    Naturalmente, è con questa Cina che Bergoglio, il commissario, fa accordi “segreti”.
    Aiuto cardinale Burke!

  • Dani ha detto:

    Secondo me il bavaglio se lo mette da solo! Prima fa credere una cosa ai giornalisti e poi ne fa o ne omette un’altra! Come a voler dire,usando le parole di Albertone:” io so io, e voi non siete un …..!!! IO decido, IO faccio,IO disfo! Lo vedo bene come dittatore 🤨 detesta i teadiziolisti, dichiara che non esiste un Dio cattolico e che le religioni sono tutte uguali,ecc. ecc.E, come dice Sgarbi, per me è ateo….o peggio…

  • P. Brian Paul MAGUIRE,c.p. ha detto:

    “Parigi vale bene una Messa”! (Henri IV)
    “E Hong Kong soli 2.000.000,- di euros?” (2018)