GOTTI TEDESCHI, E LA FINE DELLA CIVILTÀ CRISTIANA OCCIDENTALE.
5 Luglio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, ieri su Il Sole-24 Ore è uscita un’importante intervista del professor Ettore Gotti Tedeschi in tema di denatalità. Abbiamo chiesto al prof. Gotti Tedeschi un’ulteriore commento, oltre al permesso di pubblicarla. Buona lettura.
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Caro Tosatti, due righe introduttive alla mia intervista sul Sole24ore di oggi (ieri per chi legge, N.d.R.). La cosa che più dovrebbe meravigliare è l’indifferenza dei Vescovi su questo tema, secondo la maggior parte dei quali la “benedizione di Dio” è nei migranti, non nei figli. Cosa che son certo non faccia piacere neppure agli stessi migranti che sarebbero molto più felici di poter esser aiutati a vivere e prosperare nei loro paesi di origine. Comunque ciò che si è notato negli ultimi tempi è il grido di dolore di esponenti del mondo laico, che tutt’un tratto scoprono che con il crollo della nascite crolla anche il benessere, perché crolla il Pil. Poi sempre questo mondo laico scopre che avere compensato il crollo nascite con il consumismo non è stato bene, perché il consumismo “inquina”.
Poi ha strillato che non c’è lavoro per i giovani, dimenticando che per far consumare abbiamo delocalizzato in Asia una massa enorme di produzioni (per reimportale a basso costo, aumentando così il potere di acquisto).
Ma non basta, con la crisi economica prevedibile post Covid, questo mondo scopre che il consumismo non sarà sostenibile grazie a minori prevedibili risorse economiche. Ed allora si mette a piangere, lamentarsi, immaginare utopie economiche irrealizzabili. Ma nessuno vuol affrontare il problema nelle sue cause e soluzioni. Neppure l’Autorità Morale. Anzi, le soluzioni che lasciano immaginare (decrescita economica per proteggere l’ambiente) peggioreranno il problema.
Le “soluzioncine” che politicamente si lascia intendere voler attuare serviranno a ben poco. Retorica ed ipocrisia regnano sovrane,non solo nella visione morale del problema, ma anche nella soluzione socioeconomica. Certo siamo riusciti a creare il disordine, eccome, ma consapevolmente!
Si è voluto negare,per compiacere “il mondo “ che esistessero principi morali non negoziabili? Si son voluti negare i principi della Genesi divina, negando l’esistenza di leggi naturali? Bene, il risultato è questo: la fine irreversibile della civiltà cristiana occidentale. E non si dica che sia una sorpresa. Io ed altri lo spieghiamo da almeno quattro decenni, non solo inascoltati,ma pure derisi. Perché si è convinti che il problema nascite sia un retaggio della cultura cattolica “tradizionalista”, così come la famiglia e la vita.
EGT
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SOLE-24 ORE, TITOLO IN PRIMA PAGINA. GOTTI TEDESCHI: NASCITE DA SOSTENERE
ROMA – La notizia che la caduta della natalità potrebbe assumere una nuova accelerazione in Italia con l’uscita dall’emergenza Covid-19 non sorprende Ettore Gotti Tedeschi, l’economista e banchiere che già diversi anni fa, ben prima di assumere la presidenza dello Ior tra il 2009 e il 2012, aveva ammonito sulle conseguenze morali, prima ancora che economiche, di una popolazione con tassi di fecondità negativi. “Abbiamo voluto arrivare a questo punto – spiega al Sole24Ore – perché è chiaro ormai da cinquant’anni che il calo del tasso di natalità si accompagna un calo della crescita economica. Si tratta di un risultato voluto, direi perseguito in una prospettiva culturale e morale che ha sempre negato la natalità come un fatto naturale dell’uomo. E se freni la natura la modifichi, crei scompensi. Il crollo voluto delle nascite in Italia e nell’Occidente ha generato effetti sempre più negativi, fino a questa pandemia”.
In effetti secondo l’Istat ormai per il 67% il calo delle nascite dipende dal fatto che si è ridotta la popolazione femminile in età feconda.
Certamente siamo difronte a una transizione demografica strutturale. Solo una presa di coscienza culturale e morale può frenare questa tendenza ma servirà una generazione per farlo, sempre che lo si voglia fare. Io sono convinto che non lo si voglia.
Dal Rapporto Istat si apprende però che il numero di figli che le persone riescono ad avere non riflette il diffuso desiderio di maternità e paternità presente nel nostro Paese.
Io non sto dicendo che non ci sono rimedi, che non si possano adottare politiche per la natalità. Si potevano e dovevano adottare prima, per esempio dal Duemila, quando abbiamo raggiunto il picco della deindustrializzazione e delle delocalizzazioni produttive, con conseguente perdita di competitività. Non si può pensare che un’economia possa andare avanti solo con il consumismo individuale che supplisce al calo delle nascite. E oggi è troppo tardi.
A pesare sulle scelte delle famiglie ora oltre la crisi c’è l’incertezza sul futuro.
E c’è un silenzio assoluto delle autorità morali. Oggi la Chiesa non parla più di figli e di nascite. Il messaggio della Genesi, andate e moltiplicatevi, è stato sostituito da altri messaggi: si parla di ambiente, di immigrazione, di povertà. Non di figli, non si parla più di figli come un dono di Dio. I vescovi dicono che sono i migranti un dono di Dio.
C’è un problema di emergenza demografica nei paesi più arretrati. In Italia il numero di figli per donne della generazione 1978 era 1,43 oggi in quei paesi siamo al 2,2-2,3
Negli anni Settanta la popolazione mondiale era di 4 miliardi, due vivevano nei paesi più ricchi e due in quelli poveri o emergenti. Oggi siamo 7,5 miliardi, con cinque che vivono nei paesi ex-poveri o in via di sviluppo e gli altri due sempre nei paesi ricchi. Statistiche Onu su lunghe serie storiche dimostrano che a una crescita delle natalità segue una crescita dell’economia superiore fino a 40 volte quelle della popolazione. Ma ripeto, qui non stiamo parlando di matematica o di economia, il crollo delle nascite è una questione morale che riguarda l’Occidente e il suo declino.
In questi anni si è molto parlato delle politiche per la famiglia adottate in Francia come modello cui guardare.
La Francia a differenza dell’Italia ha una cultura laica e una Costituzione, quella del 1905, laicista. Eppure ha adottato per tempo politiche di sostegno della natalità. A differenza dell’Italia, che con la sua cultura cattolica ha abbandonato il tema da molti anni. Qui da noi si parla per esempio di paternità responsabile dai tempi del Concilio vaticano II, si sostiene che fare troppi figli non è giusto, e lo dicono anche le coppie cattoliche. Lo ripeto, da cinquant’anni è in atto questa tendenza, ed è voluta. Non è una conseguenza del destino. Cambiare si può con le giuste politiche ma serve una volontà morale e culturale che io oggi purtroppo non vedo.
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Tag: chiesa, denatalità, GOTTI TEDESCHI
Categoria: Generale
Re:Hierroc1973.
Concordo con lei, ma aggiungo che è prioritario cacciare tutti gli afroislamici, uscire dallEuro e dalla Unione ‘Europea ed eliminare il Vaticano com’adesso. Altrimenti ogni ulteriore impresa sarebbe inutile, improduttiva e impossibile.
Ma temo che sia già tardi…
Il problema della denatalità va affrontato, però ricordiamoci che negli anni ’50 eravamo di meno e ce l’abbiamo fatta. Il guaio è piuttosto l’invecchiamento della popolazione, non il numero.
Per il Terzo Mondo,dove si figlia a tutto spiano, l’unica soluzione è non farli venire qui e non aiutarli più.
Mi si dirà che questa soluzione non è cristiana. Rispondo che ad impossibila nemo tenetur.
La Genesi”andate e moltiplicatevi”
La bergogliesi “andate e sodomizzatevi”
I grandi valori dell’dell’Occidente, magnificamente illustrati e promossi da Tolkien, le “verità eterne”, non prevedono e non ammettono un ruolo di subalternità della donna…
Se nel passato questo è avvenuto, purtroppo anche nella nostra cultura cristiana, è stato unicamente, per l’ignoranza l’egoismo e la vigliaccheria del mondo maschile, non per un disegno divino…
Gotti Tedeschi un baluardo della cristianità che di erigere alto!!!
Il governo corrente risolverà il probema con la sedicente “parità di genere” che nelle loro teste bacate dalla malafede consiste nel fingere che gli uomni siano donne, le donne uomini e chi non ci si raccapezza gheo o ghea. In sostanza, maggiore impiego lavorativo extrafamiliare per le donne (ma ben inteso non le vedremo in un cantiere stradale a stendere asfalto a torso nudo in pieno agosto o in miniera a spingere carrelli di carbone) e quindi meno figli per non compromettere la carriera (i lavori che non prevedono carriera sono riservati all’ex sesso forte). E’ vero, la battaglia finale sarà sulla famiglia e il bazooka col quale ucciderla è rappresentato dal femminismo, di cui l’omosessualismo è una semplice e molto meno pericolosa conseguenza.
L’omosessualismo è logica conseguenza del femminismo. Se uomimi e donne sono uguali, se i due sessi diventano unisex, se le differenze naturali vengono declassate a “stereotipi di genere”, allora lo stesso matrimonio tra uomo e donna è unisex. E quindi, perché impedire il matrimonio omosessuale?
Del resto, il successo professionale femminile – ottenuto a discapito della natalità – ha radicalmente cambiato il ruolo in società delle donne e degli uomini. Le prime hanno smesso di considerarsi ed essere considerate “sesso debole”, e quindi destinatarie della tradizionale protezione maschile; gli uomini hanno visto svanire il proprio compito di difesa, guida e protezione delle donne e della famiglia, finendo così per assimilarsi ad esse, femminilizzandosi.
Quanta ragione!!! Lo dicevo io alle mie amiche 30 anni fa che il femminismo ci aveva fregate. Una volta potevamo stare a casa a curare la famiglia (che senza una vera donna, moglie e madre non funziona proprio), mentre adesso, per colpa di 4 scriteriate, ci hanno costrette ad andare a lavorare. Cioè, non si può scegliere se fare le mamme o andare in ufficio, è d’obbligo andare a sgobbare (anche perché ormai un solo stipendio non basta più a mettere insieme il pranzo con la cena).
Allarme allarme!
L’ineffabile mons. Paglia, in una intervista recente, ha dichiarato: “Ho riscoperto un senso della preghiera come confronto con Dio, come conflitto, come imprecazione”.
Caro Tosatti, come mai le è sfuggita una perla simile? Una pietra miliare della nuova evangelizzazione!
Errata corrige per il dottor Gotti Tedeschi: quella francese del 1905 non è la Costituzione, bensì la legge sulla separazione tra Stato e Chiesa.
Per il resto: prima ancora di un problema culturale sulla natalità – che c’è, ovviamente – ce n’è uno sui rapporti uomo-donna e sul matrimonio. Oggi molte persone, uomini e donne, di sani principi – che pure sono una minoranza nella società – finiscono col non sposarsi e col rimanere celibi o nubili: per paura di sbagliare, per non aver trovato una persona che corrisponda ai loro ideali, per essere disprezzate dagli altri per via dei loro ideali fuori moda o perché non attraenti fisicamente. Se la gente guarda solo all’esteriorità e all’effimero, c’è qualcuno che abbia qualcosa da obiettare? O sono semplicemente fatti privati? Io direi che il problema non è solamente privato o individuale.
Ma il clero non pare adatto ad affrontarlo, sia per mediocrità propria (in genere si tratta di pretonzoli divenuti tali dopo essere stati piantati da una ragazza, il che non li predispone favorevolmente alle coppie sposate) sia perché preferisce sponsorizzare pseudosoluzioni in stile “consacrazione laicale” che finiranno col desertificare il laicato cattolico italiano. Oppure, appunto, perché anche nel clero e nel laicato cattolici si è diffusa la convinzione che ognuno si arrangi come può, l’importante è andare ogni tanto in chiesa o fare il volontariato.
Specialmente da quando e’ stato introdotto l’euro, se in una famiglia non lavorano entrambi i coniugi non si riesce ad arrivare a fine mese con i soldi. Spesso le donne lavorano da mattina a sera e, in molti casi, se restano incinta vengono licenziate e se invece riescono a mantenere il posto di lavoro, chi potra’ crescere i loro figli? I genitori delle precedenti generazioni, con un solo stipendio riuscivano a sbarcare il lunario e le mamme si curavano della crescita e dell’educazione dei figli. Oggi abbiamo piu’ comfort ma, sicuramente, stavamo meglio quando stavamo peggio. Il femminismo che snobba la figura della casalinga ha fatto il resto.
Lo dico con simpatia. Il dr Tedeschi ha fiducia nella Provvidenza per cui bisognerebbe figliare (come conigli..parole del Papa).
Ma deficita? di altra fiducia. E se gli immigrati si convertissero?
Dio agisce strano. Leii insegna che i cosacchi dovevano abbeverare i cavalli a San Pietro . Invece oggi nel Dio creazione della borghesia non crede più nessuno. Marx li sbaglio. Non sapeva -come testimonianze senza conflitto di interessi- che la religione nasce con la civilta. Il cardinale Ries dovrebbe aver scritto molto sulle sepolture paleolitiche. Nasce con homo sapiens. Non puoi sradicarla. Non e’ faccenda politica o economica.
Negli ultimi giorni verrano tutte le genti al monte del Signore.
Bergoglio non e’ il testimone di Geova che insiste….cerca invece di mettersi ultimo )conni suoi limiti) e se questa politica funzionasse? Di verità imposte con violenza la storia e’ piena….ma Dio e,’ così? Di più Gesù ha fatto quello?
La gente che ha accolto Gesù l ha visto diverso. Non negava la Verità, i valori ma non li imponeva. E poi diciamo ERA UN GRAN LAICO contestualizzato all epoca. Avesse obbedito al sinedrio: non sarebbe morto in croce.
Sa marcolino, temo che lei capisca ben poco di quel che legge . E quel poco che capisce è pure sbagliato. Peccato …
Veramente, fra ‘ gianni, io penso che Marcolino capisca cio’ che legge; purtroppo crede di leggere autori preparati, e invece ignora, diciamo, i “fondamentali”.
P.s. l’ opposizione, inesistente, tra ragione e Fede cattolica, purtroppo, viene tenuta per vera anche da molti “tradizionali”.
caro Marcolino Irresponsabile , son stato incuriosito dalla sua espressione :-crede di leggere autori preparati e invece ignora i fondamentali. – Lei invece è certo di leggere autori preparati e conosce i fondamentali ? vero ? quelli che neppure i “tradizionali” riconoscono. ? caspita ! dietro il suo pseudonimo si deve nascondere una specie di Fusaro …
Accetto lo sfotto’ (Fusaro è un colpo basso, però). Ì “fondamentali” non son altro che gli articoli del catechismo di S.Pio X, quello sintetico, per i bambini. Ogni tanto rispondo a Marcolino perchè mi pare che egli rappresenti quella posizione “credo, nonostante la ragione mi dia solo argomenti contrari”, la quale io ritrovo pure in diversi amici, e che tuttavia cerco di combattere, spero senza acredine nè supponenza. Sugli autori pseudo-autorevoli, avevo in mente Galimberti.
sono almeno tre decenni che Gotti Tedeschi ripete queste cose, su youtube ci sono almeno 15 video sull’argomento che è vero e condivisibile. tuttavia l’inizio della fine non è politica.
l’inizio della fine è il cvII.
dal cvII l’Altissimo ha ritirato la Sua benevolenza.
Ripartire da Pio XII. Catechismo e Messa pre-conciliari o sarà estinzione
Sarebbe certamente opportuno attuare politiche in favore della natalità, ma senza illudersi che esse possano portare il Paese a raggiungere l’agognato tasso di sostituzione. Se la causa della natalita è innanzitutto morale, morali – e solo secondariamente economici – dovranno essere gli strumenti idonei a risolvere il problema.
Politiche di sostegno alla natalità, particolarmente generose, sono già state adottate da diversi ricchi stati europei (ad esempio Germania e Finlandia), con risultati insoddisfacenti.
In Francia il tasso di fertilità è piuttosto alto – comunque < 2,1 – ma, mi domando, quanto abbiano inciso le politiche demografiche e quanto invece il fatto che la Francia è il Paese con più mussulmani d'Europa.
Tornando all'Italia, se la memoria non mi inganna, il tasso di fertilità delle donne straniere è 2,0 mentre quello delle italiane è 1,1. E in tutta Europa si ravvisa la tendenza secondo cui i benestanti residenti fanno meno figli degli immigrati: questo perché solo i secondi sanno di appartenere ad una civiltà.
L'Europa sta pagando, anche in questo contesto, il prezzo della propria scelta nichilista, perché ha spudoratamente rifiutato l'amore di Dio.
La denatalità è conseguenza della ribellione alla Casti Connubii, del considerare lavoro e ricchezza come fini (anziché mezzi), del pensarsi come individui e non più come parte di un popolo, dell'aver abbassato lo sguardo dall'orizzonte eterno alla polvere sulla punta delle proprie scarpe.
buongiorno, ho letto questo bell’intervento di EttoreGottiTedeschi , mi complimento. Lessi molti anni fa una prefazione di Gotti Tedeschi ad un libro a dir poco straordinario , ma soprattutto attualissmo . Il titolo del libro è ” DIO E CATTOLICO?” ( Lindau. 2009) del notissimo scrittore ed erede spirituale di Vittorio Messori ,Rino Cammilleri . Questo libro risponde 5 anni prima a Papa Bergoglio che affarmò che -Dio non è cattolico- Nella prefazione GottiTedeschi invita a divulgare il libro fra i “pastori” che divagano sulla opportunità di sincretismo religioso o sull’ecumenismo ,à la carte , condizionato da aspirazioni di omogeneizzazione delle culture religiose. Ma come scrive nella conclusione Cammilleri, se Dio non è cattolico , cosa è Indù ? Buddista ? deista ? o peggio , è Gaia ? ovvero MadreTerra (amazzonica ) di Bergoglio ?.
Se uno usa la RAGIONE che , a mio avviso, può non far rima con tradizione: avviene tutto il contrario di cio’ che dovrebbe avvenire.
Chi non ha i mezzi figlia, chi li ha no.
Fare “figliare” gli italiani, per la RAGIONE, sarebbe solo mezza soluzione del problema.
Occorrerebbe un educazione demografica in Africa pragmatica. Scientifica. E mi dispiace se la ragione non fa’ rima con tradizione. Non c e nessun reato o omicidio nella pillola anticoncezionale, nel preservativo, o nella sterilizzazione volontaria!
Qui le cose son due o il mondo era sottopopolato o e’ sovrapopolato ora.
E’ inevitabile che in Africa ci siamo migrazioni epocali di questo passo. E non ci sonoiri che tengono. Mi pare che la storia insegni.
Muri. Errata corrige.
poverinoi, Marcolino. Che lei pensi così ,passi , fatti suoi , come si dice , della sua cultura, intelligenza, buon senso , educazione, ecc. . Che lei senta il bisogno di scriverlo , sforzandosi di sembrare razionale, però fa di lei un essere problematico freudiano.
Per Marcolino. È vero la storia insegna, ma bisogna saperla leggere. L’impero romano cadde perché non aveva più cittadini da armare, cioè per un calo demografico che iniziò già all’epoca di Augusto. La denatalita’ parte dal cambiamento culturale che vuole oggi la donna in carriera, concentrata su se stessa, con la famiglia come un orpello anche superfluo, salvo capire, spesso troppo tardi, che posticipare la maternità al raggiungimento di ogni obiettivo, significa di fatto rinunciare alla maternità. Questo è uno dei fattori che determinano questa crisi di natalità. Un’altra è l’aborto : circa 6 milioni di bambini sono stati uccisi in Italia nel grembo materno dalla promulgazione della legge sull’aborto ad oggi. Sei milioni circa, proprio il numero dei musulmani presenti in Italia. Lo aveva detto la Madonna a Renato Baron che per punizione i musulmani avrebbero occupato il posto dei nostri figli non nati. Allora prima di ogni politica torniamo al Signore liberiamo i nostri figli da questa cultura nichilista che rovina le anime ben più dei corpi e porta alla disperazione. Oggi il Signore ci dice nel Vangelo :”voi che siete stanchi ed oppressi venite a Me ed Io vi ristorero'”. Oggi manca la direzione che coordini tutte le azioni. La direzione è Cristo. Ogni azione è successiva a questa scelta di fondo. La riscoperta del valore immenso della donna come madre è infine riconoscere il ruolo primario della donna come è concepito nel disegno di Dio, in perfetta armonia con quello dell’uomo, come padre.
Nella denatalità hanno una gran parte di responsabilità delle donne sostanzialmente non credenti, ma che si danno molta importanza, come se le loro opinioni fossero vere, e non solo il frutto del loro egoismo.
Queste streghe sono di due tipi : quelle che impongono con autentica violenza la contraccezione ( con pillola) alle proprie figlie e quelle che coltivano con cura il mito del figlio unico, povero idolo , che rischia ogni giorno di credere alle menzogne della propria madre.
in parte lei ha ragione ,ma all’origine deve esserci stato qualcosa che ha formato, forzato e sostenuto queste donne, Nula di quanto è successo è stato un processo naturale . Il diavolo veste Prada …
leggendo l’introduzione alla intervista ,mi è sovvenuto Giovannino Guareschi .. Linguaggio e stile diversi,ma stessa enfasi , entusiasmo, determinatezza . Stessa certezza di esser nel vero , di avera capito ciò che è stato confuso persino dalla chiesa. Capisco perchè GottiTedeschi sia stato allontanato dal Vaticano .Se perlava allora come ora non poteva altro che far paura ,Ricordo che il giorno della sua cacciata su Repubblica apparve una vignetta a lui dedicata che diceva : ” caro GottiTedeschi , anche tu ha cercato di scacciare i mercanti dal tempio ? ma non ti ricordi cosa hanno fatto al nostro Signore ?”
si, il bello è che oggi i mercato son entrati nel tempio e ne sono diventati i GranSacerdoti …
se queste cose le elaborasse e dicesse un uomo politico , rischierebbe di esser impalato o di diventare premier…
e’ già successo , Le ha detto l’on.Lorenzo Fontana della Lega , che scrisse un libro con GottiTedeschi sul tema natalità.” La culla vuota della civiltà ” ed Gondolin , febbraio 2018 . Prefazione di Matteo Salvini. Divenne ministro per la famiglia grazie a questo,poi fu affossato dai vescovi … Scusate amici di StilumCuriae , ma non vi è ancora chiaro che ruolo hanno i vescovi in Italia ? Leggete Rivoluzione e Controrivoluzione del prof. Plinio Correa de Oliveira. Vi assicuro che vi si apriranno gli occhi . Poi però sarete costretti a rivalutare il vescovo mons. Lefebvre , di cui ancora oggi ci si vergogna di dire che aveva capito tutto del Vaticano II . Ma la capacità di demonizzazione verso di lui e verso la sua mamoria , non permette di essere obiettivi su quello che ha scritto , detto e fatto. L’unico che ha ancora questo coraggio , veramente eroico, è il prof.Roberto de Mattei , che fu assistente del prof.DelNoce e che ruppe i suoi rapporti con vari ambienti cattolicotradizionalisti , come era ( era , allora !) Alleanza Cattolica, durante la campagna sul divorzio , perchè aveva capito quello che sarebbe successo con il “divorzietto cattolico ” , aveva capito che un giorno sarebbe stata scritta Amoris Laetitia , persino. Eppure anche lui tacitato quale bieco tradizionalista conservatore , nemico dl papa ecc. Quando verrà proposta una legge Zan-scalfarotto che condanni chi discrimina i cattolici dai cattopapalistiprogressisti ?
De Mattei ruppe con Alleanza Cattolica in occasione del referendum sull’aborto, non di quello sul divorzio.
Inoltre non basta essere a favore di cose giuste per dire solo e sempre cose giuste. Quando De Mattei attribuisce la fine della cattolica Italia al presunto sinistrorso De Gasperi, dice una solenne scemenza, in sintonia con l’antipatia per De Gasperi che negli anni Cinquanta nutrivano missini e monarchici ammiratori di Mussolini (che col sedicente tradizionalismo cattolico c’entra come i cavoli a merenda) e dei Savoia (che per De Mattei sarebbero un mini male assoluto, colpevoli di aver sconfitto i tanto carini Asburgo e i tanto bravi Borboni). Solo che missini e monarchici è comprensibile che non amassero De Gasperi: ma non è che fossero più cattolici di lui. E che i sedicenti tradizionalisti cattolici se la prendessero con l’Unità d’Italia e poi militassero nel MSI è una contraddizione così grossa da essere non a caso sottaciuta dai pliniani nostrani, tutti Silvio Vitale e De Mattei.
Più una società si allontana dalla verità, più odia coloro che la dicono. (Orwell)
Le statistiche non perdonano. Se sono nati pochi piccoli dalla generazione che si è sposata negli anni settanta, il numero delle famiglie in età riproduttiva oggi, non è pari, ma inferiore a quella degli anni 70. E se la tendenza ad avere pochi figli continua, la prossima generazione sarà ancora inferiore di numero. Pochi autoctoni, ricchi, perché avranno concentrato nelle loro mani molte ricchezze, ovvero tutte quelle delle famiglie che si sono estinte senza figli, ma immersi in un mondo fatto di immigrati ostili.
un CAPOLAVORO !
da prima pagina dell’Osservatore Romano e Avvenire !! . Curiosamente è uscito in prima pagina di 24oreilSole , il giornale di Confindustria diretto dal bravo Tamburini. Vuoi vedere che i laici imprenditori salveranno loro la nostra civiltà cristiana ?
quella affossata dall’ Avvenire ? No cara Emma , per ricostruire la nostra perduta civiltà cristiana , si dovrebbe ripartire da un Concilio Vaticano III° che chiarisca gli equivoci del Vaticano II° , riaffermi le Verità eterne e rispieghi cosa è “Timor di Dio ” . Il resto , cioè “quattro buffetti sulle guancie ” ai traditori della Verità , dententori attuali del potere di confondere , lo lascierei decidere a Enrico Maria Radaelli . Son sicuro che ha tenuto da parte un pò di olio di ricino proprio per questo…