NICOLINI: BASTA COMUNIONE FRA I BANCHI, DISPERSIONE DI FRAMMENTI.

30 Giugno 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il prof Giorgio Nicolini, che conoscete per il suo impegno e il suo amore rivolto al santuario mariano di Loreto ci ha inviato un articolo profondamente sentito sulla distribuzione dell’eucarestia secondo le modalità imposte dai recenti provvedimenti, governativi e della Conferenza Episcopale italiana. Lo ha anche corredato da un disegno che rappresenta, in maniera forte e grafica, il rischio di una profanazione dell’eucarestia. Buona lettura.

§§§

 

LA DISTRIBUZIONE DELLA COMUNIONE SULLA MANO E TRA I BANCHI,

CON LA DISPERSIONE E IL CALPESTIO DI FRAMMENTI EUCARISTICI

 La distribuzione della Comunione sulla mano e fra i banchi comporta tra l’altro una dispersione su tutto il pavimento delle chiese dei frammenti eucaristici: per cui sono incalcolabili il calpestìo e la profanazione del Corpo del Signore.

Sia osservando in televisione tale modalità di distribuzione della Comunione (come visto in trasmissioni dalla Cattedrale di Ancona), sia vedendolo direttamente in alcune chiese, come ultimamente nella Basilica di Loreto, sono rimasto sgomento ed indignato per come – dopo tutto l’armamentario indecoroso e dissacrante di gel, guanti e mascherine – al momento della Comunione le Sacre Specie vengano portate “in giro” per tutta la Basilica di Loreto dai sacerdoti, e data l’Ostia in mano; e poi vedere i fedeli che dovevano fare delle contorsioni con le braccia e con le mani per poter riuscire a fare la Comunione: la mano destra che prendeva l’Ostia dalla mano sinistra, la mano sinistra che cercava di abbassare la mascherina (capovolgendo il cavo della mano ove era stata deposta l’Ostia dal sacerdote e quindi potendo far cadere eventuali frammenti presenti senza nessuna attenzione e controllo), poi infilare con la mano destra l’Ostia in bocca senza nessuna ulteriore protezione sottostante della mano sinistra, perché questa è occupata a tenere abbassata la mascherina (e quindi mancando il “piattino” o la “seconda mano” messa sotto l’altra per raccogliere eventuali frammenti che cadessero): poi, ancora, rialzare con la mano destra o la mano sinistra la mascherina davanti la bocca (e quindi, rovesciando di nuovo il cavo delle due mani, senza nessuna osservazione e controllo di eventuali frammenti presenti sulla mano sinistra che aveva ricevuto l’Ostia e nessun controllo sulla mano destra che l’aveva portata in bocca).

Tutte “manovre” che comportano il rischio continuo di far cadere l’Ostia dalla mano e comunque di far cadere inevitabilmente, tra tanti fedeli sparsi tra i banchi, un numero sconfinato di frammenti per tutta la superficie della Basilica, perché scivolati dalle mani che si muovono velocemente e scompostamente per le “manovre” necessarie sopra richiamate per poter ogni fedele riuscire a fare la Comunione da solo.

     Così avviene a Loreto come in ogni chiesa ove si distribuisce la Comunione sulla mano e tra i banchi!

     Si può solo immaginare quanti frammenti cadano sul pavimento lungo tutta la superficie della chiesa e vengano poi calpestati e profanati sacrilegamente, da nessuno visti e raccolti.

Solo la misericordia di Dio può sopportare ancora così tante profanazioni e così tanti sacrilegi!

     Ma Vescovi e sacerdoti non se ne danno alcuna preoccupazione!

Se Gesù un secolo fa a San Pio da Pietrelcina rivelò la sua Passione che si rinnovava ad ogni Messa da parte di tanti sacerdoti, per come essi trattavano l’Eucaristia in quel tempo, chiamandoli quei sacerdoti dei “MACELLAI”, cosa non dovrà dire oggi di fronte a queste Messe e Comunioni dissacratrici e sacrileghe?

Preghiamo e ripariamo a tanta profanazione, per consolare il Sacro Cuore di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria.

     E preghiamo gli Angeli che raccolgano essi i frammenti di Gesù VIVO e VERO in ogni più piccolo frammento lasciato cadere a terra ed ivi calpestato, affinché Gesù sia almeno adorato e confortato da loro, che invisibilmente possono vedere e riparare a tanti sacrilegi!

 Prof. Giorgio Nicolini

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13 commenti

  • nunzia ha detto:

    VERGOGNA. Ogni qualvolta mi accosto alla comunione , vivo con grande sofferenza questo momento dovendo riceverla in mano.I nosrti parroci sono diventati gli strenui paladini delle nuove regole .Si direbbe sono più realisti del re e non pensano all’unico vero RE che ci impongono di calpestare .Provo ,per loro,un senso di amarezza indicibile.

  • Speranza ha detto:

    Caro Professore, io tengo duro e Gesù così maltrattato preferisco non riceverLo e non essere complice di questo scempio. Faccio la Comunione spirituale e il giorno dell’ Corpus Domini, per grazia di Dio, ho partecipato alla Vera Messa, con tanto di Comunione sulla lingua e processione finale col Santissimo onorato come si deve. Mi è costato però un lungo viaggio. Ma ne è valsa sicuramente la pena.

  • Boanerghes ha detto:

    Finalmente un piccolo spiraglio di luce, questa domenica Comunione in processione, con segni circolari per la distanza tra una persona e l’altra; e il sacerdote che distribuisce senza i guanti.

  • Valentina ha detto:

    E che dire! Ricordo quando il prete non iniziava a dare la Comunione se non c’era qualche fedele uomo (visto che i chierichetti erano insufficienti), che prendeva uno dei numerosissimi piattini pronti da mettere sotto il mento dei fedeli che facevano la Comunione sulla lingua (preti che si palesavano a frotte per aiutare vista la quantità di fedeli. Nel frattempo confessavano).
    Almeno una volta mi è capitato di vedere, nonostante tutte le precauzioni, l’Ostia che cadesse…manco le acque del Mar Rosso si sono aperte così…tutto si è fermato e il prete ha iniziato la purificazione del luogo dove Gesù è caduto. Tutto bloccato finché l’ordine non è stato ristabilito. Quell’Ostia l’ha poi fatta sciogliere dentro una Pisside con l’acqua benedetta.
    Chiaramente nessuno è più passato sopra il luogo del “delitto”.
    Ricordo anche quando facevo la Comunione inginocchiata alla balaustra. Ma qui si parla delle Guerre Puniche…

  • Raffaella ha detto:

    Sono stata richiamata dagli ausiliari muniti di pettorina gialla perché ho osato inginocchiarmi!! bisogna stare rigidi al proprio posto. Il sacedote e la suora, che è pure un po’ zoppa, girano tra i banchi facendo i contorsionisti. C’è da ridere se non fosse tragica.
    Ho notato che all’oratorio estivo partecipano anche bambini musulmani…è la prima volta.
    Chiedo ai frequentatori del blog: cosa ne pensate???

    • Valentina ha detto:

      A pranzo prosciutto e melone

    • Eppe ha detto:

      Da noi sono anni. Trovo la cosa positiva anche se proprio il pranzo comporta qualche ulteriore complicazione, l’anno scorso risolta a mio avviso nel modo peggiore: solo spaghetti e pomodoro per tutti e mai un ragù. A parte questo dettaglio, bambini e ragazzi musulmani sono liberi di non partecipare ai momenti di preghiera (meglio così che non fare preghiere interconfessionali che alla fine si rivolgerebbero soltanto a un Dio ignoto) ma la preoccupazione di evitare ai ragazzi cattolici la distrazione di vedere gli altri giocare, fa sì che la durata della preghiera sia compressa al minimo.

      • Iginio ha detto:

        Se si deve educare i bambini alla “diversità”, sarebbe opportuno far mangiare i “cattolici” anche col maiale (p. es. un bel panino con la mortadella) e gli altri no. Si porranno delle domande e la cosa sarà positiva, non negativa.
        Altrimenti che “educazione alla diversità” è?
        Se poi qualche musulmano (adulto) si arrabbia (ma non credo: basterà spiegargli che i figli mangeranno come vuole lui), mandi i figli altrove. Perché non esistono asili musulmani o campi estivi musulmani?

        Resterebbe altrimenti l’ipotesi Bibbiano: non vuoi far integrare i figli con gli altri? E noi te li togliamo. Non sta bene, vero? No, infatti, ma è quello che vorrebbero fare (e altrove, vedi Germania, fanno) coi figli di famiglie cattoliche praticanti, accusate di “fascismo” (!!! Una volta mi è toccato litigare con una tizia dell’Università Salesiana che diceva queste scemenze).

      • Iginio ha detto:

        Anche sul momento di preghiera, la soluzione è semplice: mentre i “cattolici” pregano, gli altri stanno in silenzio rispettoso. Chi ha detto che possono giocare? Osservino e meditino.
        Mi scusi, ma mi pare che voialtri abbiate parecchio da lavorarci su, su questo benedetto campo estivo. Agire, forza. Se poi qualche pseudoeducatore non è d’accordo, gli si rispiegano le cose pazientemente e infine, se proprio è contrario, lo si congeda. Meglio ancora se fosse il prete a non essere d’accordo: lo si fa ragionare e in caso contrario tanti saluti.
        Le vacanze è bello passarle in famiglia, non con estranei chiassosi e scocciatori.

    • Enrico ha detto:

      La risposta è facile e tragica: non c’è più fede nella Presenza Reale. Grazie al vaticano secondo e al novus ordo.

    • Iginio ha detto:

      Non è una novità. Come del resto credo esistano bambini di famiglie musulmane che vanno all’asilo dalle suore.
      Il problema semmai è quanti dei sedicenti cattolici poi, una volta finiti campi estivi, asili e scuolette “cattolici”, rimangano cattolici. O lo siano mai veramente stati.

    • Elena Maria Palatini ha detto:

      Speriamo si convertano 😆😆😆