PADRE E MADRE SECONDO LA SCIENZA. SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA.

12 Giugno 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, ci sembra interessante seguire il consiglio di un amico del blog e rilanciare l’articolo scritto dal prof. Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria. Anche alla luce della riproposizione in Parlamento del Disegno di Legge San-Scalfarotto che vorrebbe andare a incidere sulla libertà di espressione proprio su materie come questa. Buona lettura. 

§§§

Alberto Villani, presidente Società Italiana di Pediatria.

Padre e Madre secondo la scienza

 

Le conoscenze scientifiche hanno consolidato negli anni l’importanza del padre e della madre quali custodi e amministratori del patrimonio genetico.

In particolare nelle ultime due decadi lo studio dell’epigenetica, ovvero di quei cambiamenti ereditabili dell’espressione genica non determinati da variazioni nella sequenza del DNA, ha attribuito, senza possibilità di smentita, un ruolo imprescindibile del contributo genetico di origine paterna (maschio) e di quello di origine materna (femmina) nella composizione

del genoma di ogni individuo.

Al di là di ogni considerazione politica, morale, sociologica, religiosa, la scienza ha documentato che benessere psicofisico e longevità sono in buona parte dipendenti dallo stato di salute di padre e madre (in realtà anche dei nonni e dei bisnonni) e dagli

stili di vita sin dalle primissime fasi dell’esistenza.

Tutta la letteratura scientifica concorda nell’evidenziare l’importanza della dieta materna durante la gestazione e un grande contributo è stato quello descritto dagli autori olandesi nei numerosistudi pubblicati sulla carestia olandese (Dutch famine).

Solidamente strutturati sono i dati relativi agli effetti devastanti dell’alcool in gravidanza (sindrome feto-alcolica), come ben noti sono i danni causati ai polmoni, e non solo, dei nascituri dal fumo (materno e paterno), nonché dall’uso di sostanze stupefacenti.

Altro elemento importante è dato dall’insostituibilità dell’allattamento materno.

Sebbene tutto quanto brevemente esposto rappresenti ormai certificata, condivisa e documentata certezza scientifica, molto poco viene fatto per divulgare queste conoscenze così importanti per lo stato di salute individuale e collettivo.

La risposta in Italia della società all’importanza del ruolo della madre e del ruolo del padre è stata quella di inventare “genitore 1” e “genitore 2”. Non solo quindi non si valorizzano la

figura del padre e quella della madre, come la scienza imporrebbe, ma si arriva a negarne l’esistenza in documenti ufficiali.

Se si “nascondono”, persino nella definizione, il padre e la madre e si fa

genericamente riferimento a “genitore 1 e 2”, come si pensa di educare alla valorizzazione

del ruolo genitoriale e alla tutela della salute i bambini e le bambine, ovvero

chi sarà madre e padre domani?

Anche quest’anno l’ISTAT ha evidenziato il dramma italiano della denatalità, come ogni

anno, da troppi anni ormai. Ma cosa si sta facendo in concreto? Eccellente l’intervento del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, il 12 febbraio 2020, che ha stigmatizzato come la denatalità “…è un problema che riguarda il nostro Paese… Conseguenza dell’abbattimento di natalità è un abbassamento del numero delle famiglie.

Le famiglie sono l’Italia, che non è fatta dalle Istituzioni, ma dai suoi cittadini. … Il tessuto

del nostro Paese s’indebolisce e va assunta ogni iniziativa per contrastare questo fenomeno”.

Ma il punto fondamentale è: a quale cultura della genitorialità vengono educati i bambini e le bambine in Italia? Cosa fanno la scuola, i media,i social, le Istituzioni? Visto il costante e drammatico calo della natalità è evidente: molto poco, troppo poco.

Da anni la SIP denuncia che senza provvedimenti strutturali che incidano concretamente nella vita sociale, bambini ne nasceranno sempre meno. Gli aiuti economici alle famiglie sono importanti, ma è ancora più importante affermare con forza e decisione un riconoscimento sociale e culturale della genitorialità e della maternità in modo particolare.

Essere madre, meravigliosa gioia, è divenuto in Italia un “peso” per la donna e per la società.

Favorire il benessere di ogni individuo, sin dal concepimento (art. 3 dello Statuto SIP), e dare a tutti le migliori opportunità di salute e di longevità in benessere, impone a tutti i Pediatri un ruolo attivo e propositivo nella divulgazione delle conoscenze scientifiche sul ruolo paterno, sul ruolo materno, sulla procreazione e sull’importanza dei primi 1000 giorni.

Informare la popolazione è un dovere medico, scientifico e sociale, ma anche etico e morale. Per dare voce a questi importanti temi di salute e di cultura, la SIP promuoverà, il primo mercoledì del mese, tutti i mesi a partire da giugno 2020, la “Giornata per la genitorialità” in tutte le regioni italiane e un incontro nazionale il 12 settembre 2020, a Roma, su genitorialità e denatalità.

Tra i principali doveri di un Pediatra italiano oggi torna di grande attualità quanto ben noto nell’antica Roma: “Ut pater, ita filius; ut mater, ita filia

Prof. Alberto  Villani

presidente Sip

Pediatria numero 1-2 – gennaio-febbraio 2020

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6 commenti

  • Marcolino ha detto:

    La famiglia eterosessuale e’ naturale in questo mondo decaduto. E’ la strada che ha scelto la natura. Relegando in larga parte l’omosessualita’ alla STERILITA’.
    Per intenderci son contrario alla genitorialità gay per scelta, come a quella dei single. Poi certo quanti sono cresciuti organi cresciuti da preti o suore?

    • Marcolinor ha detto:

      Orfani errata corrige.

      Io non so’ più quanto sia in auge il complesso di Edipo, ma come fa un bambino a risolvere il complesso di Edipo o di Elettra, senza 2 figure genitoriali, o sostituti, di sesso diverso?

      Ecco mi ha sorpreso…ma nemmeno tanto…perché se e’ vero come diceva il piccolo principe che le cose essenziali sono visibili agli occhi, allo stesso modo le cose essenziali si fanno con i piedi.

      Mi ha stupito che nessun freudiano abbia protestato! Ne che i parlamentari abbiano fatto commissioni scientifiche.

      Che io ricordi ho letto solo un intervento sgangherato dell’ on Razzi, che nella sua ignoranza dell’ italiano però c era arrivato: ma noi (avvocati, giudici ecc. O ex bibitari) CHE NE SAPPIAMO DI PSICOLOGIA PER LEGIFERARE SENZA CONSULTO?

      Ecco Razzi e’ il migliore. TUTTO DETTO.

    • Marcolino ha detto:

      L intervento di Razzi. Pressoché unico. Si, fa ridere. Ma fa più ridere IL SILENZIO DI TUTTI GLI ALTRI.

      https://youtu.be/DPXwb0Df6YA

  • Sherden ha detto:

    Vedo già le vestali, i bardi e i ditirambici cantori del politicamente (e gaiamente) corretto che affilano le lame della ghigliottina per il malcapitato professore.
    Verrà eliminato al grido di “omofobo”, “razzista” e “fascista” (che ci sta sempre bene).

    • Bastian contrario ha detto:

      Chissà, potrebbe avere le spalle coperte o essere talmente al di sopra degli insulti da non esserne minimamente coinvolto.
      Comunque credo che l’ortografia corretta della parola sia fassista. Per non offendere chi sappiamo.

  • Etty ha detto:

    Applausi. Ma il problema della denatalità non riguarda solo l’Italia…in paesi popolosi come la Cina si prevede nei prossimi decenni una crisi di denatalità molto più impressionante della nostra….