DI IDOLO IN IDOLO. DA GRETA AL COVID 19 A BLACK LIVES MATTER…

11 Giugno 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il professore Gian Pietro Caliari ci ha inviato una riflessione estremamente lucida e documentata sull’ultimo idolo propagandato dalla cultura del regime dominante, e cioè l’isteria del Black Lives Matter, dietro cui si nascondono ben altre realtà, come vedrete dall’articolo. Buona lettura.

§§§

Similes illis fiant qui faciunt ea, et omnes qui confidunt in eis.

di Gian Pietro Caliari

 

“Siano simili a loro che li hanno fabbricati e così tutti coloro che a loro si affidano”, così il Salmo 114 si rivolge a coloro che confidano negli “idoli delle genti che sono argento e oro, opera delle mani dell’uomo”.

Quella espressa dal salmista è una vera e propria ימח שמו yemákh shemó, una maledizione che ancor oggi ogni pio ebreo rivolge se si menziona il nome di qualche notissimo ma maledetto idolo delle vicende umane.

Nel pandemonio pandemico, che ormai viviamo da ben prima che sulla scena di questo mondo facesse irruzione il Covid-19, la comparsa di nuovi idoli, osannati e incensati dal mainstream giornalistico e propagati dalla solita massa di utili idioti, ha ormai una cadenza così incessante che si fatica a tenere un elenco per quanto possibile aggiornato.

Fino a qualche mese fa, era in scena l’idolo Greta Thunberg e il suo culto di massa, obbligatorio senza mascherina e distanziamenti, nei Fridays for Future.

Poi, dalla fredda e boreale Svezia, le telecamere hanno zummato sull’equatoriale e umida Amazzonia, eletta dogmaticamente – con buona pace di ogni benché elementare nozione di geofisica – a “polmone di foreste vitale per il nostro pianeta(Papa Francesco, Angelus, 25 agosto 2019).

Madre Terra, con annessi e connessi, ha poi dovuto – insieme ai Fridays for Future– cedere il passo all’idolo Covid-19 e ai suoi autoproclamati nuovi celebranti, gli scienziati virologi.

Per mesi, un sedicente Comitato di Salute Pubblica ha imperato indisturbato e indiscusso, e sulle nuove piramidi sacrificali dello scientificamente-scientifico – salvo prova contraria! – si sono arse le pira delle Istituzioni democratiche, delle libertà e dei diritti fondamentali, delle basi della civiltà senza escludere quelle della razionalità, e persino – per quanto ci riguarda – della Chiesa cattolica.

Ora che il Totem malefico del Covid-19 sembra lasciare le folle meno attonite e, dunque, meno riverenti, i Padroni del Caos avevano fretta di trovare un rimpiazzo efficace per il culto delle masse.

Et voilà! Come in un estenuante gioco di prestigio, la neo-religione del politicamente corretto ha trovato il nuovo idolo verso cui indirizzare l’ossequio di massa: il Black lives matter!

Con una piroetta lessicale boccaccesca, pur di dar subito inizio al nuovo culto mass-mediatico, ci si è persino dimenticato che, fino a ieri, dare del black a qualcuno era tassativamente vietato.

Il politicamente corretto esigeva Afro-american o al limite, come peccatuccio veniale, coloured-person o person of color.

Chi avrebbe mai detto: “the black president Barak Obama?”. E quando qualcuno osò dargli “dell’abbronzato”, apriti cielo!

Come nella memorabile Fête des fous di Victor Hugo nel suo Notre Dame de Paris, ecco il vecchio Quasimodo rimpiazzato alla peggio dallo sventurato George Floyd, che anche lui proprio ritto – nel senso di fedina penale – non era.

Alla bella Esmeralda poco importava che Quasimodo fosse “bossu, boiteux et borgne (gobbo, zoppo e con un occhio solo), quando si cercava il Papa dei Folli anche il Gobbo di Notre Dame soddisfaceva alla bisogna.

Quando la festa dei folli comincia, che sia il parigino Quasimodo o l’americano Floyd, che festa della follia sia!

Così, ora, tutti inginocchiati e a pugno chiuso – come nelle migliori scenografie del regime nordcoreano del “presidente eterno” Kim Il-Sung, anche il povero Floyd è reso eterno dal nuovo culto del Black lives matter.

Dal verde di Greta al nero di George il dato è tratto!

Ai fedeli del nuovo culto, tuttavia, sarebbe stato utile – prima di processionare inginocchiati e a pugno chiuso – andare a leggere il Neo-Catechismo del Black lives matter, il movimento fondato nel 2013 con relativa Fondazione, rigorosamente Inc. – secondo il diritto fiscale statunitense – per incassare e nulla dovere al fisco tiranno.

Il nuovo credo dei Black è bene illustrato nel loro altisonante manifesto dal titolo inequivocabile What we believe: https://blacklivesmatter.com/what-we-believe.

Non essendo sfortunatamente black, ma assai meno prosaicamente solo white mi limito a citare alcuni canoni del nuovo credo, e il caso di dirlo, del loro credo nero!

Canone Primo. “Noi ci consideriamo come parte della famiglia globale Nera … Noi siamo guidati dal fatto che tutte le vite Nere contano, indistintamente dalla reale o percepita identità sessuale, identità di genere, espressione di genere, status economico, abilità, disabilità, credenza o non credenza religiosa, situazione legale d’immigrazione o residenza”.

Insomma nero è nero! Non coloured o afro-american! Se poi è in situazione illegale? Nero e basta! Si crede al Nero! che altro ci vuole?

Canone Secondo: “Noi facciamo spazio per partecipare e guidare ai nostri fratelli e sorelle transgender”.

Ma come, se il primo canone di fede recita nero è nero, adesso si specifica che nero è nero anche transgender? Misteri della nuova fede nera!

Canone Terzo. “Noi siamo auto-riflessivi e facciamo il lavoro necessario per smantellare il privilegio cisgender”.

Dunque nero è nero, ma anche nero-transgender … ma se un nero è nero ed è cisgender – cioè ha un orientamento sessuale secondo la propria identità di genere dalla nascita – allora nero-nero … comincia a non essere più così nero!

Ma sì, basta a questi sconsiderati privilegi! Per essere nero-nero devi essere nero-nero ma meglio nero-trans.

Canone Quarto: “Noi smantelliamo le pratiche patriarcali che richiedono alle madri di lavorare sia nel privato … che nel pubblico”.

In questo caso, nera è nera, ma quando nera? A casa mentre prepara la cena ai figli o quando lavora in ufficio?

No, le madri devono scegliere o nere a casa o nere in ufficio. Tertium non datur!

Canone Quinto. “Noi disgreghiamo la struttura prescritta dalla cultura occidentale della famiglia mono-nucleare, sopportandoci reciprocamente come famiglie estese che collettivamente si prendono cura gli uni degli altri, specialmente dei nostri bambini”.

Già, la cultura occidentale: padre, madre e figli.

Neri sì, ma non va bene perché nero è nero, ma la famiglia nera questa poi no!

Poco importa se il papà è nero, la madre nera, i figli neri … ma la famiglia nera-nera: Anatema sit!

Canone Sesto. “Noi adottiamo un una rete per l’affermazione queer … per liberarci dallo stretto legame di un pensiero etero-normativo, o meglio dal creo che tutti nel mondo sono eterosessuali (almeno che lui/lei o loro non si manifestino altrimenti)”.

Nero è nero, ma nero e nera eterosessuali non fa più nero!

Nero-nero è solo il queer che per definizione è l’indefinibile … Se poi un nero-nero o una nera-nera si sentono eterosessuali abbiano la bontà di dirlo, ma sottovoce. Grazie!

Leggendo il What we believe del Black lives matter “mi è parso” – come diceva Titti alla vista del gatto Silvestro – “di vedere un gatto”; e un gatto già molto noto.

Così, con qualche aiutino dell’Internal Revenue Service – l’autorità fiscale degli Stati Uniti – si viene a sapere che la Black lives matters Foundation Inc. riceve ricchi fondi dalla Democracy Alliance, ma anche dalla Black Alliance for Just Immigration e, persino, dal nazionalista nero Van Jones e Louis Farrakhan, guida dellorganizzazione antisemita e islamista Nation of Islam.

Non è un mistero, certo, della fede che Democracy Alliance è stata fondata nel 2005 da George Soros con Peter Lewis e Tim Gill.

Neppure è un mistero che un altro miliardario americano Tom Steyer, pure membro di Democracy Alliance abbia raccomandato con successo il finanziamento annuo di almeno – ma questo solo ufficialmente – di 200.000 dollari alla Black lives matter Foundation Inc.

Black Alliance for Just Immigration, è un ente accusato dalla giustizia federale di promuovere limmigrazione illegale negli Stati Uniti e anch’esso è finanziato da Soros.

Dopo il credo, i riti, anche la questua risulta, dunque, utile conoscere.

Infatti, nero-nero va bene, ma con un bel po’ di verde, soprattutto del verde che è il colore dei dollari americani e, non guasta, che sia anche il colore tradizionale dell’Islam.

Léopold Sèdar Senghor, il grande cantore della Negritude, scriveva agli inizi degli anni Sessanta: “Io so che i Latini e soprattutto i Greci hanno scoperto le «idee generali»: prima e meglio di altri, le hanno messe in piena luce grazie ad un’arte nella quale l’economia dei mezzi concorreva alla loro efficacia. Io so che, per i popoli negro-africani, non esiste scuola migliore, perché, se l’educazione è sviluppo delle qualità native, essa è anche correzione dei difetti ereditari e acquisizione delle virtù contrarie”( Liberté I. Negritude et humanisme, Parigi, 1964, p. 67).

Allora neri-neri o bianchi-bianchi il grande insegnamento dei greci – cui si riferiva il nero-nero Senghor era la Paideia, che richiede di ragionare prima di fare, di apprendere prima di agire e di agire razionalmente prima ancora di essere neri-neri o bianchi-bianchi!

 Fonte: https://le-citazioni.it/autori/leopold-sedar-senghor/

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22 commenti

    • Nicola Buono ha detto:

      Infatti la durata lunghissima ed esagerata delle manifestazioni di piazza fanno pensare che siano sapientemente orchestrate da una occulta regia. Sotto Obama mica duravano così tanti giorni.

  • Virro ha detto:

    amici tutti, per favore non lasciamoci scoraggiare da nessuno, prima di Floyd c’era Martin Luther King, c’era Kennedy, c’era anche una Chiesa Cattolica più salda nella Verità, c’erano Carte Costituzionali che tutti rispettavano, il nuovo ordine mondiale non ancora manifesto, ma già da 2 secoli (almeno) lavorava con il loro odio per la Chiesa Cattolica (indicandola come “LATINI”).
    Forse qualcuno di noi c’era, certamente c’erano i nostri genitori, che con i loro capelli bianchi, sono stati i depositari della verità, e che con coraggio ci hanno insegnato di andare avanti.
    Napoleone , partiva e occupava, uccideva e rubava nel nome della SUA ” liberté” l’egalité fraternité.
    e Bergoglio che fa? tale e quale, usando “tre verbi”.
    Ma con Napoleone ancora non c’era soros “luciferino”
    con Bergoglio, Tramp, si!.
    Chi difende Bergoglio?, Soros e compagni
    Chi accusa Tramp?, Soros e compagni

    Chi ama la VERITA’ non ha compromessi nel cuore.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Soros x Bibi.

  • Nicola Buono ha detto:

    A proposito di Black Lives Matter ecco a voi un libro ( White Guilt di Emanuele Fusi ) sul razzismo contro la razza bianca in America ed anche in Italia ed in Europa e la presentazione del libro in cui si presenta una ” profezia” di Attali che è stato Consigliere di un Presidente della Repubblica Francese ma soprattutto il creatore nell’ombra di Macron. Una profezia di Attali sull’Europa tra 20 anni. Consigliatissimo il libro e vi consiglio anche la conferenza stampa di presentazione del libro perché ci sono molti spunti di riflessione e notizie.

    https://www.ibs.it/white-guilt-razzismo-contro-bianchi-libro-emanuele-fusi/e/9788885574182

    https://youtu.be/izlFiDjavNo

  • bastian contrario ha detto:

    esistevano i finanziatori. Forse Zolla non lo sapeva, ma i pranzi agli studenti che occupavano la facoltà di fisica, erano pagati dal partito comunista.
    Quando una degli occupanti lo venne a sapere, smise di partecipare all’evento.

    • bastian contrario ha detto:

      sto parlando del ’68 e la mia voleva essere una risposta a Franijo

    • Nicola Buono ha detto:

      Oggi tra i finanziatori delle manifestazioni sindacali ( in termini di pagamento ai partecipanti) c’è la CGIL. Mi ricordo che mia madre mi disse che si trovava in un Caf CGIL e qualcuno disse che bisognava trovare e pagare altri partecipanti ad una manifestazione perché quelli ( già pagati ) attuali non bastavano.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Ringrazio il Signore di avermi fatto nascere 77 anni fa cosicchè mi sarà risparmiato la sfacelo, con annessa puzza cadaverica, della società occidentale.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Drammatico, ma è lo stesso pensiero che ho avuto io qualche giorno fa. Anche se sono un po’ più giovane, non di molto. Non nobis Domine…

      • Enrico ha detto:

        Cari signor Palo Giuseppe e signor Marco,

        fino a qualche tempo fa avevo il vostro stesso pensiero. L’acutissima nausea che “questo mondo” mi provoca mi ha fatto pensare: “prima schiodo e meglio è”.

        Però, a un certo punto ha cominciato a presentasi alla mia mente la figura di Gesù, il quale, anche sapendo il trattamento che l’attendeva, non se l’è squagliata ed ha bevuto il calice fino in fondo.

        E così mi sono convinto che da cristiano, cioè da seguace di Gesù (seppur alquanto approssimativo), non è il caso di sperare nel soccorso liberatore della morte.

        Per quanto mi riguarda, mi sembrerebbe di abbandonare il campo di battaglia il più presto possibile, e ciò sarebbe disonorevole.

        Quindi per me vale questo: restare sulla breccia e poi sarà quel che Dio vuole.

        • Marco Tosatti ha detto:

          In manus tuas, Domine.

        • Borghese pasciuto ha detto:

          Anche io provo una nausea crescente ogni volta che apro questo blog sempre più reazionario (e mi trattengo).
          Francamente, però, preferisco la nausea da voi indotta a una prematura dipartita.

          • Marco Tosatti ha detto:

            Non si sforzi, non si faccia del male. Non lo apra. Che alle sue altre evidenti tare si aggiunga anche un cicinin di masochismo?

          • Milli ha detto:

            Borghese, ma allora che vieni a fa’?
            Il problema è che i blog tuoi (quelli comunisti) sono peggio di questo.
            Io i blog comunisti non vado a leggerli, mica sono stupida😂

      • MARIO ha detto:

        Che pessimisti! La Madonna a Medjugorje ha promesso “Il mio cuore trionferà”. E sarà naturalmente il trionfo della Chiesa. Io aspetterei, manca poco… probabilmente il Giubileo del 2033…

        • Nicola Buono ha detto:

          Un altro Giubileo è prima , nel 2025, se non sbaglio…fusse che fusse la volta bbona…come diceva Nino Manfredi…

          • MARIO ha detto:

            La grande Croce sul monte Krizevac, simbolo di Medjugorje e fonte di eventi prodigiosi, è stata costruita per il Giubileo del 1933…
            E le apparizioni sono iniziate nel 1981, a 2000 anni dalla nascita della Madonna (considerando il 7 aprile 30 la data più probabile della morte di Gesù)…

  • wisteria ha detto:

    Gli ideologi attualmente in carriera troverebbero Senghor molto reazionario .

  • FRANJO ha detto:

    Il furore dilagante in America mi ricorda la violenza irrazionale scatenata dalla rivoluzione culturale cinese del ’68 che trovò entusiasti imitatori sia in Europa che in America. Lascio parlare Elemire Zolla:
    “nel 1968 la stoltezza fu totale senza ideologia. Fu peraltro uno sconvolgimento ordito con impeccabile cura e dilagò di botto nell’universo. Sua avvisaglia raccapricciante fu la rivoluzione culturale in Cina. Mao Tse-tung scatenò in bande compatte la
    massa studentesca contro tutto ciò che il comunismo aveva risparmiato, residui della vita felice, gerarchia universitaria, professionale, familiare. […] L’arte cinese si falcidiò, quella tibetana quasi si estinse. Le abitudini più innocue furono soppresse. In breve si instaurò l’inferno. […] L’eco comunque risultò ancor più vile dello scoppio. In Occidente la rivoluzione
    culturale fu ammirata. Paolo VI, il presidente Ford si ricordano fra i più ossequiosi. Rampollarono partitini di ammiratori delle guardie rosse. La cupa atmosfera che si diffuse era opera di gente di ogni partito. L’America raccolse la rivoluzione culturale; si
    scatenò una ferocia metodica in tutte le università, giovanotti programmati alla dissipazione si sparsero in tutti gli Stati. Questa furia fu esportata con il suo repertorio di luoghi comuni stralunati, di balorde invettive, e perfino con le ricette per esplosivi, grevemente tradotte dall’inglese nelle università
    giapponesi, africane, sudamericane, europee. Il mondo sovietico rimase esente. Si reagì soltanto a Città del Messico, dove fu risposto con la mitraglia. […] Mi restano confitti nella memoria tre volti,
    raccontano tutto. Il vecchietto di Albuquerque narra sottovoce alla gente seduta accanto a lui sull’autobus come il suo sceriffo ha osato cacciare gli hippy. Un anziano cittadino di Amsterdam vede sfrecciare le motociclette dei ribelli lungo una stradina vietata al traffico e stringe i pugni, la moglie gli posa la mano sulla spalla. Il contadino venuto a vendere verdure in
    Catania passa a fianco dell’università occupata e sibila: “A faticari!”. Non fu permessa resistenza. Salvo che ad Amsterdam calarono sula stazione ferroviaria occupata dai ribelli i cadetti di marina armati di cinghie e ricevettero l’indomani dolcini dalle donne di città. Confesso, non so discernere nella foschia i responsabili, anche se vedo chiaramente, lo scossone al gaullismo giovò agli Stati Uniti e riuscì tutto conforme ai desideri dei satanisti in crociera sul Mediterraneo. Ma non so menzionare i
    colpevoli dell’ordine impartito e dell’assetto dato all’impresa” .

    • Iginio ha detto:

      Sarebbe gradito e opportuno indicare la fonte della citazione (titolo, luogo, editore e anno di pubblicazione, pagina).