TRIESTE. ROSARIO CONTRO I SACRILEGI EUCARISTICI. LE IMMAGINI.
26 Maggio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali come vi ricorderete qualche giorno fa Stilum Curiae ha dato notizia dell’iniziativa di un rosario di riparazione organizzato da un comitato di fedeli laici a Trieste a causa delle disposizioni contenute nel protocollo firmato dal Ministero dell’Interno e dalla Conferenza Episcopale Italiana. Gli amici di Trieste ci hanno mandato un comunicato per dare conto dell’esito dell’iniziativa, e alcune fotografie che volentieri pubblichiamo. Buona lettura.
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Il giorno 23 maggio a Trieste, nella centralissima, Piazza Sant’Antonio Nuovo, alle ore 17.00, è stato recitato un Santo Rosario in riparazione del sacrilego Protocollo sottoscritto dalla CEI in data 7 maggio u.s.
E’ stata la prima manifestazione, in Italia, con la quale i fedeli hanno fanno sentire la propria voce per riparare l’oltraggioso Protocollo avente ad oggetto la celebrazione della Messa in virtù del quale N.S. Gesù Cristo non è più ricevuto come l’Ostia Santa Immacolata Incorrotta ed Incorruttibile ma quale possibile strumento di infezione e di contagio!
L’introduzione del guanto poi, solleva drammatici interrogativi circa la purificazione dello stesso e la possibilità che frammenti Eucaristici siano destinati alla dispersione.
La sola possibilità che ciò possa avvenire dovrebbe immediatamente condurre i pastori ad opporsi ad una tale prassi.
Del pari, coloro che hanno partecipato al Rosario hanno voluto testimoniare come l’imposizione ai fedeli della Comunione sulla mano vìola la legge universale della Chiesa che prevede la Comunione sulla lingua quale forma ordinaria di ricezione, e quale diritto inalienabile per il fedele, in ogni tempo, in ogni luogo ed in ogni condizione.
La partecipazione alla manifestazione è stata oltremodo inaspettata: la piazza è stata riempita dai fedeli che hanno recitato il Santo Rosario in latino cantando il Salve Regina e le Litanie Lauretane.
Il reverendo don Cristiano Verzier, del clero diocesano triestino, ha diretto il pio esercizio impartendo la benedizione finale.
Sotto il pronao della chiesa alcuni fedeli hanno esposto lo striscione: “BASTA SACRILEGI EUCARISTICI”.
La preghiera è stata organizzata Comitato “beato Francesco BONIFACIO” per la difesa della SS. Eucarestia ed è stata partecipata dal Movimento cattolico per la famiglia e la vita e da altri gruppi mariani.
Questo è il collegamento al Comitato.
La persona in costume è Alexander cattolico georgiano, in costume tradizionale della regione di Tblisi (ha già vissuto la persecuzione dei cattolici in Unione Sovietica).
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Tag: eucarestia, protocollo cei, rosario, triste
Categoria: Generale
Scelgo di proposito questo thread sebbene sia, il mio commento, un poco off topic.
E tuttavia la coraggiosa e GIUSTA iniziativa triestina offre la occasione di riflettere sulle DEGENERAZIONI avvenute nell’ambito ecclesiale mondiale ma SOPRATTUTTO IN ITALIA. E’ pressochè certo, infatti, che nel secondo Dopoguerra in Italia si INFILTRARONO nei Seminari (e nei Noviziati) delle persone senza nessuna vocazione e che erano in realtà SPIE DEL COMUNISMO INTERNAZIONALE.
E con quale obiettivo?
Semplice: devastare DALL’INTERNO la Chiesa.
Sentite dunque questa storia….
La storia che vi proponiamo è autentica. Ed è un fatto accaduto a Molfetta nel tardo Dopoguerra e precisamente nel 1956. Il fatto lo ha narrato un Sacerdote di Cerignola, Monsignor Luigi Marinelli che ha lavorato molti anni presso la Curia Romana in Vaticano. Ecco la vicenda….
—-> https://lasplendidapuglia.wordpress.com/2018/09/18/una-curiosa-storia-accaduta-a-molfetta-settanta-anni-fa/
Il link verso il Comitato non funziona…
A Trieste venne eretto il Santuario Mariano alla Regina d’Italia affinché la sorvegliasse e e proteggesse, alla fine della Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria, avvenuta tra il giubilo dell'”intera nazione nel 1959, dopo la peregrinazio Maria in tutte le province italiane, con milioni e milioni di fedeli scesi in ogni piazza dove la Madonna veniva trasportata. E da Trieste parte la risposta del popolo di Dio, con l’arma (così la chiamava Padre Pio) del S. Rosario. Quanto sarà grande “il piccolo gregge”? Per quanto piccolo mi auguro il più grande possibile. Lavoriamo e preghiamo per questo.
Affermare che l’Ostia Santa e Immacolata, Incorrotta e Incorruttibile non possa essere veicolo di contagio attraverso la materia del pane (che tale resta nei suoi accidenti, anche dopo la Transustanziazione), denota un’ignoranza teologica profonda. Solo il Cristo è incorruttibile, non le Specie Eucaristiche! San Tommaso d’Aquino, nella Summa (Pars Tertia, q. LXXVII, artt. 3-4) insegna che nella SS.ma Eucaristia gli accidenti del pane e del vino, ossia le apparenze sensibili, anche dopo la Transustanziazione continuano ad agire sui sensi e sui corpi come prima: Iddio infatti, nella Sua onnipotenza, le conserva nel loro essere di accidenti e dal momento che “operare sequitur esse”, le Sacre Specie conservano come prima l’operare loro proprio, cioè la quantità, la qualità, l’azione, la relazione, il luogo, il tempo. Come prima della Consacrazione esse potevano corrompersi, così possono corrompersi dopo la Consacrazione, sia per se stesse (con l’alterazione del colore, del sapore, della quantità), sia accidentalmente. E come sono corruttibili, possono anche corrompere: se un celiaco è allergico al glutine, l’allergia può essere provocata anche dal Pane eucaristico….
Gentile Giulio, non se la prenda e non la consideri una sfida: ma lei, che manifesta tutta questa competenza sulla transustanziazione, è un teologo?
No, perché anch’io sono del parere che nessun male può venirci mangiando la sacra Particola. E quanto ai celiaci, le dico che conosco una persona che nonostante questo suo problema, si comunica normalmente senza che le succeda nulla. Eppure nell’assumere i cibi deve essere attentissima, altrimenti non sta bene. Come si spiega questo?…
Mi pare che si sia protestato contro l’utilizzo sacrilego del guanto che porta inevitabilmente il sacerdote a buttare i frammenti Eucaristici nella spazzatura e si rivendichi il diritto inalienabile del fedele a ricevere la S. Comunione in ginocchio e sulla lingua come prescrive la legge universale della Chiesa che non può essere messa in discussione da un protocollo governativo.
Una cosa assolutamente falsa e dimostrata scientificamente è che il virus possa diffondersi col cibo, figuriamoci con il Pane degli Angeli!
Si è usato il pretesto di una pandemia, per giunta arrivata nella sua parabola discendente, come nuovo cavallo di Troia per desacralizzare ciò che restava di cattolico e sferrare un nuovo violento attacco diabolico al SS. Sacramento.
Su questo punto i bizantini hanno mostrato molta più resistenza e fede al di là delle sue citazioni tomistiche usate incautamente.
L’eucaristia e un sacramento che ha il suo fondamento nel mistero della fede. Soffermarsi e recriminare sul modo di ricevere la santa comunione con mascherine e guanti ,e’ stravolgere il vero significato del mistero. Si parla delle forme, mentre non si spende una parola sul mistero universale del Dio che e’ presente nell’eucarisita in forma misteriosa ,ma reale .Se cosi’ e’ ,allora la nostra fede e’ pura formalita’.
Finchè vanno in piazza con la mascherina hanno ben poco da contastare
Aborti, legittimazione dei rapporti omosessuali, eutanasia, corruzione e traviamento degli innocenti, riduzione in schiavitù dei popoli per biechi fini economici, stravolgimento della Dottrina cattolica, patti sacrileghi con false religioni, adorazione di idoli, inganni, mistificazioni, presentazione del male come bene e viceversa, persecuzione dei difensori della fede e infine sacrilego oltraggio alla SS. Eucaristia da parte degli stessi l “pastori”. E come se non bastasse, come condimento finale, la pervicace negazione dei castighi di Dio.
Può sopportare tutto questo il Padreterno?
Un trailer su un documentario sulla sacrilega, ebbra e stupida “vita” attuale. Cristo torna o non torna?
Vox populi vox Dei.
Non perdiamo la Speranza:Le cose del Signore sono di momento in momento!Alla fine EGLI trionferà!