TRIESTE, ROSARIO DI RIPARAZIONE PER IL PROTOCOLLO GOVERNATIVO.
20 Maggio 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, da Trieste riceviamo e volentieri pubblichiamo questa protesta e questa convocazione per sabato prossimo, per una recita del Rosario in riparazione dell’accordo siglato dalla Conferenza Episcopale Italiana che regola la riapertura delle messe con fedeli. Una protesta che si focalizza soprattutto sulle modalità con cui viene regolata la comunione. Buona lettura.
§§§
SANTO ROSARIO IN RIPARAZIONE
DEL SACRILEGO PROTOCOLLO GOVERNO-CEI dd. 7.5.2020
TRIESTE 23 MAGGIO
Piazza Sant’Antonio
Ore 17.00
COMUNICATO
Come laici cattolici abbiamo vissuto la privazione della S. Messa impostaci dal Presidente del Consiglio dei Ministri come una insopportabile ingiustizia. I dpcm in oggetto, laddove imponevano la sospensione delle Messe cum populo e dei funerali e delle altre celebrazioni cattoliche, violavano palesemente la Costituzione e il Concordato. Abbiamo inoltre ritenuto gravemente conculcato il nostro diritto costituzionale alla libertà di culto.
Dopo due mesi di gravissime violazioni del diritto, speravamo finalmente di vedere ristabilita la giustizia rispetto ai diritti della Chiesa e nostri, di cittadini italiani fedeli cattolici. Invece ancora una volta il Governo della Repubblica (nelle persone del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Interni) ha preteso, palesemente contro la norma costituzionale e concordataria, regolare persino le modalità di svolgimento della Liturgia Eucaristica subordinando a tali norme la possibilità di celebrare la S. Messa.
E’ inaccettabile, e costituisce un intollerabile abuso che il Governo pretenda di normare Messe, Sacramenti e Liturgia.
Ragione e fede concorrono nel dichiarare inaccettabili le follie normative imposte dal Governo sulla Messa cattolica.
Con forza sottolineiamo come il contenuto delle norme sia palesmente sacrilego ove:
- impone al Sacerdote di toccare Gesù Eucaristia con i guanti di plastica;
- impone al fedele di ricevere la SS. Eucarestia sulla mano.
L’Osta Consacrata non è un pezzo di pane con qualche significato simbolico, è Gesù Cristo stesso realmente presente, in Corpo, Anima e Divinità, ragion per cui la Chiesa, da sempre insegna, che il modo legittimo di ricevere la SS. Eucaristia è in ginocchio e sulla lingua.
In ogni caso mai è consentito toccare Gesù Eucaristia con dei guanti di plastica, non vi è mai stata, e mai vi potrà essere una norma liturgica che consenta una simile pratica.
Del pari, si impone ai fedeli la Comunione sulla mano così vìolando la legge universale della Chiesa che prevede la Comunione sulla lingua ed in ginocchio quale forma ordinaria e quale diritto per il fedele. (Memoriali Domini, Redemptionis Sacramentum, 92)
Il Governo italiano, purtroppo con l’avallo della C.E.I., impone a Sacerdoti e fedeli di compiere dei veri e propri abusi liturgici sacrileghi.
Come fedeli cattolici ci rifiutiamo di renderci complici di simili sacrilegi ed anzi invitiamo Vescovi, Sacerdoti e laici all’obiezione di coscienza e alla disobbedienza civile, a non piegarsi ad una norma ingiusta e illegittima restando invece fedeli alle sacrosante norme della Liturgia cattolica!
L’Eucaristia si celebra e si riceve come Dio comanda e non come comanda il Governo!
Per quanto premesso ne consegue che per tutta la durata della vigenza della normativa, ci troviamo costretti a non poter ricevere la Comunione.
Trieste 20 maggio 2020
Comitato spontaneo di laici cattolici “beato Francesco BONIFACIO” per la difesa della SS. Eucarestia
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Tag: cei, covid 19, eucarestia, governo, rosario, trieste
Categoria: Generale
Una VIVA PREGHIERA: chi era presente a Sant’Antonio può raccontarci come è andata?
Ci sono stati problemi?
Hanno presenziato Presbiteri ( diocesani e/o Religiosi) ?
Grazie di cuore a chi vorrà informare coloro che , come me, non hanno potuto raggiungere Trieste. Grazie davvero.
Caro Marco Tosatti,
Solo due righe, dette con grande stima, per dire che gli amici di Trieste che, anche se guidati da santa indignazione, se la stessa poi ci porta a concludere – come loro fanno – che non bisogna ricevere Gesù Eucarestia da celebranti dotati di guanti monouso, ahimé, cadono vittime dell’ennesimo inganno del Nemico di tutti noi, il quale, con ogni mezzo, discorso, argomentazione, paura, condizionamento…da qualunque parte provenga e qualunque sia la sua origine (sanitaria, governativa, progressista, tradizionalista..e chi più ne ha più ne metta), se ci porta a non ricevere Gesù Eucarestia (o peggio, a NON volerlo ricevere), è solo e soltanto quello che lui vuole. La rabbia e la costernazione degli amici di Trieste è anche la mia, pure io (che non sono un teologo) non capisco questa trovata dell’Eucarestia guantata il cui minimo che si possa dire è che è ridicola: ma detto questo, se il risultato di questa rabbia dev’essere lo stesso di quando hanno chiuso le chiese, cioè niente Eucarestia, ahimé, non ci siamo. Il frutto non cade lontano dall’albero: e se il frutto è questo, non è difficile capire da quale albero venga. Davanti a Dio ne risponderanno i pastori che, nel momento in cui dovevano difendere ed onorare Gesù non l’hanno fatto: ma detto ciò, ricordiamoci che Nostro Signore brucia d’Amore per comunicarsi a noi, non vede l’ora di darsi a noi, e se finora non Lo hanno fermato gli abusi e le schifezze liturgiche che da 50 anni ci dobbiamo sorbire, ne stia certo, non Lo fermeranno nemmeno dei guanti monouso. Stiamo tranquilli, Nostro Signore è di sicuro rattristato (e ripeto, non certo dall’8 Maggio), ma di sicuro non è schizzinoso. Dunque glielo dica, a questi amici di Trieste, non è evirandoci che facciamo dispetto a nostra moglie. Spero che al più presto questa orribile pantomima finisca, ma finché così non è, non dobbiamo certo prolungare questo famigerato “digiuno eucaristico”.
Con stima
Alessandro
Sig. Alessandro, a furia di insistere su questi ragionamenti al limite dell’immanentismo si è ormai arrivati alla dissacrazione per decreto anzi per protocollo. La nostra meravigliosa religione negli ultimi decenni si è gradatamente svuotata nella sacralità a partire dal rito fino ad arrivare alla sciatteria di questi tempi.
Mi metto incautamente per alcuni istanti nei panni del demonio e dei nemici della Chiesa e penso che non avrebbero che concepito queste ultime aberrazioni per sfregiare il SS. Sacramento e turbare le anime semplici dei fedeli.
Per questo riparare è doveroso e tacere una colpa. Se poi la mettiamo sul fatto che basterebbe un solo Angelo ad incenerire i nemici di Cristo e ristabilire le cose, allora ci convertiremo alla passività eterna.
Buonasera , il nostro parroco uomo santo e timorato di Dio , che mai ci ha dato Comunione in mano per il timore che si potessero disperdere briciole e che potesse essere trafugata , alla ripresa delle celebrazioni ci ha spiegato molto bene come riceverla e quanta attenzione dobbiamo fare nel controllare che non ci siano briciole . Non usa guanti e non da la Comunione a chi li ha , si sanifica le mani , indossa la mascherina e viene lui incontro a noi . Ieri ci ha detto che lui non crede a nulla di quanto ci impongono ma che la Comunione al Corpo di Cristo vale più di qualsiasi comunione spirituale , perché noi abbiamo bisogno di questo Nutrimento . É un momento eccezionale e dobbiamo tener duro . Io gli credo e lo seguo , perché è il mio parroco , il mio pastore e si spende per Dio in ogni secondo della sua vita
Lei è fortunata. Preghi per il suo parroco.
Tutto giusto, ma il sacrilegio più grave è che la politica possa stabilire se celebrare o meno una messa e le modalità. Ancor più grave che il papa abbia bloccato la protesta della CEI di poter celebrare a partire dal 4 maggio, e pertanto la data è stata spostata al 18 e con queste limitazioni fuori posto, o quantomeno dovevano essere vescovi e sacerdoti a dare delle indicazioni. Al danno si aggiunga la beffa: mascherine non a norma (quindi una farsa) e la stragrande maggioranza di cittadini e fedeli che usano la stessa mascherina (anche se monouso) all’infinito, quindi perfettamente inutile.
Questa iniziativa dei fedeli laici è assai utile e significativa. Degno di nota è il fatto che il Vescovo abbia autorizzato la iniziativa.
Ed ancora: ha il grande merito di indurre alla riflessione sulla assurdità del Protocollo governativo che la Cei ha sottoscritto ( a nome di chi? Non certo a nome mio: non mi sento MINIMAMENTE rappresentato da una Cei matrigna e sorda alle esigenze spirituali dei fedeli)
Ma soprattutto: le orribili stramberie dissacranti che stanno avvenendo nelle nostre chiese – col concorso complice di moltissimi fedeli- ESIGONO UNA RIPARAZIONE. Un sacrilegio richiede necessariamente la RIPARAZIONE. Oltre alle colpe dei sacerdoti e fedeli – i quali si spera che si rendano conto della colpa commessa e chiedono perdono a Dio tramite la Confessione sacramentale- il SACRILEGIO IN SE richiede appunto una adeguata riparazione per adempiere alla Giustizia e consolare il Sacro Cuore di Gesù che si è offerto per noi e da noi riceve ingratitudini e appunto profanazione e sacrilegi. Sarò a Trieste a pregare e spero che doverose iniziative analoghe ( anche in forma privata) avvengano anche in altri posti poiché È Assai GRAVE quanto sta avvenendo in migliaia di Chiese. GESÙ PERDONACI
ABBI PIETÀ DI NOI TUOI FIGLI
Lentamente tanti vescovi e sacerdoti non ne possono più di ubbidire agli uomini piuttosto che a Dio. Qui serve una presa di coscienza della gerarchia ecclesiastica, e coalizzarsi per fronteggiare l’invasione di campo della politica nella chiesa. E’ una falla che si è aperta nella diga e se non poniamo subito rimedio la diga crollerà. Oltretutto le indicazioni poste dai governanti sono autentiche idiozie, infatti mancano le mascherine e quindi si partecipa alla messa con mascherine non a norma e riutilizzando sempre le stesse mascherine (come mi ha confidato un amico), così pure i guanti di lattice monouso sono riutilizzati e praticamente non sono affatto protettivi, anzi è più sicura la comunione sulla lingua che non viene certamente toccata dalla mano del sacerdote il quale porge solo l’ostia sulla lingua.
Sì! Gesù merita il nostro rispetto! E mentre ringrazio di cuore i promotori di qsta SANTA iniziativa, affinché fosse “dato a Dio, quello che è di Dio” e consolato il Cuore trafitto di Gesù e quello della Sua Santissima Mamma: che sono già fin troppo offesi. E ne pagheremo le conseguenze. Oh, sì che le pagheremo! Chiedo per tutti, la grazia del coraggio nella testimonianza e la perseveranza nella Fede e nell’amore verso ciò che di più sacro e di più SANTO abbiamo e che sono i principi fondamentali della nostra Fede Cattolica: GESÙ EUCARISTIA e la VERGINE MARIA. Nessuno si senta in diritto di toglierci ciò che ci spetta di diritto perché ce l’ha donato DIO. Lui, che è il DONO venuto dal Cielo per essere offerto a noi Popolo Suo, da *mani consacrate*, deve subire l’affronto di guanti e pinze. Che orrore! Povero Gesù! Trattato, non come Colui che guarisce, ma Colui che contagia! Quanto è grande la paura di perdere la salute del corpo e quanto è poca quella, di perdere la salvezza dell’anima. Perdona Signore, la nostra poca fiducia in Te, nostro Dio e nostro unico Bene: insostituibile nutrimento dell’anima nostra, costretti a rinunciare a Te Sacramento per amore di Te, DIO.
Guardate che in un vasto numero di parrocchie i parroci danno la comunione senza guanti, a mano nuda, anche se l’appoggiano sulla mano dei fedeli.
Non è una supposizione ma notizia certa…
– A PROPOSITO DI PROTOCOLLO GOVERNATIVO –
La task force di esperti riunita in commissione notturna rende noto quando potranno riaprire i parrucchieri:
APPENA SARANNO DISPONIBILI PETTINI E FORBICI DI 2 METRI.
accordo diabolico Governo di Giuseppi e della CEI del sig. Gualtiero.
Tutto questo mentre chi dovrebbe non interviene consenzienti molti Vescovi e troppi presbiteri.
O.T – Vi allego il video relativo all’intervista fatta, da “Il vaso di Pandora” ad Aldo Maria Valli in merito al comportamento di Bergoglio.
PERCHE’ TOCCARE L’OSTIA COI GUANTI SAREBBE SACRILEGO? MICA L’HO CAPITO. QUALCUNO MI SA SPIEGARE?
Non penso che, propriamente parlando, si possa definire sacrilegio toccare l’Eucaristia con un guanto. Tuttavia, può essere fonte di molti oltraggi al Signore, rendendo difficile prendere la particola e causandone la caduta per terra, oppure possono rimanere frammenti sul guanto che andrebbe sempre purificato prima di essere buttato. Lo faranno tutti i celebranti?
Sarebbe stato sufficiente chiedere ai sacerdoti di disinfettarsi le mani prima di distribuire la Comunione.
Dal punto di vista liturgico, anche se la precauzione del guanto è riferita alla mano del prete, potenzialmente infetta, tuttavia sembra suggerire l’idea che ricevere il Signore porti con sé malattia, anziché guarigione e che il luogo di culto e la riunione dei fedeli possa essere la fonte di chissà quali mali..
I governanti o chi per loro non vanno purtroppo a chiedersi Chi è che viene comunicato, e talvolta non si tratta di colpa ma di dolo, come avvenuto ad. esempio in Francia e altri paesi
E neanche i vescovi che hanno firmato?!
E’ veramente sconfortante constatare come molti, compresi alcuni preti, pongano questa domanda, chiara dimostrazione di non sapere cosa sia quel Bianco Dischetto che il comunicando sta per accogliere.
Se le si presentasse Gesù in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, Lei prima di abbracciarlo cosa direbbe: “aspetta Gesù, che prima mi infilo i guanti”, o addirittura se li è già infilati in attesa di accoglierlo? Bene, è precisamente quello che succede accogliendo la Santa Ostia.
Tenere presente peraltro che essendo il corpo di Cristo incorrotto ed incorruttibile, non può trasmettere alcunché d’impuro o di nocivo. Almeno, per chi ci crede, cioè per un Cattolico. Ma gli altri perché vanno a comunicarsi?
Se poi si ha il tempo di leggere i programmi della massoneria contro Gesù, la Chiesa e i sacramenti si scopre che queste norme sono scritte proprio nei programmi massonici allo scopo di dissacrare l’Eucarestia (incentivando l’uso di darla in mano, senza inginocchiarsi, raccomandano ai bambini di non tenere le mani giunte e di usare l’altare come un tavolo di osteria, in modo da indurre le persone a pensare solo ad una cena con un pezzo di pane qualsiasi, in linea con i protestanti). Addirittura in alcune chiese moderniste si sono anche tolti gli inginocchiatoi, perchè, come papa docet, non ci si inginocchia davanti all’uomo Gesù.
Gentile signor Silvio,
io credo che lei abbia colto il punto ( assai drammatico) di questa infernale situazione che non è senza colpevoli, anzi.
Consiglio la lettura di questo impressionante documento che è purtroppo vero:
https://ilbenevincera.wordpress.com/2016/01/13/rimozione-del-tabernacolo-la-chiesa-ubbidisce-agli-ordini-della-massoneria/
coraggio: l’Immacolata vincerà
Piazza Sant’Antonio Nuovo Trieste dov’è la chiesa dedicata al Santo.
Ottima iniziativa che speriamo venga emulata in altre città italiane. Bravi! É ora di svegliarsi e uscire dal guscio.
Che le leggi dello Stato Italiano pretendessero comportamenti diverse da quelli che ci indicava Nostro Signore mi è sempre stato chiarissimo fin dal primo giorno della scuola elementare. Ho passato la mia vita a sopportare o svicolare. Ora che comincio a vedere all’orizzonte la pensione sto imparando a violare le leggi dello Stato Masso Catto Comunista Italiano. Ogni domenica spostamenti studiati pianificati per raggiungere la Messa evitando le forze dell’ordine, ora piano strategico per individuare Messe senza guanti e solo con Comunione in ginocchio e sulla lingua. C’è Chi ha accettato il Calvario pe noi e noi lo tradiamo per paura di una multa?? Obbedire alla Triade Conte, Bergoglio, Mattarella ? Scusate ma mi viene da ridere.
Quello che a Trieste si può fare a Genova non sarebbe possibile, considerata la dimostrazione pratica di avversione di Bagnasco per i Rosari di riparazione.
GRANDI!!!
concordo. Com’è possibole aderire all’appello ?
S.Antonio vecchio o nuovo ? Presumo: “nuovo “,ma è sempre bene specificare .
Certo, Sant’Antonio Nuovo. Del resto “piazza s.Antonio” è solo quella. Quella davanti alla chiesa di S. Antonio vecchio è “piazzetta s. Lucia”.