DA TRIESTE: NO! ALL’OLTRAGGIO DELLA SANTA EUCARESTIA.
19 Maggio 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, in questi giorni arrivano lettere che esprimono sentimenti di disagio, smarrimento e confusione di molti fedeli di fronte alle norme emanate dal Governo e accettate supinamente dalla Conferenza Episcopale Italiana in relazione alla riapertura della messa con i fedeli. Questa mattina abbiamo trovato questo messaggio da Trieste, del Cav. Salvatore Porro, un uomo politico, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Trieste, che non conosciamo di persona. Lo pubblichiamo volentieri, perché ci sembra che riassuma molte delle sensazioni di cui siamo stati testimoni in questi giorni. Buona lettura.
§§§
OGGETTO: NO! all’oltraggio della
Santa Eucarestia.
Caro dott. Tosatti,
dalla sera del 7 maggio scorso, appena è stata divulgata la lettera riguardante il protocollo delle celebrazioni liturgiche con la presenza dei fedeli in tempo di emergenza del Covid 2019 sottoscritta dal Presidente della C.E.I. cardinale Bassetti, dal presidente Conte e dal Ministro dell’Interno Lamorgese, ho ricevuto decine e decine di telefonate, tra le quali molte anche di santi sacerdoti, tutte impregnate di grande amarezza per le drastiche disposizioni emanate.
Ne ricordiamo alcune:
i Fedeli per poter assistere alla Messa sono costretti a soggiacere a mille regole, con maschere, guanti, misura della febbre, distanziamento anche dai propri familiari come se la Casa del Signore fosse un luogo nel quale ci si ammala della peggiore peste.
Dal canto loro i sacerdoti dovranno distribuire la Santa Comunione indossando la mascherina e i guanti avendo la massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza porgendo la sacra ostia nelle mani dei fedeli , meglio se usando una pinzetta (strumento chirurgico), come servire una Brioche.
I fedeli a questo punto potranno togliersi i guanti per ricevere la particola e poi portarsela alla bocca sollevando la mascherina, ma evitando comunque di dire “amen”.
Oltre a non poter ricevere la comunione sulla lingua ci hanno limitato anche il doveroso gesto rispetto e venerazione di inginocchiarci al momento della consacrazione, perché in diverse Chiese hanno tolto i banchi sostituendoli con le sedie, il sacerdote non lo sentiremo dire il Corpo di Cristo e noi Non possiamo rispondere Amen
Abbiamo accettato il distanziamento in chiesa, l’uso delle mascherine, il gel all’ingresso e il
sacrificio di dover ridurre la presenza alle Messe, con i turni, per consentire a tutti di parteciparvi, addirittura con la prenotazione via on-line o WhatsApp come se si trattasse di andare al ristorante!
MA LA PRETESA DEL SACRILEGIO EUCARISTICO È DIABOLICO E NON È PIÙ PRUDENZA! Noi cattolici lo sappiamo che non dobbiamo sfidare Dio con l’ azzardo e non possiamo nemmeno sfidarLo col sacrilegio Eucaristico!
Sempre nel vergognoso accordo tra la Santa Sede e “CESARE” Conte, del 7 maggio 2020, al punto 5.2 si legge: “SI RICORDA LA DISPENSA DAL PRECETTO FESTIVO PER MOTIVI DI ETA’ E DI SALUTE”. Dunque è stato “abrogato” il Terzo Comandamento; Ricordati di santificare le feste. Per quanto riguarda la dispensa io credo di rientrare nel secondo caso perché quando ho letto i dettagli del nuovo rito catto-tecno-scientifico mi sono sentito soffocare.
Al punto 5.3 si legge: “Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità “streaming” per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica”. E questo è in contrasto con l’invito di papa Bergoglio: “Di fare attenzione a non viralizzare la Chiesa e i sacramenti, a non viralizzare il popolo di Dio. La Chiesa, i sacramenti, il popolo di Dio sono concreti: Una familiarità senza comunità, senza la Chiesa, senza popolo, senza i sacramenti è pericolosa”
Non ho capito cosa c’entri il Ministero dell’Interno con la liturgia ma ho visto che ha messo becco perfino sui cori e sulle offerte e addirittura sulla presenza dei fedeli nelle Chiese che non può superare le 200 unità e nelle cerimonie all’ aperto potranno partecipare al massimo 1000 persone. Nonché sull’esercizio dei sacramenti, inibendo non si sa fino a quando il dono della cresima.- La chiesa cattolica è stata umiliata e statalizzata, peggio che nei regimi del peggior COMUNISMO.
Questa nuova chiesa ha svenduto il Concordato inchinandosi al Comitato Tecnico Scientifico del governativi e sta offrendo uno spettacolo avvilente accettando regole che feriscono milioni di fedeli offendendo la sacralità dei nostri sacramenti.
Personalmente continuerò ad andare in chiesa come ho fatto in tutti questi giorni di “clausura forzata”, ma in orari diversi, extra-statali, a pregare con veri e santi sacerdoti che hanno dato e continueranno a somministrare la Comunione, a mani nude e sulla lingua.
Forse un reato per questo stato laico, un atto di ribellione ma come ho sempre dato a Cesare ciò che era di Cesare darò a Dio quel che è di Dio.
Come devoto al pio frate San Padre Pio, faccio proprio il Suo lamento: “In una sconcertante visione del 1913, vide un gruppo di sacerdoti equivalenti – potrebbe dirsi – agli “scribi e farisei” del tempo di Gesù. Nella visione Gesù era in un mare di dolori. Quando padre Pio gli chiese quale fosse la causa di quell’amara sofferenza, “il suo sguardo si riportò verso questi sacerdoti -, ma <poco dopo, quasi inorridito e
come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di> me -racconta padre PIO -, con grande mio orrore, osservai due lacrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando:”MACELLAI!”
E rivolto a me disse: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di TRE ORE> no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficate in agonia sino alla fine del mondo! L’ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi rendono più grave l’agonia Ciò che più mi affligge è che costoro al loro indifferentismo aggiungano il loro disprezzo, incredulità. Quante volte ero lì per lì per fulminarli! (Epistolario I pp.350s.)
Signori ecclesiastici, come “mariano-medjugorjano” preferisco stare al fianco di Dio ed essere giudicato dal mondo, che stare con il mondo ed essere giudicato da Dio”.
Salvatore Porro
Trieste,
18 maggio 2020
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Tag: cei, covid 19, eucarestia, messa, salvatore porro
Categoria: Generale
In accordo su tutto, purtroppo. Dalle mie parti, Ambria di Zogno in provincia di Bergamo, è vietata anche la recita del Santo Rosario comunitario. In più lo sconforto, a differenza dello scrivente sig. Porro, di non avere alternativa!! DOVE possiamo trovare ALTRI SACERDOTI?? Ho notato, seguendo la Santa Messa dello scorso 18 maggio all’altare di San Sebastiano dove è riposto il Corpo di papa Wojtyla, che NESSUNO sottostava alle regole sanitarie. È un vilipendio nei nostri, popolino devoto e credente, confronti?
Lo ribadiamo: le nuove disposizioni sul rito Eucaristico sono dettate dalla massoneria – l’infame Setta come disse San Pio da Pietralcina – il cui tanto agognato fine è sempre stato la soppressione della S. Messa. Le nuove disposizioni che assimilano la liturgia ad un intervento infermieristico, in realtà confezionano una Contro Messa massonica, con innegabile sfregio della S. Comunione.
Riceverla in questo modo costituisce peccato grave visto che tutti i Cristiani, anche quelli meno informati del significato della Liturgia, sono chiamati al discernimento e quindi alla decisione tra l’assecondare anche inconsciamente un atto sacrilego e il suo rifiuto.
Sono ,per me, incomprensibili tutte queste rimostranze contro le procedure da seguire durante la liturgia.QUI SI PARLA DI SACRILEGI A CUOR LEGGERO senza tener presente che le norme igieniche sono un fatto contingente causato dal covid 19.Che tipo di cristianesimo e’ se e’ fondato solo sulle forme esteriori.?C’e’ ancora una fede autentica che crede in Cristo, il Dio crocefisso e gloriosamente risorto? Sapete chi vi ha ridotti cosi’ : il NICHILISMO.A forza di essere cristiani integralisti siete scivolati nell’abisso del NICHILISMO.
Caro Sandrone a me sembra che invece il nichilismo e l’indifferentismo religioso abbia colpito proprio quelli che dicono “si puo’ricevere la Comunione in qualsiasi modo, tanto quello che conta e’l’intenzione”. Voi dimostrate poco amore e poca fede nella Presenza Reale di Gesu’Cristo nella Santa Comunione, altrimenti non si spiega la sciatteria, il menefreghismo di ricevere il Signore quasi fosse una distribuzione di caramelle. I riti sonno atti che hanno un significato profondo, la Santa Messa e la Liturgia cattolica sono pregne di significato,non soggettivo ma oggettivo .se banalizzare e ridotte ad un soggettivismo fai-da-te con la solita scusa che tanto va bene tutto, si perde completamente il senso di cio’che significano gli atti sacri che compie il sacerdote e i fedeli. Sono ATTI SACRi , non e’ possibile cambiarli per le contingenze momentanee. Ci sara’uns ragione se per millenni la Santa Comunione e’ stata circondata da ogni riguardo e da ogni segno di reverenza e di rispetto. Oggi invece assistiamo al tentativo di ridurla a una semplice distribuzione di materiale commestibile che puo’essere fatta in un modo o nell’altro a piacimento, senza rispetto ne’riguardo. Questo addolora chi ha conservato il senso del sacro.
Condivido che spesso si parli di sacrilegio a cuore leggero. Andrebbero considerati i tre aspetti: fine, oggetto e circostanze.
Qui c’è una costrizione e si può discutere all’infinito su chi e perché permette una simile situazione, su chi per tanto tempo ha accettato l’assenza di celebrazioni e imposto la chiusura delle chiese, senza cercare di ottenere qualcosa di migliore, come ad esempio un maggior numero di messe per pochi fedeli cadauna.
Considerando anche che molti normalmente ricevevano la comunione sulla mano anche prima, e che un certo distacco o indifferenza era evidente
Per poter contestare ad altri un errore è prima necessario conoscere ció di cui si parla. Definire “segni esteriori” i Sacramenti già dimostra senza necessità di altra conferma la Vostra completa ignoranza circa il significato e l’efficacia metafisica dei Riti Cristiani.
Il pane ed il vino sono “segni esteriori” perché tali rimangono all’occhio umano, ma sono il vero corpo e sangue del Cristo Signore.
Quindi ? Cosa vuole aggiungere con questa ovvia affermazione ?
bergoglio e la sua chiesa è disprezzato e odiato dai Cattolici e anche dagli atei, cosa si aspetta a liberarci di lui e soci.
Condivido il lamento, il dolore e lo sconcerto dell’autore dell’articolo. Sono alla ricerca di qualche santo sacerdote che mi dia Gesù a mani nude e sulla lingua. Lui che guariva chi gli sfiorava solo il mantello, è la nostra Medicina.
Cari amici,
da poco ho iniziato il mio 75° anno di vita. Che dite: “passo in parrocchia, chiedo il Viatico e l’Estrema Unzione e poi ci incontriamo tutti alla resurrezione dei morti?”
Nella mia comunità pastorale, nel decanato di Monza, le messe ancora non ci sono. Cominciano domani, ma fan di tutto per dissuadere i fedeli dal partecipare. In settimana, le funzioni nelle 4 parrocchie sono alle 8.00 o 8.30. Niente funzioni serali.
La domenica poi sono già passati all’ orario estivo, ossia, meno messe (da 3 a 2) anziché aumentarle per favorire la partecipazione dei fedeli. Anziani e sofferenti di altre patologie invitati a stare a casa. Però poi arriva la questione importante.
Ricordano che è dal 23 febbraio che non ricevono le offerte ed invitano a dare un contributo con tanto di coordinate iban per bonifico.
Le cassette per le offerte saranno bene in vista; io direi di non dare niente, soprattutto l’otto per mille.
Concordo.
Infatti, non avendo lavorato, dovrebbero anche loro ricevere uno stipendio da cassa integrazione e quindi ridotto
Non entrerò in chiesa per assistere a profanazioni o sacrilegi sotto i miei occhi. Né prenderò gel igienizzante o indosserò mascherine in quanto non l’ho mai fatto sino ad ora e non inizierò certo a farlo per ricevere la S. Comunione col sacerdote travestito da chirurgo. Se la grazia di Dio continuerà a concederlo lo farò in S. Messe secondo i canoni previsti o fuori orario. Adeguarsi a queste zozzure che vengono giustificate da sacerdoti col linguaggio della supercazzola è complicità.
Il progetto, portato avanti dal governicchio giallo-rosso, è connaturato al desiderio del potere statale di matrice liberal-comunista di sottomettere la Chiesa, e più in generale, qualsivoglia religione alle istanze del liberalismo e del socialismo più beceri, in un revival delle peggiori dittature rivoluzionarie libertine e comuniste, mascherate dietro il paravento della salute pubblica (come fu ai tempi della Rivoluzione francese). Già qualche anno fa la satanista americana Hilary Clinton dichiarò che la religione è incompatibile con la vita pubblica e che oggigiorno dobbiamo smetterla di considerare la morale in assoluto, religiosa o meno. Non ci si limiti a pensare che quelle fossero beghe americane tra una pazza (ancorché scaltra) e Trump: l’Italia all’atto pratico è una colonia americana se non franco-tedesca, con un’autonomia di facciata ma non di sostanza, ed inoltre i liberal-socialisti di tutto il mondo la pensano tutti allo stesso modo. D’altronde, si tratta di culti atei e satanici diffusi a livello globale, come insegna il comunismo; delle vere e proprie sétte con dogmi, riti e leggi, assolutamente intolleranti verso gli altri (anche se sbandierano, ovviamente, tolleranza).
C’è poco da fare: con la scusa del virus, l’obiettivo è quello di sottomettere definitivamente la Chiesa e lo Stato. Non solo: lo scopo è quello di controllare e monitorare costantemente i cittadini, come nelle migliori dittature. Tra microchip obbligatori di cui si comincia a vagheggiare per transazioni monetarie e per il monitoraggio costante della salute (e della posizione geografica, magari tramite reti dati potenti come il 5G), tra applicazioni informatiche per telefonino e trojan per computer che informino costantemente il Grande Fratello nazionale e sovra-nazionale su dove ci troviamo e con chi ci troviamo costantemente (per sopprimere eventuali ribellioni sul nascere, o trovare e punire immediatamente eventuali colpevoli di “sedizione”, quando i primi ad aver pervertito l’ordine voluto da Dio sono proprio costoro), in modo da limitare o impedire la libertà dei cittadini di avere la propria opinione formata (magari antitetica alla “verità di Stato”) e di perseguire il bene (non necessariamente quello indicato tale dallo Stato, che anzi negli ultimi decenni inevitabilmente scambia il bene con il male e viceversa) e detestare il male. Questi sono i problemi reali, a cui la CEI ed il nostro governo non riescono e non possono dare una risposta, perché una risposta aperta da parte della prima vorrebbe dire ritirare l’approvazione ad un governo oggettivamente osceno, da parte del secondo vorrebbe dire avere rivolte in strada e gente che sfonda il portone di Palazzo Chigi e lo viene a prendere per i capelli ingellati.
Capite che, se in questa situazione di delirio (che ormai sta assumendo tutti i connotati di esperimento di ingegneria sociale e di schedatura, anche tramite pratiche intimidatorie come quella di fornire le generalità per le cose più banali, come andare in chiesa o al ristorante, in modo capillare, quando fino a ieri le forze dell’ordine lamentavano una penuria cronica di uomini e mezzi che, evidentemente, non è affatto tale) si aggiungono magheggi ecclesiali per cementificare abusivi pratiche indultive post-Conciliari (da usare contro gli odiati “tradizionalisti”, consci che le due Chiesa, la Cattolica e la loro, rivoluzionaria, sono incompatibili) siamo fritti, in tutti i sensi. Basti vedere come, a norma del Diritto Canonico ed ancora della “Sacrosantum Concilium” (e delle encicliche e canoni precedenti, che non decadono certo perché danno fastidio a qualche professorino o a qualche ideologo) nessuno, men che meno un ministro agnostico di uno Stato liberal-agnostico, può imporre la Comunione sulla mano ed in piedi anziché in ginocchio e sulla lingua. Purtroppo, è il passaggio dallo Stato di diritto (cioè basata su norme e regole certe ed uguali per tutti) allo Stato dei diritti (cioè all’interpretazione arbitraria ed emotiva), anche nella Chiesa e non solo nello Stato civile, il che non potrà che portare ad ingiuste discriminazioni e ad ancora più ingiuste (ed ingiustificate, quantomeno da parte dei nostri pastori) aggressioni al sensus fidei di quel 10% circa di italiani che sono ancora cattolici.
Detto questo, io vi dico cosa farei se mi dovessi trovare nella situazione di dover scegliere tra Comunione indultiva sulla mano ed in piedi (pure su e con guanti di lattice impurificabili e mille altre porcherie, come viste in questi giorni, che sono delle vere e proprie bestemmie urlate con odio contro Dio) o non farla sceglierei quest’ultima; allo stato modo, senza voler insegnare nulla a nessuno (specie ai membri della Chiesa docente, anche se sembrano in diversi casi avere ormai abdicato a tale ruolo e pendono dalle labbra di socialisti e liberali scomunicati), se fossi un prete io, a queste condizioni, non darei la Comunione ai fedeli. L’obbligo di comunicarsi è limitato al celebrante, quindi tutti i fedeli, in stato di grazia ovviamente, potrebbero fare la Comunione spirituale e lasciare quella sacramentale al solo prete (o, al massimo, al chierichetto), senza commettere alcun abuso dato che non siamo a Pasqua (purtroppo, dato che ci è stata negata quest’anno, abusivamente anche in questo caso).
Eques fidus ,
concordo su tutto quanto ha scritto .
E’ molto semplice: andiamo alla S. Messa ma non prendiamo la SS Eucarestia. Non ci rendiamo complici di questa tragedia!
Devo ahimè segnalare di qualche prete bi-ritualista delle mie parti che pretende di agire così anche con il VO.
Eh, ma allora se il prete è bi-ritualista (Vetus- e Novus Ordo per lui pari sono), si vede che soffre di disturbi alla personalità …
Basta, basta! i lamenti sono sempre gli stessi , ma se i sacerdoti si adeguano non cambierà nulla. Questa mattina parlavo con un’amica che mi dice “la gente d’altronde ha paura”. Questo vuol dire che i sacerdoti non sono più guide , ma fanno solo quanto richiesto da leggi e dal cosiddetto “popolo” e vuol dire che la fede nella presenza di Gesù nell’Ostia Santa é percepita come secondaria rispetto al proprio modo di pensare. vuol dire che la comunione è diventato un diritto che deve rispondere a regole umane. A proposito dopo due mesi e mezzo senza confessione com’é che tutti si comunicano e nessun sacerdote fa presente questo? Conosco un sacerdote che ha continuato a celebrare la S. Messa alla presenza di, sia pur pochi, fedeli, ma dà la comunione a tutti anche se hanno i guanti e con le raccomandazioni sulle misure di sicurezza inizia e termina la celebrazione.
Per Grazia ho trovato un frate, con mascherina, che mi ha confessato.
“È un brutto guaio che l’Eucaristia venga data sulle mani. È un guaio anche dal punto di vista igienico perché le mani hanno toccato i banchi e tutto il resto” (De Mari)
Vero.
Ma bisogna raccogliere quanto è possibile di buono in tutta questa pur triste situazione.
Nella Chiesa di Ferrara dove sono andato ieri, il giovane parroco si è commosso all’inizio e a stento ha trattenuto le lacrime. Ma ha dovuto sottostare agli indirizzi dati dalla curia, per cui ha distribuito l’Eucaristia con i guanti in lattice, che si è poi tolto e messo in una piccola bacinella metallica con acqua, al fine di impedire la dispersione oltraggiosa di eventuali frammenti. Niente genuflessioni nei banchi, per questione di mantenimento dell’igiene.
Presenza in questa piccola Chiesa: circa 10 persone, per lo più anziani.
Il grosso pericolo è a mio avviso quello che già comunque è stato trasmesso e cioè che è sufficiente e valido pregare anche a casa propria.
Così si distrugge nelle coscienze deboli il senso del sacramento e il fatto che Cristo è realmente presente nel suo corpo sangue anima e divinità.
Tuttavia, se la situazione della chiesa cinese è molto lontana ancora dalla nostra, direi che la formazione di una possibile Chiesa sotterranea a difesa della Sacra Tradizione, non è più così lontana come idea.
Scusate la brutalità ma temo che finiti gli anziani il problema Eucaristia non si porra’ più perché i giovani, che già abbandonano la Chiesa una volta ricevuta la Cresima, non affolleranno certo le Messe convinti come sono che basti pregare Dio, sempre che credano, a casa propria.
È una brutalità nel senso che è la tragica realtà
Chi ha redatto o semplicemente avallato questi cambiamenti
ben sa che una volta introdotti la maggior parte di questi permarranno e daranno fiato a chi nega la Presenza Reale nella Particola. Non e’ improbabile che chi non le condividera’ sia pure destinato nel tempo ad essere considerato vox populi un eretico, oltre che untore.
Grazie Gentilissimo Sgre. Salvatore Porro. Anche ci aiutano ogni sue parole in questo pure desolante abominio venezuelano. Siccome i “macellai” qui, corrono ad imitare i vostri, Lei ci da tanta Speranza e ne vale la pena subire tutto anchd per laici come Lei. Pure qui ho dato sempre e solo il VERO CORPO, SANGUE, ANIMA E DIVINITÀ DEL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, solo inginocchiati e nella boca. Coraggio! Saluti e Benedizioni a Lei e sua bellissima Trieste, dove due anni fa ho avuto il privileggio di celebrarne due Santi Sacrifici Eucaristici.
Scusi, e senza guanti. (E scusi pure è bocca, non boca).
Cito: Dunque è stato “abrogato” il Terzo Comandamento.
No assolutamente. La dispensa riguarda l’osservanza del primo dei cinque precetti della Chiesa:-Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate- . Non cancella il terzo comandamento,che la Chiesa ha sintetizzato con:-Ricordati di santificare le feste- mentre in Esodo e Deuteronomio (Es 20,2-17 e Dt 5,6-21), e soprattutto in Esodo, è specificato che cosa Dio comanda. Per chi non può, non per chi non vuole, santificare le feste partecipando alla Messa, ci sono tanti altri modi che hanno comunque come base la preghiera e la lettura e la meditazione della Parola di Dio.
Declino ogni responsabilità per quanto ho qui affermato, non avendo alcuna autorità in proposito, ma ritengo di non essere molto lontano dal vero.
Popolo mio, entro poco tempo il Mio Santo Sacrificio sarà sospeso definitivamente; i miei figli fedeli saranno perseguitati, torturati, incarcerati e molti saranno i martiri a causa della fede al Mio Vangelo. Dopo che le pandemie saranno passate, il mondo non sarà più lo stesso; tutto ha cominciato a consumarsi; mancano solo il Mio Avvertimento e il Miracolo, affinché abbia inizio l’ultimo regno del mio avversario, durante il quale il mio Popolo non avrà riposo né giorno né notte. La carità si raffredderà al massimo, l’apostasia regnerà e la malvagità si scatenerà in tutti gli angoli della terra.
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/05/18/il-mio-santo-sacrificio-entro-poco-tempo-sara-sospeso-definitivamente-e-molti-saranno-i-martiri-per-la-fede-al-mio-vangelo/
Da parte mia ho deciso che in chiesa siederò accanto ai miei familiari con cui quotidianamente vivo , non metterò i guanti (che non solo non sono obbligatori, ma ormai introvabili) e se vedrò il sacerdote fare una previa disinfezione e indossare guanti e mascherina prima e durante la Comunione, mi alzerò e me ne andrò. Non posso resistere a questo insulto e a questo scempio.
Qua mi pare opportuno ri-postare il link del messaggio della dott.Silvana de Mari ( già opportunamente segnalato da Tossani ) nella speranza che qualche ecclesiastico lo legga e ne faccia tesoro -o, almeno,non ne faccia strame-.
https://www.silvanademaricommunity.it/2020/05/12/guanti-di-lattice-per-toccare-cristo-la-fine-del-cattolicesimo/
Partecipato alla s. messa il giorno 18:
entrata contingentata
gel alle mani prima di accedere ai banchi
accompagnamento ai banchi su posti assegnati (sequenza 2-1 per capire)
ovviamente mascherina
momento eucaristia: sacerdote con mascherina, e guanto usa e getta
ovviamente data in mano
….la parola tristezza non basta, meglio parole come “disastro, decadenza, tradimento, sacrilegio, vittoria di satana, arresa, rinnegamento”
Servono sacerdoti zelanti, animati da vera fede, che credono ancora alla “presenza reale di Cristo nell’eucaristia”…..fino a quando?
Ieri mattina – finalmente! – sono andato alla Messa dai Salesiani. Come temevo, era tutto predisposto, in modo più che servile, secondo quanto previsto da “cesare”. Ho cercato di resistere in attesa di poter fare la Comunione, ma quando ho visto il sacerdote lavarsi le mani, indossare la mascherina e infilarsi i “guanti da lavoro” non ho più potuto tenere a freno la mia sofferenza! Mi sono seduto, come suggerito dal sacerdote per chi non avesse fatto la Comunione, e ho aspettato la fine della distribuzione delle “caramelle infette”, naturalmente sulla mano. Nel frattempo mi sono dovuto sorbire “il canto durante la Comunione” cantato dal parroco (che indossava una maglietta nera a maniche corte ( in sardo si dice “da bastrasciu” ) e con scritte fronte/retro che ignoro perché rifiuto persino di leggere!) , dicevo – cantato dal parroco per distrarre i fedeli che in quel momento accolgono indegnamente (più di così!) in casa propria (sub tectum meum) il Signore dei Signori! Non so cosa abbia pensato (dato che mi conosce) il sacerdote che mi ha visto stare seduto per non fare la Comunione!
Appena ho potuto sono letteralmente scappato!
La sera sono andato in una Chiesa di Frati dove è notorio che la Fede ha un ruolo superiore e dove, infatti, la Comunione è stata distribuita senza guanti, anche se sulle mani! Ho ringraziato Il Padre Eterno che mi ha dato la possibilità di ospitare Suo Figlio in modo dignitoso!
Purtroppo chi non ha la Fede, non se la può dare, come il famoso coraggio!