A VALENCIA LA SINISTRA HA NOSTALGIA DEL CLIMA DEL 1936. AUGURI.
18 Maggio 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, qualche giorno fa Radio Roma Libera – il maggiore podcast cattolico italiano – ha mandato in onda una riflessione sullo strano caso degli attacchi che l’assessore socialista di Valencia ha mosso alla Chiesa perché l’arcivescovo, Antonio Canizares, ha portato sulla porta di una chiesa l’immagine di Maria Madre degli Abbandonati, Patrona della città, per una benedizione, e in piazza, ben distanziate c’erano un paio di centinaia di persone. Trovate il collegamento qui. E sotto potete leggere il testo. Che però ha avuto un seguito, che ho pubblicato ancora più sotto. Buona lettura.
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In Spagna grazie al Covid 19 c’è clima di persecuzione verso la Chiesa
In Spagna, grazie al governo di sinistra sta tornando il gradevole clima che ha preceduto il 1936, con la persecuzione dei religiosi da parte del governo repubblicano e così via. Grazie, ovviamente, all’emergenza legata al Coronavirus, ultimo e più recente strumento, in Spagna come da noi, di limitazioni straordinarie alle libertà. Nel mirino questa volta è il cardinale Canizares, di Valencia, nei cui confronti si parla di un’inchiesta. La sua colpa: ha aperto le porte di una chiesa e ha portato un’immagine della Vergine Maria alla porta dell’edificio per benedire la città di Valencia. Immediatamente c’è stato chi lo ha accusato di aver infranto le norme sociali che regolano l’emergenza legata al COVID-19. L’arcidiocesi ha subito risposto che non c’è stata nessuna violazione, ma comunque la denuncia è stata fatta.
A Valencia, ogni seconda domenica di maggio, è tradizione celebrare la festa della Vergine degli Abbandonati, la Virgen de los Desamparados. C’è una processione, dalla Chiesa dove la statua della Vergine è custodita, fino alla cattedrale di Santa Caterina – una distanza di circa 200 metri. La processione quest’anno è stata annullata, a causa del Covid 19. E dunque festa di Nostra Signora degli Abbandonati è stata celebrata con una sola Messa alle 10:30 nella Basilica Reale, a porte chiuse, e senza la presenza dei fedeli, si legge in una dichiarazione rilasciata dall’Arcidiocesi di Valencia domenica. Al termine della cerimonia il cardinale Antonio Cañizares ha fatto aprire le porte, ha portato la statuetta della Vergine sulla soglia, e da lì ha benedetto la città di Valencia. E adesso le autorità civili stanno indagando se il cardinale Antonio Cañizares ha infranto le misure di sicurezza della pandemia aprendo le porte di una chiesa di Valencia per far vedere l’immagine della Vergine.
I denuncianti sostengono che l’icona è stata portata fuori della chiesa; l’arcidiocesi sostiene che l’immagine non è mai uscita dalla chiesa, ma è stata collocata di fronte alla Plaza de la Virgen, una piazza pubblica dedicata a Maria. I video mostrano diverse centinaia di persone che, indossando mascherine e rispettando le regole di distanziamento sociale erano presenti sulla piazza per venerare l’immagine.
La statua è stata visibile solo per pochi minuti, mentre veniva suonato l’inno regionale di Valencia.
Nella piazza erano presenti anche tre membri delle forze di polizia e della Croce Rossa, che continuavano a ricordare alla gente la necessità di mantenere la giusta distanza l’uno dall’altro.
Un video disponibile su Twitter conferma che l’immagine non ha mai lasciato la chiesa, nonostante fosse visibile all’esterno. Con un megafono, un membro delle forze di polizia di Valencia chiede chiaramente ai presenti di mantenere la giusta distanza l’uno dall’altro, ma in nessun momento viene emesso un avviso di violazione della legge. Ma l’ostilità verso la Chiesa non si è limitata a questo. Sono state diffuse notizie secondo cui la basilica era piena per la messa della domenica mattina, e anche questo è stato categoricamente smentito dall’arcidiocesi: un video dell’evento mostra diversi sacerdoti concelebranti con Cañizares, ma nessun fedele.
Aarón Cano, consigliere comunale per la protezione dei cittadini del Comune di Valencia, socialista, ha definito irresponsabile l’apertura della basilica e ha detto di considerarla un atto compiuto “con premeditazione e tradimento”, perché c’era una telecamera a filmare l’evento. Inoltre, ha accusato l’arcivescovo di “imbrogliare” dando una pubblica benedizione quando non aveva ottenuto il permesso per la celebrazione.
Da allora la polizia locale ha chiuso la basilica.
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Questo era il testo che è andato in onda mercoledì scorso su Radio Roma Libera. Ma poi un caro amico iberico di mi ha mandato il collegamento con la risposta che l’arcivescovo, Antonio Canizares, ha dato all’assessore nostalgico dei tempi del Fronte Popolare.. Eccola, e tutto quello che posso dire è che vorrei avere, in Italia, vescovi di questo genere. Invece abbiamo la Cei e Bassetti che nel momento in cui il governo abusivo e giacobino pone le basi per distruggere il sistema delle scuole paritarie fa omaggi e salamelecchi a Conte e ai suoi compari. Complimenti.
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Signor Assessore Aarón Cano:
Mi dispiace smentirla, difendere la verità e dirle che si è completamente sbagliato, completamente, nel comunicato o commento che ha reso pubblico e diffuso attraverso i media sulla manifestazione che è stata fatta dall’interno del tempio, senza lasciarlo, con le porte aperte, o addirittura calpestando le sue soglie, della Basilica della sacra immagine della Madre di Dio degli Abbandonati che guarda la piazza della Vergine. Qualcuno ha proibito di aprire le porte di un tempio e mostrare all’interno del tempio un’immagine di devozione in pubblico? Quale legge lo proibisce? Può mostrarmi qualche testo legale?
In tutta chiarezza, verità e fermezza, e con tutta la libertà che, apparentemente, vorreste limitare e sopprimere, mi dispiace dirvi che state mentendo senza palliativi, e allo stesso tempo, informarvi che, da parte della Chiesa, la legalità è stata e viene rispettata fedelmente e rigorosamente, come indicato dalle disposizioni dettate dal governo spagnolo che vedo che l’Assessore alla Sicurezza dei Cittadini del Comune di Valencia, paradossalmente, ignora o disconosce. Inoltre, devo aggiungere che questo Arcivescovado sta rispettando meticolosamente le disposizioni che ci sono state indicate dalle autorità sanitarie e governative per lo stato di allarme riguardo alla pandemia di covide-19. È sufficiente rivedere le molte volte che questo Arcivescovado ha reso pubbliche le proprie linee guida per tutti i sacerdoti e i fedeli, sostenendo ciò che ci sta inviando. E, senza falsa modestia da parte mia, devo ricordarvi la disposizione che questo Arcivescovado ha dimostrato nel collaborare con le autorità autonome e locali per quanto riguarda la pandemia COVID-19. Ecco perché il mio stupore e la mia perplessità è grande per la falsità che avete diffuso, e non venite a dire che un’istituzione come la Chiesa dovrebbe dare un esempio ai cittadini; naturalmente dovrebbe, e, grazie a Dio, lo sta dando in modo ammirevole. Vorrei che l’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Valencia lo desse almeno nello stesso modo, e con la stessa cura e lo stesso zelo che la Chiesa, in generale, e in particolare, a Valencia, lo sta dando. Perché mentire e accusare? State facendo qualcosa di spregevole e denigratorio come fece Nerone nella Roma dell’Impero, che accusò i cristiani di qualcosa in cui non avevano né arte né parte, ma furono accusati e portati in tribunale e alla persecuzione, come ogni cittadino medio sa dalla storia. Lo ricorda?
Se foste stati lì nella basilica della Vergine, o aveste seguito la Santa Messa in TV avreste sentito quello che ho detto prima di dare la benedizione e di interpretare i relativi inni, ho detto: “Il giorno di San Vincenzo Ferrer non riuscivamo a far uscire l’immagine di San Vincenzo dalla porta di ferro della Cattedrale, vi ricordate? Perché non portiamo l’immagine della Madre di Dio alla porta, senza lasciare il tempio o entrare in piazza, e lasciamo che saluti e benedica la sua città, Valencia, e le persone che ora attraversano la piazza, in modo che la gente possa pregarla dalle loro case? Cosa ne pensate, lo facciamo? E i presenti, che erano il gruppo dei Cappellani della Vergine e dei Canonici, annuirono ad alta voce e risposero all’unanimità “sì, tiriamola fuori e mostriamola”. E l’immagine della Vergine degli Abbandonati rimase, sempre nel tempio, con le porte della Basilica aperte mentre l’inno alla Vergine degli Abbandonati veniva cantato, questo come gli altri anni, dall’interno del tempio, e l’Inno regionale valenzano, interpretato dal tenore e canonico D. Miguel Bou, e cantato, con contenuta emozione, dai presenti, e, infine, l’immagine sacra della Vergine veniva rimessa al suo posto.
Mi dispiace dire che i fatti sono i fatti, anche se mi minacciate di fare un’indagine per fare una denuncia all’autorità competente. A quale autorità si riferisce quando mi minacciate con l’autorità competente, che è l'”autorità competente” in questo caso? Potete farlo se volete, ma sapete che la calunnia e la falsità non sono accettabili in una società che rispetta le libertà inalienabili, e come minimo è brutta e malvagia. Inoltre, lei afferma, attraverso quanto pubblicato dai media, di “ritenere che sia stato premeditato”, su quali basi muove tale accusa? Si noti che si tratta di un reato: accusare senza giustificare la presunzione che si inventa; e non provocherò alcuna indagine per denunciare il suo comportamento ad alcuna autorità competente.
Mi perdoni, consigliere, che non ho il piacere di conoscere. Rispetti i suoi elettori, che, da bravi valenciani, non si arrabbieranno certo e non diranno stupidaggini se si mostra l’immagine della Santa Patrona di Valencia, che noi amiamo tanto, come nostra Madre e Patrona, e come lei, la nostra Patrona, ama tanto tutti i valenciani, e anche lei, anche se non so perché denunciate nei media qualcosa che inventate e create una bufala e la spargete in giro, creando confusione e disordine. Devo aggiungere che ci sono molti valenciani che, per quanto possono e sanno, sono stati grati per questo commovente gesto della Madonna che appare sulla porta della piazza, poiché non sarebbe stato prudente fare altrimenti, per proteggere i valenciani. Sembra che si ignorino i valenciani e non ci si preoccupi di andare contro di loro e di ciò che vogliono veramente. Sia sincero e non si abbassi a commettere questo atto vile o meschino, che può essere commesso solo per ignoranza, errore, odio o ideologia.
Può stare tranquillo, come lo sono io, che non abbiamo commesso alcun atto illegale ieri, né sono state “radunate” 200 persone, come lei sembra indicare. Non paragonate gli eventi di ieri con una presunta chiamata di un’istituzione sportiva a partecipare a sessioni di allenamento; con tutto il rispetto per le istituzioni sportive. Non paragonate la Chiesa, che è più di una “importante istituzione della città”, come la definite voi, con un’istituzione sportiva e l’atto della Vergine che appare nella vostra città, Valencia, con l’allenamento sportivo. Per favore, abbia un po’ più di rispetto e di visione più alta. E cerchi, naturalmente, di stare più attento in questo certo rilassamento da parte di alcuni che non hanno rispettato le regole del confinamento nei giorni precedenti, in cui la Chiesa non ha nulla a che fare, come forse vorrebbe che fosse per accusarla. E faccia più attenzione alle generiche accuse di irresponsabilità da parte dell’Arcivescovo, perché solo io, il vostro servo, Antonio Cañizares, l’Arcivescovo di Valencia, sono responsabile di portare la Vergine all’architrave delle porte aperte senza farla uscire da casa sua, di benedire la sua città, di pregare per lei, o non volete che benedica la vostra città e i cittadini di Valencia, che preghi per loro, volete che non si affacci dalle porte aperte verso quella città e a quei cittadini? Volete evitare che ciò accada? Devo aggiungere e ribadire i tanti segni di sostegno, di gratitudine e di affetto che ho ricevuto da molti valenciani, non è stata ricevuta una sola lamentela, solo sostegno, e voi siete contro i valenciani che sono così riconoscenti per il gesto che è stato fatto? Ci pensi e, ci pensi un po’. Da parte mia lei è perdonato, e sono sicuro che anche la Vergine la perdona, perché lei non sa cosa ha fatto in questa occasione, e chiedo ai valenciani, la maggior parte dei quali non sono con voi, di perdonarla e di ignorare le sue parole e i suoi gesti. Il danno che cercava di fare le viene rivoltato contro, anche se in certi media il danno e la calunnia rimangono, la menzogna, è stata diffusa: questo non contribuisce al bene comune, la base per chiunque in politica o in politica a qualsiasi livello, che produce danno e odio. Noto che l’ideologia marxista è ancora in libertà: le menzogne sono un’arma politica, e peggiore è, meglio è.
E non dimenticate che esiste un diritto fondamentale inalienabile riconosciuto nei paesi della nostra area e in quasi tutti i paesi del mondo, garantito, inoltre, dalla nostra Costituzione spagnola, che è quella della libertà religiosa, che lei sembra ignorare perché pretende di dettare ciò che si può o non si deve fare nello spazio interno di un tempio. Pensateci e imparate a rispettare questo diritto inviolabile.
Le consiglio, se mi permette un consiglio, di chiamarmi prima quando volete pubblicare qualcosa sulla Chiesa, e la informerò sinceramente, prima che sia reso pubblico, in modo che non commetta errori come quello che ha fatto. Soprattutto, andate sempre con la verità, mai con la menzogna come avete fatto.
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Per chi non avesse cognizione disossa accadde in quel periodo in Spagna, riportiamo qui – ringraziando Wikipedia – un breve documento:
Il 14 settembre 1936, Papa Pio XI, di fronte a 500 profughi spagnoli, espresse il suo dolore per la persecuzione della Chiesa in Spagna e l’ammirazione per tutti coloro che erano stati perseguitati e maltrattati o che avevano sofferto il martirio. In una riunione svoltasi il 7 gennaio 1937 a Valencia, allora capitale della Repubblica, Manuel de Irujo, ministro cattolico navarro del governo repubblicano, presentò il seguente memorandum[24]:
«La situazione de facto della Chiesa a partire dallo scorso luglio in tutto il territorio leale al governo, eccetto quello basco, è la seguente:
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Ed ecco un video che ci è giunto dalla Spagna, e che mostra la protesta in molte città contro il governo socialcomunista.
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Tag: canizares, psoe, valencia
Categoria: Generale
Lo odiano. Tipico dei socialisti come di tutti coloro che finti/falsi “progressisti” tiranneggiano qua e là con le chiacchiere “virtuose” (come Robespierre, Saint Just e via ghigliottinando). Lo odiano perché il Cañizares non si è “piegato” come altri pseudo-pastori alla loro “dictablanda”. Lo odiano perché ha chiaramente denunziato “l’impero gay” e l’ideologia gender.
Ma il Cardinale ha risposto – a mio avviso – troppo nobilmente, pacatamente.
Al sindaco socialista avrebbe dovuto ricordare la profanazione delle quattro ossa sfarinate di Franco, le migliaia di anziani morti uccisi dalle inadempienze del caudillo social-comunista che governa la Spagna.
Avrebbe dovuto sbattergli sul naso che il governo social-comunista spagnolo fin dal 24 febbraio e 6 marzo aveva due rapporti del Centro di Coordinamento per gli Allarmi e le Emergenze Sanitarie (CCAES) diretto dal Dr. Fernando Simón (socialista ed molti esperto in opinioni contraddittorie) che parlavano di “epidemie di coronavirus come quelle già verificatesi in Italia, che avevano costretto alla chiusura di alcune zone del nord del Paese e altre misure come la sospensione di manifestazioni, eventi o competizioni sportive” e che “casi di alta trasmissione del coronavirus potevano verificarsi in occasione di brevi eventi sociali, come un pasto o una visita familiare”.
Ebbene che ti fa questo bugiardo e irresponsabile governo SOCIALISTA?
L’8 marzo autorizza manifestazioni di femministe utero-pensanti che hanno contagiato mezza Madrid.
Tipico di ogni governo socialista o umanista o progressista.
Questo doveva rispondere il buon Cañizares per far venire un attacco di bile al misero socialista che – come tutti i socialisti di questo mondo – odia, odia, odia (non dico il Cristianesimo ma tutto il genere umano).
Pecora ti fai, lupo ti mangia.
C’ è una questione “socialista” a mio modestissimo parere ancora evitata, dopo la (troppo in anticipo?) diagnosi-prognosi di Del Noce, di cui si è parlato qui, da poco. Un movimento di massa, mondiale, che ha espresso personalità politiche, una cultura, un sistema di comunicazione, un suo linguaggio simbolico ec. , il quale …….non ha più (e da un bel po’) la sua stessa ragion d’ essere, e cioè la socializzazione dei mezzi di produzione; non il semplice intervento statale in economia, che e altra cosa. Certo la presenza del comunismo ha portato l’ attenzione sul fenomeno più, diciamo, urgente; e ancora oggi da parte della destra si usano segnali d’ allarme come “i rossi”, i comunisti, i catto-comunisti, i quali potrebbero, almeno secondo me, essere tranquillamente abbandonati o aggiornati. Ora, i socialisti, per sopravvivere a loro stessi, sono costretti a inventarsi un ruolo, e inventarsi quindi un nemico: in Italia è l’ immortale (fino a quando) fascismo , in Spagna è la Chiesa. Naturalmente anche in Italia il nemico è, sarebbe la Cattolicita, intesa come sistema di verità e di morale, ma sappiamo bene i motivi per cui allo scontro si è sostituita una tattica più subdola quanto, ahimè efficace. Temo pero che anche in Spagna (qualche vecchietto si ricorda di quando la regola diceva “in Ispagna?), appena la maggioranza dei vescovi opterà per la linea irenistica all’ italiana, la de-cattolicizzazione galopperà senza clamori, senza bisogno di “alzare la voce”. Insomma lo schema mi pare questo: socialismo=senza più senso, invenzione di un nemico=fascismo, cattolicesimo tradizionalista, sovranismo ec, nuovo senso per la sinistra=antifascismo, progressismo, difesa dei “diritti”, relativismo morale ec . La Chiesa (visibile) è avversaria solo se si oppone allo schema, se no, può addirittura essere una buona alleata, in Italia, Francia e Spagna. In Germania la gerarchia si è messa lei alla guida del “progressismo” !
Chiedo scusa per la lunghezza e per gli errori di morfologia
Stia sereno, gli eventuali errori di morfologia sono scusabilissimi. Non così il contenuto, ma vabbè!
Giustissima considerazione ” anche in Spagna appena la maggioranza dei vescovi opterà per la linea irenica all’italiana la decattolicizzazione galopperà senza clamori ….”Ci siamo ahimè vicini ; il card.Cañizares ha 74 anni , a santa Marta stanno già preparando lo champagne per brindare ak suo 75 esimo compleanno quando sarà tolto finalmente ( per loro ) di mezzo e sostituito , non sappuamo con chi , ma sarà sulla linea di altre sostituzioni , quella di Perego dopo mons.Negri , di Zuppi dopo il card.Caffarra , di Cupich dopo il card.Francis George etc.La chiesa bergogliana cresce e avanza a colpi di nuove nomine e così anche le ultime riccaforti della cattolicità , come Valencia, andranno perdute.Ho dimenticato Osoro Sierra dopo il card.Rouco Varela a Madrid.
Il mio post era per immaturo irresponsabile
La ” lama di Toledo ” ovvero il card.Cañizares arc. di Valencia ( è stato anche vescovo di Toledo ) ha fatto di nuovo sentire la sua voce potente con un intervento magnifico degno di un cardinale di Santa Romana Chiesa ( di un tempo) .Non è la prima volta che finisce sotto il tiro di una sinistra intollerante e fanatica ; già denunciato per ” odio omofobico ” per aver definito il gender ” l’ideologia più pericolosa che ci sia mai stata nella storia” ,ora è di nuovo nel mirino con un’accusa falsa e pretestuosa .La sua difesa non adopera giri di parole e non cerca impossibili compromessi ma va dritta al cuore del problema con la forza di un linguaggio sicuro , preciso , tagliente come lo è la verità perchè la posta in gioco è molto alta : la Libertas Ecclesiae di nuovo minacciata dalla sinistra al potere.
La guerra del governo bergogliano contro la Chiesa in Spagna non è cominciata col raffreddore illuminato. L’anticattolicesimo da molti anni è una peste nera in quel glorioso paese.
Em.za Grazie per le Sue parole nel ribadire la verità dei fatti ed educare la persona, nel caso specifico l’assessore, e quindi la società.
E’ stato un po’ come l’atteggiamento di Gesù nell’orto della passione: “Chi cercate?”
Gesù difende i suoi discepoli dai soldati dello Stato ben armati.
A questo covid-19 diamo tutte le colpe, quando in realtà la colpa principale si trova nel silenzio di chi dovrebbe parlare per il VERO bene comune, e invece TACE
E chi dovrebbe tacere invece fa da PADRONE meglio dire da megafono.
Anche Napoleone nel nome della LIBERTA’ ha ucciso, ha invaso, ha rubato, ha schiavizzato…..
Signore Gesù facci vedere la tua VITTORIA.
Nella penisola iberica c’è sempre qualche Gano di Maganza .
Questo significa avere il coraggio della verità e piena coscienza delle proprie responsabilità, assumendosele a viso aperto davanti alle prevaricazioni di un’ autorità governativa con la quale non si ha e non si intende coltivare un’ opportunistica complicità, per interessi… altri.
Davanti a commistioni di tal genere l’opposizione educata di una pattuglia del popolo di Dio – oggettivamente limitata nel numero – come da noi, è destinata a registrare la noncuranza dei propri presuli, favorita da inganni verbali su teoriche qualità da “vero” pastore.