PG A BASSETTI: PENSI AI SACERDOTI E AI VESCOVI, NON AI MIGRANTI.
8 Maggio 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, sappiamo che l’attenzione di tutti o quasi è rivolta al protocollo con cui la Chiesa Italiana finalmente compie il suo percorso finale verso la sottomissione allo Stato, ma non è sfuggito né a noi, né a Pezzo Grosso, l’intervento che il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (che sempre di più possiamo chiamare – non si offendano atei ed agnostici – la nuova UAAR – Ufficio Affari Anche Religiosi – in tempi di migranti. Lo trovate su questo collegamento. Che dire? Pezzo Grosso ha trovato un paio di cose da dire, belle pepate, e ha pensato bene di mandarcele… Buona lettura.
§§§
Da Pezzo Grosso. Senta Tosatti, quando penso al card. Bassetti, presidente della Cei, mi domando cosa faccia mai tutto il giorno, chi frequenti, quali cose lo preoccupino. Oggi tutti i giornali evidenziano uno scontro nel governo tra la ministra dell’agricoltura Bellanova (IV) e i 5Stelle sulla regolarizzazione dei 600mila immigrati che dovrebbero lavorare nei campi, sottoposti al rischi di caporalato.
Ora, se in Italia c’è un abuso (il caporalato),non si colpisce mai l’abuso (chissà perché), ma si trovano ragioni per cambiare curiosamente la legge o la norma (in questo caso la regolarizzazione degli immigrati).
Tanto che il sospetto è che l’abuso sia voluto, almeno tollerato, o almeno salutato con favore, per cambiare le norme. In questo caso, il caporalato sarebbe voluto, o tollerato, per per regolarizzare immigrati. Lei si meraviglierebbe?
Ce lo aveva già insegnato Pannella in merito alla assunzione di droghe (leggere…) spiegandoci che vietarle avrebbe comportato spaccio illegale (l’ abuso), pertanto era meglio regolarizzare la vendita (cancellando la legge contro le droghe).
Dobbiamo riconoscere che non ci meravigliamo che una ministra di Italia Viva (ex PD) utilizzi lo stesso approccio; ma siamo sconcertati dal fatto che lo usi anche il Presidente della Cei Bassetti.
Poi, ripensandoci bene, abbiamo ricordato che Pannella ha fatto scuola in Vaticano, Cei e compagnia bella. Cosicché il “Vangelo secondo Pannella” probabilmente è ormai l’unico che il nostro Bassetti usa, quando celebra la sua messa.
Dicevo all’inizio che scrivono oggi i maggiori quotidiani : “Mancano 600 mila braccianti per il raccolto estivo in agricoltura”. E Bassetti, qui sotto : “Regolarizzare subito i 600mila lavoratori immigrati“.
Lei, Tosatti, se riconoscesse che esiste questo problema di sfruttamento e di rischio di non raccolto in agricoltura, cosa penserebbe? Ma tutti i giovani disoccupati che cosa fanno? Perché pagano loro il sussidio di disoccupazione? Perché non li mandano a raccogliere frutta e verdura, perché non li mandano a lavorare nei campi? Non solo per imparare a lavorare, ma per sentirsi utili, e magari non farsi arruolare da altra malavita. Invece Italia Viva e la CEI propongono di regolarizzare immigrati e far lavorare loro. Italia Viva e CEI, non amano i giovani disoccupati italiani, soprattutto quelli del Sud? Perché?
Ma caro Tosatti, passi un ministro di sinistra (che prima di ricucirsi le tre narici ha bisogno ancora di qualche secolo di disastri prodotti), ma il Presidente CEI Bassetti, che diamine ne sa di agricoltura?
Certo Bassetti è un famoso esempio di “braccia rubate alla terra”, esperto di ONG – traffico di migranti, ma ora dimostra di esser esperto di caporalato. (Che anche lui faccia caporalato con i sacerdoti?).
Ebbene caro Tosatti, leggendo sia del problema dei braccianti da regolarizzare che le solite scempiaggini di Bassetti, ho pensato anch’io ad un appello, provocatorio e molto attuale in tempi di lockdown per epidemia dove abbiamo notato una mancanza di vescovi e sacerdoti santi che avessero coraggio di essere pastori. Pertanto provocatoriamente, chiedo, parafrasando il grande Bassetti:
Appello
In questo periodo di coronavirus abbiam visto cosa manca in Italia ! MANCANO 48mila sacerdoti ! MANCANO 226 vescovi ! REGOLARIZZIAMO tutti i sacerdoti tradizionalisti sospesi, commissariati (dai Francescani dell’immacolata in poi…). Regolarizziamo i sacerdoti tradizionalisti che son stati de-regolarizzati dalla Santa Sede, che son stati sottoposti a caporalato da parte di vescovi bergogliani. Che sono esposti ad astinenza di apostolato, sono sfruttati in attività non pastorali, e son soggetti a contagio di progressismo teologico. Molti sono persino costretti a vivere in esilio, al confino, in isolamento. Chiediamo a chi ha il compito di preservare il bene comune vero, di regolarizzare immediatamente i sacerdoti commissarariati, quale premessa indispensabile delle salute delle anime di tutti. Avremo anche due Papi (!), ma mancano i sacerdoti e i vescovi ! Fine dell’appello
Suo PezzoGrosso
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Tag: bassetti, bellanova, caporalato, cei, migranti
Categoria: Pezzo Grosso
Desidero portare all’attenzione dei lettori e del dott. Tosatti questa lettera di un prete bergamasco, pubblicato su Messa in Latino: http://blog.messainlatino.it/2020/05/chiesa-solo-operatore-sociale-e-ong.html.
Al netto di tutte le considerazioni che si possano fare sul tono della lettera, anche troppo vellutato e politicamente corretto ( comprensibilmente per evitare ritorsioni crudeli da parte dei rappresentanti della “Chiesa della misericordia”, che è fin troppo tollerante verso i lontani ma è implacabile ed intollerante verso i vicini), sono da notare due cose.
La prima, è la constatazione che la misura è colma anche per chi celebra il Novus Ordo e per molti amanti del Concilio Vaticano II: questa situazione, oggettivamente insopportabile, che equipara il prete ad un assistente sociale, ad un operatore di una ONG con una filosofia di fondo certo scomoda (almeno in principio, poi pesantemente edulcorata per renderla più appetibile nella vulgata ecclesiasticamente corretta, in realtà tradendo il Vangelo e rendendola una nauseante melassa) per il potere dello Stato liberal-agnostico ma nondimeno utile per i servizi che offre, e non lo riconosce per ciò che è, cioè un ministro di Dio nell’unica, Vera Fede è logorante per chi il sacerdozio non è una sorta di hobby, da portare avanti tra un’attività e l’altra, ma la vita. Se uno pensa che Dio sia soltanto un pretesto per attirare quella rara specie di allocchi chiamati “fedeli” in chiesa, per farsi mantenere facendo poco e godendo molto (e queste non sono illazioni, basta vedere cosa succede in Germania ed Austria e nella loro succursale che è il Sud America), magari nei casi più gravi, come nel caso di McCarrick, per mettere su dei circolini di pervertiti ed avere una riserva di giovani vittime (a volte nemmeno più di tanto) da abusare, allora non ci sono problemi: va tutto bene ad essere equiparati a dei funzionari, perché quello si è. I problemi nascono quando si parla di persone di fede che credono veramente in Dio ed in quello che fanno, che vengono messe nello stesso mucchio di abusatori (che sono una sparuta minoranza, grazie a Dio) e di personaggi (assai di più) che pur facendo parte delle strutture e degli organi ecclesiastici non credono in Dio o, quantomeno, non credono nella Chiesa come Corpo Mistico di Nostro Signore, vedendola come un’entità che poco ha di divino da riedificare a loro immagine e somiglianza. In questo contesto nasce il disgusto, da parte di bravi preti e vescovi, per tutto ciò che ha causato questo delirio, e che ha le sue radici in parte nel CV II e in parte, soprattutto, nel maledetto post-Concilio, a partire dalla rivoluzione liturgica di Bugnini che ha fatto incalcolabili danni. Vedere finalmente che si inizia, anche in ambienti progressisti qual è la diocesi di Bergamo, ad ammettere che non serve a nulla solo una “testimonianza” vana, svuotata da quei contenuti che sono racchiusi in una fede in Nostro Signore Gesù Cristo e nella Sua Sposa rettamente (e pubblicamente, anche) vissuta, e pertanto priva di coraggio umano e di afflato divino, è motivo di sollievo. Non soddisfazione (perché chi fosse soddisfatto di queste ammissioni sarebbe stolto a non constatare la gravità di quello che implicano): sollievo, perché finalmente si inizia a riconoscere il problema di fondo, che è alla radice poi dei problemi che ho brevemente elencato poc’anzi, cioè la mancanza di fede tra i cattolici (e, va da sé, nel clero che proviene) e la liturgia deformata arbitrariamente che si celebra in troppe parrocchie; da questo poi procede tutto il resto.
La seconda, è finalmente l’ammissione che il numero di cattolici, o meglio di coloro che si sforzano di esserlo e di credere, è molto più basso del novero dei battezzati o di chi si dichiara tale. L’ammettere che il cattolicesimo, in Italia e nel mondo, è in realtà minoritario, con la gente che preferisce dare retta al proprio basso ventre e a vivere senza (apparenti, dacché si tratta solo di una gabbia dorata imposta da organi di potere nazionali e sovra-nazionali, non della Verità che, invece, rende liberi) limiti e regole, con l’ateo-agnosticismo de facto o brutali religioni senza Dio (anche se proclamano di adorarne uno o più) che imperversano in tutto il mondo, che non a Nostro Signore. E’ così anche in Italia, non a caso quantomeno dagli anni ’60, con l’ostinato e vile rifiuto della religione dei padri, ridotta se va bene a folklore, a dei riti noiosi a cui assistere solo in occasioni speciali in cui in realtà non si crede (Battesimi come occasione per far festa, matrimoni dopo anni di convivenza e, magari, già con figli e così via), se va male è apertamente avversata con odio come una zavorra di cui liberarsi al più presto per il “sol dell’avvenire”. L’unica differenza è che nel nostro Paese, vuoi per la presenza del Vaticano (che comunque la si voglia vedere è una presenza ingombrante, o quantomeno ben visibile ed influente) vuoi per il fatto che i nostri padri e nonni erano quasi tutti (più o meno) cattolici, questa cosa è rimasta ben nascosta e, soprattutto, sottaciuta per decenni. Un fiume carsico di neopaganesimo, ateo-agnosticismo e Islam (sempre più presente grazie ai clandestini d’importazione) che i vertici della Chiesa hanno fatto finta di non vedere e non hanno potuto, o voluto (specie negli ultimi sette anni, per il terrore dei sovranisti), arginare. L’ho potuto constatare io stesso in questi giorni di quarantena forzata: alla gente, anche nelle calamità (qual è una epidemia) e con ampia disponibilità giocoforza di tempo a disposizione, di andare in chiesa a pregare non frega niente. Le proteste per la chiusura delle Messe cum populo è stata flebile, dato che a molti la cosa, semplicemente, ha causato indifferenza se non, addirittura, sollievo in certi atei praticanti, sollevati dal precetto festivo. L’inazione della Chiesa, intesa come gerarchia e non come Corpo Mistica di Cristo sia ben chiaro, ha portato a questa situazione per cui, oggigiorno, la maggioranza dei “fedeli” non crede e non va in Chiesa o, se frequenta almeno la Messa domenicale, conosce e vive poco e male la propria fede, influenzata da mille e mille idee e ideologie diaboliche. Dobbiamo prendere atto di questo, cioè che il secolo non è un parco giochi o nostro amico ma è sotto Satana e le sue schiere di angeli ribelli e che anche l’Italia, come il resto dell’Occidente, ormai ha ben poco a che spartire con la Chiesa.
Ora però che si inizia, timidamente certo ma almeno si comincia, ad ammettere l’esistenza di problemi colossali, celati agli occhi solo di chi non voleva vederli, che non potranno essere risolti (semmai aggravati) con chiacchere vuote o stupide iniziative, è ora di iniziare a ragionare sul contrattacco. Senza voler insegnare a preti e vescovi (non è mio compito, semmai dovrebbe essere il contrario facendo io parte della Chiesa discente e non docente), mi permetto di avanzare le mie opinioni: anzitutto, il Ripristino della liturgia e della Dottrina tradizionale cattolica sono sempre più necessari ed urgenti, al netto del pregiudiziale ed oggettivamente vergognoso attacco da parte di un certo laicato ed un clero che non crede più, se mai lo ha fatto, e che mai è stato cattolico. Da questo procederà tutto il resto. Mi rendo conto, però che complice l’insistenza ed ossessiva presenza di quella strana specie qual è il “laico impegnato” nelle sagrestie delle parrocchie un cambiamento sì necessario, ma radicale, provocherebbe rivolte e strepiti proprio nel popolo, che non lo capirebbe e, specialmente (ma non paradossalmente) i più anziani, lo rigetterebbe apertamente; pertanto, la prima e più urgente cosa da fare sarebbe finalmente smettere di trattare con i vari governi, siano essi di destra o di sinistra. La Chiesa deve riaffermare la propria autonomia assoluta e le proprie leggi e regole, che non sono, né possono esse, quello degli Stati occidentali, liberal-agnostici e di derivazione protestante e pagana. Dobbiamo ritrovare il coraggio di ammettere che non esiste salvezza fuori dalla Chiesa ed altro Dio all’infuori da quello rivelato da Nostro Signore Gesù Cristo; il dialogo e la soggezione (o forse paura?) verso la modernità hanno ammazzato il nostro spirito di liberi uomini e donne, prima ancora che di cattolici.
COMMENTO DA APPLAUSI, GRAZIE.
Si figuri; santa Domenica.
Suggerisco la lettura di questo documentato e centrato intervento del vecchio e bravo cislino Natale Forlani sull’argomento. Si noterà la distanza abissale tra la realtà dei problemi e le chiacchiere politico giornalistiche che ci ammorbano e disturbano senza tregua: https://www.ilsussidiario.net/news/lavoro-immigrati-i-numeri-che-remano-contro-il-partito-della-sanatoria/2019045/
Caro PEZZO GROSSO, grazie per l’opportunità che ci offre di affrontare questo tema fondamentale per la gestione della Chiesa. Effettivamente Bassetti deve essere richiamato alla funzione primaria della CEI in quanto quest’ultima, da tempo, sta navigando verso una rotta sbagliata, non di sua competenza. I numeri che Lei cita, relativi alla carenza di ecclesiastici (solo in Italia) sono impressionanti ma realistici. Oltre alla quantità di sacerdoti che mancano c’è anche il problema della qualità.
Come è stato formato il giovane che oggi esce dal Seminario? Secondo i canoni bergogliani? E’ credibile!
Nella sua formazione quanto spazio avuto il valore della trascendenza? Gli è stato forse indicato l’ecumenismo come via da seguire? Con quale procedura didattica gli è stato consentito di approcciarsi agli studi fondamentali della teologica, della Patristica, quale valore della liturgia gli è stato trasmesso? Sono numerosi, forse, oggi i nuovi sacerdoti innamorati di Cristo, disposti a mettere a repentaglio la loro vita per la salvezza delle anime loro affidate?
@Enrico 8 Maggio 2020 alle 8:35 am
Concordo completamente con la sua sintesi: le parole non servono più a nulla, bisogna prendere atto dei fatti. Il grosso problema per il cattolico sta nel fatto che la costituzione della Chiesa cattolica è gerarchica perchè così ha deciso Nostro Signore, e quindi il cattolico , pur prendendo atto delle gravissime distorsioni esistenti, non può farsi una sua chiesa sull’esempio di Lutero ma, arrivati a questo punto che pare di non ritorno, deve attendere che Dio agisca. E Dio in qualche modo sicuramente agirà. Nella consapevolezza che i tempi di Dio non sono i nostri, il nostro parlare diventa quindi unicamente consolatorio: uno sfogo causato dalla frustrazione di non poter fare proprio nullaltro
veramente, il Cristo che dormiva durante la tempesta è stato svegliato dagli apostoli… forse dovremmo gridare più forte per richiamare la sua attenzione e dirgli che non ce la facciamo più.
Abbiamo due papi ma mancano i sacerdoti é una frase tragicamente divertente.
Ennesimo episodio di violenza sessuale a Napoli da parte di un immigrato,talmente feroce che i poliziotti,sconvolti,non riescono
a visionare il filmato.
Grazie Bassetti!!
Del ” Caporalato ” si parla soltanto quando si vuole ottenere uno jus soli – tutto e subito – ! Ne parlarono pochi anni fa deputati e Radicali sinistri quando una donna calabrese morì -letteralmente- di fatica in concomitanza con la morte per incidente di alcune ” risorse” che tornavano o andavano al lavoro su un furgone guidato da un’altra ” risorsa” .Come a dire : ” Vedete che non siamo, NOI , razzisti ? Parliamo -anche- in memoria di una bianca ! ” . P.S. La guida del furgoncino come , ormai , la maggioranza degli altri ” caporali ” sono extracomunitari . Pakistani e non solo…
Vogliamo parlare della Confessione?
Andrà fatta su appuntamento e in luogo appartato perché tra mascherina,distanziamento e magari un po’ di ipoacusia si dovrà urlare.
@ RAFFAELLA – Pensano di essere persone serie: non si accorgono dell’ilarità che stanno suscitando in ogni angolo del globo terrestre!!!
perché, quando sono chiuso in una stanza per la eventuale confessione, verranno a controllare se indosso la mascherina? oppure metteranno le telecamere?
Sarà sicuramente questo clima di coronavirus che ci obbliga in casa, e che quindi mi lascia molto tempo libero, ma mi prudono le mani, quando sento certe cose e dunque… mi metto anch’io a scrivere: senza avere la pretesa dell “penna” di tanti illustri scrittori che ci aiutano a riflettere: spero che anche il mio intervento possa interessare a qualcuno!
Sono stufo di sentire vescovi che ci dicono cosa bisogna fare in questa e quella circostanza: ne abbiamo già fin sopra i capelli dei diktat che ci vengono dal governo, per accettare che anche i vescovi ci riempiano le orecchie.
Se davvero Bassetti pensasse un po’ di più ai preti per invitarli a uscire dalle tane e tornare (sempre che lo facessero prima) a dare ai propri fedeli i mezzi per condurre santamente la propria vita, allora sì varrebbe la pena di ascoltarlo.
Altrimenti se ne stia zitto, che non può far altro che suscitare l’ilarità di chi lo legge o forse l’ira di chi gli sente dire certe cose.
Con la situazione economica che si è creata e che vede milioni di persone in difficoltà, commercianti e esercenti che non sanno più dove sbattere la testa, viene a parlare di regolarizzare gli immigrati?
Personalmente sento tutto il peso di questa situazione, visto che, tranne qualche meritevole caso, per colpa dei nostri vescovi che non hanno saputo reagire secondo il Vangelo, di fronte a tutto quello che ci veniva imposto, abbiamo chiuso ogni canale spirituale per la nostra gente. Ammalati che non abbiamo potuto visitare, fedeli che si sarebbero accostati al Sacramento della riconciliazione, impossibilità di distribuire l’Eucaristia (si dica quel che si vuole, ma la comunione spirituale non è la stessa cosa!), funerali scandalosi che si sono risolti con una preghierina veloce davanti alla bara, impossibilità per i parenti di partecipare alle esequie…
Bene! abbiamo proprio dato un bel esempio di “laicità religiosa!”.
Continuiamo a predicare che l’anima è più importante del corpo, tanto ormai nessuno ci crede e ci crederà più.
Siamo riusciti a dare la controtestimonianza più evidente da 2000 anni di storia! Grazie, di tutto cuore, ai nostri vescovi.
Grazie Don Sandro per le sue parole; la controtestimonianza data con questo lock-down religioso è drammatica soprattutto per le conseguenze che ne trarranno i giovani già lontani dalla Chiesa e ora convinti dagli stessi pastori che si può pregare ovunque e seguire le messe in streaming.
@ DON SANDRO – Lei afferma di ” non avere la pretesa della penna…” riferendosi a più illustri penne del nostro Blog: ma non c’è penna migliore di quella che scrive “la verità”. Lei ha descritto, con spontaneità e semplicità, la sua esperienza difficile di prete del coronavirus, ha vissuto con profonda sofferenza il suo “non poter essere pastore” adesso la sua coscienza di consacrato a Dio per sempre la fa reagire ai Diktat illogici dei suoi superiori. Sono certa che questa sua testimonianza semplice e sincera stimolerà altri suoi confratelli ad uscire allo scoperto per confermare il proprio gregge nella vera fede.
Il card. Bassetti non ha fatto altro che rilanciare l’appello del papa, che – al solito – dimostra di saperne di tutto e di più, anche in materia di agricoltura, e non smette di …indirizzare… verso un “certo” approdo il dibattito politico nel nostro Paese.
https://www.agensir.it/quotidiano/2020/5/6/lavoratori-immigrati-card-bassetti-cei-su-appello-papa-indicare-le-vie-per-una-loro-regolarizzazione/
In tema di migranti, l’appello del ministro degli esteri maltese ad accogliere in Vaticano una famiglia salvata nel Mediterraneo ci offre l’occasione per verificare la concretezza e l’attendibilità di Bergoglio… sperando che trovi il tempo per una risposta… consequenziale alla sua predicazione.
https://www.italpress.com/malta-chiede-al-papa-di-ospitare-una-famiglia-di-migranti/
@ M. MICHELA – Può darsi che li accolga per …. dare il buon esempio ma che poi (come al solito) li rifili alla “Comunità di Sant’Egidio” di Roma (e quindi sul suolo italiano) per non averli come vicini di casa …… a Santa Marta!
L’appello è rivolto a lui. “Dalle opere li riconoscerete…” non per interposte persone!…
Buona festa della Madonna di Pompei e San Michele Arcangelo. La loro santa intercessione ci sia propizia e nei tempi e modi giusti ci dia la forza per non essere ignavi e codardi davanti questi traditori!
Questa Cei è ormai atea e apostata. Hanno lisciato il pelo al governo loro amico,chiudendo tutto e subito, e ora hanno ricevuto in cambio della loro sudditanza un bel ceffone, un protocollo assurdo, difficile da applicare,dispendioso e soprattutto sacrilego.
Ma ben gli sta, si son fatti servi e da servi sono stati trattati.
Il dolore è nostro, a loro,che non credono, non importa nulla di come viene data la Santa Comunione!!
Però dei migranti gli importa,eccome.
Non ne possiamo più di sentir parlare di migranti…
Firmo anche io l’APPELLO di StilumCuriae
IO SOTTOSCRIVO L’APPELLO – chissà che il premier Conte non lo ascolti e ordini a Bassetti di obbedire e ottemperare …
Personalmente penso che Giuda sia saldamente all’inferno e stia operando con tutte le sue forze per portare a satana quante più anime riesce, per odio a Cristo.
A ben vedere, sembra che non pochi lo seguano dentro le mura…i 30 denari sono stati solo l’inizio.
Ma al contempo noto un certo nervosismo, come di una corda che si sta facendo via via piu stretta, solo una sensazione!?
Facciamo un piccolissimo punto della situazione.
Voi che contribuite a questo blog sia come autori che come commentatori, ancora vi agitate e vo strappate i capelli per quello che combina la CEI, e giustamente ma INUTILMENTE, le fate le bucce. Ma quand’è che vi accorgerete DAVVERO che la CEI non è più cattolica da un pezzo? Che vi lamentate a fare? Voi vi lamentate e la CEI si fa i fatti suoi tenendovi tutti in scacco. Un’altro argomento che magnetizza l’attenzione è il “papa emerito”, che si è dimesso ma vuole continuare a fare il papa e continua a far riempire pagine e pagine di articoli e commenti: ma quand’è che vi accorgerete DAVVERO che pure questo fa parte del gioco ipnotico organizzato 60 anni fa dalla banda vaticanosecondista e che vi coinvolge tutti? E Jorge? Non si fa pure lui i fatti suoi? E Voi giù a dirne peste e corna INUTILMENTE. Ma quand’è che vi accorgerete DAVVERO che questo branco di lupi va lasciato andare per la sua sulfurea strada? Lo conoscete il detto “a mali estremi, estremi rimedi”, quindi l’unico metodo per bucare questi palloni gonfiati è quello della diserzione e del boicottaggio.
Adesso mi aspetto le solite disquisizione colte e pignole che vorranno argomentare ,con citazioni a valanga perché questo non si può fare. E così il gioco ipnotico continuerà, moto proficuamente per gli ipnotizzatori quanto INUTILMENTE per gli ipnotizzati.
Signor Enrico,non faccio disquisizioni colte e pignole perché non ne sono capace; da semplice fedele le vorrei dire che abbiamo capito benissimo cos’è l’attuale Cei ma non è del tutto vero che ci tiene in scacco; sono sensibilissimi al dio denaro e tra un po’ dovremo fare la Dich. dei Redditi…..
Anche questo è verissimo ma per “misericordia” l’avevo omesso. Che faccio? Metto questo 😥 perché ormai la situazione è un pianto, o metto questo 😅 perché ormai è meglio ridere senza guastarsi il sangue?
@ RAFFAELLA – Hai centrato il cuore del problema: ormai tutto, per la CEI, ruota intorno al dio denaro. La CEI fa, per mesi, in vista della dichiarazione dei redditi campagne pubblicitarie dove campeggiano bambini africani affamati che piangono disperatamente o mutilati dall’espressione devastata dalla tristezza e, per mostrare realtà infelici anche nel nostro Paese, mostrano processioni di migranti che ottengono, grazie alla carità cristiana, costanti mezzi di sussistenza. Solo la CEI può permettersi, al fine di orientare i versamenti dei contribuenti verso le sue casse, di fare campagne pubblicitarie così a lungo e molto particolareggiate. Tempo fa mi era capitato di parlare con esponenti di altre realtà inserite fra i destinatari dell’8 per mille chiedendo loro il motivo per cui non sono così attivi, nelle loro pubblicità come la CEI e sai cosa mi hanno risposto? Che per fare una campagna che riesca a pareggiare o ad avvicinarsi, anche lontanamente, a quella fatta dalla CEI ci vogliono moltissimi soldi che loro non hanno a bilancio.
Io, ormai è da tempo immemorabile che non destino più l’8 per mille alla CEI: occorrerebbe che moltissimi Cattolici dirottassero il loro finanziamenti verso lidi più meritevoli e sicuri.
“Ora, se in Italia c’è un abuso (il caporalato),non si colpisce mai l’abuso (chissà perché), ma si trovano ragioni per cambiare curiosamente la legge o la norma (in questo caso la regolarizzazione degli immigrati).
Tanto che il sospetto è che l’abuso sia voluto, almeno tollerato, o almeno salutato con favore, per cambiare le norme. In questo caso, il caporalato sarebbe voluto, o tollerato, per per regolarizzare immigrati. Lei si meraviglierebbe?
Ce lo aveva già insegnato Pannella in merito alla assunzione di droghe (leggere…) spiegandoci che vietarle avrebbe comportato spaccio illegale (l’ abuso), pertanto era meglio regolarizzare la vendita (cancellando la legge contro le droghe)”.
Orrore.
Anche Bergoglio, con Bassetti – del quale non ci stupiamo, anzi pare irrecuperabile – è complice, promotore e corresponsabile di tutto questo.
Come diceva, Hegel?… ” “Tanto peggio per i fatti, se non si accordano con la teoria”.
Che tutto questo faccia parte della profezia del diavolo scatenato per cento anni, rivelata alla Beata Anna Katarina Emmerick?… Diffido dai millenarismi, ma quello che sta accade è mostruoso.
Comunque, il nocciolo del problema era quello indicato dal P. Calmel:
https://www.corrispondenzaromana.it/il-silenzio-dei-vescovi-in-tempo-di-pandemia/
“(…) Giova allora rispolverare gl’infelici principi della collegialità, che – a partire dal Vaticano II – ha subito un’escalation di cui tutti ora constatiamo i tragici risultati. Il teologo domenicano, P. Roger Thomas Calmel, all’indomani dell’ultima assemblea conciliare, aveva previsto la sciagura che si sarebbe abbattuta sulla Chiesa in nome della collegialità. Nella sua Breve apologia della Chiesa di sempre scrive: «Il Signore ha voluto nella sua Chiesa l’autorità personale e l’ha istituita personale. Invece, dopo il Concilio (Vaticano II, ndr), assistiamo ad un gigantesco tentativo di spersonalizzazione dell’autorità: da personale quale essa è per diritto divino, la vediamo parlamentarizzarsi, collegializzarsi, si potrebbe dire sovietizzarsi». Le Conferenze Episcopali in ogni Paese non sono che la conseguenza di questo processo di sovietizzazione, che sovverte fin dalle fondamenta la struttura della Chiesa voluta dal Signore. «Egli – continua P. Calmel – ha munito questa Chiesa di poteri particolari in vista della santità. Questi poteri sono gerarchici, assistiti, personali; […], questi poteri sono detenuti da una determinata persona (volgare o nobile, santa o mediocre); in ogni caso una persona personalmente responsabile; questi poteri non possono essere trasferiti a nessuna di quelle molteplici varietà di organizzazioni del genere rousseauiano e massonico». E ciò perché il regime assembleare democratico «è estraneo al Regno di Dio». Con tale regime «quelli che di fatto esercitano l’autorità, hanno normalmente il mezzo per eclissarsi. I detentori ufficiali del potere, infatti, sono ipocritamente spogliati del potere effettivo; il potere reale è trasferito ad autorità parallele, irresponsabili e sfuggenti. È per ciò che la democrazia alla Rousseau è un regime di menzogna ed è intollerabile nella Santa Chiesa, nel Regno di ogni verità, ancor più che nei regni di questo mondo».
Suggerisco la lettura integrale dell’ importante articolo.
La bella vita di Jorge Bergoglio passato dai bassifondi di Baires ai palazzi del Vaticano ove racimola di tutto dai barconi ai pomodori alle occupazioni abisive ai riallacci della luce all’8 per mille al tesoro dell’Ordine di Malta. Giuda vendette per trenta denari, un denario valeva quasi 30 kg d’argento che all’epoca veleva più dell’ oro. Bassetti un gregario, la ruota della vita girerà anche per lui.
Chiedo scusa per la pedanteria, ma in realtà il denario (o denaro) era una moneta d’argento di frequente utilizzo, il talento erano un’unità di misura del peso (pari a circa 26 kg) e, monetaria (equivalente al valore di circa 26 kg d’argento).
l’appello deve essere rivolto al Signore,preghiamo giorno e notte. Quale padre lancia pietre al figlio che chiede pane? Di più Dio Padre,se Le chiediamo con fervore pane non ci lancerà pietre.FIDIAMOCI.Quando il Signore non ci ascolta è perchè preghiamo male o non preghiamo affatto oppure perche Dio,nella sua prescienza,sa cosa è meglio per noi,anche una dolorosa purificazione dell’umanità per riportarci a Lui. Nel Vaticano si è insediato satana ,satana è più potente dell’uomo per questo non possiamo farcela.Ma se invochiamo ,giorno e notte ,l’aiuto di DIO ONNIPOTENTE E DELLA VERGINE SS il potere di satana sarà neutralizzato perchè solo il potere del Cielo può contro il demonio.Preghiamo il Rosario tt i giorni,in famiglia,anche in due,non solo quando i social lo promuovono.Tutti i giorni preghiamo la preghiera a S.Michele Arcangelo di Leone XIII,più volte al giorno,in chiesa,alla fine della Messa.E i nostri angeli custodi, supplichiamoli di vegliare su di noie anche sulle persone che non pregano,preghiamo noi per loro,preghiamo per le anime sante del purgatorio perchè possano essere accorciate le loro pene ,loro pregano tantissimo per noi. Spesso di notte ci si sveglia,proviamo a pregare di notte,nei momenti d’insonnia,allora la volontà del Padre sarà fatta anche in terra,cioe nel nostro cuore.PROVATE PER CREDERE ma con fervore e perseveranza e non spaventiamoci se ,durante la preghiera il movimento dei nostri pensieri ci assale,il demonio le proverà tutte per distrarci,d’altronde non attacca i peccatori che non vogliono convertirsi,quelli sono già suoi,attacca chi vuole essere di DIO ma …CRISTO VINCERÀ’.
La banda Bassetti e Jorge Gambadilegno fanno disastri in tutti i campi. Che il buon Dio ci liberi da questi seguaci di Giuda e ci ma di dei santi pastori