UNA PETIZIONE DI CITIZENGO IN APPOGGIO AI VESCOVI.

1 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, da Matteo Fraioli, di Citizengo, abbiamo ricevuto questo appello, che volentieri condividiamo. 

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Non potevamo rimanere in silenzio. Hanno deciso di riaprire parchi, musei, librerie e palestre… ma non le Chiese. Abbiamo fatto sentire la nostra voce e sembra che ci stiano iniziando ad ascoltare.

Dopo l’annuncio del Premier sulla Fase 2 e la completa omissione della sfera religiosa all’interno del nuovo decreto sulla riapertura, i vescovi della CEI, in dialogo da settimane con le istituzioni, hanno espresso il loro dissenso. La lettera di disaccordo dei Vescovi  e il rumore dei fedeli contrariati dalla totale esclusione di una graduale riapertura al culto nelle nuove misure adottate dal governo sembrano aver spinto la politica a fare un passo indietro.

 Non so se lo sai, ma il presidente Conte ha annunciato che il governo sta lavorando con la CEI nella“definizione di un protocollo per consentire ai fedeli di partecipare a cerimonie religiose in massima sicurezza.

 La politica ha deciso di fare un passo indietro, e questo è solo grazie alla voce di un popolo cristiano attivo. La petizione promossa da liberi cittadini sulla nostra piattaforma sta avendo un grandissimo successo, un sostegno importante per molti pastori che si stanno prodigando affinché la celebrazione dell’Eucarestia possa essere introdotta nuovamente – gradualmente e nel rispetto delle norme sanitarie – nella vita della comunità cristiana.

CitizenGO vuole sostenere questa libera iniziativa sottolineando il suo appoggio ai Vescovi e all’intera Comunità della Chiesa.

Firma la petizione per chiedere al Governo di concedere alla Chiesa il ripristino delle celebrazioni Eucaristiche e la riapertura del culto ai fedeli, lasciando che i pastori si organizzino nel rispetto delle norme sanitarie.

Se è stato trovato un modo per fare la spesa in sicurezza, lavorare in sicurezza, fare sport in sicurezza, ciò non può escludere che si trovi un modo anche per celebrare il Sacramento dell’Eucaristia in sicurezza.

 Perché sminuire l’importanza della fede?

Escludere la sfera religiosa dalla ripartenza, in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, significherebbe negare alle persone una risorsa e un conforto morale, spirituale, psicologico ma anche sociale molto importante.

Per milioni di cristiani che hanno fatto esperienza della fede, l’Eucaristia rappresenta il più grande conforto. Questo tempo di crisi ha permesso che emergesse con più forza la profonda e delicata ferita della fragilità umana di fronte al dolore e alla sofferenza, alla quale la fede può dare sollievo più di qualsiasi libro o passeggiata in un parco. E in un momento dove si parla di ripartenza, come si può pensare di escludere una risorsa morale e spirituale fondamentale come quella del culto?

 Per favore, puoi aiutarci a raggiungere le 100.000 firme? Se non l’hai ancora fatto, firma la petizione per sostenere i Vescovi e il ripristino graduale delle celebrazioni Eucaristiche, in prudenza e sicurezza.

È giunto il momento di farci sentire!

 Chiediamo al Governo di ascoltare le richieste dei Vescovi e di tutto il popolo cristiano, permettendo il ripristino delle celebrazioni Eucaristiche in prudenza e nel rispetto degli accorgimenti necessari.

 FIRMA LA PETIZIONE

 Facciamo sentire ai Vescovi il nostro sostegno! Firma la petizione per chiedere al Governo il ripristino delle celebrazioni Eucaristiche nelle Chiese.

 PS: In seguito alle dichiarazioni della CEI, il presidente Conte ha promesso nei prossimi giorni un “protocollo” per le funzioni religiose. FIRMA QUI e CONDIVIDI la petizione, affinché giunga al Governo la nostra voce: non vogliamo essere messi da parte!

 

Maggiori informazioni:

La libertà di culto è minacciata (Tempi)

https://www.tempi.it/la-liberta-di-culto-e-minacciata/

La Chiesa rompe con Conte (Il Tempo)

https://www.iltempo.it/politica/2020/04/27/news/giuseppe-conte-fa-infuriare-vescovi-messe-vietate-fase-due-coronavirus-4-maggio-cei-parrocchie-liberta-culto-1320676/

Se per battere la paura del contagio da coronavirus, si mettono in ginocchio le nostre chiese (La Stampa)

https://www.lastampa.it/cronaca/2020/02/29/news/se-per-battere-la-paura-del-contagio-da-coronavirus-si-mettono-in-ginocchio-le-nostre-chiese-1.38530058

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12 commenti

  • Chiarastella ha detto:

    D’accordo con tutti tranne che con Alda.

  • Shalom ha detto:

    E chi si fida più della CEI e dei Vescovi (non tutti per fortuna)? Definoscono ora “un abuso inaccettabile” quello che prima avevano approvato senza muovere ciglio come “lodevole e comprensibile sacrificio”! Hanno perso ogni credibilità e credono di poterla ricuperare così ingenuamente? Camaleonti!

  • wisteria ha detto:

    Non firmerò per o motivi di cui sopra. Prevedo che la riapertura sarà più imbarazzante della chiusura.

  • Raffaella ha detto:

    Chiedere al governo di CONCEDERE alla Chiesa…ma siamo matti?
    Si sveglino i Vescovi una buona volta; raccolgano quello che hanno seminato.. servi del potere!!!

  • Donna ha detto:

    Ma se non erro, come ho letto da tante autorevoli fonti, la decisione di riprendere le celebrazioni non compete ne a CEI ne tanto meno al signor Conte, ma esclusivamente ai vescovi, ergo perché dovrei firmare per chiedere a Cesare, di poter adorare Dio Eucaristia e di celebrarlo,? i vescovi hanno già questo potere, a loro bisogna chiedere perche continuano a non prendere decisioni che possono prendere, ma colti dal virus donabbondiesco perseverano sul “questa messa non sa da fare ne ora ne mai” !
    Mi spiace, ma non trovo giusto firmare per chiedere a Cesare quel che non è e non sarà mai di Cesare !

  • Nazzareno Garbuglia ha detto:

    Non posso firmare una petizione che chiede a Cesare (Stato) il ripristino (autorizzazione) della Santa Messa (Eucarestia) per celebrare Dio.
    Appena prima ho letto l’articolo di Adernò e non vorrei far torto alle sue ragioni.
    Firmerei qualsiasi altra petizione che chiede ai Vescovi di ripristinare il primato di Dio, il rispetto dell’autonomia, della libertà e del potere apostolico sulla Chiesa.

    • Don Matteo ha detto:

      Pienamente d’accordo. Semmai la petizione è da rivolgere ai vescovi e alla CEI. Ma dalla nullità dei nostri vescovi non può nascere qualcosa. Ex nihilo nihil. Che disastro!!!! Tutti noi parroci dovremmo dimetterci per protesta!

    • Adriana ha detto:

      Concordo ,
      inoltre non mi interessa che i Vescovi ri-aprano le chiese che essi aprono per i colleghi Imam.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      Naturalmente mi associo

    • Maria Grazia ha detto:

      Sono d’accordo con NAZZARENO. Sottoscrivere una petizione al Capo del Governo Italiano perchè autorizzi il ripristino delle funzioni religiose è un esplicito atto di riconoscimento delle sue competenze in detto ruolo;
      secondo me è sbagliato il destinatario: non dovrebbe essere Conte ma Bergoglio.
      E’ già anomalo scrivere al Papa perchè ristabilisca la celebrazione delle Messe in quanto dovrebbe essere sua esigenza primaria, senza bisogno di sollecitazione alcuna; qualcuno, però, dovrebbe chiedere a Bergoglio il motivo per cui non mostri alcuna fretta nell’apertura delle chiese ma anzi sottolinei, piuttosto, la dovuta sottomissione dei vescovi al pieno rispetto dei tempi stabiliti dal Presidente del Consiglio.

  • Massimiliano ha detto:

    Finalmente sappiamo la fonte giuridica del provvedimento del governo i relazione ai funerali! https://youtu.be/n1wpfsmhdHY
    Direi che non ci sono dubbi… saluti.
    Massimiliano.

  • Alda ha detto:

    Da mo’ che ho firmato😁