MESSA NEGATA. DECRETI ABNORMI, CEI PASSIVA, VESCOVI SUCCUBI.
20 Aprile 2020
Marco Tosatti
Carissimi amici e nemici di Stilum Curiae, si stanno moltiplicando in tutta Italia gli episodi che vedono le Forze dell’Ordine intervenire nelle chiese per sanzionare sacerdoti e fedeli che officiano o presenziano alla messa, anche in condizioni di totale sicurezza per i presenti. È certamente il frutto delle decisioni della Conferenza Episcopale Italiana (e della Segreteria di Stato) eccessivamente sottomesse ai voleri del governo di Giuseppe Conte. A questo proposito volentieri pubblichiamo un interessante e approfondito contributo dell’avvocato Maria Stella Lopinto sugli aspetti legali (e illegali) della situazione attuale. Buona lettura.
§§§
L’abuso del diritto nell’ordine civile ed ecclesiastico mette in pericolo ogni libertà.
I vari decreti emanati dal Governo italiano sono pronunciati esautorando ogni potere parlamentare ed ogni dettato costituzionale. A maggior ragione sono abnormi laddove legiferano in materia di sovranità non propria vietando l’accesso alle chiese, la celebrazione di Messe e funerali, e stabilendo addirittura chi può esservi presente. E’ come se Macron facesse un decreto con cui vieta agli italiani di circolare in Italia o se la Merkel vietasse agli italiani di andare in Comune o in Prefettura.
Così come la CEI, che si è pronunciata in materia Covid con meri comunicati stampa, mai in adunanza plenaria e mai con un pronunciamento ufficiale sul Notiziario, può avere alcuna autorità sui Vescovi, i quali conservano quindi ogni e più ampia autonomia nel governare le proprie Diocesi (il «Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana» è l’organo ufficiale nel quale sono pubblicate le deliberazioni, i documenti e le dichiarazioni degli organi della CEI ai sensi dell’art. 2 del Regolamento, una sorta di Gazzetta Ufficiale).
Né i fedeli sono quindi in astratto tenuti ad osservare il divieto di partecipare alle Messe cum populo, tranne che abbia così disposto il rispettivo Vescovo, ed anche in quel caso è importante che vivano pienamente la propria libertà intellettuale nel non sentirsi vincolati da tale divieto, sebbene di fatto siano costretti a subirlo.
Del resto, i Decreti pronunciati dalla “Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti” il 19 e il 25 marzo 2020, a firma del Cardinale Sarah quale Prefetto (ma, si noti bene, solo De mandato Summi Pontificis pro hoc tantum anno 2020), invocati come fonte sia dalle comunicazioni del Presidente della CEI del 25 marzo (priva di ogni autorità) che dai Vescovi (come il Card. De Donatis per la Diocesi di Roma), costituiscono solo “indicazioni generali e suggerimenti” dati ai Vescovi (si noti per inciso che il Decreto del 19 marzo 2020 non è più rinvenibile sul sito della Santa Sede). Quindi in quanto “indicazioni e suggerimenti”, non hanno alcuna forza cogente e vincolante se non nella misura in cui vengono recepiti dai Vescovi.
Il decreto del 25 marzo inoltre suggerisce alle Conferenze Episcopali e alle singole diocesi di non mancare “di offrire sussidi per aiutare la preghiera familiare e personale”: evidentemente la Congregazione per il Culto Divino non poteva demandare alla CEI nulla che non fosse nei poteri a questa delegati, perché in effetti la CEI ha solo poteri relativi ai rapporti con lo stato e non quelli di dare indicazioni ai vescovi, costituendo essa “l’assemblea permanente dei vescovi italiani (che) esercita la propria attività nell’Assemblea Generale (ed) È un organismo che assume particolare rilievo nei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica”. La CEI, che quindi non ha alcun potere gerarchico sui Vescovi, non foss’altro perché gerarchicamente è subordinata sia ai Vescovi che al Sinodo, non è però intervenuta per stigmatizzare e bloccare le violazioni perpetrate dallo Stato Italiano contro l’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica italiana, in particolare gli artt. 5 (comma 2: Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica) e 11 (La Repubblica italiana assicura che…la degenza in ospedali, case di cura o di assistenza pubbliche, non possono dar luogo ad alcun impedimento nell’esercizio della libertà religiosa e nell’adempimento delle pratiche di culto dei cattolici), né vi sono state intese o accordi volti a regolare le emergenti esigenze tra le competenti autorità dello Stato e la CEI (art. 12) o è stata costituita una Commissione Paritetica a cui la CEI e la Repubblica Italiana abbiano affidato la ricerca di un’amichevole soluzione per l’interpretazione delle suddette norme (art. 13).
La CEI, che quindi è un organismo con un ruolo importante nel rapporto fra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica, non ha fatto altro che recepire in modo supino, nonché in sedi non ufficiali, ma solo assumendoli in meri comunicati stampa, i provvedimenti del Governo assunti a loro volta illegittimamente (vedi link https://chiciseparera.chiesacattolica.it/orientamento-circa-le-celebrazioni-liturgiche-e-la-visita-dei-fedeli-alla-chiesa/).
A questo punto è d’uopo chiedersi chi ha il controllo sulla CEI, evidentemente inadempiente e, con la sua omissione, gravemente dannosa per i rapporti stato/chiesa e per il diritto di culto dei fedeli: chi dovrebbe richiamarla o sopperire ai suoi vuoti? L’unico che mi sovviene è il Segretario di Stato della Città del Vaticano e, se non lui, il Santo Padre. Non è possibile infatti pensare che la Città del Vaticano abbia abdigato alle sue prerogative, ma solo che vi sia stata una grave deficienza da parte dei soggetti preposti alla materia. Certo, se nessuno parla, c’è da preoccuparsi seriamente.
Il Santo Padre ha ultimamente manifestato il suo dissenso verso le celebrazioni virtuali parlando a Santa Marta (vedi omelia di venerdì 17 aprile): si auspica che la sua parola non sia ascoltata come se fosse quella di un estraneo a tutto quello che sta succedendo, ma come quella del Capo della Chiesa Cattolica e come tale immediatamente efficace per far riaprire tutte le chiese e far riprendere la celebrazione delle Sante Messe cum populo e far celebrare i funerali. Se anche la parola del Santo Padre risulta essere flatus vocis per lo Stato italiano, signori miei, la situazione è davvero grave e in tal caso l’unica speranza è che il Santo Padre alzi subito e davvero la sua voce.
Riguardo alle restrizioni nel frattempo assunte da parte dei Vescovi o, in mancanza, direttamente dai Parroci, confusi da questa ridda di provvedimenti illegittimi ed autorità improvvisate tali: ci chiediamo se il singolo fedele sia obbligato in coscienza ad obbedire a disposizioni che limitano la sua partecipazione alle Sante Messe. Sappiamo che in coscienza il singolo fedele, in ciò che attiene alla fede e alla morale, possa non sentirsi e non essere obbligato. E allora: il vietare al singolo fedele la partecipazione alle celebrazioni Eucaristiche può essere ritenuto contrario alla fede e alla morale? Sì. E’ contrario alla fede e alla morale perché in termini espliciti si equipara l’atto che per eccellenza è costitutivo delle fede Cattolica, la Santa Messa, ad atto pericoloso e nocivo per la salute e la vita degli uomini, sopprimendolo e svuotandolo direttamente di ogni suo significato. Deinde: in coscienza il fedele non può sentirsi obbligato verso tale disposizione, anche qualora fosse legittimamente disposta, cioè fosse pronunciata da legittima autorità. A maggior ragione, qualora il Vescovo della Diocesi non abbia disposto in materia, il fedele e prima di lui i Parroci, non sono obbligati a osservare mere indicazioni della Cei o disposizioni inesistenti perché prive di sovranità da parte del Governo italiano.
In conclusione, il soggetto investito di due tipi di divieti, l’uno proveniente dall’autorità civile e soggetto a sanzione amministrativa (già penale) e l’altro subìto di fatto mediante l’impossibilità a entrare in chiesa durante le celebrazioni Eucaristiche, subisce due diverse ingiuste privazioni, da parte di due diverse sovranità che incidono su un medesimo suo diritto.
Di fronte all’inconsueto accordo fra i due detti soggetti che governano entità diverse e contrapposte, la città di Dio e la città degli uomini, sorge legittimo il dubbio del perché di tale coordinamento di forze convergente verso l’abolizione di un medesimo diritto. Il tutto in tempi di emergenza sanitaria. Che nesso c’è? Il nesso è presto detto.
C’era una volta uno, di nome Giuda, che cercava l’occasione propizia. E la cercava in accordo con il Sommo Sacerdote e gli Anziani, per uccidere Uno perché non morisse l’intera nazione (dal punto di vista religioso) e perché morisse Uno che si faceva re al posto dell’imperatore (dal punto di vista civile).
Ecco il nesso. L’occasione propizia. La cercavano ed è arrivata. E’ questa l’occasione propizia. L’hanno trovata. Quale occasione più propizia di un’epidemia che annichilisce il mondo con la paura della morte per perpetrare un disegno volto all’ordine economico mondiale! Del resto è in perfetta consonanza con la campagna culturale fatta da anni per irridere la morte, esorcizzandola col metterla sui cappellini dei bambini, sulle magliette con gli strass, tatuandola come orrida rappresentazione di un gusto privo di ogni senso del bello. E ora che questa morte vera incombe sul mondo in modo impari, e i popoli non hanno più le risorse morali e culturali per affrontarla, l’occasione è arrivata. Quale momento migliore: mentre i popoli si trincerano docilmente dietro le porte delle case, imparando all’improvviso la disciplina, e in modo passivo accettano ogni privazione, perché non mistificare il lecito con l’illecito? Quale occasione migliore per far passare come volte al bene privazioni che sono invece nefaste e odiose, pervasive e persuasive per realizzare un’umanità indifesa e manipolabile? Quali sono le privazioni illecite che si impongono con la scusa del virus? Presto detto. Si potrebbe mai, in nome di un’epidemia, imporre di ignorare i corpi moribondi e poi cadaveri dei propri cari? O imporre di considerare un’intera popolazione come solo corporea, fisicità molecolari analizzate al microscopio alla stessa stregua del virus che li nefasta, privi di una natura razionale e spirituale? Si può, in nome di un’epidemia, imporre ai popoli di non inginocchiarsi davanti a Dio nel Sacrificio Supremo proprio nel momento in cui più che mai è evidente che l’uomo non lo è, Dio? Ecco, hanno aspettato l’occasione opportuna per consegnare Gesù. Anche oggi, e più che mai, Gesù è consegnato in ognuno di noi, condannati ad essere dimentichi di chi siamo, prostrati ad essere solo corpi incarcerati per paura della morte a causa di un invisibile virus subdolo e vile. Ma non è più vile da parte dei potenti, in nome del virus, togliere ogni dignità ai moribondi? Ai morti? Ai parenti che li piangono? Facendo loro accettare senza batter ciglio il modo sacrilego di trattare i loro defunti, senza un’esequia, senza un funerale, trasformandoli con il loro consenso in esecutori muti di nefandezze disumane? Facendo dimenticare a tutti gli esseri viventi la loro natura razionale e spirituale, schiacciando le loro menti fino al punto di renderli attoniti e felici di vedere la Messa di Pasqua in streaming? Quale grande vittoria quella di chi oltre alla vita corporale ci toglie quella spirituale! chi saremo dopo aver debellato il virus se non i suoi figli morti dentro? Dimentichi dell’anima che tutto ci fa essere in eterno?
Il più grave peccato contro Dio è quello commesso da Giuda. E non appariva tale. Nessuno ha potuto accorgersene, nessuno ha capito, anche perchè tutto era alla luce del sole e fatto addirittura col consenso e l’approvazione del Sommo Sacerdote a cui Giuda aveva offerto la sua obbedienza: volete Gesù? Ve lo consegno io: quanto mi date? e “da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù”.
Cosa c’è di più irreprensibile? Obbedire al Sommo Sacerdote. Aver cenato con Gesù ed eseguire apparentemente le sue indicazioni: quello che devi fare, fallo subito. E Giuda non vedeva l’ora, andarsene lasciando credere a tutti che andava a fare una cosa per Gesù. Tutto apparentemente virtuosamente obbediente, tranne che invece lo stava tradendo.
E noi? Non siamo traditi? Traditi nella nostra identità di esseri razionali e spirituali, traditi perché dietro una malintesa obbedienza ci impongono imperativi che ci si ritorcono contro, traditi perché trattati solo come corpi privi di un’anima che finchè ce la fanno, bene, sennò in fila indiana verso i forni crematori, perché non resti traccia. Non sia che a qualcuno venga in mente l’idea di fare un’autopsia di mamma o papà (mi chiedo dove stà scritto che le salme debbano essere cremate senza alcun consenso: qualcuno spero approfondirà).
Si sono alleati quelli che sanno bene come si governano i popoli: togliendogli l’anima, annichilendoli per la paura, togliendo ogni libertà e minacciando sanzioni e pene. Resta a casa, così noi distruggiamo la storia di un popolo, la sua Costituzione, la sua identità cristiana, la sua anima nobile, la sua intelligenza colma di spirito eterno.
Restiamo pure a casa, finchè non sarà dimostrato che è pure controproducente farlo (alcuni autorevoli virologi lo sostengono), ma non dimentichiamo di chiederci sempre dov’è la verità, quella umana e quella eterna. Rimaniamo vigili e attenti, soprattutto quando sia Pilato che il Sommo Sacerdote abusano delle leggi e si alleano contro l’Uomo.
Maria Stella Lopinto
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Tag: cei, coronavirus, governo, messa negata
Categoria: Generale
Ma, alla fine, tu chi sei? E, soprattutto, hai una soluzione ai presunti problemi? Forse, è meglio che preghiamo un poco di più e parliamo di meno.
Come preghiera preferisco sempre il brano evangelico del Padre misericordioso o “figliol prodigo”!
Buona vita.
Abuso di potere slegato dalla proporzionalità : da parte delle autorità civile e religiose. Che le civili trovino pretesti per bloccare il sacro, e specialmente i cristiani (i più perseguitati al mondo) é cosa nota storicamente. Che si alleino i vescovi é cosa scandalosa . In Italia lo scandalo é ancora più forte. Nella giacobina Francia la polizia ha aspettato la fine della Messa di mezzanotte pasquale, fuori dalla chiesa, per poi multare il solo parroco di 135 euro. Non i fedeli. Si trattava della consegna di una cartella amministrativa. In Italia sono rimasta delusa dalla reazione di certi carabinieri che mettono sullo stasso piano un reato penale in flagrante ed un reato (tutto da dimostrare, anzi pare che siano loro ad averlo fatto) amministrativo. Ne sono disgustata. La Francia segue la stessa curva di svikuppo cov19 dell Italia, ma non abbiamo le rigide restrizioni italiane. Non é che si é esagerato? Esiste ancora un briciolo di democrazia per esprimere dubbi sull operato del governo o siete già passati incoscientemente sotto l uomo forte?
Mi hanno inviato questo messaggio: sembra troppo bello per essere vero!
BELLISSIMA NOTIZIA I VESCOVI IL 1º MAGGIO AFFIDERANNO L’ITALIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà venerdì 1° maggio, al Santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio, alle 21, con un momento di preghiera.
La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’atto di affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.
Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e in provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria.
Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti.
Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.
Video sul 5G
Ok, è di un vescovo ortodosso, ma lo ritengo comunque molto interessante:
https://www.facebook.com/sara.pace.3975/videos/627805388065845/?sfnsn=scwshwa&extid=qEHeAZJ6phgnEgPq&d=w&vh=i
” E’ come se Macron facesse un decreto con cui vieta agli italiani di circolare in Italia o se la Merkel vietasse agli italiani di andare in Comune o in Prefettura”
…beh poco ci manca!
Da un prete critico con le gerarchie massoniche al potere nella Chiesa Cattolica e nel Governo, ma moderato e finora rispettoso dell’autorità, civile e religiosa, che fino a pochi giorni fa invitava a pregare in silenzio, senza proteste pubbliche:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3504_Elia_Ritorno_degli_idoli.html
“…..si assiste a un accanimento intransigente contro le persone che escono, mentre zingari e immigrati son lasciati liberi di andare indisturbati dove vogliono…non è una manifestazione di razzismo, ma un esercizio di rigore intellettuale, quello di cui si dimostra privo chi, al contrario, discrimina e criminalizza, paradossalmente, i propri stessi concittadini.
A quanto pare, le nostre autorità – civili o ecclesiastiche che siano – odiano coloro per il servizio dei quali esistono… a meno che non stiano pedissequamente eseguendo degli ordini.
E’ sempre più difficile reprimere tale sospetto. .
I nuovi vaccini – pare – contengono sostanze che indeboliscono le difese immunitarie e perfino dispositivi di nanotecnologia che rendano gli uomini fisicamente tracciabili grazie alla velocissima rete 5G, anch’essa molto nociva alla salute: senza eufemismi, una vera e propria arma di sterminio. L’arresto delle attività produttive, guarda caso, non ha affatto interessato la posa della fibra ottica, che invece è proseguita a ritmi serrati, anche con l’impiego di manovalanza chiamata da altre regioni. Il motivo è semplicissimo: senza di essa l’Internet di quinta generazione (sistema integrato di trasmissione con cavi e antenne) non può funzionare, poiché intaserebbe la fibra finora utilizzata. Cominciano a tornare i conti…
L’emergenza sanitaria è dunque molto vantaggiosa per chi vuole imporre la vaccinazione forzata e mascherare segrete manovre… L’obiettivo è un mondo in cui siano tutti connessi… cioè tutti controllati e manipolati – per la nostra salute e sicurezza, s’intende – con la tecnologia digitale: è il cosiddetto Internet delle cose, che mira a collegare computer, cellulari, elettrodomestici, automobili, tessere sanitarie, conti bancari… Non è un romanzo distopico né un film di fantascienza, bensì la realtà verso la quale ci stanno portando.
Il neonato sistema totalitario ha pure il proprio instrumentum regni, cioè la nuova religione unica, sincretica e panteistica, che deve asservire gli uomini anche spiritualmente. Il quotidiano della C.E.I. (Avvenire) è giunto in questi giorni a titolare: “È il momento di gettare le basi per un nuovo ordine mondiale”.
Caspita, si son finalmente tolti la maschera: a cominciare dal loro capo, son tutti agenti del regime.”
Pubblicità progresso:
https://openfiber.it/tecnologie/5g/5g/
Ho letto che hanno denunciato a Cinisello Balsamo e Trieste decine di fedeli ortodossi e i preti che hanno celebrato la Divina Liturgia pasquale per la solita violazione del DPCM in materia di “eventi religiosi”. Intanto piena solidarietà alle persone che hanno scelto Dio invece di Cesare.
Nel primo caso la cerimonia pare sia stata addirittura interrotta mentre nel secondo è stata lasciata terminare e si svolgeva in una chiesa cattolica prestata da tempo dalla Diocesi locale alla comunità rumena.
Mi chiedevo, se l’avvocato o altri potranno rispondere, come si configura la tutela dell’esercizio del culto ad esempio dei nostri fratelli scismstici nel nostro territorio.
“L’isolamento appartiene all’essenza del dominio in quanto tale. Isolare qualcosa significa disporne, significa cioè che il dominato non obbedisce ad altri ordini che a quelli del dominante.” – Emanuele Severino, Destino della necessità, cap. V: “Isolamento e dominio”, pp. 237-8.
Sono curioso di vedere come si comporteranno gli zelanti politici nei confronti del Ramadam che comincerà a breve, e come si inchineranno i nostri pseudo vescovi se lo stato non interverrà.
Le moschee sono aperte per la preghiera, salvo a Milano. La gente si riunisce per la preghiera comune. Distanziati immagino (no stretta di mano). Preghiera comune si, Messa con popolo no. Che l Italia si svegli su questo abuso di potere di Stato e vescovi : https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/moschee-senza-strette-di-mano-preoccupati-per-il-ramadan-1.5051647
Fra Paolo da Salò (Bellintani)
Nel 1587, al momento della separazione da Milano della nuova provincia cappuccina di Brescia, si stabilì, come il fratello, nella sua zona d’origine. In quell’epoca doveva aver già iniziato a raccogliere le sue esperienze in un manoscritto, il Dialogo della peste, che una nota al titolo riferisce composto dopo la morte di s. Carlo Borromeo (3 novembre 1584).
Scritto con lo scopo di insegnare a governare un lazzaretto nel forte spirito di servizio ai poveri e ai bisognosi tipico del francescanesimo cappuccino, il Dialogo reputa la peste un castigo di Dio da affrontare con la preghiera, il digiuno e la carità, accompagnati però dalla fiducia nella divina misericordia che può revocare il flagello se si opera bene per rimediarvi soccorrendo nel modo più appropriato i malati e reprimendo ogni manifestazione di avarizia – dal furto alla speculazione – e di lussuria, in cui individua un veicolo di contagio.
E stasera su RAI3 un altro attacco a mons. Viganò e al card. Burke.
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202004/200420redazionerepubblica.pdf
Le solite scemenze. Salvini non è affatto a capo del comitato scientifico della Fondazione Sciacca. Burke se n’è andato dal Dignitatis Humanane Institute per non prestarsi a speculazioni politiche. E soprattutto: non è Burke che ce l’ha con papa Francesco, è papa Francesco che ha trattato a pesci in faccia Burke. Più in generale, il trucco consiste nel presentare con tono scandaloso notizie più o meno artefatte ma normali. Chissà perché nessuno ha mai fatto servizi televisivi per denunciare, per esempio, le cricche anti Benedetto XVI, coi loro papaveri e le loro manovre internazionali nell’ombra.
Report è fazioso, ma è molto difficile che sbagli. Comunque è da ingenui pensare che questi vari personaggi agiscano senza una regia superiore. Pesci in faccia a Burke? ma dove? A me risulta che lo abbia semplicemente ignorato, sia al tempo dei dubia, sia di tutte le iniziative successive.
Lo aveva ricevuto in udienza e trattato male (come fa di solito quando qualcuno non gli garba) togliendogli la carica che ricopriva. I Dubia sono venuti dopo.
https://www.miopapa.it/burke-cardinale-rimosso-papa/
Era tutto già scritto.
Segnalo, pertinente, il Baronio, non nuovo, che mi è arrivato oggi
https://opportuneimportune.blogspot.com/2020/02/se-parliamo-esplicitamente-querida.html
Baronio ha anche rinnovato il sito
Speriamo abbia rinnovato anche il cervello
Mail inviata al Vescovo di Cremona.
A Sua E.R. Monsignor Antonio Napolioni,
Eccellenza mi permetto di esprimere a Lei e al Suo Parroco, Don Pasquale Viola di Gallignano, la mia vicinanza di devoto e indegno Cattolico, per la terribile profanazione perpetrata da agenti di P.G. dello Stato Italiano.
I soprusi dello Stato Italiano contro il culto religioso si stanno facendo vieppiù numerosi in tutta Italia in violazione della Costituzione e del Concordato Chiesa-Stato peraltro essendo detti soprusi disposti con semplici Decreti Amministrativi in barba alle più elementari nozioni del Diritto.
Non sto qua a ripetere quanto già detto da molti circa l’assurdità di chiudere Chiese, magari di grande capienza, invece di organizzare misure di distaziamento e incremento delle SS. Messe per diluire ulteriormente l’affluenza di quei pochi Cristiani che ancora praticano e che, ne sono certo, dopo l’emergenza diminuiranno ancora di più.
Esprimo solo il dolore, Eccellenza, di uscire stamane e trovare a pochi metri da casa il vinaio e il tabaccaio aperti (locali di pochi metri quadrati)! Povero Gesù!
Tornando al fatto di Gallignano, devo sperare che quegli agenti non fossero Cristiani altrimenti non si spiegherebbe il loro comportamento. Per ottemperare al loro dovere avrebbero potuto, al massimo, limitarsi a chiedere ai fedeli astanti di uscire senza disturbare la Santa Liturgia.
Sono certo che Ella avrà comunque già intrappreso le azioni necessarie a verificare se tale illegale oltraggio è dovuto ad un eccesso di zelo degli agenti o a una precisa disposizione dei loro superiori per poter agire, personalmente ritengo anche legalmente, al livello adeguato.
Personalmente, oltre a rinnovare i sensi della mia vicinanza a Don Viola, qualora Egli fosse costretto a pagare la contravvenzione, mi rendo disponibile a partecipare a qualsiasi colletta per raccogliere il denaro necessario.
So però che in tutta Italia, molti Santi Sacerdoti, sentiti dei legali, hanno deciso di rifiutarsi di pagare l’ingiusto provvedimento.
Che il Signore Iddio ci salvi dai malvagi e dagli empi ancora prima che dalla malattia la quale, se ci uccide in stato di Grazia, è solo un guadagno come insegna l’Apostolo delle Genti.
Laudetur J.C.
(lettera firmata)
Ultimamente ho appreso che in una località vicino Messina, di nome Giampilieri, ci sarebbe una statua della Madonna che avrebbe pianto in passato e piangerebbe di nuovo ora. Il nuovo vescovo ausiliare di Messina si è affrettato a dichiarare che le statue non piangono e che la Madonna piange quando non aiutiamo gli altri. Vorrei chiedere: ma la Madonna non ha il diritto di piangere se qualcuno La offende o offende Suo Figlio e il Creatore? Che le statue della Madonna non piangano in assoluto, è smentito dai fatti storici. Se il neovescovo ha dichiarato così, vuol dire che nei piani alti va di moda pensare così.
Il buffo è che il suddetto vescovo, al termine della sua consacrazione, ha ringraziato non solo ovviamente papa Francesco, al cui magistero si dichiara ossequiente, ma anche un illustre concittadino che sarebbe nientemeno che il famigerato p. Antonio Spadaro! Quindi Spadaro è messinese (e forse mette becco nelle nomine dei vescovi). C’è qualcuno di Messina tra i lettori di questo blog? Siete orgogliosi anche voi di questo vostro concittadino illustre?
Nell’estate indicata, ho ripreso in mano “il gattopardo ” di Tomasi di Lampedusa. Volevo rivedere i rapporti tra la Sicilia conquistata e i sabaudi invasori. Ma sono invece rimasto colpito dalla presenza costante di un gesuita dentro la famiglia del principe. Chissà se diventando gesuita padre Spadaro non abbia pensato di poter ricoprire una posizione analoga nei confronti di tutti noi…
Credo che si potrebbe definire questo tipo di atteggiamento come “spirito di dominazione “.
Basta con la lagna sui “sabaudi invasori”… La Sicilia era antiborbonica sin dal 1820. Crispi, La Masa, Pilo erano siciliani. I Savoia sono una delle dinastie con più santi e beati e non erano più monarchi assoluti dal 1848. L’unità d’Italia non fu un complotto né un capriccio ma un’aspirazione di tanti.
https://editrice.effata.it/libro/9788869293627/i-savoia-sugli-altari/
http://www.santiebeati.org/dettaglio/93538
Purtroppo c’è il solito equivoco. Il Segretario di Stato non è “della Città del Vaticano” – nel qual caso non si vede che competenze avrebbe nel territorio dello Stato italiano come di qualsiasi altro Stato – bensì Segretario di Stato DELLA SANTA SEDE. Quindi ciò che riguarda la Chiesa dei singoli Paesi non riguarda la Città del Vaticano – un semplice staterello fra tanti – bensì la Santa Sede, che per i suoi fini apostolici attualmente gode anche della sovranità terrena su un territorio eretto a Stato della Città del Vaticano (ma potrebbe anche farne a meno, in via teorica, continuando pur sempre a esistere come Santa Sede). I concordati e i rapporti diplomatici dei vari Paesi sono stipulati e instaurati con la Santa Sede, non col Vaticano.
Siccome
“non cade foglio che non voglia Bergoglio”,
la pantomima di lui che ora, a giochi ormai fatti, fa il rivoluzionario e si mette dalla parte di Cristo e dei fedeli dicendo, a Quaresima, Pasqua, e Ottava di Pasqua ormai saltate,
che non è d’accordo con la chiesa virtuale, quando sappiamo tutti che l’ha voluta lui, questa pantomima, dicevo, è veramente indecente, come indecente è appellarsi alle sue parole per uscire da un problema che lui stesso ha creato.
Ringrazio di cuore la dott.ssa Maria Stella Lopinto, che ci ha offerto la sua “profonda” riflessione sugli forti abusi che i fedeli cattolici stanno subendo in questo tristissimo periodo!!! La ringrazio.
Gli apprendisti stregoni e i “traditori” della Città di Dio.
Google – si sa – è un Grande Fratello. Attraverso il nostro cellulare “traccia” i nostri spostamenti e statistica le nostre abitudini. Nel suo ultimo bollettino (14 aprile) (leggetelo su questo link https://www.google.com/covid19/mobility/ ) ha rilevato che:
“In Italia, primo Paese europeo ad incontrare l’epidemia, le visite ai negozi al dettaglio e alle attività ricreative sono crollate del 94%, dell’85% per le drogherie e le farmacie e del 90% per i parchi.
Anche la Spagna, che è stata particolarmente colpita dal virus, ha registrato un calo del 94% per la vendita al dettaglio e le attività ricreative, insieme al 76% per gli alimentari e all’89% per i parchi.”
Questi dati hanno come punto di riferimento iniziale il Sabato 29 febbraio 2020 cioè quando è incominciato la “democratica” strategia del CONFINAMENTO (che ora va chiamato “lockdown” perché bisogna essere “update”).
Noi – SUDDITI e IGNORANTI – abbiamo ubbidito a Cesare e al sinedrio detto “cattolico” chiudendo perfino le chiese perché i “contatti umani” dei riti e dei funerali sono la causa del morbo.
Ma il morbo si è fatto beffe di CESARE e degli ESPERTI e infatti – nonostante il “lockdown” – il numero dei contagiati non è DIMINUITO ma ha un andamento “pazzo” (solo ieri +3047 contagiati rispetto al giorno precedente).
Affacciatevi su questo sito e leggetevi i numeri:
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/
Allora questa è la domanda da fare agli ESPERTI, ai TIRANNELLI, e ai porporati dalla colonna vertebrale FLESSIBILE:
A CHE E’ SERVITO IL “LOCKDOWN”?
Ora, però, che si sono accorti che hanno affossato l’economia e perfino il bancarottiere Vaticano si RI-CREDE perché il turismo ZERO gli ha tolto il “respiro” finanziario (dove batte la sua lingua cioè il suo “cuore”?), ora ”allentano le briglie agli asini”.
“Fase 2, “fase 3”, “trattiamo” per la riapertura delle chiese… e vai con il liscio.
Un grande grazie -ma veramente grande- aall’avvocato Maria Stella Lopinto: il suo scritto, completo e chiaro, descrive perfettamente la situazione.
Spiace dirlo -ed anzi: ribadirlo- ma è la Cei che ha combinato il pasticcio.
Ed è la Cei a doverlo risolvere.
Vittime noi fedeli, vittime i Sacerdoti che si trovano di fronte a restrizioni inaudite.
Il caso di Piacenza è stato già oggetto di un precedente post, ricordo quello accaduto poco distante sempre Domenica.
Ora si è davvero esagerato: la Cei deve intervenire ed il Vescovo di Cremona deve difendere il suo anziano sacerdote, don Pasquale (Lino) Viola per quanto è accaduto la mattina del 19 Aprile 2020, Domenica della Divina Misericordia, dentro la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo in Gallignano, frazione di Soncino in Provincia di Cremona:
https://youtu.be/nRfpJXf5Rxo
Le immagini parlano chiaro: si è mancato di rispetto ad un Sacerdote, ma soprattutto ciò è avvenuto durante la Celebrazione Eucaristica. Non solo un restringimento alla libertà di culto ma una grave mancanza di rispetto verso Nostro Signore Gesù Cristo: don Lino stava per iniziare la Consacrazione. Speriamo e preghiamo di cuore per quel Carabiniere: sperando che egli non si sia reso conto della gravità. E così anche le persone della Protezione Civile che han fatto irruzione in chiesa al grido di “la funzione è sospesa”. Una umiliazione per il Sacerdote, per la Chiesa cremonese, per tutta la Chiesa. Un grande dolore inferto a Nostro Signore.
Ma non esiste un articolo del codice penale che sancisce l’interruzione di funzione religiosa?
Ma nessuno degli interessati ha il coraggio de denunciare tali soprusi?
Va bene porgere l’altra guancia… ma quando è troppo!
Il fuoco del cielo si avvicina e questo evento causerà il panico tra gli abitanti della terra.
Grandi avvenimenti stanno per scatenarsi che cambieranno il destino dell’umanità; la morte pianificata di uno dei grandi re di questo mondo sarà la miccia che scatenerà la guerra e con essa la caduta definitiva dell’economia mondiale. Il fuoco del cielo si avvicina e questo evento causerà il panico agli abitanti della terra. La punizione per le nazioni empie è vicina, la Giusta Ira di Dio si scaricherà su quelle nazioni che hanno approvato l’aborto, l’ideologia di genere, i matrimoni tra coppie dello stesso sesso, l’eutanasia; anche dove regnano l’ingiustizia e la corruzione, dove il male e il peccato si sono accresciuti, soffocando il popolo di Dio. Molte di queste nazioni scompariranno e non ne rimarrà alcun ricordo.
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Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/04/20/il-fuoco-del-cielo-si-avvicina-e-questo-evento-causera-il-panico-tra-gli-abitanti-della-terra/
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Mi è venuto un pensiero: come mai i martiri, quelli di oggi, sono solo in Africa e in Cina? Qui da noi non ho visto azioni intrepide, che finora e non so per quanto sarà, non sottintendono un martirio fisico, ma la disposizione allo scandalo in Nome di Cristo.
Noto tanta sottomissione e obbedienza e p a u r a.
Non voglio offendere e giudicare tanti bravi sacerdoti che ci provano, sottovoce.
Davvero ho l intima convinzione che siamo dentro gli Ultimi Tempi. Che accadrà? Ci sarà il castigo dal Cielo o dovremo accontentarci di quello….. umano?
sì.. ma, avvocato, perché una volta lo chiama Santo Padre e l’altra lo chiama Sommo Sacerdote… non facciamo come la CEI… vogliamo essere chiari una volta per tutte !