DALLA GERMANIA: APRITE LE CHIESE, NON AVREBBERO MAI DOVUTO ESSERE CHIUSE.

10 Aprile 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, su Kath.net abbiamo letto questo articolo molto interessante di Birigit Kelle. Birgit Kelle è titolare di un blog sul sito dell’agenzia di lingua tedesca, ed è una cattolica molto impegnata come giornalista e pubblicista su tutti i temi che riguardano la società attuale. Mi sembra che i temi che tocca nella sua riflessione siano interessanti anche per noi.  

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“Sto scrivendo questo testo per un giornale. Non sarà stampato. Si teme il disappunto dei vescovi. “Lo scrivo comunque, bisogna dirlo”. Editoriale ospite sulla situazione della Chiesa nella pandemia di Corona. Da Birgit Kelle

Bonn (kath.net/Blog “Volle Kelle”) Una sua amica si è fatta avanti in questi giorni con grandi preoccupazioni: il suo padre demente andava in chiesa più volte al giorno, recitava il rosario, la fede è un’ancora importante nella sua routine quotidiana, soprattutto perché è anche vedovo da poco. Ora la chiesa è chiusa, non capisce perché, non sa dove andare, gli si deve costantemente impedire di andare in chiesa. Scene tratte da un villaggio in Baviera.

È la Domenica delle Palme, ma “Il Pane della Vita” non viene distribuito in Germania, ha chiuso le tende senza resistenza. Sto scrivendo questo testo per un giornale. Non verrà stampato. Temono il dispiacere dei vescovi. Lo scrivo comunque, va detto.

Attualmente in Germania stiamo sperimentando che è stato chiuso tutto ciò che, a quanto pare, non sembra essere rilevante dal punto di vista sistemico e che appare inutile dal punto di vista dello Stato: centri fitness, parchi di divertimento, chilometri di shopping, cinema – e chiese. Chiese? Potete correggermi, ma non ho sentito il grido della mia Chiesa quando è arrivato l’ordine dello Stato di astenersi dalle funzioni religiose. Dov’è la protesta, dov’è la rivolta dei pastori, dei pastori, dei sacerdoti e dei pastori che in questo momento stanno esortando a stare al fianco del loro gregge? È quasi inquietante con quale ampio consenso e silenzio le chiese ufficiali tedesche hanno ceduto alla volontà dello Stato senza opporre resistenza e quindi hanno anche accettato la definizione del contenuto: Sei sacrificabile.

Manca una settimana a Pasqua. La resurrezione sarà annullata quest’anno? Nei tempi buoni la stessa Chiesa ama sempre ricordarci che l’uomo non vive di solo pane. Esattamente. Chiesa, dove sei? Dove siete tutti voi, ora che ci sono persone bisognose, in prigionia, nelle paure esistenziali, nella preoccupazione per i parenti e la salute, si vorrebbero chiamare i rappresentanti della Chiesa. Ora che gli anziani muoiono da soli nei reparti di quarantena e di isolamento invece che con le loro famiglie. Un conoscente, è un autista di ambulanze d’emergenza, riferisce che si contano già più suicidi. Nella notizia il padre, che prima ha gettato la moglie e i figli, poi se stesso alla morte. Su Facebook la notizia del padre defunto, al quale nessun familiare ha potuto dire addio in ospedale, nemmeno la moglie che è stata sposata con lui per 60 anni. Rabbia. La disperazione. Chi li prenderà?

Si restringe la gola al pensiero di quante persone hanno bisogno di aiuto in questo momento, come pazienti e anche come parenti che si trovano in stato di emergenza – e da soli. Dopo la crisi, chi avrà bisogno di una chiesa che ti ha abbandonato quando le cose si sono fatte difficili? In ogni caso, Gesù non ottenne prima il permesso dall’imperatore per andare dai lebbrosi. Non mi aspetto un prete che metta in pericolo la sua vita. Ma non abbiamo avuto per tutti questi anni le lamentele sulle chiese vuote, sull’abbandono delle chiese e sulla loro chiusura?

E ora improvvisamente non c’è più posto per leggere la messa in banchi mezzi vuoti? Non lo capisco. Si potrebbe organizzare. Anche se c’è una fretta improvvisa. So che può sembrare strano ad alcune persone, ma si potrebbero celebrare cinque Messe di fila se si dovesse davvero limitare il numero di fedeli in chiesa per evitare infezioni.

Cambio di scena: Settimane fa, nel bel mezzo delle peggiori notizie della crisi di Corona, ho ricevuto immagini dai villaggi italiani, video che sono stati trasmessi in rete. I sacerdoti in piena regola portano l’ostensorio per le strade, benedicendo le persone in piedi alle finestre aperte. Uno di loro legge una messa su un grattacielo per tutto il quartiere. Se non potete venire da noi, allora saremo noi a venire da voi. Si può anche fare in questo modo. Un altro sacerdote vola con un aereo ad elica sopra i villaggi, portando nel suo bagaglio una statua di Maria e l’acqua santa, che versa dall’alto come benedizione sulla terra. Si può trovare che sia kitsch, o anche commovente. Benedizione dall’alto, chi non ne ha bisogno in questi giorni?

Pasqua è tra una settimana. Aprite i cancelli. Stiamo celebrando la Resurrezione. Ci vuole molta fiducia in Dio per credere a una storia impossibile che racconta come si supera la paura, si dà speranza e si sconfigge la morte. Non sono una studiosa della Bibbia o una teologa. Ma una cosa la so per certo: Gesù non ha mai evitato, non ha mai chiuso la porta, ed è sempre andato lì e da quelli che tutti dicevano che era meglio lasciar perdere.

Questo mondo ha bisogno di guarigione, questo è sicuro. Sono grata a tutti i medici, infermieri e badanti che attualmente sono lì per gli altri e che fanno il loro servizio per alleviare il dolore, per aiutare e sostenere, e che rischiano sempre in maniera ampia la propria salute. Il corpo ha bisogno di aiuto, ma anche la mente.

L’uomo non vive di solo pane.

Ma il pane della vita non è disponibile la domenica mattina in panetteria e alla stazione di servizio.

Aprite le chiese, non avrebbero mai dovuto essere chiuse.

 

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Qui alcune immagini del giovedì santo in San Pietro. perché non adottare lo stesso sistema ovunque? 

 

 

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28 commenti

  • Ira Divina ha detto:

    Come stridono i commenti nella Via Crucis che fu al Colosseo ed oggi a San Pietro con la persona di Bergoglio. Lui che sa fare Ponzio Pilato con alcuni ” chi sono io per giudicare! ” e con altri giudica senza possibilità di appello. E non solo! Senza nemmeno un equo processo, distruggendo la vita e la dignità delle persone. Quanti sacerdoti liquidati con accuse infamanti, con il solo processo canonico e con una sentenza del Satrapo. Penso anche all’atteggiamento avuto verso il caso Cardinale Pell, non una parola di compiacimento per la ripristinata Verità, mentre per altri casi si è adoperato addirittura a fare L’avvocato d’ufficio. Ma si sa che il mondo ama ciò che è suo e lui è del mondo!

  • Rafael Brotero ha detto:

    https://youtu.be/78kcy9VW1Qk

    L’ interno di una vecchia chiesa cattolica con un asilo per i poveri del principio del novecento a East Saint Louis, notevolmente somigliante al Vaticano di oggi. Dico spiritualmente.

  • Ira Divina ha detto:

    La Basilica di San Pietro vuota dà proprio l’immagine della desolazione di una Chieda che hanno voluto svuotare facendo fuggire il gregge. Tengono in piedi una Chiesa di facciata, ma dov’è la gloria di Dio? Anche questo è un altro segno del Cielo!

  • Iginio ha detto:

    A Roma ci sono parrocchie dove, “sentito il vescovo”, la chiesa è aperta solo dalle 9 alle 10 e dalle 16 alle 17 (parr. San Barnaba). Inutile dire che già prima lì non ci andava nessuno, ma tanto “sono in un quartiere multietnico” e quindi…
    Altri parroci invece hanno cercato di celebrare dal campanile o da un terrazzo con l’altoparlante. La cosa è stata apprezzata da molti ma ha suscitato la rabbia di qualcuno che, strillando contro un non meglio precisato “predicozzo del prete” e il fatto che un po’ di gente si era messa in piazza ad ascoltare con i rami d’ulivo, sia pure a debita distanza, ha chiamato i vigili o i carabinieri facendo sgomberare i fedeli. Involontariamente assurdo il tg regionale Lazio di Rai3 (di area cattoPd) che domenica citava con ammirazione uno di questi parroci, mentre la stampa o i siti internet di cosiddetta informazione lo mettevano alla gogna preannunciandogli una convocazione dalla polizia.

  • Ira Divina ha detto:

    Offro agli amici di Stilim Curiae ancora una mia riflessione.

    Riflessioni in quarantena /2

    In questi ultimi anni, dalle dimissioni di Benedetto XVI dal ministero Petrino attivo, non sono mancati i segni dal Cielo. A iniziare da quel fulmine ripreso sul Cupolone della basilica di San Pietro la sera delle dimissioni. È anche emblematica l’immagine della vigna distrutta a Castelgandolfo nei giardini del palazzo Apostolico e che fu donata a Benedetto che si era presentato al mondo nel giorno della Sua elezione come ” umile servo nella Vigna del Signore”. Anche questa distruzione è un segno dal Cielo! Ieri recitando l’ufficio leggevo il salmo 79.
    ” 9 Hai divelto una vite dall’Egitto,
    per trapiantarla hai espulso i popoli.
    10 Le hai preparato il terreno,
    hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.
    11 La sua ombra copriva le montagne
    e i suoi rami i più alti cedri.
    12 Ha esteso i suoi tralci fino al mare
    e arrivavano al fiume i suoi germogli.
    13 Perché hai abbattuto la sua cinta
    e ogni viandante ne fa vendemmia?
    14 La devasta il cinghiale del bosco
    e se ne pasce l’animale selvatico.”
    È ciò che sta accadendo al nuovo Israele, la Chiesa di Cristo.
    Ci siamo allontanati da te o Signore, abbiamo peccato! Siamo pieni di vanità e di orgoglio e con il nostro peccato abbiamo permesso a satana di metterci l’uno contro l’altro, di calpestare la Verità e di perseguire falsi ideali che non hanno te come fine ma solo la sete di potere e di denaro. Abbiamo costruito una Europa fondata sull’uomo e sui suoi affari economici e abbiamo negato le nostre origini Cristiane per costruire una società sull’esempio biblico di Babele. Ma presto cadrà Babilonia e tu ci ridarai nel Tuo Cristo il diritto e la giustizia.
    Maranatha’!

  • Lucia ha detto:

    La signora tedesca temo non sappia che qualcuno di quei preti che si sono permessi di celebrare con il sindaco per consacrare la propria cittadina o che hanno benedetto davanti a 3 – 4 fedeli sono stati multati e on line si e scatenato l ‘ odio in primis di tanti cattolici praticanti e sinceramente non so se qualcuno si esporra alle rampogne del proprio vescovo o di Avvenire .Poi da cio che ho letto qui spesso il problema non sono lo STATO ma le singole conferenze episcopali .In Spagna ho letto nei giorni scorsi che le celebrazioni con il popolo continuano (e con un tasso di morti superiore al nostro ) e cosi in Usa , in Polonia , in Libano ecc .Non mi meravigliarebbe sapere che i 2 unici Paesi con le chiese chiuse siano Italia e Germania dove le conferenze episcopali sono ormai visibilmente unite al potere statale a causa temo della famosa tassa tedesca e del nostro 8 per mille .Che bel successo vero ? E tra l ‘ altro noi italiani ci ritroviamo a condividere la sorte del popolo della ” cara Germania” .Corsi e ricorsi storici ….

    • Sergio ha detto:

      È vero! Il problema non è lo Stato italiano che, sostanzialmente, è spesso stato anticlericale, (con l’eccezione del fecondo periodo della Democrazia Cristiana). Ma c’era un’altra Chiesa, preconciliare ed eroica. Una Chiesa forte con Papi e Vescovi, per lo più, buoni, se non ottimi. Oggi la Chiesa segue le regole postconciliari e, malgrado tanti esempi di buoni Sacerdoti che ancora, Deo gratias, ci sono, non porta più Gesù Cristo alla gente, ma altro. È la gerarchia ad essere infetta con parte dei laici che si sono fatti ingannare dallo spirito del mondo con l’accettazione supina di comportamenti che, solo qualche anno fa, erano riprovati socialmente. Tra questi ricordo l:aborto, la sodomia e la pornografia. Mancava solo l’apostasia, cioè non condannare più il peccato come tale, e la distruzione parziale della Chiesa è avvenuta. L’apostasia la sta portando a compimento questo Papa Francesco, che attraverso quella mielosita’ e sentimentalismo insulso, abbatte a colpi d scure le basi della Fede. Ma ancora resistiamo e ci aggrappiamo sempre più a Maria Immacolata stringendoci, acies ordinata, al Suo fianco.

  • Monica ha detto:

    Abbiamo consegnato la Santa Chiesa nella mani di Cesare. Abbiamo costituito un precedente importante per la prima volta in 2000 anni. In futuro ne vedremo delle belle. D’ora in poi, ogni volta che Cesare vorrà chiudere le chiese per qualsiasi “interesse di ordine superiore” lo farà.
    La “creatività” non è stato certo una virtù di questa “Organizzazione Ecclesiale”.
    Guardavo la mia chiesetta e pensavo come poteva essere organizzata una S. Messa per una ventina di persone alla volta. Alla Domenica ce ne saranno forse 40. Caro Don Abbondio, con 2 Celebrazioni te la cavavi.
    Si poteva prenotare, obbligo di mascherine e magari, perchè no, misuratore di temperatura all’ingresso. Lo avrei donato io stesso. Indisciplina? mettevi il nastro rosso alle panche obbligando i fedeli a porsi in diagonale all’estremità opposta di due panche consecutive.
    No, meglio non rischiare. Chiudi tutto che si fa prima. E poi lo ha ordinato il Vescovo….non si può disubbidire al Vescovo perchè quello mi vede e mi mette nel mirino. Anche Dio, mi vede -forse- ma tanto è Misercordioso e quindi capirà.
    Un’ultima cosa, anzi due.
    La nostra “Organizzazione Ecclesiale” pensa che finita la buriana, tutto tornerà come prima? Che tutti i fedeli di prima torneranno in Chiesa come nulla fosse? Che quella poca fede che ognuno di noi ha passerà indenne da un giudizio sull’accaduto? è vero che siamo pecorelle ma fino ad un certo punto.
    E poi diciamoci la verità: è cosi bella la nuova messa-streaming. Comodamente adiagiati sui nostri divani con le nostre pantofole a forma di porcellino. Se è buona ora, perchè non anche in futuro? Bisogna dire all’O.E. di inserire la proposta in qualche new-Sinodo da farsi, ovviamente, in teleconferenza.
    Secondo. Questa cosa non finirà tanto in fretta. Già la prima ondata non si sa quando finirà. Poi ci saranno ricadute e poi solo Iddio sa cosa. Magari ci sarà una seconda ondata a Natale -chiudi le chiese- , e/o Pasqua 2021 -richiudi le chiese…………..

    • Guglielmo da Baskerville ha detto:

      Lei scrive che abbiamo consegnato la Chiesa nelle mani
      di Cesare… forse dovremmo dire che quelle sono invece le
      mani di Satana, che ora gioisce per l’apparente vittoria,
      e per il silenzio di chi aveva bocca per gridare, e invece
      si e’ ammutolito.
      Anche ammesso che in futuro le chiese riaprano,
      quanti nel frattempo si saranno “disabituati” all’idea
      di andarci ? E vuoi vedere che qualcuno tentera’ di
      cambiare la Comunione, con la scusa di ragioni igieniche ?

      • stefano raimondo ha detto:

        Temo sia tutto vero: sia riguardo la “disaffezione” e sia riguardo il tentativo di diffondere l’uso dell’ostia in mano. Comunque questo pseudo-clero sappia due cose: 1 – noi non ci arrenderemo mai (non perché siamo “bravi”, ma perché siamo semplicemente cattolici); 2 – la pagheranno cara quando saranno al cospetto di Dio.

  • Elia ha detto:

    I cattolici dovrebbero, o avrebero dovuto protestare per la chiusura delle chiese. Perché? Ma se non ci siamo scandalizzati quando nel cuore della cristianità (Vaticano) sono stati consumati rituali pagani satanici; quando cardinali della chiesa di Cristo, dopo aver adorato l’idolo, lo hanno portato in processione (chi sa se mai hanno portato in processione la statua della Vergine Maria). Non ci siamo scandalizzati quando in Vaticano hanno portato la statua raffigurante Lutero per venerarlo, non ci siamo scandalizzati in tante altre occasioni in cui si negava il vangelo, il vero magistero della chiesa, la vera e santa dottrina. Non ci scandalizziamo quando vediamo due uomini vestiti di bianco, perché dovremmo scandalizzarci nel vedere le chiese chiuse?

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Per molti i Vescovi si sono lasciati imporre la Chiusura della Chiese da parte dello stato, ma io temo che non ce ne sia stato bisogno. Nessuna obiezione, nessuna trattativa, sembra che ci sia un accordo.
    Nel Medio Evo il Papa con l’incoronazione cercava di controllare l’imperatore pretendendo di essere, oltre che il servo dei servi di Dio, anche l’imperatore dell’imperatore, e l’imperatore voleva imporre la sua volontà nella nomina dei Vescovi non accontentandosi del potere civile ma pretendendo anche di CONTROLLARE le anime dei sudditi. Ma tutto sommato la differenza tra potere spirituale e potere temporale era chiaro.
    Oggi sembra che vi sia un unico “cartello” al capo del quale c’è una lobby modernista-liberista.
    Un chiaro esempio è dato, da parte dello Stato, della chiusura delle Chiese decisa prima di sentire la Chiesa, e da parte dei Vescovi dalla “risposta” del Vescovo di Loreto a Salvini che aveva chiesto di riaprire le Chiese per Pasqua.
    Il Vescovo ha risposto che non prende ordini da Salvini, ed DEVE essere così.
    Ma non ha detto che gli ordini li ha presi da Conte. Con la differenza che quella di Salvini era solo una EVIDENTE richiesta, mentre mentre quella di Conte era una DECISIONE senza margini di discussione.
    E ha taciuto che a pretendere di dare ordini al precedente governo erano stati proprio loro, i Vescovi (NON TUTTI, sia chiaro), che hanno smesso di parlare di GRAZIA e morale per parlare di politica.
    Ormai una unica lobby che attraversa sia la Chiesa che la società politica sembra governare gli stati.
    Una lobby che parla di povertà e di altra economia ma è liberista, che parla di diritti ma è abortista (o “condanna” l’aborto con toni talmente bassi e accattivanti da sembrare concilianti).

  • Mac ha detto:

    Purtroppo, non essendoci nessuna Messa pubblica, assisterò dalla televisione.
    Andrò invece a confessarmi dal moi confessore con mascherine e a debita distanza.
    Lui mi chiede di stare attento a non prendere la multa. io lo tranquillizzo dicendo che la passerò al mio avvocato e farò ricorso perchè curare la mia Anima è un mio diritto inviolabile che sarebbe leso.

    Saluti.

  • wisteria ha detto:

    Bellissimo e commovente articolo.
    Da più parti si invoca la riapertura delle Chiese per i riti pasquali, ma prevedo con rammarico che non ci sarà. Ancora di più mi rattrista il pensiero che se fossero riaperte ci andrebbero in pochi. Faremo la controprova quando finalmente cesserà il lockdown. La triste verità è che i fedeli praticanti sono in gran parte anziani, cui è particolarmente sconsigliato uscire e che saranno gli ultimi a recuperare libertà di movimento. Penso anche che la CEI abbia accettato di buon grado le direttive di Conte anche per mortificare i tradizionalisti.

    • stefano raimondo ha detto:

      Non credo che la CEI sia mostri prona a Conte con lo scopo di “mortificare i tradizionalisti”, la CEI è talmente assuefatta al potere che se il Primo Ministro fosse un lefebvriano obbedirebbe anche ad esso, pur di ricavarne prebende. Ormai non si può più neanche classificare la CEI come modernista, conservatrice, o altro, ormai il Re è nudo, abbiamo capito che questi puntano soltanto al potere, se ne fregano di qualsiasi idea di fondo, non residua alcunché di dottrinale, all’orizzonte non si profila uno scontro teologico: è soltanto business e applauso sociale. Del resto la Chiesa è sempre stata melliflua e collusa con i governanti, ma oggi tutto questo è più ipocrita e più improntato al moralismo (cosa inevitabile quando il connubio è con governanti di sinistra).

      Un saluto.

  • Gene ha detto:

    Cronaca di ieri, ad Alghero il parroco di San Giuseppe, don Potito si è visto arrivare i carabinieri perchè celebrava messa alla presenza di quattro parrocchiani, a debita distanza.
    La Chiesa ha abdicato al suo ruolo,già da tempo,e non è riuscita a trovare una soluzione,forse anche i vescovi, i cardinali hanno paura di morire???????
    Una Santa Pasqua a tutti

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      ormai la decisione, giusta o sbagliata, è questa, e i parroci si devono adeguare. Poi, come ho detto, ciascuno se la vedrà, quantomeno, nel Giorno del Giudizio

      • giulia anna anna meloni ha detto:

        lei si sbaglia,i parroci non si devono proprio adeguare,Cristo è morto sulla croce perchè non si è adeguato.Ed è morto anche per lei.Il parroco citato è un vero soldato di Cristo.I martiri di Roma o quelli attuali decapitati su una spiaggia sono morti perche non si sono adeguati.In settimana di Passione abbiamo almeno la decenza del silenzio

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    mi permetto di ripetere quanto ho appena detto:

    Il discorso delle Messe a Pasqua è ormai definitivamente chiuso, com’è ovvio. Direi, brutalmente: si smetta anche di chiederle, si diventa ridicoli, e poi una decisione è stata già presa a suo tempo dalla gerarchia, i fedeli hanno detto la loro, adeguiamoci a quanto i pastori hanno deliberato, ciascuno si prende la propria responsabilità, e basta – per ora – poi le cose saranno più chiare, per ciascuno, quantomeno nel Giorno del Giudizio.

    Ci sono dei punti nodali della questione, uno è che la gerarchia ha comunque, dopo 2000 di apertura quotidiana ininterrotta, creato un precedente: da ora in poi, tutti gli inverni, quando tornerà l’influenza, le chiese resteranno chiuse, per meglio tutelare la “salus publica”, come dice il blog “Breviarium”:

    https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2020/03/30/covid-19-approccio-diverso-tra-i-tempi-di-san-carlo-borromeo-e-quelli-di-oggi/

    Poi, dall’influenza si passerà ad altre questioni di “sicurezza”, e poco per volta, alla fine, le chiese resteranno chiuse, anche in estate, tanto si è giustamente visto che non servivano a nulla. Chi proprio vuole, potrà disporre di servizi sostitutivi in TV o sul pc, on-demand.

    Altra cosa importante: non si è saputo nulla, non c’è nulla nemmeno su internet, di cosa è successo in Polonia e, parzialmente, in Spagna, dove qualche Messa col popolo pare sia stata detta. Così, tanto per farsi un’idea. Le ultime notizie datano dal 13 marzo scorso. E’ evidente che c’è la censura. Devo quindi dedurre che là le cose siano andate bene, sennò, se ci fossero stati contagi in chiesa, di certo sarebbero stati sulle prime pagine dei media, e in apertura dei TG.
    In Olanda, invece, la notizia è questa: http://europa.today.it/attualita/troppi-fedeli-messa-contagi-coronavirus.html. I contenuti vanno verificati.

    Giustamente, come qualcuno ha osservato, Messa e Comunione NON sono un diritto dei fedeli. A mio parere, infatti, il nocciolo del discorso non è mai stato questo, ma è stato nella considerazione che la Chiesa, specie nella sua gerarchia, ha di sé stessa, e della sua relazione col mondo, e nella vera conversione. Lo si dice molto bene a “La Scure”, a questo link:

    http://lascuredielia.blogspot.com/2020/03/lospettro-della-morte-e-la-preghiera.html

    che cito largamente, suggerendo però la lettura integrale sul sito

    ” (…) In questa situazione mai sperimentata, più d’uno ricomincia a sentire il bisogno di rivolgersi a Chi sta sopra di noi e può aiutarci. Qua e là si torna ad invocare i patroni di città e paesi; la gerarchia cattolica divulga sussidi di preghiera e fissa appuntamenti per suppliche corali, seppure a distanza; con pudore, nelle case, qualcuno reimpara il segno della croce, ma quasi vergognandosi come di una cosa sconveniente, quando nessuno si imbarazza più delle peggiori volgarità e sconcezze. Alla trepida speranza che Qualcuno – se c’è – possa far qualcosa, si mescola il timore di esser sorpresi in un cedimento al bigottismo; eppure, sconvolti e disorientati dalla minaccia esplosa all’improvviso, si cerca aiuto. Nessuno, tuttavia, sembra interrogarsi sulla ragione di quanto sta succedendo. Preti e vescovi si sgolano a ripetere che Dio non punisce; a chi può dunque venire in mente che si debba cambiare qualcosa per placare il Suo sdegno? Come ci si può scuotere dall’assuefazione a peccati gravissimi che son diventati la norma?

    Il nostro Paese – anzi, l’umanità intera – merita ben di peggio. Gli innumerevoli aborti, la distruzione della famiglia, la prassi eutanasica, la corruzione a tutti i livelli, l’alluvione di impurità, pornografia e pratiche contro natura reclamano punizioni ben più severe: «Il Signore è il Dio dei castighi; il Dio dei castighi ha agito liberamente» (Sal 93, 1). Chi, carico com’è di peccati, si sognerà di discutere con Lui di ciò che ha stabilito? «Chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci» (Is 50, 8). Ma proprio i Suoi ministri, nello sforzo – non richiesto – di scagionarlo da eventuali, assurde accuse, Lo mettono in ridicolo, incoraggiando oltretutto una fiducia temeraria e spingendo i cuori a indurirsi sempre più. È così che, invece di ravvedersi, i disperati si abbandonano alla lussuria in un estremo tentativo di esorcizzare la paura della morte, come a Berlino assediata nella primavera del ’45. Perché voi Pastori non date voce all’appello divino alla conversione, com’è vostro compito? Temete forse la reazione dei nemici di Dio o del mondo incredulo? Siete diventati ciò che siete per dare la vita per la Chiesa o per assicurarvi una buona pensione? E se poi non ci arrivate…? Non sapete che il giudizio sarà tanto più duro quanto maggiore è la responsabilità? «Il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto» (Sap 6, 5). Cosa aspettate a convertirvi anche voi?

    Su ciò che è più necessario vi siete arresi senza combattere ai governanti della terra. Il Signore, tuttavia, si è servito della vostra codarda incredulità per impartire una lezione al Suo popolo, che Lo aveva stancato con troppe comunioni sacrileghe o senza fede, con troppe pagliacciate a storpiatura del Santo Sacrificio, con troppe irriverenze e trascuratezze verso l’Eucaristia… e ora se n’è visto privato all’improvviso, mentre i luoghi riservati al culto, abitualmente adibiti agli usi più diversi, ora sono inaccessibili. Non vorrà forse dirci qualcosa, il Giudice dei vivi e dei morti? Non ci sta forse dando un salutare avvertimento? Non ha forse fatto misericordiosamente in modo che fossimo trattenuti dall’aggravare ulteriormente il carico delle nostre colpe e delle relative pene? Possibile che i semplici lo capiscano immediatamente e che voi, con tutti i vostri studi e la grazia di stato che vi assiste, facciate tanta fatica ad ammetterlo? «Stolti e tardi di cuore, fino a quando zoppicherete da entrambi i piedi?» (Lc 24, 25; 1 Re, 18, 21).

    In nome della famosa collegialità, avete delegato la vostra autorità di diritto divino a un burocrate della conferenza episcopale che ha trattato da solo con i rappresentanti dello Stato tenendo loro testa unicamente per assicurarsi una fetta del denaro destinato al sostegno delle imprese, per poi informarvi di decisioni gravissime a cose fatte, imponendovele al contempo con un’inaccettabile ingerenza nel governo delle vostre diocesi, di cui tocca a voi rispondere davanti a Dio. Facile scaricarsi così le spalle da ogni responsabilità… Vostro malgrado, certo, avete cooperato ai piani correttivi della Provvidenza, ma questo non attenua la condanna che incombe su di voi, né vi esime dalla necessità di un serio esame di coscienza. Anche voi, troppo spesso, trattate i sudditi come nemici, penalizzando e respingendo proprio i più fedeli. Non sarà perché la loro sola presenza e il loro zelo sono un tacito rimprovero della vostra tiepidezza? Non sarà perché sono un pungolo alla vostra coscienza illanguidita? Cosa deve ancora succedere perché vi ravvediate? Lo spettro della morte deve forse bussare anche alla porta dietro la quale vi siete barricati?

    Come potete, in una prova simile, abbandonare il gregge senza guida, senza conforto, senza la grazia dei Sacramenti? Vi sembra giusto lasciare l’iniziativa ai singoli parroci, caricandoli così, implicitamente, di ogni responsabilità, qualora ci siano problemi? Pensate che tutto si sia risolto con il decreto della Penitenzieria Apostolica che concede indulgenze plenarie e autorizza le assoluzioni generali? Ma come si fa a lucrare l’indulgenza se è così difficile confessarsi e comunicarsi? e quale contrizione potrà avere chi neppure sa di essere assolto a distanza? Fino a che punto deve arrivare questa commedia dell’assurdo? Quanto ancora volete tirare la corda del vostro formalismo clericale? Avete più cura di mettervi in pace la coscienza o delle reali necessità delle anime a voi affidate? A quanto pare, la sottomissione all’autorità civile giustifica qualunque omissione e prevale su qualsiasi altra istanza, quando invece sarebbe toccato proprio a voi rivendicare la libertà e la dignità della Chiesa contro questa dittatura mascherata da regime democratico.

    L’intenzione delle Preci leonine, ormai, si attaglia perfettamente anche a noi, oltre che ai cristiani già perseguitati in diverse parti del mondo: pro conversione peccatorum, pro libertate et exaltatione Sanctae Matris Ecclesiae… Preghiamo, cari fedeli, supplichiamo insieme, umiliati e contriti, il Dio dei castighi, sia perché liberi la Chiesa da questi funzionari del sacro, collusi con i poteri mondani, che le hanno tolto ogni mezzo di sussistenza spirituale, sia perché tocchi i cuori dei peccatori e di quanti sono cattolici solo di nome in modo che, con la loro conversione, plachino l’ira divina e cooperino al bene di tutti. Da secoli e secoli, la liturgia di sempre Lo invoca così: «Ti preghiamo, Dio onnipotente: concedi a noi, che veniamo afflitti in conseguenza delle nostre azioni, di riprender fiato con la consolazione della tua grazia». Per essere esauditi, tuttavia, non possiamo ignorare un’esigenza inaggirabile: «che trattiamo i tuoi santi Misteri con un ossequio senza finzione e li assumiamo sempre con un animo pieno di fede». Con questa intenzione, trasformate i disagi e le limitazioni della libertà che vi sono imposti in uno strumento di penitenza donatovi dalla Provvidenza, così da renderli spiritualmente fecondi con la loro libera accettazione ed offerta (…)”.

    Il Papa in effetti ha detto nei giorni scorsi qualche parola contro l’aborto, ma non si trova nemmeno più in rete, poi siccome in passato ci sono stati dei precedenti ambigui

    https://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/02/18/news/che-cosa-ha-detto-veramente-il-papa-su-zika-e-contraccezione-92877/

    forse certe cose andrebbero dette tutti i giorni, come peraltro succede per la questione “migranti”. Comunque, sul cessare di fare aborti, per far cessare i castighi divini, salvo errore, nessun vescovo è pervenuto.

  • roth ha detto:

    ohimè, le chiese dovevano esser chiuse . Han solo colto l’occasione propizia per riuscire a farlo . Occasione propizia e uomo giusto naturalmente , che da a Cesare anche quello che è di Dio , e se ne frega della Verità.
    Ma come si fa a credere a uno che dice cha la pandemia Covid 19 è dovuta al non rispetto del clima ! andiamo ! altro che esorcista ci vuole , basta uno psichiatra .!

  • Januensis ha detto:

    Il tg3 regionale di stamane ha dato la notizia della morte di due membri del personale sanitario in Liguria, defunti che si aggiungono alla lista già lunga dei loro colleghi. Un medico ed un un’infermiere. Il medico era a capo del Pronto Soccorso di Villa Scassi, ovvero dell’ospedale di Sampierdarena. Un cognome facile da ricordare : Brignole. Ma l’annunciatrice è riuscita a non pronunciarlo in modo corretto.
    Chi è il vero cristiano, coloro che chiudono le chiese o chi dà la propria vita per i fratelli ?

    • carlone ha detto:

      Forse quelli che tengono chiudete le Chiese risparmiano la vita anche a coloro che la offrono ai propri fratelli , non crede ?