LO SCHIAFFO DI CERVETERI. CENTINAIA DI FIRME ALLA CEI, INTERVENGA.
28 Marzo 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, mi ha scritto l’avvocato Francesco Fontana per informare me – e voi – di un appello, firmato da oltre 250 persone, perché la Chiesa si muova e chieda conto della violazione della libertà di religione e di culto operata secondo l’esposto dalla Polizia Locale di Cerveteri, e di cui se vi ricordate Stilum Curiae ha dato notizia immediatamente, e con un seguito. Ecco il testo del documento.
§§§
Eccellenze Reverendissime,
Con la presente desideriamo portare alla Vostra attenzione l’allegato appello relativo al gravissimo abuso perpetrato dalla polizia locale di Marina di Cerveteri (RM) lo scorso 15 marzo.
All’appello qui trasmesso a nome di tutti, hanno ad oggi già aderito 250 fedeli cattolici, appartenenti a tutte le classi sociali e professionali volutamente non indicate, che singolarmente lo hanno sottoscritto e, divenendone promotori, continuano a diffondere.
Quanto accaduto il 15 marzo scorso ha infatti costituto un pericoloso precedente di attacco alla libertà religiosa nel nostro paese; il moltiplicarsi di episodi analoghi ne costituisce la tragica prova.
Confidando quindi nella Vostra certa sensibilità e disponibilità a prendere gli opportuni provvedimenti intervenendo come necessario, porgiamo i nostri più deferenti saluti, invocando su tutti noi e le nostre famiglie la Vostra paterna benedizione.
All’attenzione di:
S.E.R. Card. Gualtiero Bassetti Presidente della CEI
S.E.R. Mons. Stefano Russo Segretario Generale della CEI
S.E.R. Mons. Vincenzo Pisanello Presidente Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI
All’attenzione di:
S.E.R. Mons. Gino Reali Vescovo di Porto – Santa Rufina
APPELLO AI PASTORI DELLA CHIESA CATTOLICA ITALIANA
Siamo un gruppo di cittadini italiani di fede cattolica e intendiamo denunciare il gravissimo abuso perpetrato dalla polizia locale di Marina di Cerveteri (RM) lo scorso 15 marzo (III domenica di Quaresima).
Di seguito i fatti, a dimostrazione dei quali esiste anche documentazione video.
Domenica 15 marzo nella parrocchia di San Francesco a Marina di Cerveteri (RM, diocesi di Porto Santa Rufina) il parroco celebrava la Santa Messa senza concorso di fedeli, in piena ottemperanza al DPCM dell’11 marzo 2020 (Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale).
La Chiesa era vuota e la celebrazione veniva trasmessa in streaming.
Nel corso della funzione uno sparuto gruppo di fedeli era in ginocchio sul sagrato esterno, in attesa che si concludesse la S. Messa celebrata senza popolo dal solo sacerdote secondo le prescrizioni della CEI, aspettando l’apertura della chiesa ai fedeli per la preghiera personale e mantenendosi a distanza di sicurezza conformemente al DPCM.
Mentre era in corso la celebrazione è intervenuta una volante della polizia locale.
Due agenti, senza alcun rispetto per il luogo di culto e col berretto in testa hanno fatto irruzione nell’edificio sacro, interrompendo la Santa Messa nel momento più solenne, sono saliti sull’altare, ponendosi dietro lo stesso e dando le spalle al tabernacolo, si sono impossessati del microfono e hanno intimato l’immediata sospensione della funzione costringendo quei pochi fedeli che si trovavano fuori sul sagrato ad allontanarsi.
A tal proposito evidenziamo che l’atto compiuto dalla polizia locale:
è un reato gravissimo che infrange anche il vigente Accordo tra lo Stato Italiano e la Santa Sede che all’art. 5, 2 stabilisce che «Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica»;
comporta una evidente lesione del diritto di libertà di culto e religiosa dei cittadini, tutelati dall’art. 19 della cost. e punita dall’art. 405 c.p., che stabilisce «Chiunque impedisce o turba l’esercizio di funzioni, cerimonie o pratiche religiose del culto di una confessione religiosa, le quali si compiano con l’assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al
culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusione fino a due anni»;
è in violazione dello stesso DPCM dell’11 marzo 2020, che, all’art. 2, lett. v, stabilisce che i
luoghi di culto rimangono aperti con le dovute cautele;
non rientra nella fattispecie della “urgente necessità” la celebrazione di una Santa Messa con le porte aperte sul sagrato (parte integrante il luogo di culto e sacro ancorché ad esso “esterno”),
alla distanza prevista e senza recar danno o pericolo ad alcuno.
I luoghi di culto sono destinati al culto pubblico e non a quello privato o domestico e, dunque, la loro apertura comporta esercizio legittimo delle attività religiose garantito dagli accordi tra Stato e Chiesa, dalla stessa Costituzione nonché da tutta la legislazione italiana che tutela la partecipazione spirituale e la preghiera in ogni sua forma quale espressione della libertà religiosa.
Da cittadini italiani e cattolici riteniamo che l’abuso perpetratosi a Marina di Cerveteri costituisca un grave precedente di attacco alla libertà di tutti, non solo a quella di culto, e il moltiplicarsi di episodi analoghi è la tragica prova che ci impone di agire e non può più lasciarci indifferenti.
Ci rivolgiamo pertanto fiduciosi a Voi responsabili della Chiesa Italiana affinchè, consapevoli di quanto successo, interveniate immediatamente con le dovute azioni legali a tutela e garanzia della libertà di tutti ed a protezione del libero esercizio della fede dei cattolici italiani.
Il comitato degli Ápoti.
Seguono più di duecentocinquanta firme.
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Tag: cerveteri, coronavirus, messa
Categoria: Generale
2° Tessalonicesi cap.2, 3-12
Buona lettura
E’ vero che predico male e razzolo peggio, però amici che praticano con assiduità mi hanno detto che il parroco, da loro, domenica celebra 20 messe ed è pure ben disposto per il resto: confessioni ecc. Si tenga presente che pure qui è tutto chiuso. Perchè le parrocchie in Italia non fanno lo stesso?
QUESTO E’ SOLO L’INIZIO. BUONA QUARESIMA
Vorrei anche io porre la mia firma , se si potesse ancora aggiungere? Immagino non sia più possibile. Ma approvo pienamente e con forza questa giusta richiesta. Stiamo evidentemente andando verso una dittatura strisciante e subdola, terribile. Dittatura di sinistra che desidera “reprimere” con prepotenza la libertà religiosa del popolo italiano. E’ evidente, purtroppo e non comprendo il silenzio del popolo cristiano. Riguardo ai vescovi, ormai abbiamo capito bene le “cose” come vanno, ma la gente? Il popolo di Dio? Sento pienamente di appartenere, attraverso il santo Battesimo, a questo popolo che Dio “si è conquistato”, che Gesù ha redento con il Suo Sangue, morendo sulla Croce, che lo Spirito Santo guida con Sapienza!!!
Fratelli, perciò, alziamo il capo, verso Dio, perché ci dia la Sua Grazia e verso gli altri credenti, per rispondere insieme ai ” neo -persecutori”.
https://www.marcotosatti.com/2020/03/23/ma-era-questo-che-gesu-voleva-dai-vescovi-italiani/
Non si sa niente di come abbia reagito il celebrante al momento dell’intrusione, sembrerebbe che si sia limitato ad abbassare la testa, lasciando piena libertà d’azione ai vigili urbani. La sottoscrizione, evidentemente, è partita dai fedeli presenti e non dal sacerdote, visto che quest’ultimo non è neanche mai stato citato. Congratulazioni!!! E’ così che si rende testimonianza a Cristo ed al suo gregge!!!
Personalmente non credo molto che la sottoscrizione, pur condividendone l’iniziativa, possa produrre l’effetto sperato. Sicuramente la CEI è stata informata dello spiacevole avvenimento, ma non sembra che si sia lamentata del fatto con l’Amministrazione comunale.
Del resto Papa Francesco non ha forse detto che dobbiamo eseguire quanto disposto dall’autorità costituita?
Illusi. Prendono esempio dalle risposte date ai Cardinali sui Dubia da quello vestito di bianco che non si è inginocchiato nemmeno difronte al Santissimo
ULTIMISSIMA: TG1 della sera : Il Papa esclama che grazie al coronavirus la gente comincia a morire di fame .
Premesso che in questi casi occorre farsi prendere sul serio, e già mettersi a firmare lettere come “Apoti” e roba simile induce l’interlocutore a gettare la lettera nel cestino (o nello spam) come roba da mitomani, ho già fatto presente che nel caso specifico occorre prendersela col sindaco di Cerveteri, un capellone del Pd laureato in “intelligenza artificiale” (!) e noto per i suoi proclami tonitruanti contro chi osa parlare male dei gay e affini. Il tutto in un Comune che da anni pullula di abusivismo edilizio con la connivenza degli uffici competenti.
personalmente manifesto il mio dissenso devolvendo l’8 per mille alla chiesa ortodossa
Bravo, sostenga gli scismatici orientali!
lei a chi da l’8per mille ?
Io li darò agli ebrei.
Chiesa ortodossa che ha del pari sospeso le funzioni pubbliche.
Per non parlare del curioso ragionamento: ce l’ho con gli eretici in Vaticano, quindi vado dagli eretici altrove. Boh.
Questo papato ci ha abituato alle non-risposte. Andrà così anche stavolta. Né la CEI, né tantomeno il papa, peraltro non direttamente interessato, replicheranno. Almeno c’è da sperarlo, perché, con l’aria che tira, una risposta, che presumibilmente darebbe ragione alle autorità civili costituite, potrebbe essere dirompente.
Come si fa per aderire?
appongo la mia firma
Claudio Gazzoli
L’appello è doveroso, ma credo manchi un passaggio per far sì che abbia una possibilità di far breccia nella crosta di anodino disinteresse in cui sono imbozzolate le Eminenze Reverendissime: la minaccia di devolvere l’8 per mille allo Stato e il 5 per mille alla FSSPX.
Ossequi!
Un altro che crede che Lefebvre fosse un eroe? E i lefebvriani che poi si sono allontanati dalla Fraternità, che cosa sono? Traditori? Rinnegati? Loro sì e Lefebvre no? Ma andiamo, per favore…
Caro Iginio,
Non credo Lefebvre fosse un’eroe, e non è questo il punto.
È che dare il 5 per mille alla FSSPX (cosa che del resto io faccio ogni anno) fa venire l’orticaria alle Eminenze Reverendissime.
Onde evitare malintesi: la mia era una boutade.
Comunque continui pure a lambiccarsi con le etichette di “eroe”, “traditore” e “fiero alleaten”: quando ha una risposta, torni qui e ci illumini.
Ossequi.