STRANA BATTAGLIA SULL’UDIENZA DEL PAPA A JAMES MARTIN SJ.
17 Marzo 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come ormai sapete ogni quindici giorni Radio Roma Libera – il primo Pocast cattolico italiano – ospita una mia riflessione. Che questa settimana era dedicata a padre James Martin, sj, l’attivista LGBT nella Chiesa cattolica. Buona lettura e buon ascolto…
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La strana battaglia sull’udienza del Papa a James Martin
C’è una strana battaglia in corso sui media cattolici americani intorno a padre James Martin, Societas Jesu, il più noto attivista LGBT all’interno della Chiesa cattolica, e la sua udienza dal Pontefice. Un paio di settimane fa il Pontefice ha ricevuto un gruppo di vescovi USA in visita ad limina, e secondo la Catholic News Agency diversi vescovi presenti all’incontro hanno riferito all’agenzia che oltre a parlare di Amazzonia e di ideologia di genere, Papa Francesco ha accennato al suo incontro del 30 settembre con Martin. Un vescovo ha detto che l’atteggiamento del Papa era molto chiaro, che era molto dispiaciuto per l’intera questione dell’udienza, e per come era stato utilizzato il loro incontro. Era molto espressivo, sia nelle parole che nel volto – la sua ira era molto chiara, si sentiva usato”, ha detto il vescovo alla CNA.
Non abbiamo certo bisogno di spiegare molto chi sia padre Martin. Il gesuita ha incontrato papa Francesco poco dopo che l’arcivescovo Charles Chaput, in un commento del 19 settembre, ha criticato “uno schema di ambiguità” presente nell’opera di Martin, che, secondo Chaput, “tende a minare i suoi obiettivi dichiarati, alienando le persone dal sostegno di cui hanno bisogno per un’autentica fioritura umana”. “Trovo necessario sottolineare che padre Martin non parla con autorità a nome della Chiesa, e mettere in guardia i fedeli da alcune delle sue affermazioni”, ha aggiunto Chaput. L’arcivescovo – che nel frattempo il Pontefice si è affrettato a sostituire per raggiunti limiti di età, si riferiva al fatto che Martin in buona sostanza difende lo stile di vita omosessuale, attività sessuale inclusa. Il che è contro le Scritture, il Catechismo e l’insegnamento di sempre della Chiesa.
L’incontro tra Martin e il papa stato interpretato dalla stampa amica di Martin come risposta al commento di Chaput. L’incontro si era svolto in una biblioteca papale normalmente riservata ad un pubblico di alto livello. “Scegliendo di incontrarlo in questo luogo, papa Francesco stava facendo una dichiarazione pubblica. Per certi versi, l’incontro è stato il messaggio”, ha riferito America Magazine dell’incontro. America Magazine è la rivista ultra-progressista dei gesuiti americani, di cui Martin è editor at large.
Inoltre, un vescovo ha detto alla CNA che Papa Francesco ha detto di aver “chiarito il suo disappunto” sul modo in cui l’incontro è stato interpretato da alcuni giornalisti. “Ci ha detto che la questione è stata trattata; che padre Martin ha avuto un “colloquio con i superiori” e che anche i suoi superiori gli hanno parlato e gli hanno chiarito perfettamente la situazione”, ha detto un altro vescovo. “Non credo che vedrete la sua foto con il papa sulla prossima copertina del suo libro”, ha concluso.
Ma naturalmente i progressisti USA non potevano accettare una cosa del genere. E mentre un vescovo – progressista – affermava che il Pontefice non era sembrato arrabbiato con Martin, il National Catholic Reporter, l’altro organo del progressismo cattolico americano, si affannava a dire che il papa non era seccato con Martin, e che la colpa era tutta dei giornalisti della CNA, che avevano lavorato a Denver e con Chaput, e scrivevano anche per un sito cattolico conservatore, First Things…L’editoriale si concludeva con un attacco a siti web cattolici accusati di “omofobia”. Questi sono i cattolici progressisti, dialoganti e misericordiosi americani, bellezza.
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Tag: chaput, james martin, lgbt, papa
Categoria: Generale
Mi appariva ampiamente chiaro da tempo che Bergoglio
era indaffarato a fornire un alibi morale e umanitario alla cancellazione delle differenze sessuali e alla modificazione della natura .Con tutti i ” capovolti ” che ha ricevuto , premiato e abbracciato , con il prestigio dato a p.Martin in Irlanda …Per il resto : finora si è dichiarato ufficialmente contrario al gender ( avrei voluto ben vedere il contrario ) e dichiarato offeso solo dall’atto dell’aborto, ma non dall’uso massiccio delle cellule staminali ricavate dai feti abortiti e dalle altre ” porzioni ” degli stessi impiegate -non gratuitamente – in medicina . Ma ,poichè lui non sa chi è per giudicare , i fautori dei processi e dei progressi possono nutrire ottime speranze di piena riuscita .
Son d’accordo con Sconsolata😰😰, ieri ho visto il video in cui Bergoglio è in raccoglimento e con la sinistra fa il segno della croce 🤔🤔🤔🤔🤔, non saprei descrivere il grande imbarazzo nel vedere quest’uomo in affanno e poco incline a manifestare veramente il suo stato d’animo.
Anche in questo momento di incertezza e di paure, il nostro uomo al comando sirivela inadeguato 😞😞😞😞
Sì, concordo con i commenti che mi precedono: l’ambiguità è il filo conduttore di questo pontificato. Il papa è abilissimo nel mandare dei segnali e, ricevendo padre martin, ha mandato un segnale che è il seguente: no, ni, ma però, forse. Tradotto in lingua italiana significa: la Chiesa Cattolica (quella di Bergoglio) ha qualche timido dubbio sulla liceità della pratica omosessuale, ma…chi sono io per giudicare?
Naturalmente c’era un altro modo per mandare un segnale chiaro. Era sufficiente NON condedere udienza a padre martin e sbatterlo fuori dalla S.J., ma questo avrebbe posto il papa contro il mondo omosessuale e i suoi sostenitori che, almeno nella società occidentale, è maggioranza. E questo cozza mortalmente contro il “vogliamoci bene universale A TUTTI I COSTI” che è l’altro mantra di Bergoglio.
È stato fatto qualche censimento per poter affermare che i sostenitori della lobby omosessuale sono la maggioranza nell’ambito della popolazione ? A me non risulta…
@ Zuzzurellone
Quando si afferma che occorre rispettare i “diritti” degli omosessuali (si noti: non come esseri umani, ma proprio in quanto omosessuali) ci si schiera per il riconoscimento formale e pubblico di tali diritti e di tutto ciò che questo comporta: matrimonio, eredità, figli, adozioni, ecc.
Mi pare che queste posizioni siano maggioritarie o quantomeno 50/50 con chi è contrario.
Provi ad andare in piazza e affermare che l’omosessualità è un grave disordine e vedrà cosa le succede.
Ultimamente va di moda chiudere congregazioni religiose di spirito più tradizionale a causa di abusi sessuali:
https://www.lanuovabq.it/it/sodalizio-dal-commissariamento-allo-scioglimento
Mai nessuno però che ricordi gli abusi sessuali avvenuti p. es. nei collegi dei Gesuiti in Germania.
Vogliamo sciogliere anche loro?
Nota per i motori di ricerca vaticani: ho scritto le parole GESUITI – GERMANIA – ABUSI SESSUALI e aggiungo ora CHIESA TEDESCA
Il Papa (Bergoglio voglio dire…) dovrebbe almeno smettere di insultare la nostra intelligenza…
Uno dei portati dell’epidemia covid19 e di quello che comporterà sarà -finalmente/purtroppo- che avremo tutti altro di più urgente cui pensare che non pederasti, CO2 e amazzonia.
L’antipapa è così falso che mente anche quando dice la verità.
«Ciascuno si racconcia la maschera come può – la maschera esteriore. Perché dentro poi c’è l’altra, che spesso non s’accorda con quella di fuori. E niente è vero!» (Luigi Pirandello)
L’episodio in esame non è che l’ennesimo riscontro all’ambiguità eretta a sistema, una “scenetta” con al centro il papa del “ni”, che – con parole e gesti – facilmente cade e si presta ad equivoci, mai chiariti.
Verrebbe da dire: nulla di nuovo sotto il sole, se non fosse che il sole – quando illumina i giorni che stiamo vivendo – accende la luce su un panorama che suscita ansia e preoccupazione.
Non ricordo se Pirandello ha avuto o no il premio Nobel. Ma anche se fosse un premio Nobel non potremmo certo definirlo un buon cristiano. Un buon cristiano crede nella Verità, sia in quella con la V maiuscola, cioè Cristo, sia nella verità quotidiana.
Dice un certo ISAIA
Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene,
Che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre.
Che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.
Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano molto furbi.
Ecc.ecc.
@ Bastian contrario
Veramente Bergoglio, se non ricordo male, si è dichiarato un po’ furbo… un po’… tanto per restare nell’abituale … e … un po’ (o forse sommamente: umile). A lei la conclusione.
Quanto a me: nessuna pretesa di possesso di doti eccezionali, eccedenti i limiti della natura umana e tali da stravolgere il corso degli eventi.
@ Bastian contrario, seguito alla mia precedente risposta
O.T per restare nell’abituale… indefinito.
P.S. Come si concilia il suo giudizio tranchant su Pirandello con la lezioncina che mi impartisce richiamando il minaccioso elenco del “Guai…”?
Non capisco. Ma per chiarire il pensiero di papa Bergoglio perché non lo si dice apertis verbis? Così si evitano confusioni e spreco di parole inutili? Boooh!
Caro dr.Tosatti vanno chiamati modernisti non cattolici progressisti. Ed i ‘tradizionalisti’ sono i cattolici. Senza bisogno di aggettivi
Purtroppo, lo stigma di questo papato è l’ambiguita, assurta a regola di comportamento.
puntuale come al solito, grazie Marco.
Resta, alla fine, un penoso contenuto di vuoti bizantinismi. Ormai il morto è sulla bara. Verrebbe voglia di dire “andate a lavorare”.
Magari non esattamente “a lavorare”…
Il loro datore di lavoro ormai è il Mentitore, quello del quale si affannano a negare l’esistenza.