LETTERA APERTA DI UN SACERDOTE AL PAPA: RIAPRITE LE CHIESE.
14 Marzo 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, abbiamo ricevuto una lettera aperta scritta da un sacerdote coraggioso e rivolta al Pontefice e ai vescovi, sul tema così dibattuto delle celebrazioni – negate – al tempo del Coronavirus. Devo dire che non è l’unica; fra l’altro ieri mi ha scritto un sacerdote in questi termini: “Buongiorno. Tra poco arriverà un comunicato del mio vescovo e probabilmente dovrò chiudere la chiesa. Ma vorrei dire che già da adesso le chiese sono praticamente vietate dalla polizia stessa che ha interpretato restrittivamente il decreto e se qualcuno esce di casa per andarci, anche con il foglietto dell’autocertificazione, sarà multato. Questo da informazione ricevuta dallo stesso comando di polizia della città.
Un saluto”. E il presbitero autore della lettera aperta ci ha detto che è stato mosso a scriverla quando ha visto i suoi colleghi piangere, nel momento in cui è arrivata la disposizione di impedire le messe ai fedeli. Un provvedimento che ci sembra oggettivamente eccessivo; tanto più che vorrei sapere in quale chiesa – a parte forse qualche tempio molto gettonato – esiste un problema di distanza inferiore al metro fra fedeli…in particolare durante le messe feriali, icona della solitudine. Buona lettura.
§§§
Lettera aperta
al mio Vescovo, al legittimo Successore di Pietro, a colui che siede sulla Cattedra di Pietro, al Vescovo di Roma, e a tutti i vescovi d’Italia e dell’intera Chiesa Cattolica.
Mi rivolgo a voi in questa modalità, perché è forse l’unica capace di raggiungere efficacemente i destinatari.
Supplico pertanto tutti coloro che ne hanno la possibilità, di dare la massima visibilità, con ogni mezzo, a questo mio testo, senza timore per le conseguenze che esso possa avere su di me. Mi assumo personalmente tutta la responsabilità di quello che scrivo.
Io, Francesco d’Erasmo, Sacerdote dell’Ordine dei Presbiteri della Chiesa Cattolica, ordinato a La Storta il 26 giugno 1999, nato a Milano il 29 gennaio 1974, nel pieno possesso delle mie facoltà, rivolgo questo mio appello ai destinatari di questo mio scritto e a tutti i cattolici e gli uomini di buona volontà.
Non vi basta stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?
Avete per anni disprezzato il timore di Dio, spingendo in ogni modo ad un accesso sacrilego ai sacramenti e agli uffici ecclesiastici, ingannando il popolo di Dio sulla verità della fede cattolica al riguardo, ed abusando della vostra autorità, ed ora avete timore del contagio tanto da impedire ai fedeli qualunque accesso ai sacramenti?
Ed avete anche la spavalderia e l’arroganza di proclamare che a questo non siete obbligati, ma liberamente scegliete questo comportamento?
Perché non avete mai tolto i cattolici di intere nazioni dal dilemma se essere scomunicati per apostasia o pagare le tasse alla Chiesa Cattolica, come in Germania per esempio?
Ipocriti!
Che cosa è più importante per voi?
Servire Dio o Mammona?
Avete sostituito a Dio i vostri idoli!
Non crediate di fuggire all’ira imminente!
Voi potete giocare sulla pelle dei fedeli, perché non avete la più lontana idea di che cosa significhi per un vero cristiano essere privato della grazia dei sacramenti. Un cristiano è prontissimo a perdere la vita, ma non può vivere senza sacramenti!
Ma questo a voi non “scende nel cuore”. Tanto noi possiamo celebrare per conto nostro e assolverci tra di noi!
E i poveri fedeli?
Proprio ieri era il settimo anniversario di un avvenimento che è stato determinante riguardo a tutto questo. Proprio sette anni fa è iniziata la situazione per cui nella chiesa il supremo potere è in mano di chi si fa paladino della chiesa delle porte aperte. Proprio ieri, proprio nella Diocesi del Vicario di Cristo, proprio nella sua diocesi, è stata decisa la chiusura delle porte delle Chiese!
Per proteggere dal virus.
E chi protegge i fedeli dai lupi vestiti da agnelli?
E chi protegge i fedeli da una vita senza la Grazia dei sacramenti?
Proprio ieri Gesù ha detto: se non ascoltano Mosè e i profeti, non ascolteranno nemmeno se uno risuscita dai morti!
Lo so. Ma si dice anche che, se non possono correre i cavalli, devono correre gli asini.
Io sono un povero asino, peccatore, sempliciotto, alcuni sono convinti che sia anche malato di mente. Non posso venire a voi con alcuna autorità particolare. Non ho avuto particolari rivelazioni, se non la voce della coscienza. Mi appello allora alla vostra ragione, alla vostra coscienza, se anche il vostro cuore fosse chiuso.
Provate a vedere se i fatti della storia non danno ragione a quello che il Cielo sta annunciando da anni, scomodando nientemeno che quella Vergine Madre, che per la prima volta era stata annunciata da Isaia ad Acaz.
Dio si accontenta di un atto di sincero pentimento.
Proprio lunedì ci è stata riproposta la meravigliosa preghiera del profeta Daniele.
La Vergine Maria chiede un atto di Consacrazione al Suo Cuore Immacolato. Niente più.
Ma non un atto di affidamento, giusto per scaramanzia, superficialmente dando più peso alle teorie di teologi da strapazzo che alle Sue parole.
Un atto sincero, che nasca dal fondo del cuore, in cui si pone piena fiducia nel Suo Cuore di Mamma, che Gesù ci ha donato per testamento dalla Croce.
Un atto che non può essere fatto ostinandoci contemporaneamente nei peccati e nella menzogna.
Pentitevi, convertitevi, e credete al Vangelo!
Evitate che il Signore debba ripetervi come a Pietro: vattene via da me, satana, perché non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini!
Perché continuate a essere zoppi da tutte e due le gambe? Ciechi e guide di ciechi!
Ho assistito molti in punto di morte nella mia vita di sacerdote. Non è mai troppo tardi per tornare a Dio!
Vi supplico, lasciatevi riconciliare con Dio!
Chiedo perdono ai molti che non sono complici delle cose che denuncio, ovviamente non mi sto rivolgendo a tutti indiscriminatamente.
Chiedo ai fedeli di pregare perché noi tutti vostri pastori non abbiamo a subire la sorte dei vignaioli omicidi.
Ma qualora voi, destinatari di questo mio scritto, sentiste la tentazione di combattere me, per sopprimere la verità che vi dico, vi ricordo la sorte del faraone. E vi ricordo le parole di Gamaliele al sinedrio. Non siate stolti. Oltretutto se mi perseguitaste, non fareste che dare visibilità a queste mie parole. E qualcuno dovrebbe ricordarlo per esperienza. Il Signore non mi ha mai abbandonato. Ormai se ne sono accorti anche i demoni.
Voi, che calpestate la Parola di Dio, rileggete l’ultima pagina dell’Apocalisse. Gesù ci ha avvertito, il cielo e la terra passeranno, ma le Sue Parole non passeranno prima che tutto sia compiuto!
Ognuno del resto porta la responsabilità delle proprie decisioni e omissioni.
Al Signore Dio Onnipotente, Creatore del Cielo e della terra, ho offerto la mia vita nel sacerdozio e tento di offrirla nonostante i miei molti tradimenti nella fedeltà quotidiana. A Lui rinnovo, per le mani di Maria Santissima, Madre Immacolata del Suo divin Figlio Gesù Cristo, l’offerta e la consacrazione di tutto me stesso, perché tutto ciò che in me è di ostacolo alla Gloria di Dio sia bruciato dal Fuoco dello Spirito Santo, e tutto quello che resta non sia altro che umile corona gettata ai piedi dell’Agnello per la Gloria di Dio.
Nel Nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
In fede
Francesco d’Erasmo Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, 13 marzo 2020.
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Tag: coronavirus, d'Erasmo, lettera aperta, messa
Categoria: Generale
Caro Francesco, la tua lettera dimostra quanto siano sciocche le argomentazioni: solo adesso Ti accorgi che cos’è realmente la Chiesa??? Ingenuo. Gesù Cristo, i Santi, la Madonna e Dio stesso non hanno m ai avuto bisogno di una Chiesa/Casa, tantomeno di “ometti intenti a celebrare riti”. Queste storielle hanno funzionato e funzionano su Popolazioni IGNORANTI quanto suggestionabili: Inferno, Paradiso, Angeli e Demoni… sono lo spauracchio cui la Chiesa ha costruito il Suo Potere Secolare. I Grandi Uomini della Chiesa (pochissimi) hanno avuto vita grama e spesso sono finiti “arrosto”. Penso a Giordano Bruno, antesignano di quel Rinascimento Culturale dopo il Diluvio Universale risalente a 12.500 anni fa (se preferite 10.500 a.c.). Era il 17 febbraio 2000 quando, edito da Donzelli Editore, veniva pubblicata la Biografia del Frate Domenicano a 4 secoli dalla sua morte 17/02/1600. Al soglio pontificio sedeva il Papa polacco: quello che Impose la santificazione di Padre Pio (un altro monaco ostracizzato dalla Chiesa) in occasione del Giubileo. Tuttavia alla Chiesa non sfuggì quel PICCOLO e INSIGNIFICANTE libro (otre 750 pagine e 25 anni di studio e ricerche condotte dallo Storico Anacleto Verrecchia) che, forse, avrà venduto 1.000 copie e poi letto da meno di 100 persone. Cosa accadde??? Il Buon Papa Polacco e la pletora dei sui Cardinali e Ministri, decisero seduta stante di decretare BEATO il Cardinale Bellarmino: ovvero il Presidente del Tribunale Inquisitorio che condusse Bruno al rogo. Chissà se la Madonna o qualche altro Santo in Paradiso, oppure Dio stesso, abbia FESTEGGIATO la solennità dell’Evento intanto che in concomitanza si svolgeva il Gay Pride. Caro Francesco, ti capisco: questo Papa Argentino è veramente SCONVENIENTE, ma i Predecessori non sono certo stati delle “mammolette”. Tutte le Storie inziano con l’incipit “c’era una volta” e poi si concludono alternativamente bene o male: è bastato fare BUMM!!! per vedere crollare ogni certezza. La Chiesa ha sempre avuto le PORTE CHIUSE, salvo aprirle a Chi aveva qualcosa da dare. Mi spiace per Lei, che è ancora giovane, assistere al COLLASSO INERZIALE dell’Ideologia Religiosa di stampo Giudaico-Cattolica: così come per tutte le Storie anche la “parabola cattolica” è giunta al capolinea. Si ricicli, se può, come “cicerone” nelle Visite Guidate alle Chiese, per turisti ignoranti provenienti dalla Cina o da altre parti del Mondo. Nei Musei, le ricordo, c’è sempre e solo il PASSATO: l’hermitage di ciò che non è più.
Proporrei la lettura dell’articolo postato sul nuovo sito : ” SPUNTI DI RIFLESSIONE
https://spuntidiriflessione220069297.wordpress.com/?theme_preview=true&iframe=true&frame-nonce=1306bf95eb
Esemplare, chiaro, diretto, convincente… Ma se non ha risposto ai dubia, Si farà intimidire da don Francesco, il confusionario e miscredente Bergoglio?
Carissimo don Francesco, queste sono le parole che vogliamo sentire dai veri parroci🤗🤗🤗 non esortazioni neopagane all’accoglienza di musulmani astrusi dal nostro modo di pensare. 😰😰😰I quali detestano questi caproni con abito talare😬😬😬😬
Dio benedica lei, don Francesco che ci dona parole di speranza! Ci ricordi nelle sue preghiere, perché possiamo contare su ben pochi Sacerdoti coraggiosi e fedeli a Dio. Oggi l’ennesimo colpo al cuore, dopo aver saputo che il Vescovo di Brescia, ieri, strana coincidenza, ha sospeso anche le Confessioni! (” Pertanto la forma ordinaria della confessione individuale, in questo tempo di emergenza, viene sostituita per tutti da quella del Votum Sacramenti”). Ma quante anime vogliono ancora strappare dal Cuore di Cristo?
Ho capito perchè l’accorata lettera di don Erasmo ha colpito tutti noi , anzi affascinato per il suo coraggio e confortato per la sua profonda Fede ; è un sacerdote che si è formato alla sequela di don Giussani , la CL della prima ora , prima della deriva bergogliana di don Carròn , la CL fedele agli insegnamenti di Papa Wojtyla chiari , precisi , scolpiti nella roccia , tutti fedeli al Magistero e alla Tradizione della Chiesa di sempre e soprattutto al suo tonante grido “NON ABBIATE PAURA ! “.
Grazie al Cielo. Ecco un vero Francesco!
Grazie D. Francesco. E’ molto coraggioso ad esporsi in questa maniera.
Spero ne valga la pena.
Ineccepibile ed esemplare. Dio l’assista.
Vorrei dire soltanto una cosa… Meno male che questo papa non era papa nei primi secoli quando i fedeli erano perseguitati, sicuramente avrebbe chiesto ai cristiani di non andare nelle catacombe e di non celebrare la messa li, almeno non prima di disinfettare i luoghi…
Condivido pienamente tutto questo era inevitabile per richiamare la Chiesa e i suoi fedeli ai valori non negoziabili come valori calpestati in tutti i sensi. Tu caro sacerdote ti offri per aprire un varco di spetanza. Grazie per il tuo coraggio e la tua coetenza! Le chiese riapriranno ma non basta il lavoro duro verra’ dopo l’epidemia…passata la festa….tutto si scorda..
Non molliamo la strada e” ancora in salita e molto ripida
Continua batterti con gorza e fiducia nel Padre che ti Ama e ti chiefe di ricondurre a lui i figli prodighi!
.. Grazie
Grazie Don Francesco per dimostrarci che esistono ancora Sacerdoti che appartengono a Dio, grazie per il suo urlo accorato che spero riesca a scuotere le coscienze che sono barricate oltre le mura leonine, grazie per il coraggio con cui esprime la Sua profonda e convinta adesione a Cristo.
Grazie. Si leggono molte prese di posizioni simili, ma pochissdeime sono firmate.
provi con Xanax, Lexotan o Valium… ma non esageri con le dosi…
Grazie caro Claudio per raccomandarli questi. Magari ha scritto dal bagno e ha confusso la carta con la tastiera del telefonino…visto come non li sono andate tante parole. A questo punto, visto che non l’ avevo letto in questo livello di volgarità, ed in una ocasione o due, li ringranziai augurandoli d’ arrivare presto al sacerdozio, nel suposto che sia veramente seminarista; adesso mi disoccio, e da un po notavo è molto agressivo nel voler imporre la sua e le sue suposte conoscenze del diritto canonico od altro, ma dispiaciuto della sua agresività. Dunque non permetta Dio, anzi sia cacciato subito dal seminario modernista dove si nasconde. Lei Claudio, D. FRANCESCO D’ERASMO ed io, almeno mettiamo la faccia; invece costui si permette nel delirio, approffitando non sapiamo chi è, venire a mancare di rispetto al coraggioso sacerdote che non solo con nome ma anche riperibile nella sua Diocesi di Civitavecchia; coraggioso e forte ma non offende nessuno nemmeno chiamando le cose come stanno. Poi finisce con una offerta di se stesso a Dio, che non merita essere nemmeno letta da questo scatenato.
Carissimo Dtt. Tosatti, magari abituato a consentire i commenti di costui, con la solita prepotenza pseudo canonica volendola imporre a tutti costi, oggi li è sfuggita questa ma basta e ne avanza per non tolerare questo livello. Si veda sopra Luigi e Lucia Brambilla, che lo ritrovano per questo mezzo dopo 20 anni e l’ incoraggiano e danno fede del bravo sacerdote che è. Io non sto nei pani del moderatore, ma non si dovrebbe consentire a nessuno arrivare a questa volgarità.
Grazie Claudio.
Carissimo don Luis, non trovo il commento incriminato volgare. Me lo può segnalare, per favore? La ringrazio di cuore.
“Eh si, sarà buona per il tritacarte o per il bagno questa lettera”
…Basta solo questa. Tritacarte capisco che è l’ apparecchio che distrugge appunto le carte. Ma se continua con il bagno, si capisce la volgarità dell’ uso della lettera come carta igienica. Per questo capendo la volgarità senza essere scritta completa, immagino che lui risposse andando da qualche stanza verso il bagno e quindi nello sfogo usó sbagliato il telefonino. Non li pare caro Dtt. Marco?
Il problema è che non trovo il commento! Se me ne fossi accorto lo avrei cancellato. E non lo vedo neanche ora. Ha l’ora in cui è stato postato?
L’ho trovata! Ma non era Claudio Gazzoli, era Alessandro DS…
Uno dei problemi è che oggi si crede di più ai vaneggiamenti di sedicenti “teologi” (anche invitati a fare conferenze e corsi nelle parrocchie, dove diffondono il loro velenoso pensiero lucifetino) che al Magistero perenne, alla Tradizione ed alla Sacra Scrittura.
Saltato un pezzo: “Grazie per questa lettera, e si prepari: nella “Chiesa della Misericordia” le ritorsioni sono all’ordine del giorno, brutali e spietate, come in ogni dittatura che si rispetti. A maggior ragione, le Sue parole hanno un valore ed un peso che non si può trascurare: facile pontificare quando non si rischia niente, più difficile se si rischia qualcosa, arduo tutto”.
Ringrazio di cuore Gesù per don Francesco che con fede e coraggio non ha mostrato alcun timore di esporsi all’immancabile giudizio del Sinedrio dei nostri giorni. DUC in ALTUM! SIA LODATO GESÙ CRISTO!
Ciao, don Francesco! Siamo due tuoi vecchi amici: Licia e Luigi Brambilla del quartiere Feltre. Sentire di nuovo la tua voce, dopo tanti anni (più o meno una ventina), ci ha commosso. Le tue parole ci hanno toccato il cuore: hai dato voce al nostro sentire più profondo di semplici fedeli. La Santa Trinità ha fatto comprendere la Verità ai piccoli, non ai sapienti e agli intelligenti!
Ti ricorderemo quotidianamente nella preghiera.
Un grande abbraccio, alla faccia del coronavirus!
Cercate e troverete… don Carlo ha il mio contatto. Mi piacerebbe risentirci. Grazie mille!
Francesco d’Erasmo
Caro Don Francesco, Nostro Signore ti benedica !
Un appello ai sacerdoti della fraternità S. Pio X, voi siete svincolati da vescovi diocesani, voi avete una libertà che loro non hanno, celebrate e fateci sapere dove, quando , ci scaglioneremo, prenderemo appuntamento per essere in pochi, ma per favore non allineatevi.
Se poi già lo fate e per ovvi motivi a noi non è possibile sapere, ricordatevi di noi.
Se non erro, invece, loro della FSSPX sono stati i primi a sospendere le Messe …
L’attuale DNA di questa Fraternità lo devo ancora capire … E’ mutato o no dall’epoca di Lefebvre? Mi pare proprio di sì …
I SERVI DEL MALE SI CAMUFFANO PER INGANNARE IL MIO GREGGE, SI MOSTRANO PIACIOSI E SPIRITUALI, PER GUADAGNASI LA VOSTRA FIDUCIA, MA IL LORO CUORE È PIENO DI MALE!….
LEGGI TUTTO QUI:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/03/13/i-servi-del-male-si-camuffano-per-ingannare-il-mio-gregge-si-mostrano-piaciosi-e-spirituali-per-guadagnasi-la-vostra-fiducia-ma-il-loro-cuore-e-pieno-di-male/
Ancora una ridicola supplica filiale al Povero Santo Padre, ” legittimo Successore di Pietro, a colui che siede sulla Cattedra di Pietro, al Vescovo di Roma”…
Per favore, quando trovate una voce lucida nella Chiesa, con la virilità spirituale minima per dire la verità sull’antipapa argentino, mi svegliate.
Adesso torno a dormire.
Buonanotte.
Zzzzzzzz
Grazie don Francesco per il coraggio dimostrato e che Dio la benedica e la Madonna e San Michele la proteggano.
La chiusura e riapertura delle chiese romane degne della migliore sceneggiatura di collodiana memoria del gatto e la volpe (scegliete a piacimento tra i due commedianti chi sia l’uno o l’altro) costituirà per sempre un marchio di infamia indelebile almeno su questa terra e che nessun fedele dovrà dimenticare, come l’atteggiamento dei sacerdoti disertori in stile 8 settembre 1943.
Angoscia è forse il termine più adatto per esprimere ciò che io e certamente molti altri sentiamo. Ma anche indignazione per tutti coloro che con alto senso di irresponsabilità hanno contribuito a creare questa situazione.
Ormai la fede l’hanno ridotta ad una specie di quizzone in cui ad ogni domanda vengono proposte più risposte di cui magari una è quella giusta ma lasciano a noi indovinare quale è. E continuano a definirsi pastori.
Ecco un vero pastore! Grazie a don Francesco e ai tanti come lui..siamo con voi!
Grazie. Dio ti benedica
Caro don Francesco, Dio ti benedice!
Grazie
grazie don.
Il punto è che le chiese devono stare aperte sempre, sia pure con le dovute e ovvie precauzioni, e il sacrificio eucaristico deve essere sempre celebrato, a disposizione del popolo che voglia parteciparvi, e comunicarsi.
Aperte sempre, senza condizionamenti da parte del potere politico, perché la Chiesa, nel dovuto rispetto dello Stato, ha però la sua autonomia.
Diversamente la Chiesa non avrebbe senso.
Concordo. Ma come può un cattolico non concordare? Le Chiese servono proprio in questi frangenti storici. È nei momenti di pericolo (esagerato o meno) che le persone abbisognano della Chiesa. Per un cattolico al primo posto c’è la salvezza dell’anima: come si fa a non capirlo?
Caro d.Francesco, grazie, Lei è di Cristo e Cristo è di Dio
Il Signore la benedica per il coraggio e la fedeltà a Cristo. Grazie. In comunione di preghiera e di sofferenza, nel Cuore Immacolato di Maria.
Sia Lodato e ringraziato il Signore !!! Don Francesco
grazie per questa sue parole che condivido in pieno
Lei non è solo siamo in tanti a pensare come Lei, la preghiera
E il rosario sarà nostra arma perché questi cuori di piedre
si convertano. Sua figlia in Cristo Alma Maria
Grazie! don Francesco,
per questa sua lettera che vibra di ansia pastorale; che parla agli altri e per gli altri e non di sé e per sé; che brilla di luce propria per il messaggio compassionevole che trasmette e che offusca ogni altra comunicazione in stile burocratese che tradisce, al contrario, malcelati recessi degli animi e delle coscienze, contaminati dalle cose cattive di questo mondo (cfr. Gv 7,7).
Grazie! per il suo cuore aperto; di più: spalancato per accogliere la sofferenza di quanti si sentono abbandonati in questo momento di particolare bisogno.
Lei, e quanti come lei, che – pur senza esporsi pubblicamente – partecipate delle afflizioni (non meno gravi del dolore fisico) di una gran parte del popolo di Dio, affidato alle vostre cure, siete quei samaritani che ci aiutano moralmente a sopportare il peso della croce lungo questa via crucis, cui non abbiamo alternativa.
Grazie! perché «di fuori [non] apparite giusti davanti agli uomini» e «dentro [non] siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità» (Mt 23, 28; risolleva lo spirito il lungo elenco del “Guai a voi! “(23-39).
Grazie! perché con la dichiarata offerta delle vostre dita ad alleggerire “i pesanti fardelli” caricati sulle spalle della gente, dimostrate una sensibilità che attenua l’isolamento e l’ inqualificabile atteggiamento di coloro che «dicono e non fanno» (cfr. Mt 23, 1-12).
Grazie! don Francesco, per il suo coraggio che ci fa ancora credere e sperare nella coerenza e nella testimonianza della Parola, che è Via Verità e Vita, in quest’ora di smarrimento in un tunnel di cui non si intravede l’uscita e un raggio di luce fra le tenebre.
Le auguro di non dover subire vessazioni per questa sua commovente e consolante presa di posizione.
Malauguratamente dovesse accadere, sappia che non sarebbe solo. Sarebbe accompagnato e sostenuto dalle preghiere di un numeroso (e sconosciuto ai più) gruppo di compagni di sventura, di cui faccio parte e fin d’ora le assicuro il mio modestissimo contributo.
Mi resta un dubbio, che – temo – non sarà chiarito nel pastrocchio che si è creato, per il ricorrente e permanente: qui lo dico e qui lo nego, di un magistero esercitato mediaticamente e col favore mediatico.
Se mai dovesse essere accolto l’appello per la riapertura delle chiese già chiuse e per il blocco della chiusura su cui si sta decidendo di quelle ancora aperte, rientrerà fra “i motivi di necessità” il recarsi in chiesa? Si dovrà compilare l’autocertificazione obbligatoria per gli spostamenti consentiti? Chi dovrebbe decretare sul punto, per evitare situazioni simili – per esempio – a quella in cui si è trovato il parroco ottantasettenne denunciato per aver celebrato in presenza di otto fedeli, in violazione di un primo provvedimento governativo?
Condivido pienamente. Ce ne fossero tanti di Sacerdoti così! L’ubbidienza ha un limite. Quando si arriva al colmo dell’apostasia ( e ci si è arrivati da tempo) bisogna ubbidire a Dio e non agli uomini così insegna il Magistero perenne della Chiesa Cattolica Apostolica Romana
Finalmente! Grazie! Da oggi so che non siete tutti dei codardi! C’è ancora un prete che non sia un vile nella mia Chiesa! Grazie, carissimo! Di cuore!
Finalmente! Un sacerdote come “Dio comanda”!
Grazie Don Francesco Grazie!
Un ministro di Dio che non ha paura ed esce allo scoperto!
Spero che lei sia di esempio a tanti suoi confratelli e che risuoni forte il grido di Giovanni Paolo II :NON ABBIATE PAURA!
la mia più completa condivisione e solidarietà
Condivido pienamente. Ce ne fossero di più di Sacerdoti così! L’ubbidienza ha un limite. Quando si raggiunge il colmo dell’apostasia ( e ormai si è raggiunto da tempo!) Bisogna ubbidire a Dio e non agli uomini così ci insegna il Magistero di sempre della Chiesa Cattolica Apostolica Romana
So di molti sacerdoti che continuano a celebrare e a non negare l’Eucarestia: evidentemente non se la sentono di rinnegare il loro mandato
Lo fanno in silenzio, con sofferenza, per paura di essere scoperti e denunciati.Lo fanno perché viene prima l’obbedienza a Cristo e poi quella agli uomini, se questa’ultima contraddice il mandato stesso della Chiesa.
Lettera toccante. Aggiungo le mie povere lacrime a quelle di questi sacerdoti. Lacrime di carità verso le tante anime “separate” dal conforto spirituale. Seppur nessuno ci potrà mai separare dal Suo amore, come ci ricorda s. Paolo.
Un Sacerdote secondo il Vangelo ed il Cuore di Gesù. Mamma mia! Ad avercene tantissimi altri come lui ! Delle due l’una. Per questa lettera, sarà perseguitato o totalmente ignorato. Non ci sono altre possibilità. Lo ringrazio perché ha lanciato l’allarme e spero possa risvegliare tante coscienze assopite di altri Sacerdoti. Mia madre 92 enne si sta lamentando delle Messe sospese a Roma e, vista la situazione, è molto contenta perché le ho fatto scoprire il Rosario quotidiano in diretta da Lourdes delle 18:00 e la Santa Messa quotidiana in diretta dal Santuario del Divino Amore da Roma delle 19:00 di Tv2000. Ho detto tutto.
Carissimo, sai bene che nemmeno perche li, alle porte di Roma, a Civittavecchia, non solo la Madonna attraverso la statuina di Medjugorje pianse, ma da quel 1995 per 25 anni non sono finiti i prodiggi, l’ insolita maggioranzza dei tuoi destinatari sono apostati convinti, e se qualcosa disprezzano sono i miracoli, i prodiggi, perche non hanno Fede. Anche se ieri 13 è corso quello con contra ordine riaprendo le chiese di Roma, ma comunque senza celebrazioni, rimangono impetriti massoni onusiani sorosiani ranheriani luterani boffiani. Ma non si sa mai, ed il tuo coraggio non rimarrá un gesto disperato. Pure un Grillo si convertì, certo l’ allora vescovo di Civitavecchia. Grazie confratello per incoraggiarci con tua testimonianza dolorosa. Sapere per te che altri sacerdoti dalle tue parti pure hanno pianto, è una gran consolazione.
Umilmente, sappi che da questa mia amatissima parrocchia nella periferia di Caracas, tra montagne di favelas, adesso 2:22 del mattino dall’ Adorazione Perpetua, ti sono unito e t’ abbraccio. Grazie!
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