GOTTI TEDESCHI: CHE COSA CI INSEGNA IL CORONAVIRUS…

7 Marzo 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, ieri sera il prof. Ettore Gotti Tedeschi ci ha inviato una breve riflessione di carattere spirituale, nata da un colloquio con mons. Nicola Bux, ai tempi del Coronavirus. Mi sembra che sia giusto farvene partecipi. Buona lettura.

§§§

Caro Marco, stamattina un mio breve colloquio telefonico con don Nicola Bux ha provocato una riflessione che forse sarà gradita ai tuoi lettori di Stilum Curiae. Mi diceva don Nicola che questa angoscia provocata dal coronavirus ha portato molte persone che non si ponevano il problema della fragilità della vita umana e del senso stesso della vita, a considerarlo seriamente, chiedendogli colloqui spirituali. Ciò mi ha fatto molto riflettere, tanto da trarne una lezione…

Mi son ricordato non solo la lettura di mercoledi delle Ceneri: Genesi 3,19 “ Memento homo quis pulvis es..”, ma anche che San Paolo scriveva che “ quando sono devole è allora che sono forte “ e “nella debolezza si manifesta la forza di Dio “ (2Cor 12.10). Ed oggi siamo molto deboli.

Ma anche Seneca scrisse che “noi viviamo come dovessimo vivere sempre, dimenticando quanto siamo fragili “. Saggezza filosofica.

Don Nicola Bux mi ha mostrato, con le sue parole, un valore misterioso della esistenza umana che sta nel saper riscoprire il senso dei nostri limiti umani, ma anche la dignità di questa nostra fragilità. Ci sentiamo semidei, poi basta un bacillo, un virus per riportarci alla realtà ed a riflettere sul senso della vita. La nostra supposta autosufficienza, il sentimento di immortalità, spesso avvalorata dal successo professionale (quasi sempre insostenibile ) o dalla salute inattaccabile (su cui confidavamo, scoprendo che è impossibile), si rivela tutt’un tratto essere una illusione che ci apre gli occhi sui nostri limiti ineliminabili. Limiti che pretendono soprattutto l’aiuto di Dio, ma anche l’aiuto degli altri, generando all’improvviso una santa solidarietà verso il prossimo. La nostra fragilità, in un momento come questo di angoscia per questo virus di cui non capiamo molto, genera un bisogno ed una disponibilità di attenzione solidale che diventa “ terapeutica” a doppio senso, per noi e per il prossimo. Soprattutto in un momento in cui i pronto soccorso son chiusi, gli ospedali intasati, i medici tamponati in quarantena e sempre con il telefono occupato(per aiutare i loro pazienti), in questo momento scopriamo non solo quanto eravamo folli a pensare di non avere limiti, ma anche di quanto fosse pericoloso farlo, perchè avevamo dimenticato cosa è carità e solidarietà, da dare e ricevere. Essere costretti a provare sofferenza e dolore, che in sè non sono certo un bene, per noi e per il prossimo, ci permette di trasformarli in un valore, un occasione di crescita spirituale in un mondo talmente materialistico da spaventare. Benedetto XVI in “Spe Salvi” (n. 38) spiega che “La misura dell’umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e il sofferente “ e ciò vale per il singolo come per la società. Ma anche San Paolo nella lettera ai Colossesi si dichiara “lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e completa nelle mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del Suo Corpo (mistico) che è la Chiesa” (Col 1.24). Può essere questo una occasione per offrire le nostre mortificazioni anche, o soprattutto, per la nostra Chiesa?

Io credo di si.

Tuo, Ettore Gotti Tedeschi

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64 commenti

  • Nicola Buono ha detto:

    Non Sante Messe sospese nella sola diocesi di Roma ma in tutta Italia fino al 3 aprile..

    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/messe-sospese-in-tutta-italia-fino-al-3-aprile

  • Nicola Buono ha detto:

    Video di 0.56 secondi di BENEDIZIONE EUCARISTICA DAL CIELO CONTRO L’EPIDEMIA DI CORONA VIRUS.

    https://youtu.be/4r2DCULi8R4

    P.S. È una Grazia che ci siano santi Sacerdoti come questo del video ( sembrerebbe un Domenicano )

  • gaetano2 ha detto:

    Ad ogni modo co’ ‘sto coronavirus ci sono scambi culturali. Rientrato in italia, ammé non m’ha controllato nessuno. io ero rimasto all’ “abbracciate un cinese”, contro le discriminazioni, promosso dai piddini. E così volendo dimostrarmi ligio alle disposizioni del Progresso (notate la maiuscola) ho abbracciato il primo cinese che ho incontrato. Mi ha guardato commosso, mi sembrava, e mi ha detto: Lik kione. Chissà se in cinese “Lik kione” significa “grazie”?

  • Nicola Buono ha detto:

    Ultimissime..Ultimissime …

    A Domenica in c’è stato un collegamento con un rappresentante della C.E.I. il quale ha dichiarato che si sta approntando da parte della Chiesa, un documento ( alla luce degli ultimi provvedimenti del governo in Lombardia ed altre Regioni) che estenderà il divieto per la messa ai fedeli anche nella Diocesi di Roma. Alla luce di questa notizia mi viene da pensare ai numerosissimi messaggi della Madonna ad Anguera che avvertivano che un giorno sarebbe venuto a mancare il Santo Pane Eucaristico…

  • Iginio ha detto:

    Mah, temo purtroppo che l’occasione verrà persa. In nome del “diritto alla salute” e del “ho diritto a fare quello che mi pare”.
    A suo tempo apparve l’AIDS: qualcuno lo interpretò forse come invito a cambiare stile di vita? Macché. Anzi, dopo qualche anno cominciarono i film che beatificarono i poveri omosessuali vittime… E siamo finiti come siamo finiti.
    Semmai dovrebbe essere un’occasione per capire una buona volta che la Natura non è la Mamma Buona. Ma chissà se lo capiranno: l’ignoranza dilaga, sicuramente ben pochi sanno che cosa sia un virus.
    Però non disperiamo: se l’è preso persino Zingaretti, forse adesso i soliti Eroi Difensori dell’Umanità capiranno che la faccenda è seria…

  • Antonella ha detto:

    Ringrazio E.Gotti Tedeschi per questo sensibile intervento in un momento particolare come questo : si assapora diversamente la Parola, che assume ben altri toni e significati, forse perché siamo noi più disponibili all’ascolto e cogliamo risposte che in altre condizioni avremmo di sicuro trascurato, ora invece sembrano rimbombare dentro e fuori di noi, fornendo la chiara consapevolezza della nostra fragilità. Un virus può metterci in ginocchio in modo imprevedibile, costringendo a guardare tutto in un’altra ottica, cosí in un attimo possono rivelarsi assurde favole quelle false sicurezze che sembravano dover comandare anche il più piccolo ingranaggio di un sistema destinato invece ad andare in tilt in pochissimo tempo.
    Quanta attenzione destinata a questioni marginali rispetto al benessere primario di un paese, mandando in fumo i sacrifici di tanti italiani che oggi rischiano di non avere garantito nemmeno un pronto soccorso ….
    Troppi i governi pronti a tagliare le risorse necessarie alla vita delle persone, costrette a patteggiare con un’ Europa senza più identità, dove la globalizzazione ha deciso di arrestarne la storia per ridurla ad un fondo monetario che ormai di comune ha ben poco, o quasi nulla.
    Con la preghiera la speranza non ci abbandoni, e restituisca il coraggio di ricostruire, animati dalla fede per ben altri progetti, di sicuro divergenti rispetto a ciò che si è programmato ostinatamente contro Dio a danno dell’uomo.

  • wisteria ha detto:

    Belle, delicate e corroboranti le argomentazioni di Gotti Tedeschi.
    Francamente però non mi riconosco nel tipo umano che dovrebbe trarre insegnamento dal corona virus. Appartengo alla minoranza silenziosa che non ha beneficiato della rivoluzione culturale, che è stata costantemente emarginata per il proprio attaccamento alla tradizione. Come sentirsi semidei, immortali, e onnipotenti?
    Avrei avuto bisogno di attendere la morte con serenità e buoni pensieri, non con l’amarezza e lo stress che nascono dalla necessità di difendersi con le sole proprie forze dal virus. La Cina ci ha mentito, il governo ci inganna, l’Europa ci stritola.
    Grazie comunque per la lezione di stoicismo cristano.
    Una speranza: se ce la facciamo, forse potremo vedere un mondo più povero, ma più pulito. Per esempio, un’Europa sovranista, un’Italia liberata dai parassiti autoctoni e immigrati, magari un nuovo Papa…

  • Andrea ha detto:

    Ci insegna che le elite di potere possono manovrare miliardi di dollari e miliardi di persone senza più il bisogno di impugnare un mitra… ma semplicemente approfittando di persone sempre più esasperate, terrorizzate dai più piccoli mali del corpo e spesso ignare di un’anima agonizzante. Vedrete che da questo assurdo stato di emergenza creata a tavolino non si uscirà più… questo virus passerà ma leggi , provvedimenti e nuovi obblighi diventeranno permanenti. Tutto mira al solito scopo, ovunque (perchè massoni e demoni sono ovunque): togliere sempre più libertà all’uomo e portare avanti la nuova società globale dove i popoli seguiranno il potere ciecamente e acriticamente come un dio. Il coronavirus ci insegna che siamo già a buon punto.

    • stefano raimondo ha detto:

      A proposito di elites che manovrano miliardi senza impugnare il mitra (quindi sono anche vigliacchi, perché non combattono fisicamente), io ne avrei in mente una che ha come quid pluris l’elargire sensi di colpa nonché l’operare ricatti morali.

      • Mb ha detto:

        Dici? Con un bilancio economico che fa acqua da tutte le parti (2019 perdita di 100 MLN €) e stretta dei rubinetti dei soldi da Italia, Germania e USA che sono i 3 più grossi finanziatori…. sono al collasso economico! In più abbiamo il papa della Misericordia, quello che dice che non c’è giudizio ecc ecc… non é che sei anche tu di Marte che non conosci bene come stanno le cose sul pianeta Terra – regione Vaticano?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Finalmente ci dicono qualcosa. Era ora, però!
    https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2020/03/07/news/coronavirus-il-papa-non-si-affaccera-per-l-angelus-1.38562924

    Intanto Scarpe Grosse mi fa sapere che lui sta bene perchè da più di cinquant’anni si disinfetta due volte al giorno col grappino. Sapienza del popolo sapienza di Dio.

    • Sconsolata ha detto:

      @ Emerito,
      ho capito bene? Non si affaccerà perché “L’emergenza Coronavirus provoca un vuoto inedito per piazza San Pietro”. La riflessione sulla decisione (di rinchiudersi) ha richiesto…giorni…
      Sappiamo bene che ama la folla plaudente, meglio se oceanica (quella dei primi anni…), gli abbracci e i baci (non il bacio della mano e lo sfioramento della mano, per motivi di igiene, che ora come ora sarebbero non solo giustificati, ma imposti) e, per finire, l’abbraccio che si è accaparrato per la vita eterna, con il giudizio su di sé che ha immortalato nel libro “Io credo, noi crediamo”, fresco di stampa, alla voce “Giudizio universale”, che – ha sostenuto – non sarà “un bilancio”.
      Così: dopo l’ Inferno, su cui non mi sembra si sia espresso esplicitamente; da un colloquio con Scalfari abbiamo saputo che sarebbero destinate a dissolversi le anime che non meriterebbero il Paradiso, che ha ridotto a una “tenda”, sotto la quale troverebbero accoglienza anche gli animali (di certo quelli domestici, come ha rassicurato in almeno due occasioni: in un’udienza generale del mercoledì e nell’incontro con i bambini di una parrocchia romana), ha detto la sua sul Giudizio universale. Di certo resta la Morte; e finora ancora inviolata da una sua concezione personalistica… Ma: non si sa mai… potrà sempre sorprenderci… con qualche altra “uscita” ad effetto…

      • Gian Piero ha detto:

        C’e’ un ironia, un senso dell’umorismo ( della Provvidenza??) in quello che sta succedendo: per cause di forza maggiore ( coronavirus) la strombazzata “Chiesa in uscita “è precitipitosamente rientrata con la coda fra le gambe dentro le proprie mura , sbarrando le porte.
        la Chiesa “ospedale da campo” alla prima epidemia per paura del contagio ha chiuso baracca e burattini, piantato in asse i malati, rivolgetevi altrove.
        La Chiesa che costruisce ponti e non muri ha pensato bene di serrare le porte delle chiese e abrogare le Sante Messe.
        Infine ul Papa del dialogo, dialoga ormai in streaming, non osando neppure più presentarsi al balcone per l’Angelus.
        Posso dire che il Padreeterno ha il senso dell’umorismo?

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Il vuoto inedito di Piazza San Pietro è di per se un fatto positivo ai fini dell’evitamento del contagio fra i fedeli che potrebbero stare a distanza ben superiore al metro. La distanza fra il Papa e i fedeli poi è tale da escludere ogni possibile contatto reciproco. Pertanto è verosimile che la soppressione dell’Angelus sia motivata da considerazioni che non hanno niente a che vedere con l’igiene e la creazione di ragionevoli barriere alla diffusione del coronavirus.

  • Marco Matteucci ha detto:

    UOMO CHE GRIDI AL VENTO

    Uomo che gridi al vento
    l’arcaica tua paura,
    l’amara smania io sento
    del male tuo che dura.

    Perché vomiti all’aria
    parole senza senso,
    la breccia originaria,
    a mitigare io penso.

    Sempre sarò con te
    a ravvivare il sogno,
    non queste cure che
    ti rubano il bisogno.

    Distendi la tua mano
    come fa’ chi non vede,
    ti condurrò lontano,
    se riaccendi la tua fede!

  • deutero.amedeo ha detto:

    L’inelluttabilità della morte è sempre stata presente nel pensiero cristiano . Molti dipinti rappresentano santi dottori della chiesa e mistici con un teschio sullo scrittoio. Rappresentazioni pittoriche denominate ballate o trionfo della Morte sono presenti in molti luoghi (Oratorio dei disciplini a Clusone , cimitero di Pinzolo, e tanti altri meno noti e famosi) per non parlare delle congreghe della buona morte (Ardesio in provincia di bergamo, ad esempio). La morte (nel mio dialetto detta la “ransa” cioè la falce) glorificata nel mistero della Croce come redentrice e giustificatrice dell’umanità è stata derisa dalla superbia della scienza moderna. La Levi Montalcini giunse a scrivere una frase delirante come (più o meno) : la scienza ha finalmente reso l’uomo artefice del proprio destino. Poi arriva un virus (che finora ha causato meno morti di quanti non ne provochi l’uomo ogni giorno) e l’uomo rinsavisce?

    • ulisse ha detto:

      Deutero Amedeo evviva. Ero preoccupato mi sembra che lei sia bergamasco, abbastanza datato, quindi molto a rischio. La morte…”memento mori” il grande Toto scrisse una poesia “La livella”. Può darsi che la paura induca qualcuno a riflettere, io la chiamavo “La strizza”. Un esempio può essere Lapo che scampato ad un incidente in Terrasanta (che strano) dice di voler cambiare vita. Conosco alcune curiosità su suo fratello John e suo zio Edoardo preciso non sono cose brutte anzi ma è un tema delicato e non c’è spazio. Saluti e teniamo duro.

  • oliviero ha detto:

    Il fatto è che la Pachamana incinta alla fine ha partorito un bel virus

    • Milli ha detto:

      Forse adesso riderà meno , per un po’.
      Comunque auguri di buona guarigione.

    • Gaetano2 ha detto:

      Uhm, Zingaretti ridens, a me pare che fa solo scena. Ma chissà, magari ha frequentato S. Marta. Due piccioni con una fava, non credo proprio…

  • Monica ha detto:

    Ci ha insegnato molto più, almeno qui in Francia dove certe derive sono più radicate :
    – che l’Eucarestia non é un diritto ma un dono
    – che la Messa non é limitata all incontro dei fedeli e al pane “partagé”, ma é presente e valida anche senza popolo
    – che quindi la dignità del sacerdote é diversa da quella dei fedeli, poiché solo egli può celebrare in persona Christi

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Mi permetto di dissentire alquanto perché si sta scambiando la “NOSTRA” visione cristiana con una REALTA’ che NON E’ PIU’ ormai cristiana. Certo, è vero, appena ci afferra una malattia riscopriamo la nostra fragilità e i nostri limiti (se siamo “meditativi” e se il dolore non annebbia la ragione e ci fa piuttosto “maledire” la nostra “sorte” – vedi Job). Ma in questo caso “collettivo” i pensieri vanno piuttosto alle DIFFICOLTA’ del nostro vivere quotidiano, alle COMPLICAZIONI per non poter fare quello che si è abituati, alla paura che il virus ci contagi. Altro che consapevolezza dei nostri “limiti umani”!. Ce l’hanno solo quelli chei già prima “meditavano” e non vivevano “fuori di sè”. Nella Spagna dove vivo e dove il contagio è ancora “annunziato” si CONTINUA a VIVERE come al solito: “comprar otro par de zapatos, ¿donde vamos a cenar esta tarde?, alternar por los bares, etc”. La TV e le radio diffondono dati e opinioni di esperti ma tutto è “problema di altri”, tutto rimane sulla superficie delle emozioni, delle paure, delle complicazioni e quasi in nessuno – almeno per ora – le notizie passano dal cervello al CAMBIO di VITA. Un esempio significativo. Martedi scorso – solo martedí scorso – il Consiglio dei ministri di un governo spudoratamente social-comunista ha approvato un progetto di legge denominato “Ley Orgánica de Garantía Integral de la Libertad Sexual”. La legge prevede un “riferimento esplicito di consenso all’atto sessuale” (capito? Se mia moglie non dà un consenso “esplicito” incorro in un “delitto”…). Il coronavirus ci ha dato “il senso del vivere”?
    Ma se non lo ha ancora la Chiesa che si gingilla con ecologia e accoglienze e panzane misericordiose!

    • Adriana ha detto:

      Il ” consenso esplicito ” deve essere scritto davanti
      a notaio alla presenza di due testimoni -laicissimi-???

      • Milli ha detto:

        Io è da mo’ che lo dico ai miei figli che, quando capiterà, dovranno richiedere il consenso esplicito.

  • JMSR ha detto:

    don Etore eres un maestro muy inspirador.
    Muchas gracias por compartirlo.
    Tiene mucho valor . JMSanRoman

  • Milli ha detto:

    Ringrazio il dott.Gotti Tedeschi per questa riflessione, che ci sia una rinascita della spiritualità è un bene, ma la sensazione qua è piuttosto di abbandono, le chiese sono chiuse, dove può trovare il pane l’ anima? Tutto è affidato alla buona volontà del singolo religioso, anche lui intimorito dal virus e dalle conseguenze della sua disobbedienza (nel caso decidaa di distribuire qualche sacramento).
    Per quanto riguarda la solidarietà invece ho parecchi dubbi, vogliamo parlare delle scene di accaparramento viste al supermercato i primi giorni (per fortuna ora non più), i turisti lombardi scacciati ovunque in Italia (anchenel caso di pellegrinaggi religiosi) e la diffidenza verso tutti ormai diffusa? Per me la paura vince ancora contro la solidarietà, tranne pochi casi.
    Un saluto dalla zona gialla.

    • giorgio M. ha detto:

      Milli , ieri sera ho assistito , quasi in diretta, ad un incidente . Un auto , pochi minuti avanti a me , è uscita di strada (stradina di campagna) finendo in un fosso . Almeno dieci auto provenienti da entrambe le direzioni si erano già fermate e i conducenti scesi per prestare soccorso , incuranti del possibiel contagio . Chiunque avrebbe potuto immaginare un malora del conducente per coronavirsus , comunque l’incidentato poteva esser stato contagiato , ed i soccorritori non sono medici o infermieri o attrezzati. Dimenticavo, Dove è successo è ai limiti della zona rossa .

    • Borghese pasciuto ha detto:

      Come sempre, in ogni occasione anche difficile e dolorosa, è ben più importante che il pane lo trovino i denti e lo stomaco.
      Quanto all’anima, ogni può benissimo fare da sé, se ritiene.

      • Milli ha detto:

        Ma te sei ateo, che ne puoi sapere? Stiamo parlando dell’anima , non di un altro organo…

      • stefano raimondo ha detto:

        E quanto al cervello? Alcuni non lo trovano: forse perché è troppo piccolo?

  • Adriana ha detto:

    ” Qui si parrà la tua nobilitate ” , ( qui saranno messi alla
    prova e saranno rivelati il tuo coraggio ,la tua fede e la tua forza morale ) . Così dice Dante… che dice la
    Gerarchia aperta/chiusa dello Stato Vaticano ?

  • Alessandro2 ha detto:

    La riflessione è bella e degna, ma il latino fa pena (spero sia un refuso). La frase corretta è Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris.

    • roth ha detto:

      è evidente che lo è un refuso. Chiunque prima di fare una citazione in latino va prima a verificare su internet l’espressione corretta ,

      • Marco Tosatti ha detto:

        Corretto.

        • Alessandro2 ha detto:

          Non del tutto (scusate, sarà il virus ma oggi sono puntiglioso :-)): QUIA pulvis es, non quis. Quia introduce una proposizione oggettiva.

    • Alessandro ds ha detto:

      Alessandro2 ho visto che sai abbastanza be e il Latino.
      Puoi farmi il piacere di tradurre questa frase in modo preciso e scrupoloso? Grazie

      Actus tamen positus contra praescriptum p1, n1-2, non est nullus, nisi positus fuerit ab excommunicato vitando vel ab alio excommunicato post sententiam declaratoriam vel condemnatoriam; quod si haec sententia lata fuerit, excommunicatus nequit praeterea gratiam ullam pontificiam valide consequi, nisi in pontificio rescripto mentio de excommunicatione fiat.

      • Alessandro2 ha detto:

        Traduce meglio di me la versione ufficiale in italiano reperibile qui: http://www.cdirittocanonico1917.it/online.htm

        Eccetto ciò che dipende dall’ordine sacro, per il resto è nullo ogni atto posto da un vitando o da uno scomunicato dopo la sentenza, la quale emanata, nessuna concessione pontificia si può conseguire, se non è fatta espressa menzione della scomunica.

        Non ho la minima idea di cosa voglia dire, ma tant’è.

        • Alessandro ds ha detto:

          Non è buona questa traduzione che si trova online, l’avevo già vista, ma non è fedele.
          perché c’è anche una traduzioone francese che è completamente diversa, che da un significato completamente diverso.
          Allora sto cercando di capire quale delle 2 traduzioni è più fedele.
          Grazie.

  • Don Simone ha detto:

    Chiesa in uscita, ospedale da campo, apertura, accoglienza eccetera eccetera. La chiesa cosa invece ha fatto? Esattamente il contrario! Davanti alla prima emergenza ha alzato muri, chiuso porte e si è trincerata sulla difensiva. Wnche il Vaticano è corso subito ai ripari, con buona pace di tutti. Questa è la prova che le indicazioni di Bergoglio sono solo vuota retorica, parole ad effetto smentite alla prova dei fatti, indicazioni ipocrite di un grande ciarlatano!

    • Raffaella ha detto:

      Il mio parroco sostiene che la chiusura è stata fatta a tutela degli anziani; mah….
      Tutto serrato, chiesa,canonica,oratorio,campi sportivi ecc…

      • stefano raimondo ha detto:

        Un parroco dovrebbe primariamente “tutelare” le anime, più che i corpi. Ma capisco che oggi trovare un prete che creda veramente n Dio sia un compito alquanto ostico.

      • Maria Cristina ha detto:

        E il vescovo di Bergamo ha proibito di suonare persino le campane.
        Che male fa il suono delle campane agli anziani?
        No Raffaella, credimi la preuccupazione di questi don Abbondi e’ tutta e solo per stessi.

    • Claudius ha detto:

      Giustissima riflessione, Don

  • Don Simone ha detto:

    Chiesa in uscita, ospedale da campo, apertura, accoglienza eccetera eccetera. La chiesa cosa ha fatto? Esattamente il contrario! Chiese immediatamente chiuse davanti alla prima emergenza e anche il Vaticano si è barricato. É la prova che quella di Bergoglio é solo retorica da quattro soldi, parole ad effetto smentite dai fatti, sentenze ipocrite di un grande ciarlatano!

  • Alessandro ds ha detto:

    Eh si, è proprio vero.
    Ci insegna a non ammassare denaro immoralmente sulle spalle e sulle vite dei nostri fratelli.
    Perché poi arriva un virus minuscolo che stende anche gli uomini che si sentivano tanto grandi.
    E poi dopo i conti non li fanno più con il consiglio di amministrazione e con gli amici loro, ma i conti li fanno all’inferno con il Diavolo.

  • Nicola Buono ha detto:

    Posto due brevi video con un Sacerdote Domenicano ed una Suora Adoratrice di Gesù Sacramentato che ci parlano di cosa il Signore ci dice attraverso questo virus.

    https://youtu.be/020Ci0xodX8

    https://youtu.be/3IHmpzpHrzs

    P.S. mia riflessione fuori tema. Adesso che nelle ultime 48 ore in Francia i contagiati sono aumentati di 81 unità, che hanno chiuso 100 scuole e che si è ammalato un deputato dell’assemblea nazionale, chissà se i francesi ridono ancora della pizza Corona Virus. Sono andato sui siti di canal + per commentare la loro schifosa volgarità sugli italiani, e ho trovato tanti ferocissimi commenti da parte degli italiani. I francesi tutti zitti. Ma mediteranno appunto sull’arrivo del corona virus dalle loro parti.
    Li

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Grazie Nicola. Che meraviglia di Dio questa santa suora di 100° ha detto in due parole il riasunto di quest’ articolo:”l’uomo senza Dio fa solo il male”.746° anniversario del Dies Natalis di Sant’ Tomasso d’ Aquino.

    • Monica ha detto:

      si ricordi : per i francesi il problema (qualunque esso sia) é sempre fuori.

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Questa profonda riflessione del prof. Gotti Tedeschi la giro agli amicii, specialmente se atei o giù di lì.
    Un vecchio proverbio, circolante fra i soldati americani, assicura:《In trincea non esistono atei》. Non credo accada per codardia bensì perché l’anima, la porzione più importante dell’uomo, urla i suoi diritti sentendosi interpellata. Ascoltiamola dunque.

    • emma ha detto:

      Caro Laporta , se anche un pò di preti la pensasse come lei . Invece o non hanno perdonato a Gotti Tedeschi aver firmato la Correctio Filialis e lo considerano un NEMICO del Papa , o hanno paura a compromettersi . Oppure non hanno neppure capito che sta succedendo e di che si sta parlando , che sia in latino in italiano.

  • Luca Antonio ha detto:

    Nelle lettere di Berlicche di C.S. Lewis il diavolo considera la guerra come evento negativo per la conquista delle anime in quanto nella sofferenza e nell’ angoscia l’ uomo prende coscienza della sua fragilita’ e della sua dipendenza da un “altro”, …di come Dio ragioni in modo completamente diverso dal nostro…di come la prova ( non ci indurre in tentazione / prova ! )
    ci forgi e ci selezioni in vista del Bene supremo…di come le Sue Vie non siano e nostre vie.

    • stefano raimondo ha detto:

      Condivido il commento di Luca Antonio. Aggiungo che secoli di guerre avevano forgiato e rafforzato il carattere di noi europei, poi è bastato un secolo di psicologia per debilitare totalmente la nostra mente, rendendoci dei rammolliti (anche nella Fede). Oggi siamo più fragili, è in atto una diffusa devirilizzazione, specie in occidente, ma paradossalmente ci sentiamo più forti rispetto al passato, perché più razionali.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Sempre illuminante, profondo, grazie Prof. Gotti Tedeschi; eppure grazie perche ha fatto trattare quest’ argomento al D. Bux, e così riprende lui suo servizio nell’ unità e non parlando male dei nostri fratelli della Fraternità di San Pio X, come fecce nei giorni scorsi.

  • Sconsolata ha detto:

    L’eloquenza della sua riflessione rende superfluo ogni mio insignificante commento. Lei ha interpretato un sentire che credo non sia sbagliato definire comune, perlomeno fra i frequentatori di SC.
    Grazie! , professore.

    • EGT ha detto:

      Sa Sconsolata , che , grazie a questa riflessione ,fatta a seguito del colloquio con Don Nicola Bux, qualcuno mi ha accusato di esser -CLERICALE – ?

      • Sconsolata ha detto:

        «…non ragioniam di lor [qualcuno], ma guarda e passa». Mi perdoni, professore, se nell’incapacità di esprimermi al meglio, mi affido al Poeta troppo spesso costretto a tollerare l’uso di questa citazione, anche in versione leggermente modificata, e oggi da me.
        “Qualcuno”: se le ha riservato tale accusa, specie se non motivata con precisi riferimenti a “catechesi” di provenienza “clericale”, o non sa cosa dice, o – nella peggiore delle ipotesi, come mi pare di capire – ha nascosto un sottinteso polemico; e, in tal caso, si merita a maggior ragione l’invito… di cui sopra.
        Ben conosciamo – noi – teoria e pratiche “clericali”, di ben altro tenore rispetto a quelle cui alluderebbe quel “qualcuno”, che si è esercitato nella maestria del giudizio…
        Riflessioni fededegne e di genuina provenienza clericale in questo frangente? A me non sembra siano pervenute. Per un impegno e interesse personali sfrutto ogni momento e occasione favorevoli all’aggiornamento. Soltanto il card. Scola si è pronunciato sull’argomento in oggetto, asserendo che non è “un castigo” di Dio. Sarà. Ma motivo per meditare su un flagello per l’umanità, sì. E richiederebbe – a mio modesto avviso – almeno il conforto della solidarietà, attraverso parole ispirate e gesti semplici e spontanei, senza gli eccessi conosciuti in altre situazioni fino… a qualche giorno fa…