MESSICO E SPAGNA: LA GRANDE PERSECUZIONE ANTICATTOLICA NEL SECOLO XX. A ROMA, GIOVEDÌ.
2 Marzo 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, credo che sia interessante ricordare un appuntamento a Roma organizzato dall’Associazione “Tradizione Famiglia Proprietà”, e che si svolgerà giovedì 5 marzo, alle ore 18:30 presso la sede dell’Associazione Luci sull’Est, via Savoia 80, sc. destra, primo piano, Roma (nella zona di Piazza Fiume). Sarà una conferenza tenuta dall’avvocato Giovanni Formicola, e il tema è quanto mai attuale, visto ciò che accade non solo in Spagna, ma in altri Paesi europei ed extraeuropei: “Messico e Spagna: la grande persecuzione anticattolica nel secolo XX”.
Giustamente ricordano gli organizzatori della conferenza:
“Tra le stragi compiute nel secolo XX nulla forse è paragonabile alle mattanze perpetrate negli anni Venti in Messico e negli anni Trenta in Spagna, due Paesi in cui, accanto a terrore ed efferatezza, si sono scritte pagine di straordinario eroismo cristiano. In Messico, di fronte alle violenze del governo laicista, i cattolici risposero con una vera rivolta armata, la Cristiada. Mentre in Spagna, prima e durante la Guerra Civile, migliaia e migliaia di sacerdoti, religiosi, religiose e laici preferirono morire piuttosto che apostatare.
La Chiesa negli ultimi decenni ha elevato agli onori degli altari tanti martiri messicani e spagnoli e continua ancora a farlo. Questi martiri, che hanno dato la vita per testimoniare Cristo e per difendere la Civiltà cristiana, vanno conosciuti e ricordati, specialmente in un tempo, come l’attuale, in cui alle persecuzioni cruente in varie parti del mondo si sono aggiunte quelle più subdole ma non meno violente tipiche della società occidentale. E spesso, purtroppo, nell’indifferenza e nel silenzio degli stessi cattolici”.
Bisogna anche ricordare che fu durante il pontificato di Giovanni Paolo II che si incominciò a porre il problema del riconoscimento del martirio di tanti religiosi, religiose e laici; e che naturalmente la stampa di sinistra e progressista e i cattolici “illuminati” di allora giudicavano inopportuno questo riconoscimento che sembrava togliere smalto alla Resistenza antifascista e anti Franco, e giustificare anche una certa reazione da parte di quegli spagnoli che non gradivano essere ammazzati. Un meccanismo di rovesciamento di responsabilità – pensate a quello che accade in Italia anche oggi, con la campagna contro “l’odio”, che è cattivo solo se si può imputare in qualche modo alla destra, se no è giusta reazione popolare – che viviamo nella quotidianità, grazie a una stampa partigiana e asservita.
Per chi volesse approfondire non manca il materiale. Per esempio quello della cappuccine di madre Rubatto.
“Durante gli anni della Guerra civile Spagnola nei territori repubblicani avvenne (fatta eccezione dei Paesi Baschi) una feroce persecuzione anti-cattolica. Dopo la vittoria del Fronte Popolare spagnolo, formato da socialisti, comunisti e antifascisti, per tutto il paese si intensificarono le violenze dando origine a una vera e propria persecuzione religiosa che, tra il 18 luglio 1936 e il 1º aprile 1939, portò alla distruzione del 70% delle chiese spagnole e all’uccisione di quasi diecimila persone, tra le quali 13vescovi, 4.184sacerdotieseminaristi, 2.365 religiosi, 283 religiose e diverse migliaia di laici di entrambi i sessi, il cui numero è tuttavia impossibile precisare. La stragrande maggioranza dei massacri accadde durante i primi sei mesi di guerra. In seguito, dopo che il Governo centrale riuscì a far cessare le esecuzioni sommarie con il controllo della sua autorità e l’istituzione di tribunali popolari, i grandi massacri ebbero termine (anche se omicidi politici si contarono nei territori repubblicani fino al termine del conflitto). Solo con la vittoria del generale Francisco Franco il clero cattolico decise di uscire dalla clandestinità e le chiese furono pubblicamente riaperte al culto. Motivi per i quali Pio XII accolse con felicitazione la vittoria dei nazionalisti nel radiomessaggio dell’aprile del 1939. La Comunità di Genova, nel 1936, anche dietro istanza della Segreteria della Curia generale dei Cappuccini, ospitò per breve tempo alcune monache carmelitane, le Figlie del Sacro Cuore di Gesù e le Terziarie cappuccine della Divina Pastora, profughe dalla Spagna, che erano riuscite a sfuggire alla persecuzione, dirette in America (Cuba e Panama)”.
Modererà Federico Catani, nell’occasione sarà presentato il volume di Giovanni Formicola
“Difesero la Fede, fermarono il comunismo” (Cantagalli).
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Tag: cristiada, formicola, messico, spagna
Categoria: LIBRI
Consiglio questo libro molto documentato sulla Cristiada in Messico
https://www.amazon.it/Cristiada-Lepopea-dei-Cristeros-Messico/dp/8867081179/ref=cm_cr_arp_d_product_top?ie=UTF8
P.S. Rivela lo scrittore Rino Cammilleri che il massone Callet aveva tatuato sul braccio la scritta : ” il mio dio è il diavolo..”. Ho detto tutto…
Piccola notazione storica ma grande lezione per i buonisti di ogni tempo :
i Cristeros messicani stavano vincendo quando furono convinti dai loro vescovi a scendere a patti con Callet , che promise loro l’aministia e la restaurazione del culto cattolico – motivo della rivolta- a patto che avesseto consegnato le armi e fossero tornati a casa.
Furono massacrati.
Ben diversa la sorte di Franco che aveva capito che i demoni vanno solo ricacciati all’inferno.
Ottimo commento. Peraltro sarebbe proficuo se i cattolici di oggi guardassero un po’ di più al passato, non in modo “passatista” ma in modo storico-scientifico, per ricordarsi chi sono i veri nemici, e per ricordarsi che cattolicesimo e progressismo sono inconciliabili.
La Stampa di regime, ovvero Repubblica ed i suoi supplementi, stanno cercando di modificare la storia di quegli anni, in primo luogo ridimensionando la figura del Caudillo. Mi sembra di aver capito che non lo abbiano lasciato riposare in pace e che gli abbiano cambiato il luogo di sepoltura. Quindi un’iniziativa come quella indicata è buona per ristabilire la verità storica.
Quando l’Amazzonia non era un paradiso terrestre:
Martiri di Alto Alegre
http://www.santiebeati.it/dettaglio/96043
“Tradizione – Famiglia – Proprietà”. Ottima Associazione. Cattolici che non si piegano al conformismo.
… E che sono elitari e snob. Oltre che frutto della confusione sudamericana di cui è frutto anche Bergoglio per altri versi. Semplicemente i pliniani occupano uno spazio che è sguarnito, lasciato perdere dal cattolicesimo organizzato postconciliare, ma che non è loro monopolio. Per non parlare poi della loro vena ghibellina, che li porta a idolatrare un presunto Impero cristiano che nella realtà storica fu assai diverso da come lo immaginano.
Da quel che ho letto, mi sembrano da apprezzare. Se lei mi dice che sono snob, beh, può essere. Ma in Italia hanno una presenza significativa?
No. Appunto perché sono elitari e snob.
Ad ogni modo, per essere imparziale, cito questa volta con lode uno di loro, De Mattei, il quale si è appena giustamente scandalizzato per la grottesca chiusura delle piscine di Lourdes per timore del coronavirus:
https://www.corrispondenzaromana.it/video-la-chiusura-delle-piscine-di-lourdes-una-vergogna/
Grazie per la risposta. (Da molto tempo li sento nominare, ma le mie ricerche in rete sono sempre state superficiali, anche perché oggettivamente manca il materiale).
Caro Tossani ,
non solo disinformazione nelle Scuole di Stato , anche
nell’ultimo libro di S.Santità dove non si fa cenno di Stalin,Mao , Castro , Pol Pot , ma solo di Napoleone e di Hitler unicamente per dare addosso ai populisti ” che si credono Dio ” . Evidentemente li considera suoi diretti
“concorrenti ” …scomodi .
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-tuona-nel-nuovo-libro-i-populisti-si-credono-dio-1834210.html
I “diretti concorrenti” di Bergoglio sono le Ong di estrema sinistra, che occupano lo stesso spazio, usano la stessa retorica, si rivolgono alla stessa clientela e cercano di lucrare negli stessi ambiti. I populisti sono talmente lontani da questo papa che non si possono considerare suoi competitor. I populisti, con i loro difetti, tentano di fare gli interessi dei popoli; Bergoglio ha proprio tutt’altri fini, fini che non solo non sono cattolici ma risultano indirizzati alla cancellazione dei popoli e delle diversità (etniche, culturali, ecc.). Un saluto a lei, Adriana.
Stefano Raimondo ,
sono assolutamente d’accordo con lei. Mi ero servita dell’ironia perchè il Biancovestito si comporta da Dio,
come un novello Eliogabalo , quel Dio non cattolico che ama tanto publicizzare .
Sì. Ancora un saluto. 🙂
Scusi se dissento, ma le ONG, più che concorrenti, sono alleate
Bergoglio e Ong infatti non sono nemici. Ho voluto usare la parola “competitor” perché i succitati occupano lo stesso spazio ideologico-culturale, e a livello materiale si pestano i piedi. Come due partiti vicinissimi, della stessa area, che ovviamente cercano di togliersi a vicenda gli elettori di riferimento (si tratta dello stesso bacino: non è che i voti li tolgono a chi è su posizioni molto distanti). Un saluto anche a lei.
Brava Adriana hai afferrato perfettamente la faziosità di Bergoglio, in breve questo è l’appunto che mi sono fatto al riguardo ieri prima di leggere il tuo intervento.
IL POPULISMO… il grande sacerdote. Ne abbiamo conosciuti tanti: pensa a Hitler (come al solito Bergoglio dimentica Stalin, Mao, Fidel Castro, ecc.).
e più sotto NAPOLEONE….
ed è morto come un poveraccio confinato su un’isola (e Stalin? Dichiarato crudele tiranno dal suo successore Kruscev e smentito da sua figlia Svetlana che appena ha potuto fugge negli USA . Nel 1956, con il XX congresso del PCUS, Kruscev diede l’avvio al processo di destalinizzazione nel paese e nel 1957 allontanò molti dei collaboratori di Stalin. In questa stessa ottica di abbandono delle posizioni staliniane si inserisce la spaccatura che si creò nel 1960 fra il PCUS e il Partito comunista cinese, guidato da Mao Zedong, che quindi rimase Stalinista omaggiato ancora oggi in Cina, che piace tanto a papa Bergoglio e ai suoi amici cattocomunisti Sorondo ed Hummes. ).
Io per me, tramite il mio amico inginiere, sapete cosa vi dico ?
Che oggi le virtù teologali necessarie son mica più tre ma cinque:
Fede, Speranza, Carità, Conoscenza, Ragionamento.
eh già, sono cose che quasi nessuno sa. Potenza della disinformazione della Scuola di Stato, mentre, mi si consenta, solo “il Popolo della Famiglia” ha il buono scuola per la libertà di educazione ai primi posto del suo programma.
Circa il Messico segnalo questo agile approfondimento
http://www.santiebeati.it/dettaglio/94618
e sulla Spagna questo
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93991