LE NOZZE DEL CIELO CON LA TERRA. MARIE IVONNE-AIMÈE DI GESÙ.

31 Gennaio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la Chorabooks ci ha mandato la presentazione di un libro molto particolare, dedicato a una religiosa, molto nota in Francia per il suo carisma. Buona lettura. 

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Le nozze del Cielo con la terra. Vita di Madre Yvonne-Aimèe di Gesù

“Le nozze del cielo con la terra. Vita di Madre Yvonne-Aimèe di Gesù”, pubblicato da Chorabooks è un libro scritto da Claudio Dalla Costa, 51 anni, che nella vita lavora nel settore assicurativo, ma ha la passione della scrittura e al suo attivo ha già diversi libri su tematiche religiose e di spiritualità, un paio tradotti in altre lingue (francese, spagnolo… e persino in lituano). Il nuovo volume è una biografia di Madre Yvonne-Aimée de Jésus (1901-1951), una suora che passò quasi tutta la sua vita in uno sperduto convento della Normandia, praticamente sconosciuta in Italia, ma che in Francia all’epoca venne considerata alla stregua di un Padre Pio per la straordinarietà delle sue esperienze mistiche.

Madre Yvonne-Aimée, al secolo Yvonne Beauvais, aveva iniziato il suo apostolato tra poveri delle periferie di Parigi; prese i voti come monaca agostiniana; a soli 33 anni venne nominata superiora del suo monastero ed in seguito superiora generale della Federazione Agostiniana che contava a quei tempi 32 conventi sparsi in tutto il mondo.

La sua esistenza è costellata di bilocazioni, profezie, visioni, apparizioni del Signore, della Madonna, degli Angeli e di violenti attacchi da parte del demonio.

Perché raccontare la storia di Madre Yvonne? “Perché la vita di questa donna è un potente richiamo all’esistenza di Dio, in un mondo come il nostro dove il Creatore è emarginato, osteggiato ed odiato. La sua vita conforme al Vangelo è più efficace di molti discorsi e di molte prediche. Qui si tratta di Vangelo incarnato, vissuto giorno per giorno, nonostante le difficoltà e le sofferenze di ogni genere che puntellarono la sua esistenza”, spiega Claudio Dalla Costa.

E’ l’occasione per proporre una riflessione sui “mistici”. Persone con un filo diretto tra la terra e il cielo. “Il mio intento – scrive Dalla Costa –  non è di favorire la credulità o la superstizione, ma di mostrare come il caso di Yvonne Aimée non è un caso isolato nella storia della santità e alcuni dei fenomeni che hanno accompagnato l’intera sua vita terrena sono stati prerogativa anche di altri grandi santi. E Yvonne, al pari dei santi, ha ricevuto questi carismi e queste grazie straordinarie con profondo timore e mai ha pubblicizzato questi avvenimenti misteriosi che avvenivano nella sua esistenza”.

Madre Yvonne-Aimée seppe manifestare durante il suo pellegrinaggio terreno pienezza di umanità e profondità di vita spirituale, raggiungendo un raro equilibrio tra doti umane e virtù soprannaturali, tra natura e grazia, tra preghiera e azione. Con la sua gioia e la sua semplicità unite ad un forte senso dell’amicizia seppe esercitare sui suoi contemporanei un grande ascendente. Il padre gesuita Jean-Joseph Surin la definirebbe una di quelle persone dove “ si può vedere, come attraverso uno specchio, la luce dell’altro mondo”.

Potrà sembrare strano, ma Madre Yvonne fu anche donna d’azione. Incredibile a dirsi, ricevette numerose onorificenze per il suo coraggio durante gli eventi bellici; dopo la guerra fu insignita della Legione d’onore dal generale Charles De Gaulle in persona. Annesso al convento in Normandia c’era anche un ospedale, dove Madre Yvonne, clandestinamente e con grandi rischi per sé, aveva accolto e curato i partigiani della Resistenza bretone durante l’occupazione nazista, così come dopo lo sbarco accolse i soldati alleati e tedeschi feriti. Una carità e un’umanità immense che non conoscono confini e non vedono nemici.

Dopo la sua morte abbondarono le testimonianze di grazie ricevute, vocazioni e guarigioni. In tanti la consideravano già una santa. La causa ufficiale di beatificazione però si fermò in modo netto e perentorio, proprio a causa di quei fenomeni inspiegabili che avevano accompagnato la vita di Madre Yvonne. Erano tanti, eccessivi, troppi!

In Francia è considerata, insieme con Marthe Robin, la più grande mistica del XX secolo. La sua causa di beatificazione è stata nuovamente introdotta nel 2004.

Chi fosse interessato al libro, lo può trovare qui. 

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5 commenti

  • Raffaele Vargetto ha detto:

    Il Card. Ottaviani era piuttosto rigido con certi fenomeni soprannaturali e, in genere, con le “rivelazioni private”.

  • Iginio ha detto:

    La causa di beatificazione fu fermata dal cardinale Ottaviani. Altro che “difensore della Tradizione”, della “messa di sempre” e via retoreggiando.

  • Sconsolata ha detto:

    Quando la testimonianza del Vangelo e soprattutto gli autentici, umili, testimoni non avevano bisogno (e non lo hanno nemmeno oggi) che si battesse la grancassa per ammantarsi di gloria e tramandare la fama – più dell’esempio – a futura memoria!

  • Raffaele Vargetto ha detto:

    La Madre Yvonne Aimée ebbe una esperienza di bilocazione simile a quella di una mistica italiana, sarda per la precisione, Edvige Carboni morta un anno dopo nel 1952. La Carboni, per volere di Dio, si presentò in bilocazione davanti al despota rosso Stalin all’interno del Cremlino esortandolo a pentirsi. Il tiranno comunista rispose che lui era l’eterno nemico di Dio: chiaro che con la sua bocca parlava direttamente Lucifero. Anche la figlia Svetlana Stalin disse di suo padre che era posseduto da un terribile demonio: si tratta di possessione dell’anima per volontà malvagia. Yvonne si recò anch’ella da un altro despota, Hitler, per cercare di dissuaderlo dai suoi propositi. Per tutta risposta il capo nazista estrasse la pistola per sparare ma si accorse che sarebbe stato inutile. Ero al corrente della straordinaria vita mistica di questa religiosa francese. Un’altra missione di Yvonne è stata di cercare di recuperare le ostie consacrate sottratte a fini di profanazione dai tabernacoli delle chiese. Riuscì a trovarne molte.