SUPER EX: SI FA PRESTO A DIRE LEGA, MA SU QUALI VALORI?
29 Gennaio 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Super Ex (Ex di movimento per la Vita, Ex di Avvenire e di altre robe cattoliche varie, ma non ex cattolico; anzi, più passa il tempo….) che conosce bene la realtà del Centro e del Nord, ci ha mandato una riflessione molto interessante sulle recenti tornate elettorali in Emilia Romagna e Calabria. Con qualche elemento che può spiegare – anche e forse – perché la Borgonzoni si è rivelata un candidato “debole” in una regione progressista forse, a slogan e parole, però poi…Buona lettura.
§§§
Caro Tosatti,
sai bene che non sono un simpatizzante Pd, e che considero Salvini e Meloni il meglio che abbiamo politicamente, oggi, in Italia. Epperò, come cattolico attento ai principi non negoziabili, vorrei lanciare un grido: attenzione a non fidarsi troppo!
Che il PD e i 5 Stelle rappresentino l’ariete del nichilismo dominante, è di tutta evidenza: solo ciechi guide di ciechi, come i cardinali Zuppi e Bassetti, possono non accorgersene. Ma questo non deve significare neppure concedere il proprio voto ed impegno politico, a scatola chiusa, ai loro avversari.
Mi spiego meglio con un esempio: tra i governatori leghisti se ne distingue uno, Massimiliano Fedriga, del Friuli Venezia Giulia, per un sincero attaccamento ai valori della vita e della famiglia. Gli altri due, Attilio Fontana e Luca Zaia, rispettivamente della Lombardia e del Veneto, sono del tutto estranei se non addirittura ostili alle nostre posizioni.
Del primo basti ricordare la cancellazione della legge di Formigoni per la sepoltura dei feti abortiti.
Anche la candidata per l’Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, non ha una visione antropologica tanto diversa da quella radicale e piddina: cresciuta nei centri sociali e nella sinistra anticlericale bolognese, è stata per anni molto vicina agli ambienti LGBT della città felsinea e nella recente campagna elettorale si è distinta per assoluto disinteresse riguardo ai temi della vita e della famiglia (evitando accuratamente di firmare il manifesto proposto dal Comitato Difendiamo i nostri figli).
Un discorso in parte analogo si potrebbe fare per tanta parte del centro destra: che garanzie danno, sul tema principi non negoziabili, i candidati per la Puglia, Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia) e per la Campania Stefano Caldoro (Forza Italia)?
Ben pochi!
E allora? Il modesto suggerimento che mi sento di dare è quello di identificare via via i candidati più affidabili, nell’area del centro destra, senza dimenticare aggregazioni più piccole, come il movimento di Quagliariello e Toti che per esempio in Emilia Romagna ha candidato persone di assoluto valore; questo senza rinunciare, dove possibile, a costruire piccole realtà civiche autonome, fortemente identitarie e capaci, con il tempo, di avere davvero voce in capitolo, almeno a livello locale.
Oggi che i vertici della Chiesa sono occupati dal Nemico, e che quindi la possibilità di agire all’interno della Chiesa sono sempre più ridotte, la battaglia politica è per i laici cattolici più che mai necessaria.
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Tag: borgognoni, lega, super ex
Categoria: Super Ex
Secondo voi per un periodo non e’ stata di destra?
https://youtu.be/YA-ryJ-2kPU
Adinolfi
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/10157770754570428:
“…Leggevo, persino sulla interessante newsletter del ferocemente antibergogliano Marco Tosatti, la sottolineatura di come Salvini e Meloni, Zaia e Fitto, Fontana (Attilio) e Caldoro siano in realtà assolutamente lontani dalle posizioni di chi difende i principi non negoziabili sulla vita e sulla famiglia. Dall’altra parte padre Bartolomeo Sorge esultava per la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna.
E allora qui bisogna dare ragione a Fontana e alla Bussola: c’è una parte di mondo cattolico che è ormai stabilmente cattodem, non lo schiodi più, è convinto che la salvezza venga dal Pd. Occorre organizzare l’altra parte del mondo cattolico. Bene. Intanto: da chi è composta? Dalla parte maggioritaria di chi va a messa tutte le domeniche, di quelli che si chiamano i “cattolici praticanti”, che sono in totale sette milioni. Tre milioni di costoro votano ormai stabilmente Pd e annessi (persino la Bonino), diamoli per andati, non si recuperano più. Fontana tende a vedere una faglia teologica e sottintende una frattura i cui confini sono rappresentati dagli eserciti dei bergogliani contro gli antibergogliani. Secondo me su questo sbaglia profondamente. L’antibergoglismo è un tic da maniaci, da lettori di Socci, alimentato da siti come la Nuova Bussola Quotidiana, ma non appassiona la massa dei fedeli. Qui si patisce il vizio del Popolo della Famiglia, che ha preso più di duecentomila voti alle politiche. In termini assoluti, duecentomila persone son tanta roba, poche realtà cattoliche possono vantare un seguito con questi numeri, ma poi ti devi parametrare con il mondo intero, dove i fenomeni per essere rilevanti devono coinvolgere milioni di persone. Ecco, non esistono milioni di appassionati all’antibergoglismo, per cui la linea di faglia teologica non si può in nessun modo tracciare su quel confine.
Esistono però almeno quattro milioni di cattolici praticanti che non voteranno mai Pd e sinistre varie, che sono ancora interessati alla difesa di principi essenziali attorno alla vita e alla famiglia, che cercano casa perché una vera casa politica non ce l’hanno da decenni. Si sono acconciati a votare Lega, Fratelli d’Italia e persino l’ormai decrepita Forza Italia, ma non è casa loro. Ci stanno a forza, per le ragioni spiegate persino nel blog di Tosatti. Sono cattolici tranquilli che vanno a Messa, vogliono bene al Papa (magari alcuni con dubbi, senza eccessi o senza slanci), ma ancora credono che l’eutanasia sia un orrore e il Nipt gratuito per individuare le anomalie cromosomiche e abortire tutti i bambini down sia eugenetica di stampo nazista. Persone che non sopportano l’oppressione gender e le imposizioni della nota lobby finanche nelle scuole d’infanzia, cittadini che chiedono di poter liberamente decidere dove mandare a scuola i loro figli e che credono che la denatalità sia la principale emergenza del Paese e per questo si battono per il reddito di maternità, pronti ad usare le risorse derivanti dall’abrogazione del reddito di cittadinanza, simbolo del male fatto dal M5S a questo Paese.
Ecco, anche io immagino la “spinta dal basso” e la vedo fondata su questi punti. Vedo un’occasione storica proprio derivata dal liquefarsi del M5S, che mette così in circolo 11 milioni di voti che il 4 marzo 2018 furono attratti dalla palingenetica grillina e ora affondano nella delusione guardandosi intorno. Anche qui, più un milione di quei voti sono voti di cattolici praticanti. Basterebbero quelli per dare forza a un soggetto politico di ispirazione cristiana nato dal basso, basterebbero per superare qualsiasi sbarramento, persino il 5% del “germanicum (…)”.
Governo firma decreto per creare gruppo di lavoro contro l’odio on-line
https://tg24.sky.it/politica/2020/01/29/governo-decreto-odio-online.html : fine della libertà di pensiero e di espressione? giro di vite della dittatura paracomunista massonica in cui sta sprofondando l’Italia?
Con tutto l’amore (non l’odio) di cui sono capace prego la Madonna quotidianamente di concedere all’Italia un cambio di regime politico ed alla Chiesa del Suo Divin Figlio e Nostro Salvatore, un ricambio totale della gerarchia, dalla prima sede in giù. Senza rancore né odio alcuno, solo con amore per la nostra Patria e la nostra Chiesa : Dio, Patria, Famiglia (non “una vita di merda”, come titolava il cartello portato dalla Cirinnà, quello sì che era odio satanico!)
Dall’ultimo numero di Dagospia sappiamo che il Card. Parolin vuole ” incartare ” Giorgia Meloni ( donna , madre , cristiana ) in funzione antisalviniana . Meloni è una donna intelligente : mi auguro che non si faccia strumentalizzare da questa chiesaccia e che mai venga onorata dalla medesima come ” grande d’Italia ” . E’ un epiteto adatto a Bonino , Scalfari , Napolitano ,e , per grazia ricevuta dall’Università di Bologna , a Soros .
Se si è cattolici , sappiamo che non possiamo confidare negli uomini : dalla politica non verrà la salvezza, ammesso che ci sia qualcosa da salvare , cosa di cui dubito.
Il massimo che possiamo aspettarci è che non faccia troppi danni o che ci permetta di guadagnare tempo. Il problema è farne buon uso!
C’ era un papa che parlava di nuova evangelizzazione , un altro che sfidava la cultura contemporanea , un cardinale che diceva meglio “contestati che irrilevanti”. E adesso ?
Selezionare , all’ interno , di uno schieramento i candidati che sostengono determinati principi è necessario , ma non sufficiente, in condizioni quasi impossibili, dobbiamo lavorare sulla visione dell’uomo, sul senso della vita, sulla capacità di ragionamento:salvare il seme e seminare su un terreno duro e difficile, con l’opposizione di buona parte delle gerarchia e nell’indifferenza, purtroppo, di molti fratelli nella fede.
Buona parte di responsabilità dell’assenza dei cattolici in politica (mi riferisco ai cattolici di fatto e non a quelli solo di nome) è stata causata dalle prese di posizione del Papa e di tanti Vescovi, che avrebbero dovuto appoggiare (moralmente) formazioni politiche come il Popolo della Famiglia, che invece è stato combattuto e ridicolizzato.
Il fatto è che il Papa ha eliminato il discrimine tra i valori NON NEGOZIABILI e gli altri valori.
Come dire che non c’è differenza tra i diritti fondamentali e gli altri.
Come dire che il diritto di andare al cinema, che è un vero diritto, ma non fondamentale, è equiparabile a quello della vita.
Di conseguenza, anche il diritto a emigrare è diventato un diritto fondamentale, anche se in realtà non lo è.
Ammetto che, in certi casi, fuggire vuol dire salvarsi la vita, o comunque salvarsi da una situazione terribile, ma in questo caso non si parla di emigrazione, ma di fuga, e, a detta dei Vescovi africani, riguarda una minoranza.
Un altro grave errore del Papa è stato quello di dire che un’emigrazione di massa non sarebbe un’emergenza.
Cosa significa, allora, emergenza?
Abolendo di fatto il discrimine tra diritti fondamentali e no, e tra valori non negoziabili e no, la Chiesa (o meglio, chi guida ora la Chiesa) ha fatto la sua scelta: stare con quei partiti che moltiplicano i diritti fondamentali fino all’idiozia: diritto degli omosessuali ad adottare, a formare una “famiglia”, “diritto” ad abortire, ecc.
Toc toc, permesso? Come mai la maggioranza dei parlamentari sono laureati in legge, qualcuno in lettere, e quasi nessuno o nessuno in economia, medicina, ingegneria? Qui non c’entra la religione ma qualcos’altro.
Che lei sia più complottista di me?
Complottista no, realista sì.
Chi sa fa, chi non sa insegna, chi non sa insegnare dirige, chi non sa dirigere coordina, chi non sa coordinare governa. Ognuno al suo massimo livello di incompetenza.
Che c’è di meglio che farsi eleggere a suon di promesse, andare a Roma spesati di tutto, sedersi a scaldare i banchi della camera o del senato, dormire o guardare il tablet o lo smartphone mentre un altro parla, alla fine premere un pulsante secondo l’ordine dato dal capogruppo e beccarsi uno stipendio che nemmeno un alto dirigente d’azienda si sogna?
In effetti… è stato convincente
Ce ne sono diversi che non sono laureati, Luigi Di Maio ad esempio.
Concordo con Super ex.
La Lega è il meno peggio tra i partiti che contano, non solo perché più tollerante verso i valori non negoziabili, ma anche perché il cattolico che riuscisse a trovarvi spazio, avrebbe una certa libertà di portare avanti le sue idee.
Inoltre la Lega, pur essendo liberista, è il meno europeista dei partiti. Ce ne sono altri ancora più alternativi, ma sono condannati all’insignificanza.
In realtà oggi il vero europeista è l’antieuropeista. Cioè: chi si riallaccia agli ideali di De Gasperi, detesta l’UE.
L’UE infatti non è l’Europa, ma un’espressione territoriale del liberismo bancario, così come l’URSS non era la Russia, ma un’espressione territoriale del socialismo reale. L’URSS era l’espressione di una dottrina errata che la Russia ha sperso nel mondo così come fa la Cina col coronavirus.
De Gasperi voleva un’unione vera, voleva che l’Europa arrivasse ad essere non solo uno stato unico (stessa Costituzione, stesso parlamento, ecc.), ma una NAZIONE, attraverso l’unica cosa che la unisce: le radici cristiane.
Cioè attraverso una cultura forgiata dalla fede ma che può essere condivisa da tutti, anche dai non cristiani.
E se mai un giorno si dovesse arrivare all’unificazione del mondo, questo potrà avvenire solo attraverso una cultura cristiana perché, come la fede e la grazia costituiscono il popolo di Dio a livello soprannaturale, i valori cristiani, essendo pienamente umani e universali, sono capaci di far sentire tutti gli uomini onesti parte dello stesso popolo.
COndivido pienamente quanto scritto .E’ necessario discernere bene tra le persone che compongono lo schieramento di destra.La caduta deli ideali e ideologie ha provocato l’insorgere di contenitori non selettivi sui valori.Tocca ai cittadini ,ora fare questo lovaro di scrematura ,soprattutto ai fini di un voto.
Certo che la Chiesa non ne azzecca una nell’Emilia-Romagna. Per averla dominata per secoli (Stato Pontificio) l’ha fatta diventare “comunista”. Ora -piano piano- la sta facendo diventare “leghista”, “fascista”. Mah!
Che la Lega sia fascista è un’idea che ci propinano il pd e la sua appendice ittica. Ma se la Lega fosse stata fascista davvero, come prima cosa avrebbe tappato la bocca al dissenso e non mi pare proprio. Quelli che tentano di ridicolizzare il dissenso, di eliminare l’avversario giudizialmente, e che spesso e volentieri augurano una morte violenta sono proprio coloro che gridano ‘al lupo, al lupo’.
La Lega deve il Prof. Miglio a Dio e tutto il resto al Prof. Miglio.
Dopo la frattura tra Bossi e Miglio la Lega non fu più la stessa.
Però ai tempi del Senatur di Varese (Bossi) nessuno avrebbe profetizzato la Lega di Salvini. Molto facile fare i profeti del passato, molto più difficile fare i profeti del futuro. Ma a me del futuro non interessa niente perchè non ci sarò più. E buna nott sunadur. Scusate lo sfogo.
Ecco, non solo sbaglia nel merito (la Lega bossiana, oltre a uno stupido secessionismo e a un anticlericalismo sottile ma esistente, fece cadere il primo governo di centrodestra nel 1994), ma anche nel merito: “siccome io sono un vecchietto brontolone, andate tutti in malora e chi s’è visto s’è visto, tanto poi saranno cavolacci vostri”.
La perfetta conferma a quello che scrissi tempo fa sugli ex giovani che si lagnano a vanvera e lasciano solo macerie.
Adesso mi raccomando, mandatemi tuoni e fulmini: questo che vuole, non capisce niente, servo di Bergoglio e via bosseggiando.
A uno che non era ancora spannolinato quando io ero già laureato, padre di famiglia in vista di essere nominato dirigente che cosa posso rispondere? Pensaci tu piccolo padreterno !
Io sono d’accordo con te. Specialmente se certa spocchia la manifesta uno che si gode una pensione “democristiana”, sproporzionata rispetto alla sua contribuzione e che costringe noi a lavorare per pagargliela.
Sarò duro ma penso a una grande della frigorifera da riempire….
Non è il mo caso.
Non so neanche chi sei
Quagliariello chi? l’ex radicale a suo tempo promotore del referendum sull’aborto? no grazie
QUAGLIARIELLO ,l’ex portaborse di Marcello Pera , che lo ha tradito e si è impossessato di Magna Charta ? NO grazie !
Pure San Paolo era un fariseo. E approvava l’omicidio di santo Stefano.
A guardare le biografie…..😂
Chi e’ senza peccato, scagli la prima pietra.
PS: chi ci ha governato per 20 anni erano tutti reduci della RSI? 😂
A.C. significa Azione Cattolica ? Nostalgico ?
senta , se lei saprebbe come far cadere da cavallo sulla via di Damasco Quagliariello , per favore ,me lo insegni , che verifico con MP. Secondo me è più facile che cada il cavallo
no erano tutti reduci A.C. : Azione Cattolica .
Super EX deve essersi confuso su Quagliariello. O parla di un omonimo , e ce lo dica , oppure suggerisco SuperEx di affinare le sue informazioni e pertanto le sue indicazioni politiche .
Quagliariello promotore del referendum sull’aborto è una notiziona, tanto clamorosa quanto falsa! Che sia stato un ex radicale in una lontana gioventù è noto, che sia da molti anni, con Giovanardi, Malan e pochi altri, un difensore coraggioso ed efficace dei principi non negoziabili è evidente a chiunque segua davvero queste battaglie
Morale della favola.
Benedetta sia l’attuale apostasia.
Se ci fossero stato piú “credenti” (cioè piú cattolici “praticanti”) in Emilia con gli influencer parrocchali al soldo di Roma il PD avrebbe vinto non 34 a 31 ma 68 a 31.
La Lega ha limiti molto molto importanti. E,come tutti i partiti,sensibilità diverse su tante cose.Salvini era un ottimo ministro dell’interno ma non è uno statista.Ma quanti statisti ci sono in Italia? Nessuno.Detto questo non ci si può astenere o votare l’irrilevanza.Vale per il popolo della famiglia come per Quagliariello e Toti.Le piccole realtà poi.Quello che è certo è che a sinistra c’è il male.Impedirlo è il primo dovere.Mettendo in conto che la politica è sempre più o meno “sporca”.
Salmo 117, ” Meglio affidarsi all’Eterno, che confidare nell’uomo. Meglio affidarsi all’Eterno che confidare nei principi-potenti” . Chi ha orecchie per intendere, intenda.
…la battaglia politica è per i laici cattolici più che mai necessaria.
La battaglia politica è perduta in Occidente. In tubo di fognatura non passa acqua potabile. L’ unica battaglia possibile è oggi la battaglia per il ripristino del papato e della Chiesa. Poi, con la rinascita del cattolicesimo, si potrà pensare a nuove battaglie.
Questione difficilissima; quando il card. Ruini con grande coraggio sposo’ la strategia dell’ astensione per evitare l’ abolizione della legge 40 con referendum, fu criticato pure da qualche “tradizionale”. In effetti la legge che si difese (fu l’ ultimo successo “cattolico” in Italia) permette atti contrari al Diritto Naturale; tuttavia Ruini agi’ per il male minore, inteso nel corretto modo, giacche’ sapeva che i cattolici fedeli alla morale erano minoranza nell’ elettorato. Oggi la situazione e’ molto peggiorata, e sappiamo il perche’. Il partitino di Spadaro sara’ una riedizione, in peggio, della Sinistra Indipendente (almeno li’ c’era un Ossicini): una milizia al totale servizio del pci, ieri, del pd, oggi. I partiti di destra, se vogliono vincere devono accettare compromessi, come quelli indicati nell’ articolo. Che fare? quanti compromessi accettare? come individuare il male minore?come principio di massima, penso che una cosa si possa evitare: le reciproche “scomuniche” tra coloro che sceglieranno l’ impegno solo religioso (come mi pare dica Botero) e coloro che, scegliendo una parte politica, inevitabilmente, non potranno che “tollerare” qualche male (come, appunto, la legge 40).
Aggiungo che in politica molte scelte rimangono nel campo del probabile, ma questa e’ ancora un’ altra questione.
Non si tratta di scomuniche, ma di una constatazione di fatto. La battaglia politica è ormai inutile per i cattolici, presi tra i bracci destro e sinistro di una stessa tenaglia satanica. Come negli Stati Uniti: o la pace in Oriente o l’aborto e l’ impero gay. O in America Latina, dove si può scegliere tra il gay pride o la marcia per Gesù neopentecostale. Non esiste una opzione morale cattolica minimamente accettabile. Satana vince sempre. E onestamente per me non è una prospettiva attraente lottare per Satana. È un problema mio personale, ognuno fa la sua scelta, naturalmente.
“La battaglia politica è ormai inutile per i cattolici”.
Ma avete idea di quanti cattolici votano PD?
Ma lei pensa davvero che i cattolici siano tutti come voi?
No, per fortuna.
Anzi, direi che la stragrande maggioranza non ha nulla a che vedere con voialtri.
Ma avete idea di quanti cattolici votano PD?
Si. Nessuno.
Tranquillo, i veri cattolici non votano nessuno perchè sanno che tutti i politici sono criminali, da destra a sinistra. I veri cattolici sanno quanto schifo fanno tutti i partiti d’Italia. Infatti è risaputo che davanti fanno finta di litigare, ma poi la torta Italia se la magnano tutti. I veri cattolici sono astensionisti. E non credono nelle bugie propinate da questi buffoni. Questi sono i veri cattolici.
Ok, quindi i “veri cattolici” sono qualche centinaio in tutta Italia. Ancor meno dei (pochissimi) veri comunisti.
I quali però sono consapevoli di essere in pochi.
È un win-win satanico che alla fine porta alla guerra E alla dittatura gay.
Perché ci sia una politica cattolica, è necessario che ci sia un cattolicesimo, e con Bergoglio e le sue monsignorine lacrimose, ciò non è possibile. Questa è la battaglia oggi: ripristinare la Chiesa.
Giusto ripristinare non riformare. C’è bisogno di un backup più che di un aggiornamento.
«La battaglia politica è per i laici cattolici più che mai necessaria» sempre che non si riduca ulteriormente il già ristrettissimo margine di azione per il malsano intreccio di interessi e la confusione dei ruoli politico e religioso, con il marcato attivismo e interventismo degli esponenti dei vertici ecclesiali.
Aspettiamo sabato e potremmo arrivare a qualche altra considerazione che potrebbe offrire un ulteriore elemento per non ben sperare per il futuro, alla luce dell’Incontro presso la sede de “La Civiltà cattolica” (quarta camera del Parlamento italiano, dal momento che il ruolo di terza camera è stato riconosciuto ad un programma televisivo ?) fra Parolin e Conte, moderato dal direttore della rivista dei gesuiti, quel padre Spadaro che guida la pattuglia dei consiglieri del papa.
Sarà presentato il volume “ESSERE MEDITERRANEI”, in vista e per contribuire al successo (!!!) dell’altro Incontro, quello promosso dalla CEI sul tema “Mediterraneo, frontiera di pace” a Bari dal 19 al 23 febbraio prossimi, cui interverrà anche il papa.
Forse avremo qualche dato in più per capire meglio che cosa intendano i presuli con quel richiamo ai cattolici per un impegno in politica o la conferma della tela che si sta tessendo per un nuovo partito dei cattolici…
Per fortuna a Roma c’è un papa santo!
https://donnaweb.net/quella-volta-in-cui-papa-francesco-bacio-la-bambina-con-il-tumore-e-le-salvo-la-vita/
I giornalisti generalisti capiscono niente di teologia. C e stata una guarigione? E’ un male? Certo non l ha guarita Bergoglio, ma Dio. Come faceva con Ratzinger e altri papi. Ho sentito pure di un esorcismo in piazza San Pietro riuscito.
Sicuri che il falso profeta o l anticristo debba per forza essere un papa? Oppure non lo e,’ ancora…..
E non mi si dica fara’ falsi miracoli….il bene e’ bene, il male e male. Lo dice Cristo ai farisei, scacciando i demoni.
Io sono contrario alla papolatria….soprattutto la vecchia….eppure Cristo ha creato la figura del papa che nella storia ha significato, aldila’ della persona!
cari amici,
se vi ricordate, da parte mia è una vita che scrivevo in dettaglio su questi commenti che la Lega, sul piano valoriale, è sempre stata inaffidabile, in buona sostanza a motivo della sua essenza post-longobarda neo-pagana. Bastava guardare, appunto, il programma della Regione Lombardia, e la fissazione di voler riaprire i bordelli, e la cosa era di palmare evidenza…
Ma, a proposito del
“modesto suggerimento che mi sento di dare è quello di identificare via via i candidati più affidabili, nell’area del centro destra, senza dimenticare aggregazioni più piccole, come il movimento di Quagliariello e Toti che per esempio in Emilia Romagna ha candidato persone di assoluto valore; questo senza rinunciare, dove possibile, a costruire piccole realtà civiche autonome, fortemente identitarie e capaci, con il tempo, di avere davvero voce in capitolo, almeno a livello locale”
ebbene, Super-ex è un po’ scorretto, perché la lista di Toti, alla quale lui fa riferimento, a sostegno della Borgonzoni, e non c’era altro da fare, aveva il simbolo in bicicletta sotto quello del “Popolo della Famiglia”, che lui manco cita, non so, pardon, per distrazione o no.
La cosa interessante è che, come numero di preferenze, il Popolo della famiglia ha prevalso, rispetto a “Cambiamo” di Toti, in tutte le circoscrizioni, tranne che a Parma. Il rapporto è 3 a 1.
Ora, l’operazione è andata male, abbiamo perso sonoramente, gli elettori ci hanno ignorato, salvo alcune punte migliori tipo a Forlì e Cesena, ma finendo a uno 0,20 a livello regionale, per varie difficoltà, mancavamo in alcune province importanti. Però il programma del PdF-Cambiamo, questo
https://www.popolodellafamiglia.info/blog/articolo/programma-elettorale-del-popolo-della-famiglia-cambia-elezioni-regionali-emilia-romagna-2020.html
era valido, anche valorialmente. Questo è un paio di riflessioni post elettorali di Adinolfi:
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/10157773477330428
e
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/10157770754570428
Voglio dire, se gli elettori guardassero i contenuti che vi ho linkato, una certa attenzione in più, il Popolo della Famiglia se la meriterebbe.
Caro Tossani,
Lei martella su questi temi da che Stilum è Stilum, e lo fa con argomentazioni ragionate e basate su fatti inoppugnabili.
Non ignora, però, che l’odierna irrilevanza del Popolo della Famiglia è un formidabile deterrente a votare quel partito, poiché si ha l’impressione di sprecare un voto e – così facendo – di favorire i partiti dichiaratamente atei ed eutanasici.
Non vedo vie d’uscita, mio malgrado. Non oggi.
Ad ogni modo desidero ringraziarLa personalmente per quanto scrive: al netto di una certa prolissità, i Suoi interventi sono davvero interessanti.
P.S.
Anche Adinolfi, noto, tende al prolisso andante: certe sue tirate sui social network sono quanto di meno adatto a veicolare le sue idee; oggidì la propaganda non si fa con articolesse alla vecchia maniera, ma con poche parole e ben studiate; altrimenti continuerà a raggiungere solo il suo pubblico, quello che già lo vota ed è motivato a dedicargli le mezz’ore a botta. IMHO, ça va sans dire!
@ GMZ
Confesso con tanta amarezza nel cuore che sono arrivato alla terza età (abbondante) e non so cosa voglia dire IMHO.
Caro Paolo Giuseppe,
“IMHO” è acronimo di “in my humble opinion”.
Andava di moda seminarlo qui e là prima che Twitter insegnasse alle genti che le proprie opinioni sono clave con cui pestare la platea che ci ascolta: “IMHO” sta a dire che lo scrivente è ben conscio della soggettività delle sue opinioni, e non è interessato a tuittare sentenze come oggi va tanto di moda.
Démodé, privo di eleganza, è un lieto ricordo di tempi meno barbari. O tempora… 😉
Ossequi.
@GMZ
Caro GMZ,
grazie per avermi reso quantomeno l’onore delle armi ;-)))), apprezzo molto il suo argomentato intervento, specie di questi tempi nei quali, purtroppo, tanti sproloquiano senza garbo e senza nulla di costruttivo da dire.
Guardi, non vorrei ridondare, ma, circa quello che lei mi dice, Adinolfi è lungo nei videi, ma ha una sua pagina facebook sulla quale ovviamente scrive spesso dei fatti politici, post di una lunghezza normale, se a chi legge interessa approfondire minimamente un argomento, e dopo la nostra sconfitta in ER ha, fra gli altri, postato questo, dal titolo “I TEMI ETICI NON SONO POLITICI?” pertinente al tema sollevato da Super-Ex
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/10157770754570428
dal quale cito:
“(….) Bonaccini è stato votato da una marea di cattolici e ha stravinto le elezioni. Il Popolo della Famiglia ha raccolto il consenso di poche migliaia di irriducibili. Eppure il tema mi sembra di enorme rilevanza valoriale, non dovrebbe esserci sacerdote che non senta la coscienza rimordere contro il voto a favore di una classe dirigente che vara politiche di questo tipo contro la vita. E poi c’erano Bibbiano, la farlocca legge sulla omotransnegatività, i finanziamenti per far entrare le teorie gender nelle scuole o la nostra proposta sul reddito di maternità che ridurrebbe drasticamente il ricorso all’aborto, sullo sfondo la questione cannabis o quella eutanasia. Insomma, sui temi etici la contrapposizione era visibile e chiara, anche urgente per certi versi. In pochissimi però hanno scelto di votare in base a questi temi.
Ci sarà stata anche una debolezza comunicativa da parte del Popolo della Famiglia, sicuramente è tra i nostri limiti. Ma è possibile che neanche più i cattolici avvertano alcune questioni come centrali per l’orientamento del proprio voto? Davvero si può tranquillamente votare per chi cancellerà le nascite di bambini down sull’intero territorio dell’Emilia Romagna, in cambio di una qualche efficienza burocratica della pubblica amministrazione regionale e di un Pil che cresce più che altrove?
Io non riesco a credere che il terreno della politica non abbia più alcun addentellato con i temi etici, perché poi su questi temi è la politica che decide e l’orientamento del voto diventa un passaggio decisivo. Per questo come Popolo della Famiglia andremo avanti e non rinunceremo: il 5 febbraio saremo davanti al tribunale di Massa per chiedere la condanna di Marco Cappato al processo sulla morte di Davide Trentini avvenuta per suicidio assistito, con una modalità che non rispetta neanche i “paletti” posti dalla Corte Costituzionale con la sentenza 241 del 2019 che ha parzialmente depenalizzato l’articolo 580 del codice penale, quello sull’aiuto al suicidio”.
In realtà, quantomeno stavolta, dopo che in ER la nostra gente ha fatto una campagna elettorale dando l’anima, il voto utile non c’era per niente, perché non c’erano sbarramenti e la lista PdF-Cambiamo sosteneva ovviamente la Borgonzoni, pur con i limiti che quella figura poteva avere. Non c’era altro da fare. Può darsi che il clima culturale ci sia avverso, a Bibbiano abbiamo preso DUE voti, perché i cittadini pensavano che la nota vicenda fosse stata strumentalizzata… mentre noi si è detto le cose come stavano. Concludo con le parole di Adinolfi, dal post di cui sopra:
“E così continueremo a presidiare nel campo politico il dibattito su tutti i temi etici, chiedendo in primis ai cattolici di questo Paese se si sono definitivamente arresi o se hanno ancora voglia di affermare dei principi che non sono religiosi, sono umani. Togliere loro rilevanza politica, affogarli nell’indifferenza e nell’indifferenzialismo, equivale a proclamare una resa. E dopo averla proclamata, nessuno si azzardi a protestare quando l’ombra infernale dei provvedimenti contro la vita e contro la famiglia avrà ghermito indissolubilmente la nostra società”.
Lei ha solo da ridire sul priore di Barbiana, come coerenza☺️
@A,C.
anche don Milani, come Bibbiano, è un argomento tabù, del quale non si deve parlare… specie poi se le due cose si mettono assieme:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2019/11/07/comunicato-stampa-don-lorenzo-milani-ecco-perche-viene-accostato-a-bibbiano/
e va detto che i primi insabbiatori sono nelle alte gerarchie cattoliche. Non so quanto ci vorrà, perché il bubbone venga alla luce e finalmente scoppi, provocando la salutare uscita di pus. Ancora altri cinquant’anni?… o cento?… Mah. Rimettiamo il caso nelle mani della Provvidenza. Quando i tempi saranno maturi… certo che sarà un bello schianto.
Però, immagino che di tutta l’omertà ideologica che c’è stata, il Creatore chiederà conto ai responsabili, nel Giorno del Giudizio.
Guardi Tossani,
credo che Adinolfi sostenga posizioni sacrosante; inoltre, i quattro gatti del Popolo della Famiglia hanno la schiena dritta, e in questo non hanno nulla da imparare da Salvini&Co. (semmai è vero il contrario). Detto questo, vedo in Salvini l’utile alleato che può sconfiggere il nemico.
Non Le racconto nulla di nuovo, se non il dilemma di chi vorrebbe votare di cuore ma alla fine vota di calcolo. E quando lo fa, un po’ gli rincresce (poiché sa bene che a molti “salviniani” non interessa nulla di famiglia e valori non negoziabili, come Lei ha ben documentato, con kilometri di commenti, ben prima del nostro caro Super-Ex).
Ossequi.
Veramente ci sarebbe anche il Popolo della Famiglia… la cui identità cattolica è fuori discussione anche se nello statuto si dichiara aconfessionale…
Su YouTube si può ascoltare, credo con grande piacere e profitto, qualche interessante intervento di don Francesco Ricossa sulla regalità sociale di Cristo
Davvero curioso questo articolo di Super Ex.
Tanto attento ai “principi non negoziabili” da evitare con accuratezza certosina di approfondire la vexata quaestio sull’unico partito del centrodestra che proprio su quelli (aborto, nozze gaie, utero in affitto, eutanasia, famiglie, difesa dell’identità cristiana) si batte a viso aperto e senza equivoci.
Indovinello: ammesso (e non concesso), che non sia la lega, e posto che non può essere – per manifesta evidenza – neppure quello del pascalizzato di arcore (che su quei temi ha la stessa sensibilità di un termosifone spento), quale sarà mai?
Se anche nella chiesa di Bergoglio sono molti quelli a cui i principi non negoziabili e altri valori cristiani interessano in modo assai relativo; quanto più in ambito politico.
Forse che la democrazia cristiana era interessata a ciò?
Il politico fa politica e tutto serve per ottenere il più largo consenso
ecco un altro esempio oltre a quelli citati da super ex: lo scorso giugno il sindaco leghista di Alessandria, Cuttica di Revigliasco, ha concesso senza titubanze il patrocinio del Comune al gay pride che si è svolto il primo sabato di giugno.
Ma , visto e considerato che negli ultimi Gay Pride , l’immagine di Bergoglio è stata impiegata ad abundantiam
come ” festoso ” simbolo identitario , la sindaca leghista
può averlo creduto una legittima processione religiosa della chiesainuscita . ( Certo , mancava la Pachamama.. .per gli addetti ai lavori.)
E la parola PATROCINIO si scrive patrocinio ma si legge Sghei, cioè finanziamento, perché al patrocinio corrisponde di solito un finanziamento in denaro, cioè un contributo economico dall’ente patrocinatore.