DISPACCI DALLA CINA: A WUHAN 44MILA CONTAGIATI DAL VIRUS.

28 Gennaio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Maestro Aurelio Porfiri ci ha mandato un articolo di Dispacci monografico, naturalmente sull’epidemia che sta divampando dalla Cina, e in Cina. Un articolo molto interessante, e non poco angosciante…Buona lettura.

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Il problema è con i numeri…

Il filosofo François Jullien, parlando della poesia cinese, dice: “Nella poesia cinese (la formulazione poetica è predominante in Cina) una bella poesia non fa parola del sentimento provato (da qui lo scarto apparente che spesso si riscontra tra la poesia e il suo titolo). Ma tutto lo lascia trasparire. Tutto, in essa, è allusivo, evocando obliquamente ciò che, detto in modo diretto, si troverebbe subito circoscritto e inaridito”.

Questo è vero. In una poesia cinese; sembra che si parli di altro rispetto a quello che è il vero oggetto della poesia, è fatta per allusioni e richiami che si capiscono solo indirettamente.

Ecco, quando si cerca di interpretare i messaggi che vengono dalla Cina, ci si deve spesso porre in questo tipo di atteggiamento. Prendiamo per esempio questa questione del coronavirus che è scoppiato nella città di Wuhan. Cosa sappiamo veramente?

In realtà i numeri sembrano essere questi al 27 gennaio: un totale di circa 3000 infezioni confermate e 81 morti.

Ma sono questi numeri reali? La domanda sorge spontanea, ricordando come in precedenza le vere cifre della SARS e di altre infezioni sono stati celati per non “perdere la faccia”.

Un articolo di Victor Ting sul “South China Morning Post” ci racconta una verità differente, per come viene vista da Hong Kong: “Esperti di malattie infettive di Hong Kong stanno esortando il governo a prendere misure “draconiane” contro la diffusione del nuovo coronavirus mortale nella città cinese di Wuhan, citando una ricerca che stima che 44.000 pazienti potrebbero essere infettati lì – numero molto più in alto delle cifre ufficiali. Gli accademici dell’Università di Hong Kong hanno stimato che il numero di pazienti a Wuhan, epicentro dell’epidemia, ha raggiunto 43.590 entro sabato, compresi quelli nella fase di incubazione del virus, che causa la polmonite”.

Ora, non è semplice sapere come stanno le cose quando si parla della Cina. Eppure misure drastiche come la chiusura di intere città e l’urgenza di costruire un ospedale in soli 10 giorni, fanno pensare che forse qualcosa di più sta accadendo rispetto ai numeri ufficiali. Numeri che, pensiamo bene, non riflettono i tanti pazienti che per via del sovraccarico di lavoro non possono essere curati.

Giungono informazioni della Cina, di medici e infermieri stremati, per il tanto lavoro. Quindi, i numeri dell’epidemia, sono probabilmente molto più alti. Da questo consegue, che anche il numero delle vittime è molto più alto. Questo è uno dei grandi problemi che ci si trova ad affrontare quando si ha a che fare con la Cina, il fatto che le informazioni non sono sempre trasparenti, come dicevamo prima bisogna sempre tentare di leggere tra le righe. Questo dà ovviamente adito a tante teorie cospirazionistiche.  Non pensate che soltanto gli occidentali elaborino queste teorie, infatti sui social media cinesi gira l’idea che questo virus possa essere stato introdotto da… gli americani. Certo che è difficile riuscire a dare un senso ad una situazione che mette sotto scacco un’intera nazione, ma ci sono molte cose su cui certamente interrogarsi. Per il momento, speriamo che il virus possa essere fermato; ma non sembra una cosa da attendere nell’immediato. Anche noi, se il virus non dovesse essere contenuto, prepariamoci al peggio.

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4 commenti

  • GMZ ha detto:

    Le ultime notizie circa l’opaco contegno che il governo cinese avrebbe tenuto nei confronti del Virus dell’Apocalisse sembrano sbugiardare alcune considerazioni che ho fatto nel mio precedente post (qui sotto), e danno indirettamente ragione agli esperti occidentali e a quelli aspiranti tali di Hong Kong.
    Da un lato sorrido per la mia patetica dabbenaggine, dall’altro tiro un sospiro di sollievo perché questa sarebbe la riconferma che i trinariciuti son tali non solo in Italia e in Vaticano, ma anche all’altro capo del mondo.
    Vatti a fidare, vatti…
    Ossequi!

  • GMZ ha detto:

    Dici “Cina” e scattano il dubbio e l’incredulità, con gli esperti occidentali (o aspiranti tali) che non perdono occasione per dirne peste e corna.

    1) Forse i medici di Wuhan non sono stremati solo per via dell’alto numero di infetti ma, più in generale, per via dell’alto numero di persone da visitare (tra le quali molte non infette), dei turni massacranti, dei protocolli rigidissimi che hanno giustamente messo in opers, della tensione causata dalla consapevolezza che potrebbero essere infettati da un momento all’altro…
    2) La decisione di costruire ospedali a tempo record è un esempio di lungimiranza e efficenza; se la Cina avesse voluto nascondere qualcosa, non credo avrebbe dato tanta pubblicità a questa decisione.
    3) Ad oggi la Cina ha parlato di emergenza, di un virus molto aggressivo, ha messo in quarantena milioni di persone, ha sospeso le celebrazioni del capodanno: non la migliore tattica per nascondere al mondo la gravità della situazione.
    4) Quanto ai “complottisti”, vedrebbero complotti in ogni caso.

    Insomma, a questo giro la Cina mi pare stia dimostrando di aver imparato qualcosa dalla Sars: la trasparenza, negli stretti limiti concessi dalla volontà di essere sinceri senza far piombare il mondo in un ingiustificato panico apocalittico.
    Ossequi!

    P.S. Gretini, merdine e grullini potranno gioire dell’imminente, palingenetica pandemia che riporterà indietro il Doomsday Clock di un buon quarto d’ora!

  • Mikhael ha detto:

    Sarebbe interessante analizzare quanto possa aver influito su questa calamità un accordo tra quella che si spaccia come Chiesa Cattolica e il regime del Dragone Rosso persecutore di cristiani confinati nelle catacombe!
    È come se si fosse liberato il Katechon in quell’area della Terra per seminare poi panico e morti ovunque.
    Perché bisogna ammettere che questa volta il virus pare davvero di flagello apocalittico stile prima coppa dell’ira divina.