NOBILE RISPONDE A LAPORTA. LA FAMIGLIA E L’ALTA FINANZA.

6 Gennaio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, come è ormai abitudine le riflessioni di Agostino Nobile sono spunto di discussione e di dibattito. Agostino Nobile ci ha inviato una riflessione ulteriore al suo ultimo intervento, in risposta in particolare ai commenti di un lettore di Stilum Curiae. Buona lettura!

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La famiglia creata dall’alta finanza

Il giornalista Piero Laporta, commentando il mio precedente articolo sostiene, tra l’altro, che il comunismo “ha un significato che verosimilmente è entrato in agonia dopo Stalin e Mao Tse Dong.” Ma non molti la pensano così. Per il noto dissidente russo, lo scrittore Vladimir Bukowskij, l’Unione Europea affonda le sue radici nell’eredità dei partiti socialdemocratici e comunisti europei che negli anni ’80, mentre l’Unione Sovietica esalava l’ultimo respiro, saltarono a piè pari sul carrozzone europeista. Secondo Bukovskij «Lo scopo ultimo dell’Unione Sovietica era quello di creare una nuova identità storica, il popolo sovietico, in tutto il mondo. Lo stesso vale per l’Ue. Stanno cercando di creare un nuovo popolo. Chiamano questo popolo “europei”, qualunque cosa questo significhi.»

Siamo d’accordo con Laporta quando dice che la Sinistra è la mano longa delle lobbies finanziarie, e questo lo scriviamo da anni. Ma dovrebbe sapere che anche la rivoluzione bolscevica fu finanziata dai grandi capitali di Wall Street. Quindi non è una novità se il comunismo salta da un carro all’altro per le scelte sociali. Tra le varie metamorfosi, però, resta l’anima dell’ideologia: l’ateismo antivita e antifamiglia. Il liberalismo attuale non è altro che la fusione del comunismo e del capitalismo ateo. Cina docet.                                                                                                         Detto questo, alla definizione Sistema avrei dovuto aggiungere, come suggerisce Laporta, l’aggettivo “finanziario”. Ma dato che ne parlo molto spesso, in questo articolo mi limito a farlo intendere. Anche perché le ripetizioni alla fine stancano e perdono l’effetto desiderato.

Nei suoi commenti, Laporta scrive: “Il diritto di famiglia è una conquista alquanto recente, conseguenza dei codici napoleonici. L’imperatore vedeva lungo. (…) A conferma che il potere ha grande capacità adattiva, Napoleone si avvalse dei registri parrocchiali.”         Sottoscrivo. Ma anche qui necessita una ulteriore precisazione, che lascio alla grande storica francese Régine Pernoud. In una intervista rilasciata a Marco Respinti nel 1994, la signora Pernoud, tra l’altro, afferma: “La nascita del cittadino e dell’individuo [rivoluzione francese], rappresenta la negazione dell’istituto familiare.”

Laporta, scrive: “La famiglia nell’ordinamento feudale – sopravvissuto in Italia fino al Fascismo e, nel Meridione, ben oltre – la famiglia dicevo esisteva solo come cellula produttiva, quando era priva dei necessari quarti di nobiltà. Questo potere, allorché Napoleone fu archiviato, fu perpetuato dai Borboni e poi fatto proprio dai baroni piemontesizzati.”                                                       Nella ricerca La donna nel Medioevo, a proposito della famiglia nell’ordinamento feudale  e del Diritto Romano, la storica francese, scrive: “La diffusione del Diritto romano ha anche modificato profondamente il concetto di proprietà. Nel Medioevo la proprietà era cumulativa e feudale. I giuristi, invece, hanno introdotto il concetto romano di ius utendi et abutendi, in contraddizione col diritto consuetudinario. Nel Medioevo, il genitore aveva l’amministrazione dei beni famigliari, non la proprietà, che restava sempre con la famiglia. Per esempio, egli non poteva diseredare i propri figli. Nel caso di morte senza eredi diretti, le proprietà passavano per parti uguali alla famiglia paterna e a quella materna. (…) Nel secolo XVI, in Francia la maggior età viene fissata ai venticinque anni, come nella Roma antica. Ciò ha costituito una regressione – continua Regíne Pernoud – mentre che nel diritto consuetudinario i ragazzi e le ragazze acquisivano precocemente una certa autonomia, adesso restano sotto l’autorità paterna fino all’età adulta. La stessa gestione della proprietà diventa sempre più un monopolio del padre. L’ultimo chiodo sulla bara lo mette il Codice Napoleonico.” Difatti il Medioevo è un’epoca in cui tutti i rapporti si rifanno al modello familiare. L’importanza di un paese si valutava dal numero dei “focolari” e non dal numero della popolazione.

Laporta resta “basito” quando, in risposta a un suo commento, scrivo che la famiglia nasce con Maria, Giuseppe e Gesù il Cristo. Piuttosto adirato, scrive: “Lei non solo confonde dottrina con diritto ma le basterebbe chiedere a uno studente del primo liceo per sapere che il diritto di famiglia era già rubricato nel diritto romano.” Non mi fiderei molto di una scuola dove la Storia è monopolizzata dalle massonerie e dalla Sinistra. Non è un caso se il Medioevo viene insegnato come “secoli bui” e l’islam come il “faro della cultura europa medievale”. Non solo. Storici del calibro della citata Régine Pernoud, Marco Tangheroni e Thomas Madden, tanto per ricordarne alcuni, vengono spesso ignorati nelle scuole italiane e non solo. Ma come Laporta sa, non è casuale. Nel romanzo di Orwell leggiamo “se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera”.                                                                   Quando scrivo che la famiglia nasce col cristianesimo, non è una boutade per lasciare certe persone “basite”. In un articolo di una pagina A4 non posso scrivere un trattato sulla famiglia. Confido nella cultura e nel buon senso del lettore. Ovviamente non parlo della famiglia in senso lato, ma del cristianesimo che rifiuta la poligamia, l’aborto, il ripudio, la sterilità, la vedovanza femminile, il concubinaggio, lo schiavismo, ecc. Questa per me è un’associazione a delinquere non una famiglia. Nel Diritto Romano, per esempio, l’esposizione del nascituro era considerata pratica legittima, così per i bambini malati e illegittimi. Quando il neonato era rifiutato dal padre avveniva la “expositio”, posto fuori dalla porta di casa. Se non era raccolta da un’anima pietosa la creatura moriva d’inedia, di caldo, di freddo o mangiato da qualche animale. L’aborto, l’esposizione e l’infanticidio erano comuni a tutti gli strati sociali della popolazione, sia ricchi che poveri. Quindi una pratica considerata, oltre che legale, ragionevole.                                                                             Tra i settanta commenti al mio articolo Laporta, che ha tutto il mio rispetto, sembra l’unico a non aver capito perché il Sistema vuole la morte del padre. Mi accusa di non averlo scritto. In realtà l’ho spiegato in maniera chiara e univoca. Per chi non ha tempo di leggere l’intero articolo, mi limito a riportare alcuni estratti della conclusione.                                                                                                A proposito del figlio contemporaneo, scrivo: «Il Sistema, una volta sminuita la guida genitoriale ha un soggetto malleabile a proprio uso e consumo. Attraverso i media e la scuola gli viene imposto un lavaggio cerebrale che lo spinge in balìa delle emozioni e, soprattutto, del Mercato. Mai come oggi il padre si è sentito impotente davanti allo tsunami delle mode, a partire dagli smartphone, tablet, playstation, pornografia, ecc. I progressisti (definizione truffa) promettono di realizzare un mondo più giusto e il benessere per tutti. In realtà mirano a sovvertire la natura umana, la cultura bimillenaria che ha forgiato la famiglia e i popoli occidentali. Detestano la realtà perché si fonda sul cristianesimo. (…) Non è un caso se il sacro viene sempre più sbeffeggiato e perseguitato ovunque. (…) Tra l’altro è un controsenso definire i partiti politici che sostengono leggi antivita e antinatura come rappresentanti del popolo. Essi rappresentano il Sistema, vogliono imporre un nuovo paradigma sociale gestito da burocrati che cancellano la storia, l’identità e la gioia di vivere, perché il business è business. Non credendo in Dio, si sentono dio. (…)»

Agostino Nobile

§§§

Qui sotto trovate i commenti scritti da Laporta sul blog, e una risposta di Nobile, sempre fra i commenti del blog.

Nobile avrebbe dovuto aggiungere un aggettivo a “sistema” e in tal modo “sistema finanziario” sarebbe stato investito, giustamente, della responsabilità di tentare di distruggere la famiglia, con la complicità di altri poteri subordinati, quantunque sedicenti “sovrani”, “costituzionali” e persino “sacri” e “forti”.

Ma il vero passo falso è, a mio avviso, attribuire al sistema una matrice “comunista”. Una sciocchezza totale. “Comunista”, dovreste saperlo molto bene, ha un significato che verosimilmente è entrato in agonia dopo Stalin e Mao Tse Dong. D’altronde se il PCI, agli albori del Dopoguerra, fu connesso al Dipartimento di Stato attraverso la famiglia Berlinguer, risulta facile capire che il capitalismo allora e il sistema finanziario oggi sono ben felici di dare a intendere simpatie comuniste pur di conseguire obiettivi di nessun momento tanto per un comunista e neppure per un piccolo borghese socialdemocratico dubbioso.

Torniamo alla famiglia. Il diritto di famiglia è una conquista alquanto recente, conseguenza dei codici napoleonici. L’imperatore vedeva lungo. Avendo fondato la leva militare, utilizzò il diritto di famiglia per dare vigore all’anagrafe e quindi alla reperibilità della sua carne da cannone. A conferma che il potere ha grande capacità adattiva, Napoleone si avvalse dei registri parrocchiali.

Come ben sapete, durante quelli poi definiti “secoli bui”, si svolge una lotta spesso feroce fra la Chiesa e i Poteri, feudali o imperiali. Il problema era, allora come oggi, piegare l’uomo al padrone. La famiglia nell’ordinamento feudale – sopravvissuto in Italia fino al Fascismo e, nel Meridione, ben oltre – la famiglia dicevo esisteva solo come cellula produttiva, quando era priva dei necessari quarti di nobiltà. Questo potere, allorché Napoleone fu archiviato, fu perpetuato dai Borboni e poi fatto proprio dai baroni piemontesizzati. Fu la Chiesa – pur fra mille peccati del clero soprattutto secolare – a preservare forma e sostanza alla famiglia. Oggi il Papato – non la Chiesa – il Papato è, per la prima volta nella sua storia, genuflesso al mondo, alla finanza, ai trafficanti di uomini, ai falsi profeti maltusiani ed ecologisti. Qui è il punto di fatale debolezza per la famiglia se non interviene un miracolo di Nostro Signore.

In altri termini, il problema non è il passo di Engel contro la famiglia borghese, citato a sproposito dall’Autore. Esso offrì suggestioni anche nei primi venti anni dell’Urss, ma il compagno Stalin, che oggi sarebbe detestato da una nota satanista LGBT, si rese ben presto conto che la convivenza di libertà e libertinismo è impossibile. D’altronde osservate la Cina, il paese che ha asservito il comunismo alla produzione e alla finanza. Non si sogna neppure lontanamente cedimenti simili ai nostri. Persino le politiche maltusiane sono state corrette dopo aver constatato i disastri all’orizzonte.

Ecco, avrei preferito una trattazione più approfondita sul passo tratto dal Journal of Theories and Research in Education 12, 2 (2017).

Perché è il solito dilemma: è vero o è falso? E perché?

E il ragionamento o è rigoroso o non è.

 

Gentile PIERO LAPORTA

Mi permetta di sottolineare ciò che è già chiaro nel mio articolo. Quando scrivo che il “Sistema, costituito principalmente dalla triade Massoneria-Sinistra-Liberalismo”, non può essere considerato avulso dall’alta finanza, infatti più avanti parlo di “business è business”. La triade ha in comune, come descrivo nell’articolo, il progetto antifamiglia. Per quanto riguarda il diritto di famiglia, se non sbaglio…. nasce con Maria, Giuseppe e Gesù il Cristo. Confermato nella dottrina dei primi cristiani, i quali considerano l’aborto un crimine. Cosa che il comunismo, il nazismo e le democrazie del secolo scorso hanno invece legalizzato. La definizione comunismo è legata al quel marxismo che, come rilevo nell’articolo, considera la famiglia monogama una cellula da estirpare dalla società. Il resto, come i cambiamenti del PCI, Berlinguer, Cina, ecc. sono inutili bla-bla. Parliamo di dottrina, non di politica. Per quanto riguarda i suoi dubbi sul passo dell’articolo che riporto, basterebbe ricordare il nome che menziono, la Dott.ssa Silvia Cescato. Se ha tempo, faccia una breve ricerca come ha fatto il sottoscritto, si legga: file:///C:/Users/Utilizador/Desktop/7090-21290-1-PB.pdf

 

Caro Nobile,

Può sottolineare quanto vuole ma il suo articolo è confuso e manca pienamente l’obiettivo, spiegare PERCHÉ IL SISTEMA VUOLE LA MORTE DEL PADRE.

«Il Sistema, costituito principalmente dalla triade Massoneria-Sinistra-Liberalismo» è una sciocchezza priva di senso poiché fa degli strumenti, la sua Triade, una cortina per nascondere il Potere, un meccanismo che il suo testo lascia in ombra nonostante il suo “business è business”.

Rilegga per favore il mio “inutile bla bla” per comprendere che fronteggiamo un nemico che ha saputo soggiogare anche il comunismo, trasformandolo da forza rivoluzionaria a docile cagnolino da salotto del sistema finanziario, si figuri che cosa può con coloro che non sanno trasformare in forza politica una conoscenza dottrinale sia pure traballante.

Ancora più basito mi trova la sua uscita sul diritto di famiglia che “nasce con Maria, Giuseppe e Gesù il Cristo”. Lei non solo confonde dottrina con diritto ma le basterebbe chiedere a uno studente del primo liceo per sapere che il diritto di famiglia era già rubricato nel diritto romano. Come le ho spiegato è stata la Chiesa fra mille travagli a portare il diritto di famiglia nello Stato moderno, avvalendosi anche delle leggi napoleoniche. Il Concordato Vaticano-Francia negoziato dal card, Consalvi nel 1801 fu uno dei veicoli.

Io infine non ho alcun dubbio, nonostante me lo attribuisca, sul testo della prof, Cescato; le ho invece chiesto di valorizzarlo perché è l’unica parte sensata del suo pezzo.

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13 commenti

  • Dafne ha detto:

    … diversa da quella

  • Dafne ha detto:

    Gentile signor Nobile, è possibile avere il riferimento di buoni manuali di storia che parlino appunto di storia e non di ideologia, per avere un’infarinatura diversa di quella che ci è stata data a scuola? Grazie in anticipo!

    • Agostino Nobile ha detto:

      Gentile Dafne

      Tra i libri da leggere le consiglio “Pensare la storia” di Vittorio Messori e tutta la sua opera. Nei libri del nostro grande apologeta troverà i nomi di storici autorevoli. Per iniziare e per avere un quadro generale delle menzogne storiche può leggere i miei primi due libri “Quello che i cattolici devono sapere” e “Anticristo Superstar”, dove smentisco, attraverso documenti e prove sostenute da storici di fama mondiale, gran parte delle bufale diffuse nelle scuole e nei media. Se i cattolici e i preti onesti conoscessero queste verità, il Vaticano non sarebbe ridotto allo stato attuale. Quindi sono libri altamente consigliabili. Grazie.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Mentre gli eroi mussulmani danno gioiosamente la vita in Iran e Irak per difendere i più elementari valori umani, le monsignorine vaticane non osano difendere i più elementari valori divini contro gli attacchi dello stesso nemico, anche se le loro vite non sono per niente minacciate. O vergogna.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    La prospettiva erroneamente deviata di Laporta si rivela, in tutta la sua portata, dove dice

    “…che il comunismo “ha un significato che verosimilmente è entrato in agonia dopo Stalin e Mao Tse Dong.”

    come se il comunismo prima di Stalin andasse bene, e Lenin fosse un benemerito del popolo. Ma vabbè, si sa come ragiona l’intellighentzia.

    Nell’insieme, si evince che il nocciolo della questione della storia umana sta, come cita Emilio Biagini sul Nuovo Arengario, qui https://www.ilnuovoarengario.it/il-mondo-usurpato-breve-storia-degli-inglesi-seconda-parte/

    nel fatto che: “Il mondo è governato da personaggi diversi da quelli che immaginano coloro che non gettano lo sguardo dietro le quinte” (Disraeli nel 1844)”

    ovvero nell’eterna lotta tra il Male, modernamente rappresentato dalla massoneria, e Cristo.

    Siccome ci tengo a chiudere sempre in positivo, politicamente parlando, ricordo che non è detto che la massoneria debba per forza comandare per sempre, in quanto la soluzione allo status quo attuale esiste: “La società partecipativa” secondo Dottrina sociale, un’idea del grande intellettuale cattolico del ‘900, Pier Luigi Zampetti, vedi qui

    https://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/wp-content/uploads/2015/09/LA-SOCIETA-PARTECIPATIVA-P-L-Zampetti.pdf

  • Brucomela ha detto:

    Cosa vuol dire che il ” cristianesimo … rifiuta la…sterilità, la vedovanza femminile”???
    Chiedo a Nobile di chiarire….

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @Brucomela
      suppongo voglia dire che il cristianesimo rifiuta le cose che vanno contro l’ordine naturale, come la sterilità omosessuale, e ha rispetto per la vedovanza, come scelta personale di amore verso il coniuge trapassato, in una prospettiva di vita eterna in paradiso.

    • Agostino Nobile ha detto:

      Gentile BRUCOLELA

      Mi scuso per non aver messo in chiaro perché il cristianesimo rifiuta la sterilità e la vedovanza femminile. Ne faccio ammenda. Avendone scritto in altri articoli, certi soggetti li prendo per scontati, quando invece non lo sono. Chiarisco in poche righe. L’Antico Testamento permette il divorzio anche senza alcuna causa e il Talmud (dottrina giudaica post-biblica) rende obbligatorio il divorzio da una moglie sterile. Per quanto riguarda la vedovanza femminile mi riferisco a certe culture dove la vedova perde ogni diritto. Nell’induismo, per esempio, esisteva il Sati e, nonostante la Costituzione indiana oggi lo vieti, viene ancora praticato. Nel Sati la vedova, giovane o meno, è costretta a immolarsi sulla pira insieme al corpo del defunto marito. Comunque se vuole saperne di più su questo soggetto e molti altri, le consiglio il mio “Quello che i cattolici devono sapere”. Troverà molte smentite alle bufale diffuse dalla scuola e dai media.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Propendo per Nobile, in quanto la sua ricostruzione storica mi sembra parta da una prospettiva più generale, che integra i vari fenomeni storici in una “visione” unica, senza analizzarli troppo in modo nettamente distinto l’uno dall’altro, sebbene trovo spunti interessanti anche il La Porta.
    Propendo per Nobile perché alla fine, al di là di ogni ricostruzione storica, il problema è quello dei valori umani e dei valori di fede, che, in quanto tali, sono quello che sono e sono RIGIDI.
    Il problema di oggi è che la stessa Chiesa, invece di rispondere ai DUBBI, crea dubbi. Anche con il non rispondere ad essi e coi silenzi. Come il silenzio su PECCATO.
    La Chiesa oggi, ad esempio, parla tanto di misericordia e pochissimo di peccato, ma senza il riconoscimento e l’annientamento del peccato, la misericordia viene di fatto rifiutata.
    Il peccato, infatti, si oppone proprio a quell’amore che opera in modo misericordioso.
    Una misericordia che non affronta il peccato è una PATACCA! Fosse anche offerta da Monsignori del calibro di Paglia o Galantino, sarebbe sempre una PATACCA! Come quella del GATTO e della VOLPE.
    La misericordia nella Madonna si manifesta attraverso la sua nascita senza peccato e la sua vita senza macchia. Ha sempre a che fare col peccato, da cui Maria è stata prevenuta.
    Basta una falla in un solo articolo del “sistema” delle verità cattoliche, e si può arrivare al disordine sociale più grande.

  • Tiziana ha detto:

    Mi scontro sempre contro la stessa obiezione quando anch’io affermò che la morte della famiglia, così come pure la denatalita, e voluta dal consumismo…se ci esonguiamo, mi ribattono, a chi venderanno questi capitalisti, che fine farà l’alta finanza? Logicamente non hanno torto. Ma io dico che non pensano a lungo bensì a breve termine e che delle conseguenze saranno altri a occuparsi. Però. ..la spiegazione e ritenuta insufficiente. Tuttavia anche io ll’ho letto REsine Pernoud e mi sono fatta un’idea Chiara di come stessero le cose nel Medio Evo. Ne avvento anche i miei allievi contro il.pensiero unico. Ma resta sempre quella domanda a chi venderanno ?

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @Tiziana
      credo che la tua domanda sia mal posta…i massoni che promuovono l’omosessualità coatta, facendo buoni affari, perché gli omosessuali spendono più delle famiglie in generi inutili, non devono preoccuparsi di “a chi vendere”, perché: 1, hanno in mano tutto il potere del mondo; 2. hanno in mano tutto il potere del mondo, e lo usano per fare il male, in quanto questa è la loro scelta, diciamo, luciferina ;-))).