AGNOLI A “L’OCCIDENTALE”: LE SARDINE HANNO ALMENO 70 ANNI…

26 Dicembre 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ci sembra interessante e istruttivo, in questi giorni in cui l’ultima manifestazione della sinistra appare alla vista sotto forma di pesce azzurro, guadagnandosi anche la sinistra benevolenza di alcuni importanti prelati, rilanciare l’intervista che il prof. Francesco Agnoli ha concesso a L’Occidentale. E in cui svela alcune cose notissime, ma proprio per questo ignorate dai più, e in particolare dai media in adorante stupore di fronte al Miraggio. Che come tutti i miraggi, non ha consistenza…buona lettura.

§§§

“Sardine” come replica di qualcosa di già visto. “Sardine” come embrione del primo socialismo. Il professor Francesco Agnoli non si nasconde. E anche questa volta analizza il fenomeno movimentista in voga, partendo da considerazioni storiche. L’interpretazione, però, è estesa sino al contesto partitico dei Dem: neppure il centrosinistra può dirsi estraneo a certi rigurgiti del passato. Una intervista per comprendere perché, in fin dei conti, nel “sardinismo” non ci sia nulla di nuovo.

Cosa pensa del fenomeno “sardine”?

Penso che esistono da almeno 70 anni e che bisognerebbe dare subito a Mattia Santori il “premio Stalin per la pace”.

In che senso?

Ricorda questo premio, vinto per esempio da quel furbastro di Bertold Brecht (tessera comunista nella Germania dell’Est e conto in banca in Svizzera)? Oggi la semplice dicitura fa rabbrividire, ma in passato i comunisti hanno osato tanto! La questione è semplice: la sinistra si presenta nel Novecento con due volti, uno violento, e uno, apparentemente, pacifico, suadente. Machiavelli lo hanno studiato bene, direi meglio di tutti. Sono capaci di assumere tante maschere, come del resto fece per anni Benito Mussolini: quando ancora si considerava socialista, da una parte utilizzava gli squadristi, per essere più forte, dall’altra li attaccava pubblicamente, in nome della pace, della fine dell’odio che straziava il paese, per apparire moderato!

Qualcosa abbiamo detto nella intervista scorsa (vedi qui:  https://loccidentale.it/mussolini-e-luomo-a-cui-la-sinistra-italiana-deve-quasi-tutto/ ). Ma torniamo al premio comunista per la pace

Volentieri. Partiamo da lontano. Chi riporta Lenin in Russia per fare la rivoluzione? I tedeschi, con il contributo di tale Parvus, un soggetto molto interessante che gestiva un “Istituto per la pace” che aveva il compito di raccogliere soldi per i bolscevichi. Teniamo a mente la parola “pace”, perché tornerà spesso, ed è l’analogo della predica contro l’odio (degli altri) delle odierne sardine. Ebbene in Russia Lenin e i bolscevichi si presentano come quelli che vogliono proprio la pace! La gente è stufa della guerra mondiale, ed essi non esitano ad urlare: “pace, pace” e “democrazia”! In verità hanno già chiaro in mente cosa fare: chiudere la guerra con la Germania, per cominciare la guerra civile. E per democrazia, intendono la dittatura! Ma nella propaganda sono già insuperabili.

Proseguiamo…

E’ sempre la stessa storia: si uccide, si ammazza, si predica l’odio di classe, l’odio contro il nemico da internare nei gulag…ma non solo. Dipende dal momento. Quando si è in difficoltà, o all’opposizione, allora il ritornello cambia: bisogna accattivarsi le simpatie della gente. Dopo la II guerra mondiale i partiti comunisti europei ed anche nell’est guidati da Mosca si travestono spesso, dove occorre, da pacifisti. I guerrafondai sono altri, dicono! Se rilegge Giovanni Guareschi, che fu prima antifascista e poi anticomunista, vede che nel 1948 prende sempre in giro i comunisti per le loro raccolte firme per la pace, contro le armi atomiche… Li conosce bene, e sa che è pura propaganda. In Italia, dopo il 1948, non puoi predicare l’odio apertamente. O meglio, lo puoi fare, in alcuni contesti. Ma in generale devi presentarti come moralmente “migliore” del nemico americano. Gli americani fanno le guerre, ma i sovietici no! L’obiettivo è quello indicato dal “megafono di Stalin”, Willi Münzenberg: far vincere i comunisti, con l’appoggio dei non comunisti. Pensi a come Münzenberg riesce a mettere il cappellino sopra una figura come Albert Einstein, puntando sulla sua paura di una guerra atomica, benché il grande fisico fosse fortemente anticomunista! Lo porta a partecipare a manifestazioni pacifiste che non sono apertamente dirette dai comunisti, ma che di fatto sono collaterali ad esso. La storica Anne Applebaum, nel suo La cortina di ferro, descrive bene “le campagne di massa per la pace” promosse dai governi comunisti, ma presentate come movimenti spontanei di popolo, che avevano però il compito di demonizzare gli avversari (che, nell’est Europa, erano spesso i cattolici). Nella Germania dell’est il partito organizzava “corse per la pace”, Festival della gioventù e degli studenti per la pace… nei quali si indicava il nemico della pace: gli altri partiti, la Chiesa cattolica, gli americani… la vecchia storia del lupo che si traveste da agnellino.

Insomma, le “nuove” sardine come i giovani “comunisti per la pace” del 1948?

Mi sembra evidente. Nella rossa Bologna nel novembre 2019 nasce un movimento evidentemente finalizzato alle elezioni regionali del gennaio prossimo. Gli ex comunisti temono di perdere l’egemonia in una regione che hanno sempre controllato, sanno quanto il loro marchio sia ormai poco affascinante, e rispolverano la propaganda del sorriso. Quel Mattia lo hanno scelto bene: ha la faccia da bravo ragazzo, sa essere diplomatico, dice le sciocchezze più grosse con il sorriso… La sua vuota mediocrità sorridente e ricciolona aiuta a far dimenticare coloro che il suo movimento, di fatto, sostiene: vecchi marpioni della politica, di fatto il Pd, che in Emilia Romagna è ancora in buona parte il vecchio PCI.

Ma il Pci non c’è più!

No, c’è ancora. Da dove viene Nicola Zingaretti, segretario del Pd? Dal partito comunista. E Stefano Bonaccini, candidato del PD in Emilia Romagna? Anche lui è cresciuto nel PCI, ma sono sardine ante litteram anche loro.

Perché?

Guardi la loro storia politica, come la vendono. A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino si vergognano a dire che sono stati comunisti. E allora tacciano. Di più: dicono di aver esordito… in movimenti per la pace! Guardi Bonaccini, su wikipedia, come si presenta. E’ furbo, mica cita il Pci: “Si accosta alla politica a fine anni ottanta tramite i movimenti per la pace”. Le sardine pacifiste rosse del 1917, prima della presa del potere in Russia; le sardine rosse del 1948, quando i comunisti cercano di conquistare parte dell’Europa senza mostrare subito il loro vero volto; le sardine degli anni Ottanta, quando cosa fosse l’URSS era ormai chiaro…infine le sardine del 2019, quando bisogna di nuovo cambiare pelle e mostrare il sorriso.

E Zingaretti?

Uguale. In tutto e per tutto uomo del partito comunista, per anni. Però le biografie autorizzate, come è senza dubbio quella su Wikipedia, recitano così: “Inizia il suo impegno nell’associazionismo prendendo parte al movimento per la pace nel 1982. A diciassette anni è tra i fondatori di un’associazione di volontariato antirazzista denominata “Nero e non solo…”. Capito? Negli anni Ottanta in Italia Zingaretti non ha iniziato la sua carriera politica nel fortissimo PCI di allora, ma nei movimenti per la pace! Loro sono sempre uomini di pace, contro la guerra e contro l’odio…peccato che il comunismo abbia sulla coscienza almeno 100 milioni di morti!

Per concludere?

Per concludere voglio ricordare un altro fatto storico. Novembre 1919, esattamente un secolo prima della nascita delle sardine, che avverrà nel novembre del 2019. Siamo sempre a Bologna: Nicola Bombacci, leader socialista, prende una valanga di voti. Bologna è allora una città importantissima per la sinistra italiana, così come diverrà, in parte per reazione, una città fondamentale per il fascismo più violento. Allora Bombacci è il “Lenin di Romagna”, amico ed avversario, nello stesso tempo, di Mussolini (sarà anche grazie alla loro amicizia che il duce sarà il primo a riconoscere l’URSS e a fare affari con il governo di Lenin). Bologna gli concede un trionfo elettorale! Due anni dopo, nel 1921, Bombacci sarà tra i più autorevoli fondatori del Partito Comunista d’Italia (allora PCd’I): un partito che farà di tutto, inconsapevolmente, per concedere spazio a Mussolini, con il suo estremismo violento, la sua lotta acerrima contro i socialisti moderati, considerati i veri nemici da combattere, più ancora dei fascisti, la sua capacità di spaventare la piccola e media borghesia con l’estremismo rivoluzionario… Anni più tardi, però, Bombacci capirà gli errori suoi e dei suoi compagni, e scriverà una riflessione che gli ex comunisti di oggi dovrebbero tenere a mente: “(per loro) tutto è fascismo: lo Stato, la Chiesa, la borghesia, la democrazia, i socialisti”, ma “il fatto di vedere nemici dovunque, di non voler sfruttare le nuove situazioni e di respingere ogni alleanza per l’assurda paura di trasgredire o principi di intransigenza, costituisce un imperdonabile errore politico” (Arrigo Petacco, Il comunista in camicia nera, Mondadori, Milano, 1997). Non avere un programma, se non quello di indicare l’avversario come il diavolo e puntare tutto sulla propaganda, a lungo andare“costituisce un imperdonabile errore politico”.

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26 commenti

  • Monica ha detto:

    Speriamo che i cardinali rossi non ci raccontino che il segno del pesce cristiano viene dalla sardina bolognese.

  • Faramir ha detto:

    L’Italia ha avuto un breve momento di riscatto democratico e di grande dignità civile, ma poi ha continuato a dare ascolto alle sirene comuniste, con i risultati fallimentari che ci hanno accompagnati fino ai nostri giorni.
    E questo momento è stato il 18 aprile 1948 e dintorni.
    Purtroppo troppo breve, lontano e irripetibile.

  • Nicola Buono ha detto:

    Ecco cosa l’intelligenza , la genialità della Sinistra italiana ovvero delle Sardine ovvero PD ovvero i loro amici del M5S è riuscito a produrre per questo Natale. Geni ! Einstein della politica e dell’economia. Ecco i loro risultati. L’Italia ringrazia sentitamente.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/coca-cola-lascia-sicilia-lalbania-colpa-plastic-tax-1803930.html

  • Stefano ha detto:

    Le sardine sono vecchie, fatte e sostenute da persone vecchie, magari qualcuna di esse anagraficamente giovane ma vecchie nei modi, nello spirito, nelle idee, nella mentalità, nell animo. E rappresentano il vecchio. Sono frutto della paura.. Paura del confronto, paura della perdita di potere e privilegi da troppo tempo consolidati, paura di coloro che hanno idee diverse e che quindi si vogliono mettere a tacere. Con le buone o con le cattive. Sono frutto della violenza, della superbia, della prevaricazione. Sono frutto in definitiva di quella rigidità che genera squilibrio… Squilibrio morale, mentale, siciale.

  • Nicola Buono ha detto:

    Le Sardine sono la versione piddina 2.0 del M5S e chi dei due sia peggio è dura da stabilire.

  • Maria Grazia ha detto:

    Come afferma il Prof. Agnoli, “niente di nuovo sotto il sole” con le sardine. Cantano “Bella ciao”, si dichiarano antisalviniani, a favore dell’immigrazione selvaggia, qual è il loro programma? Non si è ancora capito. Vogliono visibilità, vogliono scendere in piazza per dirci che cosa? Che sono tanti e ….. allora? Zingaretti nell’ultima puntata di “Mezz’ora in più” ha invitato “Le sardine” a sostenerli politicamente contro l’avanzata delle destre. I DEM non sono riusciti ad avere l’appoggio dei “5 Stelle” nelle prossime regionali emiliane e calabresi e quindi si appellano a loro. Ciò dimostra che gli squali “rossi” sono già pronti a mangiarsi le sardine per garantirsi la loro sopravvivenza, Grillo le ha definite “un movimento igienico-sanitario”. Mattia Santori, loro leader, afferma che le Sardine parlano al cervello e non alla pancia, ma al cervello cosa dicono?

    • GMZ ha detto:

      Se tutti ‘sti signori avessero almeno il coraggio di chiamarsi merdine!
      Quanto alle sardine, mi sono divenute indigeste… Chissà se c’è una flessione nelle vendite, chiedere alle lampare!

      • Nonna Giovanna ha detto:

        Al supermercato vicino a casa mia le scatolette di sardine stamane erano in offerta. Ergo è probabile che le vendite siano in calo.

    • Adriana ha detto:

      Cosa vuole che dicano ? Di nutrirsi degli escrementi dei pesci più grossi – come usano loro – .

    • Adriana ha detto:

      Cosa vuole che dicano ? Di nutrirsi degli escrementi dei pesci più grossi – come usano loro – .

  • marco ha detto:

    Nell’anno in cui la Lega è stata al governo siamo stati sommersi da manifestazioni di odio e di violenza.Tutte di sinistra.Ma gli “odiatori” erano i leghisti. Le “sardine “seguono il copione:indicano un odio che non c’è e ignorano quello che c’è in varie forme.Sono strenuamente filo ue,come la loro casa madre. Ma la ue,come ha ben scritto uno studioso polacco,è totalitaria. I vari social,anche loro espressione di una visione totalitaria,quale è il così detto pensiero “politicamente corretto”, censurano le “parole di odio “.Strano che siano solo quelle di destra.I sinistri possono odiare. Come hanno sempre fatto.Il camuffarsi a seconda delle circostanze è comune a tutti i totalitarismi. Comunismo,nazismo,islam.Il più mostruoso paese al mondo,la Cina,parla di pace,mentre si riarma.Di libero mercato,quando in Cina non è libero nulla.Di armonia,mentre impera il razzismo Han e la volontà del PCC di eliminare ogni elemento non comunista dalla Cina.Tutto questo è sempre stato reso possibile dalla miopia e stupidità degli altri.Per le sardine:in Italia ha brillato un comico. Con la bava alla bocca.Che dava del pregiudicato pur avendo tre condanne definitive,compreso l’omicidio colposo di tre persone.E che sparava cazzate a raffica.Perché non dovrebbero aver successo le sardine?Almeno fino a che servono allo scopo.

    • Corrado ha detto:

      Tempo fa il giornalista Travaglio RIVENDICAVA addirittura il DIRITTO di odiare…. ovviamente il soggetto era Berlusconi. Vi ricordate?
      E quel comunista che gli ha sfragiatonla faccia con la riproduzione del Duomo di Milano, non odiava forse il Berlusconi?

  • Adriana ha detto:

    Le Sardine sono un astuto diversivo per farci dimenticare
    il MES .
    A quando la nomina a Cardinale del Santone Sartoni ,
    imminente Prefetto della Loggia ” I porti aperti del Grande Architetto ” ?

    • GMZ ha detto:

      Ebbasta con questa ironia! Se andate avanti così, avrete quel che vi meritate: Commissione Santori e scorta armata alla vituperata sardina, bersagliata da decine di commenti malevoli al secolo! Errata corrige: milioni di minacce al giorno.
      Ops, chissà se questo mio commento sarà interpretato secondo ironia o no…?

  • maurizio rastello ha detto:

    Un miraggio illude, poi svanisce; chi rosica, invece, teme sia realtà.

    • wp_7512482 ha detto:

      Por TrollRastrello, nonostante le raccomandazioni ha esagerato di nuovo con i festeggiamenti natalizi? Che cosa vorrebbe dire? Ce lo dica con parole sue, piano piano, soggetto, verbo, complemento oggetto….

      • marco ha detto:

        Se lo ignorasse dopo un poco sparirebbe. I troll vivono della reazione che suscitano.

        • wp_7512482 ha detto:

          Vero. Ma mi diverto talmente a prenderlo in giro…a fargli fare una figura da Rastrello…

          • marco ha detto:

            Capisco. Il problema è:si diverte più Lei o lui a vedere che ogni volta lo commenta? Lol.

          • Milli ha detto:

            Sono assolutamente certa che questa volta il Sig.Rastello intendesse il miraggio = le sardine.
            In vino veritas! Certo che non si è trattenuto, colpa dei buoni vini piemontesi.

  • Grog ha detto:

    Per quel che mi riguarda nulla di nuovo.
    Ho sempre sostenuto che le c.d. sardine altro non erano che i pidioti sotto falso nome, un finto movimento creato a tavolino per ottenere consenso in vista delle regionali in Emilia.
    La posta per i bibbianesi é troppo alta, dovessero perdere anche queste elezioni, dopo quelle umbre, andrebbe in gioco addirittura la sopravvivenza del loro partito e della rete di potere connessa.
    Altro che fenomeno spontaneo…

    • Anonimo verace ha detto:

      Nelle varie discussioni fatte in casa Tosatti abbiamo appurato che, alla fine della seconda guerra mondiale i partigiani comunisti procedettero a delle vere e proprie esecuzioni contro i loro avversari politici , fascisti o partigiani bianchi che fossero.
      Successivamente, in seguito dell’amnistia Togliatti De Gasperi , le armi furono murate. Ovvero deposte, ma non distrutte, cioè conservate in depositi segreti. Pronte per essere smurate e rimesse in azione.
      Da allora il braccio armato del partito comunista si è conservato nell’ombra, pronto a rimettersi in azione.
      Non è un caso che il giorno del raduno a piazza San Giovanni sul palco ci fossero i rappresentanti dell’ANPI, cioè dell’associazione nazionale partigiani.

  • Brucomela ha detto:

    “Non avere un programma, se non quello di indicare l’avversario come il diavolo e puntare tutto sulla propaganda, a lungo andare“costituisce un imperdonabile errore politico”

    Apperò….San Bombacci Martire patrono dei tradizionalisti?

    • Nicola Buono ha detto:

      Programma ( serio) per questa gente è una parola grossa. Elaborarne uno (serio) gli distruggerebbe la mente dallo sforzo…

    • Francesco ha detto:

      Brucomela, o lei non sa leggere o non ci arriva…