UNPLANNED. IN ITALIA IL FILM DENUNCIA CONTRO L’ABORTO.

10 Dicembre 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae e troll numerosi e sempre ricrescenti come le teste dell’Idra, oggi ci sembra giusto parlare di un film, “Unplanned” che sta per uscire anche in Italia. È un film che la Dominus Production ha deciso di offrire al pubblico italiano, un film molto chiaro e diretto sull’aborto; e che proprio per questo è stato avversato oltre oceano, fino a giungere alle minacce di morte, come leggerete fra poco. E saremmo molto stupiti se anche da noi qualche gruppo di invasati, tipo le femministe di “Anche una è di troppo”  non manifesteranno il loro disturbo in qualche maniera. Ma tornando al film vi offriamo due articoli di ProVita & Famiglia, che ci sembra possano essere di aiuto. Con il link della Dominus Production, se per caso voleste prenotare un posto in una delle sale che lo proietteranno. Buona lettura.

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Dopo il successo straordinario raggiunto all’estero, “Unplanned”, il film ispirato alla storia di Abby Johnson, arriva anche nelle sale italiane.

Abby è una studentessa di psicologia, che, incuriosita da uno stand di Planned Parenthood, inizia ad informarsi sui temi dell’organizzazione. Una rappresentante le dice che il loro lavoro è fondamentale per la salute delle donne e la loro libertà di scegliere, garantite (secondo lei) dalla diffusione di contraccettivi e dalla possibilità di abortire. Abby, convinta, decide di diventare volontaria. A un meeting sul bilancio, si accorge che i dati del sostegno alla maternità erano pari a quelli dell’anno precedente, mentre quelli relativi all’aborto erano raddoppiati. Fatto presente ciò al direttore, quest’ultimo le disse: «Abby, devi avere chiare le tue priorità. La tua priorità deve essere l’aborto, perché lì ci sono i soldi».

Arriva nella struttura un medico che, durante l’aborto, usa ultrasuoni per vedere cosa accade nel grembo materno (cosa che nessun altro medico fa, a rischio e pericolo della donna, perché prolunga ogni intervento di 5 minuti, rendendo difficile raggiungere l’obiettivo di 25 – 50 aborti al giorno). Sullo schermo, Abby vede un bambino di 13 settimane, riconoscibilissimo. Non un grumo di cellule: un bambino, che inizia a lottare freneticamente per vivere, non appena la cannula viene introdotta nell’utero e che, rapidamente, viene aspirato da essa e scompare.

A questa visione terrificante, le si aprono gli occhi: avevano ingannato un numero sterminato di donne su cosa fosse un aborto, avevano messo a serio rischio la loro salute, avevano fatto business sui loro corpi, avevano compiuto una vera e propria strage degli innocenti. Abby ha lasciato Planned Parenthood ed è diventata una grandissima attivista pro life. Ascoltando la sua testimonianza e leggendo il suo libro, “Unplanned”, tantissimi altri dipendenti di Planned Parenthood (oltre 500) hanno lasciato, come lei, quel lavoro.

“Unplanned” è anche il film, ispirato a questa storia, il cui successo ha decisamente superato le aspettative. Non stupisce che due proprietari di sale cinematografiche siano stati persino minacciati di morte, per averlo inserito nella loro programmazione: perché la verità rende liberi gli onesti e fa paura a chi vuol perseguire i suoi loschi interessi. È per questo che abbiamo dedicato ad “Unplanned” il numero della nostra rivista di novembre 2019.

Che dire, se vogliamo sapere qualcosa in più sull’aborto e ci siamo stancati di ascoltare solo ciò che dice la propaganda in suo favore, “Unplanned” fa proprio al caso nostro. Che aspettiamo? Prenotiamo ora la nostra visione in sala.

«Quando scopri la verità, nulla è come prima».

di Luca Scalise

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Proiettare al cinema il film Unplanned è un atto di coraggio. Succede in Canada dove la polizia locale sta indagando, come riporta il sito Life News, su alcune minacce di morte arrivate a due proprietari di sale cinematografiche indipendenti, che hanno inserito nella programmazione dei propri cinema il film Unplanned.

  1. J. McKelvie, il pastore e presidente della Cinedicon, il distributore canadese del film, ha confermato al sito Life Newsche i due proprietari hanno contattato le forze dell’ordine dopo aver ricevuto minacce di morte per se stessi e per le loro famiglie che hanno ritenuto essere molto credibili. Uno dei due, dopo essersi rivolto alla polizia, ha annullato la programmazione del film, prevista dal 12 luglio, mentre gli altri cinema stanno ugualmente continuando con quanto programmato.

Un’altra misura precauzionale è stata però presa dai produttori del film, che hanno adesso rimosso dal loro sito web l’elenco completo di ben 46 cinema (indipendenti o appartenenti alle catene Cineplex e Landmark) che il 12 luglio presenteranno Unplanned nelle proprie sale.

McKelvie ha precisato che le minacce di morte sono arrivate, per adesso, soltanto ai proprietari di cinema indipendenti e non anche a chi invece fa parte dei cinema Cineplex o Landmark. Quanto accaduto, però, rimane gravissimo ed è, per il pastore, sintomatico della contraddizione dei pro abortisti. «È solo un film», ha affermato, «l’argomento è sicuramente scottante ma si tratta solo di un film. Chi è pro aborto parla sempre della libertà di scelta, ma poi non danno alla gente la possibilità di andare a vedere un semplice film al cinema».

Ricordiamo, infatti, che Unplanned mette in scena il dramma e le atrocità dell’aborto. Una pellicola che ha suscitato forti polemiche soprattutto negli Usa, ma non solo, poiché è tratto dall’omonimo libro di una ex dirigente di una clinica di Planned Parenthood, che si è poi convertita alle cause pro life dopo aver capito le atrocità di cui si stava rendendo protagonista. Un film che è stato più volte boicottato e attaccato, soprattutto dalla stampa e dagli abortisti, ma che continua a registrare un incredibile successo di pubblico.

Salvatore Tropea

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E questo è il link alla Dominus Production:

https://www.dominusproduction.com/film/unplanned.html

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15 commenti

  • Iginio ha detto:

    Scommetto che nelle sale cinematografiche dei salesiani non lo proietteranno.
    A Roma c’è un cinema-teatro Don Bosco in cui questo tipo di film non lo proiettano mai e invece proiettano Almodovar e roba simile.

  • Iginio ha detto:

    Scommetto che nelle sale dei salesiani non lo proietteranno.
    A Roma c’è un cinema-teatro Don Bosco in cui non proiettano mai questo tipo di film e proiettano invece Almodovar e simili.

  • Milli ha detto:

    «Abby, devi avere chiare le tue priorità. La tua priorità deve essere l’aborto, perché lì ci sono i soldi».
    Ma dove sono i soldi? Nella vendita di parti di feti alle aziende di ricerca (es. farmaceutica)
    Nelle sovvenzioni che il governo Obama-Clinton elargiva, e che Trump ha tagliato, ovunque abbia potuto.
    In compenso, nella giusta e democratica USA si processano i giornalisti che hanno scoperto queste compravendite e non gli sciacalli che le fanno.
    https://lanuovabq.it/it/aborto-a-processo-venduti-cuori-e-teste-di-bambini

  • annudanna ha detto:

    Che l’aborto sia da evitare è senz’altro imperativo ed io da non cattolica sono la prima a sostenerlo. Quando mi capita di affrontare l’argomento ho un sistema piuttosto convincente per avvalorare la mia contrarietà: sul mio telefonino compare la foto di mia nipote che ha 6 anni, una splendida ragazzina, e naturalmente è piuttosto facile fare osservare che se mia figlia avesse deciso di abortire quella creatura non sarebbe qui con noi.
    Ciò detto, è anche necessario affermare che arrivare alla 13° settimana o addirittura oltre per decidere di abortire è se possibile doppiamente criminale sotto tutti i punti di vista, perché le donne sanno bene se sono disposte a iniziare una gravidanza o se siano indisponibili a quest’avventura, non è quindi necessario attendere mesi per decidere cosa fare e naturalmente sanno anche bene che i bimbi non nascono sotto i cavoli e che le cicogne pensano soltanto al loro nido, com’è naturale che sia.
    I metodi per evitare o posticipare una gravidanza sono a tutti noti e a portata di mano. Anche in caso di violenza si può ovviare senza conseguenze. E’ necessario affrontare l’argomento ed educare i figli in famiglia, perché giustificare oggi l’aborto, salvo casi particolarissimi è impossibile e anacronistico.

    • Milli ha detto:

      L’unico modo per evitare gli aborti è quello di evitare gravidanze indesiderate, attraverso , prima di tutto, un’educazione morale, sentimentale e sessuale dei giovani (cattolici e non) . Inoltre bisogna aiutare le donne e le famiglie in difficoltà economiche, perché a volte si rinuncia a un figlio perché non ci sono soldi o perché la donna non può lasciare il lavoro. Ci dovrebbe essere un adeguato sostegno per i bimbi disabili, perché oggigiorno chi ha un figlio disabile finisce spesso sulla soglia della povertà per curarlo e seguirlo.

  • Fabrizio Giudici ha detto:

    Caro Tosatti, non è che mi impensierisca più di tanto cosa faranno quelle di “Anche una è di troppo” e simili; sto piuttosto pensando a cosa non faranno i vescovi italiani – ma anche a cosa potrebbero fare. E forse anche a qualche organizzazione “pro life” del fronte “moderato”…

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Mi meraviglia il silenzio della CEI sull’aborto.
    Parlarne solo una o due volte l’anno, infatti, è una colpa grave. Cioè un peccato MORTALE.
    Ma ormai molti non credono più al concetto di peccato.
    Ormai anche certi Pastori, quelli che dicono che la politica non deve seguire la “pancia della gente”, anche se a parole fanno del REALISMO una bandiera, vivono ormai nell’utopia che, non essendo adatta all’uomo reale, fatto anche di “pancia”, è inumana e perciò sempre SBAGLIATA.
    Dicono che occorre ascoltare cuore e testa, non la “pancia”, ma è solo la “pancia” che può collegare la testa al cuore!
    La pancia “della gente” manifesta esigenze e paure a cui, giuste o sbagliate che siano, vanno date risposte, e non disprezzate.
    E’ questo disprezzo che caratterizza i così detti “radical chic”.
    La politica è fatta sì di PRINCIPI, come quello che tutti devono pagare le tasse, ma anche di PRATICA al servizio “della gente” che, essendo solo “gente”, fatta anche di pancia, richiede che le tasse siano GIUSTE, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, e perciò MODERATE, come raccomandava Papa Pio XII (cose di cui la CEI, espressione di Vescovi radical chic, non parla mai).
    Nei ricchi, e in certi Pastori, testa e pancia sembrano un unico organo e, di fatto, sono loro a ragionare con… la pancia e… a fare la funzione della pancia… con la testa.
    Per dirla con W. Allen, quando si perde la fede, anche la ragione non sta molto bene.

  • Maria Grazia ha detto:

    I fatti descritti dimostrano come la verità non sia l’obiettivo primario della Sinistra, essa va soffocato quando è scomoda, ma come diceva qualche saggio del periodo medioevale: “VERITAS PREMITUR NON OPPRIMITUR”, LA VERITA’ PUO’ ESSERE OPPRESSA MA NON SOPPRESSA.
    Non tutti sono all’altezza della verità, quest’ultima viene cercata e difesa solo da chi è degno di lei e cioè da chi è intellettualmente onesto. Solo l’adesione ad essa ci rende veramente liberi e, nel contempo, incontestabili.

    • ester ha detto:

      La verità ha un pregio : è una e una sola. Le menzogne sono tante, milioni di milioni. A volte la menzogna viene imposta come verità, pena un’oppressione pesante , continua e a poco a poco insostenibile. Da chi ? magari da quegli stessi parenti che affermano di volerti bene e di costringerti alla menzogna per il tuo bene.
      Ma poi può accadere che vieni a contatto con un altra menzogna, con caratteristiche diverse dalla prima, che ti chiede, sempre per il tuo bene di aderire ad altre menzogne. E allora comprendi che, forse, affidarsi alla verità , è l’unica soluzione possibile.

  • Faramir ha detto:

    Il PD…
    Gagliardamente contro la pena di morte e poi condannano a questa atroce pena migliaia di piccoli, i più indifesi e innocenti. Questo solo in Italia.
    Nel mondo le vittime sono milioni.
    E fortuna che loro sono i buoni, quelli che ci danno meravigliose lezioni di civiltà, figuriamoci se fossero i cattivi!

    • alberto ha detto:

      Non si preoccupi, presto diventeranno anche cattivi e non si immagina quanto cattivi potranno diventare !
      Gli unici fottuti, miti e disarmati, saremo proprio noi.

  • Viva Anguera ha detto:

    Per MARIO e CARLONE; ZANCHETTA e GALANTINO; PAGLIA, CARBALLO e PADREPASQUALE;
    e per tutti quelli che negano l’evidenza in quanto ignari, ottusi, allocchi, succubi, collusi o leccapiedi.
    Una dedica speciale per il SOMMO MISERANDO (per nulla affatto ELIGENDO)
    https://cronicasdepapafrancisco.files.wordpress.com/2019/09/08-bergoglio-ombra-2.jpg
    e per gli altri MISERANDI che operano come suoi PASDARAN presso la CIVC-SVA:
    http://www.congregazionevitaconsacrata.va/content/vitaconsacrata/it/congregazione/organigramma.html
    https://lanuovabq.it/it/quelle-clarisse-pregano-troppo-cacciate-dal-monastero
    la vostra “rivoluzione della tenerezza” altro non è che una “dittatura dell’arroganza”. VERGOGNATEVI !!!

    DAI MESSAGGI MARIANI di ANGUERA:
    https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/
    https://gloria.tv/video/s6UVTaQQhfGY3Du7ixyPKvpPc
    «Camminate per un futuro pericoloso e pochi rimarranno fermi nella fede. Il demonio ingannerà molti dei Miei poveri figli con i falsi insegnamenti che si diffonderanno ovunque» (Messaggio, 8 dic. 2019).

    E come farà il demonio a ingannare molti? Con insegnamenti falsi presentati come veri: vedi Amoris Laetitia, Dichiarazione Abu Dhabi, Sinodo per l’Amazzonia… e via di questo passo.

    • Emmebi ha detto:

      Buona sera LG, ammiro la sua notevole certezza che quel castigo tanto annunciato dalla Madre di Dio sia prossimo. Le dico la verità, lo speravo anche io, ma non sono più così certo… sono secoli che ci sono annunci. Prima o poi arriverà, ma, temo che non sia questa generazione a vedere il castigo ma soprattutto il trionfo di nostro Signore e del Cuore Immacolato della Vergine. Armiamoci di pazienza e lavoriamo su noi stessi, il Signore sa quel che fa. Anche io ammonivo altri per prepararli al castigo o a prove difficili, ma ho capito che il Signore tenta di salvare tutti. È Padre suo, mio, ma anche dei “cattivi”. Lasciamo stare profezie celesti, che tanto sono state disattese ed imploriamo misericordia e conversione di vita per noi e per questi pastori forse indegni, ma sempre consacrati. Non ne abbia a male, ma le profezie sono sempre imperfette perché mediate da esseri fallibili, noi uomini. Che Dio ci salvi e ci preservi da ogni male. Buona serata