CRISIS MAGAZINE: PAPA FRANCESCO NON COMPRENDE L’ISLAM

4 Ottobre 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico – che ringraziamo – ci ha inviato la sua traduzione di un articolo molto interessante apparso sul sito americano Crisis Magazine, e centrato sul rapporto fra papa Bergoglio e l’islam. Buona lettura.

§§§

Papa Francesco non comprende l’islam

di William Kilpatrick[1]

«Ma il Papa è cattolico?» è una frase che eravamo abituati a considerare una freddura. Eppure di questi tempi, quantomeno di tanto in tanto, i dubbi ti vengono. Non sto suggerendo che Papa Francesco sia un cripto-apostata o un agente della Massoneria: è che talvolta sembra scontento di alcuni insegnamenti della Chiesa.

Ciò che, a quanto pare, lo indispone di più è la pretesa cattolica all’esclusività. Per esempio, l’articolo di fede secondo cui è solo attraverso Cristo che tutti gli uomini sono salvati potrebbe essere considerato un impedimento all’armonia inter-religiosa, e Papa Francesco, per il quale tale armonia è una massima priorità, sembra proprio la veda in questi termini. Da molte sue affermazioni si può dedurre che egli abbia abbandonato l’idea secondo la quale i cattolici dovrebbero tentare di convertire chi non lo è alla vera Fede. In un’occasione, per esempio, ha definito il proselitismo «una solenne sciocchezza»[2].

Papa Francesco sembra credere che ogni religione fornisca un suo proprio efficace percorso per il Paradiso. Se le cose stessero così, effettivamente le persone non dovrebbero fare altro che vivere con maggiore profondità la fede cui già aderiscono. Una volta, il Papa ha suggerito a un gruppo di migranti musulmani, di cercare nella lettura del Corano la giusta direzione da dare alle proprie vite.

Come ha scritto in Evangelii Gaudium, Francesco ritiene che islam e cristianesimo condividano «convinzioni comuni» [il testo inglese, al numero n. 253, traduce shared beliefs, «credenze comuni»]. Ove queste credenze con combacino del tutto, il Papa sembra ben felice di smussare i confini. Un ottimo esempio in tal senso è il Documento sulla Fraternità Umana firmato da Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Amhad Al-Tayeb, lo scorso febbraio.

Particolare apprensione ha suscitato l’affermazione «Il pluralismo e le diversità di religione […] sono una sapiente volontà divina». Da parte di Francesco si tratta di una concessione non da poco, giacché contraddice ciò che Gesù dice di sé: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14,6). Esprimendoci con le parole del vescovo svizzero Marian Eleganti, «la Dichiarazione di Abu Dhabi eclissa la mediazione unica e universale di Gesù Cristo» in ordine alla salvezza.

Né più né meno. Ma al di là della presunta approvazione da parte di Dio di una varietà di religioni contraddittorie, il Documento è problematico da molti altri punti di vista. Nella loro dedizione all’inclusività, gli estensori del documento – la maggior parte dei quali, presumiamo, cattolici – finiscono per affermare cose che non sono vere né per il cattolicesimo, né per l’islam.

* * *

In barba all’evidenza, la Dichiarazione sostiene che, quantomeno in forma embrionale, una religione comune già esiste, e che i valori di tutte le religioni sono sostanzialmente gli stessi. Infatti, vien detto: «i valori di tolleranza e di fratellanza» sono «promossi e incoraggiati dalle religioni». Dunque, «queste sciagure», cioè l’odio, l’estremismo e la violenza, «sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi». Il terrorismo, per esempio, non sarebbe dovuto alla religione, ma «alle accumulate interpretazioni errate dei testi religiosi».

Se fosse veramente così, come mai così tanti musulmani, e in così tante parti del mondo, interpretano testi coranici allo stesso modo (specificamente: come una giustificazione del jihad)? Come interpretereste il passo: «Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi idolatri ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati»? Di brani così, il Corano ne contiene a decine. Per contro, sono veramente pochi i passi del tipo «ama il prossimo tuo come te stesso».

Di fatto, gli apologeti cattolici dell’islam possono citare appena tre versetti del Corano, sempre gli stessi, appunto perché la scelta non è granché più ampia. E così, accade che il Documento inizia con una parafrasi del versetto citato più di frequente: «Chi abbia salvato una singola vita umana, sarà come se avesse salvato l’umanità intera» (sura 5, v. 32) Non sorprende affatto la mancata citazione del versetto immediatamente successivo: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti» (sura 5, v. 33).

Papa Francesco e altri apologeti cattolici dell’islam sostengono che i leader terroristi semplicemente travisano l’islam. Ma se questo fosse il caso, il primo ad aver travisato l’islam è stato Muhammad stesso, il quale ha ordinato che ai ladri venga amputata la mano. La Vita di Muhammad, che, dopo il Corano e gli Hadith, è considerata la fonte più importante delle verità islamiche, consiste essenzialmente in un resoconto delle sue gesta jihadiste. All’incirca due terzi delle ottocento pagine raccontano dettagli delle sue incursioni, di come abbia decapitato i prigionieri catturati, il suo commercio degli schiavi, la sua approvazione dello stupro e della schiavitù sessuale, e di come ricorreva alla tortura.

Dunque Muhammad ha travisato l’islam? E che dire del Grande Imam di Al-Azhar Amhad Al-Tayeb? Certo, ha sottoscritto il Documento sulla Fraternità Umana, ma Muhammad non aveva anche lui firmato il Trattato di Hudaybiyya con gli abitanti della Mecca? Si trattò di una mossa strategica grandiosa, ma il suo valore era inferiore a quello della carta su cui fu stilato.

Al-Tayeb non travisa l’islam. Francesco, invece, sembra proprio di sì. È impossibile che non sia informato sugli aspetti più oscuri dell’islam, e tuttavia egli sembra sicuro che questi aspetti oscuri non abbiamo nulla a che fare con il «vero» islam.

* * *

Un approccio del genere certamente aiuta a migliorare l’immagine pubblica dell’islam. Ma qual è il suo effetto sui cattolici? In primo luogo, li disinforma. Ai lettori del Documento sulla Fraternità Umana viene trasmessa un’immagine falsa della fede islamica. Alla fine della lettura, chi legge potrebbe convincersi che l’islam sia un degno membro della fratellanza delle grandi religioni umanitarie e, dunque, per farla breve, che non ci sia nulla per cui essere preoccupati.

Che questo effetto ci sia o meno non sarà lasciato al caso. Una commissione inter-religiosa è stata istituita per assicurarsi che i principi del documento siano diffusi in tutto il mondo. In pratica, ciò significa che i leader arabi organizzeranno qualche singolo centro dove, nella forma più plateale possibile, si studierà la fratellanza umana in modo da compiacere il resto nel mondo. La Chiesa Cattolica, invece, si precipiterà a inoculare versioni opportunamente adattate di questo umanesimo religioso universale in ogni seminario cattolico, università, college o asilo del pianeta.

I cattolici sono già abbastanza male informati sull’islam. La dichiarazione di Abu Dhabi, quando si sarà ampiamente sedimentata, servirà solamente a rafforzare questo atteggiamento naïf. Il che li renderà impreparati al passo successivo di un processo ampiamente prevedibile.

Il prossimo passo si chiama «islamizzazione». Tale parola non risuona spesso nei circoli cattolici garbati e rispettabili. Ma ci sono cattolici che non si possono permettere il lusso di essere garbati. Padre Valentine Obinna ha raccontato al quotidiano online Crux che, in Nigeria, musulmani dell’etnia fulani hanno ucciso 9.000 cristiani e un numero imprecisato di altri non musulmani negli ultimi tre anni. Questi omicidi rientrano in un programma di «islamizzazione della Nigeria». Il presidente Buhari e coloro che governano la Nigeria chiudono un occhio dinanzi alle attività degli estremisti fulani e di Boko Haram, poiché essi «vogliono assicurarsi che l’intero Paese diventi islamico».

A quanto pare, al presidente Buhari – che è un membro dell’etnia fulani – il messaggio di Abu Dhabi non è arrivato. Altrimenti, capirebbe che l’islam è una religione di pace, amore e fraternità. Ma un’altra interpretazione è possibile: forse l’anziano presidente ha una concezione dell’islam più aderente alla realtà rispetto a quella di Papa Francesco e dei suoi consiglieri. Papa Francesco dovrebbe capire che l’islamizzazione della Nigeria non è una deviazione dagli insegnamenti dell’islam; ma è pressoché il primo dei suoi principi. Come Muhammad ha detto: «Mi è stato ordinato di combattere i popoli fino a quando non testimonieranno che non c’è alcun Dio se non Allah» (hadith «Sahih Muslim» 1,33). Infatti, lo scopo dell’islam sulla terra consiste nell’assoggettare l’intera «casa della guerra» – cioè i popoli non musulmani –  alla «casa dell’islam» [lo spazio territoriale e politico già soggetto alla legge islamica e abitato dalla comunità dei credenti in Allah].

La dottrina islamica non solo impone che sia islamizzata la Nigeria, ma anche l’Europa, il Canada, gli Stati Uniti e il mondo intero. Solo allora, da un punto di vista islamico, si potrà raggiungere la pace e la fraternità umana. Buhari lo capisce. Al-Tayeb lo capisce. I cattolici non possono permettersi di rimanere disinformati su questo punto.

La stupefacente ignoranza di questi aspetti dottrinali di base dell’islam da parte di Papa Francesco e dei suoi consulenti non renderà il mondo più armonioso, ma più pericoloso. Quelli che prenderanno per buona questa loro visione fantasiosa dell’islam sono destinati ad andare incontro a una brusca sorpresa quando verranno a contatto con la cosa reale.

 

[1] Articolo dal titolo Pope Francis doesn’t understand Islam pubblicato sul portale CRISIS MAGAZINE il 25-9-2019.

[2] Dal contesto dell’intervista a Repubblica è chiaro che, con la parola «proselitismo», il Papa non intendeva riferirsi al sempre deprecabile tentativo di fare dell’ingresso nella Chiesa la condizione sine qua non per accedere ad aiuti materiali, ma al mero sforzo di convertire il prossimo.

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101 commenti

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Ho studiato per due anni, di notte, il Corano, interessandomi soprattutto della parte occulta, esoterica, che è molto interessante… Sono rimasto con il Cattolicesimo, in quanto lo considero superiore in assoluto (salvo le deviazioni in atto, iniziate con quel Papa che era stato iniziato al 18° grado della Massoneria – Rosacroce, quando era Nunzio Apostolico in Bulgaria), la migliore religione al mondo, in quanto istituita da Dio stesso, mediante l’intervento del Dio Cristo Figlio Incarnato. Sarei potuto rimanere pure con Scientology, religione pratica e funzionale basata sullo spirito individuale “il creatore delle cose” e la sua mente razionale, ripulita dai falsi dati delle aberrazioni. La Teosofia mi ha aperto quelle vie che mi hanno riportato all’unica Vera Religione del Cristo. D’altra parte, se si va a studiare le origini delle religioni umane e della magia si capisce che esistono interventi di entità, le quali, se non sono demoniache, sono sempre inferiori al Cristo stesso. Informarsi non significa appartenenza, o iniziazione. Serve – la Conoscenza – per accorgersi soprattutto che esistono eretici e seguaci demoniaci che oggi stanno tentando di distruggere la Chiesa cattolica della Tradizione e dei suoi Dogmi con nuove Liturgie a cui assistere con occhi molto ben aperti. Ma non fuggendo. Ossia, rimanendo a combattere all’interno, come consiglia Monsignor. Bux. Tra le religioni e le filosofie della Via della Mano Sinistra vengono annoverati il satanismo e il gesuitismo. Il primo lo conosco; il secondo non lo conosco. Salvo accorgermi di esso quando si nega l’esistenza del diavolo, o assistendo a quella celebrazione del Bergoglio a Fatima con un altare allestito con drappi neri, ceri neri, ostensorio a “sette raggi” e con un Cristo trionfante, distaccato ormai dalla Croce, sulla quale Egli si immola di nuovo ad ogni Eucaristia per assumere nel suo “corpo a sangue” i peccati del mondo (i miei e quelli degli eretici infiltrati in Vaticano).

  • LucioR ha detto:

    Caro dott. Tosatti,

    Questo topic si caratterizza, rispetto ad altri, per lo scatenamento micidiale ed ancor più intenso rispetto ad altri di quelle forze, che qualcuno ha definito del «mondo civilizzato», che, autodefinitesi in altre parti “troll” (ovviamente troll benefici), hanno diffuso le loro verità senza risparmio di fantasi… – pardon – di sapienza.

    C’è per esempio qualcuno che ci ha rivelato che i Cristiani «no conoscono NULLA del Islam perché gli è stato impedito da secoli buii della chiesa temporale».
    Ed ha ragione! Infatti i Musulmani per secoli hanno cercato di evangelizzare (mica facendo proselitismo eh! Non erano come i «Cristiani da sottaceto» che pretendono di fare proseliti, no! Erano spicci nella loro misericordiosa evangelizzazione: “o così, o così”, o ti converti – senza però essere proselito, sia chiaro… – o ti mettiamo nella elevata classe dei dhimmi. E così, in questo slancio evangelico s’installarono, con le buone naturalmente, in larga parte dell’Europa sud-orientale, Spagna e Sicilia comprese – con puntate benefiche in altre parti del centro-sud d’Italia (una falsa leggenda parla degli “Ottocento Martiri di Otranto”, macché!… si trattò di un’epidemia di morbillo). Eppure, in quei «secoli buii» la «chiesa temporale», che era stata gentilmente sfrattata da quei luoghi, s’intestardiva ad impedire a quei poveri Cristiani a “conoscere NULLA dell’islam”. Quei Cristiani da sottaceto li tenevano in casa, gl’Islamiti, erano stati da loro elevati alla casta della dhimmitudine, ma NULLA conoscevano dell’islam.

    Di un altro benemerito appartenente al «mondo civilizzato» parlerò più sotto per non allungare troppo il testo.

    • LucioR ha detto:

      Un altro benemerito appartenente al «mondo civilizzato» – dunque – rimprovera amorevolmente gli utenti “non troll”, appartenenti al “mondo non civilizzato” con tali affettuose espressioni « continuate ad irritarvi per la questione del proselitismo (e l’articolo di oggi contiene un riferimento a quel tema)», e quindi l’affettuoso deduce con logica stringente: «o siete in mala fede e fingete di non capire per motivare il getto continuo di commenti che fate, o siete convinti che evangelizzare sia marketing, o ancora avete investito soldi o guadagnate da qualche struttura che fa marketing evangelico e avete paura di smenarci».
      Dott. Tosatti, mi sa che qua ci hanno scoperti e quindi dobbiamo affrettarci a recuperare ciò che ci resta dei capitali investiti nel nostro «marketing evangelico» (che, “non civilizzati” come siamo, non sappiamo neanche in cosa consista, ma certamente loro lo sanno).

      Ma abbandonando il tono ironico per non farla troppo lunga, voglio dire che tutto questo ruota intorno ad una parolina: «Proselitismo», che da pochi decenni ma in modo particolare dal 2013 è sorprendentemente ripetitivo ed anche ossessionante, essendo sulla bocca di tutto il mondo cattolico, che mentre prima era interpretata in modo univoco (e questo lo può dire la mia modesta persona che ha attraversato più di tre generazioni) ora è interpretata in modi diversi dai “civilizzati” e dai “non civilizzati” (ovviamente la distinzione è chiara per tutti). Da notare che anche quello di prima era un “mondo non civilizzato”, perché l’interpretava allo stesso modo del “mondo non civilizzato” di oggi. Sorprende che questa parolina, che prima aveva un significato chiaro, ora per conoscerne il significato bisogna rivolgersi – dicono – ad alcuni discorsi, omelie, ed altri autorevoli esternazione del Papa regnante. Viene da pensare che per conoscere il significato esatto di “cipolla” bisogna aspettare che vengano pronunciate apposite omelie.

      Perché se proprio non si conosce il significato di “proselitismo” (ma si tratterebbe proprio di un’ignoranza crassa) si può benissimo andare a consultare un qualunque dizionario della lingua italiana – per esempio l’online Gabrielli della Hoepli visto che è a portata di tasti – per apprendere che il “proselitismo” consiste nell’«Attività di chi fa o cerca di fare proseliti», e quindi andando alla voce “proselito” apprende che costui è un «Nuovo seguace di una fede, di una dottrina, di un partito; neofita».

      Definizioni piuttosto neutre mi pare; e sembra che non ci sia bisogno di omelie ecc. per conoscerne il significato; nasce allora il dubbio che la disparità d’interpretazione (un tempo inesistente) consista nel fatto che il «mondo civilizzato» la intenda in modo “politicamente corretto”, e per averne una conferma ci si può rivolgere alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che nella NOTA DOTTRINALE SU ALCUNI ASPETTI DELL’EVANGELIZZAZIONE del 6/10/07, al numero 12 ci dice (la Nota Dottrinale porta in calce, come tutti i documenti di questa importanza, l’approvazione del Sommo Pontefice):

      «[…] Al riguardo va notato che se un cristiano non cattolico, per ragioni di coscienza e convinto della verità cattolica, chiede di entrare nella piena comunione della Chiesa cattolica, ciò va rispettato come opera dello Spirito Santo e come espressione della libertà di coscienza e di religione. In questo caso non si tratta di proselitismo, nel senso negativo attribuito a questo termine[49] […]».

      Dunque la Nota fa riferimento, correttamente, ad un “proselitismo” «nel senso negativo attribuito»gli. Non è quindi il proselitismo in senso originale, che senza alcuna specificazione ha un significato neutro, e quindi il proselitismo può essere in senso positivo o in senso negativo.

      Ma per comprendere meglio, occorre ricorrere a quella nota n. [49] indicata nel passo, la quale ci spiega:

      «Originalmente il termine “proselitismo” nasce in ambito ebraico, ove “proselito” indicava colui che, proveniente dalle “genti”, era passato a far parte del “popolo eletto”. Così anche in ambito cristiano il termine proselitismo spesso è stato utilizzato come sinonimo dell’attività missionaria. Recentemente il termine ha preso una connotazione negativa come pubblicità per la propria religione con mezzi e motivi contrari allo spirito del vangelo e che non salvaguardano la libertà e la dignità della persona. In tale senso, il termine “proselitismo” viene compreso nel contesto del movimento ecumenico: cf. The Joint Working Group between the Catholic Church and the World Council of Churches, “The Challenge of Proselytism and the Calling to Common Witness” (1995)»

      Beh! Ora è tutto chiaro: il «mondo civilizzato» intende il proselitismo nel senso che gl’impone la “The Joint Working Group between the Catholic Church and the World Council of Churches” in cui la “Catholic Church” ha sempre costituito il passerotto nelle grinfie dell’avvoltoio “World Council of Churches”, e figuriamoci adesso; mentre l’altro mondo, che continua ad essere “non civilizzato”, l’interpreta come la Chiesa l’ha sempre interpretato.

      Un’ultima considerazione: hanno ragione i «civilizzati» quando dicono che il proselitismo non è l’evangelizzazione: infatti il primo è la conseguenza della seconda: l’evangelizzazione annuncia, presenta, proclama, la parola di Dio secondo quanto comandato da Cristo (cfr Mc 16 15-16; tremenda responsabilità quella dei successori degli Apostoli di «predicare il Vangelo» in tutto il mondo al fine di “far credere”); il proselitismo invece è l’effetto che si consegue dall’annuncio del Vangelo. Un missionario può presentare la Parola di Dio ad una comunità di venti persone, e la parola attecchirà solo in 7: quelli saranno i proseliti e gli altri no.
      Qualcuno obietterà che questo è il proselitismo in senso passivo; quello in senso attivo è lo scopo che persegue il missionario nel fare evangelizzazione. E allora? Qual è l’obiezione? Ah, abbiamo capito, si vuole un’evangelizzazione sterile, che non dia frutti, che non produca proseliti cioè neo-convertiti, un’evangelizzazione che, in riferimento alle parole di Cristo, non porti a credere, e quindi alla condanna («chi non crederà sarà condannato»). Ma di chi sarà la responsabilità di questa condanna? “Evangelizzate pure, purché nessuno si converta”. E da questo modo di “evangelizzare” ecco che viene fuori La Dichiarazione di Abu Dhabi.

      [Ma forse questa volta è davvero troppo lungo]

      • wp_7512482 ha detto:

        Eh sì, lo è proprio…

        • LucioR ha detto:

          Chiedo scusa, purtroppo l’argomento mi ha trascinato, e temevo di lasciarlo incompleto.

      • Lucy ha detto:

        @Lucior
        Lungo ma si legge tutto d’un fiato per la sua logica strigente appassionata e appassionante.Standing ovatuon.!!!

      • MARIO ha detto:

        Sig. LUCIOR, mi sa che lei – citando quella “NOTA DOTTRINALE” della CDF del 2007 (approvata dal Papa Benedetto XVI) sul significato di “proselitismo” – non abbia fatto altro che darsi la zappa sui piedi, per di più affaticati da un lungo cammino di ricerca della verità.
        Infatti il significato che lì vien dato di “proselitismo” nell’accezione odierna (e quindi come più comunemente percepito), corrisponde esattamente a quello che intende Papa Francesco.
        Si vede che l’età ha fatto un brutto scherzo a lei, ma non al Papa. Porti pazienza…
        Saluti.

        • LucioR ha detto:

          «Infatti il significato che lì vien dato di “proselitismo” nell’accezione odierna (e quindi come più comunemente percepito), corrisponde esattamente a quello che intende Papa Francesco»

          Se io mi son dato la zappa sui piedi Lei se l’è data sui… beh! lasciamo perdere.

          1 -Il documento citato non dà affatto a “proselitismo” il significato che lei erroneamente definisce «accezione odierna», ma parla di «senso negativo attribuito a questo termine». E da chi è attribuito il senso negativo lo chiarisce con la citata nota [49]. E’ attribuito dalla «The Joint Working Group between the Catholic Church and the World Council of Churches», organizzazione ultraprogressista in cui si è inserita in modo apparentemente incauto la Chiesa cattolica; un’organizzazione che non ha nessuna autorità per stabilire i significati delle parole.

          2 – Come dicevo il termine non ha affatto una sua «accezione odierna», che sia diversa da una precedente. Il valore semantico delle parole lo dà i dizionari linguistici, e per “proselitismo” è quello che ho indicato citando un dizionario. Poi la parola può assumere significati diversi solo se accompagnata da aggettivi o determinazioni che li specifichino: buono o cattivo, corretto o scorretto, ecc. Per quella organizzazione, secondo la NOTA della Congregazione, intende il proselitismo portato avanti «come pubblicità per la propria religione con mezzi e motivi contrari allo spirito del vangelo e che non salvaguardano la libertà e la dignità della persona». Ma quello è il «loro» proselitismo, non quello che conducono i buoni missionari santamente formati al fine di seguire il comando di Cristo: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato». Quelli che avranno creduto, sono i proseliti.

          Se Lei, anziché cercare disperatamente di prendere in fallo il prossimo, leggesse bene quello che il prossimo scrive, non mi avrebbe costretto a ripetere quanto avevo scritto nell’intervento precedente.

          Per quanto riguarda la sua ultima frase, evidentemente Lei l’educazione l’ha imparata nelle fogne.

          • MARIO ha detto:

            Sig. LUCIOR, mi scuso se sono stato scortese e concordo con lei che la questione è un po’ più complessa.
            Riconosco che per noi italiani, generalmente cattolici, tendiamo ad avere ancora un’accezione tendenzialmente positiva di “proselitismo”, inteso come evangelizzazione.
            In altre nazioni e continenti invece, dove la presenza di altre religioni cristiane (separate) e non, sette varie, ecc., con forme di “propaganda” a volte spregiudicata e aggressiva, il termine “proselitismo” tende ad assumere un significato più negativo.
            Il Papa, nato e cresciuto in America Latina (dove sappiamo com’è la situazione da questo punto di vista), ha assimilato probabilmente molto più di noi l’accezione più negativa del termine.
            Peraltro anche Papa BXVI ha detto che “la Chiesa non cresce per proselitismo bensì per attrazione e per testimonianza.”

            Vorrei infine puntualizzare, riguardo alla summenzionata “nota [49]”, che l’organismo in essa citato è una Organizzazione ecumenica tra cattolici e cristiani separati. Perché lei ne da un giudizio così negativo ?

            Saluti.

          • LucioR ha detto:

            Vedo che è inutile ripetere le cose perché è come se si cercasse di versare del liquido in un recipiente attraverso un imbuto tappato. Comunque, visto che ho iniziato concludo, ripetendo per l’ultima volta.

            1 – «noi Italiani», che si tratti di cattolici, protestanti o atei, non «tendiamo ad avere ancora un’accezione tendenzialmente positiva di “proselitismo”». Noi Italiani, diamo (dovremmo dare) a “proselitismo” il significato che ci forniscono i dizionari. Poi il proselitismo può essere positivo o negativo, lecito o illecito secondo come lo si conduce. Questo l’ho detto ben due volte e sono costretto a ripeterlo. Ed inoltre questo vale ovunque e per tutti, Argentini compresi, tranne per gli ipocriti, cioè per coloro che usano un linguaggio “politicamente corretto” .

            2 – Quanto sopra è confermato dalla NOTA della Congregazione per la Dottrina della Fede («proselitismo, nel senso negativo attribuito a questo termine»). Quindi non “proselitismo”, ma «proselitismo nel senso negativo attribuito a questo termine». Lo sto ripetendo per la seconda volta volta.

            3 – Perché in senso negativo? La NOTA della Congregazione, con la sua nota [49] spiega: perché è inteso «come pubblicità per la propria religione con mezzi e motivi contrari allo spirito del vangelo e che non salvaguardano la libertà e la dignità della persona». Questo dice molto chiaramente che il proselitismo che non esplica una «pubblicità per la propria religione con mezzi e motivi contrari allo spirito del vangelo e che non salvaguardano la libertà e la dignità della persona», cioè il proselitismo vero e proprio, il proselitismo puro e semplice, il proselitismo senza questa specificazione data dalla nota [49], non può essere inteso negativamente. Questo non l’ho sviluppato prima, ma m’illudevo che bastasse leggere la nota [49] per capirlo senza sforzo.
            Faccio un paragone: L’espressione “insegnamento scolastico” ha un’accezione negativa (sorvoliamo sul fatto che attualmente purtroppo ha qualche parte di verità: parliamo in generale): è corretto dirlo? NO. Ma se io mi riferisco ad una determinata situazione in cui l’insegnamento è carente, i professori sono dei ciucci ed anziché nutrire le giovani menti con nozioni atte a svilupparle in modo sano, le corrompono e le infarciscono di ideologie nichiliste, non c’è dubbio che quell’ “insegnamento scolastico” è negativo. Ma se io in base a quell’ “insegnamento scolastico” negativo dò un’accezione negativa all’ “insegnamento scolastico” in generale, o sono uno sprovveduto o sono un disonesto.

            4 – Dò «un giudizio così negativo» a quella Organizzazione per il motivo spiegato alla fine del punto 3.

          • MARIO ha detto:

            Sig. LUCIOR, io credo anche che il significato delle parole possa assumere connotazioni o sfumature diverse a seconda del tempo, delle circostanze e dei luoghi. Non sto a fare esempi…

            Riguardo all’Organizzazione ecumenica di cui alla già citata “nota [49]”, vorrei segnalare un documento della stessa, elaborato tra Chiesa cattolica e chiese pentecostali (del 1997), con un capitolo apposito (V) dedicato al PROSELITISMO, introdotto appositamente per dirimere le controversie nate tra le due chiese (con accuse reciproche) intorno a questo tema.
            Il documento fa le debite distinzioni tra EVANGELIZZAZIONE, PROSELITISMO e TESTIMONIANZA.
            Allego il link del documento citato:
            http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/pentecostals/rc_pc_chrstuni_doc_1990-1997_evangelization-proselytism-common-witness_en.html

            Saluti.

        • LucioR ha detto:

          Beh! A questo punto, dopo che per ben tre volte sono state date le stesse spiegazioni senza che mai fossero state dimostrate – dico dimostrate – errate da Mario; il quale evidentemente non le ha neanche lette o, ancor peggio, le ha ignorate, tornando a ripetere per l’ennesima volta gli stessi argomenti a cui erano state date le suddette spiegazioni, l’unica cosa che, purtroppo posso dire è:

          Lavar la testa all’asino si perde il ranno ed anche il sapone.

          Credo però che in casi del genere, in cui da una parte si cerca di dibattere una questione su base analitica e della logica (il che, ovviamente, non significa che non si commetta errori), e dall’altra si rifiuta di seguire questa via per ripetere le stesse domande a cui erano più volte state date le risposte, un minimo di arbitrato a livello “superiore”, una tantum, sarebbe necessario. Non – sia chiaro – per dire chi ha ragione e chi ha torto, ma per sollecitare di ricondurre il dibattito (se così possiamo chiamarlo) sulla corretta via della “disputatio”.

          • MARIO ha detto:

            Sig. LUCIOR, capisco le sue ragioni, anche perché istintivamente anch’io avevo la stessa sua percezione del termine “Proselitismo”.
            Allo stesso modo però, cioè istintivamente, rifiuto sempre l’idea che noi, come cristiani, possiamo dividerci e accusarci a vicenda sull’interpretazione di una parola, che nel caso specifico del tema Evangelizzazione, riguarda credo più la modalità che non la sostanza; rischiando magari di vanificare quel poco o tanto di buona volontà di tutti (o perlomeno della stragrande maggioranza, penso, compreso il Papa) riguardo all’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini, indistintamente.

            La ringrazio comunque per avermi dato l’occasione di approfondire un tema che stava a cuore anche a me, indipendentemente dai convincimenti reciproci, anche conclusivi.

            Saluti.

  • PG ha detto:

    This pope is not catholic.

  • Beppe ha detto:

    Guardavo la foto che accomoagna questo scritto e sono rimasto colpito dalla diversa postura dell’imam e di papa Francesco. L’imam è impettito, papa Francesco leggermente piegato in avanti : e lui che va verso l’altro che resta impassibile.
    Mi pare che rappresenti in modo plastico la situazione

    • Lucy ha detto:

      Superlativo come sempre Valli con questo art. del giovane prete esaustivo sulla “querelle ” proselitismo.Così come aveva prescritto a chiare lettere Gesù “…..l’ANNUNCIO corse per il mondo con il vento e la foga di messaggeri che PROCLAMAVANO quel portento apocalittico e non è fantasia dire che quei messaggeri corrono ancora “.(Chesterton). No , caro Chesterton oggi quei messaggeri non corrono più , ad annunciare con le parole , oltre che con la testimonianza della loro vita, le ” ragioni ” della fede , frenati da Bergoglio che vuole ” testimoni muti “.Per capire meglio lasciamo parlare lui stesso con due esempi.
      1 )In Polonia ad uno studente che gli chiedeva che cosa poteva dire ad un amico ateo per avvicinarlo alla fede disse :” l’ultima cosa che devi fare è parlargli “.
      2 )Quando andò negli USA strigliò i vescovi americani esortandoli a non fare ” BATTAGLIE MONDANE ” dove per ” mondane ” intendeva la loro pubblica opposizione con scritti , omelie , incontri etc all’Obamacare in nome della libertà religiosa e dell’obiezione di coscienza ,alle nozze gay , all’aborto con spettacolari marce per la vita cioè la quintessenza del pacchetto dei ” nuovi diritti ” del mondo laico. Quali le ragioni ? La principale : non inimicarsi le potenti organizzazioni internazionali come l’Onu e la UE e in genere gli stati laici di cui cerca il favore mediatico .Lo scontro frontale tra Benedetto XVI e la ” dittatura del relativismo ” in nome dei Principi non negoziabili è qualcosa che Bergoglio non vuole in alcun modo rinverdire anche se questo significa rendere il cristianesimo una religione liquida , senza più identità , plasmabile secondo i desideri di ciascuno.

  • Gian Piero ha detto:

    Ma Bergoglio non e’ il peggio del peggio. C’ e’ di peggio .
    Un cardinale cattolico ( Kasper) ha detto in una intervista che dopo Francesco non si puo’ tornare indietro perche’ il popolo non accetterebbe un papa “ che non sia normale ed umano” .
    In questo modo ha implicitamente affermaton che i Papi prima di Bergoglio erano anormali ed disumani. La Chiesa ha avuto per duemila anni, secondo Kasper, dei Papi anormali ed disumani,poi finalmente grazie alla Mafia di San Gallo ha avuto Bergoglio un papa normale ed umano e percio’ non si torna indietro.
    Direi che Kasper batte tutti e merita il primo posto se vogliamo fare la classifica del “ peggior cardinale attuale diSanta Romana Chiesa”

    • Gian ha detto:

      Infatti se non ricordo male Bergoglio lo ha menzionato pubblicamente elogiandolo già alla sua prima apparizione dal balcone, la domenica successiva alla sua elezione “a vescovo di Roma”. Sentiva proprio il dovere di farlo. Strano, pensai tra me, che senta così impellente il bisogno di farlo, che gli avrà mai fatto per doversi sdebitare in questo modo…

  • Marco Matteucci ha detto:

    “Il tiranno peggiore non è l’uomo che governa col terrore. Il peggiore è quello che governa con amore e con la gioia di un’arpa.” (G. K. Chesterton)

  • Enrico66 ha detto:

    Son tante le cose che Francesco non comprende . il problema è che, pur non capendole, vuole insegnarle.

  • antonio Cafazzo ha detto:

    Non è né cristiano né musulmano. Né altro. E’ solo un narcisista. Ama se stesso e la sua immagine che presume venga scritta nei libri della storia della chiesa. Ma la chiesa non ci sarà piú e neppure i suoi successori sue fotocopie. E neppure l’umanità e neppure questo mondo (Nonostante i suoi sforzi ecologici). Leggasi un po’ di quell’Apocalissi che lo sciatto e infedele clero di oggi ha cancellato dalle Sacre Scritture. Oggi, sotto le luci di riflettori, il Gigione pianta un albero nei giardini del Vaticano. Ignora anche i cicli della natura. La piantagione – nel nostro clima mite – si fa generalmente ad autunno inoltrato (e non il giorno di San Francesco). Scena. Teatro. Negli anni 50 a noi alunni delle elementari ci facevano piantare alberi il 21 di novembre (Festa degli alberi). Ma allora avevamo il grembiule nero sopra i pantaloni ed i papi non apparivano in tv, non chiacchieravano e soprattutto ci alimentavano – in latino – di Verità (cioè di quella Verità che gli è servita per “diventare” papa).

  • Sulcitano ha detto:

    As far as we know, Papa Bergoglio doesn’t understand nothing.

  • MARIO ha detto:

    I veri “ladri e briganti” (sempre di soldi si tratta…), che vogliono entrare nell’ovile, sono coloro che strumentalizzano la religione per i loro sporchi interessi, il più delle volte economici. Così è nel cristianesimo, come nelle altre religioni (compresa quella islamica). E così è stato per Gesù, che per questa ragione è stato condannato a morte.
    Per costoro non c’è niente di più organico e funzionale che una religione delle regole e dell’ordine, per tener sottomesso il popolo (come ai tempi di Gesù).
    E se qualcuno osa anche solo parlare di religione dell’amore, costui è percepito come un sovversivo, e allora si scatena l’inferno e si usano tutti i pretesti per dichiararlo eretico (come fu per Gesù).

    Con questo non voglio dire che in nome dell’amore si debbano accettare posizioni deviate rispetto alla verità rivelata, che nella Chiesa ci sono e ci sono sempre state, sia a destra che a sinistra. Ma c’è modo e modo di risolverle. E il modo giusto non è certo la condanna, l’insulto e l’odio, ma la ricerca di un dialogo costruttivo.

    Riporto a tal proposito uno stralcio dell’ultimo Messaggio di Medjugorje a Mirjana (02.10.2019):
    “… Comprenderete che lo scopo della vita non è sempre volere e prendere, ma amare e dare; avrete la vera pace ed il vero amore, sarete apostoli dell’amore. … Col vostro esempio, farete sì che quei miei figli che non conoscono mio Figlio ed il suo amore vogliano conoscerlo. … Cercate sempre di vivere nella sua verità.”

    Pace e bene.

    • Viva Sordi ha detto:

      Per MARIO, con tutto il cuore !!!

    • TITTOTAT ha detto:

      Col vostro esempio, farete sì che quei miei figli che non conoscono mio Figlio ed il suo amore vogliano conoscerlo…
      Infatti da quelle parti il loro esempio fa prolificare i minareti.

    • Sarah Rasai ha detto:

      Forse un sistematico approfondimento della verità cristiana ti impedirebbe di scrivere queste qualunquismi.

    • Boanerghes ha detto:

      @Mario
      È tutto un discorso capovolto.
      Per fare aver ragione chi ha torto e torto chi ha ragione.

  • marco ha detto:

    Non è…:Eretico lo è certamente. Apostata lo ha detto un Cardinale. Perché il sinodo e il documento non sono usciti dal nulla.Massone? O ci è o ci fa.Gli obiettivi sono gli stessi.E questa storia che non sa,non è informato e simili fa ridere.Sanno benissimo cosa è l’islam.Leggere il corano è noioso ma doveroso per chi è stato all’università,è diventato cardinale e poi…
    E comunque 1400 anni di storia se non hanno insegnato…
    Anche PGII al primo Assisi baciò il corano.Il libro che considera gli ebrei scimmie e porci e i cristiani politeisti.Da allora dialoghi a non finire.Qualcuno ha visto un risultato positivo?
    Un intellettuale islamico ha scritto che Al Tayyeb dovrebbe fare meno dichiarazione e cambiare i testi adottati da Al Azhar.Sono gli stessi di sempre ed insegnano il più rigido islam.E poi tutto questo cambiamento dovrebbe riguardare solo gli occidentali. Perché l’islam rimarrà come il loro dio dicono abbia voluto.E non vedo i cinesi o i buddisti o gli induisti farsi convertire o sottomettere dagli islamici.

  • franz ha detto:

    PER LUCIANO BETTI , in arte Spadaro. Per favore legga questa riflessione apparsa sul sito di AM Valli

    https://www.aldomariavalli.it/2019/09/28/proselitismo-evangelizzazione-il-vero-problema-e-se-si-crede-o-no/

    • boh... ha detto:

      Con tutto il rispetto per Aldo Maria Valli e Ettore Gotti Tedeschi, una volta stabilito che
      – la parola “proselitismo” è utilizzata per designare un modo distorto/forzoso/pubblicitario/autoreferenziale di fare apostolato, e che
      – “evangelizzare” significa annunciare con la propria testimonianza oltre che con le parole facendo spazio e attribuendo il merito allo Spirito Santo,
      non ha alcun senso continuare nella polemica. E’ inutile e stupido e perché fa sembrare che i critici non ammettano che la conversione debba essere provocata con i criteri denominati “evangelizzazione”, ma coi sistemi da testimoni di geova denominati “proselitismo”. Oppure da perditempo, perché far polemiche sulle “denominazioni” senza contestare i significati significa non avere altro da fare.

  • MARIO ha detto:

    Credo che un atteggiamento della Chiesa verso il mondo islamico, improntato alla chiusura e alla condanna, non farebbe altro che incrementare il terrorismo e la persecuzione contro i cristiani. Come è già successo.
    E allora ben venga qualsiasi tentativo volto a promuovere pace e concordia tra le religioni, nel rispetto delle reciproche identità. Come fece peraltro anche San Giovanni Paolo II. E il tempo darà i suoi frutti.
    Saluti.

    • Adriana ha detto:

      Il che significa che terrorismo e persecuzione sono già insiti nella ” Religione di Pace ” . ( Se le parole hanno ancora un senso ) . E che per non far salire la temperatura a questi umani e nobili atteggiamenti , la cosa migliore è quella di convertirsi all’Islam . Un po’ di madrasa , un po’ di moschea e…non ci si pensa più –

      • TITTOTAT ha detto:

        … Durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: «Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita».
        Questi ormai hanno messaggi indiretti della Madonna, non possono abbassarsi dinanzi alla Parola di Dio, e il bello è che Bergoglio li invita a basarsi unicamente sulla Parola.

        • Milli ha detto:

          Questi chi? Chi è che ha messaggi indiretti della Madonna? Indiretti in che senso?

          • TITTOTAT ha detto:

            Questi che per stare in pace coi musulmani citano presunti messaggi della Madonna sull’amore e la pace universale, che ovviamente sono dati in maniera indiretta mediante presunti veggenti.

    • Sherden ha detto:

      Ma guarda…”rispetto reciproco”…che paroloni!
      Ora, bisognerebbe che mi dicessi quale paese musulmano, nell’intero globo terracqueo, applica questo “rispetto reciproco” nei confronti dei cristiani.
      Me ne basta uno solo.
      E, per favore, dopo che ovviamente non ne avrai trovato nessuno, non venirmi a dire che tutti hanno una interpretazione deviata del Corano=ReligioneDiPace…
      Sarebbe ora che ti togliessi dagli occhi le fette di prosciutto (pardon, di pollo. Zuppi docet).

      • Addolorata ha detto:

        Zuppi durante la messa a Montesole domenica ha fatto Intervenire una musulmana rigorosamente velata. E’ una cosa vergognosa.

    • Boanerghes ha detto:

      @ Mario
      Una cosa è il dialogo con le altre religioni, altro è dire che tutte le religioni sono volontà di Dio.
      E questo è una chiara contrapposizione alla stessa Parola, un vanificare la croce di Cristo e quindi la sua opera salvifica.
      E poi l’ecumenismo ed il dialogo sono cose che porta avanti solo la (ex) Chiesa cattolica, giacché agli altri poco importa.

    • Viva Sordi ha detto:

      Per MARIO, a causa dell’accostamento fatto con Giovanni Paolo II.

  • Donna ha detto:

    Se Cristo è uno dei tanti, se non è l’unica Via Verità è Vita,
    -custodirne il depositum fidei diventa null’altro che una operazione di archiviazione storica di ciò che si presume avvenne,datosi l’assenza di registratori e telecamere;
    – non serve fare proselitismo datosi che la Via di Salvezza e Redenzione non necessariamente passa per Cristo;
    – e a questo punto non serve più nemmeno la figura del papa, questo Pietro divenuto ormai inutile in quanto non vi è più necessità di confermare i fratelli e di rendere ragione della Speranza.
    Bergoglio sta riuscendo benissimo nell’impresa, il “principe di questo mondo” ringrazia.

  • TITTOTAT ha detto:

    È un MASSONE. Per adesso sta compiendo il lavoro più difficile, adeguare l’ anima cattolica al traguardo finale, poi con gli stessi mezzi meta-psichici domeranno anche l’ islam. Il Bergoglio è attratto dalla prospettiva d’essere il capo.

    • Gian Piero ha detto:

      Ma Bergoglio non e’ immortale, ha piu’ di ottanta anni, fra dieci anni o speriamo prima anche lui dovra’ Per forza di cose passare alla cosiddetta “ miglior vita” .
      E benche’ si sforzi in tutti i modi di lasciare dietro di se riforme irrevocabile e una sfilza di cardinali pro-gay, pro-Islam, pro- ecologia, non e’ detto che morto lui il suo successore continuera’ sulla stessa linea. Se davvero la Massoneria ha infiltrato la Chiesa ha fatto pero’ i conti senza l’ oste: neppure nei periodi piu’ bui in cui il potere politico intronizzava direttamente i Papi sono mancate sorprese. Io confido nel senso di umorismo dello Spirito Santo. Chissa’ che nel prossimo Conclave a schiacciante maggioranza progressista non sia invece eletto un sant’ uomo che si inginocchia all’ Eucarestia ! 😇😇
      Tutto e’ possibile a Dio. E Bergoglio si dovrebbero ricordare ogni giorno che polvere e’ e che polvere ritornera’ , lui e tutta la combriccola gay-friendly-marxista-ecologica.

      • GMZ ha detto:

        “Chissa’ che nel prossimo Conclave a schiacciante maggioranza progressista non sia invece eletto un sant’ uomo che si inginocchia all’ Eucarestia!”
        Volesse il Cielo! 🙂

  • mikahel369 ha detto:

    Sicuramente chi ha dcritto quell’articolo non è un’uomo di fede, ne è perspicace. Però devo dire che mi ha fatto ricredere su questo Papa.
    Quando cita questo passo:
    “Particolare apprensione ha suscitato l’affermazione «Il pluralismo e le diversità di religione […] sono una sapiente volontà divina». Da parte di Francesco si tratta di una concessione non da poco, giacché contraddice ciò che Gesù dice di sé: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14,6).”
    Dimostra la sua pochezza. Gesù non è un profeta esclusivo di sole alcune persone che a parole si definiscono Cristiani o Cattolici, ma lo è per tutte le persone che lo seguono, e nell’islam è meglio seguito che nel Cattolicesimo per tanti aspetti. Lui ha detto sono la Via, mica ha detto per i soli cattolici!

    Che ignoranza figlia dei tempi secolari di oggi. Non mi meraviglierebbe se costui fosse un falso cristiano.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Ha ragione Kilpatrick. Il Povero Santo Padre non è un agente della massoneria: è un gesuita. Una anima gemella di Weishaupt, il gesuitico creatore della società dei fratelli illuminati, nostri santi governanti. È vero che tutto quello che fa il nostro caro antipapa è 100% illuminato, ma non si tratta di infiltrazione, di accordi segreti o di compra/vendita. Si tratta di una armonia cosmico-transcendentale tra due anime gemelle creatori di due realtà gemelle: la falsa chiesa di Bergoglio e i santi illuminati di Weishaupt. Cose del Grande Architetto che vanno molto oltre nostre povere comprensioni di non iniziati.

  • La zanzara ha detto:

    Entrambi i protagonisti della foto appaiono intenti ad imitare il classico BACIO di GIUDA.
    http://www.lanuovabq.it/it/sarah-la-chiesa-vive-il-mistero-di-giuda-il-tradimento-della-fede
    Entrambi cioè baciano, ma progettano di fregare l’altro. E così rimangono fregati tutti e due.

  • Gene ha detto:

    Bergoglio sa benissimo cosa e’ l’Islam, vuol far finta ma la realtà è molto amara, soprattutto per i cristiani che vivono nei paesi musulmani.
    Non vuole capire che i maomettani non rinunceranno mai al loro piano di sottomissione…purtroppo il suo sciagurato disegno ha il consenso di quasi tutti i giornali e dei partiti di sinistra.
    il sardo Becciu, come lo sono io, purtroppo fa parte della cricca bergogliana…e non dico altro.

  • Antonio ha detto:

    Non è che non capisca, sono sicuro che capisce benissimo, ma se la tua priorità assoluta è fare arrivare in Europa qualche milionata di nord e centro africani tutti islamici che fai? Ti metti a spiegare che l’islam è un pericolo per l’occidente?

  • Adriana ha detto:

    Gentile Tosatti ,
    grazie per la delicatezza dell’ aver pubblicato un fotogramma ” pudibondo ” dell’abbraccio tra i due
    ” religiosi ” . Se avesse pubblicato quello col bacio a vite
    ( stile : vecchia nomenklatura ) avrei vomitato .
    Con riconoscenza ,
    Adriana .

  • Andrea ha detto:

    Altro che se Bergoglio è cattolico… è il cattolicesimo che non è cattolico, da lì nasce l’incomprensione. Se il cattolicesimo non creasse confusione tutti questi problemi non ci sarebbero ed invece sta per causare lo scisma.

    • franz ha detto:

      ANDREA LEI HA PRESO UN COLPO DI CALDO DOVUTO AL RISCALDAMENTO GLOBALE ? SI CURI , E’ PERICOLOSO .

    • Sarah Rasai ha detto:

      Si leggono tante bestialità in internet, questa è una di quelle…..ma e studiare?

  • Maria Grazia ha detto:

    Sì, sono d’accordo con Paolo Montagnese che Bergoglio non sia uomo di religione nè di cultura, ma non lo definirei “politico” per non oltraggiare la Politica, lo definirei un “Sinistroide confuso”.
    E’ un caparbio che nonostante dal mondo cattolico gli arrivino segnali continui di errori dogmatici nella sua gestione del Pontificato, continua imperterrito sulla sua strada senza porsi alcuna riflessione o problema di coscienza.
    Oltretutto, attualmente, è il principale fautore dell’islamizzazione dell’Italia: bacia, prostrato, le scarpe di islamici rappresentanti del governo del Sud Sudan, consente che l’Imam Sharif Lorenzini salga sull’altare della cattedrale di Bari (luglio 2016) per recitare la prima sura del Corano, in arabo, in cui loda Allah per portare sulla via della salvezza i suoi fedeli al contrario di chi naviga nell’errore. C’è voluto Magdi Allam, che facendo la traduzione, ci ha spiegato che per il Corano chi naviga nell’errore sono specificatamente i Cristiani: nessuno se n’era accorto!!! Per Bergoglio i Musulmani sono nostri fratelli, peccato che così non la pensino loro!!!
    Nel passato gli Islamici avevano conquistato parte dell’Europa col grido “O Allah o spada” adesso ci conquistano con l’invasione dei nostri confini, dove arrivano per predominare su di noi procreando figli sempre più numerosi a fronte dei nostri che si riducono a causa della forte denatalità. Oltretutto non devono imporsi: trovano già un Pontefice pronto ad accogliere la loro religione rifiutandosi di dare la benedizione per non offenderli, senza fare proselitismo per non offenderli mentre i suoi collaboratori s’ingegnano a creare il “tortellino al pollo” per non offenderli , sostenuti da alcuni docenti che tolgono i Crocifissi e i presepi dalle scuole …. per non offenderli!!!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Non so esattamente a cosa crede Papa Francesco, ma “sembra credere” tante cose in più e altre in meno rispetto la Tradizione. O, almeno, potrebbe sembrare che creda.
    Lo si denota anche dal nuovo linguaggio che usa: “cultura dello scarto” invece che cultura di morte (espressione certo efficace, se non esclude la prima).
    Oppure definisce la Chiesa “ospedale da campo” invece che sacramento di salvezza (espressione che fa riflettere, ma se non si fa riferimento alla salvezza è sminuente).
    Oppure: “Chiesa in uscita” invece che missionaria (espressione che NON mi piace, perché non si deve uscire per fare comunella, per “accompagnare” non si sa dove, ma per EVANGELIZZARE.
    Un Papa confusionario e forse confuso, che, però, ha il dovere di CHIARIRE.
    Se chiarisce chi lo “contesterebbe” più?

    • amicus ha detto:

      Non credo che il Papa abbia il dovere di chiarire. Penso piuttosto che sia tu ad avere il dovere di chiarirti le idee leggendolo con la dovuta attenzione.
      Se tu avessi letto le sue uscite ufficiali delle ultime due settimane, di sicuro non avresti scritto questo povero post.
      Ciao.

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Forse non ti è chiaro che a me non preoccupano affatto le uscite ufficiali del Papa.
        A me preoccupano quelle NON ufficiali, in cui, magari non volendo, si PERCEPISCONO cose distorte.
        Quanti concubini o divorziati risposati (ma anche omosessuali “praticanti”) oggi, dopo certe “aperture”, fanno la Comunione nessuna intenzione di confessare il loro peccato? Penso che molti ne conoscano qualcuno.
        Qualcosa non ha funzionato.
        E la Chiesa che non riprende pubblicamente padre SOSA per l’eresia sul demonio che ha detto, lo ntrova normale?
        Questo silenzio, secondo lei, non cambia in alcuni certe percezioni riguardo alle verità di fede?

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Una precisazione: il Papa ha il dovere di chiarire, eccome!
        Qui non si tratta che qualcuno non capisce perché è strano lui, ma che in tanti sono nella confusione e il Papa ha il dovere per comando di Cristo di confermare i fedeli nella fede.
        Se per sbaglio ha parlato depenalizzando il VI comandamento, e gline viene chiesta ragione da mezzo mondo, DEVE chiarire. Deve dire che è uno sbaglio, come fece in Cile quando difese involontariamente un vescovo accusato di aver coperto abusi.
        A lei non sembra?

      • Boanerghes ha detto:

        @amicus
        Proprio perché si è letto i suoi interventi, si è alquanto desolati.
        Infatti il pastore dovrebbe confermare e fare crescere nella fede.
        Il problema è che la fede di questo Papa, non è più la fede trasmessa, dagli apostoli e loro successori.

    • Sarah Rasai ha detto:

      Dobbiamo continuare a pregare perché Dio ci mandi un papa a Lui gradito.
      Poi finalmente potremo dire di avere una guida.
      Questo non lo è e del resto in Argentina si vergognano di lui.
      Ed anche noi.

  • Gara di epitaffi ha detto:

    (Oggi, festa di San Francesco, chiudiamo la serie).
    (22)
    JORGE MARIO BERGOGLIO
    Qui giace per sempre. Alleluia, alleluia.
    Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    E’ ormai chiaro il filo rosso che guida questo pontificato: perseguire il “vogliamoci bene” universale o, se volete, l’ecumenismo. Ed è un fine perseguito A TUTTI I COSTI e il costo più problematico consiste nel sacrificare sull’ altare del “vogliamoci bene” mondiale anche alcuni passi del Vangelo molto chiari, citati del resto nell’articolo di Kilpatrick.
    Ed è curioso come questo fine coincida con la globalizzazione e l’abbattimento dei confini perseguiti dalla classe dominante della società civile, cioè gli illuminati che leggono Repubblica, New York times, Le monde, El Pais, ecc.

  • Luciano betti ha detto:

    Salve dott. Tosatti. Vedo che vi state ancora arrovellando sul proselitismo.
    A parte che le domande andrebbero rivolte all’Emerito (è sua la famosa frase di Aparecida che Bergoglio vita di continuo) il Papa una settimana fa ha spiegato che proselitismo = pubblicità e che evangelizzazione = testimonianza e martirio (udienza agli addetti alla comunicazione vaticana).
    Ora, siccome è stato chiarito in molte occasioni che cosa il Papa intende per proselitismo, sorge un dubbio che le sottopongo rispettosamente:
    Il fatto di continuare imperterriti a contestare la questione ha origine nella vostra predilezione per un apostolato pubblicitario oppure la strategia è quella di fingere di non aver compreso per continuare ad agitare spettri e inquietare i poveretti che vi leggono senza approfondire?
    Grazie. Cordiali saluti.

    • Pubblicità ha detto:

      La pubblicità televisiva ed anche quella cartacea è spesso falsa e bugiarda
      Ma Cristo ha detto di essere la Via, la Verità e la vita. Ha anche detto Andate e predicate..
      Noi, il Tosatti, i suoi collaboratori, lo stiamo facendo. Cerchiamo di sorreggerci vicendevolmente nella fede.
      Spesso incontro nelle mie preghiere la richiesta di raddrizzare i nostri ragionamenti (in senso cristiano). Ed è quello che stiamo cercando di fare
      Ogni altra considerazione quindi deve essere scartata. Nel Padre Nostro noi chiediamo a Dio Padre di fare la sua volontà, non quella di qualcun altro.

    • Boanerghes ha detto:

      @Liciano Betti
      Non mi sembra che si agiti alcuno spettro né si inquieti alcun poveretto. E non sussista alcun “poveretto” che non ha approfondito a sufficienza, senza tuttavia essere un teologo di rinomata fama.
      È alquanto chiaro l’atteggiamento di papa Bergoglio, invece, alquanto riluttante nei confronti di anime che si sono convertite al cattolicesimo (di questi tempi non so come abbiamo fatto) e non certo per proselitismo, ma per convinzione.
      Per l’attuale papa ognuno dovrebbe rimanere nella sua fede.
      Forse questo, al di là di documenti ed ermeneutica varia, lei non l’ha approfondito ed evinto dall’insieme della cosiddetta pastorale del papa.
      Da non dimenticare che papa Bergoglio spesso dice una cosa, poi un’altra, ma, si, però, forse e così via, poi una enunciazione solenne sull’eutanasia e di fatto si osserva che i suoi collaboratori dicono e prendono strade devianti.
      Ma non siamo stupidi.

      • gedeone ha detto:

        Boanerghes, siamo sinceri.
        Se continuate ad irritarvi per la questione del proselitismo (e l’articolo di oggi contiene un riferimento a quel tema) o siete in mala fede e fingete di non capire per motivare il getto continuo di commenti che fate, o siete convinti che evangelizzare sia marketing, o ancora avete investito soldi o guadagnate da qualche struttura che fa marketing evangelico e avete paura di smenarci. Non ci son altre spiegazioni, perché anche i sassi hanno capito che con “proselitismo” il Papa intende una forma distorta, fozosa, ingannatoria, autoreferenziale di “evangelizzazione”. Impossibile che dopo anni non lo abbiate ancora compreso e siate ancora qui a lamentarvi. Se invece non lo avete compreso, la cosa è preoccupante.

        Comunque, tanto per essere costruttivi, ti rporto una parte dell’udienza di mercoledì scorso dove, per l’ennesima volta, ha ripreso l’argomento con parole che capiscono tutti. Leggi, per favore, e dimmi se i commenti che fate non sono una inutile e diseducativa perdita di tempo:

        Chi è dunque il protagonista di questo che leggeva l’etiope? Filippo offre al suo interlocutore la chiave di lettura: quel mite servo sofferente, che non reagisce al male con il male e che, pur se considerato fallito e sterile e infine tolto di mezzo, libera il popolo dall’iniquità e porta frutto per Dio, è proprio quel Cristo che Filippo e la Chiesa tutta annunciano! Che con la Pasqua ci ha redenti tutti. Finalmente l’etiope riconosce Cristo e chiede il Battesimo e professa la fede nel Signore Gesù. E’ bello questo racconto ma chi ha spinto Filippo ad andare nel deserto per incontrare quest’uomo? Chi ha spinto Filippo ad accostarsi alla carrozza? E’ lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il protagonista dell’evangelizzazione. “Padre, io vado a evangelizzare” – “Sì, cosa fai?” – “Ah, io annuncio il Vangelo e dico chi è Gesù, cerco di convincere la gente che Gesù è Dio”. Caro, questo non è evangelizzazione, se non c’è lo Spirito Santo non c’è evangelizzazione. Questo può essere proselitismo, pubblicità… Ma l’evangelizzazione è farti guidare dallo Spirito Santo, che sia Lui a spingerti all’annuncio, all’annuncio con la testimonianza, anche con il martirio, anche con la parola.
        Dopo aver fatto incontrare l’Etiope con il Risorto – l’etiope incontra Gesù risorto perché capisce quella profezia – Filippo scompare, lo Spirito lo prende e lo invia a fare un’altra cosa. Ho detto che il protagonista dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo e qual è il segno che tu cristiana, cristiano, sei un evangelizzatore? La gioia. Anche nel martirio. E Filippo pieno di gioia andò da un’altra parte a predicare il Vangelo.
        Che lo Spirito faccia dei battezzati uomini e donne che annunciano il Vangelo per attirare gli altri non a sé ma a Cristo, che sanno fare spazio all’azione di Dio, che sanno rendere gli altri liberi e responsabili dinanzi al Signore.

        • Boanerghes ha detto:

          Sicuramente il Signore ha girato tutto Israele annunciando il Regno di Dio e con zelo instancabile ha predicato la conversione e rivelato l’amore del Padre.
          Ora ognuno era libero di accogliere o rifiutare la Parola, al Signore non interessava certo fare proselitismo, ma cercare innanzitutto le pecore sperdute di Israele, e poi tutte le genti.
          Può darsi che nella storia della Chiesa ci sia stato chi ha cercato di fare proselitismo, ma la questione è che il comando di andare ad evangelizzare è stato dato da nostro Signore.
          Lui solo è rivelazione del Padre, lui solo è la salvezza.
          Quando qualcuno passa al cattolicesimo, liberamente, non vedo perché non ci si debba rallegrare, e invece si tende addirittura a scoraggiare di cambiare fede, perché ogni fede è volontà di Dio.
          Personalmente non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di cercare di convertire qualcuno alla fede cattolica.
          Se incontro un ortodosso, gli auguro di essere un fervente cristiano, se incontro un protestante sono contento se vedo che ama il Signore. E se sono meglio di me, va benissimo, perché saremo giudicati dalla carità che avremo dimostrato.
          Ma la mia fede cattolica, dono di Dio, la conservo come perla preziosa, e la considero come la pienezza della verità, non una religione tra le altre.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Se voleva dire pubblicità perchè non ha detto fin da subito pubblicità invece di dire proselitismo? In italiano, in senso religioso fare proselitismo ha sempre significato condurre alla fede e alla pratica cristiana il maggior numero di persone possibile.

    • MASSIMILIANO ha detto:

      Riferito a Luciano Betti.

    • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

      Quindi per 2000 anni, da S.Paolo a Fulton Sheen, da S. Ieneo al card. Newman, si son tutti sbagliati; non dovevano far pubblicita’ alla Vera Fede. Ma, pensandoci bene, hanno sbagliato per primi Matteo, Marco, Luca (recidivo) e Giovanni (recidivo); dovevano evitare di scrivere?, ma perfino molti martiri (di ieri e di OGGI), quelli condannati per le loro parole, non si sono comportati bene, evangelizzando anche con discorsi ?
      Guardi, non voglio insegnarLe il mestiere, ma l’ unica interpretazione plausibile di “proselitismo” , per cui giustificare il suo ripudio, e’ quello di un offerta di beni materiali in cambio della conversione.

      • boh... ha detto:

        AH! Facevano “pubblicità” alla fede? Ora capisco perché non vi va bene la critica al proselitismo…..siete un sindacato di pubblicitari!!

    • Elena Maria ha detto:

      Se nel mondo migliaia di cristiani cattolici nutrono enormi riserve su Bergoglio, forse il motivo non è nella testa del buon Tosatti e di chi lo legge.
      Mi meraviglia che lo difendaaaa.!

    • Sarah Rasai ha detto:

      Se nel mondo migliaia di cristiani cattolici nutrono enormi riserve su Bergoglio, forse il motivo non è nella testa del buon Tosatti e di chi lo legge.
      Mi meraviglia che lo difendaaaa.!

      • boh... ha detto:

        Nel mondo ci sono centinaia di milioni di critiani. Qualche migliaio di scontenti non è certo un problema. Poi bisognerebbe vedere la qualità. Secondo me se elimini le frizioni sull’immigrazione quelle “molte migliaia” che hai contato si riducono di due terzi.

  • BAAL ZEBOGLIO ha detto:

    Ricordo con commozione quel momento quando il Grande Imam mi passò, sotto la veste, 30 denari…

    • Enrico66 ha detto:

      Il Becciu, all’ epoca dei fatti contestati, era alla Segreteria di stato. Era il vice di Parolin. Coztui ignorava tutto?
      E come mai Pell (e credo sia Gotti Tedeschi che Milone) che volevan vederci chiaro nel buco nero di fondi che girava intorno alla segreteria di stato han fatto la fine che sappiamo?(1 in galera e gli altri due cacciati inmalo modo)

  • CANDY ha detto:

    A monte della dichiarazione di Abu Dhabi c’è un altro problema: il cosiddetto ecumenismo.
    Se si decidesse di studiare con una certa cura la storia della Chiesa si dovrebbero prendere in considerazione i concili della chiesa primitiva, a partire dal primo in cui l’ecumenismo odierno è severamente proibito.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    eh già. Il “demolition man”, dopo aver provato a sdoganare l’adulterio e aver riabilitato Lutero e don Milani, ci sta anche svendendo all’Islam.
    Preghiamo, facciamo penitenza e convertiamoci, per scongiurare questo flagello.

    • Ipotesi pazzesca ha detto:

      Se ci stesse svendendo all’islam solo per rimpinguare le casse dello IOR ?

      • Latore di dritte ha detto:

        Il documento di Abu Dhabi è bilaterale, quindi non comporta una svendita ma casomai una permuta.

        • Milli ha detto:

          Quello che non avete capito è che la maggior parte degli islamici quella dichiarazione bilaterale la usa sotto la lettiera del canarino .

  • Il veritiero ha detto:

    Per caso qualcuno sa dirmi quale documento condanna ” il negare l’ispurazione divina delle sacre scritture ” ?
    So che é un eresia ma non so quale documento la condanna, qualcuno lo sa?
    Grazie

    • giesse ha detto:

      @Il Veritiero

      Can. 598 – § 1. Per fede divina e cattolica sono da credere tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata cioè nell’unico deposito della fede affidato alla Chiesa, e che insieme sono proposte come divinamente rivelate sia dal magistero solenne della Chiesa, sia dal suo magistero ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del sacro magistero; di conseguenza tutti i fedeli curino di evitare qualsiasi dottrina che ad esse non corrisponda.

      • Il veritiero ha detto:

        Can 598 di quale documento?
        Ho trovato un altro 598 ma é totalmente diverso.
        Sai dirmi anche il nome del documento perfavore?

    • LucioR ha detto:

      Concilio di Trento, Sessione IV (8/4/1546), Primo Decreto:

      «[segue l’elenco dei Libri Sacri]:
      «Dell’antico Testamento: i cinque di Mosè, e cioè: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio; Giosuè, Giudici, Ruth; i quattro dei Re; i due dei Paralipomeni; il primo e il secondo di Esdra (che è detto di Neemia); Tobia, Giuditta, Ester, Giobbe; i Salmi di David; i Proverbi, l’Ecclesiaste, il Cantico dei cantici, la Sapienza, l’Ecclesiastico, Isaia, Geremia con Baruch, Ezechiele, Daniele; i dodici Profeti minori, cioè: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia; i due dei Maccabei, primo e secondo.
      «Del nuovo Testamento: i quattro Evangeli: secondo Matteo, Marco, Luca, Giovanni; gli Atti degli apostoli, scritti dall’evangelista Luca; le quattordici Lettere dell’Apostolo Paolo: ai Romani, due ai Corinti, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, due ai Tessalonicesi, due a Timoteo, a Tito, a Filemone, agli Ebrei; due dell’apostolo Pietro, tre dell’apostolo Giovanni, una dell’apostolo Giacomo, una dell’apostolo Giuda, e l’Apocalisse dell’apostolo Giovanni.
      «Se qualcuno, poi, non accetterà come sacri e canonici questi libri, interi con tutte le loro parti, come si è soliti leggerli nella chiesa cattolica e come si trovano nell’edizione antica della volgata latina e disprezzerà consapevolmente le predette tradizioni, sia anatema»

      L’anatema è nell’ultima frase.

  • Gian ha detto:

    “La dottrina islamica Non solo impone che sia islamizzata la Nigeria, ma anche l’Europa, il Canada, gli Stati Uniti e il mondo intero. Solo allora, dal punto di vista islamico, si potrà raggiungere la pace e la fraternità umana. Buhari lo capisce. Al Tayeb lo capisce.”

    Bergoglio invece non lo capisce e non lo vuole capire.

    • Maria Grazia ha detto:

      …..Oltre a non capire che sta distruggendo la religione cattolica, la stessa per cui i primi cristiani sono stati martirizzati, sta abolendo tutti i dogmi per affermare i quali sono stati indetti vari Concili nei diversi secoli della storia, sta vanificando i Comandamenti, il Vangelo, i fondamenti stessi della nostra tradizione cattolica.
      Fino a quando?

  • Paolo Montagnese ha detto:

    Si continua a ritenere che quanto fanno i bergogliami sia sbagliato ma “autentico”, frutto di buone intenzioni. Sono invece atti assolutamente deliberati e scientemente volti a distruggere la Chiesa e a creare i presupposti per l’affermazione di un regime totalitario mondialista ( i loro migliori amici sono i padroni delle grandi multinazionali globali che prosperato sull’illegalità e lo sfruttamento).
    Bergoglio non è un uomo di religione o di cultura, è un politico spregiudicato e infiltrato. E come tale va trattato.
    Prima avviene, meglio è.
    Paolo Montagnese

    • Adriana ha detto:

      Concordo .

    • Alda ha detto:

      Al papa piace considerarsi “uomo di rottura”, senza rendersi conto (o magari ne è perfettamente consapevole) che rompe con il Magistero della Chiesa e con gli insegnamenti divini, oltre che le scatole ai veri seguaci di Cristo…

    • giesse ha detto:

      “Padre Henri Boulad: quale islam?
      Padre Boulad, lei è stato rettore del Collegio dei gesuiti al Cairo dove hanno studiato tanti musulmani e cristiani, un esempio concreto di convivenza. Eppure oggi il mondo sembra essere sotto attacco dallo stesso islam.
      Ma di quale islam parliamo? È questo il punto. Nel Corano ci sono i versetti meccani e quelli di Medina. In quelli scritti alla Mecca, Maometto fa un discorso molto aperto che parla di amore, giudei e cristiani sono nostri amici, non c’è obbligo nella religione e Dio è più vicino a noi. La prima parte della vita di Maometto trasmette dunque un messaggio spirituale, di riconciliazione e di apertura. Ma quando Maometto lascia la Mecca per fondare Medina, c’è un cambiamento. Da capo spirituale diventa un capo di Stato, militare e politico. Oggi i tre quarti del Corano sono versetti di Medina e sono un appello alla guerra, alla violenza e alla lotta contro i cristiani. I musulmani nei secoli IX e X hanno preso atto di questa contraddizione e si sono messi insieme per tentare di risolverla, il risultato è stato che hanno preso una decisione ormai famosa di «abrogante» e «abrogato»: i versetti di Medina abrogano quelli della Mecca. Non solo. Il sufismo viene rifiutato e intere biblioteche vennero bruciate in Egitto e in Africa del Nord. Bisognerebbe allora riprendere i versetti originali che sono la fonte e che sono appunto i versetti della Mecca, ma questi sono stati abrogati e ciò rende la religione musulmana una religione della spada.
      Molti osservatori e analisti parlano però di un islam moderato.
      L’islam moderato è un’eresia. Ma dobbiamo distinguere tra la gente e l’ideologia. Per la maggior parte i musulmani sono molto aperti, gentili e moderati. Ma l’ideologia presentata nei manuali scolastici è radicale. Ogni venerdì i bambini sentono la predica della moschea che è una continua incitazione: chi lascia la religione musulmana deve essere punito con la morte, non bisogna salutare una donna o un infedele, e per fortuna questo non è praticato, ma i fratelli musulmani e i salafiti vogliono invece questa dottrina, i musulmani moderati non hanno voce e il potere è nelle mani di chi pretende di interpretare l’ortodossia e la verità. Ad avere oggi il potere non sono i musulmani che hanno preso dall’islam quello che è compatibile con la modernità e con la vita comune con altra gente, ma i musulmani radicali, quelli che applicano un’interpretazione letterale, e a volte anche strumentale, del Corano e che rifiutano qualsiasi dialogo.”
      Da «Intervista a padre Henri Boulad» (88 anni, gesuita egiziano), «L’Osservatore Romano», 12 aprile 2017.

      • mikahel369 ha detto:

        Ma chi gliele ha dette queste sciocchezze?
        Gli ottomani vengono dopo la morte del Profeta Mohammed eppure avevano presso i loro territori la “gente del libro” e li difendevano da eventuali teste calde. Nessun versetto abbroga quelli meccani, c’è un richiamo all’attenzione verso coloro che non possono essere considerati amici, perché hanno in odio i musulmani (in particolare gli ebrei, che odiano tutti in realtà) e perché non sono affidabili. Quello che successe a Medina è che fecero un patto scritto di non belligeranza ed invece gli ebrei approfitarono della guerra del fossato contro i Meccani per accerchiare i musulmani, ma indovini un po’ come andò a finire?
        Il sufismo è rifiutato solo da i Wahabiti e Salfiti che sono la mamo lunga massonica all’interno del Islam, i nemici sono sempre gli stessi.
        Ma nel Corano è scritto anche “tra gli ebrei vi sono dei musulmani” significa che credono anche nel profeta Mohammed anche se seguono gli ordini della loro religione, per questo motivo non si può fare di tutta un’erba un fascio.
        Sono soltanto i cristiani che no conoscono NULLA del Islam perché gli è stato impedito da secoli buii della chiesa temporale.
        È l’ora che finisca questa storia. E l’unica eresia è nelle sue parole false e millantatrici.

        • Sherden ha detto:

          Guarda che bere alcol è vietato dalla tua religione.
          E a giudicare dalle fesserie che scrivi, ti sei preso un sbronza colossale.

      • Luca Monforte ha detto:

        Grazie.

    • Milli ha detto:

      Le contesto la prima frase: ormai, i fedeli non ritengono più che ci siano le buone intenzioni di fondo, il disegno , pur avanzando in mezzo alle contraddizioni è chiaro, è quello di creare una grande religione mondialista, che vada bene per tutti, che non rompa troppo le scatole in fatto di morale, utile come ente assistenziale.
      I risultati saranno perdita di identità e cultura dei popoli europei, meticciato per tutti, distruzione della coesione sociale (lo vediamo bene nella laica e meticciata Francia cosa sta succedendo).
      Il fine ultimo è quello di ottenere una massa debole contro i poteri forti e privata di Gesù.

      • Sherden ha detto:

        Attenta Milli, ora arriva Mario e ti fa la lezioncina di biologia sulla bellezza del meticciato. Sappi che lo fa perché gli fa comodo, così evita di parlare del vero meticciato in gioco.
        Ma è fatto così, quando si discute di un argomento cerca di svicolare di lato, prendendo un insignificante dettaglio e cercando di farlo passare come il nucleo della discussione. Se parlassimo della bruttezza del pezzo di bronzo messo questi giorni in San Pietro, ti rifilerebbe una dotta lezione sulle leghe metalliche.

        • Milli ha detto:

          La pensiamo allo stesso modo. Si appiglia ai particolari e gli sfugge la sostanza del tutto.