GOTTI TEDESCHI AL PAPA: UNA COMMISSIONE SCIENTIFICA SULLA CASA DI LORETO.
19 Settembre 2019
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, abbiamo ricevuto dal dott. Ettore Gotti Tedeschi questa riflessione sulla Santa Casa di Loreto, che con grande piacere pubblichiamo. Buona lettura.
§§§
Gentile dottor Tosatti, chiedo ospitalità per una riflessione riguardante la Santa Casa di Loreto, cui sono molto affezionato perché è la casa dove la Vergine Maria nacque, crebbe e, ricevette l’ Annunciazione e con il Suo “fiat “ iniziò la Redenzione..
Il quotidiano Avvenire (di ieri,18 settembre, pag 17- in allegato) pubblica un messaggio (alla Provincia picena dei Frati Minori) di Sua Santità Papa Francesco, nel quale dice:
<La città di Loreto, dove ho desiderato firmare l’esortazione postsinodale Christus Vivit, custodisce un tesoro prezioso: “alcune pietre della casa della famiglia di Nazareth”… >.
Con questa considerazione, il Santo Padre sembrerebbe escludere la “traslazione miracolosa” e la autenticità ed integrità della Santa Casa, secondo la tradizione accettata anche dal Suo predecessore sulla base di documenti, ricerche e prove che durano da secoli.
Stiamo parlando della casa dove avvenne la Annunciazione, perciò noi vorremmo implorare il Santo Padre di istituire in proposito una Commissione composta da storici, archeologi, architetti, scienziati, al fine di accertare (o smentire) che nel Santuario di Loreto: vi siano le tre pareti integre, formate da pietre unite da malta, provenienti da Nazareth, di ben 2000 anni fa, mai smontate e rimontate, integre come erano a Nazareth davanti alla Grotta.
Se ciò fosse, il trasporto è stato miracoloso; impensabile che la casa sia stata trasportata via nave da crociati, smontando e rimontando 5 volte le tre pareti ; la malta originale non esisterebbe più, solo per fare un esempio.
Oppure che si tratta di un falso nella sostanza e/o nel trasporto miracoloso.
Io credo che il rischio di voler rendere credibile i misteri sia alto e complesso e ho forti dubbi che il progresso scientifico possa riuscire a spiegare quello che nei secoli bui si spiegava con il miracolo.
La fede non è affatto superstizione, come qualcuno pretende. C’è chi ritiene che, non essendoci state al momento della traslazione (1291- ‘96) cineprese, la traslazione miracolosa non si possa “scientificamente“ accettare; pertanto la Chiesa, che sembra voglia sostenere solo ciò che è immanente e “credibile“, sembra non accettare più la tesi del miracolo.
Ohibò! Il miracolo è un evento straordinario non spiegato da leggi naturali,considerato intollerabile per i razionalisti (che rispettiamo), ma fatichiamo a comprendere perché teologi, apologeti sedicenti cattolici, neghino il miracolo adducendo come spiegazione il fatto che si oppone alla inviolabilità di leggi naturali,che contraddirebbero Dio stesso.
Mi ricordano Voltaire che spiegava che se Dio facesse miracoli correggerebbe la natura e se stesso che l’ha creata.
Per fortuna ci viene talvolta incontro la scienza quando dice che la natura è molto più complessa di quanto non appaia al microscopio, ed ha un potenziale ancora sconosciuto.
Confermo il mio stupore per la superficialità con cui taluni da tempo trattano la Traslazione della Santa Casa di Loreto, uno delle due più importanti reliquie della cristianità (con la Sacra Sindone), che la tradizione da più di settecento anni vuole sia stata, per volere divino, miracolosamente salvata dalla furia iconoclasta di chi stava occupando i luoghi sacri in Palestina.
Scientificamente è stato mille volte spiegato che non può esser stata smontata e rimontata più volte e perciò trasportata via mare.
E’ stato documentato da specialisti che si tratta delle tre pareti, senza fondamenta, quelle della casa di Nazareth appoggiata ad una roccia.
E’ stato documentato che le pietre, i materiali di costruzione sono intatti e escludono la distruzione e ricostruzione ben 5 volte in 5 luoghi diversi (dal 1291 al ’96), secondo la teoria di trasporto via mare da parte di crociati e di una famiglia di nome Angeli (come qualcuno sostiene dal 1900, secondo documenti conservati in Vaticano).
Ma poiché è la verità che conta, merita di essere indagata. Io son pronto a riconoscerla e scusarmi, ma invoco il Santo Padre affinché istruisca una Commissione che chiarisca i fatti, quelli scientificamente provabili.
A quel punto riconosceremo l’errore della tradizione, del miracolo, e delle prove scientifiche finora considerate vere. Son certo che il Vescovo di Loreto e delegato per la Santa Casa, che è persona di grande valore, mons.Fabio Dal Cin, potrà sostenere con forza questa filiale richiesta che si fonda sul dialogo e confronto auspicato continuamente da Papa Francesco.
Ettore Gotti Tedeschi
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Tag: GOTTI TEDESCHI, loreto, santa casa
Categoria: Generale
Ho fatto un filmato per youtube sulla Santa Casa. Se un uomo come Gustavo Rol, che era causa su materia, energia, spazio e tempo, riusciva a lanciare un martello contro un muro e, smaterializzandolo, lo riportava alla consistenza fisica dall’altra parte del muro, immagino la facilità con cui potenti entità angeliche, inferiori agli Arcangeli che operano a livello solare, possano avere smaterializzato, trasportato e materializzato di nuovo, per diverse volte, la Santa Casa. La materia fisica ha una vibrazione elettromagnetica molto bassa, così ho letto. Se esiste una persona capace di aumentare le vibrazioni elettromagnetiche della materia, ecco che la materia scompare, per poi riapparire come prima nello stesso luogo, o in qualche altra parte. Sono convinto che per la Santa Casa sia avvenuto ciò. E’ impossibile credere che siano stati i Crociati, o altri, a smontare e rimontare in diverse volte l’edificio di Maria. Certo un ateo, un materialista, un eretico fa fatica a comprendere il fenomeno. Non credo che potrà papa Francesco capire la cosa. Quando vedrò che caccerà dalla Chiesa a calci quel gesuita che non credere nel diavolo, allora comincerò a credere che è sulla via del ritorno all’ovile.
Sono arrivato fin qui a fatica vedendo quanti pro e contro la veridicità del miracolo di Loreto. Purtroppo si dimentica che Gesù stesso (“… uno solo è il vostro maestro!”) disse (non so se le parole sono esatte! Nella parabola di Lazzaro?) che se uno non vuol credere, non crederà neanche se vedesse uno risorgere dai morti, perché avrà sempre da obiettare qualcosa in contrario, nonostante l’evidenza! E questa affermazione di Gesù non solo non viene mai smentita, ma viene costantemente confermata!
Ma, se María non é nata santa, per cui Francesco nega il dogma de l’Inmacolata Concezione, forse non ci crede alla sua Verginitá né alla maternitá divina, per cui non penso abbia interesse a Loreto.
Io ho vissuto a Loreto una delle cose inspiegabili della mia vita . Stavo accompagnando mia figlia piccola in visita alla basilica con dubbi e un atteggiamento direi turistico anche se sono credente e devoto a Maria . Era una visita durante le ferie al mare li vicino quindi si era programmata una visita per una preghiera e la benedizione della collana della bambina . Dopo aver ammirato i marmi delle statue esterne una delle quali assomigliava al mio maestro del coro 🙂 ci siamo avviati per entrare dalla porticina della casa e , mentre spiegavo distratto a mia figlia qualcosa circa la costruzione dove entravamo , nell’atto di varcare la soglia sono stato innondato come da un vento impetuoso che mi ha pervaso dalla testa ai piedi , come quando apri il forno per vedere se la pizza è cotta . Avevo i brividi e la mia attenzione è stata risucchiata all’interno dove mi avvolgeva la preghiera dei fedeli e la presenza reale del soprannaturale . Ho tentato di razionalizzare e dire qualche Ave Maria , ma la mente era tutta un subbuglio , un estasi mistica che era bella ma anche insopportabile per uno come me uomo 50enne metalmeccanico . Sono resistito qualche attimo , ma sono uscito con sollievo perchè non riuscivo a capire bene cosa fosse successo . Pensandoci poi con calma direi che ho percepito la presenza reale del soprannaturale , un estasi mistica . Non credo si sia trattato di autosuggestione perchè non era per niente qualcosa che mi sarei aspettato anzi ero distratto e pensavo ad altro .
Quindi ho capito che era la vera casa di Maria di nazareth
Se lei è quel tale STEFANO (e mi scuso in anticipo se non dovesse esserlo), che su questo blog insulta il Papa con una volgarità inaudita, più che pensare a “un’estasi mistica” (che non può essere “insopportabile”), ipotizzerei piuttosto un avvertimento divino di altro tipo.
Saluti.
perché non prova pure lei a fare la stessa esperienza, provare ad entrare dalla porta di sinistra e uscire da quella di destra…
A Mariù, per papa intendi colui che ha riempito i vertici della Chiesa di pervertiti dichiarati e che non si inginocchia davanti al Santissimo, presumo.
@Mario
Tranquillo mariotto, non sono io. I miei commenti duri su bergogliolo sono complimenti rispetto a quello che meriterebbe un traditore sacrilego di Cristo, profanatore dei sacramenti, rinnegatore dell’indissolubilita’ del matrimonio, irriverente alla SS Eucaristia. Uno che ha riempito la chiesa di sodomiti praticanti, che è amico di un predatore sessuale lercio come mccarrick, che appoggia il suo confratello sodomita corruttore dei giovani martin e non riprende il superiore sosa che vomita eresie sui registratori che non c’erano al tempo di Gesù e sul diavolo solo simbolo e non spirito reale e vivente etc. etc. Lei invece e un povero papolatra ignorante. Studi un po’ di Catechismo e di Storia della Chiesa e li raffronti alle fesserie che vomita il viscido gesuita argentino. Io sono servo di Cristo non di bergogliolo!
Il suo attacco è inaccettabile. Stefano ha raccontato la sua esperienza personale, che c’entra il papa?
Esiste solo uno Stefano in Italia? Come si permette di lanciarsi a insultare senza sapere a chi si sta rivolgendo?
O le dà fastidio che a qualcuno possa accadere qualcosa di simile, mistico e divino allora meglio attaccarlo e sminuirlo?
È una tecnica di comunicazione che abbiamo incontrato già troppe volte provenienti da oltretevere.
Come su questo blog esiste una sola MILLI, così io non ho visto finora altri STEFANO. E ripeto, se ho sbagliato individuo mi scuso.
Peraltro non penso che costui abbia bisogno di così tanti avvocati d’ufficio; perché non risponde lui direttamente ?
E poi, “il mio attacco è inaccettabile” molto meno di quelli che lei Sig.ra Milli rivolge quasi quotidianamente non a un commentatore qualsiasi ma al suo legittimo Papa regnante.
Saluti.
Vede, io non ho fatto voti di obbedienza e come laico ho diritto di avere dei dubbi su chi siede sul soglio pontificio, soprattutto in questa epoca dove i segnali sono piuttosto contraddittori e ambigui.
Piuttosto, che ne pensa lei dell’Istrumentum Laboris per il Sinodo dell’Amazzonia?
Lo trova molto edificante?
Quest’anno ho partecipato al pellegrinaggio notturno Macerata-Loreto. Nessuna estasi mistica, ma comunque esperienza bella e interessante, che consiglio
Bellissima testimonianza .
Nuovi studi archeologici confermano l’autenticità della Santa Casa di Maria a Loreto
LORETO: martedì, 28 marzo 2006 (www.zenit.org)
Secondo uno studio archeologico condotto dall’architetto Nanni Monelli e dal padre Giuseppe Santarelli, Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa” di Loreto, le pietre che si trovano nella grotta dell’Annunciazione a Nazareth hanno la stessa origine delle pietre dell’altare dei Santi Apostoli della Santa Casa di Loreto.
Questa scoperta ha riaperto la discussione sulla validità storica della traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sul mistero di come sia avvenuta questa traslazione.
Per approfondire la conoscenza e la storia del santuario mariano dove si conserva e venera la Santa Casa di Nazareth della Vergine Maria, che secondo la tradizione fu trasportata miracolosamente da Nazareth a Tersatto nel 1291 e infine a Loreto, ZENIT ha intervistato il Prof. Giorgio Nicolini, un esperto in materia, autore del libro “La veridicità storica della miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto” (www.lavocecattolica.it).
Il libro illustra con prove documentali del tutto inedite, la verità storica delle “cinque traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth avvenute “in vari luoghi” e infine sul colle di Loreto: “traslazioni miracolose” avvenute tra il 1291 e il 1296, “approvate” “ufficialmente” nella loro “veridicità storica” da tanti Papi, per sette secoli. Il libro contiene anche il testo della “benedizione” di Giovanni Paolo II, spedita in data 11 gennaio 2005 all’autore del libro dal Pontefice stesso.
Intervistatore: Secondo un recente studio condotto dall’architetto Nanni Monelli e da padre Giuseppe Santarelli, Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”, le pietre dell’Altare degli Apostoli (uno dei più antichi dell’età paleocristiana) che si trova nella Santa Casa di Loreto ha la stessa origine delle pietre che si trovano nella grotta di Nazareth, davanti alla quale si trovavano le tre Pareti della Santa Casa di Maria. E’ un’altra conferma dell’autenticità della Casa di Loreto come la Casa nazaretana di Maria?
Prof. Nicolini:
Sull’autenticità della Santa Casa di Loreto come la “vera Casa nazaretana” di Maria non ci sono mai stati dubbi, se non per chi non ne conosce i secolari studi relativi; tanto che tutti i Sommi Pontefici, per sette secoli, ne hanno comprovato l’autenticità con solenni atti canonici di “approvazione”.
Tale studio dell’Altare degli Apostoli è invece importante perché, oltre a fornire una ulteriore prova dell’autenticità della Santa Casa di Loreto come la “Casa nazaretana” di Maria, fornisce anche una “prova” ancora più eclatante a riguardo della “miracolosità” della “traslazione” della Santa Casa di Nazareth. Infatti la “tradizione” ha sempre attestato che, tra il 1291 e il 1296, le tre Pareti della Santa Casa di Nazareth furono trasportate “miracolosamente”, per “il ministero angelico”, in “vari luoghi”, e insieme alle tre Pareti fu trasportato “miracolosamente”, “in vari luoghi”, anche l’Altare degli Apostoli. Ciò è attestato da antichi documenti, nei quali si parla della presenza di tale Altare unitamente alle tre Sante Pareti, come a Tersatto, in Dalmazia, ove la Santa Casa vi sostò tra il 10 maggio 1291 e il 10 dicembre 1294. Quindi, in un certo senso, si potrebbe dire che “il miracolo” fu “duplice”, perché furono trasportate “miracolosamente” non solo le tre Sante Pareti “integre”, ma insieme ad esse, e distinto da esse, anche l’Altare degli Apostoli.
Intervistatore: Che cosa hanno detto la storia, la tradizione, i Sommi Pontefici, sulla “traslazione” della Santa Casa di Nazareth della Vergine Maria, che si trova ora a Loreto?
Prof. Nicolini:
Nel libro che ho scritto in proposito, dimostro che dal punto di vista storico e archeologico sono accertate, in modo indiscutibile, “almeno” cinque “traslazioni miracolose”, tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.
Tutti questi fatti soprannaturali furono tramandati dai “testimoni oculari” dell’epoca, nei vari luoghi ove si compirono, e furono rigorosamente controllati dai Vescovi locali dell’epoca, i quali emisero dei pronunciamenti “canonici” di “veridicità”, come attestano delle “chiese” dell’epoca consacrate a tali “eventi miracolosi” dai Vescovi di Fiume, di Ancona, di Recanati, di Macerata, di Napoli… Così pure tanti Sommi Pontefici, impegnando la loro Suprema Autorità Apostolica, hanno “approvato” ininterrottamente, sin dalle origini, la “veridicità storica” delle “miracolose traslazioni” della Santa Casa: da Nicolò IV (1292) sino a Giovanni Paolo II (2005).
In proposito, così scriveva il grande Pontefice Beato Pio IX, nella Bolla “Inter Omnia”, del 26 agosto 1852: “A Loreto si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia”. E il Santo Pontefice aggiunse ancora: “Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio”.
Intervistatore: C’è però chi sostiene la tesi secondo cui furono alcuni Crociati, con la nave, a trasportare a Loreto solo delle “pietre” della Casa di Maria, che vennero poi ivi riassemblate sotto forma di “casa”. Lei che ne pensa?
Prof. Nicolini:
Intanto è opportuno precisare che a Loreto ci sono solo le tre Pareti che costituivano in realtà “la Camera” di Maria, comunemente denominata come “la Santa Casa”, ove avvenne l’Annunciazione, e che sorgeva a Nazareth dinanzi ad una grotta e faceva un sol corpo con essa. Attualmente a Nazareth sono rimaste “la grotta” e “le fondamenta” della Casa “in muratura” dell’Annunciazione, mentre a Loreto è venerata l’autentica Casa “in muratura”, “senza fondamenta”, che stava a Nazareth davanti alla grotta. Detto più semplicemente: a Nazareth ci sono “le fondamenta” senza la Casa, a Loreto c’è “la Casa” senza le fondamenta.
L’“ipotesi” di un trasporto umano, avanzata recentemente da alcuni studiosi, oltre ad essere priva di ogni documentazione al riguardo, è “insostenibile” ed “impossibile”, sia per le ragioni “storiche” sopraddette, nonché per ragioni “architettoniche” e “scientifiche”.
Ad esempio, l’ipotesi di un trasporto umano mediante la scomposizione dei muri della Casa in singoli blocchi di pietra effettuata a Nazareth e ricomposta prima in Dalmazia e poi per altre quattro volte sulla costa adriatica, dopo duemila chilometri di peregrinazione per terra e per mare, è del tutto impossibile anche dal punto di vista “temporale”. Ciò lo attesta la “simultaneità” delle date di partenza da Nazareth (sicuramente nel maggio 1291) e di arrivo a Tersatto (9-10 maggio 1291), come riportato da una lapide dell’epoca.
Così pure risulterebbe impossibile una simile operazione di “smontaggio” e “rimontaggio”, eseguita per di più in cinque luoghi diversi, in Dalmazia e in Italia.
L’analisi chimica della malta, infatti, nei punti dove attualmente tiene unite le pietre, presenta caratteristiche chimiche particolari, proprie della zona di Nazareth, con una omogeneità della tessitura muraria, che esclude ogni possibilità di un tale ipotetico “smontaggio” e “rimontaggio” delle pietre. Infatti la malta che tiene unite le pietre è uniforme in tutti i punti e risulta costituita da solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una tecnica dell’epoca, nota in Palestina 2000 anni fa, ma mai impiegata in Italia. Quindi, la Santa Casa non fu mai “scomposta” in blocchi, ma è giunta a Loreto – dopo altre precedenti “traslazioni miracolose” – con le pietre “murate” con la stessa malta usata oltre 2000 anni fa a Nazareth, così come oggi ancora si presenta.
La collocazione finale poi su una pubblica strada, a Loreto, ove ancor oggi si trova, è ugualmente umanamente “impossibile”, come hanno attestato tutti gli archeologi ed architetti che hanno esaminato nei secoli il sottosuolo della Santa Casa e la strada pubblica su cui “si è posata”.
L’architetto Giuseppe Sacconi (1854-1905), ad esempio, dichiarò di aver constatato che “la Santa Casa sta, parte appoggiata sopra l’estremità di un’antica strada e parte sospesa sopra il fosso attiguo”. Disse inoltre che, senza entrare in questioni storiche o religiose, bisognava ammettere che la Santa Casa non poteva essere stata fabbricata, come è, nel posto ove si trova (“Annali Santa Casa”, anno 1925, n.1). Un dato da rilevare, in proposito, a dimostrazione che le tre Sante Pareti “si posarono” sulla strada, e non che vi furono ricostruite, è la singolarità di un cespuglio spinoso che si trovava sul bordo della strada al momento dell’impatto e che vi è rimasto imprigionato.
Un altro insigne architetto, Federico Mannucci (1848-1935), incaricato dal Sommo Pontefice Benedetto XV di esaminare le fondamenta della Santa Casa, in occasione del rinnovo del pavimento, dopo l’incendio scoppiatovi nel 1921, scrive e asserisce perentoriamente, nella sua “Relazione” del 1923, che “è assurdo solo pensare” che il sacello possa essere stato trasportato “con mezzi meccanici” (F. Mannucci, “Annali della Santa Casa”, 1923, 9-11), e rivelò che “è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della Santa Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovraccaricato, seppure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato, senza il minimo cedimento e senza una benché minima lesione sui muri” (F. Mannucci, “Annali della Santa Casa”, 1932, 290).
L’architetto Mannucci trasse, in sintesi, queste conclusioni: i muri della Santa Casa di Loreto sono formati con pietre della Palestina, cementati con malta ivi usata; è assurdo solo il pensare ad un trasporto meccanico; la costruzione della Santa Casa nel luogo ove si trova si oppone a tutte le norme costruttive ed alle stesse leggi fisiche. Quindi, se l’intera Santa Casa di Nazareth non possono averla “trasportata” gli uomini, non può essere stata trasportata altrimenti che “miracolosamente”, per opera della Onnipotenza Divina, mediante “il ministero angelico”… come sempre “testimoniato” e “tramandato” dalla “tradizione” e “approvato” come “veridico” da tutti i Sommi Pontefici, per 700 anni, dalle origini sino ad oggi.
Intervistatore: Recentemente lei ha rivolto alcune domande sulla “questione lauretana” al Santo Padre Benedetto XVI. Quali sono state le risposte?
Prof. Nicolini:
Ho richiesto al Santo Padre Benedetto XVI un intervento proprio perché venisse “ristabilita” in modo “definitivo” la “veridicità storica” della “miracolosa traslazione” della Santa Casa di Nazareth a Loreto, scalzando così tante moderne “fuorvianti” e “secolaristiche” interpretazioni.
Il Santo Padre è subito intervenuto per la celebrazione Liturgica della “Miracolosa” traslazione del 10 dicembre dello scorso anno, facendo pervenire al Vescovo di Loreto una relativa “inequivoca” e bellissima preghiera da recitarsi nel Santuario.
Tale preghiera, ed un mio commento ad essa, la si può leggere all’indirizzo del mio Sito Internet http://www.lavocecattolica.it/preghiera.benedettoXVI.htm).
In questa preghiera il Sommo Pontefice Benedetto XVI – così come tutti i suoi Predecessori – “riconosce” di nuovo espressamente, ripetutamente e inequivocabilmente che le Sante Pareti, venerate nel Santuario di Loreto, sono proprio la “Santa Casa” di Nazareth, di Maria, di Giuseppe e di Gesù.
Egli infatti, tra l’altro, scrive nella preghiera: “Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa… qui hai vissuto… qui hai pregato con Lui… qui avete letto insieme le Sacre Scritture… siete tornati in questa casa a Nazareth… qui per molti anni hai sperimentato…”
La Santa Casa di Loreto, quindi, viene ancora “confermato” – dal nuovo Pontefice – che è proprio “la Casa di Maria”, quella che “proprio” “era” a Nazareth.
Perciò, anche nel “pronunciamento” del nuovo Sommo Pontefice, a Loreto non ci sono delle semplici “sante pietre” portate dagli uomini e “riassemblate” e “ricostruite” a Loreto dagli uomini (come sostengono certi “studiosi” contro gli stessi rilievi scientifici): perché, altrimenti, il Santo Padre non identificherebbe la Santa Casa di Loreto con quella che era “proprio” e “realmente” a Nazareth, ove avvenne l’annuncio dell’angelo a Maria e l’Incarnazione in lei del Figlio di Dio, e ove Maria, Giuseppe e Gesù hanno vissuto “per molti anni”…
A Loreto, perciò, vi è proprio l’intera Santa Casa di Nazareth (nelle sue tre Pareti), ivi giunta “miracolosamente”, per “il ministero angelico”, dopo molteplici “traslazioni miracolose”, come sempre insegnato dalla “tradizione”, attestato dagli studi storici, archeologici e scientifici, come quelli sopra accennati, e confermato innumerevoli volte – lungo i secoli – dal Magistero “ordinario” e “solenne” dei Sommi Pontefici.
Forse giova qui ricordare le sempre attuali e bellissime parole del santo Sommo Pontefice Leone XIII, scritte nella sua Enciclica “Felix Lauretana Cives” (del 23 gennaio 1894):
“Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto (prodigiosamente) la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanità perduta con il Padre e rinnova tutte le cose”.
Ed anche: “Dio volle a tal punto esaltare l’invocato nome di Maria da dare compimento, in questo luogo (Loreto), a quella famosa profezia: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata”.
Agenzia Internazionale ZENIT – Roma, 28 marzo 2006 – ZI06032812
La copertina del libro
Indirizzo Internet sulla Santa Casa di Loreto: http://www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
Per richieste del libro “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO” si può farne richiesta al Prof. GIORGIO NICOLINI – Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia – Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332 – Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it
Sito Internet: http://www.lavocecattolica.it – Sito Televisivo: http://www.telemaria.it
La ringrazio moltissimo per questi ragguagli. Mi piace pensare agli angeli che posano la Santa Casa volutamente , diciamo , in malo modo (in parte sul ciglio sulla strada, in parte sospesa sul fosso) proprio per farci capire che non ci può essere mano umana.
Vista la poca considerazione delle autorità ecclesiastiche, non mi stupirei se gli angeli decidessero di portarla via nuovamente, magari in un paese più cattolico, lasciando a questi i loro bei cartelli esplicativi.
Se un giorno i frati si svegliassero e scoprissero che la Santa Casa non c’è più, forse crederebbero, ma non ne sono troppo convinta.
Direbbero che la famiglia Angeli se l’è portata indietro.
INTERESSANTI RAGGUAGLI TECNICI
IN ORDINE ALLA SANTA CASA LAURETANA
UFFICIO DEL FORIERE MAGG.
DEI SS. PP. AA. – DALLE STANZE AL VATICANO
Novembre 1922
Eccellenza Rev.ma
All’avvicinarsi della ricorrenza della traslazione della S. Casa di Loreto mi è grato partecipare e dedicare all’E. V. Rev.ma alcune considerazioni e rilievi tecnici suggeritimi dalle osservazioni che ho potuto fare in occasione delle adunanze della Commissione Pontificia tenute in Loreto nell’Aprile 1921 e nel Luglio 1922.
Il saggio fatto sul pavimento nell’Aprile 1921 ha posto in luce che il muro della S. Casa ha termine a pochi centimetri sotto il pa¬vimento stesso e che il terreno sul quale poggia è disciolto.
Dopo fatta nel Luglio 1922 la demolizione dell’intiero pavimento, si è potuto agevolmente vedere che tutto il muro della S. Casa trovasi nelle identiche condizioni; che anzi in alcun punti si è tro¬vato quasi completamente isolato dal terreno sottostante, da rendersi necessario un immediato provvedimento per impedire nel corso dei lavori il disfacimento. Questo stato di fatto mi suggerisce le seguen¬ti riflessioni che mi sembrano di non poca importanza.
Il muro della S. Casa è costruito a filari orizzontali di pietra congiunti con malta di ottima qualità da formare un unico blocco senza il minimo accenno di cedimento o rottura.
Il negare l’autenticità della translazione della S. Casa porta di necessaria conseguenza che la costruzione di essa sia stata fatta nel luogo ove ora si trova. Ora, come ho detto, i muri della S. Casa quantunque di rozza apparenza, sono di una perfetta costruzione a filari orizzontali di pietra. La loro fattura esige necessariamente u¬na fondazione che ne assicuri il solido appoggio, o almeno una preparazione del terreno per rendere possibile la struttura speciale a strati orizzontali.
Al contrario i muri della S. Casa non hanno alcun fondamento né preparazione alcuna del terreno sottostante che si presenta invece completamente disciolto e polveroso. Si può quindi certamente concludere che la costruzione della S. Casa non può essere stata fatta nel luogo ove si trova.
Di più gli scandagli fatti sul terreno nell’interno della S. Casa nel luogo ove è l’ altare allo scopo di esplorare il principio di una costruzione ivi trovato, hanno posto in evidenza che alla profondità dì pochi centimetri (20=25) sotto il piano ove termina il muro, il terreno è vergine e compatto.
D’altra parte la qualità della costruzione dei muri indica certamente che furono eseguiti da mano abile, e non è verosimile ritenere che se fossero stati costruiti sul luogo, colui il quale avesse immaginato o diretto il lavoro, ignorasse la natura del terreno al punto di trascurare la più elementare regola piantando l’edificio sulla polvere.
Queste riflessioni a me sembra che dimostrino non essere ammissibile che l’edificio della S. Casa sia stato costruito nel luogo ove attualmente si trova, esso dunque vi deve essere stato trasportato.
E’ assurdo il solo pensare che il trasporto in quel luogo possa essere avvenuto coi mezzi meccanici, rimane dunque pienamente confermata la prodigiosa translazione, come ne fanno fede i documenti storici, la tradizione ed il consenso della Chiesa.
Concludo poi col rilevare che è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della S. Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovracaricato, sia pure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato senza il minimo indizio di cedimento e senza una benché minima lesione nei muri.
Con ossequio baciando il S. Anello mi confermo.
Dev.mo Servo
Firmato FEDERICO MANNUCCI
Ecc.mo e Rev.mo Monsignor
ALFONSO MARIA ANDREOLI
Vescovo di RECANATI e LORETO
Dottor Gotti, perchè sprecare energie in inutili appelli, velleitarie richieste?
L’espressione “alcune pietre”, come in mille altri casi,
non dice già tutto?
Saluti.
“Ma ci sono in giro molti materialisti che arrivano a negare la Resurrezione di Cristo e i miracoli connessi a tale resurrezione…”.
Presente!
Chi non crede alla resurrezione è libero di credereatuttoquellochevuole,,,,,
semplicemente non è cristiano!
Non si capisce cosa venga fare qui.
Saluti.
Se non si crede, non c’è da vantarsi. Atei più intelligenti, come Indro Montanelli, dicevano: non ho la grazia di credere, magari prima di morire l’avrò. E speravano, restavano aperti al Mistero.
Borghese pasciuto o giuseppe rigorosamente minuscolo, come preferisci, lo sapevamo tutti
“Agli inizi del 1900, però, nuovi elementi vennero alla luce, e sulla questione poterono formarsi nuove ipotesi. L’archiatra pontificio di Leone XIII, Giuseppe Lapponi, consultando un plico relativo a Loreto negli Archivi Vaticani scoprì un documento risalente proprio all’epoca della presunta “traslazione miracolosa”. Questo documento del 1294, facente parte del Chartularium culisanense (un codice diplomatico di un antico ordine equestre), riporta l’elenco notarile dei beni dotali di Margherita Angeli (figlia di Niceforo, despota d’Epiro) che proprio in quell’anno sposò Filippo II D’Angiò (figlio del re di Napoli, Carlo II). In questo elenco si legge, tra gli altri, Sanctas petras ex dmo Dominae Deiparae Virgini Ablatas (“le Sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio”). Sicuramente è stato un fulmine a ciel sereno per la comunità cattolica: secondo questa, ed altre fonti, quindi, una nobile famiglia bizantina di nome Angeli si incaricò nel XIII secolo di salvare i materiali della Santa Casa dalle insidie musulmane per ricostruire a Loreto l’edificio originale. Non solo si ha una coincidenza dell’anno in cui avvenne questo spostamento (anche i mesi sono molto prossimi –ottobre/dicembre-) ma anche il fatto che la famiglia Angeli avesse dei terreni proprio a Loreto fa pensare. Venuto a conoscenza del documento, il monsignor Landrieux scrisse nel suo diario “Essa [la Santa Casa] è stata certamente trasportata a Loreto dalle mani degli Angeli, ma questi angeli non sono quelli del cielo. Il tempo obnubilò a poco a poco il fatto storico e, agli Angeli di Costantinopoli, la credenza popolare ha sostituito gli angeli del cielo”.”
Si tratta di UN FALSO STORICO e di UNA FALSIFICAZIONE STORICA, già ampiamente confutato e dimostrato nella sua inesistenza: : http://www.lavocecattolica.it/denunciacanonica.pdf
Prof. Giorgio Nicolini
Forse mi sbaglierò, ma tutto ciò che riguarda Maria, a Bergoglio risulta indigesto, sembra quasi allergico più che a Gesù Cristo….ricorda qualcosa ?!
Eppure tutte le volte che parte e ritorna per un viaggio visita e prega nella basilica di Santa Maria Maggiore.
É strano, non si capisce cosa pensa veramente su Maria. O vuole semplicemente accontentare “gli illuminati teologi progressisti” oppure ci prende per il sedere a tutti.
@donna.
Difficile dire se ti sbagli o no. Bergoglio è come una sfera, che, per definizione, è un poliedro con un numero infinito di facce.
Più che una sfera, diciamo che è… una palla!
Ecco perché non si inginocchia, rotola! (Ricordatevi a Częstochowa)
tutti i demoni, al solo sentir pronunciare il nome di Maria, diventano indemoniati (ricordate la Cirinnà quando Salvini baciava la corona del Rosario?, qualcosa di simile…), sbavano, imprecano e poi debbono fuggire, nessun dèmone può reggerne lo sguardo. Quando entrerà in campo Lei (e lo farà, lo ha promesso a suor Lucia) non ci sarà prelato massone che tenga, saranno tutti spazzati via, prelati massoni e loro protettori massoni manovratori dei governi, dei destini dei popoli. Tutti i diavoli dell’inferno nulla possono contro di Lei, figurarsi questi falsi ecclesiastici, questi usurpatori di tutte le sedi cattoliche (hanno occupato tutte le sedi, ma hanno perduto la fede, come diceva S. Atanasio…)
Io avrei una controproposta da fare al Dott. Gotti Tedeschi. Prima di istituire la commissione che indaghi sulla veridicità del miracolo della traslazione della Santa Casa di Loreto, non sarebbe il caso di creare una commissione che indaghi sulla salute mentale del Santo Padre? Al Policlinico Gemelli un ambulatorio attrezzato per fare una risonanza magnetica al cervello sia pure smisurato di un Santo Padre come Francesco ce l’avranno, o no?
“Una Chiesa in uscita… di testa” ha bisogno di “gente squilibrata” dal vertice alla base. O no?
Ah sì è vero, l’ha detto lui. E ha anche detto che guai,guai, preoccuparsi dell’efficienza. Quindi… squilibrio e inefficienza sono i veri doni dello Spirito Santo per sacerdoti e prelati fino al Papa.Per i laici poi va bene tutto, basta che non rompano troppo le scatole.
Non badate a questo personaggio che ha cambiato la pietra agolare col bambù nella foresta.
Well said!!
Mah ? ! Nutro la ” percezione ” che , piuttosto di metter in piedi una vera commissione di inchiesta , il Vescovo di Roma preferirebbe metter in piedi qualche nuovo/antico
cerimoniale per provocare un terremoto devastante che faccia crollare la Casa Santa ( stile Norcia , per chiarire ) –
Il problema più angosciante, se mi posso permettere caro dott. Tedeschi, sta oggi nel malsano e arrogante tentativo di voler omologare il “misterioso agire di Dio” alle nostre esigenze di umana comprensione.
Il concetto di miracolo, come lei fa ben notare, in quanto rivelazione di una insondabile dimensione spirituale, viene drasticamente rigettato perché l’essere umano nella sua grande superbia non riesce ad accettare altre manifestazioni all’infuori di quelle che nel suo raziocinio è in grado di poter “catalogare”.
Siamo di fronte a un “homo arrogans” che nonostante l’evoluzione della scienza non è nemmeno capace di poter replicare un’unghia della sua complessa architettura umana, ma che tuttavia ha l’arroganza tracotante tipica del superbo, di ripetere come lucifero: “non serviam” con la pretesa e l’ardire di ergersi al confronto, anzi allo scontro, con la sapienza infinita del suo Creatore.
In passato era la chiesa che con fede e umiltà cercava di ricucire questa dolorosa lacerazione insegnando all’uomo la venerazione e il rispetto di Dio, oggi anch’essa soggiace al razionalismo minimale della ragione e bolla di mitologia le manifestazioni del sacro adagiandosi sulle comode convinzioni di un mondo unicamente creato per il godimento esclusivo degli uomini…non è più tempo di guardare al Cielo!
A coloro infine che fanno riferimento a questa misteriosa famiglia di nome Angeli dico:
Non sarà mica quella che produce il famoso lievito di birra dal marchio “PANEANGELI” però sulle bustine non è specificato ..meglio ridere!
Alla casa di Loreto ho prestato servizio alla domenica come cappuccino, durante il noviziato.
Ma sono convinto che lo studio scientifico comunque finirebbe come per la Sindone.
Usando poco di scienza e molto di mala fede
BOANERGHES, se è vero che lei è un Cappuccino, mi sa indicare (in maniera almeno approssimativa) la percentuale di quanti nel suo Ordine sono infatuati di Bergoglio e quanti critici.
Glielo chiedo perché ho avuto un’esperienza molto triste su questo argomento, proprio a Loreto. Grazie.
Caro Nonno Asdrubale, nel santuario di Loreto ho avuto anch’io esperienze poco piacevoli e posso dire che esso è custodito da custodi… beh, per l’aggettivo faccia lei.
Sulla Santa Casa gli stessi custodi, lungo il corridoio che costituisce un ingresso laterale alla basilica, hanno affisso una sconcertante spiegazione relativa alla Casetta di Nazareth che davvero fa cadere le braccia. Proprio da loro che dovrebbero cantare le lodi di Dio per aver onorato il nostro Piceno con un miracolo così grande. Addio senso del sacro, né il cuore della gente sa più palpitare di fronte allo straordinario riconoscendo in esso la mano di Dio. Non ci si commuove più di fronte a tanta grandezza.
Ho un tenero ricordo della mia fanciullezza: la mia zia che ogni volta che si andava a Loreto, vedendo i pini curvi e inclinati lungo il litorale dalle parti di Porto Recanati, ci diceva: ” “Vedete quei pini? Sono così perché si sono inchinati al passaggio della Santa Casa”. Che risate oggi a una frase del genere.
Sono stato cappuccino di voti semplici, non perpetui, e ora non lo sono.
Posso solo dire che una forte secolarizzazione ai miei tempi, negli anni 1988-1995, era già presente.
Ho conosciuto buoni frati, altri meno, uno santo (P. Guglielmo di Faenza). Se uno persevera si può fare santo, ma dovrà soffrire molto a causa della mondanizzazione della vita conventuale, scarsa vita di fraternità, pochissime vocazioni, solitudine.
La crisi che attanaglia la Chiesa colpisce tutti gli ordini, anche quello cappuccino, che tanti santi annovera tra le sue file.
Spiace quando qualcuno rimane dispiaciuto dall’esempio non buono di qualcuno chiamato a risplendere in modo particolare della luce divina.
Grazie.
Ai risultati manipolati dell’analisi del Carbonio C14 sulla Sacra Sindone ormai non crede più nessuno, tranne, ovviamente, quelli che nonostante le dimostrazioni che fu una truffa, vogliono crederci
E certo! Si immagina cosa accadrebbe se si riconoscesse al di là di ogni dubbio che l’Uomo della Sindone è veramente il Cristo Risorto? Prima di tutto gli atei , i ladri, i zozzoni, gli assassini, gli sfruttatori dei poveri dovrebbero riconsiderare tutta la loro vita, secondo , gli ebrei dovrebbero ammettere che hanno fatto fuori il Messia!
Sia mai!!
A parte gli scherzi, penso che nostro Signore voglia da noi un atto di Fede, non ci vuole dare la Verità spiattellata su un report scientifico. Non so se sono riuscita a spiegarmi.
Mi sembra che per la Sindone si sia seguito un rigorosissimo protocollo scientifico…. certificato anche dal prof. Luigi Gonella, del Politecnico di Torino, ed all’epoca consulente scientifico proprio in occasione dell’esperimento.
Voler mettere in dubbio lo scrupoloso valore di scienziati validi, solo perché il ridultato non è di proprio gradimento; è pura malafede
Sig. Davide, non è malafede, è la consapevolezza che gli studiosi hanno sbagliato, non so se per malafede (avevano i moventi per cambiare i risultati) o per aver eseguito il test con una frazione del tessuto non idonea. Non si dimentichi che il telo aveva subito un incendio nel XVI secolo ed era stata più volte riparata, anche con toppe. La combustione potrebbe aver alterato i valori del Carbonio14.
D’altra parte , se ci pensa, ad oggi la,scienza non è stata in grado di spiegare come si è formata l’immagine.
In cuor mio so che è quella vera, e aspetto quando arriverà la spiegazione ufficiale, che i cattolici sanno già.
I risultati di quella analisi furono smentiti da altri scienziati, su riviste scientifiche peer reviewed.
Anche da scienziati atei.
Voglio aggiungere: i quali non hanno certo concluso che l’immagine sia di Cristo, ma che l’analisi non è stata corretta.
Le analisi del C14 furono eterodirette e manipolate dalla massoneria. Sono false.
Udite, udite: MARIO che crede alle infiltrazioni e manipolazioni della massoneria nella Chiesa !!!
E perché solamente nella vicenda della Sindone, e non anche nelle dimissioni di Benedetto e nella elezione di Bergoglio ???
MARIO, svegliati del tutto, e non soltanto a metà !!!
Non preoccuparti, che sono già “sveglio del tutto”, forse anche troppo per i vostri gusti.
Io non userò mai la “scusa” della massoneria per attaccare la Chiesa o il Papa.
saluti.
Neppure noi, per nessuna ragione al mondo, attacchiamo mai la Chiesa Cattolica e il Papa Benedetto.
Se ne fossi in grado invierei le foto dei cartelloni affissi alla parete dell’ingresso laterale della Basilica di Loreto… ma non lo sono allora vi trascrivo quanto riportano.
…
“Chi l’ha trasportata?
Secondo l’antica e devota tradizione, sono stati gli angeli del cielo. Secondo un’IPOTESI critico-storica AMPIAMENTE ACCOLTA,sono stati I CRISTIANI ALL’EPOCA DELLE CROCIATE, con l’assistenza celeste, significata dagli angeli. Pio IX dice semplicemente che fu trasportata “per volere divino”
Perché è a Loreto?
(Qui segue una cronaca che si conclude con una “supposizione”)
…“si suppone che sia stato Salvo (allora vescovo di Recanati) a far trasferire nella sua diocesi, a nome del Papa (Celestino V), le “sante pietre” della Casa di Nazaret, provenienti dall’opposta sponda dell’Adriatico.”
Quanto vorrei che quei santi muri fossero nuovamente spostati dagli angeli, lasciando chi invita i fedeli a misconoscere questo manifestamente grande miracolo con un palmo di naso (con l’ardente preghiera ai divini corrieri di spostarla un po’ più vicina a casa mia).
E quello che mi fa rabbia è che la malta che tiene insieme “le sante pietre” è provato che sia originaria di Nazaret… ma cosa non farebbero pur di disconoscere la potenza di Dio!
Una spiegazione scientifica sulla VERITA’ STORICA delle MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA in Internet:
https://gloria.tv/video/9wEziQrg4Stc1LfzvRnqzoqrU
e in https://gloria.tv/video/PZBvFp2TYAgn4qhAvjxpByHeH
e in https://gloria.tv/video/MZjLNsfJnKEo2DXMRqp8XCCuN
Prof. GIORGIO NICOLINI
Grazie per questi video e per le loro esaurienti argomentazioni.
Che Dio la benedica per quello che fa per ristabilire la verità su questo grande miracolo che si può riscontrare materialmente ma che si vuole ridimensionare a evento puramente umano.
Stimatissimo Dr Gotti Tedesci , apprezzo e condivido tutto quello che dice sulla Santa Casa di Loreto.
Una sola considerazione, se pensa che l’attuale delegato della Santa Casa, accolga il suo appello circa la formazione di una commissione “scientificamente indipendente”, penso che probabilmente dovrà aspettare parecchio, almeno non in questa vita.
Le pareti di accesso alla Basilica sono tapezzate di manifesti,
cm 90×70 circa, in cui si accredita con certezza granitica che,
le pareti della Santa Casa sono state trasportate via mare da una famiglia del luogo, di nome Angeli, insieme ad altre ipotesi molto accreditate relative alle solite Crociate ecc. ecc.
(SIC!)
Ho sentito anch’io parlare della famiglia angheli, che pensavo fosse di origine greca, non locale .
Ma ci sono in giro molti materialisti che arrivano a negare la Resurrezione di Cristo e i miracoli connessi a tale resurrezione e quindi, per reazione, comincio a credere alla traslazione miracolosa della casa di Loreto.
Sulla base delle informazioni di alcuni studiosi vorrei riunire in alcuni punti le motivazioni per cui la traslazione della Santa Casa di Loreto non può essere avvenuta per opera umana (punti già toccati dal dott. Gotti Tedeschi e da altri utenti che hanno commentato):
1 – il nucleo originale della Santa Casa è costituito da tre pareti che a Nazareth erano addossate ad una grotta. A Nazareth sono rimaste la grotta e le fondamenta;
2 – misurazioni accurate eseguite a Nazareth e a Loreto provano che la forma e le dimensioni delle fondamenta a Nazareth corrispondono esattamente a quelle della base della Santa Casa a Loreto;
3 – Il tipo di pietre che compongono le tre pareti è lo stesso di quelle esistenti nella Grotta dell’Annunciazione a Nazareth;
4 – l’analisi chimica eseguita su campioni della malta che unisce le pietre delle pareti ha appurato che si tratta di un tipo di malta usata in Palestina 2000 anni fa, mai usata in Italia. È impossibile quindi che le pietre siano state smontate e rimontate più volte in Italia. Le tre pareti, quindi, devono essere state traslate insieme e intere come erano originariamente a Nazareth e come sono ora a Loreto;
5 – assodato quanto sopra, è impossibile che le tre pareti unite siano state trasportate per più di 2000 chilometri per terra e per mare, e senza subire danni. Se si hanno forti dubbi che con mezzi e tecnologie odierne si possa compiere una tale impresa ai nostri giorni, è certo che a quei tempi era del tutto impossibile: “estirpare” (in che modo?) senza danneggiarle tutte insieme le pareti dalle fondamenta, sollevarle, posarle e trasportarle su mezzi terrestri e su navi senza danneggiarle (considerare le condizioni dei mezzi e delle strade di allora e le tempeste cui si va incontro nei viaggi di mare), sbarcarle e trasportarle in un certo luogo senza danneggiarle. Ripetere tali operazioni altre quattro volte senza danneggiarle;
6 – ammettendo per assurdo (solo per fornire un’ulteriore prova della sua impossibilità) che i Crociati abbiano trasportato le tre pareti unite insieme prima in Dalmazia e anni dopo in Italia e smontate e rimontate più volte, come mai di un’impresa di tal genere non è rimasta traccia? Ci sono documenti sulle gesta delle Crociate, sulla conquista di Gerusalemme, ma nemmeno uno ce n’è su un’impresa di gran lunga più sensazionale e difficile (addirittura impossibile) quale questa di cui stiamo trattando. Lasciando da parte la sciocchezza della famiglia Angeli (non dico che non sia esistita), oltre all’informazione che la Casa è stata da loro trasportata, il cronista di questa eccezionale impresa come mai non fa nessun accenno alle difficilissime (impossibili) operazioni di montaggio, smontaggio, trasporto, ecc.?
7. ci sono prove documentate da tecnici e studiosi che in alcune occasioni hanno ispezionato la base delle tre pareti, che il modo in cui si presentavano il terreno circostante e la base delle pareti mostra l’impossibilità che le pareti unite insieme siano state trasportate sul posto con mezzi meccanici: se così fosse stato si sarebbero trovati dei segni relativi al trasporto, alla sosta ed al movimento di mezzi e uomini sul terreno, che invece, essendo « di nessuna consistenza e disciolto e sovraccaricato, seppure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, [risultava] inalterato, senza il minimo cedimento e senza una benché minima lesione sui muri (F. Mannucci, Annali della Santa Casa, 1932, 290) ».
Si dovrebbero vedere tracce di malta diversa (fatta con materiali reperibili nelle Marche) , usata per riunire o riparare le pareti. Da quanto ho appena letto non ci sono.
Preciso e circostanziato. Grazie.
Sono devoto alla BV di Loreto e non capisco questo accanimento pontificio verso tutto ciò che c’è di più sacro e venerabile e verso le manifestazioni soprannaturali con cui il Signore talvolta ci regala segni della Sua presenza. La Santa Casa è molto più vera e verificabile, ad esempio, del riscaldamento globale di origine antropica. Ma il Papa non crede vera la prima, e crede vero il secondo. Davvero il mondo va al contrario.
Pope Francis, modernism with a smile.
sarebbe necessario procedere secondo due diverse direttive :
1) studio scientifico sulla costruzione stessa.
2) analisi delle testimonianze sia precedenti che successive alla traslazione stessa. Ovvero perlustrazione dei documenti relativi alla traslazione presenti in ogni tipo di biblioteca, partendo dalle più inaccessibili, come quelle degli antichi ordini monastici.
Una spiegazione scientifica sulla VERITA’ STORICA delle MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA in Internet:
https://gloria.tv/video/9wEziQrg4Stc1LfzvRnqzoqrU
e in https://gloria.tv/video/PZBvFp2TYAgn4qhAvjxpByHeH
e in https://gloria.tv/video/MZjLNsfJnKEo2DXMRqp8XCCuN
Prof. GIORGIO NICOLINI
Non so il Papa, ma credo, temo che per molti gerarchi attuali una simile indagine non sarebbe desiderabile. Mi riferisco a tutti coloro che hanno accettato, del tutto acriticamente, la dottrina per cui “bisogna distinguere il Cristo della Fede dal Gesu’ della storia…”. Tale postulato, mai ben chiarito ne’ tanto meno giustificato da mezzo secolo e’ utilizzato per svilire ogni ricerca storico- archeologica sulla vita terrena di Gesu’ Cristo. Molti dividono arbitrariamente i miracoli narrati nei Vangeli tra quelli “significativi” dagli altri, considerati aggiunte della “comunita’ primitiva”; per alcuni nemmeno i primi sono accaduti “nella storia”, il loro ruolo e’ quello, appunto di “significare” qualcosa del messaggio cristiano…e si giunge a negare la reale, storica, Resurrezione di NSGC. Sono cose che sappiamo tutti. Figuriamoci quindi quale appoggio trovera’, da parte della dirigenza vaticana questa ( OTTIMA ) proposta; un’ indagine su un miracolo “mariano” (materia altamente pericolosa per l’ ecumenismo) e “medievale” (periodo sospettissimo, tempo di cristianesimo ingenuo e assai poco “maturo”).
Naturalmente spero di sbagliarmi, e che, magari con un aiutino della Vergine, qualcuno in alto loco decida per riprendere le indagini.
P.S. io abito non lontano da Tersatto , prima tappa del viaggio!
speravo che Gotti Tedeschi chiedesse una Commissione di inchiesta sull’ortodossia dottrinale di questo pontificato. Si vede che la – correctio filialis- gli è costata cara….
Se avesse chiesto una commissione di studio sulla Santa Casa di Maometto o di Lutero… forse.
effettivamente, non sempre sono stato d’accordo con Gotti:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2014/02/20/debito-pubblico-tutti-gli-errori-di-gotti-tedeschi/
stavolta sì, ma a Bergoglio che glielo dici a fare?…
È vero. Ho letto che psssato alcune perizie sono già state effettuate e si faceva notare che nel posto dove dovevano essere poste le sante mura, si evidenziava un ammanco nella parete nella roccia che coincideva esattamente con le misure delle pareti della santa cada, e che il tipo di rocvia era lo stesso e proveniva dallo stesso luogo. E che la precisione chirurgica della mancanza della parete nella roccia lascia molti dubbi e riflessioni su come sia stayo possibile a quei tempi fare un lavoro così preciso nella scissione delle pareti dal resto della roccia
caro veritiero, ricordati che molte costruzioni erette ai tempi dei romani sono in piedi ancora oggi, mentre una costruzione che sembrava bella e avveniristica, come il ponte Morandi, è miseramente crollata.
Si si, ma io ci credo fermamente che wuelle mura sono veramente quelle della santa casa.
Riportavo solo quello che hanno detto gli studiosi che hanno esaminato; che il tipo di materiale é lo stesso e viene indubbiamente dallo stesso luogo; che nella roccia manca esattamente una parete della stessa grandezza delle mura della santa casa, wuindi presubilmente quelle mura vengono da li; e che è stato fatto un lavoro di una precisione molto insolita per i tempi che erano ( ma anche le piramidi ancora ci si chiede come sono riusciti a farle )
Riportavo solo ciò che hanno detto gli esaminatori.
Per la traslazione, ovviamente è un atto di fede, come la transustanziazione, sono cose che noi umani non possoamo comprendere ma dobbiamo credere. ( come diceva San Agostino al bambino che voleva mettere il mare intero dentronuna buca con il secchiello. Per la nostra piccola testa “la buca” é impossibile far entrare la sapienza e i misteri di Dio e comprenderli “il mare”. San Agostino ha spiegato cosi il mistero della Trinità l. La stessa cosa vale per la casa di Loreto. Anzi cercare di spiegarlo potrebbe diventare anche segno di superbia )
Per la traslazione è un atto di fede? in che senso? Ci sono testimonianze di come questi tre muri se ne sono andati a spasso in diversi luoghi, ma se anche fossero passati direttamente dalla Terra Santa a Loreto, questa cosa è materialmente riscontrabile e dimostra il miracolo.
Che l’ostia consacrata sia a tutti gli effetti Gesù , carne, sangue, anima e divinità è la fede che me lo dice: è un mistero che io credo con un atto di fede (pur confermato dai miracoli eucaristici)
Non conosco tutta la storia della casa di Loreto e dei vari spostamenti, ho solo letto questa cosa degli studi che hanno fatto. Dovrei approfondire, per nel mio non sapere faccio un atto di fede e credo negli insegnamenti della chiesa. Volevo intendere questo.