LA CONDANNA DI GEORGE PELL, UNA VERGOGNA AUSTRALIANA.
23 Agosto 2019
Marco Tosatti
Ieri su Whattsapp un amico, in viaggio in Israele, ha condiviso un selfie sul mio profilo. C’era lui, ovviamente, e poi una bella donna, che ho conosciuto molti anni fa. Era una ragazzina, e poi ragazza, ed era una mia allieva in una palestra in cui insegnavo arti marziali negli anni ‘90.
Se quella ragazzina di allora avesse deciso, due o tre anni fa, di accusarmi di abusi sessuali su di lei, senza nessun’altra testimonianza o prova a conferma, vivessi in Australia, magari nello Stato di Victoria, e l’opinione pubblica fosse particolarmente avvelenata nei confronti degli istruttori di arti marziali, (come lo è nei confronti dei preti cattolici per la questione degli abusi) potrei trovarmi in galera, con una condanna a sei anni e passa, e vivere l’esperienza di un appello rigettato, a maggioranza (due contro uno).
E a poco servirebbe che molte persone si fossero offerte di testimoniare che era assolutamente impossibile che io avessi in quei locali, percorsi continuamente da gente, e con l’imbarazzo dei vestiti da allenamento pieni di lacci e laccetti e senza aperture, in cinque minuti, fare quello di cui ero accusato.
Sarei stato condannato egualmente, solo sulla parola di chi mi accusava, con un racconto a tratti incoerente, diciannove anni dopo i fatti.
Questa è esattamente la situazione in cui si trova il cardinale George Pell. Oggi, sulla Nuova Bussola Quotidiana, riporto le critiche devastanti alla sentenza del tribunale di Appello mosse dallo scrittore americano George Weigel.
Commenti analoghi, anche se forse meno duri nei termini, sono apparsi anche se giornali australiani.
E in effetti l’idea che una persona – che si ostina a dichiararsi totalmente innocente – possa andare in prigione, e vedersi confermata la sentenza sulla base della sola denuncia, senza una conferma, una testimonianza, (l’altra presunta vittima dell’abuso è morta per overdose senza mai fare cenno al fatto) un’evidenza di qualsiasi genere; e che tutto questo possa essere definito “fatto” da un giudice in un Paese anglosassone, dovrebbe far passare un brivido lungo la schiena agli australiani.
E lo diciamo noi, che quanto a Magistratura sappiamo come stiamo messi.
Per finire con un sorriso questa storia drammatica di persecuzione voglio citare un sito inglese molto spiritoso, Eccles. Eccles afferma che nella probabile causa di canonizzazione di Pell abbiamo già due miracoli. La miracolosa e inspiegabile scomparsa dei paramenti liturgici (non è agevole abusare qualcuno ingabbiati in casula etc.) e il caso di bilocazione: Pell si trovava in sacrestia ad abusare, e contemporaneamente, come hanno detto diversi testimoni, alla porta occidentale della cattedrale a salutare i fedeli.
Non a caso Weigel titola il suo commento la Vergogna Australiana….
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Tag: appello, ferguson, pell, weinberg
Categoria: Generale
Carissimi tutto cio che e’ Staso detto del Cardinal Pell e’ Falso; lo conosco personalmente e Mai avrebbe fatto cio che e’ stato accusato; uomo umile’ ; la vttima ha falsamente dichiarato di essere stato abusato subito dopo la S Messa mentee lui e l’amico bevevano il vino rosso per la cosacrazione ; qui si usa vino bianco: nella cattedrale dopo la S Messa si usa uscire fuori salutare I fedeli , personalmete alcune volte ho dovuto aspettare mezz’ora ) la sacrestia e un luogo aperto con tante porte e molto affollato , il cardinale era sempre accompagnato da un sacerdote per aiutarlo a svestire or vestire I paramenti sacri; il governo del Vitoria e’ Della sinistral fa di tutto per distruggere la chiesa e poi lui e’ stato uno dei 13 che firmarono la lettera Protesta di Amoris Letitia quindi nemici ovunque, Grazie Signor Tosatti la seguo sempre con interesse anche Socci molto bravo ; sono tempi oscuri c’e bisogno di tanta preghiera
Guardate questa foto del Cardinale Pell. C’è tanto bisogno di pregare per lui e di vicinanza umana con lettere come hanno detto Milli ed Errata Corrige.
https://www.theguardian.com/australia-news/2019/aug/10/cardinal-george-pell-purported-letter-from-prison-sparks-investigation
Per quello che possono valere, le mie preghiere le ha di sicuro.
Per Milli ed Errata Corrige. Se il centro di detenzione definitivo per il Cardinal Pell, sarà l’ Hopkins Correctional Center , il suo indirizzo sarà questo :
https://www.corrections.vic.gov.au/prisons/hopkins-correctional-centre
Per Milli ed Errata Corrige in merito all’indirizzo della prigione per scrivere al Cardinale Pell .Vi allego un recente articolo (21 agosto)in inglese che sin dalle prime righe fa capire chiaramente che la sua attuale detenzione nella prigione attuale ( che non ho scoperto quale sia) è solo provvisoria. Questo in quanto è probabile ( likely) che venga trasferito in una prigìone dovo sono detenute persone che hanno commesso REATI SESSUALI e di ALTO PROFILO CRIMINALE. Capito che aria tira ? Inoltre allego articolo dei primi di Agosto della Bussola che racconta il macello che è venuto fuori per l’uscita dal carcere e pubblicazione di una presunta lettera del Cardinale Pell ( parlava solo di argomenti religiosi ma evidentemente a lorsignori la cosa non andava bene….). Questo per dire che , secondo me, con l’aria che tira, molto difficilmente il Cardinal Pell potrà in futuro ricevere lettere. Perché lo trattano alla stregua del capo di Cosa Nostra o di un terrorista di Al Qaeda . Comunque vedremo e soprattutto nel frattempo preghiamo per lui. Saluti .
https://www.abc.net.au/news/2019-08-21/george-pell-likely-jail-hopkins-correctional-centre-ararat/11435466
http://lanuovabq.it/it/lettera-di-pell-siluro-al-sinodo-sullamazzonia
Ecco un secondo articolo sulla probabile futura prigione del Cardinale Pell che era l’articolo di cui parlavo prima
https://www.9news.com.au/national/george-pell-prison-where-ararat-sex-abuse-conviction-catholic-church-cardinal-victoria-news/689e9b25-61bf-4c31-98f6-be2d523753c7
Nel secondo articolo dice testualmente prigione per SEX OFFEDERS and HIGH PROFILE CRIMINALS…….
Ma sarebbe possibile scrivere al Card.Pell per dargli un po’ di sostegno morale? Come si può fare, dove lo trovo l’indirizzo?
Grazie a chi puopuò illuminarmi
Grazie a chi può illuminarmi.
Il trait d’union è sempre lo stesso: il progetto massonico di distruggere la Chiesa Cattolica contraria ai loro principi. Usano tutti gli espedienti: ieri sera su Telenorba, durante il programma di intrattenimento comico e musicale “Portati una sedia” i comici Pablo e Pedro hanno inscenato una parodia dove uno di loro era Dio Padre. Battute invereconde e blasfeme che hanno prodotto risate ed applausi tra la moltitudine di spettatori. Quanti battezzati cattolici tra loro? Io ho avuto la reazione di cambiare immediatamente canale televisivo offeso nel profondo ma quanti spettatori si sono ribellati?Magari tra la folla potevano esserci pure alcuni parroci del paese che hanno riso e battuto le mani. I comici avrebbero il coraggio di fare la stessa comicità su Allah? Il lavaggio cerebrale voluto dal pensiero dominante imposto dai vertici massonici sta sortendo notevoli risultati: usano tutte le strategie e tutte le armi. Mi risulta che anche Pell si sia ribellato contro il Pensiero Dominante operante in Vaticano. Signore vieni presto in nostro aiuto!
Perché si chiama George. Si chiamasse Jorge, sarebbe sullo scranno del giudice.
Il dott. Tosatti, nel titolo del suo articolo, ha definito giustamente “una vergogna australiana” la condanna in appello del card. George Pell. E anch’io concordo pienamente sia sul titolo che sul contenuto.
Alcuni (o parecchi) commentatori di questo blog, invece, la “vergogna” la vorrebbero attribuire al Vaticano o addirittura al Papa, commettendo a mio parere un’ulteriore ingiustizia, prima di tutto contro lo stesso Card. Pell.
Facendo passare questo messaggio infatti, che ritengo assolutamente falso (fino a prova contraria), si rischia di aggravare ulteriormente la posizione del Card. Pell, per i due seguenti motivi:
– Prima di tutto, questo tipo di dietrologie rischia di dare una mano, per il prossimo e più alto grado di giudizio, a quella pseudo-giustizia australiana, che potrebbe sentirsi maggiormente libera da condizionamenti nel condannare definitivamente il Card. Pell (sentendosi le spalle coperte persino dal Vaticano, come insinua qualcuno).
E così anche l’Alta Corte potrebbe cedere più facilmente a quella maggioranza dell’opinione pubblica che odia sia Pell (tacciato come troppo conservatore e omofobo) sia la Chiesa cattolica in generale, unico baluardo alla cultura dominante (non a caso i più accesi forcaioli di Pell appartengono al mondo gay).
– In secondo luogo, con queste insinuazioni complottiste a carico del Vaticano, non si fa altro che gettare discredito non solo sull’intera Chiesa cattolica (dando un ulteriore boccone avvelenato all’opinione pubblica), ma di conseguenza anche sulla stessa comunità cattolica australiana, la più vicina e attiva nel sostegno e nella difesa del Card. Pell.
Vorrei ricordare inoltre come i “veri” amici del Card. Pell, in Australia (giornalisti, politici, ecclesiastici, ecc.) non abbiano mai nemmeno preso in considerazione le vergognose (secondo me) illazioni avanzate qui da qualche commentatore.
Pace e bene.
Lasciando perdere le ipotesi complottarde, dovrai ammettere però che in merito a tutta la faccenda il Vaticano ha tenuto un profilo insolitamente e indecentemente basso (per usare un eufemismo).
E adesso non vermi a dire che l’ha fatto per non danneggiare il cardinale…
Gent.Sig.Mario, lei dice bene, però come spiega il diverso trattamento, direi protezione, tenuto per alcuni prelati pesantemente inquisiti come il mons. Zanchetta o che davano scsndalo come mons. Ricca? Per loro il Vaticano si è speso (molto prima di attendere il risultato -o l’inizio- di un processo civile) per attirarli in Italia, al sicuro da processi e scandali, dando loro importanti funzioni, che era meglio assegnare a personalità dalla moralità specchiata.
Per George Pell non hanno speso una sola parola di difesa, anzi.
Lei poi giustamente afferma che il mondo gay odia Pell, pensi allora a quanti alti prelati in Vaticano lo sono, protetti dal “chi sono io per giudicare”, a cominciare proprio da mons. Ricca che dava scandalo convivendo con un uomo .
Il card. Pel ha rinunciato ad ogni immunità mentre per altri si è creato un post ad hoc per ottenerla.
Rispondo a lei MILLI e anche a SHERDEN.
Sono convinto che il Card. Pell abbia deciso autonomamente di andare in Australia, per difendere la sua innocenza e fugare qualsiasi ombra o sospetto (fosse anche di una eventuale protezione del Vaticano) attorno alla sua persona.
Penso anche che il Vaticano ritenga, al pari di me e di lei, che Pell sia innocente (almeno al 99%, lasciando un 1% all’imponderabile) e che tuttavia reputi controproducente per Pell una qualsiasi presa di posizione ufficiale. Questa infatti verrebbe (quasi) sicuramente interpretata dalla giustizia e dall’opinione pubblica australiana (prevalentemente ostili a Pell e alla Chiesa cattolica) come un’ingerenza indebita, meritevole di condanna e pertanto dannosa per lo stesso Pell.
Riguardo invece agli altri nomi da lei citati, non ho elementi sufficienti per formulare un giudizio minimamente obiettivo e non condizionato, anche qui, da possibili illazioni e inquinamenti di parte.
Ritengo comunque il comportamento del Card. Pell un esempio per tutti.
Tra parentesi poi ricordo che la frase di Papa Francesco “chi sono io per giudicare” viene spesso citata a sproposito, e volutamente incompleta, da chi ha qualche interesse per farlo. La frase completa infatti (“Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla ?”) assume tutto un altro significato (secondo me conforme al Vangelo) da quello che comunemente si vuole far intendere.
Pace e bene.
“…reputi controproducente per Pell una qualsiasi presa di posizione ufficiale…”
ci avevo scommesso (mi piace vincere facile). Sicché, stando alla mercé dell’umore dei forcaioli, la Chiesa non dovrebbe dire nulla di nulla, al di fuori delle prese di posizione che piacciono ai salotti della gente che piace. E a cosa serviva allora la sospensione dalle funzioni religiose? A farsi ancora più amico il populino dei suoi carnefici? E con lo splendido risultato del più classico dei “cornuti e mazziati”.
E cosa farebbe se – Dio non voglia – il cardinale fosse condannato definitivamente? Accetterebbe supinamente un verdetto palesemente assurdo, abbandonando Pell al suo destino (e senza manco l’ombra di un processo canonico), o si sbraccerebbe a dire (con un inesistente senso del ridicolo): “noi siamo convinti che è innocente ma non ve l’abbiamo voluto dire prima”?
Il Vaticano, quando gli interessa, chiama a sé tutti quelli che hanno conti in sospeso colla giustizia: e dentro le mura, nessuno li tocca (a parte la cricca gaia).
Pell è stato mollato lì, anzi gli hanno detto: vai, vai ad immolarti.
Due pesi, due misure.
Condividendo le considerazioni dell’articolo e dei commentatori che mi hanno preceduto, credo che non si possa definire soltanto “australiana” una vergogna che dovrebbe scuotere tutti i membri– senza eccezione alcuna – della gerarchia ecclesiastica, facendo scorrere anche lungo le loro schiene quel brivido che forse non riescono ad avvertire per le temperature torride di questa stagione “infuocata”, non solo in senso letterale.
Brucia l’Amazzonia; ho letto che gli incendi da gennaio ad oggi hanno fanno registrare un notevole incremento rispetto agli anni scorsi, ma che – sempre – nel periodo luglio-ottobre il fenomeno si è ripresentato con livelli preoccupanti. Se ne parla ora… a poco più di un mese dall’ inizio del Sinodo fin troppo discusso e preceduto da polemiche, contestazioni e rilievi oltremodo significativi mossi da prelati di alto rango e “di spessore”, fra cui il card. Pell che, dal carcere con una lettera ai suoi sostenitori datata 1 agosto e pubblicata sui social dopo qualche giorno, si diceva turbato dall ‘ IL e dalla confusione che regna nella Chiesa.
http://lanuovabq.it/it/lettera-di-pell-siluro-al-sinodo-sullamazzonia
Dopo il “siluro”, il rigetto dell’Appello…coincidenza?…
Mentre si rileva la mancata difesa – in assenza di un’opportuna indagine sul “caso” che si sarebbe dovuta avviare fin dalle prime avvisaglie di uno scandalo che tutto lasciava presagire sarebbe potuto deflagrare – oggi spunta invece – a sorpresa per me, non riesco a spiegarmene il tempismo – una nota della Conferenza episcopale venezuelana in difesa del sostituto della Segreteria di Stato, mons. Peña Parra da quelle che vengono ritenute “accuse false”. Un lunghissimo comunicato con l’obiettivo dichiarato di difendere il papa che sarebbe il vero bersaglio di tali e tanti attacchi… bah! altre nubi all’orizzonte consigliano di sfoderare l’ombrello?
Intanto: il card. Pell deve accontentarsi della “concessione” del diritto a difendersi con il ricorso all’Alta Corte, riconosciutogli con il comunicato della Sala Stampa, con il quale non si è mancato di dichiarare per l’ennesima volta “vicinanza alle vittime”. Quali vittime? sarebbe interessante – e ancor di più: doveroso – ascoltarle veramente e sentire dalla loro viva voce come si sia manifestata e si manifesti in concreto tale “vicinanza”.
Ed è stato ribadito che: «la Congregazione per la dottrina della fede attende gli esiti del processo in corso e la conclusione definitiva di tutti i gradi di giudizio prima di occuparsi del caso». Non capisco se e come funzionino organi preposti, autorità e tribunali vaticani vari…
Gli incendi in Amazzonia mi ricordano quello che ha devastato la cattedrale di Notre Dame di Parigi all’inizio della settimana santa scorsa… e la puzza del fumo che rende l’aria irrespirabile…
Caspita!
E io che vi credevo esperti solo di incenso, turiboli e santi…
Invece vi scopro profondi conoscitori anche del diritto e della procedura penale australiana.
Che in questo caso ricorda molto quella n uso nei Paesi che Lei predilige, come l’Unione Sovietica ateissima di Stalin.
A giuseppe rigorosamente minuscolo,nell’occasione borghese pasciuto, evita di fare altre figure da sciocco. Nr hai già fatte tante.
Sai com’è, finora eravamo abituati a veder condannare qualcuno in base a prove, e non è che si debba essere grandi esperti di diritto per capirlo. Ma immagino che per te siano cosette superflue.
Caspita!
E io che ti credevo esperto solo di sindacato, cortei e partito…
Invece ti scopro profondo conoscitore anche della dottrina cristiana…
Non mi pare di avere mai detto una parola sulla dottrina cristiana, argomento privo di qualsiasi importanza per la mia personale esistenza.
A giuseppe rigorosamente minuscolo, nell’occasione borghese pasciuto, tu dici: “…dottrina cristiana, argomento privo di qualsiasi importanza per la mia personale esistenza”.
Guarda che è la tua “personale esistenza” a considerarti privo di qualsiasi importanza.
Quindi evita di mostrare quanto sei scioccone.
(Approfitto per ringraziare wp_7512482 per lo sforzo che fa per ingentilire i termini che uso)
Bravo! Vantarsi della propria ignoranza è una sublime dimostrazione di intelligenza, nevvero?
Solo mi chiedo: se la dottrina cristiana è per lei priva di interesse, che ci fa lei qui?
Come dire: non so giocare a calcio, quindi commento le partite di Balotelli e Totti.
Boh.
E attenzione: non ho detto che non conosco la dottrina cristiana (come il 90% degli italiani, sono battezzato, ho fatto comunione e cresima… e poi, quando ho potuto scegliere, mi sono fermato), ma che non influenza in alcun modo la mia vita e le mie azioni. E perciò non ci perdo tempo.
Infatti hai tentato di dirne qualcuna ironica sul diritto (e ti è riuscita piuttosto maluccio).
A giuseppe rigorosamente minuscolo, nell’occasione borghese pasciuto, tu dici: “E attenzione: non ho detto che non conosco la dottrina cristiana…”.
Anche questo non hai bisogno di specificarlo, si vede benissimo che non la conosci.
Beh. Quella italiana non è per niente differente, basta vedere il caso del politico cattolico Formigoni. Condannato di fatto se da nessuna evidenza,
Vabbè… adesso non esageriamo… saluti. Massumiliano
Adesso, con molto tempo libero e non avendo più niente da perdere, speriamo che il cardinale Pelle possa scrivere un libro dove metta nero sul bianco tutto quello che sa sulla setta dell’antipapa. Salverebbe l’onore del cardinalato.
Lo dice così , senza vergogna ?
Ben detto ! Non basta il Vaticano a condannarlo; questo rincara la dose, condannandolo a scrivere quello che vuole lui. E giustizia sia fatta…
Una ventina d’anni fa mi capitò d’imbattermi in una australiana la quale era furibonda contro la Chiesa cattolica perché, a suo dire, favoriva la diffusione dell’AIDS proibendo l’uso dei profilattici.
Questo mi fa pensare che in Australia ci sia un discreto sentimento anticattolico.
So bene che gli australiani sono parecchi, tuttavia temo che questo genere di idiozie spacciate per profonde verità sia molto radicato laggiù.
Come in tutto l’Occidente, del resto, Italia inclusa.
Tra parentesi: un cardinale legalmente è l’equivalente di un principe, mi piacerebbe sapere se, qualora fosse stato accusato un principe Windsor, i tribunali avrebbero agito con altrettanta severità.
E mi colpisce inoltre il fatto che le gerarchie ecclesiastiche, anziché aprire un procedimento giudiziario secondo il diritto canonico, stiano ad aspettare l’esito di quello civile. Tosatti, lei che conosce l’ambiente, che ne pensa?
Sono interessato anch’io all’autorevole opinione del buon Tosatti.
Peraltro sul fatto che il card. Pell sia stato dato in pasto alla giustizia australiana, scaricato come un parente fastidioso, e che – al contrario – qualche prelato sudamericano ben più che sospettato di abusi sessuali sia stato chiamato a servire in vaticano per evitare l’estradizione, mi pare che dica tutto.
Un cardinale legalelmemte è l’equivalente di un principe…
Se non sbaglio ciò venne sancito nel Concordato del 1929 tra il Regno d’Italia e il Vaticano…
Non so se questo possa valere anche in Australia.
In Italia era valido anche prima del 1929.
Non so in Australia, ma evidentemente, se la Santa Sede considerava i cardinali come dei principi, avrebbe dovuto farsi valere anche altrove.
Qui Pell ha rinunciato alla sua immunità tornando in Australia e facendosi processare. Ma ciò non toglie che l’atteggiamento del Vaticano sia alquanto ambiguo, del genere: non non diciamo che sia colpevole, lo dicono loro, noi ci adeguiamo senza pronunciarci…. Il classico atteggiamento di chi è debole e si rimette al giudizio altrui sperando che non gliene vengano troppi danni.
Oppure l’atteggiamento di chi vorrebbe togliere di mezzo un rompiballe ma, non osando farlo apertamente, si affida al lavoro sporco dei suoi nemici.
Tanta solerzia e accondiscendenza nell’accettare in tutta fretta la richiesta coraggiosa di Pell a tornare in Australia per difendersi da accuse tanto infamanti quanto inconsistenti, senza neppure una parolina (dico una) di solidarietà né di giudizio di merito su fatti e accuse tanto note quanto ridicole, mi pare che faccia il paio con la stessa solerzia con la quale è stato liquidato Muller, licenziato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in fretta e furia qualche giorno prima di Natale, assieme ai suoi collaboratori, senza neanche un refolino di vento di preavviso, con motivazione ridicola: aveva raggiunto i 75 anni. In compenso quelli “amici” sono ancora lì, anche se tale limite lo hanno superato abbondantemente.
Scismatici, altaristi, sgranarosari di che vi meravigliate? Se n’erano accorti già 2 mila anni fa, come funziona:….superior stabat lupus…….. Al massimo possiamo osservare che oggi, il Lupo ha ornato il pelo con una toga.
G.Vigni
Una pagina nera della giustizia australiana. Con il secondo grado di giudizio potevano rimediare, ma ha prevalso altro interesse. Chi tocca lo IOR resta castigato, nonostante le tante rassicurazioni su riforme e trasparenza finora millantate dal Sommo Imbroglione. Ma verrà il giorno della Verità e della Giustizia.
Il problema non è l’Australia, provincia periferica. Il problema è la putrefazione di un Occidente apostata, che odia a Cristo e a se stesso e non osa neanche guardare in faccia il suo assassino e dire il suo nome. Jam fetet.
Prove tecniche di dittatura.. dove il tuo grado di presunzione di innocenza dipende dalla veste che porti e dalle idee che esprimi. Vedi alla voce omofobia (e modestamente in Emilia Romagna non ci facciamo mancare niente). In futuro prevedo purtroppo dieci, cento, mille Pell.
A dire il vero, ciò che sconcerta maggiormente non è tanto la sentenza (che è palesemente fuori da ogni principio basilare del diritto, sia per come è stato prospettato il fatto addebitato sia per come ci si è arrivati).
No, è il silenzio assordante, se non la connivenza con il sistema, da parte di chi avrebbe dovuto difenderlo istituzionalmente, vista l’assurdità dell’impianto accusatorio. Non si tratta solo di vigliaccheria (e sarebbe già grave), si sente proprio la puzza della compiacenza soddisfatta dell’aver lasciato fare che altri togliessero di mezzo un “nemico”. Il Grande Mentitore è soddisfatto (tanto più che un alto rappresentante della congrega dei conigli ha pure detto tanto non esiste).
La condanna arriva dalle sacre stanze. Si servono dalla mano massonica… Un senso di gratitudine per aver portato un uomo a ” cui piacciono le idee stravaganti del mondo” sulla cattedra più alta della Chuesa cattolica. Pell, pagherà come monito per chi di voglia mettere contro la nuova Chiesa. Ne fa condannare uno per educarne 119. Buona fortuna cardinale Pell.
Sul caso Pell, che seguo da tempo, anche consultando giornali australiani online, vorrei dire diverse cose, ma non ho alcuna competenza giuridica, per cui mi astengo.
Invito, però, a leggere l’articolo scritto da Padre Ariel per l’Isola di Patmos. Interessante e gustoso.
Guarda, se stiamo parlando di Diritto in una paese di tradizione occidentale e democratica, non è che bisogna essere grandi esperti: essere condannati solo in base a una testimonianza – a vent’anni dai fatti – che non ha NESSUN supporto di prova, anzi è incredibilmente contraddittoria e non sta in piedi neanche tecnicamente, beh, questo andazzo appartiene tipicamente a due specie: le società totalitarie (come ben insegnato da Robespierre in poi e magnificamente eseguito dai vari Beria di ogni tempo) e quelle shariatiche, dove ancora oggi basta la denuncia di blasfemia per essere consegnati al carnefice.
Perfino i tribunali dell’Inquisizione prevedevano maggiori garanzie per gli imputati.
La sentenza condanna di Pell è stata decisa o incoraggiata in Vaticano, dopo le sua richiesta di indagine su operazioni sospette .. Uno dei filoni su cui è stato anche cacciato il revisore Milone e il vice direttore Ior , Mattietti. Cacciare i mercanti dal tempio può costare molto caro ., caro cardinale Pell. Non ha mai parlato con ex presidente Ior gotti tedeschi ?
Anche il dottor Ettore Gotti Tedeschi dovette soffrire parecchio ,e anche lui ,come il Card. Pell si era occupato di finanze vaticane.
Una coincidenza?
Non credo molto…
Tempo fa ho acquistato un libro mi pare edito da Fandango sulle varie sette presenti in Italia Oggi. Nei capitoli finali si parlava di una nuova legge sulla libertà religiosa che, qualora venisse approvata restringerebbe in modo sensibile l’autentica possibilità di scelta
Fino ad oggi con il governo gialloverde la possibilità di approvazione di questa nuova legge era piuttosto remota. Ma se si dovesse passare al governo giallorosso le probabilità di approvazione potrebbero aumentare notevolmente. Quindi, preghiamo il Signore in questi giorni perché i rossi ed i loro amici pentastellati non riescano a raggiungere il loro scopo.
Cosa dice quella legge in comcreto ?
Qui c’è tutto: diagnosi e terapia; passato, presente e futuro.
https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/
E basta con queste false profezie e false apparizioni.
No, no, continua…
Solo che non esiste il corpo mistico degli istruttori d’arti marziali. Una parte eminente della chiesa sta soffrendo a causa di tutti quelli che la stanno facendo franca.
Ieri, mi sono permesso di ri postare un post di uno che non conosco, ma che, oltre alla foto della benedizione di Pell, riportava la sua esperienza, definendolo martire. Non l’avessi mai fatto, una amica di lunga data, ora sacerdotessa di una Chiesa sorella mi ha tolto l’amicizia, altri mi hanno coperto di insulti, anche un ex prete! Quanti altri hanno letto e disprezzato la mia scelta. Siamo veramente messi male, vorrei tanto sapere da queste persone cosa dicono di McCarrik, del silenzio del Papa, e di tante altre tristi situazioni nella Chiesa e nel mondo. Sicuramente è tempo di preghiera.
“sacerdotessa di una Chiesa sorella…?”.
Sempre o solo a carnevale?
“sacerdotessa di una Chiesa sorella…?”.
Sempre o solo a carnevale?
“Sicuramente è tempo di preghiera”.
Sicuramente è tempo che ‘sti falsi amici li mandi af(puntini puntini). E trovati veri amici (si trovano, si trovano)!
Non so di che “chiesa sorella” possa trattarsi, dato che ammettono il sacerdozio femminile, (direi quindi distante dalla chiesa cattolica, probabilmente anche in altre cose), comunque sia la viva come un guadagno, ora sa che chi reputava amico non lo era….non tutto il male vien per nuocere e forse quella che ora vede come una cosa negativa, magari è un inizio, il Signore stupisce sempre.
Il card. Pell paga il suo essere un vero consacrato a Cristo. E il mondo non lo apprezza. Poi che la magistratura australiana faccia parte della stessa genia che è in tutto il mondo ciò non sorprende.
Colpevole o innocente solo una cosa é certa, che fra centinaia di pedolifili e abusatori seriali che sono stati smascherati, lui È l’unico che sta in galera. Gli altri stanno tutti a piede libero anche se ci sono alcuni che si sono autodichiarati colpevoli e altri casi talmente evidenti che sono stati ridotti allo stato laicale…tipo maccarrick e compagnia bella. Quale é la differenza? PerchéPell é l’unico in prigione? Gli altri hanno fatto lo sbaglio di rocorrere slla giustizia della chiesa invece di quella civile?
E poi la condanna é troppo bassa per essere considerato colpevole, nel senso se è colpevole 5-6 anni sono pochi. Non conosco la legge in Australia, ma credo che per pedofilia almeno 10 anni si dovrebbero dare. Questa condanna troppo bassa puzza. Come se l’hanno data bassa alposta perché non c’è l’evidenza.
L’uso politico della magistratura era già vecchio ai tempi di Catilina
Sono pienamente d’accordo con Alessandro. Aggiungo il sospetto che i Pastori locali non siano estranei al pensiero unico che ha portato al verdetto … D’altra parte che cosa ci si può aspettare da una “giovane” democrazia imbibita di anglicanesimo?
Dell’Australiano in realtà sappiamo poco. All’inizio era una colonia inglese e ancor oggi credo faccia parte del Commonwealt. Ovvero gli abitanti erano anglicani, ma non credo fossero particolarmente religiosi essendo molti di loro dei deportati che in tal modo venivano per così dire amnistiati dalla giustizia inglese.
Ho anche sentito dire che oggi l’ecumenismo tra i vari gruppi cristiani abbia preso campo. Se il nostro cardinale si fosse appunto opposto a questo ecumenismo inclusivo, noi come facciamo a saperlo?
Il Signore è stato condannato perché si è dichiarato Figlio di Dio.
Oggi si condanna chi si dichiara seguace della vera dottrina del Figlio di Dio.
Ma quello che fa soffrire ancora è il bacio di Giuda, ieri come oggi.
Pell si è dimostrato, sia nell’amministrazione delle finanze vaticane prima, che nella difesa della retta dottrina nei sinodi sulla famiglia poi, apertamente aniti-bergogliano. e bergoglio gliel’ha fatta pagare servendosi del braccio secolare australiano. Questa è la verità e non c’è altro da aggiungere.
lo credo anch’io
….è stato raggiunto dalla misericordina!
Stava indagando sulla provenienza e sulla destinazione di parecchi soldi transitanti dallo IOR. C’è gente che è morta per molto meno.
si ,questa è la verità.Personaggio scomodo nel porcellum -vaticano è stata una grande occasione per toglierlo di mezzo.Dio paga…senza dire quando.