ROMANA VULNERATUS CURIA: LA MISERICORDIA DI SANTA FAUSTINA È DIVERSA DA QUELLA DI PAPA BERGOGLIO.

29 Aprile 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stlum Curiae, troll vari e sgridatori di Tosatti e dei frequentatori del blog, Romana Vulneratus Curia ci ha inviato una riflessione post-messa domenicale. Nella memoria della domenica della Misericordia, quella vera, proclamata da San Giovanni Paolo II. Buona lettura.

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Caro Tosatti, allego la rubrica giornaliera <il santo del giorno>, per ricordare ai lettori di Stilum Curiae che oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) è la festa della divina misericordia, che gesu’a Santa Faustina chiese che venisse celebrata solennemente in tutta la chiesa. Lo ricordo perché oggi alla messa delle ore 11 nella chiesa parrocchiale del paese dove vivo non è stata neppure ricordata, nessun cenno. Leggendo nel sito allegato (santi e beati) ho trovato una considerazione forse esplicativa. la misericordia a cui Gesù si riferisce parlando a Santa Faustina, non è la misericordia di Bergoglio, infatti : <Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre” >.Certo questo non é quello che insegna l’attuale pontefice quando parla di misericordia….

(RVC)

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I santi del 28 Aprile 2019

 DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA    

“Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L’Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa.” (Gesù a S. Faustina)  …

E’ la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”. Negli anni successivi – secondo gli studi di don I. Rozycki – Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore”. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.

Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”.

La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere”.

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:

– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;

– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.

“Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta”.

La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:

– “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” – ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: “la remissione totale delle colpe e castighi”. Questa grazia – spiega don I. Rozycki – “è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest’ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (…). E’ essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l’ha innalzata al rango di “secondo battesimo”. E’ chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia”. La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione – come dice don I. Rozycki – può essere fatta prima (anche qualche giorno). L’importante è non avere alcun peccato.

Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che “riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia”, poiché‚ “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto”. Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:

– tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;

– Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni – sia alle singole persone sia ad intere comunità;

– tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia.

Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.

Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l’introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.

Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia – Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.


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47 commenti

  • Tiziana ha detto:

    A proposito di misericordia. Non si dice nulla qui di Vincent Lambert? Un orrore. Condannato a morire di fame e sete. La Cedu approva. Ora resta solo la commissione ONU per le disabilità. Ma servira?

  • Diana ha detto:

    Questa grazia particolarissima che il Signore ha concesso per la celebrazione della sua Misericordia davvero è come un secondo battesimo. La domenica dopo Pasqua si chiamava una volta domenica in albis depositis , perché era quella in cui i catecumeni che avevano ricevuto il battesimo nella veglia di Pasqua deponevano la veste bianca ricevuta nella notte santa. Veramente nella Chiesa tutto si tiene e Dio, che è Amore e Sapienza infiniti, ha memoria di tutte le nostre preghiere, di tutto quanto ci è stato trasmesso e noi a nostra volta dobbiamo trasmettere.

  • FEDERICO ha detto:

    Nella omelia della mia Parrocchia, a Roma, neanche un accenno…boh

  • Tiziana ha detto:

    Una nota positiva da noi la festa è stata celebrata. Sono a Varese lombatdia.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Dio è Misericordioso, ma per ottenere la povertà bisogna pentirsi e chiedere perdono, e queto si dimostra con la riparazione: se non c’è riparazione il pentimento ed il perdono è puro teatro.
    Dio non può avere Misericordia con Satana perché Satana né chiede perdono né si pente né ripara: ilprofetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco gli mette molto teatro chiedendo perdono ed al pentimento, ma è falso perché non c’è riparazione.
    Se non c’è riparazione il perdono si trasforma in pura formalità ed il pentimento in falso, falso pentimento: teatro, ma anche teatro del cattivo.
    Saluti.
    https://www.youtube.com/watch?v=RQAdUKj1nLc

    Estimado Director:
    Dios es Misericordioso, pero para obtener esa misericordia hay que arrepentirse y pedir perdón, y eso se demuestra con la reparación: si no hay reparación el arrepentimiento y el perdón es puro teatro.
    Dios no puede tener Misericordia con Satanás porque Satanás ni pide perdón ni se arrepiente ni repara: el profetizado “Pastor necio y Falso profeta” Francisco le pone mucho teatro al pedir perdón y al arrepentimiento, pero es falso porque no hay reparación.
    Si no hay reparación el perdón se convierte en pura formalidad y el arrepentimiento en falso, falso arrepentimiento: teatro, pero además teatro del malo.
    Saludos.
    https://www.youtube.com/watch?v=RQAdUKj1nLc
    Saludos.

  • Iginio ha detto:

    Quella di non menzionare la Domenica della Divina Misericordia è una vecchia questione. Anche i prelati del Vaticano non ci credono, una volta sentii uno della Gregoriana ribattermi: “presunte apparizioni” dopo che io gli avevo citato le apparizioni di santa Faustina. In Vaticano ce l’avevano anche con papa Giovanni Paolo II, sicché quando egli ha introdotto questa celebrazione hanno fatto finta di niente prendendolo in giro alle spalle. Il clero attuale, poi, mediamente non crede alle rivelazioni private, col pretesto della cautela ma in realtà per fastidio e invidia. Un altro pretesto è che tanto anche prima si invitava alla conversione e dunque non ci sarebbe bisogno di questa celebrazione speciale.
    Una testimonianza di ieri. Ero a messa nella cattedrale di Cefalù: nessun sacerdote a confessare (malgrado nel sito internet fosse riferito che uno ci sarebbe stato) e nessuna menzione della Divina Misericordia. Ed era una cattedrale. Immagino che in altre cattedrali le cose non siano andate diversamente.

  • giovanni ha detto:

    Un “aggancio al tema Misericordia:In poche chiese ho udito ricordare,pregare per i milioni di Cattolici martiri odierni:in India,Cina,Medio ,estremo Oriente senza contare di chi testimonia la propria Fede qui tra noi…..Questi sono parte viva e sofferente del Corpo di Cristo,oggetti della Misericordia non i gommonari ,gli ecologisti e simili.Tra le intenzioni mensili della preghiera al ss Cuore di Gesù ,in Aprile ho udito ricordare i medici senza frontiere che lavorano in missione…….ma non quei nostri fratelli vittime dell’ISIS,dei Mussulmani,Buddisti,Massoni,Induisti ecc.PERCHé???
    Sembra che i nostri “pastori”,pilotati dal Vaticano siano preoccupati solo di ingraziarsi i potenti (governo CInese,i Mussulmani,gli straricchi global che governano la UE,i dittatori dell’America Latina ecc.).E’ come succede in Italia:massima attenzione ai clandestini marittimi e completa disattenzione per i poveri del Popolo Italiano (che sono milioni)…..Questa è demagogia non Misericordia.

  • Giovanni ha detto:

    Qualche osservazione.Il culto della Divina Misericordia presso s Faustina è strettamente legato alla frequentazione di Gesù,che le è apparso numerose volte parlandole.Se si legge il suo “Diario” si nota che l’amore per Cristo è unito ad una OBBEDIENZA CIECA E ASSOLUTA.Faustina obbedisce in tutto ai suoi superiori .Ciò è problematico ,oggi con pastori e “maestri” che insegnano a seguire anzicchè Gesù l’Uomo,con i suoi degradi,vizi.
    E’ basilare ,interessantissimo meditare la lucida analisi fatta da Ioseph Ratzinger nel suo ultimo documento per capire quanto la CHiesa post conciliare abbia deragliato dalla tradizione sulla scia della “cultura” pagana .Quando si esclude Cristo non si aiuta l’Uomo ma lo si perde.Grande attacco alla ss Eucarestia:un solo esempio.Ho l’espsrienza di sacerdoti (molti) divisi nel modo di dare la ss Eucarestia :qualcuno ama riceverlLa in ginocchio e direttamente in bocca(modo canonico e regola confermata anche dopo il Cioncilio VII-vedere messale della Messa)Purtroppo ,invece,moltissimi sacerdoti ed anche Vescovi rifiutano di dare la ss Eucarestia ai fedeli che si inginocchiano e ciò per puro capriccio di teologi postconciliari.Il problema non è solo formale,esteriore(come anche il digiunare…ecc) ma radicale.Con i gesti si manifesta che valore diamo all’Ostia consacrata.Il magistero,della CHiesa Cattolica dagli anni ’60(pur con qualche pausa ,come il Pontificato di s.Giovanni Paolo II….) ha spinto verso il Protestantesimo ed ora ci troviamo “all’osso” .O diventiamo Protestanti,come ci sta spingendo il direttorio Vaticano attualmente,o rifondiamo il Cattolicesimo ma partendo dalla Fede e dalla Tradizione,sperando in qualche Pastore che non si è prostituito all’eresia Protestante ed alla Massoneria.(ce ne sono, sono pochi ma molto validi e Santi).La preghiera intensa,continua,il digiuno,la Confessione(con sacerdoti illuminati) e la ss Eucarestia sono armi valide per combattere questa guerra ormai allo stadio finale.

  • GMZ ha detto:

    È davvero un peccato che pochi si premurino di catechizzare i fedeli circa la cornucopia di misericordia elargita la domenica dopo Pasqua. Non lo fa neppure il papa “della misericordia”…
    Per fortuna ci sono organi di informazine cattolici di nome e di fatto (qual è Stilum) che non ci stordiscono con l’ecologismo à la page ma che sopperiscono alle mancanze dei nostri negligenti pastori.
    Ossequi.

  • Lucy ha detto:

    La misericordia di Santa Faustina è diversa da quella di Papa Bergoglio ?Sì. Essa ha prodotto sia l’enciclica di Papa Wojtyla ” Dives in misericordia ” sia l’istituzione della festa della Divina Misericordia. Le parole di Gesù a Santa Faustina sono perfettamente inserite nel concetto di misericordia che percorre l’Antico , il Nuovo Testamento e la storia bimillenaria della fede fino al 2013.
    Nell’insegnamento della Chiesa la misericordia non è ( era) mai lasciata sola .Quante volte abbiamo sentito il salmo 84 ” misericordia e verità si incontreranno , la verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo “.Non di può isolare la misercordia di Dio dai suoi comandamenti. Un esmpio concreto di che cisa sia la vera misericordia di Dio ce lo offre in pieno , luminoso Medio Evo , Dante.
    Canto III del Purgatorio : Manfredi; ” ….poscia ch’io ebbi rotta la persona/di due punte mortali , io mi rendei/ piangendo a quei che volentier perdona./ Orribil furon li peccati miei ,/ ma la bontà infinita ha sí gran braccia/che prende ciò che si rivolge a lei/…
    Qui c’è tutto il senso profondo della fede : peccato-pentimento – perdono -salvezza eterna : misericordia , giustizia , verità assieme. Oggi invece nel nuovo corso della chiesa i cattolici diversamente credenti preferiscono baloccarsi con un’idea giocosa della misericordia , un certo prete ha detto in t.v. che l’atto di dolore è da buttare alle ortiche ,quasi che ognuno possa continuare a essere come è e a continuare a fare ciò che fa , senza che gliene venga chiesto conto , come se la misericordia fosse il colpo di spugna che tutto cancella, come se si stesse costruendo un Dio a nostra immagine e somiglianza , mentre quelli che continuano a porsi il problema della giustizia e dells verità, da unire alla misericordia , diventano , ipso facto , “dottori della legge ” e “farisei “.

  • Donna ha detto:

    Proprio ieri ho rivisto su YouTube, il discorso di San Giovanni Paolo II in occasione della beatificazione di suor Faustina Kowalska; a dir poco edificante. Da ascoltare e “respirare” a pieni polmoni, spirito,intelletto. Basta sentire e vedere questo santo papa, così come Benedetto XVI, per non perdere l’orientamento sicuro verso Cristo, che Bergoglio invece sembra fare di tutto affinché si confonda.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Il potere del Papa è enorme ma, nello stesso tempo, limitato al campo della fede.
    Il Papa deve CONFERMARE i fratelli nalla fede che già c’è. Cioè deve, essenzialmente, PRECISARE sempre meglio la fede nei suoi contorni, e non confonderne i confini.
    Il potere delle Chiavi è legata a questa chiamata, un potere che san Paolo dice che è per l’edificazione e non per la distruzione.
    Il potere delle Chiavi è legato alla verità.
    Per questo il Papa va sempre ubbidito tranne quando ordina qualcosa che contrasta con la propria coscienza illuminata dalla fede di Cristo, come, per un sacerdote, può essere il dare la Comunione a dei concubini.
    La misericordia di Santa Faustina inizia dalla CONFESSIONE dei peccati dei peccatori e non dalla COMUNIONE ai concubini.
    Consiste in un’elargizione della GRAZIA da parte di Dio, non in uno sbiadimento e un allargamento della morale, che non comporta nessuna grazia salvifica

    • deutero.amedeo ha detto:

      A parer mio di fedele che usa come strumento prevalente il buon senso, il compito del Papa non è nemmeno quello di PRECISARE quanto quello di TRASMETTERE e DIFFONDERE.
      La funzione di TRASMETTERE è connaturata all’avvicendamento generazionale dell’uomo: è compito di ogni generazione TRASMETTERE la verità e la parola di Dio alla generazione seguente.
      La funzione di DIFFONDERE è connaturata al fatto che Dio ha scelto un preciso luogo, un preciso tempo e un preciso popolo per RIVELARSI all’umanità. E’ pertanto compito preminente di chi ha ricevuto il suo messaggio di DIFFONDERLO in tutto il mondo.
      Non servono a questi scopi le opinioni personali di chicchessia, menchemeno quelle di un peon ( posso dire, senza offesa per la funzione, zotico, ignorante, presuntuoso e prepotente? )

    • Rafael Brotero ha detto:

      Confermare nella fede: essere norma della fede.

    • Rafael Brotero ha detto:

      Bergoglio non é antipapa solo nel senso di occupare il posto del vero Papa, Benedetto XVI, ma anche nel senso di essere norma negativa: cio che dice é quasi sempre quello che NON si deve credere.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Purtroppo non vi ha fatto cenno neppure Papa Francesco nel Regina Coeli del 28/4 (ieri). Anzi ha fatto un discorso con la solita tecnica delle tre parole prese a suo piacimento per parlare di pace, di sofferenze, di missione. Come sempre si è inventato alcune parole che Gesù non ha mai detto –Se tu non sei in pace, tocca le mie piaghe– confondendo le piaghe di Gesù con le piaghe dell’Egitto e i flagelli dell’Apocalisse. Le sofferenze umane sono altra cosa dalle piaghe di Gesù per mezzo delle quali siamo stati guariti (non afflitti o castigati o provati) .
    [dalle sue piaghe – dice Pietro- siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime. ( 1PT 2,25) ].

  • Il veritiero ha detto:

    Devo dire che ormai sono nell’ambito della chiesa da un po’ ed ha ragione, quasi nessuno menziona il giorno della festa della divina misericordia, nessuno ne parla è nessuno spiega cosa è veramente E quale è ” la prassi o rito” da eseguire per adempiere correttamente alle richieste fatte da Dio per accedere alla sua misericordia e vedere cancellati non solo tutti i peccati commessi nella vita, ma vedere cancellate anche tutte le pene e condanne ricevute ad essi collegati.
    Ma non solo del giorno della divina misericordia si parla più,
    Voi avete mai sentito bergoglio o qualche cardinale ricordare dell’importanza di fare la comunione ” il primo venerdì di ogni mese per 9 mesi consecutivi?” Per fare l’atto di consacrazione al sacro cuore di Gesù come Gesù stesso ha chiesto alla sua grande santa?
    Oppure avete mai sentito il papa o qualche cardinale ricordare dell’importanza di fare la comunione il primo sabato del mese per 5 mesi consecutivi per fare “l’atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria come ha chiesto espressamente la Vergine Maria nelle “apparizioni di Fatima riconosciute ufficialmente dalla chiesa”?
    Io qualche sabato fa’ ho fatto la consacrazione al cuore immacolato di Maria, il mio formatore e alcuni altri seminaristi mi hanno visto, mi hanno bollato come “devozionista” quasi come un cretino credulone e come se stavo facendo qualcosa di male, qualcosa di grave.
    Poi io digiuno 1 giorno a settimana a pane e acqua, il mio formatore mi “ha vietato di fare 1 giorno a settimana di digiuno pane e acqua” e “Mi ha cercato di vietarmi di dare la consacrazione al cuore immacolato di Maria, ma io l’ho fatta lo stesso”
    La verità è che il mio comportamento li mette in imbarazzo, perché io sono l’unico che il venerdì si astiene dalla carne , 1 giorno a settimana faccio digiuno pane e acqua, e prego molto, loro invece tutte queste cose non le fanno e se la prendono con me perché io le faccio, perché li metto in imbarazzo perché loro sanno che dovrebbero farle pure loro, e le persone che ci vedono capiscono che i sbagliati sono loro, e allora loro invece di digiunare e pregare come faccio io inveve cercano di impedire a me di farlo, così mi portano ai loro bassi livelli in modo che nessuno si accorge di quanto sono sbagliati e poco fedeli loro.

    • deutero.amedeo ha detto:

      –sono l’unico che il venerdì si astiene dalla carne–
      Il venerdì ormai è diventato solo un fatto di culinaria.

      • Raffaele Vargetto ha detto:

        Coraggio! Lei non è il solo. Anch’io mi astengo dalle carni in ogni venerdì dell’anno; non solo, ma anche dai dolci, biscotti, con una certa sobrietà nel cibo.

    • CHIARA ha detto:

      Forza e coraggio nella via del bene.
      Anch’io osservo il venerdì e altro ancora. E non mi curo di chi mi deride.

    • Maurizio ha detto:

      Queste pratiche sono oltremodo raccomandabili, e direi che Lei non ha bisogno di un formatore, piuttosto sarebbe il formatore ad avere estremamente bisogno di essere formato da Lei.
      L’unica cosa che mi giunge nuova è il digiuno a pane e acqua un giorno a settimana…perché?

      • Il veritiero ha detto:

        1 giorno a settimana do digiuno pane e acqua non è obbligatorio, ma è consigliabile ( per chi non è malato o anziano) , è un mio sacrificio di penitenza in onore a Dio, è un mio piccolo gesto di rinuncia e di sofferenza per amore suo.
        Ogni ordine ha le sue regole sui digiuni, ci sono alcuni ordini che non mangiano carne per tutta la quaresima, altri che fanno pane e acqua per settimane in determinati periodi, per esempio i carmelitani non devono mangiare carne per un periodo di 2-3 mesi fino all’erogazione della croce.
        Non è obbligatorio 1 giorno a pane e acqua a settimana per il mio ordine, però devo dire che questa pratica mi ha dato molti frutti apprezzabili, mi ha fortificato molto nel carattere e nello spirito, mi ha reso più resistente e più forte, e in più a mio avviso mi ha aumentato anche la mia spiritualita’.
        Il punto è un altro , il punto è ” perché vietarmi di fare un sacrificio in onore a Dio?” Se non disturbo nessuno e non condiziono nessuno? È perché molte persone che mi hanno visto sono rimaste colpite dai miei modi , e il formatore e gli altri si sono sentiti sminuiti, e allora abusano del loro potere di formatore per vietarmi di fare cose che potrebbero sminuire il loro di comportamenti ( invece di alzarsi loro , cercano di abbassare gli altri )
        Ora visto che ci sono dico ancora di più: fanno voto di povertà però hanno tutti la carta di credito e la post Pay, che con il voto di povertà non dovrebbero avere.
        Il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo invece di digiunare come dice la legge della chiesa se ne fregano e mangiano ugualmente a 4 mani.
        Commettono “ABUSI LITURGICI” in continuazione e diminuiscono l’importanza della santa messa.
        Il primo venerdì di aprile eravamo in viaggio e non hanno organizzato la messa ( gli bastava portare 1 calice e 1 ostia al formatore nella borsa ) inveve non abbiamo celebrato messa perché loro si erano scordati di portare l’occidente, io allora ho cercato 1 chiesa per fare la messa, e il formatore mi ha detto ” non devi sentirti in colpa se per 1 giorno Non fai la messa, è il demonio che fa sentire in colpa ” ma vi rendete conto?
        Premetto che in questo ordine c’è l’obbligo di celebrare la messa tutti i giorni…Non di partecipare..ma Di celebrare proprio.. È lui che ha violato una regola fondamentale dell’ordine ha detto a me ” è il diavolo che ti fa sentire in colpa se 1 giorno Non fai la messa”
        Io sto pensando seriamente di lasciare e ritornare al mio vecchio lavoro.

        • maurizio ha detto:

          Sconvolgente! Questi ulteriori dettagli sono particolarmente eloquenti … dispiace venirne a conoscenza, ma è meglio guardare in faccia la realtà …
          Queste cose andrebbero riferite a quei cattolici che si bevono acriticamente tutto quello che il clero gli propina …
          Chesterton diceva: “In chiesa ci si toglie il cappello, non ci si toglie il cervello”!

        • deutero.amedeo ha detto:

          Altri tempi ormai. Persino nelle trattorie il venerdì era il giorno della polenta e baccalà…. e ai bambini insegnavano a fare i fioretti.. Eppure per questi “sacrifici” non è mai morto nessuno. Mentre per le gioie del mondo d’oggi -sbronze, droghe, follie di ogni genere- si muore eccome. Ma non si può dire….

        • Lucia ha detto:

          Scusi , gentile. Veritiero mi sembra di capire che lei sia un seminarista mi permetta da assoluta ignorante in materia di consigliarle se si sente cosi a disagio di LASCIARE prima che le facciano passare vocazione e fede .Provi a contattare congregazioni piu serie , quella del Buon Pastore , mi sembra si chiami cosi , gli Araldi del Vangelo , il Verbo Incarnato o i trappisti , questi ultimi poi danno grande importanza al digiuno , praticamente il loro digiuno e perpetuo .Chieda loro come entrare tra le loro fila .Lessi pero su blog cordialiter che in casi simili di NON dire ai suoi attuali superiori che vuole lasciarli per entrare in un ordine piu severo perche potrebbero metterla in luce non proprio positiva con il suo futuro ordine e di impedire la sua entrata.Si inventi che le manca la famiglia o qualcosa del genere e SCAPPI a gambe levate .Le auguro tutto il BENE .Ciao

        • LucioR ha detto:

          «in questo ordine c’è l’obbligo di celebrare la messa tutti i giorni»

          Che io sappia l’obbligo di celebrare la Messa quotidiana è per tutti preti. Oppure è cambiato anche questo?

          • P. Evagrio ha detto:

            Il Codice di Diritto Canonico del 1983 non prevede più l’obbligo per i sacerdoti di celebrare tutti i giorni.
            Un’altra delle tante “curiosità” del post-Concilio.

        • Monica ha detto:

          Se la sua é vera vocazione al sacerdozio ha due strade:
          -restare nell attuale congregazione e testimoniare la fede in modo umile sopportando parole ed azioni di altri (vi sono esempi edificanti di tali comportamenti, come quello di p.Pio)
          – cambiare congregazione orientandosi ad una sensibile a pratiche devozionali ( Gricigliano?)

        • Il veritiero ha detto:

          La cosa più ridicola è il “finto voto di povertà”, c’è il voto di povertà però hanno tutti la carta di credito o la post Pay, e si giustificano dicendo ” lo stato non mi da’ altra alternativa per biglietti dei trenino cose simili in internet ” , e allora che povertà è? La povertà è fatta di disagi e di problemi, altrimenti non sarebbe povertà, alzi il sedere vai in stazione e fai il biglietto, oppure l’economo pensa a tutto lui è tu gli fai richiesta, non che uno ha la carta di credito privata e poi vi è parlare di voto di povertà agli altri e vuole fare il maestro agli altri.
          Poi non hanno lasciato niente loro, perché non hanno mai avuto niente e non hanno nemmeno mai lavorato, intestato a loro non mai avuto nemmeno una macchina da 500 euro, e millantano che hanno fatto voto di povertà “falso, perché non hanno rinunciato a niente perché non avevano niente, anzi’ ci hanno guadagnato che è l’ordine che pensa a loro , e in più hanno anche le carte e post Pay, che per il voto di povertà sono vietate”
          Io inveve che i beni veri ce li, che sto veramente rinunciando a molte ricchezze per un valore di 300.000 mila euro, mi devo far prendere in giro da questa gente ipocrita che vuole insegnare s me quello che loro invece non hanno mai fatto.
          Per questo ordine l’obbligo di celebrare messa tutti i giorni è rimasto.
          Il problema non è celebrare oppure no, il problema è che se uno ti risponde che non ti devi sentire in colpa se un giorni manchi a una messa, vuol dire che non ne fa’ un discorso spirituale ma ne fa un discorso di praticità, come se la messa è una semplice azione e non un unione spirituale con Dio.
          I veri santi la messa non la saltavano nemmeno per 1 giorno.
          La stessa storia per le confessioni, ti dicono che devi confessare solo i peccati più gravi e che lo devi fare al massimo 1 volta a settimana , io invece se dei peccati anche piccoli non ce la faccio a tenerselo addosso e a fare la comunione per 1 settimana con i peccati addosso ( anche se non gravi )
          IL formatore ti dice che i sensi di colpa che mi vengono perché non sono confessato è perché io attraverso una fase psicologica dove cerco “La perfezione” e quindi di conseguenza ” sono troppo zelante e paranoico su queste cose”
          Poi leggo la storia dei grandi santi e scopro che i santi si confermavano tutti i giorni. San Filippo Neri si confessa a tutti i giorni ad esempio. ( era troppo zelante anche lui? )

          • Diego B. ha detto:

            @Veritiero: stai tranquillo fratello in Cristo, siamo anche noi in condizioni simili e non sei da solo. Io che sono laico mi sono beccato non sai quante volte in confessione parole come “esagerato”, “questo cose erano una volta peccati” e per ultima anche di essere un “cristiano ansioso” e che un “cristiano ansioso non è un buon cristiano”. E’ normale che sia così, è un diverso valore che noi diamo a Dio ed al peccato che Lo offende sommamente. Però io vedo in ciò anche uno sprone a non peccare, nemmeno venialmente, perché oltre a offendere il mio Signore devo poi anche passare sotto le forche gaudine dei suoi servi. E mentre il peccato è il peggior atto per la mia anima, il secondo è un gran giramento di @@ anche perché in quei momenti, che sei col cuore in mano perché cerchi il perdono di Dio, ti trovi sommerso di ciarltronerie. Vediamola come penitenza e mortificazione. Comunque, come disse Dom Pollien: “Dio e la Chiesa chiedono dei difensori, ma dei veri difensori;
            di quelli che mai indietreggeranno di un passo;
            di quelli che sanno essere fedeli alla consegna, fino alla morte;
            di quelli che si formano a tutte le severità della disciplina,
            per essere pronti a tutti gli eroismi della lotta”
            Sia Lodato Gesù Cristo

      • Il veritiero ha detto:

        Ci tengo a precisare che per fortuna non sono tutti come questo formatore, il primo formatore e responsabile che ho avuto che ha 80 anni è una persona stupenda che segue le regole in maniera meticolosa e piena di zelo, un vero insegnante di vita oltre che padre spirituale, per fortuna esistono difensori della fede come lui ancora. Per fortuna non sono tutti come questo ultimo formatore ( abbastanza giovane fra l’altro)

    • virro ha detto:

      SI siamo in molti, NON per la tradizione, MA per amore di Gesù e la sua Chiesa a vivere qualche mortificazione, i cui benefici ricadono su di noi, umanità.
      Dio non ha bisogno dell’uomo, ma E’ l’uomo che ha bisogno di Dio!
      D’altronde senza prezzo siamo stati venduti, a caro prezzo siamo stati comprati.
      QUANTA MISERICORDIA, con la Sua passione, Nostro Signore ha riversato su tutta la Chiesa e l’umanità!
      Quante lacrime per questa Chiesa!
      Quanti lupi rapaci ancora ci circondano!
      loro -i lupi- fino a quando continueranno a sbranarci?
      Abbiamo dolore, ma le porte degli inferi NON prevarranno🙏🙏🙏⛪

    • Iginio ha detto:

      Veritiero, ok per tutto, ha conosciuto il meccanismo della mediocrità pretesca, però cerchiamo di non sbagliare: si dice “Gli sbagliati”, non “i sbagliati”. Altrimenti è inutile lagnarsi della mediocrità altrui.

      • Il veritiero ha detto:

        Si lo so, scrivo con il telefono è sbaglio tantissime parole, a volte per mia personale ignoranza, a volte per pura distrazione, a volte per l’autocompletamento della frase che dopo scritta appena fai lo spazio si cambia da sola in automatico. Preparatevi anche a qualche frase giapponese o araba quando scrivo io 😁😁

  • Alda ha detto:

    Ma dove vive RVC? Io in tutte le messe che ho seguito in tv e nella celebrazione in cui ho partecipato in un Santuario mariano, si è ricordata eccome la Divina Misericordia! Con tanto di quadro a grandezza d’uomo…
    Piuttosto (un po’ fuori argomento ma in linea con quello di cui si discetta qui) ho dovuto assistere al solito scempio musicale: schitarrate varie con tanto di ondeggiamenti corporali, sollecitati dal parroco stesso…. Quando a fine celebrazione ho interpellato qualcuno dei partecipanti sull’opportunità di rendere una così bella liturgia in un happy hour da spiaggia riminese, nessuno era d’accordo con me… Quindi, miei cari, direi che siamo in stragrande minoranza.. 😭😭😭

    • rvc ha detto:

      RVC vive in Italia., La domanda, più garbata e più propria , avrebbe dovuto essere di sosrpresa , avendo lei avuto la fortuna di partecipare a tante messe un giono solo : varie in TV e fisicamente al Santuario . Lei è molto fortunata..

    • deutero.amedeo ha detto:

      Alda, lei a quante messe partecipa e quante messe guarda alla televisione al giorno ? E per il rimanente del tempo quanti rosari e quante coroncine della divina misericordia recita? Ma è sicura di essere in buona salute ? Mentale, voglio dire.

      • Alda ha detto:

        Diciamo che la domenica mattina mentre spadello per la famiglia (chiesa domestica, avete presente?) seguo le messe in tv e al pomeriggio vado di persona…. Cosa c’è di anormale, da dover essere tacciata di malata mentale?
        Deutero, mi meraviglio di lei che si dice studioso biblista🤔

        • deutero.amedeo ha detto:

          E non le è mai capitato che le bruciasse l’arrosto mentre seguiva la messa in TV? Fortunata!

  • Anima smarrita ha detto:

    La misericordia secondo Bergoglio: un falso ideologico che ha mostrato la corda alla luce di fatti che hanno rivelato – senza ombra di dubbio – come nell’interpretazione personalistica di una “morale” considerata asfissiante e quindi da adeguare alla mentalità corrente, abbia superato (manipolandolo) il concetto di “giustizia” – quella di Dio, mai ricordata! – con un “giustizialismo” fai da te.

  • fra ha detto:

    LA MISERICORDIA DI BERGOGLIO COSA E’ ? L’UOVO DI PASQUA CON SORPRESA?
    LE ANIME PERISCONO ? MA DI CHE PARLA ? TUTTI SONO GIA’SALVI , LO DICE ANCHE FAGGIOLI

  • Maria Cristina ha detto:

    Ho letto sul sito Messa in latino che Vito Mancuso per il 25 aprile ha tweettato le parole di don Andrea Gallo disse a un fedele che lo interrogava sulla Trinita’ : che lui non credeva ne’ gli interessava il concetto di Trinita’ , gli interessava che Dio fosse antifascista.
    Cosi’ credo che Bergoglio interrogato sul concetto di misericordia non saprebbe definirlo teologicamente e neppure spiritualmente , a lui basta che si capisca che la misericordia divina sia il permesso ai divorziati risposati di fare la comunione, ai gay di convivere , insomma l’ equivalente del “ vivi e lascia vivere” .
    Il Dio di Don Gallo e di Bergoglio e’ semplicemente la proiezione di loro stessi e delle loro opinioni : un Dio antifascista, di sinistra, di manica larga coi peccatori, tollerante, inclusivo, immigrazionista ecc.
    Insomma non il Dio PAdre del Vangelo e neppure Gesu’ Cristo che verra’ A giudicare i vivi e i morti e neppure lo Spirito Santo , Spirito di verita’ .
    Noi fedeli rimaniamo scandalizzati da tali pastori, ma l’ unica va possibile e’ non seguirli e rimanere ancorati alle radici della nostra fede, radunarsi sotto il manto della Vergine, e aspettare come dice il Salmista “ la rovina degli stolti “.

    • tony ha detto:

      CARA MARIA CRISTINA QUI A NAPOLI SIAMO USI DIRE CHE IL PESCE PUZZA DALLA TESTA .

    • Catholicus ha detto:

      Meraviglioso commento, cara Mara Cristina, specialmente quando Lei dice che il Dio di (don) Gallo e di (papa) Bergoglio nient’altro è se non la proiezione e raffigurazione del loro modo di pensare, delle loro folli utopie, e, speriamo di no, anche dei loro piani malvagi (a beneficio di chi? meglio non dire…., come cantava anni fa Patty Pravo) finalizzati ala scomparsa del Cattolicesimo, del Cristianesimo e della civiltà cristiana europea.
      Dobbiamo resister loro, però, costi quel che costi, Qualcuno lassù provvederà a sistemarli per le feste. Christus Vincit, cari signori !!!