NOBILE. I GALOPPINI DEL RELATIVISMO. LE MILLE MASCHERE DELLA MENZOGNA.
12 Marzo 2019
Marco Tosatti
Cari amici di Stilum Curiae, Agostino Nobile ci ha inviato una riflessione molto amara sul clima culturale in cui siamo immersi, e sul lavaggio del cervello che i mezzi di comunicazione e di intrattenimento esercitano ogni giorno che Dio mette in terra su milioni e milioni di concittadini che spesso non si accorgono neanche di questa subdola operazione da Ministero della Cultura Popolare (Minculpop). Spegnere la televisione, e usarla il meno possibile sembra che sia il primo passo per diminuire l’effetto dell’avvelenamento. Il secondo, evitare di leggere certi giornali, e, soprattutto, i commentatori “intelligenti” per contratto, quelli che fingono di essere trasgressivi per ribadire le coercizioni del politically correct mascherato da libertà. Ma leggiamo Nobile.
I galoppini del relativismo
Vedo molto poco la tv, tranne il tg e qualche film la sera per rilassarmi. Ma da qualche anno evito quei film dove, attori italiani e anglosassoni, fuori scena o meno, promuovono in maniera plateale tutto ciò che offende la natura dell’essere umano. Mi irritano, e dovrebbero disturbare chiunque abbia un minimo di dignità.
Quasi tutto lo star system americano odia Trump, il presidente più antiabortista della storia moderna. Al contrario sostengono, anche con la violenza verbale e fisica, i politici promotori dell’aborto fino al nono mese e poco dopo la nascita.
Ai premi annuali, pur con capacità professionali opinabili, vincono sempre più spesso gli attori e i cantanti che più di altri sostengono le politiche cosiddette progressiste, solo di nome perché, in realtà, riportano nella preistoria.
Nonostante siano i personaggi più coccolati d’America e le ostentate ricchezze, molti di loro sopravvivono in un tunnel di alcol, droga, di promiscuità e di depressione di vario tipo, dal bipolarismo all’ergofobia, fino alla tanatofobia che non di rado li portano a curarsi in cliniche specializzate, se non al suicidio.
Veniamo in Italia. Gli organizzatori del festival di Sanremo, che propongono testi sulla droga come fosse una ventata di aria fresca, o signorini con la barba, i tacchi a spillo, vestiti e truccati da starlet, non fanno un servizio all’Italia, pongono le basi del suo funerale umano e sociale.
Raramente un personaggio pubblico ha puntando il dito contro l’aborto, l’eutanasia, l’omosessismo nelle scuole. Tra i tanti relativisti del mondo dello spettacolo, mi tornano in mente la signora Raffaella Carrà con la canzone Satana, che è tutto un programma, e Virginia Raffaele che a San Remo, tra un “mamma son tanto felice” ed altre frasi affettuose, canticchiava Satana, Satana. Per niente offeso da tali prestazioni, dovremmo chiederci il motivo che ha spinto le due signore a evocare la scimmia di Dio. Dato che le due professioniste, atee o meno, non sembrano sprovvedute, la loro uscita è stata molto probabilmente provocatoria. La trasgressione paga quasi sempre: tutti ne parlano e garantisce pagine sui giornali. Diciamo che si sono dimostrate particolarmente insensibili e pronte a vendere l’anima al diavolo (se non ci credono le invitiamo ad assistere a un esorcismo) pur di fare soldi.
Due personaggi che trovano favori tra i giovani, Fedez e J-Ax, nel marzo 2017 alla Rai tv insultano pubblicamente chi si oppone alla deriva antropologica. Questa volta il dito l’hanno puntato, ma per mandare a quel paese milioni di italiani che ancora credono nella dignità. Vabbè, si dirà, uno di loro ha ammesso di essere stato un cocainomane, mentre l’altro si presenta con tatuaggi che sembrano un pigiamino a girocollo per neonati. Persone rispettabili, forse, ma per favore non diano lezioni di vita.
Prendendo per scontato che privatamente uno s’incocaina quando e come vuole, si veste di pizzi e se la spassa con qualsiasi forma di essere vivente, il personaggio mediatico, invece di ridicolizzare chi si oppone all’antiumanesimo, dovrebbe rispettare, se non essere grato, chi l’ha arricchito.
Gli attori, come i cantanti pop, rap, trap, bim-bum-bam, sposano tutte le ideologie, anche quelle a venire. È un dato di fatto che finito il fascismo gli intellettuali, giornalisti e i personaggi dello spettacolo hanno cambiato la casacca nera con quella rossa. Caduto il Muro di Berlino sono diventati tutti, o quasi, relativisti, abortisti, immigrazionisti, omosessualisti, ecc. Chi sorprende più tra gli attori sono quelli che, pur avendo interpretato un santo o personaggi di spessore cristiano, continuano imperterriti sulla strada del relativismo. Un attore serio, prima di affrontare l’interpretazione di un santo o di un cristiano di una certa caratura, dovrebbe studiarne a fondo la vita. E, eventualmente, davanti a giganti dello spirito, avere qualche ripensamento. No, niente di tutto questo. Il che fa pensare che vivono perennemente in una fiction, sia nella vita che dietro la telecamera. Voltaire a proposito di chi non si pone domande sull’esistenza di Dio, o vivono come se Dio non esistesse, nel Dictionnaire Philosophique, scrive: «sono come bambini; un bambino non è né ateo né teista, non è nulla».
Ancora meno giustificabili i governanti e i mezzi di comunicazione che promuovono le deviazioni relativiste con i soldi dei contribuenti. Da esperti della comunicazione, prima corrompono i fruitori, poi dicono che per vendere devono trasgredire. Ma i governi hanno il dovere irrinunciabile di educare, magari divertendo, invece, anche qui, devastano la vita di chi li arricchisce. Se si pensa solo a fare cassa col numero degli ascoltatori, si crea un perverso mercato della truffa, comportandosi come gli spacciatori di droghe: io ti faccio divertire, in cambio tu mi dai la borsa e la vita. Figli inclusi.
Come sappiamo il 99% degli artistoidi, bravi, meno bravi e sciatti, sostengono i partiti che nel programma promuovono tutto, ma proprio tutto ciò che fa dell’uomo un essere inferiore all’animale. Partendo dal fatto che le eccezioni non fanno la regola, raramente si vedrà una cagnetta uccidere metodicamente i propri cuccioletti, o darli a due cagnoloni in cambio di un gustoso osso da addentare. Nemmeno vedremo animali drogarsi o, tranne casi eccezionali, sodomizzare metodicamente altri maschietti. Loro annusano, sentono odore di femmina e corteggiano.
Per autoassolversi, un ipotetico signor Pinco Relativus potrebbe obiettare che l’animale è istintivo mentre l’umano è un essere intelligente. Cos’è l’intelligenza? Un genio matematico potrebbe non avere un’automobile propria, poiché incapace di ottenere la patente guida. Grandi letterati e filosofi del secolo scorso hanno sostenuto le ideologie più nefaste della storia. Più che pensatori si sono rivelati sgherri. E se i filosofi hanno preso spesso lucciole per lanterne, cosa ci possiamo aspettare da cantanti e attori che si sentono maestri di vita?
L’intelligenza non è solo capacità di riflessione, tanto più che, come abbiamo detto, le filosofie di tutti i tempi hanno prodotto, se non sofferenze, molti dubbi e poche certezze. L’ideologia del razzismo, per esempio, è stata codificata da atei, non dai cristiani, che hanno abolito il mercato di schiavi.
Solo il buon senso, guidato dal messaggio evangelico, è riuscito a prendere il meglio delle filosofie e a mitigare il male che affligge la storia umana.
Intelligenza significa anche capacità di adattamento. Un umano con l’IQ superiore alla media nella foresta amazzonica, se è fortunato, dura pochi giorni, mentre migliaia di specie animali ci vivono regolarmente. Un intellettuale che si ritrovasse in una foresta tropicale col motore del suo fuoristrada fuso, molto probabilmente limiterebbe le sue elucubrazioni a epiteti indicibili. E non sarà la sua intelligenza astratta a salvarlo.
L’intelligenza è anche esperienza. Primo Levi ebbe a dire “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”. Noi aggiungiamo che una società alla quale è stato inculcato un passato astorico e un’ideologia relativista anti-identitaria è destinata a scomparire per far posto a una ideologia disumana.
Dunque non si tratta di sola intelligenza, è più semplicemente un fatto di natura e di dignità (che a loro modo posseggono anche gli animali). Possiamo dire che le bestie, a parte quelle indifese della giungla, vivono una vita naturale relativamente serena, mentre il comportamento di molti umani relativisti vive in una innaturale irrequietezza.
Il signor Pinco Relativus potrebbe obiettare che naturale non significa niente. Coerente con la sua irrazionalità non potrebbe dire diversamente. È difficile fargli capire che naturale è qualcosa che garantisce il futuro. Se uno decide di dormire sempre a testa in giù, perché così gli piace e ci trova gusto, è certo che il suo futuro sarà breve e doloroso. Se poi ha i mezzi e il carisma per diffondere le sue fisime, le autorità hanno il dovere di internarlo. A meno che non si voglia una società costituita da individui che dormono a testa in giù.
Intelligenza significa soprattutto sensibilità. Le persone che ignorano i sentimenti e le necessità altrui, in particolar modo dei bambini e dei più deboli, sono potenzialmente dei mostri. E da quello che accade sembra che le reti tv e i media siano nelle loro mani. Questi personaggi condizionano milioni di sprovveduti che, mentre vanno in piazza a protestare contro tutto, fanno politica sostenendo partiti che dell’assassinio di creature nel grembo materno, dell’eutanasia e dell’ideologia omosessualista hanno fatto un dogma. Cosa che mi confermò poche decine di anni fa un professore universitario brasiliano. Quando mi disse che nella vita tutto è relativo, lo provocai: ne è sicuro? Con aria di chi la sa lunga, esclamò: Assolutamente!
Agostino Nobile
Oggi è il 188° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.
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Padre Pío contra Satanás
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Padre Amorth. Memorie di un esorcista.
Inchiesta sul demonio.
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Tag: aborto, fedez, j-ax, nobile, sanremo
Categoria: Generale
In quanto al relativismo clericale (gestione IOR) o di cristiani lodati da Ratzinger per la loro forza (Andreotti) si oppongono dei Martiri che non sono canonizzati,perché si trovarono contro parte della Curia.
Erano intransigenti, cattolici, monarchici. Se l’ andavano cercando (Andreotti) e ben pochi se li ricordano. Non vollero essere corrotti e fare gli interessi dello stato non di massoni legati alla mafia.
https://youtu.be/qa-PYdMjFS8
MEMENTO!
Oggi è il 188° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Ma lui domani festeggerà il sesto anniversario del suo massimo successo in carriera.
L’Istituto Superiore di Statistica Brembano ha calcolato che la durata media di un papato è = (2013-33): 265 = 7,471 anni.
Quindi portate pazienza.
Il relativismo è l’ideologia più nefasta manifestatasi dopo che con il crollo del muro di Berlino è venuto meno il suo punto d’appoggio più politico : è la nuova peste del XXI secolo È questo il chiodo a cui la sinistra ha riappeso il quadro dopo la caduta del comunismo.Infatti la sinistra avendo sposato e fatto sue le istanze di un laicismo sempre più spinto nelle sue rivendicazioni miranti alla distruzione della legge naturale ( vita, famiglia , libertà educativa ) laicismo che va dai ” liberal ” americani a tutta la sinistra europea,è passata per sopravvivere dalla lotta di classe ( fallita) alla lotta dei sessi ( in corso ) abbracciando una rivoluzione non più cruenta ma soft, travestita da democrazia, ma di fronte alla quale le vecchie rivoluzioni impallidiscono perchè questa , nella sua metastasi più nota : il ” gender”,tocca in profondo l’antropologia umana che le vecchie rivoluzioni avevano invece risparmiato .
L’ideologia del relativismo è deleteria anche perchè afferma che non esistono criteri di verità e quindi , per es., non si può valutare se una cultura sia peggiore o migliore di un’altra mettendole quindi tutte sullo stesso piano. Invece i criteri di valutazione ci sono e sono quelli della Verità della legge naturale ( quella che non piace al nuovo corso bergogliano ).
Come nella logica ci sono principi indimostrabili ma evidenti e chiari alla ragione , come il principio di identità e di non contraddizione , così anche nella morale ci sono principi di Verità ” autoevidenti ” talmente chiari e razionali da non avere bisogno di dimostrazione , Verità universali ed eterne. Ippocrate per es. nel suo famoso giuramento di medico :”non somministrerò ad alcuno , neppure se richiesto , un farmaco mortale , nè suggerirò un tal consiglio ; similmente a nessuna donna darò un medicinale abortivo…..” agiva sulla base delle idee morali della legge naturale.
Il Cristianesimo ha illuminato questa legge scritta nel cuore dell’uomo dando ad essa la spiegazione e l’aggancio alla sua fonte trascendente : Dio.
LUCY,
purtroppo anche il giuramento di Ippocrate ha fatto una triste fine.
http://www.1adnokronos.com/IGN/News/Cronaca/Addio-al-giuramento..
Adriana lo so ;pronunciato fino a qualche rempi fa ak momento della lsurea in medicina era molto impegnativo per la deintoligia dek medico , oggi è in vigore il giuramento di Ippocrate “ammodernato ” e cioè annacquato per renderlo compatibile con la legislazione dei cosiddetti diritti civilu attuali e di quelli futuri in modo da poter essere accettato da chiunque.Ha fatto , come dici , una triste fine come sta succedendo alla chiesa con le “aperture ” e gli”ammodernamenti “.Ma la bellezza dell’antico giuramento nella sua profondità umana rimane per sempre.
Ma cosa si intende per legge naturale? Se il mondo e’ decaduto con il peccato primordiale la natura NON E’ BUONA. Naturale e’ la gramigna, la sofferenza, gli handicap, la morte e forse pure l omosessualita’. I batteri son naturali eppure li si combatte con gli antibiotici. In Eden era diverso. I frutti crescevano da soli, senza sudore, le donne partorivano senza dolore. Se la natura e’ Dio inutile pregare per la fine di questo mondo. Il regno e’ gia’ e basta. Con tutte le disgrazie NATURALI a volte non colpa dell’ uomo. Il terremoto di Lisbona, che fece perdere la fede a Voltaire, era NATURALISSIMO e una tragedia
@Vittorio
Riguardo all’espressione ” legge naturale ” prima di tutto un chiarimento sul termine ” natura ” che non si riferisce alla natura fisica ma alla natura UMANA. e la natura umana è l’essenza dell’uomo e naturale non è ciò che nasce dagli istinti ma ciò che corrisponde alla RAGIONE ( altro termine oggi in dissolvenza ) che deve a sua volta conformarsi a un ordine oggettivo e immutabile di principi.
Tra i numerosi esempo di legge naturale , oltre a quello di Ippocrate , ne riporto per brevità solo altri due : uno in una società pagana prima della Rivelazione. Il primo : Antigone .Di fronte a Creonte che le contesta la ribellione al suo decreto di non seppellire il fratello Polinice , con serena certezza afferma :” Io non mai pensato che le tue leggi avessero tanta forza da rendere un mortale capace di varcare i sacri limiti delle LEGGI DIVINE NON SCRITTE E IMMUTABILI .Tali leggi non sono NON SONO NÈ DI IERI NÈ DI OGGI MA VIVONO DA SEMPRE ETERNAMENTE.
Il secondo : San Paolo Lettera ai Romani 2/14 :”Quando i pagani che non hanno la Legge ( la Torà) agiscono PER NATURA secondo la Legge, essi sono legge a se stessi , essi dimostrano che QUANTO LA LEGGE ESIGE È SCRITTO NEI LORO CUORI “.
Concludo con una bellissima argomentazione di Papa Benedetto :” Il rinvio a una legge scritta nella natura dell’uomo è LA garanzia per ogni persona di poter affermare la propria dignità “.
LUCY ,
esistono infatti strane simmetrie tra i moderni principii cui si attengono medici , magistratura e ministri dei Sacramenti .
Va bane, ma i lunghi ragionamenti e disquisizioni non servono a nulla. Siamo di fronte a un meccanismo che va avanti da decenni, almeno dalla fine degli anni Sessanta. Masse di ignoranti vengono illuse sul fatto che scimmiottando il pagliaccio di turno diventeranno qualcuno e verranno presi in considerazione, pena l’essere additati come ridicoli e complessati.
Il tutto con l’attiva complicità di ambienti “cattolici”, certo clero (vedi i salesiani dell’Ups, per esempio), ormai rincitrulliti e cultori della mediocrita (“ma piace ai giovani”).
Certi personaggi vanno semplicemente ridicolizzati, esattamente come fanno loro. Lo so che mettersi al livello di un deficiente sembra inappropriato, ma purtroppo è l’unico modo. P. es,.: come mai nessuno osa dichiarare che quel Fedez ha l’aria di quei contadini scemi di una volta, con la faccia da scemo, o di quei soldati di leva idioti che passavano il tempo insultando e prendendo i giro? Provate a ridicolizzarlo così in massa – mettendovi contro il sistema massmediatico, cosa che non è facile, certo – e vedrete che dopo qualche tempo altro che “influencer”, sparirà dagli schermi e dovrà guadagnarsi la vita seriamente.
” ma i lunghi ragionamenti e disquisizioni non servono a nulla”.
Mi spiace ma non sono d’accordo. Bisogna invece insegnare alla gente (a cominciare dai bambini per finire con gli anziani) a ragionare. Il pensiero non deve servire soltanto a dare sfogo ai propri sentimenti, risentimenti, emozioni, commozioni, attrazioni e/o repulsioni. Ragionare: mettere ordinatamente a confronto i pro e i contro, il vero, il meno vero, il quasi vero e il falso e poi trarre le conclusioni. Uno degli sprechi maggiori fatti dalla società odierna è proprio quello dei pensieri e delle parole.
Preciso: Dei pensieri e delle parole urlati ma non ragionati.
Che qualcosa di vero ci sia anche nel relativismo lo dimostra già questa discussione. In 23 risposte (24 con questa) anche se una diversa dall’altra, ognuno è convinto di essere “nella verità” e che a sbagliare sia chi non la pensa come lui.
DEUTERO ,
già , già , ma …. ” Chi sei tu per giudicare ? ” :-))
L’ olio si sta separando dall’ acqua, il primo si vede per primo ma e’ solo un velo. L’ incattivirsi di certe posizioni dimostra debolezza e i testimonial di queste posizioni sono di qualita’ sempre piu’ infima. Si stanno eliminando da soli con ogni vizio e non facendo figli. La spugnetta che assorbira’ quest’olio nero si chiama “natura insormontabile delle cose” . Chiamatela come volete, Dio, natura o altro, ma non fallisce mai. Da parte nostra , come diceva Guareschi, vi e’ ovviamente l’obbligo di salvare i semi, e aspettare.
Alcuni filosofi hanno definito l’ira come una follia di breve durata; infatti è ugualmente incapace di controllarsi, dimentica del buon contegno e dei vincoli di parentela, cocciutamente impegnata a dar compimento alle proprie iniziative, chiusa ai consigli della ragione, sconvolta da motivi futili, incapace di distinguere la giustizia e la verità, in tutto simile alle frane che si infrangono su ciò che travolgono.
(Seneca)
Il relativismo imperante di oggi altro non è che l’ira a cui fa riferimento il Buon vecchio Seneca. Solo che l’evoluzione (presunta) della società moderna la maschera da virtù con l’uso tendenzioso del linguaggio politically correct.
Decisamente meglio Jesus dei Queen
De Andre e quanto di piu gnostico possa immaginare il tempo gnostico di oggi. Ovviamente la buona novella cui. Il Testamento di.Tito appartiene fu trasmessa per la prima volta da radio vaticana. ..
Cari amici,
posto una mia opinione attuale ! E se di non relativo ci fosse soltanto Dio che e’ Amore? Ciò non vuol dire che non ci si danni ma che in qualche modo SI SCELGA di dannarsi. Pensiamo a Giuda e Pietro. Tutti e due tradirono e si pentirono (anzi Giuda cerco umanamente di riparare punendosi). Ma Giuda dispero’ della misericordia di Dio. Non accettava l espiazione di Cristo. Era un giudeo. Pensava che i comandamenti si potessero mettere in pratica SOLO con la volonta’!
Gesu’ e’ venuto a salvare tutti. Mi pare che man mano, pure nel Vangelo si allarghi questa salvezza. A quella donna che implorava, rispose (e qui dovremmo riflettere noi che abbiamo la verita’ assoluta): NON SONO VENUTO CHE PER QUELLI DELLA CASA DI ISRAELE. Ma davanti alla fede della donna la esaudì. Non mettiamo limiti. Un tempo ci furono? La chiesa cammina NEL tempo. Riguardavo ieri il grande papa Giovanni Paolo II. Esistono foto in cui stringe la mano a PANNELLA E BONINO! Non sapeva chi fossero? Inverosimile! Li avra’ cercati di evangelizzare? Sì e no. No con la catechesi si con l accoglienza.
Poi vedevo le messe in Africa davanti a indigeni seminudi che non avevano case, figurati altari rivolti a Oriente. Tutte queste persone non valgono per Dio? Li ha fatti nascere per morire e per dannarsi. O LE VIE DI DIO SONO SUPERIORI ALLE NOSTRE E SOLO ALLA FINE (come nel diario di un curato di campagna) ne capiremo il senso? AMA E FA CIO CHE VUOI (pure le messe in latino). Pregate per me, che io accetti la volonta’ di Dio, che e’ gia’ stato troppo generoso. Anche io come Giuda non riesco a perdonarmi.
Vittorio, perche’ tanto sospetto nei confronti della verita’? Che ci si danni per libera scelta’ e’ dogma di Fede , cioe’ verita’ rivelata. E’ Calvino, piu’ esplicito e coerente di Lutero, a negare all’uomo tale, meravigliosa e terribile, liberta’. Il relativismo moderno rigetta (apparentemente) la possibilita’ stessa, per l’uomo, di accedere alla verita’ perche’ , prma, ha accettato l’errore di considerare il pensiero come “prodotto”, “azione”, dell’uomo. La metafisica al contrario, distingue benissimo i limiti del soggetto, da un lato, e la verita’ dell’ ente, dall’altro. Cosi’ il credente non puo’ inorgoglirsi per una Verita’ di Fede che egli professa, giacche’ essa e’ un dono, e non un prodotto delle forze umane; e ,in modo analogo, chiunque creda che le cose del mondo esistano, assolutamente, cioe’ indipendentemente dall’ atto conoscitivo, non attribuisce a se’ alcuna infallibilita’. ( soggetto di conoscenza, subjectus, “gettato sotto”, “sottomesso”. Sotto che cosa? sotto la verita’! ). L’uomo NON E’ la misura di tutte le cose, caso mai HA tale misura.
Anche se non riesco a seguirla per limiti miei, mi pare una buona risposta. Devo dire, pero’ ora non so dove lessi una frase di Ratzinger (se ricordo bene!!!) l’uomo non ha la verita’, al massimo può essere posseduti dalla verita’.
Certamente il Signore vuole salvare tutti, la Bonino compresa.
E non solo lo vuole, ma FA di tutto per salvare tutti!
Questa però non esclude che l’amore di Dio, proprio perché è qualcosa di oggettivo e di reale, ha una sua “natura”, una sua “legge”: la VERITA’, cioè il bene.
Di conseguenza, ciò che è FALSO ed è male, non corrisponde all’amore di Dio.
Faccio un esempio: a livello materiale è VERO che l’antibiotico combatte le infezioni, e l’essere venuti a conoscenza di questa VERITA’ ha permesso di salvare milioni di vite umane.
Quanto più è utile far conoscere la VERITA’ spirituale sul bene e sul male?
Giuseppe, non sprecare la tua intelligenza ed il tuo sapere dando perle ai porci, non le capiremmo. Vuoi un gesto davvero reazionario? Non le leggo nemmeno queste cose, mi rifiuto… Dall’incipit ti dimostri solo essere figlio dell’omologazione. Buona vita e buona fortuna, preferisco essere un semplice piuttosto che erudito o abbacinato dalle finte sapienze umane. Perché? Perché mi fido di un Uomo che disse “..ti ringrazio Padre perché hai rivelato queste cose agli umili…”
La Verità (anche semplicemente la sua disincantata ricerca) vincola ad un rigore intellettuale verso la realtà. Esso consiste di un’umiltà capace di un duplice esito, in un solo movimento: il conoscimento di sé e l’incontro con Dio.
Il cristianesimo rappresenta la forma più piena di questo rigore e la sua conoscenza non viene dall’elevazione dell’uomo, ma dall’abbassamento di Dio incarnatosi in Gesù a rivelarne, per chi crede, il volto nascosto.
L’assoluto infinito eterno di Dio si accosta all’infinitesima finitezza creaturale di una creatura specialissima, l’uomo. Ogni vero (umile) incontro dell’uomo con Dio misura questo rapporto: l’infinitesimo davanti all’Infinito. Ma l’Infinito non schiaccia l’infinitesimo, ma anzi lo ama.
Altre creature, invidiose di tanta grazia, superbe nel vantare una priorità del proprio essere solo spirituale rispetto alla materialità, si sono superbamente ribellate alla volontà di Dio e hanno soggiogato tramite l’uomo il mondo, facendolo dubitare di Dio e poi disordinandolo con il peccato.
Il peccato deforma la realtà e chi non cerca più la luce della Verità segue ciecamente le proprie idee recitando (delirando) a soggetto, girando e rigirando la frittata e aggiungendo deformazione a deformazione. Che poi lo si chiami progresso è un dettaglio. Il relativismo è pura follia, spacciato per lume della ragione. Gli fa difetto la completa dimenticanza del timor di Dio, unita al desiderio di voler essere “come Dio”. Infatti il relativismo è irrazionalità nelle sue pretese di assoluto, come come l’evoluzionismo e il progresso prometeico ipotizzano il raggiungimento di umani traguardi tra improvvisi bagliori del caso e del genio, disseminando morte intorno secondo il potere del burattino al quale il signore del mondo, cornuto, assegna di volta in volta lo scettro di questo regno di tenebra.
Il relativismo è la tomba della verità e quindi dell’umano, in nome di questa “visione liquida”, ogni abominio è possibile.
Il suo linguaggio è quello del serpente nellEden.
Oggi purtroppo siamo sotto questa dittatura, e produce tanti omicidi dell’anima come mai fino ora.
Come disse Gesù infatti non è da temere chi uccide il corpo, ma l’anima; e satana lo sa fin troppo bene, e su questo fronte, purtroppo con la complicità di molti, il suo lavoro è largamente incentivato.
Ora faccio la provocazione massima? 🙄
Se noi innalziamo una cosa IMMANENTE a verita’ assoluta e scordiamo Dio non possiamo peccare?
Io penso che Gesu’ Cristo fu ucciso legalmente, sotto la legge ebraica del tempo (assoluta) che avrebbe dovuto rispettare. Era un fuorilegge? (per i farisei). Eppure mai crimine fu più grave.
Ricordo una breve frase di Quinzio sulla disperata condizione umana (se si attacca SOLO a questo mondo ndr)
IL DIRITTO E L INGIUSTIZIA SI SPOSANO BENISSIMO TRA LORO (LA SPERANZA NELL APOCALISSE)
Difficile leggere qualcosa di più reazionario, anche in questi orribili tempi sovranisti e razzisti.
Provo a compensare proponendovi un fulgido esempio di umanesimo e intelligenza umana, la rilettura laica e fulgida che il grande Fabrizio De André ha elaborato dei dieci comandamenti. Forse non lo capirete, perché siete sostenitori di Trump, ma vale la pena provarci.
Il testamento di Tito
“Non avrai altro Dio all’infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall’est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Giuseppe,
ma più passano i giorni e peggio diventi.
Chiedo scusa.
Per errore nel copia e incolla ho riprodotto nel commento l’intero testo della canzone, mentre ne volevo riportate solo il passaggio iniziale, fino a “… e non mi hanno fatto del male”.
Nel rispetto delle regole, vi chiedo di rimuovere la citazione dell’intera canzone (che, in nome dell’umanesimo di cui sopra, consiglio comunque di recuperare…). Grazie
Su De Andrè andiamo a mettere altra acqua sul fuoco. Non penso avesse il dono della fede, anzi forse era critico. Preghiera in Gennaio dedicata a Tenco in qualche modo predisse cio’ che la chiesa fece dopo (altro che magistero e pastorale inviolabili) cioe’ che i suicidi (o presunti tali) hanno diritto alla preghiera e al funerale. Si e’ capito, si e’ relativizzante, l atto, che e’ cattivo…dalla persona sovente depressa che può essere incapace di intendere e volere al momento di compierlo.
Insomma De Andrè su questa chat e’ meglio non mischiarlo, visto che si cercano cose ben meno gravi. In quanto al testamento di Tito (il buon ladrone) secondo me e’ la proiezione di De Andrè. Sì ferma all immanente. Non ha il dono della fede. Quello che permettera’ all evangelico Tito di salvarsi non perché FOSSE ONESTO, CHI LO E’? Ma perché si abbandonò in Gesu’. Quelle parole: oggi sarai con me in Paradiso…😮 mi fanno pensare che “Tito” sia diventato Santo senza esser passato dal Purgatorio.
Con le riletture “laiche e fulgide” della Parola di Dio si finisce all’inferno. Non l’ha detto Trump, ma non credo che una persona con mentalità orribilmente relativista comprenda.
Caro Fabrizio, leggendo le stupidaggini di Giuseppe mi sembra che si possa dire che con riletture ” laiche e fulgide ” della Parola di Dio si sia già all’ inferno. Poi lo spazio per la conversione, sin che si è vivi, c’è, ma l’ esperienza di una vita infernale, qui ed ora, è realmente assicurata. Purtroppo non è detto che chi ci vive dentro se ne renda conto, ma questo è un altro discorso …
Capiamo, capiamo, sta’ tranquillo: capiamo benissimo che quel signore era un provocatore che vendendo ai gonzi testi rozzissimi e grondanti violenza come questo è diventato miliardario (in lire) e si è comprato ville e latifondi. Poi schitarrava contro i ricchi cattivi cattivi bau bau gli farem totò sul sedere.
errata corrige : la famiglia De André era già miliardaria prima che Fabrizio diventasse famoso. Il padre era un noto avvocato che era anche stato vicesindaco della città. La famiglia De André era proprietaria della più bella Villa sulla collina di Albaro , talmente bella che viene comunemente indicata con il nome di Villa Paradiso. Ovvero, tanto per essere chiari, Fabrizio è diventato famoso perchè era un ricco, ricchissimo rampollo che predicava contro coloro che appartenevano alla sua stessa classe sociale. A tutt’oggi i genovesi possono contemplare la villa solo dall’esterno. la visione dell’interno essendo riservata ai soli membri della famiglia, almeno così credo.
Mi scusi Januensis, non è, per caso, che De André si sia ulteriormemte arricchito perché piaceva a molti, che nemmeno sapevano che la sua famiglia era ricca ? Capita sa che uno nasca ricco e poi sia anche bravo a fare qualche cosa… In generale capita pure che in una casa, bella o brutta che sia, “ci mettono il naso” solo i padroni di casa, o chi è da loro invitato. Penso che sia normale…
Se lei Giuseppe mette la sua fede in tale paccottiglia di luoghi comuni, almeno ci risoarmi le prediche. Per smontare tutta la sua superbia di anticlericale ripetitivo e trinariciuto badta una frase del grande Chesterton:Quando non si crede piu’in Dio si crede a tutto.
Si prostetni pure caro Giuseppe di fronte agli idoli, e lasci noi prestare ascolto ed assenso non a un cantatorucolo alcolizzato ma a Gesu’Cristo Re dell’Universo.
Ben detto, Gian Piero!
Per il relativismo e i suoi servi tutto é relativo tranne il relativismo. Anche io ho avuto esperienza di quell’ ” assolutamente” che il sig. Nobile ha ascoltato da un promotore del relativismo. Il relativismo sarebbe la potenziale negazione di sé stesso ed invece é ormai inteso in termini di assolutismo.
Concordo. Quando il relativismo si afferma come assoluta verità nega se stesso.