ABUSI. SPALLONE: DALLA CINTOLA IN GIÙ. ETICA, MORALITÀ E CHIESA.

22 Febbraio 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici di Stilum Curiae, l’avvocato Giorgio Spallone ci ha inviato una riflessione legata sia al singolare mediatico evento che si sta svolgendo in Vaticano, dove si parla di protezione di minori (20 per cento dei casi) ma non dell’80 per cento – almeno, c’è chi dice 90 per cento – di abusi legati all’omosessualità) che a una recente esternazione dell’arcivescovo di Bologna, il super progressista sant’egidiano Matteo Zuppi su etica e moralità. E sempre parlando di questo summit, e di credibilità della Chiesa, vi consiglio di leggere su La Nuova Bussola Quotidiana le rivelazioni – documentate da tanto di fotografie – del caso di Gustavo Zanchetta, l’Assessore all’APSA per volontà pontificia. Vi ricordate che il povero Direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana è stato costretto a dire che di un “caso Zanchetta” in Vaticano si è saputo solo qualche mese fa? Leggete l’articolo e chiedetevi quanta credibilità e fiducia possa ispirare questa gestione della Chiesa. Dio ci aiuti.

Dalla cintola in giù.

Il dibattito in corso ai più alti livelli gerarchici in occasione del vertice convocato da Papa Francesco su “La protezione dei minori nella Chiesa”, richiama alla mente una frase ad effetto pronunciata dal Vescovo Mons. Matteo Zuppi – fra i più stretti collaboratori del Pontefice – nel corso di un confronto – apparso nel gennaio 2018 su un noto settimanale di attualità politica – con l’intellettuale ebreo Wlodeck Goldkorn, definitosi “laico non credente”.

Alla domanda se può la Chiesa trasformarsi in un soggetto rivoluzionario, Zuppi risponde:

“La Chiesa per troppo tempo si è occupata più che altro della morale e meno dell’etica; del rapporto tra l’io e il tu, dell’idea di noi. E ne paghiamo il prezzo, soprattutto perché spesso la morale si riferiva a determinate parti del corpo, quelle dalla cintola in giù, per dirla tutta. Quindi la Chiesa deve ritrovare la sua credibilità etica; porre al centro la pienezza e la libertà della persona e la sua relazione con il prossimo e non la costrizione. Abbiamo predicato una morale che sembrava costrittiva dell’io. E così il moralismo è sembrato andare contro la persona”.

Orbene, l’opinione del Prelato bolognese è oggettivamente inaccettabile, perché in stridente conflitto con quanto è dato leggere ai capp. 95 e 96 dell’Enciclica Veritatis Splendor.

Peraltro, la storia stessa si è incaricata di smentire il nostro Arcivescovo.

Data di pochi giorni la riduzione allo stato laicale del Card. McCarrick a seguito di condanna da parte della giurisdizione canonica per abusi sessuali.

Questa, riguardante un fatto “scandaloso” in senso evangelico, prima ancora che dal profilo morale, è peraltro, accompagnata dell’emergere inarrestabile di un iceberg di notizie circa la pratica dell’omosessualità nell’ambito del clero, che parrebbe diffusa oltre ogni più ardita immaginazione del fedele medio.

Ora, senza abbandonare la speranza di una presa di posizione ufficiale ed inequivoca su di un tema tanto, lo si ripete, “scandaloso”, quanto, ormai, drammaticamente derubricato ad ordinaria amministrazione, non si può non constatare come, esattamente all’opposto di quanto assunto da Mons. Zuppi, la Chiesa, da tempo, abbia, in realtà, cessato di occuparsi della morale ed esattamente di quella morale “dalla cintola in giù”.

In così dire, mi riferisco prima ancora che alla Chiesa quale Popolo di Dio, alla Gerarchia che a quel Popolo dovrebbe fornire luminosa testimonianza di rispetto, prima ancora delle norme morali, dei dieci comandamenti, nessuno escluso.

Allargando lo sguardo – un esempio a caso: i rapporti prematrimoniali – ritenere il rispetto anche di uno solo dei comandamenti, una “costrizione” configura esattamente quel “relativismo etico” che San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, paventano, purtroppo profeticamente, come il male oscuro e sottile che, quasi un malmostoso fiume carsico, continua a diffondersi nelle membra dell’amata “casta meretrix” (secondo l’esegesi biffiana di S. Ambrogio).

Opporre la morale all’etica, quasi costrizione a libertà, è procedimento tanto banale, quanto ideologico e strumentale ad un’idea di Chiesa liquida, incentrata su di un confuso umanitarismo storicista, che oscura, sia la verità prima di cui il cristiano è portatore in virtù del battesimo ricevuto: la filiazione divina, sia il fine ultimo di questa vita: la salvezza eterna.

I Pastori ogni tanto – in epoca di richieste di perdono planetarie, per passati errori epocali della Chiesa – nel vortice di esternazioni, urbi et social, si fermino a riflettere sul rischio concreto di produrne altri dei quali i nostri discendenti dovranno nuovamente pentirsi, magari fra qualche secolo.

Se Dio vorrà.

Giorgio Spallone



Oggi è il 171° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


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71 commenti

  • Iginio ha detto:

    Questa distinzione fra morale ed etica è una rifrittura di Hegel in salsa paracattolica. Hegel distingueva Diritto, Moralità, Eticità come tesi-antitesi-sintesi. Che c’entri Hegel col cattolicesimo aspettiamo che ce lo spieghino Zuppi e i suoi maestri.

  • deutero.amedeo - OT per Tosatti ha detto:

    Ottimo! per la modifica del software con l’introduzione dell’anteprima.
    Eviterà i dubbi su: sarà andato o non sarà andato? e spiacevoli (per chi legge) ripetizioni di messaggi.
    OK !

  • deutero.amedeo ha detto:

    Leggendo i resoconti ufficiali sin qui pubblicati (da Vatican news) degli interventi al summit, sembra di capire che oggetto della discussione non sia il sesto ma l’ottavo comandamento. Tutti adesso parlano di trasparenza e chiarezza (non dire falsa testimonianza) ma del dovere di non abusare del sesso (prima di tutto del proprio) neanche l’ombra. Tutto ciò mi appare molto concorde al fatto che per il Santo Padre il sesto comandamento riguarda solo la fedeltà al coniuge (o similare). E sembra che la Chiesa, a cagione del suo silenzio sugli abusi, sia diventato il luogo più pericoloso al mondo per la salute mentale dei minori.

    • Adriana ha detto:

      DEUTERO ,
      probabilmente si sono ispirati alla miniserie di Canale 5 :
      ” Non mentire “.

      • deutero.amedeo ha detto:

        E poi dicono che è Gesù che ci ha insegnato a pregare al plurale:

        — Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
        già troppo ci hanno colmato di scherni,

        noi siamo troppo sazi
        degli scherni dei gaudenti,
        del disprezzo dei superbi. —

        (Salmo 123,3-4)

        Mah!

  • Adriana ha detto:

    A proposito di ” discernimento “…guardate chi sono le vittime a
    cui Bergoglio crede : ” Uno sbaciucchio di troppo . Hanno beffato Bergoglio “, ( articolo di Blondet .)

  • Rafael Brotero ha detto:

    Sugli abusi, qualcosa che tutti tacciono: l’onnipresenza dei manipulatori dell’ opinione in questo mare di accuse, che cercano lo scandalo. E l’altro lato della moneta: il silenzio, non per proteggere i criminali, ma perche si sapeva che la Chiesa era circondata di nemici feroci pronti per usare anche la calunnia per infangare la Chiesa. Dunque dubbio sistematico sulla verita’ delle accuse e desiderio di non favorire lo scandalo, che uccide la fede e dunque le anime. Dico questo non per difendere i mostruosi pedofili, ma perche per sciogliere i nodi bisogna vederli, lo diceva il filosofo.

  • Adriana ha detto:

    E mentre il Cardinale Marx ( il cardinale Marx !!! ) si erge a difensore delle vittime di clericalismo ( http: // http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pedofilia-mistero-vaticano-dossier...)
    in chiesa si svolgono danze tribali con atletici neri seminudi al rullo dei tamburi , e il pubblico dei fedeli ci prende gusto :
    ( youtube Vocal Range Live ) nella chiesa di S.Gervaso e Protaso , None , Torino ) . Proselitismo alla rovescia ?

  • Nicola B. ha detto:

    Ultimissime da alla Confessione Protestante Anglicana. Ormai sono sempre più in caduta libera fino alla loro completa estinzione…..

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/chiesa-dinghilterra-domenica-non-sar-pi-festa-precetto-1650497.html

  • Maria ha detto:

    Eppure Spallone ha ragione. Ho 67 anni e una vita rovinata dalla fobia del sesso inculcataci da famiglia e Chiesa degli anni passati. Io e tante ragazze abbiamo portato in famiglia le nevrosi sessuali di cui eravamo inconsapevoli. Vi stupite che oggi ci sia uno svacco totale? Padre Rupnik la chiama la legge del pendolo. Troppa repressione sessuale uguale ora troppa libertà. La Chiesa allora non ricordo che parlasse di peccati come il dominio dell’uomo sull’uomo, almeno in teoria si, ma in pratica stava, come ora, col,potere. Anzi E’ parte integrante del potere mondano. E questo è il vero peccato. Mettersi al posto di Dio e dominarci…

    • deutero.amedeo ha detto:

      Io di anni ne ho 89 ma di fobia del sesso non parlerei proprio. Se mai parlerei di controllo, di auto dominio, di uso appropriato, di santità della famiglia: –se il Signore non costruisce la casa, invano vi lavorano i costruttori– (Salmo 127,1) .

      Il Papa, a chi glielo chiedeva mandava via telegramma la sua paterna benedizione ai nostri matrimoni. Benedizione! e non diceva altro.
      La fobia sarà una debolezza mentale sua, ma non un male della Chiesa.

      • Maria ha detto:

        Come vi invidio, lei e il commentatore sotto di lei. No signori, voi siete uomini, io donna, bergamasca, educazione casa, Chiesa. Guai a nominare qualsiasi cosa sotto la cintura, ripeto noi ragazze. Le mie amiche ricche, educate dalle suore Orsoline di Bergamo, dove studiavano per stare lontano dai rozzi bergamaschi popolani, a 18 anni uscite dal collegio si sono ritrovate così: una incinta dopo tre mesi, un’altra sposata e divorziata dopo due anni ( quando non c’era il divorzio in Italia) due arrivate a 35 anni che non riuscivano a permettere ad un ragazzo nemmeno di baciarle, perchè erano appunto fobiche, pur essendo innamorate. Mi diceva una di queste ultime che le suore, in collegio, non permettevano alle adolescenti di parlarsi tra di loro, temendo (lo scoprì anni dopo) che potesse instaurarsi un rapporto lesbico. Tornando a me, alla Scuola di Consulenza familiare Cattolica Padre Luciano Cupia ci spiegava (anni 90) che il 20% dei matrimoni italiani era « in bianco » per l’incapacità degli sposi di superare la vergogna di usare ciò che sta sotto la cintola…mi fermo qui, non voglio convincere nessuno, ma siete proprio stati fortunati voi che avete avuto una educazione sia familiare che ecclesiale che vi ha avvicinato al rapporto carnale senza vergogna. Credemi, dato che sono una consulente familiare in un consultorio cattolico, dove non vengono gli atei, che anche oggi molti matrimoni stanno in piedi perché la gente ha fede in Dio, e resiste, anche se a livello sessuale non c’è intimità per i problemi sopra detti. A volte penso che se rinasco….rinasco maschio, che è meglio 🤗🤗

    • A volte tornano ha detto:

      Signora, anzi, ” signora “maria, evidentemente lei non ha approfondito con onesta e coraggio ciò che la Santa Chiesa Cattolica di Sempre ci suggerisce, anche in tema di etica e morale. Ci avrebbe trovato una Strada forse Stretta ma Garbata e Delicata, Colma di Bellezza, di Purezza, Capace di Donare alle Persone di Buona Volontà ” Sicurezza e Pienezza di Vita”, Capace di Rendere le Persone Forti e Coscienti, serene e in Pace a 360°, e non solo per le cose materiali o per quelle che dipendono dalla cintola in giù. Per i problemi che lei ha ” signora Maria” basta andare a fondo nei problemi della propria famiglia, non serve prendersela con la Santa Chiesa Cattolica. Ossequi.

      • Maria ha detto:

        Gentilissimo, ho risposto sopra, ma a lei mi permetto di aggiungere una cosa a proposito del suo intervento che mi ha commosso. Sono stata fatta oggetto di « toccamenti « da parte di un prete quando avevo 7 anni. Poi ancora, il prete del coro di chiesa dove cantavo, quando avevo 13 anni…e poi ancora da adulta un altro che poi andò in missione, ma a quel punto mi sapevo difendere e la cosa finí lì.
        Mi creda, forse adesso sono i maschietti che devono stare in guardia, ma allora eravamo noi bambine e adolescenti. Non denunciai niente a nessuno, avvisai mia madre, che con molto buon senso mi disse di tacere e mi tolse da quelle occasioni, sia quando ero piccola, sia quando cantavo nel coro. Il maestro del coro si indignò con me perché non andavo più alle prove…e io zitta. Quanti silenzi, le donne, cari i miei uomini. Quante cose non sapete di noi e di quello che abbiamo dovuto sopportare per buona pace…questo per spiegarle perché non ho chiesto a nessuno dei preti o suore ciò che lei mi indica che avrei potuto fare…non giudicate…non tutte le donne hanno una tale autostima come io ho, da esporsi così e da rispondervi. Ma credo che sia giusto che chi è stato fortunato, non colpevolizzi le vittime, dicendo in fondo come fate voi due, se hai problemi guardati in casa, la Chiesa non c’entra. La Chiesa nei suoi ministri c’entra eccome. Pace e bene.

        • A volte tornano ha detto:

          Signora Maria, io qui non vengo per raccontare le vicende della mia Vita , che potrebbero essere anche più lacrimevoli delle sue, né amo autocompatirmi. Vivo pensando che ogni situazione che capita ha un motivo e una soluzione. Da cercare nelle sedi opportune. Frignare sui blog non serve a nulla. Ed è sempre troppo comodo e facile prendersela con la SANTA CHIESA CATTOLICA anziché personalmente con le sue SINGOLE mele marce. Per il restante dei suoi dolori guardi in famiglia, non in CHIESA….io ho fatto così.

      • Maria ha detto:

        Gentilissimo, ho risposto sopra, ma vorrei dire una cosa in più a lei, dopo il suo intervento che mi ha commosso. Perchè non mi sono informata su ciò che la Chiesa dice ecc…
        A 7 anni sono stata sessualmente molestata da un prete…avvisai mia madre, ricordo con terrore che lei accusasse me, perché i preti a quei tempi erano sacri e, pensi la mia educazione, se si pensava male di loro si commetteva peccato mortale! E questo veniva spiegato dai preti, non dalle mamme. Fortuna che mia madre mi credette, mi disse di tacere e mi tolse da quel giro dell’oratorio che prevedeva quel prete, stimatissimo.
        A 13 anni fui molestata dal prete del coro della parrocchia in cui cantavo. Fine del coro. Il maestro del coro mi sgridò perché cantavo bene e « da buona lazzarona » preferivo andare a zonzo piuttosto che fare le prove. E io zitta. Da adulta un terzo prete…ero grande e la cosa non cominciò nemmeno…sapevo difendermi e non avevo più la soggezione di quando ero una ragazza …lui andò in missione…
        Cari uomini, voi non sapete nulla di quello che vuol dire essere una donna e quanto tacere per la buona pace. Se vi dico che era più pericoloso l’ambiente ecclesiale che quello laico, almeno per me, forse vi stupireste. Ma una donna capisce quello che voglio dire:da un ragazzo ti difendi, le madri ti hanno spiegato cosa vuole, così non stai da sola con lui, ma ad un religioso, in confessionale o all’oratorio femminile ti affidi…se ti dice vieni con me…ci vai. Ho anche pensato che è per questo che nella Chiesa hanno accettato gli omosessuali, almeno non erano soggetti a tentazione…invece sono tentati e molestati i bambini e gli adolescenti oggi, perciò il problema permane. A chi avrei dovuto dire come si comportavano i preti? Io non mi fidavo o pensate che gli abusi sessuali siano solo cose di oggi?
        Posso solo aggiungere che vi ritengo molto fortunati ad essere vissuti in un sano ambiente ecclesiale e vi prego di non giudicare più le persone che fanno certe affermazioni come quelle del mio primo intervento. Non tutte le persone hanno la mia autostima e si mettono in gioco raccontando pubblicamente queste cose. In fondo non siamo tenute a giustificarci…tuttavia preferisco espormi, perché siete cristiani, come me ed è meglio aiutarci a capire le situazioni. Non giudicate e non colpevolizzate le vittime, come avete fatto entrambi, dicendo che sono problemi miei e della mia famiglia e la Chiesa non c’entra nulla. La Chiesa nei suoi elementi religiosi c’entra eccome. Un saluto e pace e bene.

      • Maria ha detto:

        Le chiedo scusa, non vedendo il commento sotto l’ho riscritto. Mi scusi tanto, ma non so come toglierne uno.

  • Maria Cristina ha detto:

    Dalle“ Opere” di Pascal :

    Contro i “nuovi casisti “gesuiti:
    coloro che amano la Chiesa si lamentano di veder corrompere i costumi;ma almeno le leggi sussistono intatte.Ma costoro corrompono le leggi: il modello e’ guastato.

    I casisti sottomettono la decisione alla ragione corrotta e la scelta delle decisioni alla volonta’ corrotta affinché: tutto quello che c’ e’ di corrotto nella natura dell’ uomo abbia parte alla sua condotta.

    Lasciano agire la concupiscenza e frenano lo scrupolo, mentre si dovrebbe fare l’ opposto.

    A costoro non basta introdurre nelle nostre chiese simili costumi, “ templi inducere mores” , non solo vogliono essere tollerati nella Chiesa, ma , come se fossero diventati i piu’forti, cacciarne quelli che non sono dei loro

    Pascal Oeuvres, t.VII p.295, Parigi 1670

    • virro ha detto:

      Grazie Maria Cristina, aiutiamoci a tenere alta la verità dettata da 2000 dalla nostra chiesa, oggi S. Policarpo, che per Amore di Cristo, reso martire, bruciato vivo

  • EquesFidus ha detto:

    Tanto, è inutile farsi illusioni: il partito (perché di questo si tratta) liberal-modernista al potere rimarrà dov’è, nulla cambierà perché prendere provvedimenti seri significherebbe modificare troppo la struttura di comando ed il prossimo Conclave in un modo che agli attuali padroni (o sedicenti tali) della Chiesa non va a genio. Alla fine, sarà una tre giorni strumentale solo a picconare ulteriormente la Dottrina cattolica e la disciplina di rito romano: gli abusi non saranno stati provocati da dei pervertiti che hanno gravi problemi con la Dottrina e la liturgia prima ancora che con l’etica e la morale cattolica, macché, sarà colpa dell'”omofobia”, del celibato sacerdotale, del fatto che non si possono ordinare donne diacono. Insomma, seguendo i discorsi della Maraini, della Chiesa tradizionale bigotta e sessuofoba. Questa gente arriva a negare ciò che è evidente in sé stesso, come il Sole che sorge ad est e tramonta ad ovest, pur di portare avanti una agenda (consustanziale a quella mondialista liberal-agnostica portata avanti da organismi assolutamente non-elettivi sovranazionali) che nulla ha di cattolico. Mi chiedo solo quando il padrone della messe si stuferà di questo andazzo e comincerà a separare il grano dal loglio, a questo punto. Vogliono farsi una loro Chiesa, ecumenista, senza liturgia cattolica, con un Dottrina umanitarista (che però consenta tutto ciò che piace a liberals e comunisti, vedi aborto e divorzio), che va a braccetto col mondo e da essa viene osannata? Abbiano il coraggio e se ne vadano, per cortesia. Ma non lo faranno: sono troppo innamorati del potere e del prestigio, delle proprietà immobiliari (cioè chiese regolarmente e debitamente consacrate) da svendere un tanto al chilo per poterlo fare.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Peccato? Delitto? Delitto-peccato? Alla fine… 0.
    “Survivors of Sexual Abuse Want Church Reform. Here’s Why It Might Not Happen”:
    https://www.nytimes.com/2019/02/20/world/europe/vatican-catholic-sex-abuse.html

  • GMZ ha detto:

    Caso Zanchetta: il papa sapeva. Antonio Provolo: il papa sapeva.
    Ma di che cosa stiamo parlando? Se anche Martel dicesse il vero, in Sodoma (letto, sconvolgente non per le “rivelazioni” in esso contenute ma per la pochezza di scienza ed argomentazione, sostitute da pettegolezzo ed opinione), il problema sarebbe sempre il solito: un papa che non la conta giusta e che protegge i suoi opachi collaboratori per meglio servirsene.
    Bergoglio sostiene che la rigidità nasconde qualcosa? Volendo prestargli orecchio, qualcuno gli faccia notare quanto egli è rigido con ipocriti e calunniatori – per ripagarlo della stessa moneta.
    Ossequi.

  • Alessandro ha detto:

    Allora, io sono ignorante, ma però so’ leggere. il sig. Bergoglio sono mesi e mesi che da la colpa di tutti i mali della chiesa al “clericalismo” questa bestia nera di clericalismo e’ il male di tutti gli abusi, scandali, pedofili, omosessuali nella chiesa. Io non sapevo cosa significa clericalismo e allora da bravo ignorante sono andato a cercare sul vocabolario, ho notato che in realtà il clericalismo non centra assolutamente niente con gli scandali della chiesa, e che anzi, e’ proprio bergoglio che rappresenta la massima espressione di clericalismo. Allora le cose sono 2: o bergoglio dice cose senza senso logico e dice parole a caso, parole difficili da comprendere per la massa apposra giocando sulla ignoranza della gente, oppure io non sono più capace di intendere e di volere io e non riesco più a leggere un vocabolario. Ditemi voi se gli scandali della chiesa sono colpa del clericalismo come dice bergoglio e chi e’ il vero promotore del clericalismo?
    “CLERICALISMO: La parola clericalismo indica un agire in senso politico che mira alla salvaguardia e al raggiungimento degli interessi del Clero e, conseguentemente, si concretizza nel tentativo di indebolire la laicità di uno Stato attraverso il diretto intervento nella sfera politica e amministrativa da parte di sostenitori anche non appartenenti al Clero, o talvolta non credenti.”
    IO sarò ignorante ma so’ ancora leggere.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Più cospirazione: “Con cardinali e press agent arruolati a tempo pieno…”:
    https://www.lastampa.it/2019/02/22/vaticaninsider/il-summit-sugli-abusi-e-linsidia-donatista-7cyNjRAYPHdz3iqqB9Dt1N/pagina.html

    Caro Direttore:
    Mai nella Storia del Mondo e della Chiesa cattolica si erano dati tre dei quattro segni che annunciano il Fine del Mondo: Mai!
    Il primo, l’assassinio annuale di 40 a 60 milioni di non nati Salmi 22:11. 139: 13, 15, 16: il male come “un bene e un diritto” e Apocalisse 6:10-11
    http://www.worldometers.info/abortions/
    Il secondo, la profetizzata “apostasia” Luca 18:8. 2Tessalonicesi 2:1-12. 1Tmoteo 4:1; ma come è una “apostasia silenziosa”…
    Il terzo, il volere confondere Francesco come un cattivo Papa o un Papa dittatore, invece del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Zaccaria 11: 15-17 e Apocalisse 13:11. 16:13. 19:20. 20:10.
    Il quarto e ultimo segno è l’Anticristo, l’Infedele, il Seduttore che ancora non è conosciuto perché Satana non gli ha dato tutto suo Potere.
    Saluti.

  • Catholicus ha detto:

    Agghiacciante ipotesi di una blogger, sempre molto moderata, (ma animata da grande zelo per la Chiesa di Cristo) a proposito delle tendenze omofile di gran parrte del clero, alto e basso :
    22 febbraio 2019 21:59
    “Irina ha detto…
    Nel tempo hanno violentato generazioni di giovani seminaristi, giovani preti; può darsi che molti nel silenzio siano impazziti. Abusi reiterati, forse la vittima è diventata complice del suo carnefice. Può anche darsi che molti dei vescovi, cardinali siano stati prima abusati e poi si siano trasformati in abusanti. Può darsi che questo silenzio sia la tacita ammissione che l’omosessualità, agita fino ad oggi, riguardi tutti loro, per questo tacciono. Forse.Può darsi che le strane dimissioni di J.R. abbiano questo sfondo. Chissà!? Se le cose stanno così e/o quasi così, quali intrecci di violenze fisiche, ricatti reciproci. L’inferno. Basta, non ne posso più”

    • Gian ha detto:

      @ Catholicus. Ho letto anch’io stamattina il commento su Chiesa e Postconcilio e mi ha fatto lo stesso effetto, caro amico. Hai pensato bene di riportarlo perché è MOLTO significativo, data la moderazione e la grande sapienza mostrate da sempre dalla blogger che firma i propri pensieri con il nome di “irina”. Li trovo sempre molto appropriati e denotano un grande amore per la Chiesa cattolica. Io non tralascio mai di leggerli con attenzione ricavandone sempre spunti per riflettere e cercare di migliorare le mie mancanze. Grazie di cuore!

    • GMZ ha detto:

      I seminari ridotti a lupanari per soddisfare le voglie di un episcopato dissoluto, la sodomizzazione come rituale di ingresso nella cerchia di coloro che fanno carriera oggi per comandare domani: ipotesi suggestiva, forse, ma che oggi non definirei peregrina.
      Ossequi.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Se mi dovessi accorgere che l’associazione tartufai è un ricettacolo di omosessuali e che tra la dirigenza fosse comosta all’80% da omosessuali, fuggirei.
    Ma la Chiesa è il Corpo di Cristo e non lo farò mai.
    Ma è difficile trovare le parole per esprimere il disagio e il fastidio.
    Spero che questo vertice serva.
    Tanto più che la Chiesa nel suo DNA è sempre stata vista dai modernisti come “omofoba”.
    La realtà della Chiesa non è la tolleranza del vizio, ma l’opposto. La misericordia non cambia la morale ma dona la grazia all’uomo per cambiare lui

    • Gian Piero ha detto:

      Caro Astor , questo summit sugli abusi e’ ,come ha detto ai giornalisti una vittima dei abusi, “un pura operazione di marketing” . Io direi fumo negli occhi .
      La facciata deve apparire in un modo, poi dietro la facciata il padrone dell’ Azienda promuove Farrell a Camerlengo, promuove Zanchetta all’Apsa, non riceve neppure le vittime, e pensa solo al prossimo viaggio “storico” in Marocco con fanfare al seguito . Basta vedere la faccia sua e delcard. Cupich ” , a questo summit:scocciata, annoiata, sembrano loro le vittime . Sembra che pensino ’ Dobbiamo essere qui,e ci tocca perder tempo e non portare avanti la nostra splendida e moderna agenda su ecumenismo, migranti fratellanzauniversale, Sinodo Amazzonia, bah, ci vuol pazienza …..sopportiamo per tre giorni…facciamo finta di interessarci

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Gian Piero: se si vuole condurre questo summit con logiche solo umane e che escludono la grazia, ha ragione lei.
        Non cambierà nulla.
        Per cambiare occorre la conversione attraverso l’annuncio di TUTTA la VERITA’, la preghiera e la penitenza.
        I Vangelo ci mostra un Gesù misericordiosissimo ma, nello stesso tempo, inflessibile sui principi.
        Quando parla delle esigenze del matrimonio non fa sconti, poi però offre la salvezza a pubblicani e prostitute.
        I Vescovi attuali (non tutti) difettano su questo. Pensano di ingraziarsi gli omosessuali, ma quelli vedranno la Chiesa sempre come NEMICA, perché vogliono che si cambi la morale, cosa impossibile.
        Non c’è niente da fare: è inutile dire che non si giudica la persona ma solo il peccato… Non capiscono.
        Se invece si annuncia il Vangelo, allora qualcuno si CONVERTE. E allora va accolto e accompagnato, ma verso la verità

  • Matteo ha detto:

    “Allargando lo sguardo – un esempio a caso: i rapporti prematrimoniali – ritenere il rispetto anche di uno solo dei comandamenti, una “costrizione” configura esattamente quel “relativismo etico” che San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, paventano, purtroppo profeticamente, come il male oscuro e sottile che, quasi un malmostoso fiume carsico, continua a diffondersi nelle membra dell’amata “casta meretrix” (secondo l’esegesi biffiana di S. Ambrogio).”

    Nessuno mette in dubbio che non avere rapporti prematrimoniali faccia parte del VI comandamento. È anche vero però che l’età media dei Matrimoni è salita a 37 anni per gli uomini https://www.huffingtonpost.it/2018/04/19/in-italia-ci-si-sposa-sempre-piu-tardi-e-sempre-meno_a_23415224/

    Il che significa che un giovane, oggi, dovrebbe vivere dai 13/14 anni, quando ci sono le prime pulsioni, fino al 30/35/37 in totale astinenza.

    Si perché quello che forse molti non sanno è che non sono solo i rapporti prematrimoniali completi in quanto tali ad essere vietati, ma qualunque “sfogo sessuale” in senso lato, da soli o con donne. Insomma, anche ponendo che uno si sposi presto, mettiamo a 25 anni, deve vivere praticamente una dozzina di anni (dai 13 ai 25) nella più totale astinenza sessuale, altrimenti pecca in materia grave contro il sesto comandamento (perché “in re venerea non datur parvitas materia”, cioè il sesto comandamento è sempre materia grave).

    La difficoltà di tale precetto non lo rende nè meno giusto nè meno obbligante, ma è fuori discussione che, di fronte ad un precetto tanto difficile, la stragrande maggioranza o non tenterà nemmeno di seguirlo oppure tenterà di seguirlo cadendo più o meno regolarmente.

    Per il semplice motivo che non è lo stato normale per una persona vivere gli anni della giovinezza in totale astinenza, così come non lo sarebbe il vivere costantemente con una fame tremenda che da crampi allo stomaco.

    • LucioR ha detto:

      «Il che significa che un giovane, oggi, dovrebbe vivere dai 13/14 anni, quando ci sono le prime pulsioni, fino al 30/35/37 in totale astinenza.
      […]
      non è lo stato normale per una persona vivere gli anni della giovinezza in totale astinenza, così come non lo sarebbe il vivere costantemente con una fame tremenda che da crampi allo stomaco.»

      Mi sembra una riduzione dell’essere umano ai suoi organi sessuali. Da «cogito, ergo sum» sembra essere passati a “…, quindi sono”.

      Questo è il risultato di una ossessionante campagna pluridecennale votata a a creare un clima sessuomane.

      A prescindere da questo periodo, e ai problemi attuali che infangano la Chiesa cattolica, che purtroppo costringe tutti a trattare questi scivolosi temi, basta andare su qualunque pubblicazione, o produzione, o intrattenimento (giornali, cinema, TV, Internet, ecc.) in tutte le ore della giornata (compresa la notte), che il 90% (mi limito) di esse, direttamente o indirettamente vertono su questa materia, o su essa in un modo o nell’altro vanno a finire: perfino nei quotidiani sportivi a volte sembra che lo sport che più interessi sia quello orizzontale.

      E questo condiziona anche chi a questo clima vorrebbe sottrarsi; anche non volendo in gran parte della giornata è ossessionato da queste cose (le pubblicità che è costretto a vedere in casa o fuori, le discussioni televisive su cui involontariamente passa facendo zapping – si dice così? – , gli articoli di giornale che nello sfogliare le pagine passa sotto lo sguardo: anche se non si vuole leggere l’articolo, non si vuole vedere il programma televisivo, si toglie l’audio alla pubblicità, la mente suo malgrado torna, e torna, e torna ancora su questa materia resa infame (originariamente non lo è) dall’atmosfera immorale che ormai intossica ogni ambiente, anche quelli che vorrebbero da essa preservarsi. Se si volesse ridurre in un’immagine tutto questo si dovrebbe disegnare l’uomo (simbolico) con al posto della stessa (della mente) l’organo sessuale. E questo suo malgrado. E questo anche se lo ripudia: per tutti è diventata un’ ossessione; nell’accettarlo o nel ripudiarlo, ma sempre un’ossessione.

      E allora, ragionando con “questa testa” si può capire quello che ha scritto Matteo (leggete bene, non sto dicendo qualcosa contro di lui), che ha descritto quanto oggi viene normalmente ritenuto logico, condizionati come si è dal clima sopraddetto.

      • LucioR ha detto:

        Ho scritto:

        «Se si volesse ridurre in un’immagine tutto questo si dovrebbe disegnare l’uomo (simbolico) con al posto della stessa (della mente) l’organo sessuale».

        Ho scritto “stessa” al posto di “testa”, quindi: «… con al posto della testa…». Altrimenti la frase non è comprensibile.

      • GMZ ha detto:

        Ho provato pena per quanto scritto da Matteo, poiché anche io vi scorgo un esito di quel mondo ossessionato dal sesso che lei ben ha descritto.

        • Matteo ha detto:

          @GMZ

          Non è questione di essere ossessionati dal sesso il dire che lo state in astinenza totale fino a 30/35 anni (l’età in cui oggi molto possono sposarsi) sia estremamente difficile. Quando l’uomo e la donna acquisiscono la maturità sessuale non esiste cosa. più naturale del voler avere un partner e momenti di intimità. Questo non significa che il condivida la mentalità del mondo, sto solamente dicendo ciò che è evidente a chiunque, e cioè che certe richieste sono oggettivamente tanto giuste quanto difficili da portare avanti. Se poi lei vuole dirmi che per una persona normale lo stare in astinenza sessuale TOTALE durante gli anni in cui se ne sente di più il bisogno sia facile quanto non ammazzare (quinto comandamento) si accomodi, la negazione dell’ovvio a me non ha mai appassionato.

          E negare che sia estremamente difficile, e richieda un grado di eroismo non indifferente, vivere di fatto come monaci senza esserlo nella giovinezza, e rinunciare a qualunque sfogo sessuale e intimità con una donna, è appunto una negazione dell’ovvio.

          Secondo me chi ci riesce ha grande merito davanti a Dio, e forse chi non ci riesce ha molte più attenuanti di quelle che vi sono per altre mancanze, proprio per l’oggettiva difficoltà di tale precetto.

      • Matteo ha detto:

        @Lucior

        Volevo solo dire che una volta le persone si sposavano prima. Un conto è reprimere i propri impulsi per poco tempo, un conto è stare senza donne nella più completa astinenza sessuale per decenni quando si è giovani.

        Questo precetto è comunque giusto e rimane obbligante, poi le attenuanti che hanno o non hanno quelli che non riescono a tenerci Fede (cioè il 99% della popolazione) giudicherà Dio.

        Però di sicuro nessuno può dire che chiedete ad un giovane di essere nella totale astinenza da quando ha le prime pulsioni fino a 30 anni ed oltre sua facile, per il semplice motivo che il corpo umano non è progettato in quel modo, per stare in solitudine durante la giovinezza, senza contare anche il bisogno di intimità che hanno tutti.

        Questo non significa, ripeto, che il mondo abbia ragione, significa solo che ci sono precetti più difficili da rispettare di altri, alcuni molto più difficili, come questo.

      • Matteo ha detto:

        Quindi, caro Lucior, se affermare che sia molto difficile vivere gli anni della propria giovinezza senza una donna e senza rapporti intimi sia una “riduzione dell’essere umano ai suoi organi sessuali” è una prerogativa sua; a me sembra una constatazione tanto ovvia come dire che l’acqua è bagnata. Oltretutto quanto da lei detto non rende merito a chi riesce a rispettare questo precetto, cosa lodevolissima proprio per la sua difficoltà (in quanto non esiste persona sulla terra che raggiunta la maturità sessuale non desideri una relazione intima, sia sessuale che sentimentale, con una persona dell’altro sesso. È sempre stato così).

        Inoltre dal suo commento traspare una certa negatività verso il sesso in quanto tale. Legga la teologia del corpo di San Giovanni Paolo II e vedrà che il sesso nel Matrimonio tra uomo e donna è addirittura santo, non certo un male necessario ai fini della procreazione.

    • Rafael ha detto:

      Vero. La porta é stretta. E vero, la Croce, che é la porta, non é lo stato naturaleza dell’uomo, ma lo stato soprannaturale della Grazia.

      • Matteo ha detto:

        @Rafael

        Finalmente un po’ di onestà. Ero stanco di leggere di persone scandalizzate dalla constatazione LAPALISSIANA che vivere la propria giovinezza senza rapporti intimi con donne sotto pena di peccato mortale sia difficile.

        Comunque non direi che tutti quelli che non ce la fanno (cioè oltre il 99%) siano necessariamente fuori dallo stato di Grazia. Le attenuanti alla colpa esistono, e il vivere in una società ipersesdualizzata e nella quale sposarsi presto (cosa che era comune una volta, quindi il periodo di astinenza si riduceva a pochissimi anni durante l’adolescenza, perché poi ci si sposava, e non si protraeva per decenni) è pressoché impossibile di sicuro sono due attenuanti molto pesanti.

        Parimenti, il merito di chi ce la fa è sicuramente molto alto, ancora più che in passato.

      • Matteo ha detto:

        E vorrei ribadire, a chi ancora non l’avesse capito, che la difficoltà (anche estrema) di un precetto non lo rende nè sbagliato nè meno obbligante, nè significa negare che, in assenza di attenuanti, esso sia un peccato mortale.

        Anzi, secondo me il sesto comandamento, nelle sue “pretese così difficili”, ci rende ancora più manifesto quanto la nostra natura sia ferita dal peccato originale rispetto ad altri comandamenti tuttosommato relativamente facili da rispettare.

  • Luigi Saruggia ha detto:

    Vi riporto un passaggio tratto da un articolo della Nuova Bussola Quotidiana che tra l’altro citava il nostro Zuppi:
    “Su alcuni siti gay Zuppi è segnalato come un vescovo amico, e del resto il nuovo arcivescovo di Bologna, ha scritto la prefazione all’edizione italiana del libro di padre Martin (“Un ponte da costruire”), prefazione che è stata pubblicata anche da Avvenire il 20 maggio 2018: «Il libro di padre Martin, uno dei primi tentativi a riguardo, è utile a favorire il dialogo, la conoscenza e comprensione reciproca, in vista di un nuovo atteggiamento pastorale da ricercare insieme alle nostre sorelle e fratelli Lgbt. Come ha già ben detto il cardinal Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della Santa Sede, questo libro è «molto necessario» 
    Questo è il nuovo Vescovo di Bologna, successore di Biffi e Caffarra, tipico rappresentante del nulla della neochiesa, propagatore pure lui dell’omoeresia. Tra l’altro chi viene anche nominato con lui? Il nostro buon camerlengo di Santa Romana Chiesa, il buon Farrell!
    http://www.lanuovabq.it/it/anche-litalia-ha-il-suo-padre-martin-e-il-pride-cattogay

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Data la situazione di diffusa immoralità nel clero, di ogni ordine e grado, come stupirsi che un Vescovo si esprima in un modo tale da far pensare che arrivi diritto diritto da Corinto ? Con i corinzi San Paolo aveva tanta pazienza, senza eccedere, ma con i predicatori eretici di tutti i tipi no. Giustamente. Costui è il tipo di “pastore” che puzza sicuramente di pecora. Quelle pecore che “vanno dove porta il cuore”, e dimostrando nei fatti che sono confuse anche in anatomia, oltre che in teologia. Che la parte di corpo con la quale si “opera” sia sopra o sotto la cintura, è indispensabile che venga controllata dalla volontà. Una volontà possibilmente ben formata, che tenga conto che ogni parte di un corpo fa parte di una persona intera. Che se soffre una parte del corpo anche le altre membra soffrono. Che se uso malamente una parte, omettendo la ragione, mi comporto come un animale. Non è un caso che San Paolo usa il corpo per spiegare come dovrebbe essere la Chiesa e perché. E allora è sempre lo stesso quesito che si impone: è una carenza di dottrina o è una pienezza di apostasia ?

  • Anima smarrita ha detto:

    Due le notizie di oggi: gli sviluppi del caso Zanchetta, riportati dal dott. Tosatti su “La nuova bussola quotidiana” e qui: – http://www.affaritaliani.it/cronache/bergoglio-confessore-del-prete-pedofilo-per-questo-non-torna-in-argentina-589434.html – il motivo che sarebbe alla base del mancato ritorno finora nella sua Argentina.
    Notizie oggi offuscate dal pathos suscitato dalle testimonianze delle vittime di abusi e dai lavori in corso al summit in Vaticano che monopolizzano l’attenzione dei giornalisti, soprattutto della stampa italiana che va per la maggiore, che enfatizzano l’ “offensiva” di Bergoglio, il suo insistere sull’urgenza di misure concrete, ecc… dimenticando di sottolineare che da sei anni, fin dall’inizio del suo pontificato, ha ripetutamente insistito sulla “tolleranza zero” nell’affrontare lo scandalo degli abusi sessuali e in particolare sui minori. I risultati sono sotto gli occhi del mondo intero… e per fortuna …
    Si è arrivati al punto di non ritorno (???) Me lo auguro, soprattutto per le vittime che reclamano per i colpevoli “giustizia nei tribunali”, lo ha ripetuto a chiare lettere per l’ennesima volta anche Zanardi, presidente della Rete L’Abuso, e con lui i rappresentanti delle associazioni sopravvissuti agli abusi convenuti a Roma da tutto il mondo, in occasione di quest’ Incontro che segna l’ultima opportunità per la Chiesa per passare dal pianto sugli errori del passato ad un impegno che scongiuri il rischio di causare motivi di sofferenza per il futuro, con conseguenti effluvi di lacrime, come si augura l’autore sul finale dell’articolo.
    Nella quasi totalità degli articoli pubblicati in questi giorni si addebita alla corrente ultraoltranzista della chiesa e agli oppositori di Francesco la resistenza ai suoi sforzi di portare avanti la sua agenda, e quindi l’impossibilità di arginare anche il fenomeno della pedofilia nel clero, negando la correlazione omosessualità-abusi, che sarebbe l’arma – secondo gli estensori di tali articoli – impugnata da chi nella gerarchia(innegabilmente autoreferenziale) rifiuta di essere sottoposto a controlli e giudizi.
    Ma si può negare che Bergoglio abbia imposto le sue decisioni in tanti altri ambiti, anche non strettamente dottrinali? Chi ha seguito le vicende ecclesiali specie degli ultimi anni, vicende che peraltro sono state illustrate e commentate ampiamente su questo blog, può rispondere a tale quesito, senza che ne faccia un elenco che risulterebbe lungo e deludente, oltre che inutile, perché non modificherebbe di una virgola lo stato dell’arte. Una per tutte: il caso Zanchetta, già citato all’inizio.
    Sono amareggiata. Possibile che in tanti- anche impegnati in attività ben note e quindi con possibilità di interloquire e interagire con maggiori possibilità di successo (ad esempio lo stesso don Vinicio Albanesi, con il massimo rispetto per la sua storia e per la sua scelta di tenerla nascosta per 50 anni) – a conoscenza di drammi che hanno marchiato la vita di tante creature non abbiano trovato fino ad oggi un modo per tentare di escogitare una soluzione a tale problema?
    Il tema “Dalla cintola in giù” su cui riflette l’avv. Spallone, soffermandosi sulla “tesi” di mons. Zuppi, era stato già affrontato in tali termini proprio da Bergoglio; per lui quelli “sono peccati più leggeri”. Lo spiega bene Magister, quihttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/01/21/promemoria-per-il-summit-abusi-per-francesco-i-peccati-%e2%80%9csotto-la-cintura%e2%80%9d-sono-%e2%80%9ci-piu-leggeri%e2%80%9d/
    E se non ricordo male si era espresso in tal senso, in un’intervista dell’estate scorsa, prima che lo scandalo McCarrick esplodesse ai livelli che hanno poi portato alla sua riduzione allo stato laicale, lo stesso card. Cupich, che ora guida il comitato promotore dell’Incontro sulla protezione dei minori.
    Il tema degli abusi che, nella Lettera al popolo di Dio dell’agosto scorso del papa, comprendeva abusi di potere, di coscienza e sessuali – sintetizzati poi nell’unicum “clericalismo” – si è ridotto all’abuso sui minori, la pedofilia, oggetto di esame nel summit che ha concluso oggi i lavori della seconda giornata.
    Chiedo scusa per essermi dilungata troppo.

    • Adriana ha detto:

      ANIMA SMARRITA ,
      trovo che hai fatto molto bene a sottolineare questa
      ” falsificazione “dei media italiani che presentano Bergoglio come S. Giorgio e i ” tradizionalisti ” come il drago . Grazie .

  • Monica ha detto:

    La dichiarazione citata del monsignore, quella sí, é stata fatta “dalla cintola in giù”. La prossima volta ci aspettiamo un ragionamento di testa, possibilmente istruita alla storia della Chiesa ed alla dottrina cattolica.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Tanto per far ridere un po’ un certo Alessandro (vedi discussione sull’ultimo scritto di Viganò), dico la mia.

    Nella mia modestissima bibliotechina ho un libro, edito dalla Università Urbaniana ( cos’è, una università anticattolica? ) , dal titolo misterioso : ETICA CRISTIANA – Fondazione della teologia morale.

    Il bello è che l’introduzione inizia così: Etica cristiana o teologia morale è quella parte della teologia che studia alla luce della fede cristiana e della ragione le direttive da seguire per raggiungere il fine ultimo.

    Il libro reca l’imprimatur del Vicariato di Roma e io l’ho comprato nel negozio delle Paoline.
    Adesso dovrò darlo alle fiamme?

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    ZUPPI commette un grave errore: non è l’etica a fare la morale, ma la morale a fare l’etica (cerco di dare un significato a tali termini simile a quelli che gli dà lui).
    La prova sta nella storia: più gli uomini di Chiesa si occupano di sociologia e di politica, più cresce l’immoralità.
    Questo da sempre, anche al tempo dei Papi che si interessavano più dello Stato che della fede.
    La riforma etica non comporta una riforma morale, mentre la riforma morale comporta sempre anche una vera riforma etica.
    Oggi il Vangelo è preso parzialmente, dimenticandosi di altre sue esigenze, e si cade nell’ERRORE.
    Ad esempio si citano sempre le opere di misericordia elencate da Gesù alla fine del cap. 15 di Matteo.
    Giusto, se si ricordasse anche l’inizio del cap. 26, dove Gesù difende è cosparso di prezioso unguento profumato da una donna.
    Fu Giuda il traditore con la scusa dei poveri a rimanerne scandalizzato.
    Ma Gesù prese le parti della donna, dicendo ella stava ungendo il suo corpo prima della sua sepoltura, riconoscendole così i meriti di un’opera di misericordia spirituale, che le opere di misericordia corporale presuppongono (un’opera che, tra l’altro, fa direttamente a lui)

  • virro ha detto:

    Ez 34,2-3 “….: Dice il Signore Dio: Guai a pastori di Israele (oggi di Roma Vaticano) che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge…”

    La grande attenzione dei nostri pastori, oggi, sembra essere il problema dalla cintola in giù (che è solo un piacere fine a se stesso e tra i due),
    Ma quando sentiremo parole che alimenteranno il desiderio del gregge, dalla cintola in SU?
    Mons. Matteo Zuppi, lo sà che Gesù ci ha anche detto che: Ladri e prostitute vi passeranno a vanti nel Regno dei cieli?
    Ma basta con le bugie e le autogiustificazioni!
    Vorrei dire anche a Mons. Zuppi, meglio essere moralisti che immorali strapieni di bugie.
    Voglio dire anche a Mons. Zuppi che mi piace la conoscenza di Dio e non il silenzio complice di questo vertice,.
    Nessuno più ci parla di Gesù, della vita eterna, di un cammino di conversione, della Santa Eucarestia…..
    Mons. Zuppi l’UOMO NON E’ DIO
    Signore Gesù tu sei la vera Luce, la vera Verità, la vera Vita, non abbandonarci.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore pubblichi questo e non quello che gli inviai.
    Saluti.
    http://www.lanuovabq.it/it/foto-hot-il-vaticano-sapeva-di-zanchetta-ma-lo-ha-promosso

  • Anonima ha detto:

    Sono un po’ tarda: Cosa vuol dire lo Zuppi con questa frase?:
    “La Chiesa per troppo tempo si è occupata più che altro della morale e meno dell’etica; del rapporto tra l’io e il tu, dell’idea di noi”? E soprattutto qual è la differenza significativa fra etica e morale?

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Cara Anonima, secondo le idee strampalate di mons. Zuppi la morale si interessa solo de! comportamento dell’ individuo, in relazione o con sé stesso o con un altro individuo. Un rapporto squisitamente privato. Sempre il “nostro” individua questo come “relazione prevalentemente sotto la cintura”. Mentre l’ etica sarebbe il rapporto tra l’ individuo e la società, cosa che lo farebbe uscire dalla sua individualità. Scusa il gioco di parole, ma rende bene l’ idea. E l’ uscire dall’ individualismo lo porterebbe ad identificarsi con il prossimo, ad essere altruista, generoso, collettivista insomma. Sempre il “nostro” dimentica, da teologo ( che più che di pecora sembra puzzare di marx ), per quello che riguarda l’ insegnamento della Chiesa, alcune cosette: la Sacra Scrittura, i Padri della Chiesa, tanto per dire ne La Città di Dio Sant’ Agostino va ben al di là della cintura…, i dottori della Chiesa: vedasi le Lettere di Santa Caterina da Siena, come esempio. In tempi moderni il Magistero da Leone XIII a Benedetto XVI, il Catechismo Tridentino, il Catechismo di Pio X (con Dragone annesso), il Catechismo di Giovanni Paolo II… per cui ci sarebbe da chiedere all’ arcivescovo Zuppi, che dovrebbe istruire e confermare i suoi fratelli : ” Ma di quale Chiesa parla monsignore ? Lei in quale Seminario ha studiato ? Veramente crede che prima di lei e della sua generazione lo Spirito Santo fosse in vacanza ?” Ecco, a me piacerebbe tanto che gli fossero rivolte anche queste domande. Alla domanda cruciale : Ma chi l’ ha ordinato Vescovo ? purtroppo la risposta è Benedetto XVI. E chi arcivescovo ? Mettendolo pure al posto del card. Cafarra ? nessuna sorpresa : indovina ? Francesco I del suo nome. In cordibus Jesus et Mariae.

  • Marco Matteucci ha detto:

    Una chiesa da cui emana soltanto FUMO!
    CHE PENA!!!

    • Marco Matteucci ha detto:

      L’arcivescovo di Malta Charles Jude Scicluna ha ricordato che «nasce dalle leggi civili. A Malta se io non lo faccio, commetto un reato»
      VUOI VEDERE CHE TUTTO QUESTO MARCIUME CHE C’È DENTRO LA CHIESA …È COLPA DI SALVINI!!!

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    COSPIRAZIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    “Pedofilia nella Chiesa
    La “cospirazione anti Francesco” diventa presente nella cima nel Vaticano”
    “Pedofilia en la Iglesia
    La “conspiración anti Francisco” se hace presente en la cumbre en el Vaticano”:
    https://www.clarin.com/mundo/conspiracion-anti-francisco-hace-presente-cumbre-vaticano_0_yBF5XKL1-.html

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Un proverbio siciliano dice: “Mentre lu cane piscia, la lebbre se ne va…”.
    Mentre zucchetti bianchi e rossi “inZuppano” biscottini su sesso, migranti, e cambio climatico, nella “periferia” succedono fatti TREMENDI.
    Oggi sulla stampa spagnola sono apparse queste notizie:

    1) “Alberto, de 26 años, había matado y posteriormente descuartizado en minúsculos trozos a su madre, de 66 años. Además, se la había estado comiendo junto a su perro.”

    2) “Cada año entre 3.600 y 3.700 personas se suicidan en España: esto supone 10 muertes al día; 2,5 cada hora.
    Datos sobre el suicidio en España:
    • De los 10 fallecidos cada día, de media 7 son hombres y 3 mujeres
    • Las muertes por suicidio duplican a las que producen los accidentes de tráfico y son 80 veces superiores a las que causa la violencia machista
    • Es la primera causa de muerte externa, es decir por causas no naturales, en la población general
    • En la población infanto-juvenil (entre 15 y 29 años) es la segunda causa de muerte general por detrás de los tumores…”

    Non occorre la traduzione. Il Mons. Zuppi (teologo dell’etica intercorporale) può farsi tradurre queste notiziole dalla Maxima Autorità Morale regnante in Santa Marta (originario dell’Argentina e suo assiduo frequentatore).
    “Mentre il cane piscia la lepre se ne va…”

    • Uno 🤗 ha detto:

      Bravo Antonio!

      C e molta disperazione in giro, anche se a dire il vero pare ci sia sempre stata. Dio tace? O noi non siamo capaci sentirlo? Nessuno ci annuncia la buona novella?
      La fede ridotta SOLO a etica e’ un umanesimo. E gli umanesimi non hanno mai salvato il mondo. Solo Dio può salvarci. Addio.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Parole, parole, parole…:
    Incontro su “La Protezione dei Minori nella Chiesa”: Punti di riflessione:
    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/02/21/0149/00305.html

  • Mazzarino ha detto:

    Ordine e disOrdine.
    Ce n’erano molti già nella bell’epoque. Fra la prima guerra mondiale e la seconda avanzarono in carriera ma per questo, dovevano “contenersi”. Una ventina d’anni di difficoltà e poi con Concilio e Post Concilio campo libero, contemporaneamente all’abbandono di gran parte dei secerdoti violatori secondo natura del celibato. Dieci anni di “attivita” discreta in praterie sconfinate poi ancora trent’anni di difficoltà. Ed ecco la bazza. Un Papa si dimette, c’è bisogno di tutti per superare la difficoltà. Il Concilio, come già fatto per l’amore senza procreazione, permette. E l’omo transversa consente di superare lo stallo al conclave. Fu dunque senz’altro cosa buona. E divenne uno punti, assieme a teologia della liberazione, abolizione del celibato, divorzio cattolico, e sacerdozio femminile dell’agenda del Sindaco. Il resto è cronaca di questi giorni. La nuova etica impone una nuova dottrina.

  • peter ha detto:

    Ma questi pastori non parlano mai di santità, conversione dei costumi, promesse battesimali e quant’altro?
    Dobbiamo tutti, pastori e fedeli, recuperare la prudenza e il silenzio! Nel troppo parlare non sfuggirai al peccato.
    Sia lodato Gesù Cristo.

    • newman ha detto:

      Questo tipo di predicazione non appartiene piú alla chiesa di oggi ed alla sua visione tutta orizzontale delle cose, aperta al mondo ed ai “veri” problemi di oggi, annunciati dal pontefice insistentemente, qualche maligno direbbe ossessionatamente, con la proclamazione quotidiana del “suo” vangelo, cioé il migrazionismo internazionale, l’ecologia ed il trattamento adeguato dei rifiuti, la diversitá “riconciliata” delle varie chiese e delle varie fedi, la concretezza nel nascondere gli scandali degli amici, nel non lasciarli affondare quando attaccati dall’opinione pubblica per qualche peccatuccio, bensí salvarli con un bel posticino allo IOR, la considerazione primaria delle vittime “de sexto” di preti, vescovi, cardinali come dei bugiardi e calunniatori, la correttezza dovuta nel mai pronunciare certe parole e certe frasi che abbiano a che fare con l’omosessualitá del clero, etc. etc.
      Infine, la foto del papa con il suo borsone nero non deve mai mancare in prima pagina di tutti i giornali e riviste seri ed affidabili.
      Rimpiange la vecchia predicazione? E’ un romantico incurabile, senz’altro un rigido, forse anche un fariseo ed ipocrita. Parola di papa ….

  • Adriana ha detto:

    Questi illustri e dotti signori meriterebbero di esser ritratti da
    Michelangelo , alla pari con Biagio da Cesena – presbitero e notaio ,
    e pure tesoriere , con ” aperture ” nei confronti della gioventù .
    Ritratti che penetrano l’anima , come quello che si trova in basso , a destra , nel giudizio Universale – un po’ impacciato dai serpenti e dalle orecchie d’asino .

    • Adriana ha detto:

      d’asino …come a dire : impegnato sopra e sotto la cintura .

      • Gian Piero ha detto:

        non solo sono gravi le colpe dalla cintola in giu’ ma soprattutto le colpe dal collo in su’. Si perche’ con che cervello, con che logica , con che intelligenza e con che onesta’ intellettuale si stanno muovendo i vertici ecclesiastici? ? Con il cervello si compiono i peggiori peccati.
        Io dico la verità sono piu’ preoccupato dai “ teologi” come Kasper e Tucho Fernandez e dai teorizzatori dell’ omoeresia come J Martin e dai danni che fanno con la testa piuttosto che dai Karadima e dai danni che fanno con un’ altra parte del corpo.

        • Adriana ha detto:

          GIAN PIERO ,
          anche Dante era preoccupato nel tuo stesso modo.
          Infatti colloca coloro che hanno peccato con la mente nel baratro più profondo dell’Inferno – luogo dei traditori – .
          Colloca gli altri , preda dei sensi e delle passioni , in gironi infernali
          ” superiori “. Sempre Inferno è , ma ” vive la différence ” !

  • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

    L’autore ha ragione, mons. Zuppi e’ prete dall’ ’81, da quando, cioe’, nei corsi prematrimoniali la castita’ era gia’ derubricata a scelta individuale, o, al massimo a un “ideale indicato dalla Chiesa”. (Ho sentito un onesto prete dire di non poter insegnare nulla ai nubendi, attorno alla morale sessuale, essendo celibe!). Oltre a cio’, vorrei sapere che distinzione l’ecclesiastico intenda tra etica e morale, a parte la derivazione greca e latina. Qualche filosofo cattolico (Mondin) ne propone una, ma non mi pare corrisponda a questa.

    • newman ha detto:

      Mi ricorda il chirurgo che si rifiutó di operare un malato di cancro asserendo che lui, medico, non era malato di cancro; o del medico che si rifiutó, in una crisi di coscienza, di curare i suoi pazienti dicendo che lui non era malato.
      Io manderei tutto questo pretume (il Cardinale Ottaviani usava parlare della “gran pretagna”) in un campo di rieducazione come quelli voluti un tempo da Mao Tse Tung, non lascandoli uscire fino a che non avessero imparato almeno la IIa-IIae di San Tommaso d’Aquino a memoria.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    “I Pastori ogni tanto – in epoca di richieste di perdono planetarie, per passati errori epocali della Chiesa – nel vortice di esternazioni, urbi et social, si fermino a riflettere sul rischio concreto di produrne altri dei quali i nostri discendenti dovranno nuovamente pentirsi, magari fra qualche secolo”.

    …direi anche pure adesso, caro Avvocato!… ;-))))

  • PG ha detto:

    Chissà se a mons Zuppi hanno mai spiegato il rapporto che c’è tra morale ed etica . Non mi pare proprio . Certo non in sant’Egidio . Povero card. Biffi, povero card. Caffarra , pensate chi siede sul seggio che fu loro.! un tempo si diceva : Bologna la grassa , Bologna la dotta … Ora si dirà Bologna la “zuppa ” . Dai Spallone , dai spallate forti e vigorose .!

    • Grog ha detto:

      “Mons.” Zuppi, proveniendo da S.Egidio, la morale e l’etica non sa nemmeno dove stanno di casa. In compenso é espertissimo di clandestini (pardon…volevo dire migranti) possibilmente maomettani, di pizzate in cattedrale e, soprattutto, di non inimicarsi i poteri massonici.