“COLLOQUI MINIMI” DI ETTORE GOTTI TEDESCHI. STILUM CURIAE VE LO CONSIGLIA.
8 Febbraio 2019
Marco Tosatti
Cari Stilumcuriali, oggi vogliano parlarvi di un libro in uscita in questi giorni per i tipi di “Fede e Cultura”. Il suo titolo è “Colloqui minimi”, il suo autore un nome noto: Ettore Gotti Tedeschi. Si tratta di colloqui – ovviamente immaginari – dell’autore con personaggi – a partire da San Michele Arcangelo, fino ai giorni nostri – che hanno avuto un ruolo, grandissimo in alcuni casi, minore in altri, ma sempre influente e consistente, nella vicenda umana. L’ultimo dei colloquianti con Ettore Gotti Tedeschi è David Oderberg, filosofo australiano. Ma sono decine e decine i personaggi che si succedono nell’immaginario salotto dell’autore per scambiare con lui una, due battute fulminanti. Come scrive nella presentazione il prof. Giovanni Zenone, “Questo libro è un saggio dell’enorme cultura di Ettore Gotti Tedeschi, economista, banchiere, ma forse uno dei pochi grandi umanisti viventi imbevuto di una cultura di tal mole che sembra schiacciare chi scrive la prefazione. La visione grandiosa, che va da prima della storia e della creazione alla sua escatologica conclusione è vista nella prospettiva dell’eternità, l’unica cioé che dia senso alle gioie e ai drammi del tempo presente (e passato). Si riconsidera l’intera storia della civiltà occidentale come una caduta senza fine nel nulla pneumatico, con il relativismo, il crollo dell’autorità, vittoria del brutto, l’insignificanza e l’eresia nella e della chiesa, il trionfo della gnosi, l’economia senza morale che vuole fare soldi con i soldi, il tentativo di dare soluzioni ideologiche ai problemi della povertà e della crisi economica che derivano da un crollo morale dovuto al rifiuto del cristianesimo”.
È un libro che ci è piaciuto moltissimo. Intanto perché ha – seppure fuggevolmente – colmato alcune buchi e lacune nella nostra immensa ignoranza. Poi per lo stile quasi epigrammatico, che ne rende agevole gradevole la lettura, e infine – lasta but not least – per lo spirito di libertà intellettuale che lo ha generato, e che lo pervade, sul filo di un ironia talvolta amara, che porta il lettore sul filo dell’assurdo rendere evidente la falsità degli idoli a cui bene o male ogni giorno sacrifichiamo, inconsapevoli manciate di incenso.
Come scrive Gotti Tedeschi, questo libro “In origine era destinato a uso esclusivo dei miei figli e nipoti, per aiutarli ad avere una visione d’insieme rapida e sintetica (la mia naturalmente), di cosa è la verità e come si è modificata nel corso della storia, grazie al pensiero o azione di chi. Ciò per intendere meglio quello che sta succedendo al tempo presente”. Poi l’editore lo ha convinto a farne un manualetto, cosa di cui gli siamo grati,.
Basta l’incipit per capirne il tono: “Domanda aperta: Ma è Cristo e la sua Chiesa che fanno la storia o è la storia che fa la Chiesa di Cristo?..”. E Dio sa se di questi tempi non appare una domanda più che legittima.
Fra la messe di appunti e citazioni raccolte nella lettura del libro ve ne offriamo solo una: quella relativa a Giovannino Guareschi.
Maestro, lo dico con affettuosa devozione, lei ha concorso a formare il mio pensiero. I suoi scritti sono trattati di logica, di morale, di politica, di teologia, di filosofia, di storia, di letteratura, di educazione… Ma lei era più di uno scrittore, lei è stato un profeta, lei ha visto, descritto, spiegato tutto ciò che sarebbe successo se la Chiesa avesse continuato a perpetrare gli errori del banale modernismo irenistico (ecumenico) del dialogo. Sul suo pensiero si dovrebbe fondare una facoltà universitaria, invece neppure una borsa di studio. Quattro domande (delle 400.000 che le farei se potessi):
1) Mi spieghi come si può rimanere liberi oggi. E che si deve saper fare per sopravvivere come lei riuscì a fare?
2) Ma perché è stato monarchico, scusi?
3) È d’accordo con me che tutti i problemi di oggi sono stati
provocati dal Nuovo Ordine Mondiale pianificato negli anni
Settanta?
4) È d’accordo con me quando critico il pauperismo della
Chiesa che disprezza i ricchi? Poi ancora una domandina finale, ma alla fin fine cosa non funziona in ‘sto piffero di mondo?
Risposta
Ti rispondo con piacere devoto allievo:
1) Oggi, come ieri, per rimanere liberi bisogna essere pronti a prendere la via della prigione, caro mio. Invece per sopravvivere si deve fare quello che riuscii a fare io: non morire, neppure se ti ammazzano.
2) Ero monarchico perché non c’era più il re…
3) Certo che sono d’accordo con te, i peggiori mali: le più
grandi sciagure dell’umanità sono state originate da chi, per semplificare la vita, ha voluto pianificare il mondo.
4) Sono d’accordo anche su questo, per distribuire la ricchezza ai meno fortunati bisogna che qualcuno sappia crearla e costui va sostenuto, non biasimato. Cosa non funziona in questo mondo mi chiedi? Tutto funziona perfettamente, ci sono solo gli uomini che non funzionano. Ciao, ci vediamo a Roncole da Alberto…
Mia conclusione
Leggendo Mondo Piccolo e Favola di Natale, io penso che si dovrebbe iniziare il suo processo di beatificazione. Pensa ben: “San Giovannino di Roncole Verdi”… Di miracoli lei ne ha già fatti tanti, io mi sento miracolato da Guareschi per esempio, potrei testimoniare nel processo di beatificazione…”.
Buona lettura, cari Stilumcuriali. Ve la consiglio proprio. Chi fosse interessato al libro, lo può trovare qui.
Oggi è il 159° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.
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Libri di Marco Tosatti
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UNO STILUM NELLA CARNE. 2017: DIARIO IMPIETOSO DI UNA CHIESA IN USCITA (E CADUTA) LIBERA
FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA
SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE
PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE
Padre Pío contra Satanás
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Categoria: Generale
Bella domanda: “E’ Cristo e la sua Chiesa che fa la storia o è la storia che fa la Chiesa di Cristo?”
Vi è un Umanesimo che si riconosce pienamente nel Volto di Cristo e che anche dall’ abisso del dolore più profondo trae la forza della speranza, non è esente da cadute, ma impara a rialzarsi solo dopo aver aperto un colloquio speciale con la sofferenza. Quella sofferenza che il mondo preferisce spesso annullare perché incomprensibile, acquista un senso tutto privilegiato in Cristo, che non si limita a diventare il nostro compagno di viaggio nel complesso e misterioso cammino dell’esistenza, ma assume noi a costo di rimanere inchiodato sulla croce per restituirci alla vita. È una grazia tutta speciale quella che alimenta questo umanesimo, passa per la sua Chiesa e ne impronta la storia.
I grandi umanisti come Ettore Gotti Tedeschi non possono rinunciare ad interpellare il senso del vivere e lo fanno senza pregiudizi, percorrendo quel filo sottile che attraverso la storia non arresta lo sguardo ma lo tiene alto verso eterni orizzonti.
La domanda dell’incipit del libro di cui il dott.Tosatti dice :” e Dio sa se di questi tempi non appare una domanda più che legittima ” segna in sintesi lo spartiacque tra la chiesa di sempre e la chiesa di oggi ; la prima fondata da Gesù Cristo basata sulla Rivelazione , data da Dio a Mosè e poi allo stesso Gesù, una volta per sempre e che richiede l’osservanza della Parola di Dio nelle sue leggi universali ed eterne .La seconda invece basata sullo storicismo modello Rahner secondo cui non vi sono norme, leggioggettive , universali ed eterne ma una prassi che si adegua al divenire della storia.
Stefano Fontana sullo storicismo rahneriano ha scritto ” Tutto è assorbito dallo storicismo , la dottrina , il dogma , l’insegnamento , la stessa natura umana, tutto diventa relativo ai tempi (relativismo), tutto è interpretabile (soggettivismo), TUTTO EVOLVE , ANCHE LA RIVELAZIONE che avviene nell’immanenza della storia e non è mai conclusa”.Per saperne di più consiglio l’agile libretto dello stesso Fontana “La nuova chiesa di Karl Rahner” ,il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo , in cui è illustrato in modo semplice e chiaro il nuovo paradigma, quello della chiesa attuale che risponde alla seconda parte della domanda di cui sopra.
La Commissione INDIPENDENTE sugli abusi sessuali nella Chiesa In Francia (CIASE) si riunirà oggi per la prima volta, è composta da 22 persone (10 donne e 12 uomini), di diverse religioni, agnostici o atei, nessun prete o rappresentante di un`altra religione.
Ricordo che la sua missione è di fare la luce sugli abusi sessuali commessi nella Chiesa dal 1950, di esaminare come i casi sono stati trattati dalla Chiesa e analizzare le ragioni di questi abusi.
Fra due anni un rapporto sarà reso pubblico.
http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2019/02/08/97001-20190208FILWWW00141-eglise-catholique-qui-compose-la-commission-sur-les-abus-sexuels.php
La commissione è indipendente ma è stata istituita dalla Conferenza Episcopale Francese. E’ come se io chiedessi alla Magistratura o alla Polizia giudiziaria di fare un’indagine su di me .
La Commissione è veramente indipendente, basta leggere i nomi dei membri per averne la certezza.
Leggo:
–Ma è Cristo e la sua Chiesa che fanno la storia o è la storia che fa la Chiesa di Cristo?–
Nessuno si scandalizzi, ma a me sembra una domanda del tipo:
–E’ meglio avere il naso lungo come la vista o la vista lunga come il naso?–
Può essere piacevole e gustoso, ma è poco più che un passatempo, porre dilemmi che non possono avere risposta.
Chiaramente , oggi non sono di buon umore. Scusatemi!
Parzialmente ot in aggiunta
La questione sul sacrificio di Cristo non mi pare secondaria.
Prendiamo il crocefisso, il simbolo. Ha infinite valenze.
Per molta parte della mia vita e’ stato un modello.
Porta la croce o addirittura fatti delle croci (ero bambino).
Sicuramente c e pure quello. Grandi santi si frustavano per concorrere al sacrificio di Cristo. Ma…..non so….son grandi santi in bilico con l’eresia. Non per questo Dio non li avra’ “perdonati” e accettato la canonizzazione.
Poi c’e’ l’altra grande visione . Tu dovevi morire (inferno ) e solo Cristo, il suo sangue, ti hanno riaperto la porta .
Mi piace ricordare , in “piccolo”, questo Cristo in Massimiliano Kolbe : io muoio al tuo posto .
Nessuno si salva solo di morale o di etica. Non siamo meglio degli ebrei che avevano la legge ma mai riuscirono a rispettarla compiutamente . Serviva un aggiunta, una grazia AL NOSTRO IMPEGNO!( non voglio passare per protestante). Nessuno si salva senza Cristo, anche in questo. E’ in Cristo che diviene perfetto. Senza la sua morte e resurrezione la volonta’ solamente: non avrebbe salvato nessuno.
La strada dell’ Inferno e’ lastricata di buone intenzioni degli uomini SENZA CRISTO.
Deve essere interessante . Poi io amo, oggi, i libri coincisi.
Mi permetto di proporre una risposta (ma non ne son certo!) a cosa non funziona oggi.
La dimenticanza del peccato originale. Cioe’ che l’ uomo non puo’ salvarsi da se. Penso sia un limite della Gnosi. In ultimo, come nell’Apocalisse, nella Parusia o nella morte individuale pure dei piu’ grandi Santi, serve la giustificazione del sangue di Cristo. Tutta la creazione soffre e geme diceva San Paolo. E’ una visione forse esistenzialista o pessimista. Ritengo tutte le religioni pessimistale (e buona parte delle filosofie contemporanee).
Si va da chi ambisce a lasciare questa vita creata da un demiurgo malvagio (i catari) al buddismo. Una tecnica per non provare paura di fronte al male nel mondo.
“Domanda aperta: Ma è Cristo e la sua Chiesa che fanno la storia o è la storia che fa la Chiesa di Cristo?..”.
«…ogni nostra giornata è scrivere la storia di ogni giorno. Nessuna storia è piccola, nessuna. Ogni storia è grande e degna, e anche se è brutta, se la dignità è nascosta, sempre può emergere…». Così il papa nel saluto ai giornalisti, introducendo la conferenza-stampa in volo di ritorno da Abu Dhabi.
A me resta il dubbio amletico avanzato dall’autore di “Colloqui minimi”. A leggerla tutta, la storia raccontata dalla cronaca dei giorni nostri tramanda pagine per la grande Storia che lasciano in sospeso un giudizio che oggi si vorrebbe con toni trionfalistici scolpire a futura memoria.
La gerarchia ecclesiastica attuale, seguita dai soliti cattoligonzi cattocomunisti, sembra più propensa a beatificare De Gasperi.
Ovvero quello che mandò in galera Guareschi pronunciando la misericordiosa frase “Sono stato in galera anch’io e ci può andare anche Guareschi.”
Un vero signore, un vero galantuomo, come ce ne sono pochissimi, o nessuno, nel mondo radical chic e politically correct dell’alta finanza odierna, tutta appiattita sul nuovo ordine mondiale di stampo massonico. per tal motivo è stato silurato e scaricato dai gerarchi massoni mascherati da autorità della Chiesa Cattolica (semplici infiltrati, commedianti che recitano la parte loro assegnata, ma “verrà un giorno” in cui saranno sbugiardati e puniti a dovere !).
Commuove pensare che un signore così raffinato e appartenente alla upper class osi sdoganare apertamente un autore bollato come nazional-popolare e sappia metterne in evidenza la ricchezza morale scevra da compromessi .