CINA. VIAGGIO DEL PAPA? “SARÀ DI FACCIATA, STRUMENTALIZZATO”.
17 Dicembre 2018
Marco Tosatti
Cari Stilumcuriali, il M° Porfiri ci ha inviato i suoi dispacci da Hong Kong, e li ha arricchiti di un video esplicativo sulla città e i suoi Dispacci. Che oggi ci sembrano particolarmente interessanti. Buona lettura.
Un viaggio del Papa in Cina? Perplessità…
Dopo l’accordo provvisorio molte persone hanno commentato che forse, in un momento in cui la situazione sembra (apparentemente) migliorata, sia non fantascientifico pensare ad un viaggio del Papa in Cina. Ma quale sono le possibilità reali?
L’ho chiesto al padre Sergio Ticozzi, del Pontificio Istituto Missioni Estere, da 50 anni in Hong Kong, fluente in cinese e fra i massimi esperti su Cina e Vaticano al mondo, autore di un bel libro uscito di recente proprio su questo tema, “The Never Ending March”:
“Papa Francesco desidera fortemente compiere una visita in Cina. Ma secondo il Governo cinese, la condizione preliminare per questo è il riconoscimento diplomatico tra Cina e Vaticano. Le autorità cinesi sono pienamente coscienti del desiderio emotivo del Santo Padre e lo sfruttano per spingere il Vaticano a rompere i rapporti con Taiwan in modo da isolarla ulteriormente. Se il Vaticano acconsente a questo piano politico di Beijing, una visita del Santo Padre in Cina potrà essere possibile, ma, personalmente credo rimarrà politica e quindi poco significativa, date poi le presenti circostanze di forti restrizioni contro la Religione. Se avverrà, sarà solo di facciata e strumentalizzata per gli obiettivi politici del Governo cinese”. E a me sembra che a questa risposta, chiara e diretta, ci sia poco da aggiungere.
Voci dalla Chiesa clandestina
Due articoli interessanti sul “Sunday Examiner”, settimanale cattolico di Hong Kong del 9 dicembre. In uno vengono riportate le voci di alcuni sacerdoti della Chiesa clandestina; le persone intervistate si chiedono in che modo questo accordo porterà beneficio per l’attività di evangelizzazione: è cambiato l’atteggiamento del governo verso le religioni? Sappiamo la risposta. Sembra ci sia unità all’interno della Chiesa clandestina, specialmente nel non fidarsi molto al momento senza vedere significativi cambiamenti verso la libertà religiosa. Nell’altro articolo si parla della liberazione del vescovo Pietro Shao Zhumin di Wenzhou e padre Lu Danhua di Lishui, liberati il 22 e 23 novembre. Il vescovo ha raccontato che ci sono ufficiali governativi che vanno in giro dicendo che i Papi precedenti a Francesco avevano fatto azioni sbagliate e che Francesco ha rimosso la punizione per i vescovi illegali quando in realtà, come nota lo stesso vescovo, sono loro ad aver chiesto perdono.
Spionaggio
L’arresto di Meng Wanzhou del colosso tecnologico Huawei, ci fa riflettere sul profondo timore che si nutre nei confronti delle capacità di spionaggio del governo cinese. È un pericolo reale, anche i cinesi stessi sono sottoposti ad un controllo enorme. Come superare questo timore? Non è questione di facile soluzione ed è intrecciata con mille altre questioni. Una di queste ce la fornisce il governo cinese che dice che l’arresto violerebbe i diritti umani. Diritti umani? Si chiedono gli uiguri, con un post su twitter, se questo parametro non sia applicabile anche al milione di loro detenuto in “centri di rieducazione”. E che dire di cattolici e protestanti, spesso sequestrati per aver celebrato una messa non autorizzata, come il padre Lu Danhua? Eppure farsi queste domande non è completamente sensato se si osservano le cose dall’ottica cinese, che è più situazionista che oggettiva.
Tibet, la complicità dei media occidentali
Il “Sunday Examiner” del 9 dicembre in ultima pagina ha un bell’articolo di Sang Jieja, già portavoce del governo tibetano in esilio. Parla delle 153 persone che si sono immolate per protestare contro la repressione del buddismo tibetano da parte del governo cinese e di come queste informazioni siano manipolate e silenziate grazie alla complicità dei media e di certo mondo intellettuale.
Visita al cardinale Zen
Ho visitato il Cardinale Zen e ho avuto una conversazione con lui, sempre pieno di progetti e cose da fare. Congedandomi si è un poco lamentato, bonariamente, del fatto che la sua salute non è più quella di prima, dicendo che oramai non può più parlare per quattro ore di seguito: aggiungendo peròcon un sorriso che però può ancora parlare per tre ore.
Una risposta
Vorrei offrire una risposta ad Alice, che chiedeva se qualcuno dalla Cina stesse leggendo i miei articoli su Stilum Curiae usando il suo smartphone. Ora, perché dovrebbero usare il suo smartphone quando Stilum Curiae si può leggere liberamente dalla Cina? Basta collegarsi al sito e possono leggere tutto, se conoscono l’italiano. Inoltre il mio approccio non è di per se contro il governo cinese o la sua legittimità (questo non ha a che fare con questa rubrica) ma più rivolto all’approccio della Santa Sede verso le relazioni con la Cina negli ultimi decenni. Sfido chiunque a trovare termini offensivi in quello che vado dicendo qui. Certo ci sono critiche. Ma allora dovrebbero censurare i giornali di mezzo mondo. Poi, devo anche aggiungere, che in Cina spesso nulla è come appare.
Prossemica: che cosa è
La prossemica è la disciplina che studia, fra le altre cose, l’uso degli spazi all’interno della comunicazione. Pensavo a questa osservando un gruppo di amici raggiunti da altri amici in un ristorante di Hong Kong. Immaginate da noi: ci si dà la mano, ci si abbraccia e bacia. Loro non si sono toccati, solo salutati con un gesto della mano. Il corpo visto come confine inviolabile. Alla Messa qui in Hong Kong al segno della pace ci si inchina l’un l’altro, senza toccarsi. Personalmente l’ho sempre trovato molto più liturgico delle strette di mano calorose con perfetti sconosciuti. A mio avviso l’enfasi sulla congregazione non fa che aumentare quel senso dì orizzontalità a scapito della verticalità della liturgia.
Tornando al mondo emozionale dei cinesi, ho trovato utile chiedere informazioni a Paolo Santangelo, dotto sinologo, che ha trattato questi temi in prospettiva storica: “La differenza maggiore riguarda l’educazione e la percezione del mondo. In poche parole, non esiste una concezione del male metafisico che invece è prevalso in occidente. Le concezioni religiose e quelle etiche si sono sviluppate lungo percorsi molto diversi dall’area del Mediterraneo. Basti pensare alla visione cosmologica e quella yin-yang di opposti complementari. Le emozioni sono riconosciute come necessarie e naturali, ma il loro controllo e il controllo della loro manifestazione è molto più consolidato. Inoltre non c’è una tradizione che contrapponga la ragione alla irrazionalità delle emozioni. Quindi tutto il discorso sul rapporto morale-psicologia che è stato importante sia nella Cina che nell’Europa tradizionali, ha seguito diversi itinerari e argomentazioni. Al di là delle elaborazioni teoretiche, basta leggere la letteratura per rendersi conto delle differenze. L’imprevedibilità dipende dai diversi valori e parametri di manifestazioni emotive nelle diverse civiltà che posso dar luogo ad equivoci”. Sono felice che il Professor Santangelo affermi così chiaramente questo elemento della differenza, un elemento che a mio avviso è centrale nel comprendere molto suo mondo cinese e sulle sue, per noi a volte incomprensibili, evoluzioni.
Nomine episcopali problematiche
“AsiaNews” riporta quanto segue: “Mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo non ufficiale di Mindong, riconosciuto dal Vaticano, ma non dal governo e finora vescovo ordinario della diocesi, lascerà il suo posto di ordinario e lo cederà a mons. Vincenzo Zhan Silu, riconosciuto dal governo, e uno dei sette vescovi scomunicati che papa Francesco ha riaccettato nella comunione. La notizia è stata data oggi da alcuni sacerdoti della diocesi. Secondo il resoconto di uno di loro, nel pomeriggio mons. Guo ha radunato i suoi sacerdoti per comunicare la nuova situazione in cui egli diviene vescovo ausiliare. Il prelato ritornava da un viaggio a Pechino, dove si è incontrato ieri con mons. Zhan e con mons. Claudio Maria Celli, a capo di una delegazione vaticana. Mons. Celli ha presentato a mons. Guo una lettera firmata dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato, e dal card. Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide in cui chiedevano al vescovo sotterraneo di cedere il posto di ordinario a mons. Zhan. Sempre secondo il resoconto dei sacerdoti di Mindong, mons. Celli avrebbe detto a mons. Guo che lo stesso papa Francesco gli chiede questo gesto di obbedienza “e di sacrificio per la situazione generale della Chiesa cinese”. Molti sacerdoti e fedeli laici sono rattristati da questa notizia. In passato, quando un vescovo ufficiale si riconciliava con la Santa Sede, e nella stessa diocesi vi era un vescovo sotterraneo, questi rimaneva come ordinario e l’altro, appena riconciliato, diveniva l’ausiliare. In questo caso è avvenuto il contrario. In più, nel caso di Mindong vi è un grande squilibrio di forze: sugli oltre 90mila membri della diocesi, almeno 80mila appartengono alla Chiesa non ufficiale, serviti da 45 sacerdoti, 200 suore, 300 laiche consacrate e centinaia di laici catechisti. Il vescovo ufficiale Zhan conta di alcuni membri fra i fedeli e su 12 sacerdoti che servono in diverse parrocchie. Secondo il resoconto ricevuto da AsiaNews, papa Francesco avrebbe espresso il suo grande apprezzamento per mons. Guo e gli avrebbe chiesto di continuare personalmente a prendersi cura pastorale per le parrocchie sotterranee, ma anche di trovare una certa integrazione con mons. Zhan Silu”. Insomma, si è avverato quanto paventato mesi fa e sui cui tanto si era polemizzato.
Oggi è il 112° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”
“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.
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SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE
PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE
Padre Pío contra Satanás
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Categoria: Generale
Se la Cina e la Santa Sede stabiliscono relazioni diplomatiche e la Cina proibisce “interferenze straniere” negli affari interni, come può il vescovo di Roma, e sovrano dello Stato della Città del Vaticano, esercitare un diritto di veto nella nomina (interna) dei vescovi cinesi?
Nota comica. Dopo la Canzone di Topolin, perché non componiamo e cantiamo anche la Canzone di Parolin?
Pa-rolin, Pa-rolin, viva Parolin!
Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin
e perciò noi gridiam, viva Parolin!
Sì, gli orientali non usano toccarsi neanche per mano. Anche le coppie sposate quando sono in pubblico non si tengono per mano.
Qualcuno spieghi queste cose a Bergoglio e ai suoi cerimonieri, che invece amano l’embrassons-nous e pretendono di imporlo anche agli altri (una volta hanno obbligato due in costume tipico di non ricordo quale Paese dell’Estremo Oriente o dell’Oceania a abbracciare il papa). Ma è probabile che commenteranno dicendo che si tratta di eccessiva rigidità e che bisogna essere più accoglienti.
Per inciso: fino a qualche decennio fa anche in Europa non era affatto ben visto il toccarsi, darsi la mano con chicchessia, baciarsi in pubblico. Poi i soliti eroi hanno proclamato che bisognava essere “liberi” e “anticonformisti” e ne è derivato il troiaio promiscuo che vediamo per strada o nei luoghi pubblici ogni giorno.
Tuttavia anche in Cina ormai si usa dare la mano quando ci si incontra, il che una volta non si usava.
“nel pomeriggio mons. Guo ha radunato i suoi sacerdoti per comunicare la nuova situazione in cui egli diviene vescovo ausiliare. Il prelato ritornava da un viaggio a Pechino, dove si è incontrato ieri con mons. Zhan e con mons. Claudio Maria Celli, a capo di una delegazione vaticana. Mons. Celli ha presentato a mons. Guo una lettera firmata dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato, e dal card. Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide in cui chiedevano al vescovo sotterraneo di cedere il posto di ordinario a mons. Zhan. Sempre secondo il resoconto dei sacerdoti di Mindong, mons. Celli avrebbe detto a mons. Guo che lo stesso papa Francesco gli chiede questo gesto di obbedienza “e di sacrificio per la situazione generale della Chiesa cinese”.”
Dal Vaticano, questo è semplicemente… alto tradimento di Dio e del popolo.
24 settembre 2018 alle 5:41 am
Caro Direttore:
Francesco vuole essere il primo e unico:
Il primo e unico gesuita Papa.
Il primo e unico in mascherarsi dal Santo di Assisi.
Il primo e unico che corregge a Dio in Giovanni 8:11.
E come conseguenza di quello: il primo e unico in legalizzare il peccato mortale e permettere di ricevere il Corpo e Sangue del Signore.
Il primo e unico in annullare il matrimonio cattolico -divorzio- per causa di “ecc.”
Il primo e unico che più disprezza e insulta: 231, per il momento.
Il primo e unico in interviste: 99, per il momento.
Il primo in relazioni con la Cina comunista.
(Il primo e unico in attaccare il celibato permettendo sposati sacerdoti, e ai sacerdoti che hanno lasciato la Messa per una signora o un signore – bisogna stare coi tempi -).
(Il primo e unico in permettere donne diaconesse, e dopo cardinali…)
(Il primo e unico Papa premio Nobel). Il primo e unico… in mettere alla Chiesa cattolica allo stesso livello di apostasia e decadenza che le Chiese uscite della Riforma.
Il primo e unico in “ECC”…:
IL PRIMO E UNICO IN ESSERE IL PROFETIZZATO “PASTORE STOLTO E FALSO PROFETA”.
Saluti.
Estimado Director:
Francisco quiere ser el primero y único:
El primero y único jesuita Papa.
El primero y único en disfrazarse del Santo de Asís.
El primero y único que corrige a Dios en Juan 8:11.
Y como consecuencia de eso: el primero y único en legalizar el pecado mortal y permitir recibir el Cuerpo y Sangre del Señor.
El primero y único en anular el matrimonio católico-divorcio- por causa de “etc”.
El primero y único que más desprecia e insulta: 231, por el momento.
El primero y único que más ego entrevistas concede: 99, por el momento.
El primero en relaciones con la China comunista.
(El primero y único en atacar el celibato permitiendo casados sacerdotes, y a los sacerdotes que dejaron la Misa por una señora o un señor -hay que estar con los tiempos-).
(El primero y único en permitir diaconisas, y luego cardenalas…).
(El primero y único Papa premio Nobel).
El primero y único… en poner a la Iglesia católica al mismo nivel de apostasía y decadencia que las Iglesias salidas de la Reforma. El primero y único en “ETC”…:
EL PRIMERO Y ÚNICO EN SER EL PROFETIZADO “PASTOR NECIO Y FALSO PROFETA”.
Saludos.
Se davvero siamo nel tempo della grande apostasia, come da molti indizi sembra essere, c e’una unica porta di salvezza non rimanere sedotti ed ingannati dalla grande e omni comprensiva Impostura religiosa e spirituale.
Il.fumo di Satana non e’stato definito “fumo” cosi a caso ma con la bocca profetica di un Pontefice( che parlava in questo caso ispirato dallo Spirito Santo)e’un fumo, cioe una nebbia che vela la realta’, che offusca il retto e limpido sguardo.
Dobbiamo fare attenzione a questo fumo:non solo stravolge e deforma i contorni delle cose ma anche.ci intossica con pensieri negativi e maligni.
Non.dobbiamo cedere all’atmosfera maligna di questo fumo.
Dobbiamo tenerci saldi nella fede nella dottrina perenne della Santa Chiesa, rigettando.chiunque, fosse pure il.papa, insegni un Vangelo.diverso da quello.di Gesu’Cristo.
Preghiamo.per la vera Chiesa Cinese perche’rimanga salda nella vera dottrina e nell’amore per la vera fede in Cristo.
Stia giù Marco! Si abbassi Marco! Lo dice il profetizzato “Pastores stolte e Falso profeta” Francesco:
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-12/papa-francesco-dispensario-santa-marta.html#play
Saluti.
Amico Tosatti, fin dal primo giorno che sono entrato nel suo blog mi sono permesso di chiamarla amico.
Ora mi permetta di rivolgermi direttamente a lei come ad un amico per dare sfogo alla mia sofferenza.
Ha visto come qualcuno mi tratta qui, ma non è tanto questo che mi addolora, quanto il constatare che ai vertici del potere spirituale mondiale ci sia un uomo che non capisce niente.
Gli uomini sono tutti uguali per natura e per diritto ( questo lo dicevo sempre nelle mie lezioni) ma nella propria persona sono tutti uno differente dall’altro.
Figuriamoci quanto possano essere differenti una dall’altra le culture e le sottoculture.
Ciò non toglie che vi possano essere tentativi di dialogo, ma tentativi sono e tentavi rimangono e possono anche essere votati all’insuccesso. Come quello tra Bergoglio e Xi Jinping. Ma Bergoglio lo ammette e lo prevede ? A quanto pare, no!
E non è vero, Bergoglio, non è vero che Gesù sempre dialogò con i suoi avversari. A parte i 7 terribili “guai a voi” contro i Farisei (Mt 23, 13-32) che dire di Luca 23, 8-9 ?
[8] Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
[9] Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
Sarà anche un uso improprio della Bibbia il mio, ma s’io fossi papa, come diceva Cecco Angiolieri, quantomeno ci ripenserei.
Gudafternun da Scarpe Grosse.
Preghi per entrambe le persone che le causano sofferenza. Sopratutto per il Pontefice visto che ha chiesto preghiere per sé continuamente. Per l’altro preghi e per il resto non se ne curi. Detto tra di noi, anche io quella persona lì non la capisco,
P.S. caro sig Amedeo purtroppo ci troviamo ( secondo me e secondo tanti accreditati ricercatori di Fatima) nella terza parte del Segreto che sarebbe l’Apostasia della Chiesa Cattolica, con tutte le conseguenze del caso…E secondo me il peggio deve ancora venire. Cari saluti.
Viaggio in Cina su ” spinte emotive “…
Invito tutti a leggere : ” La società dello spettacolo ” di Guy Deborde- ( 1967 ).
Più aumenta il valore della spettacolarità delle cose , più ci sfuggono le cose e siamo manipolati . Il Potere ci
sta spacciando la sua FICTION per VERITA’ .
Come uno spregiudicato impresario teatrale è riuscito anche a porre una comparsa della fiction in Vaticano . Certo che se all’impresario mancassero i fondi…
“Facciata”. Parola che dipinge bene l’azione che si vuole intraprendere.
“Sotterranea”. Parola che dipinge bene la situazione dei nostri confratelli nella fede.
Infatti questo viaggio chiude il cerchio.
Per ottenere più popolarità e visibilità davanti al mondo intero, prima riconoscere la chiesa del partito, poi ottenere che un miliardo e più di persone lo osannino. Se, in modo spontaneo non è dato sapere però, ma a lui basta e avanza.
Condivido Mary. Il diretto interessato non desidererebbe un viaggio non strumentalizzato. La realtà potrebbe prenderlo a schiaffi in faccia. Visto che è “superiore all’idea”.
Extra moenia, perdonatemi.
Oggi à il genetliaco di tal vescovo di Roma.
La speranza di vita in Argentina è di 77 anni, in Italia di 81.
E’ proprio vero che la natura è matrigna, quandoque dormitat .
G. Vigni
E il 17 è un numero menagramo… almeno per chi, peccando, è superstizioso.
Comunque lunga vita a J.M. Bergoglio ! E da cocciuto biblista gli dico però di pregare così:
– Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore. –
(Salmi 90,12)
Memento homo! Quia pulvis es in pulvere reverteris .
Egr. Deutero, “in pulverem” .
Ad ogni modo io ho digitato” à il genetliaco”.
Due refusi.
Amen,amen
G.Vigni
Deo Gratias, stamattina il sacerdote che ha fatto l’omelia deve essersene dimenticato. Ho ancora l’orticaria dall’anno scorso.
Una cosa che mi sono ricordata oggi: era il febbraio 2011, se non ricordo male, un anno prima delle dimissioni di Benedetto xvi, e apparve in internet la notizia che un cardinale durante un viaggio in CINA aveva detto che il papa sarebbe morto entro un anno… insomma una notizia del genere, che fece scalpore poi, per il fatto che poi Ratziger si dimise proprio entro quell’anno previsto. Adesso si aggiunge un tassello al mistero: questa notizia partì proprio dalla Cina… non potrebbe essere anche questa una delle ragioni delle dimissioni di Ratzinger? Ovvero che occorreva un papa che facesse questi vergognosi accordi col Governo cinese?
https://www.google.com/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/10/complotto-di-morte-benedetto-xvi/190221/amp/
Correggo. Era il febbraio 2012. Un anno prima delle dimissioni, appunto.
Questo strano papato e’ tutto fatto di “gesti” tanto plateali quanto insignificanti dal punto di vista sostanziale e dannosi da quello fattuale. Il Sedicente andra’ in Cina a farsi il suo bel viaggetto salutato dai media suoi amici come un momento storico, epocale, un enorme successo della Chiesa, per poter riempirsi il suo gia’ ipetrofico ego di peana e di lodi servili da parte dei suoi lacché, e poi il governo cinese avra’ un’ulteriore scusa per fare quello che gli pare con la Chiesa in Cina. Ecco in sintesi la storia futura di questo “epocale” viaggio di Bergoglio in Cina.
Epocale e apocalittico, ma alla rovescia, come tutto con Bergoglio e sotto Bergoglio.
[15] Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
(Ap 22,15)