LETTERA AL MINISTRO SALVINI. CON PREGHIERA, A CHI PUO’, DI FARGLIELA LEGGERE.

16 Dicembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, abbiamo ricevuto da Pezzo Grosso questa lettera, che esula un po’ dal campo di cui ci occupiamo (e si occupa lui) abitualmente. Ma ci sembra un grido dal cuore, e penso che possa interessare molti lettori, anche al di fuori di Stilum Curiae. 

“Caro signor ministro Salvini, i pensionati che, favoriti dalla sorte, hanno avuto in passato la possibilità di avvantaggiare il nostro paese ben lavorando, ben producendo, ben guadagnando e ben contribuendo, sono stanchi, la assicuro, di questa spada di Damocle del taglio pensioni d’oro e delle nuove patrimoniali, minacciate da esponenti del suo governo. I pensionati sono vecchi e stanchi ma sono più di 16 milioni (e per ora è ancora permesso loro di votare); certo non hanno gli stessi obiettivi da difendere, ma il messaggio del taglio rappresenta un pericolo destinato a spaventare tutti, è solo questione di tempo. Lei certo sa (avendo come consigliere il bravo Brambilla, spero prossimo presidente Inps) che è un errore tagliare le cosiddette pensioni alte, perché son quelle che sopportano quasi interamente l’onere fiscale sulle pensioni, cosicché tagliare le pensioni d’oro produrrà danni all’erario, e poi conseguentemente anche alle pensioni sociali, il vero problema (che vale per la metà dei pensionati). E’ vero che alcuni calcoli non son stati fatti secondo criteri contributivi e probabilmente si potrebbe correggerli; ma farlo ex post, anziché ex ante, è un errore. Vede, un anziano pensionato pianifica il suo futuro sui previsti introiti pensionistici, correggerli ex post, quando ha già strutturato i suoi costi rigidi in funzione delle entrate garantite dallo Stato, è una mini-truffa perché gli nega certezze acquisite e lo obbliga a cambiar vita, in età avanzata.

Ciò detto, la legge sul taglio pensioni d’oro (perché non le chiama “pensioni virtuose”? Son frutto di sforzo, fatica e sofferenza di cui hanno beneficiato in tanti) è una manovra populistica e demagogica che manifesta sentimenti di invidia e rancore, inutili e dannosi. In più sono un cattivo esempio per chi lavora e contribuisce, che viene scoraggiato dal farlo. E le risparmio commenti su cosa detto taglio dovrebbe servire: garantire il reddito di cittadinanza, proprio quello viene rimproverato da Bruxelles. Ma concludo con una considerazione di carattere morale. Un reddito, o una pensione, è alto o basso, giusto e adeguato o no, soggettivamente non oggettivamente (almeno nel privato). Questo taglio pensioni alte (meritate) contribuisce ad affermare un principio egualitaristico, sbagliato e pericolosissimo (anche se apparentemente condiviso da Papa Bergoglio), ma equivale anche a dare ai vecchi un messaggio di inutilità. E la percezione di sentire la propria vita degna o no di essere vissuta dipende anche da questa mancanza di riconoscenza, se si sottraggono loro ingiustamente risorse alla fine della loro vita. Ci pensi bene caro signor Ministro, grazie”.





Oggi è il 111° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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38 commenti

  • Catholicus ha detto:

    “Ci salveranno le vecchie zie” titola un libro di Alessasndro Gnocchi, per far capire come i novatori ci stia portando letteralmente in braccio a Satana, per quanto si sforzino di indorarci la pillola, deridendo e offendendo le nostre care, povere, umili “vecchie zie” : ecco, penso, senza voler recarle offesa, che la bravissima e carissima Maria Cristina si possa assimilare ad una nostra nostra beneamata “vecchia zia”, fedele alla Chiesa preconciliare, cioè all’unica, vera, sola Chiesa di Cristo (alla faccia dell’ermeneutica della continuità, valida solo per la continuità nell’errore, nell’imbroglio e nella menzogna, propalate a piene mani da Roncalli in poi) ed all’evangelico “si si, no no”; gli altri, i papolatri bergogliani, lasciamoli pure perdere, “lasciamo cantare i passeri” diceva don Bosco. LJC

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Leggo molti commenti con i quali si mescola la politica con la morale. Non condivido per ragioni che sarebbe troppo lungo argomentare. Mi accontento di richiamare un principio sul quale una democrazia non dovrebbe mai transigere. E’ quello della non-retroattività delle leggi. Esistono storture e ingiustizie? Bene, si legiferi per il “traffico giuridico” che si verificherà da oggi in poi. Le leggi retroattive devono essere eccezioni, a volte necessarie per sanare questioni pregresse, ma sempre eccezioni.
    Faccio inoltre presente che l’imposta sul reddito gode di aliquote progressive: chi percepisce di più versa di più, ma in misura più che proporzionale. Non basta? perchè se ci imbarchiamo in discussioni su cosa significhi “superfluo”, ritorniamo al marxiano “da tutti secondo le loro possibilità, a tutti secondo i loro bisogni”.
    Sappiamo com’è finita.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Se qualcuno dicesse che bisogna chiudere le fabbriche in Italia per poi aprirle nei Paesi poveri, perché così si possono aiutare molte più persone, noi che risponderemmo (oltre che fargli notare che se costui vende la sua casa, coi soldi ricavati in Africa si possono aiutare migliaia di persone)?
    Che chi apre all’estero impoverisce gli italiani, che non possono più essere generosi, e sfrutta gli stranieri.
    Ebbene, esportare i mezzi di produzione risponde alla stessa logica di PIANIFICARE (come vuole il Global Compact) l’importazione dei poveri, cioè di importare mano d’opera a basso costo: si impoveriscono gli italiani, che limiteranno i loro aiuti e si sfrutteranno i poveri a vantaggio delle multinazionali. E di tante organizzazioni anche cattoliche.

  • giulia anna meloni ha detto:

    …” una mini-truffa perché gli nega certezze acquisite e lo obbliga a cambiar vita, in età avanzata”…ha scritto bene signor PG. Pensi che grande truffa è per tutte quelle pensioni che d’oro non sono.Un insegnante,a fine carriera ,può arrivare poco più o poco meno alle duemila euro,dipende dall’ordine di scuola.Quando si va in pensione con 37 anni o con 39 conl’ opzione donna,perchè non ci è possibile arrivare ai 67 anni infami promossi dalla legge Fornero,lo stato ci ruba il 30% delle pensione e cosi siamo andate in pensione ,ultrasessantenni con pensioni da 1030 euro a 1150 o 1200 . Come vede ci hanno… negato certezze acquisite, ci hanno obbligato a cambiar vita in età avanzata… Non siamo invidiosi delle pensioni d’oro,se sono stati versati i contributi corrispondenti.La preoccupa il fatto che potrebbero farle cambiare vita? Si consoli, prima lo hanno fatto a noi e prima di noi a tutti quei poveri pensionati che devono vivere con molto e molto meno.Renda grazie al buon Dio di quello che ha e viva sereno.

  • VITMARR ha detto:

    Il problema delle pensioni d’oro va considerato secondo verità e giustizia. La verità , sempre nascosta dai media, ci dice che solo una parte dei contributi pensionistici versati dai lavoratori attivi viene considerata nel calcolo degli assegni mensili, perchè una buona parte va per distribuzioni assistenziali a persone che non sono sicuramente i percettori di pensioni d’oro , ammesso che una pensione di 2500-3000 euro sia una pensione d’oro. Se tutti i contributi fossero dati a chi versa il 33% del proprio stipendio e sul rimanente è tassato del 40% e più, gli assegni pensionistici d’oro ( e non solo) sarebbero più alti.
    La giustizia ci dice invece che i problemi di assistenza dovrebbero essere a carico principalmente di chi si è arricchito con tutto eccetto che con il proprio lavoro cioè evasori fiscali , mafia, speculatori finanziari e politici che hanno sprecato le risorse statali a loro vantaggio e dei loro compari corrotti..
    Il 10% dei più ricchi in Italia possiede il 55% della ricchezza totale , mentre l’1% ne possiede il 20%.
    Sona dati fermi al 2014 e quasi certamente nel 2018 la concentrazione è aumentata. Tra questi riccchissimi senza merito non credo si possano trovare molti possessori di pensioni d’oro che la pensione se la sono guadagnata con il prorio lavoro.
    https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/disuguaglianza-in-italia-il-sorpasso-dei-superricchi

  • Agostino ha detto:

    E’ la terza volta se non mi sbaglio che Pezzo Grosso interviene su questo argomento in questo interessantissimo blog che seguo quasi quotidianamente stimolato dalle e-mail di notifica. No so quanto PG percepisce di pensione e non mi interessa, ma presumo che appartenga alla fascia che va dai 90 mila euro in su interessati dai tagli nella parte eccedente a quella dei contributi effettivamente versati, (sottolineo contributi interamente versati). Ed è qui che casca l’asino. Dunque se PG avesse versato interamente i contributi che giustificano la sua pensione suppongo che anziché parlare di questo parlerebbe della Chiesa attuale e dell’eretico che la sta devastando (ma che non riuscirà a distruggerla perché c’è chi la protegge) ma ahimè, temo che le cose stiano diversamente e di qui il timore per i tagli. Probabilmente anche la mia pensione da umile servitore dello Stato non sarà coperta interamente (non lo so) ma l’importo annuo è a distanza siderale dalla soglia di 90 mila euro e non mi pongo il problema perché quell’ipotetico “di più” avrebbe un senso come un qualcosa di “sostegno” a chi ha effettivamente lavorato e versato (cosa che si vuol fare oggi per chi non ha versato nulla). Secondo PG dovrei pormelo anch’io il problema? Perché è da questo che capiremo se siamo di fronte alla stessa ipocrisia e alla stessa farisaicita’ che si contesta in questo blog, fra le altre cose, all’eretico. Sono veramente deluso e credo che questo argomento in questo pregiatissimo blog pubblico seguito da cattolici che si presume siano autenticamente cristiani ed abbiano a cuore i meno fortunati, sia del tutto fuori luogo.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    E’ indubbio che molti sono stati PRIVILEGIATI rispetto ad altri.
    Basti pensare che la legge Fornero non ha tenuto conto dei diritti acquisiti. Se si voleva fare, doveva essere proporzionata agli anni che ancora mancavano alla pensione.
    Non esageriamo poi coi meriti delle generazioni passate! C’è chi ha fatto l’Italia, ma anche chi l’ha distrutta. C’è chi ha dato, ma troppi hanno preso, attraverso leggio ingiuste o in barba alle leggi giuste.
    Un sistema economico che, al di là dei meriti umani che vanno riconosciuti nel giusto modo e nella giusta misura, permette ad alcuni di arricchirsi quasi senza limiti, mentre altri, pur con tutta la buona volontà, non riescono a uscire dalla povertà, è intrinsecamente ingiusto.
    Un Parlamentare assenteista che però prende ugualmente i soldi, è un privilegiato. E’ la legge ad essere ingiusta e lui ne approfitta spudoratamente.
    Un parlamentare che per riessere eletto, un mese prima delle elezioni fa approvare una legge ad oc, abusa del suo potere. Anche questa è una legge “ad personam”.
    Un industriale che prima prende soldi dallo stato e poi apre all’estero, si arricchisce grazie ad un sistema corrotto. Ecc.
    Lo stato deve rimediare a certe storture e, inoltre, deve avere cura dei più deboli attraverso leggi solidali.
    Che stia bene o che non stia bene.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Uno Stato, pur non essendo specificatamente una famiglia, per essere rispettato,, deve “usare” le dinamiche di una famiglia, dove a nessuno vengono “tarpate le ali”, ma nessuno è lasciato indietro.
    Non egualitarismo, ma UGUAGLIANZA. Quella di cui parla San Paolo quando chiede contributi per la Chiesa di Gerusalemme.
    Mentre ci sono ragazzi che emigrano o che non studiano per mancanza di soldi, mentre c’è gente che non arriva alla fine del mese, mentre ci sono anziani che non si curano perché non possono, uno Stato DEVE, in certo modo, RIDISTRIBUIRE LA RICCHEZZA.
    E a chi non ci sta deve spezzare le reni.

  • Anna cordone ha detto:

    III DOMENICA DI AVVENTO – C – (Lc 3, 10-18) – GAUDETE

    VANGELO
    Lc 3,10-18

    E noi che dobbiamo fare?

    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: “Che cosa dobbiamo fare?”. Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”.
    Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: “Maestro, che dobbiamo fare?”. Ed egli disse loro: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”.
    Lo interrogavano anche alcuni soldati; “E noi che dobbiamo fare?”. Rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”.
    Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”.
    Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

    Forse il nostro ministro Salvini ha capito meglio di Pezzo Grosso !

  • Gian ha detto:

    Se raccontassi la mia esperienza e il motivo per cui da quasi due anni sto ancora aspettando il pagamento della mia pensione, vivendo senza un soldo solo grazie all’aiuto di parenti che mi stanno aiutando, non ci credereste… Da oltre tre anni a reddito zero e prima solo lavori part time per dieci anni, perché altro non c’era. Non un centesimo di aiuto dallo stato, che nel frattempo per i clandestini arrivati da ogni dove ha sperperato MILIARDI di euro, rubati agli italiani indigenti, per ingrassare le varie onlus di ogni colore, comprese quelle ecclesiastiche. Il Biancovestito se ne frega della sofferenza degli italiani, ha il piano dell’amico Soros da portare avanti.

    • Zuzzerellone ha detto:

      Il biancòvestito non conosce l Italia e il modo di pensare degli italiani. Forse e sottolineo forse, avvicina gli italiani ai ricchi argentini. Pensa che forse debbano essere puniti per quèsta loro ricchezza.

    • Gaetano2 ha detto:

      L’impostore regnante esegue altri ordini.

  • Antolini Dario ha detto:

    Caro Sign. Pezzo Grosso, ho sempre letto con interesse i Suoi interventi su Stilum Curie, trovandoli quasi sempre razionali e condividendo gran parte delle Sue riflessioni. Leggendo la Sua lettera al Ministro Salvini ho preso inizialmente le Sue parole come una satira, una scherzosa considerazione verso il rischio per certi signori di vedersi toccare nientepopodimeno che una percentuale della loro “meritata” pensione. Ma quale pensione…, e in quale percentuale. Ma davvero, Lei che crede in Dio, crede anche che quei signori, titolari di laute pensioni se le siano tutti meritate? Lei dice “ pensionati che, favoriti dalla sorte, hanno avuto in passato la possibilità di avvantaggiare il nostro paese ben lavorando, ben producendo, ben guadagnando e ben contribuendo”. Favoriti dalla sorte e da lobby radicate soprattutto nel pubblico hanno soprattutto munto il nostro paese anche non lavorando sempre bene lasciando perdere in tantissimi casi la produttività. Ora mi dica, una persona prossima all’anzianità o in stato di anzianità avanzata, di quanto può aver bisogno più di un suo simile, magari non favorito dalla sorte. Quel 65enne dopo oltre quarant’anni di contribuzione, riferendoci alla pensione di cui si vorrebbe toccare un 10%, è fortunato se riesce a percepire la metà del suo simile favorito dalla sorte. Ma questo ripeto, è fortunato. Prendo in esame il sottoscritto. 40 anni di contributi versati, quasi esclusivamente durante un’attività imprenditoriale che non mi ha dato ricchezza, ma tra alti e bassi ho onorato sempre con onestà. Mi ha dato con sacrifici la possibilità di crescere la mia famiglia convinto che l’esempio vale più di ogni predica. Ebbene, giunto all’età di pensione, dovendo continuare l’attività per chiudere con onore i miei impegni, mi vedo cumulare i miei 900€ mensili , al reddito d’impresa obbligandomi costantemente ogni anno a rateizzare il pagamento delle tasse. Ma cosa potrà mancare a quel soggetto favorito dalla sorte se dai suoi 100000 € all’anno gli verrà tolto il 20%. Non parliamo di contribuzione. E’ come il gatto che si mangia la coda. Quegli strani giochi per cui ricevendo 200 ne deve versare 100 a contribuzione del sistema pensionistico. Soldi che arrivano sempre dall’ente pubblico che ha ricevuto i miei 5000 frutto della tassazione del reddito impresa + pensione (da € 900,..) Sinceramente se la spada cadrà e taglierà qualche decina di migliaia di euro a questi ”poveri pensionati d’oro”, che come dice Lei sono vecchi e stanchi potrà far loro solo del bene. “Un anziano pensionato pianifica il suo futuro sui previsti introiti pensionistici”. Vorrei chiedere : per vivere o per programmare investimenti onde aumentare ulteriormente le proprie ricchezze. Da un uomo di fede mi sarei aspettato un pensiero più Cristiano, lasciando perdere per carità, migranti e poveri. Mi dispiace Sign. Pezzo Grosso, oggi ha premuto sulla tastiera il tasto più stonato. Se qualcuno farà leggere la letterea di Pezzo Grosso al Ministro Salvini, faccia leggere anche il mio commento atitolo di modesta solidarietà. Antolini Dario.

    • Anna cordone ha detto:

      Sig. Antolini Dario sono pienamente d’accordo con lei.
      Forse Pezzo Grosso fa parte di quella categoria di persone pieddine (borghesi) che hanno vissuto su Marte. Che dire ? Mammona è sempre Mammona e il Sig. Pezzo Grosso non è sicuramente un uomo Libero. Tanto fumo e poco arrosto.

  • gio ha detto:

    nel merito delle ipotesi di riduzione delle “pensioni d’oro”.mi sembra che a lungo si è parlato di “tagliare” le pensioni i cui titolari NON HANNO VERSATO PROPORZIONALMENTE I CONTRIBUTI.Inoltre si tratta di cifre(quelle portate come esempio) veramente scandalose (7/8000 e più € al mese).Non credo che una persona anziana,che non ha figli a carico,che ha già una casa,abbia bisogno di migliaia e migliaia di € al mese.Sarebbe giusto ,al di la dei numeri e delle cifre,che gli anziani (tutti meritevoli di aver lavorato più o meno intensamente e produttivamente) incominciassero a pensare meno ai soldi e più a valori spirituali,alla prossima fine della vita terrena in cui non servirà la “pensione”.Fermo restando di mantenere la Sanità Nazionale pressochè gratuita(è una delle migliori al mondo!!) sarebbe giusto ridurre le spese per il voluttuario e affidarsi maggiormante alla Divina Provvidenza ,”che c’è” (“la gh’è,la gh’è la Provvidensa….-v.nei Promessi Sposi ,A.Manzoni).Sono contrario ai pauperismi,al socialismo,comunismo con le loro lotte di classe.Solo,ribadisco che quando si ha il NECESSARIO materiale per vivere,il SURPLUS può perfino essere dannoso,sviando da posizioni valoriali della vita determinanti.Grazie,questa è la mia opinione di pensionato dopo 54 anni di lavoro con pensione inferiore ai 2300 € al mese.Il che mi basta ed è sufficiente per mantenere anche mia moglie(senza pensione) ed aiutare anche qualche figlio quando è in difficoltà.Il tutto quindi diventa molto soggettivo……

  • marco bianchi ha detto:

    Un tema totalmente profano.Non vedo cosa c’entrino le pensioni sociali né quelle “normali “,che sono mediamente sotto i 1000 euro e per le quali si è ugualmente lavorato,poggiato il futuro ecc.ecc.Solo che con quelle pensioni poggi nulla.Le pensioni d’oro,che non sono così tante da dare tutto all’apporto che si dice nell’ intervento, sono quasi tutte “privilegiate “,nel senso letterale che vengono da privilegi. Come quelle dei magistrati,tanto per fare un esempio.Salvini discuterà con gli alleati. Ma francamente è un tema di cui a me,e probabilmente ai normali cittadini frega nulla.Mi importa che si metta mano alle espulsioni,al controllo di moschee e centri islamici,a non firmare mai il documento onu,per il quale l’eretico ha invitato a pregare!!!,a riconquistare l’Italia là dove è già terra di bande,a cercare di sfuggire al suicidio dell’Europa e a cessare di essere una colonia tedesca.E scusate se in confronto alle pensioni d’oro sono quisquilie e pinzellacchere.

  • Silvano ha detto:

    Non concordo con il contenuto di questa missiva. Non sono del parere che non si possa dar mano a tali pensioni in termini assoluti, perché non è sempre vero che sono “frutto di sforzo, fatica e sofferenza”. Mi riferisco ai vai casi di uomini “d’elite” che hanno portato allo sfascio aziende o enti (o addirittura bilanci statali !) e ai quali invece di chiedere un rimborso a copertura dei danni fatti, godono di una lauta rendita pensionistica, grazie a leggi compiacenti e clientelari. Credo che innanzi tutto occorra identificare quant’è l’importo oltre il quale una pensione è da considerarsi “d’oro” o “virtuosa”. Potrei valutare una soglia di 150.000 €/anni lordi, pari a circa 6.500 €/mese netti: direi un importo più che dignitoso per un pensionato, considerato anche che per godere di tali livelli, nella vita operativa avrà avuto modo di guadagnare ed investire relativamente in modo cospicuo. Oltre tale importo, bisogna distinguere poi come si è arrivati a godere di questo trattamento privilegiato: cioè se si sono versati tutti i contributi relativi in modo proporzionale e dopo quanti anni di contribuzione, ovvero a che età si è andati in pensione. Infine non capisco, certamente per ignoranza mia, il concetto “… son quelle che sopportano quasi interamente l’onere fiscale sulle pensioni”. Se taglio di 100 una certa pensione riduco certamente il suo contributo fiscale, ad esempio 40, ma alla fine il guadagno per lo stato (INPS) è di 60, o no ? Con rispetto, approfitto per augurare un Santo Natale a voi tutti !

    • francesco ha detto:

      Concordo pienamente con quanto afferma. E aggiungo, molte pensioni sono state regalate per motivi politici ed e’ per le stesse ragioni che Salvini propone di rimuovere la Fornero. Se si aggiungono i continui prepensionamenti a cui nessuna forza politica si oppone, il quadro e’ desolante. Le pretese sovraniste sono solo un falso moralismo utile a nascondere una societa’ divisa e corrotta.

      • franz ha detto:

        io credo che se c’è stato un abuso ( pensioni ingiustificate ), sia l’abuso che va corretto, non imponendo una norma che penalizza invece chi ha ha ben guadagnato e pagato i contributi per se e anche per gli altri . Perciò si ricalcolino le pensioni e si correggano, una per una. Ho però l’impressione che questa acredine sia spiegata, non solo da un pochettino di invidia , ma anche da una malcelata vocazione all’egualitarismo bergogliano .

    • Adriana ha detto:

      Silvano ,
      potrebbe aver ragione se….se non esistesse il timore che ,
      una volta tagliata la testa ai ” grossi ” i Giacobini non passino
      a tagliare la testa ai ” piccoli “. Sa com’è ! ! !, il ” giustizialismo
      vien mangiando …. Specie ora che servono tanti dindini per
      il ” Global Compact ” fortissimamente voluto da Bergoglio ( e
      non solo da lui ).

  • Fabio ha detto:

    quando la contribuzione pensionistica obbligatoria fu introdotta era chiaro che quei quattrini erano del lavoratore e che lo stato si limitava ad amministrarli in attività produttive infrastrutture ecc. Che a loro volta avrebbero creato lavoro e ricchezza. Negli anni ’60 , guarda caso a partire dal primo governo di centrosinistra, si cominciò ad usare quei soldi come fossero tasse , ma in realtà dovrebbero appartenere a chi li ha versati.
    Piuuttosto, a mio avviso è molto più importante non introdurre la fatturazione elettronica che metterà in difficoltà ed aumenterà i costi di professionisti artigiani e piccoli imprenditori scoraggiandoli ulteriormente. Temo che la ricaduta della fatturazione elettronica sarà assai negativa.

  • Paolo ha detto:

    Io sono privilegiato perche ho un lavoro ma smche no perche’ i giovani odierni non amdranno a vedere il conto cardinal spelmann di Andreotti (per dir uno) ma le piccole retribuzioni di chi sta in mezzo. Le Brigate Rosse non sparavano ad Agnelli o ad almirante ma a Guido Rossa o ai Dc o ai piccoli appuntati. Il discorso e’ troppo complesso e irraggiungibile. Pero’ avete avuto fortuna, meglio demagoghi al governo che brigate rosse o nere in strada. Quello che non capiscono i paperoni (ma penso siano pazzi) e’ che la prima regola per godersi i soldi e’ far vivere, almeno, i poveri. Perche prima poi senno’ “vengono a prenderti”.Se una multunazionale guadagna miliardi PERCHE non puo pagare le tasse? Perche i paradisi fiscali? In quanto a essersele guadagnate…..con il metodo retributivo…..vi lascio alla canzone del sen. Razzi sul vitalizio…..cioe’ qualcuno non se lo e’ guadagnato (e non e’ Razzi)

  • Luigi Cazzola ha detto:

    Pezzo Grosso e’ fuori dal tema solito. Secondo me se uno prende da 5000 euro in su ha avuto un alto tenore di vita e di certo se gli viene decurtato qualcosa, ne soffrira’ poco. Questi signori hanno avuto fortuna in vita, grazie alle loro doti, pensino un po’ a quelli piu’ sfortunati. E’ solo questione di generosita’. Un pollo intero uno da solo non puo’ mangiarlo perche’ fa indigestione, lasciamo un pezzetto anche agli altri, anche perche’ infine dovremo lasciare qui tutto e restera’ solo il bene fatto.

  • Adriana ha detto:

    Salvini forse anche ci pensa…ma intanto il Presidente del Consiglio , Conte , va dal Papa e celebra il senso dell’ incontro con un face book
    tale da far tremar le vene a’ polsi di qualunque umile pensionato.
    Scrive modestamente : ” Ci siamo confrontati sui temi delle disuguaglianze sociali , delle integrazioni , dell’ambiente ,
    della pace ” nell’ambito dell’ ” ampio disegno riformatore nella
    categoria in cui operiamo ” .
    Da far supporre che condivida col Biancovestito la misericordia
    a senso unico per beneficare la categoria degli immigrati .
    O da far sospettare che aspiri a candidarsi per il prossimo partito caldeggiato dalla CEI che tiene gli immigrati ” come la rosa al naso ” e il reddito di cittadinanza come la pupilla degli occhi suoi….
    Non bastava il bacio alla teca di S. Gennaro di Ggiggino….

  • GMZ ha detto:

    Qualcuno saprebbe dire quando una pensione è “d’oro”? In ogni caso credo Pezzo Grosso abbia ragione: si badi al futuro, evitando di penalizzarne 100 per colpirne 1.

    Quanto al reddito di cittadinanza, non vedo per cosa ci si debba scandalizzare: tra una amministrazione pubblica soggetta ad elefantiasi per puri scopi assistenziali, e il reddito di non cittadinanza assicurato alle centinaia di migliaia di bei tomi africani che svacanzano in Italia, la proposta di Di Maio è forse la più trasparente – al netto delle furberie e ruberie che ne funesteranno l’applicazione: essa gioverà infatti a tutte le persone che ne avranno materialmente diritto, e non sarà subordinata alle “conoscenze” che oggi decidono chi possa diventare statale o finto invalido.
    Assistenzialismo trasparente: un bel passo avanti rispetto al malcostume clientelare che innerva tutta l’Italia.

    Infine, una domanda (non retorica, ne!) a Pezzo Grosso: il reddito di cittadinanza, così come proposto dal Movimento 5 Stelle, non è in linea con la dottrina sociale della Chiesa?
    Ossequi.

  • Emanuele ha detto:

    Sarò demagogico, ma anche l’autore della epistola non scherza. Dunque, in questa III domenica d’Avvento, “preparate la via del Signore, dei cristiani che qui si riuniscono per discutere dei mali della Chiesa, non trovano di meglio che ingaggiare una battaglia per le auree pensioni. Cristo si fa uomo per insegnarci la lotta con cui arricchirci materialmente? Si critica Bergoglio perché parla di cose materiali e quasi volgari, il cibo e le docce per gli ultimi della terra (e saranno brutti, sporchi, cattivi e invasori ma ultimi sono) mentre qui si affrontano temi altamente spirituali come le pensioni dei ricchi. Di loro infatti sarà il Regno dei cieli. Buon Natale!

    • Claudius ha detto:

      Hai ragione: sei demagogico.

      • Emanuele ha detto:

        Ahah, battutina da oratorio. Dopo di che, ancora più demagogo con i confratelli cattolici che fanno demagogia aizzando le folle contro il pontefice regnante: sia ben chiaro, scendendo dalla religione alle faccende bassissime dei soldi, non c’è dubbio che i cinquestellini, che vogliono rubare quello che spetta ai vecchi che si sono conquistati una certa pensione e in maniera vergognosamente retroattiva, sono dei veri ladri, degni compari in un governo che offende il buonsenso degli Italiani. Non parlo per me che ho una pensione minima e non avrei voluto buttarla in politica e in caciara, parlo per gli altri (ama il tuo prossimo, snche dovizioso e antipatico), e dsl momento che il ‘pezzo grosso’, tutta devozione a un vicepremier, ci provoca…

        • Claudius ha detto:

          Non era una battutina. E non sono mai stato in oratorio.

          E aggiungo che oltre a essere demagogico, sei pure retorico.

        • Maria Cristina ha detto:

          “Aizzando le folle contro il Pontefice Regnante”
          Caro Emanuele non c’ e’ nessun bisogno di “aizzare le folle” .
          Il Pontefice Regnante fa tutto da se, il martellamento UNIVOCO per gli ideali di Soros, la predicazione semplicistica e per slogan , l’ ideologia onusiana e mondialista spacciate per Cristianesimo: fa tutto da se’ e il disgusto e la nausea dei fedeli vengono di conseguenza.

          • Paolo ha detto:

            L unico nuovo ordine mondiale che esiste e’ quello del denaro e della tecnica. il denaro l ha l 1 per cento dei PANAMA PAPERS, la salvezza anticristica della tecnica e’ l unica che ha colonizzato il mondo. Si fa dio, scimmiotta dio.E’ arrivata a mettere le mani nel genoma umano. E’ buona. Tenta di cambiare la natura. Ma non potra’ mai vincere la morte o darci un senso: ma solo farci sentire orfani di un Dio, di un Ordine Altro.

          • Catholicus ha detto:

            Pienamente d’accordo, tant’è vero che evitò di guardarlo, leggerlo e ascoltarlo. Le sue malefatte le apparendo solo dai siti cattolici.

          • Lucy ha detto:

            @Maria Cristina
            Hai perfettamente ragione ” disgusto e nausea dei fedeli “. L’ultima .A proposito della terribile vicenda di Asia Bibi il nuovo vaticanista del tg.1 ha detto :”basso profilo della Santa Sede perchè non si strumentalizzino le religioni “.Non basta ; ultimamente il card.Parolin numero 2 della Santa Sede sempre a proposito di Asia Bibi è arrivato a dire :” È una questione interna al Pakistan”.
            Disgusto e nauea appunto.

          • Emanuele ha detto:

            Ovvero la Chiesa di Maria Cristina. L’altra, l’apostolica, basata sulla successione bimillenaria, che ha eletto Bergoglio, non è più la Chiesa di Cristo. Lo ha stabilito la signora Maria Cristina che ripete un mantra piccolo borghese e che forse confonde la Verità evangelica con “La verità” quotidiana di Maurizio Belpietro. Ma tant’è, questo è il Moderno, signori, uno si sveglia una mattina e di autoproclama Imperatore (Monsieur Bonaparte), un’altra stabilisce che il sommo pontefice non è più tale (la signora Maria Cristina). Venghino venghino, che qui se ne vedono ogni giorno delle belle. Alla faccia del medioevo gerarchico.