ROMA E BOLOGNA, QUATTRO APPUNTAMENTI: PACELLI, NO 194, FIACCOLATA NEL CENTRO DI ROMA, MESSA PRO PATRIA.
7 Dicembre 2018
Marco Tosatti
Cari Stilumcuriali, vogliamo mettervi sull’avviso per alcuni appuntamenti di interesse. Il primo –ma non in ordine di tempo, perché è previsto per mercoledì, 12 dicembre, alle 17.30 -, si svolgerà a Roma, a Borgo Vttorio 88, al “Museo dei Papi” (Galleria Arte Poli) e si intitola: Eugenio Pacelli e la Germania: nuovi contributi storici. Sarà presieduto dal card. Dominique Lamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e in precedenza “Ministro degli Esteri “ del Vaticano. Vi si parlerà di un’opera estremamente interessante, “Diplomazia segreta in Vaticano 1914/1915. Eugenio Pacelli e resistenza alleata a Roma”, edito da Cantagalli. L’opera , che si avvale di documenti inediti, è del prof. Joahn Ickx, direttore dell’Archivio Storico della Segreteria di Stato.
Siamo a fine agosto 1914. L’esercito tedesco che ha violato la neutralità del Belgio, riduce Lovanio quasi completamente in cenere: più di 1000 palazzi sono distrutti; più di 200 civili uccisi. La prestigiosa biblioteca dell’Università Cattolica è completamente distrutta dalle fiamme. Benedetto XV non reagisce pubblicamente e il suo silenzio, in quei primi mesi del primo conflitto mondiale, preoccupa e irrita cattolici e non. Dal Natale 1914 è attivo a Roma un club segreto composto da rappresentanti di cinque nazioni, che sotto la guida di mons. Simon Deploige, professore a Lovanio, tenta di cambiare l’orientamento della diplomazia pontificia in favore degli alleati e così rompere il monopolio della propaganda militare tedesca. L’azione clandestina è rimasta segreta fino ad oggi. Due manoscritti – un rapporto segreto scritto da mons. Paulin Ladeuze, rettore dell’Università lovaniense e le note manoscritte di mons. Eugenio Pacelli – muovono la scena. Supportato da materiale archivistico inedito, l’Autore apre con acribia uno spiraglio sul complesso mondo della diplomazia vaticana del tempo. Il finale della storia è sorprendente e provocatorio per le interpretazioni del pontificato di Benedetto XV e getta una luce singolare e nuova sul giovane Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII; che già allora non si poteva certo accusare di “filogermanismo”, come poi accadde nella polemica tendenziosa e ingiusta seguita al “Vicario” di Hochuth negli anni ’60.
Un secondo appuntamento di interesse avrà luogo, sempre a Roma, sabato prossimo, 8 dicembre. Si tratta di una grande processione “aux flambeaux” una fiaccolata in onore della Madonna Immacolata. Partirà dalla chiea di Gesù e Maria, via del corso 45, e si snoderà per le vie del centro per chiudersi alle 19.45 alla basilica di santa Maria sopra Minerva. È stata organizzata dall’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote (www.icrss.it).
Il terzo evento avrà luogo ogni primo sabato del emse, per sei mesi, da dicembre, nella chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, via Gulia 262, dietro piazza Farnese, per cirodare l’appello che Giovanni Paolo II ha lanciato agli italiani “memori della Missione dell’Italia, e della preghiera pontificia laureatana per l’Italia”. La messa, che sarà celebrata da don Ennio Innocenti, sarà dedicata, appropriatamente, “Pro Patria”, per questo nostro Paese.
Il quarto appuntamento si svolgerà l’8 dicembre a Bologna. È una “9 ore nazionale di preghiera” per l’abrogazione referendaria della 194, e avrà luogo sabato 8 dalle ore 9 alle 18 (si può partecipare anche per breve tempo) in piazza S. Giovanni in Monte a Bologna. È organizzata dall’avvocato Pietro Guerini, Presidente nazionale del Comitato NO194 e dell’omonima associazione, di cui potete, se volete ascoltare le parole su questo link.
Oggi è il 103° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”
“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.
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SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE
PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE
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Tag: 194, aborto, bologna, fiaccolata, pacelli, pioXII, pro patria
Categoria: Generale
Caro Marco,
scusa se uso il tuo blog come sfogo. Stamattina sono stata a Messa per l’Immacolata, ci vado molto di rado perché sono una recente ri-convertita e non riesco proprio a “godermi” la Messa. Stamattina però si è toccato il fondo.
La Messa moderna non è più quella della mia infanzia, primo Novus Ordo, e non è ovviamente neppure il Vetus Ordo, a cui ho partecipato solo un paio di volte, che mi ha “spaventato” per l’impressionante potenza della liturgia e della partecipazione dei fedeli, e a cui credo di non essere ancora pronta.
La domanda che oggi mi sono posta è: perché devo andare a Messa, se questa rappresenta solo 40 minuti di battaglia contro la tentazione? In 40 minuti devo combattere l’ira, la superbia, la voglia di mollare e andarmene, e poi perdo la speranza, non ho più un briciolo di carità e rischio anche di riperdere la Fede. Forse quando nel paternoster si dice “non ci indurre in tentazione”, si intende “non obbligarmi ad andare a Messa per farmi collezionare vizi capitali e perdere virtù teologali”!
Stamattina ero in un SANTUARIO MARIANO, gonfio di gente all’inverosimile coi posti in piedi. Il prete ha cambiato tutte le parole della consacrazione, e senza un motivo al mondo: perché mai avrebbe senso dire “prese il *glorioso* calice e *tenendolo fra le sue mani sante* rese grazie”? A che diamine servirebbero queste aggiunte creative? Si fa letteratura sull’altare? Al momento della Comunione ho cercato il raccoglimento, io che non posso comunicarmi in quanto sposata civilmente, ma a un certo punto ho alzato gli occhi e… ORRORE. C’era una signora anziana, in giubbotto di pelle e orecchini, che DAVA LA COMUNIONE alla gente in fila. “Il corpo di Cristo” diceva, con la piega appena fatta. Mi è sembrato di vedere Satana in persona, e poi subito mi sono sentita in colpa verso quella povera signora che di sicuro è più santa di me (di gran lunga), insomma il mio raccoglimento è andato a farsi benedire e avevo anima e mente in subbuglio. Ridatemi don Tonino, che nella mia infanzia ha fatto messe fotocopia per anni e portava ancora la tonaca. Invece ci tocca il prete figo che alla fine recita “*Questa eucaristia* è finita, andate in pace”… cosa ha che non va “La Messa è finita”? Troppo banale? La gente si annoia?
Io non ci vado più. E non me la sento di fare il giro delle sette chiese per trovare il prete “giusto”, neanche fossero ristoranti da recensire poi su Trip Advisor. Sto a casa, dico il Rosario guidato in latino con Papa Benedetto su Youtube, e mi sento molto meglio. Almeno, così, peccherò soltanto di superbia e mi risparmio tutti gli altri peccati.
Grazie per l’ascolto, e scusate lo sfogo.
Cara Giovanna, se può consolarla le risponderò con le parole di quel sacerdote della FSSPX di cui parlo nel mio post sottostante “sono malati di mente, ma sono loro che hanno l’autorità” e quindi fanno il bello e il cattivo tempo (anzi, solo cattivo).Sicuramente è meglio non andarci, se si deve trovare un pretaccio come quello di cui parla lei. Un buon Rosario vale mille volte di più e non fa sangue amaro. Dio vede e provvede, a tutti coloro che gli si affidano con cuore mute ed umile. Pace e bene.
A conferma di quanto riportato nel mio post precedente, cioè a proposito di quanto affermava quel sacerdote léfebvriano riferendosi al clero neomodernista “sono malati di mente, ma sono loro che hanno l’autorità” propongo (scusandomi per l’autocitazione) di gettare uno sguardo alla prima parte di una specie di trilogia dell’’horror architettonico clerical-modernista, pur consapevole che certe immagini dovrebbero essere vietate a minori, per il turbamento che causano in qualsiasi spettatore sano di mene e con ancora un poco di ben dell’intelletto :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2705_Catholicus_Chiese_da_matti_1.html
Se non sbaglio le parole della consacrazione non le ha improvvisate il celebrante ma sono previste per la consacrazione nel corso di liturgie eucaristiche solenni…
Stamattina ho acceso il TV u Rai 1 e cosa ti vedo dopo il meteo? “Maria, madre del dialogo”; ha si? mi son detto, mica dell’evangelizzazione, no? non sia mai, il proselitismo è un’enorme sciocchezza, Bergoglio docet.
Poi accendo il computer, controllo la posta, e trovo la e- mail di “Commenti Eleison” di Mons. Williamson (DXCV – 595), dove leggo dei recenti colloqui tra don Pagliarini (Superiore della FSSPX) ed il card. Ladaria, nell’ambito del dialogo tra Vaticano e léfreviani. Mons. Wiliamson, dopo aver espresso perplessità si rischi di una tale riavvicinamento e riconoscimento unilaterale (rischio di finire in una specie di riserva indiana, di essere silenziati, ecc.) ricorda come, dopo l’ultima serie di tali Discussioni tenutesi dal 2009 al 2011, uno dei quattro rappresentanti della Fraternità espresse un commento sui quattro rappresentanti romani, affermando testualmente “sono malati di mente, ma sono loro che hanno l’autorità”. Un commento non diretto alle persone intervenute, come tali, bensì inteso a testimoniare con precisione l’incapacità dei neomodernisti romani di cogliere l’essenza stessa della dottrina cattolica, cioè il suo carattere oggettivo.
A ben vedere la malattia mentale del clero progressista è ormai divenuta cronica, addirittura schizofrenica. Stiano ben attenti, quindi, don Pagliarini ed i suoi, non vorremmo perdere anche loro.
Quattro argomenti tutti interessanti.
E il Cardinal Bassetti (a nome della CEI) di cosa parla? Di Unione Europea e di Sovranismo.
NUZZI si augura che prossimamente il Cardinale Bassetti, a nome dei Vescovi italiani, possa farci ufficialmente sapere il suo pensiero a proposito dell’omicidio di Jara Gambirasio. E particolarmente se la CEI, nei riguardi di Bossetti, è colpevolista o innocentista.
Ci andrebbe a nozze
Gent.mo Dott. Tosatti e commentatori, vi chiedo un aiuto: il vescovo della mia Diocesi-Mantova- ha concesso la comunione a chi vive una seconda relazione stabile, dopo il matrimonio, citando parole di bergoglio, oltre che le famose e fumose frasi di AL. Senxìza entrare nel merito della questione, sappiamo che bergoglio, oltre a non rispondere ai dubia, non ha ufficialmente modificato il catechismo ( e nemmeno il codice di diritto canonico) nelle parti che trattano dell’accesso alla s.eucarestia da parte di divorziati conviventi more uxorio. Non vedo come non si possa non configura come illecito ed invalido il permesso concesso dal vescovo di Mantova. Finchè esistono “regolamenti” che vietano tale pratica, al di là delle considerazioni sul contenuto, vanno rispettati. Come posso oppormi, da semplice fedele laico, a tale atto? Esiste un tribunale ecclesiastico a cui ricorrere? Chiedendo scusa del disturbo, ringrazio e saluto.
Mi dispiace che nessuno le risponda, forse perché nessuno mastica la materia. Nemmeno io la conosco, ma a rigor di logica la segnalazione di un’inadempienza di un Vescovo può essere fatta solo al suo superiore, cioè al Papa (penso che prima di una denuncia ad un tribunale ecclesiastico sia opportuno fare una segnalazione). Naturalmente non giungerebbe direttamente a lui ma a qualche ufficio preposto a tale incombenza.
Ma se non si risponde ai Dubia dei Cardinali ed alle denunce di Vescovi (dossier Viganò docet) come può sperare Lei di riceverla una risposta?
Per quanto riguarda una denuncia, allego una articolo sui tribunali ecclesiastici, ma dubito che riesca a ricavare qualcosa sul modo di fare una denuncia.
http://www.iuscanonicum.it/i-tribunali-chiesa/
La ringrazio Lucior; ammetto che anche qualche sacerdote non sa cosa si possa fare. Comunque è un abuso. Provo a leggere il sito che mi ha suggerito.
Dott. Tosatti, personalmente farò celebrare una santa Messa per tutte le intenzioni sue e della sua famiglia.
La prego di portarci a conoscenza con molti dettagli, il convegno su Papa Pacelli, poiché questa bellissima figura della Chiesa è stata tanto insultata, negli anni successivi dopo la seconda guerra mond.
Si è raccontato, nella mia famiglia, che quando sentivano la voce del Papa Pio XII, in casa mia, tutti si azzittivano e ci si inginocchiava per ascoltarlo, e se i bambini mangiavano, li facevano interrompere (altri tempi)!
Grazie per tutto ciò che ci dà, per favore non si stanchi.
Papa Francesco il 3-5 febbraio prossimo, andrà in visita in Arabia Saudita, chissà se ricorderà loro che anche nello Yemen ci sono poveri e i bambini muoiono di fame e di malattia a causa della guerra che subiscono!?
Gesù Maria siate i difensori della Chiesa e Patria mia (nostra)
Confesso che non sapevo nulla dell’esistenza di un Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote. Grazie a questo articolo di Tosatti ne sono venuto a conoscenza ed ho anche visitato il loro sito internet. Che il Signore li assista!
Crollati altri due ponti: il ponte di Sant’Ambrogio e quello dell’Immacolata. Danni enormi per l’economia.
“La messa, che sarà celebrata da don Ennio Innocenti, sarà dedicata, appropriatamente, “Pro Patria”, per questo nostro Paese”.
Sventurato Paese aggiungerei, nelle mani dei massoni di ogni colore…