MÜLLER: IL PAPA DOVREBBE INCONTRARE VIGANÒ E RISPONDERE ALLE ACCUSE. LA GENTE HA DIRITTO DI SAPERE.
5 Ottobre 2018
Marco Tosatti
Il cardinale Gerhard Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, pensa che il Pontefice regnante dovrebbe incontrare l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, riconciliarsi con lui, e rispondere alle questioni poste dai documenti dell’ex nunzio.
Il porporato tedesco lo ha dichiarato in un’interessantissima, lunga intervista alla televisione cattolica EWTN.
L’intervistatore, Raymond Arroyo, gli ha posto una domanda su Viganò. Ecco la risposta:
“Non ero sorpreso dalle sue accuse, ma vorrei proporre al Santo Padre di parlare con lui, di cercare una riconciliazione con lui, e di dare risposte a quelle accuse o questioni per il Popolo di Dio che ha il diritto di sapere. Sempre è possibile che ci sia stato qualche errore, o qualche sbaglio di gestione, possiamo imparare dai nostri errori e dobbiamo diventare migliori nella gestione degli abusi. Non dividere la Chiesa in gruppi. Il Santo Padre ha il compito dell’unità, deve essere il simbolo dell’unità dobbiamo superare con l’aiuto del Santo Padre la divisione fra conservatori e liberal. Vogliamo una Chiesa unita”.
Arroyo gli ha chiesto se fosse vero che nel giugno 2013, mentre stava celebrando una messa nella chiesa di Santa Monica, il Pontefice lo avesse chiamato al telefono, obbligandolo a interrompere la messa, per dirgli di chiudere l’indagine sul card. Murphy O’Connor. Müller ha indirettamente confermato la notizia. Ecco quello che ha detto:
“Non posso entrare in dettagli perché sono legato al Segreto Pontificio, ma posso dire che ogni processo contro vescovi o cardinali alla Congregazione ha bisogno del permesso del Papa. Questo è un problema, dovremmo cambiare questo punto. La Congregazione deve cominciare la sua inchiesta, e non c’è bisogno di interferenze da parte del Papa o di amici del Papa che dicono che la CDF è dogmatica, che ci sono degli hardliners, che Mueller è tedesco, è troppo duro; tutto questo deve essere tenuto fuori. Ci deve essere un processo normale e solo alla fine il Papa deve essere informato, e la sua è l’ultima decisione. Ma non possiamo essere ostacolati nel processo. Abbiamo bisogno di indipendenza delle corti ecclesiastiche nel processo canonico.
Il grande problema di questo pontificato sono i suoi cosiddetti amici. E noi, i suoi veri amici, siano chiamati dai mass media nemici del Papa. Ma la categoria dell’amicizia o dell’ostilità non è utile in questo caso. Ci vuole una gestione corretta delle questioni della fede, della disciplina e della morale, e non questo sistema di relazioni personali. Ogni volta che un gruppo di cardinali si trova col papa succede tutto, perché qualcuno di loro chiede personalmente al papa: vorrei questo come vescovo, e questo per ragioni di politica personale, e non perché è la persona più adatta, e così si bypassa la Congregazione per i Vescovi.
Per vescovi e cardinali abbiamo bisogno dello speciale permesso del Papa. E senza quel permesso non possiamo andare oltre. La mia proposta è di rendere la CDF più indipendente. Non è buono se il Papa usa questo potere per fermare un’indagine necessaria.
Laicizzare i responsabili è l’unico modo per uscire dalla crisi. Siamo in questo crisi perché i vescovi sono naif, non sanno abbastanza delle terribili conseguenze sulle vittime. Il vecchio sistema era migliore, nella legge penale”.
Il cardinale ha fatto capire chiaramente che il problema degli abusi nella Chiesa non è il clericalismo, o la pedofilia, ma l’omosessualità aggressiva . “La grande maggioranza delle vittime degli abusi clericali non sono bambini, ma teenagers e più vecchi. Ogni attacco contro il sesto comandamento è un peccato mortale. L’80 per cento e più delle vittime sono ragazzi dai quattordici anni in su, sono attacchi omosessuali, non pedofili. Non si tratta di bambini, ma di teenagers e più vecchi”.
Per quanto riguarda invece gli abusi di McCarrick, ha detto: “Seminaristi: Questo non riguarda la nostra Congregazione, che si occupa di abusi solo fino a 18 anni. Qui abbiamo una carenza nella legislazione. Una volta la Congregazione si occupava di tutti gli abusi, ora solo fino a 18 anni. Gli abusi sui seminaristi sono un peccato mortale, e non sono accettabili, e dobbiamo fare di tutto anche contro questi attacchi omosessuali”.
Sul clericalismo: “Il 90 per cento degli abusi sessuali è fatto da gente che non ha niente a che vedere con i preti. La ragione degli abusi sessuali è il non rispetto del sesto comandamento”.
Raymond Arroyo ha chiesto se fosse vero che il suo licenziamento, e quello di tre suoi collaboratori fosse causato da troppa severità di Müller e dei suoi aiutanti verso i responsabili di abusi. Ecco che cosa ha risposto. “Il papa non ha mai dato nessuna ragione per il licenziamento dei tre collaboratori, o di me stesso, ma devo dire che queste persone e anche io siamo sempre stati sulla linea delle procedure, forti e chiari, e non abbiamo fatto mai compromessi con i preti che hanno abusato uomini, donne o bambini. Non dovevano tornare all’altare. Dovevano essere ridotti allo stato laicale. Questa politica non è sempre stata vista molto bene da alcuni cardinali e vescovi nella Curia Romana”.
Domanda: qualcuno sosteneva che eravate troppo duri?
“Qualcuno ha un concetto sbagliato della misericordia. La misericordia deve essere per le vittime, non per i perpetratori e la mia comprensione è che se un prete ha commesso qualxhe grave reato non può tornare all’altare, perché deve essere l’immagine di Gesù, e Gesù è il Buon Pastore, quello che fa cose buone per il suo gregge, non rovina bambini o altri esseri umani”.
Sulle sanzioni comminate da Benedetto XVI a McCarrick: “Come Congregazione non ne sapevamo niente. Privatamente ho sentito qualcosa, che era un po’ liberal. Ma deve essere fatto un processo canonico. È necessario fare un processo canonico, e la CDF deve essere incaircata, la gente ha diritto di sapere che cosa è vero o no. C’è uno scandalo pubblico e dobbiamo superare questo con un processo canonico”.
Oggi è il quarantunesimo giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.
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Tag: müller, murphy o'connor, papa, vigano
Categoria: Generale
Papa Francesco incontra mons. Vigano?
Dopo quanto successo a Carpi col povero cardinal Caffarra temo gli abbracci in favore di telecamera.
Mah non so più che pensare. Tutte queste interviste a che servono alla fine? A mio parere lasciano il tempo che trovano.
Mi è venuto in mente un articolo di tre mesi fa letto su Cronicas de Papa Francisco:
Cronicas de Papa Francisco Muller –
https://www.google.com/amp/s/cronicasdepapafrancisco.com/2018/06/29/caro-cardinale-muller-basta-con-la-scoperta-dellacqua-calda-agite/amp/
Ho apprezzato molto di più l’intervento dell’Arcivescovo Chaput al Sinodo:
Il sinodo, il fantasma LGBT e un intervento dell’arcivescovo Chaput sul quale meditare – Aldo Maria Valli
https://www.aldomariavalli.it/2018/10/05/il-sinodo-il-fantasma-lgbt-e-un-intervento-dellarcivescovo-chaput-sul-quale-meditare
Intervento tra l’altro criticato dal signor Martin (non lo chiamo padre) perché Chaput ha osato chiedere cosa ci faccia l’acronimo lgbt nell’Instrumentum laboris.
E chi lo ha inserito, dico io, se non lo stesso Martin o qualche amichetto suo presente in Vaticano facente parte del “cerchio magico”?
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…
Errata corrige:” a volte”😱
Il problema della Chiesa Cattolica è in primis la tiepidezza di molte Eminenze ed Eccellenze, cosa vomitevole per il Signore ( vedi Apocalisse). Carlo Maria Vigano’ ha avuto almeno il coraggio di infrangere l’omertà su questo pontificato e liberarsi la coscienza. Müller conosce gli intrighi di palazzo (non solo quelli che ha dovuto vivere sulla propria pelle e quella dei suoi collaboratori di fiducia). Quando anch’egli si libererà la coscienza? Non è così che si rende vero servizio al papato! Tutti amiamo il Papa, se chi lo incarna è davvero a difesa e salvaguardia della Verità! Ho già detto in altri miei interventi che la Chiesa non rende un vero servizio alla giustizia se non si affida a chi ha i giusti mezzi per indagare e ha maggiore titolo per farlo, cioè la magistratura dello stato. Non tutte le denunce fatte alla CDF passano anche per gli organi inquirenti degli Stati e chissà perché avvolte il tutto viene anche secretato. In alcuni casi per coprire e in altri per distruggere chi dà fastidio o non si allinea (questo lo so per certo). I giochetti di palazzo li possono fare tranquillamente se c’è poi un pazzo vestito di bianco che in modo goliardico elargisce favori e benevolenze agli amici e agli amici degli amici. Müller accennava, giustamente, alla necessità che i processi seguano le norme Canoniche e non siano surclassate dal Satrapo! Ci dovrebbe spiegare meglio, oltre all’episodio di cui già siamo a conoscenza, di come vengono insabbiati alcuni procedimenti e di come altri giungono a conclusione senza seguire l’iter Canonico in tutte le sue fasi e per giunta secretati (anzi, direi blindati) e a decidere è il Satrapo e non un Giudice (almeno in prima e seconda istanza, poi ci sarebbe la Signatura Apostolica). Müller ha maneggiato questa pasta e sa molto di più di Vigano’! Quando deciderà di liberarsi la coscienza? Pietro ebbe a dire al Sinedrio che bisogna ubbidire a Dio più che agli uomini.
La Chiesa deve fare la Chiesa, le indagini e i processi su abusi e sulla pedofilia lasciamoli alla magistratura inquirente dello Stato, che è un organo terzo e sopra delle parti (almeno il più delle volte)! Preghiamo San Michele Arcangelo, ma non perché ce lo chiede Bergoglio, ma perché il fumo di Satana ormai ha pervaso tutta la Chiesa e molti muoiono soffocati nello spirito. Cristo Regni!
Voi volete sapere la “Verita’. Tutte le “Verita’” o solo alcune? Sinceramente penso i Dubia più importanti del sapere chi e’ gay (inoltre i gay li avete fatti sacerdoti voi, quindi, a scanso di reati, non mi pare ne civile, ne cristiano: licenziarlo). Poi c e il caso Ratzinger. Scrisse a Brandmuller, tu cosa avresti fatto? Beh, il motivo Delle dimissioni non lo chiedete?
Caro Direttore:
Jorge Mario travestito da San Francesco d’Assisi è seguito da tre classi di persone: i suoi scagnozzi, i spensierati e gli sciocchi.
Devi sapere come riconoscere e sapere che devi preoccuparti e stare attento ai giorni e ai “segni dei tempi”.
Riconoscere…:
Riconosco che Dio ha creato gli Angeli…, come riconosco anche che un Angelo era “fin dall’inizio omicida e padre della bugia”.
Riconosco che il Signore ha scelto e chiamato 12 Apostoli… come riconosco anche che uno di loro era “ladro, traditore e demone”.
Santa Caterina di Bologna riconosce e riconosco che una mattina quando ero nella chiesa pregando è arrivato Gesù Cristo crocifisso e la ha parlato… come riconosce anche Caterina cinque anni dopo e io riconosco che non era il Signore ma il Diavolo. E in un’altra occasione, Caterina riconosce e io riconosco che la Vergine le è apparsa e ha parlato … e cinque anni dopo lei riconosce e io riconosco che non era la Vergine ma il Diavolo. E in un’altra occasione apparve la Vergine con il Bambino e la stessa cosa della stessa cosa.
Conclusione:
Riconosco che il gesuita Jorge Mario è passato dove la sua schiena finisce gli avvertimenti del suo santo fondatore Ignazio e che è venuto a Papa …, poiché riconosco anche che ha corretto Dio in Giovanni 8:11 ed è per questo che ha non è diventato un cattivo Papa o un Papa dittatore, ma il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta”.
Saluti.
Estimado Director:
A Jorge Mario disfrazado de san Francisco de Asís le siguen tres clases de personas: sus secuaces, los despreocupados y los tontos.
Hay que saber reconocer, y para conocer hay que preocuparse y estar atentos a los días y a los “signos de los tiempos”.
Reconocer…:
Reconozco que Dios creó a los Ángeles…, como también reconozco que un Ángel era “desde el principio homicida y padre de la mentira”.
Reconozco que el Señor escogió y llamó a 12 Apóstoles…, como también reconozco que uno de ellos era “ladrón, traidor y demonio”.
Santa Catalina de Bolonia reconoce y yo reconozco, que una mañana cuando estaba en la iglesia orando se apareció Jesucristo crucificado y la habló…, como también Catalina reconoció cinco años después y yo reconozco, que no era el Señor sino el Diablo. Y en otra ocasión Catalina reconoce y yo reconozco que se la apareció la Virgen y la habló… y cinco años después reconoce y yo reconozco que no era la Virgen sino el Diablo. Y en otra ocasión se la apareció la Virgen con el Niño y lo mismo de lo mismo.
Conclusión:
Reconozco que el jesuita Jorge Mario se pasó por donde termina su espalda las advertencias de su santo fundador Ignacio y que ha llegado a Papa…, como también reconozco que ha corregido a Dios en Juan 8:11 y por eso ha llegado a ser no un mal Papa ni un Papa dictador sino el profetizado “Pastor necio y Falso profeta”.
Saludos.
Il Cardinale Muller conosce certamente la verità
sul caso Viganò, e si augura che il Papa lo incontri il Monsignore per non dividere l’unità della Chiesa.
Anche tutti noi aspettiamo che il Papa risponda alla chiarissima domanda di Monsignor Viganò, ma lui ha già praticamente dato una risposta a lui e a tutti noi, cosiddetti “tradizionalisti”, chiedendo di recitare il Santo Rosario con la Preghiera a San Michele Arcangelo seguita dall’Antifona della Beata Vergine “Sub tuum Praesidium”. Preghiere ignorate da lungo tempo…il cui senso della riproposta, mi pare chiaro.
Ma noi insistiamo:
[23] Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
[24] lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
(Mt 5,23-24)
Attenzione . Il vangelo non dice : -che tu abbia qualcosa contro tuo fratello- ma : – che tuo fratello ha qualche cosa contro di te-. Ed è proprio questo il caso. Ma Francisco tiene una cabeza dura!
L’assurdita’, per non dir di.peggio. della richiesta di papa Francesco a San Michele Arcangelo, e’chel’Arcangelo e’come missione votato a c ombattere le forze del Male,: ma quali sono.oggi inquesta voluta confusione le forze del.Male?Contro CHI oggi deve combattere Michele?
Lui lo.sa , ovviamente, noi no.
Lui (Michele) lo sa, ma Francesco lo pensa, ma non lo sa.E , forse, si sbaglia. E così, meglio per noi, si è tirata la zappa sui piedi.
Come sarebbe bello vedere una volta tanto Francesco mettere in pratica il Vangelo:
[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori.
(Mt 5, 43-44)
Pensiamo che spettacolo sarebbe vedere Papa Francesco non che si sbraccia dalla papamobile, ma che abbraccia mons. Viganò.
E magari gli dice: – Grazie per avermi aiutato a capire dove ho sbagliato!-
Forse sarebbe troppo ,ma non è Francesco che ci dice che non dobbiamo avere paura di sognare?
Non mi è mai piaciuto Muller, non mi fido di chi ha sdoganato la teologia della liberazione e ‘Università del Diablo e poi vuole coprire il campo conservatore. Vedere Bergoglio e Viganò che fanno la pace? Sembra di vedere Raffaella Carrà. E’ la solita rete per trattenere i cattolici sentimentali. Che purtroppo oggi sono la maggior parte. Facile, comoda e reddiziia la posizione del pontire che incassa su dur fronti. Fa il Casini.Finirà col PD Bergoglio.
Non mi fido:
https://www.lifesitenews.com/news/cardinal-sarah-declines-election-to-information-commission-for-vatican-yout
Chiedo venia: ma se il livello di ragionamento che può valere per Muller è che è tedesco e quindi “troppo duro”, che cosa dovremmo pensare degli argentini (con origini piemontesi) che arrivano a pretendere -per telefono- l’interruzione di una Santa Messa per poter sfogare un’arrabbiatura che non nasce dal voler fare giustizia durante una malafatta, ma dal coprire una malefatta da chi cerca di far luce? A come sarebbe salutare porsi la domanda: Chi sono io per interrompere una Santa Messa?
Caro Direttore:
È perdere il tempo con cui sono stati col il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco.
E coi cui stanno ancora, per esempio, Robert Sarah:
“Basterebbe vedere il raccoglimento e la pietà con cui il Papa Francesco celebra la santa messa per comprendere la sua vera intenzione”:
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/07/11/news/chiesa-occidente-papa-francesco-parla-il-card-sarah-143867/
Saluti.
Vorrei spezzare una lancia in difesa del card.Müller.
A parte lo sdoganamento delle “Esperienze pastorali “di don Milani che ignoravo , tutto quello che ho saputo e letto del card.Müller prima dei famigerati due sinodi è stato miele per la nostra sensibilità cattolica già ampiamente ferita.Dopo i due sinodi qualcosa è cambiato , ora pare si stia riposizionando.
Ho cercato di capire e mi sono fatta questa opinione..Penso che Müller , e altri cardinali , si trovino schiacciati tra due forze potenti : una l’amore profondo per il Papato ( il Sacro Soglio di Dante distinto dal Papa ) , per la Chiesa Cattolica nei suoi due pilastri : Scrittura e Tradizione ; l’altra la paura di danneggiare l’unità ( ormai solo formale) della chiesa accentuandone le evidentissime spaccature.
Se Müller e altri cardinali cattolici riusciranno a liberarsi di questa assurda paura guardando alla realtà eccĺesiale di oggi e si convinceranno che solo tornando a celebrare l’onore di Dio infangato dai sacrilegi e l’amore alla Verità allora la Chiesa Cattolica potrà nel tempo riuscire a salvare se stessa e il Papato diversamente la crisi si accentuerà sempre più perchè “motus in fine velicior ”
La salvezza è nelle loro mani oltre che in quelle di Dio.
Beh, l’intervista di ieri è duretta su tutto, mi sembra….anche nelle parti che ho omesso per questioni di tempo. Come il Magistero, e i rapporti omosessuali.
@Lucy
dopo don Milani, un’altra cosa che non mi è piaciuta di Muller, è stata la prefazione al libro di Buttiglione sull’eretica Amoris letizia. Anche quella se la poteva risparmiare, faceva più bella figura.
@Pier Luigi Tossani.
Lo so , sono stata sintetica ; nel dire che qualcosa è cambiato dopo i due sinodi ho messo nel conto anche quella prefazione che alla luce du tutti i suoi interventi prima dei sinodi ci risultò dolorosamente incomprensibile.
Se il 90 % degli abusi sessuali è compiuto da non preti, vorrebbe dire che il 10 % degli abusi sarebbe commesso da preti. Ma i preti cattolici sono una minoranza infima (0,00002 %) rispetto alla popolazione mondiale, come possono da soli commettere il 10 % degli abusi ? E’ diventata così buona e pura, la popolazione mondiale ?
Signor menuens verbum gli abusi commessi su ragazzi da parte di sacerdoti cattolici sono meno di quelli commessi da pastori protestanti , ancora di meno rispetto a quelli commessi da rabbini e mooolti di meno rispetto a quelli degli imam e immensamente di meno rispetto a quelli di altre categorie sociali , questo secondo uno studio di una decina di anni fa.Cio che molti di noi contestano non e questa triste realta che non e nuova e forse sara presente finche esiste il peccato , ma il fatto che preti che si e capito che i loro superiori sapevano essere in difetto (?) siano stati fatti vescovi e alcuni di loro siano stati fatti cardinali che a loro volta hanno fatto vescovi i sacerdoti che ” ci stavano” il tutto tra lusinghe e minacce cacciando dai seminari chi non si adeguava.Un sistema che molti hanno definito mafioso , ma c e di peggio sotto questo papato purtroppo chi come il Cardinale Muller ha cercato di porre rimedio e stato allontanato.Adesso a torto o a ragione il vaticano sembra il luogo al mondo dove piu si proteggono gli abusatori.Io resto del mio parere che questo dipenda anche dal fatto che il Vaticano e in Italia , un Paese dove la mentalita sugli abusi sessuali non e certo quella degli Usa dove ogni volta che viene fuori un caso di possibile abusatore di subordinati si scatena l ‘ ira di Dio vedi caso weinstean, argento e Kawanaugh.Non e certo bello per molti cattolici o persone di buona volonta vedere che uno Stato come la Santa Sede che dovrebbe proteggere la fede cattolica ma anche i deboli di tutto il mondo sembri lo Stato a piu altra concentrazione di abusatori e di omertosi.Purtroppo a molti cattolici la cosa sembra una bazzeccola e intanto la fede di molti e venuta meno e se a questo aggiungiamo la fissa dei migranti veramente c e da chiedersi ma in occidente fra 2 anni qualcuno restera nella Chiesa Cattolica o ancora di piu aumentera da una parte l ‘ ateismo e dall ‘ altra l ‘ emorragia verso la Chiesa Ortodossa? Staremo a vedere …..Ciao
Le parole card.Muller, sono davvero chiare, producono chiarezza, danno pace.
Mah, ragazzi, che dire, è una storia infinita, che poi in tutto questo garbuglio viene anche a noia, specie per il gregge dei fedeli, che alla fine, stufo, metterà il tutto nel dimenticatoio. Ma a noi, che faremmo meglio a fare altro, epperò siamo un po’ fissati, viene sempre voglia di mettere qualche punto nero su bianco:
1. spiace dover ricordare duramente che dubito della sanità mentale di Muller, per quando, capo della CdF, aveva sdoganato le “Esperienze pastorali” del picchiatello don MIlani, vedi qui:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2017/06/02/don-lorenzo-milani-cattivo-maestro-supplica-a-papa-francesco-santita-non-vada-a-barbiana/
il quale don Milani, visto che siamo in tema, ebbe anche outing di desideri omosessuali e pedofili. Con il suo sdoganamento di Esperienze pastorali, Muller dette il via libera alla beatificazione pratica dello sventurato prete, da parte di Bergoglio, con grave danno per il popolo. Il Creatore ne chiederà conto anche a Muller, oltre che a Bergoglio, nel Giorno del Giudizio. E’ tutto spiegato in dettaglio nel link precedente.
2. Bergoglio dovrebbe incontrare Viganò?… ma stiamo scherzando?… magari anche sì, in teoria, ma Bergoglio ha appena accusato Viganò di fare la parte del diabolos divisore, scatenandogli contro perfino l’esorciccio, e, quel che è più eloquente, non ha ancora MAI risposto, da due anni e un mese, nemmeno ai “Dubia” canonici, che NON erano meno importanti del caso Viganò… quindi mi pare che sia una probabilità dello 0,00001 per cento.
3. Al di là di tutta questa burocrazia vaticana, è evidente che NON c’è minimamente l’intenzione di
individuare serenamente i preti omosessuali e ridurli allo stato laicale, perché non quantomeno non possano fare danni dall’interno della Chiesa cattolica. Anzi, si insiste ai massimi livelli vaticani, vedi Bergoglio, a propagandare palesemente ed eplicitamente l’ideologia LGBT, vedi il James Martin sj all’IMF, o il card. Baldisseri al Sinodo dei giovani.
Quindi, in teoria dovrebbe esserci carenza di macine di pietra che questi signori farebbero bene a legarsi al collo e buttarsi in mare, per evitare di rischiare seriamente di bruciare a tempo indeterminato nell’inferno.
Don Milani
Mi faccia capire, il problema e’ rivelare le pulsioni no non averle. Essendo che non giudico gli altri ometto il nome. Un teologo conservatore fece outing e un cardinale gli disse meglio tacere (teologo era sacerdote). Quindi basta avere tendenze gay e non dirlo…..mah
@Usquequo
…vede, per come la capisco io, se uno, come don Milani, si caratterizza per l’ammutinamento sistematico ai superiori, l’apologia della violenza rivoluzionaria, della lotta di classe, dello spargimento del sangue dei nemici del popolo, di quella che sarebbe poi stata la lotta armata di stampo brigatista e finanche – ma di questo Dalla Costa e Florit non erano a conoscenza – per l’orgogliosa rivendicazione di pulsioni omosessuali e pedofile, ancorché queste ultime non si sa se esercitate o no (il tutto è naturalmente documentato nei diversi capitoli del dossier che ho linkato, nelle stesse parole del priore di Barbiana), a me personalmente pare sconsigliabile fare in sua memoria una beatificazione pratica, come ha fatto Bergoglio, con l’appoggio di Bassetti, Betori, mezza chiesa italiana da trent’anni a questa parte, e anche tramite il previo sdoganamento di “Esperienze pastorali”, da parte di Muller, quando era alla CdF.
Ex di lotta continua erano pure a radio Maria. Amici di Curcio, Cagol ecc. In quanto al rispondere….almeno 2 teologi, uomo e donna, dissero che un papa aveva tendenze omosessuali. Furono scomunicati. Mica si fece pubblico contraddittorio!
di don Milano ho letto solo “lettere a una professoressa”. Bisogna pensare che, in quegli anni circolavano libri di Mario Lodi ed altri, in cui si proponeva una scuola “diversa” da quella a cui erano abituati quelli della mia generazione. In detto libro (cioè in lettere a una professoressa) mi era sembrato che si criticasse l’astrattezza dell’insegnamento che veniva proposto a dei bambini delle elementari e delle medie. Si proponeva una scuola più concreta, più aderente alla loro esperienza di vita… e tutto questo non mi sembrava poi tanto male. Non ho letto altro. Ma ci sono due pensieri cattivi che devo condividere con voi. Il Milani è morto giovane. Perchè ? In questi ultimi tempi, in cui si parla tanto di omosessualità sembra non si parli più di AIDS. Ma oltre a don Milani mi vengono in mente tanti sacerdoti morti giovani, per così dire, in controtendenza con l’invecchiamento generalizzato della popolazione.
A leggere quanto scritto in rete sembra che le pulsioni omosessuali del Milani ci siano state. ma c’è anche il fatto che, quando doveva morire il nostro ritornò nella casa di Firenze della sua famiglia (e non credo fosse una casa di povera gente), dove, ad aspettare con lui la sua morte c’era anche ( così lessi) la sua fidanzatina di gioventù, quella che aveva prima di scegliere di farsi prete.
@Usquequo & zuzzurellone
…ragazzi, quello che sto dicendo è che è semplicemente abominevole che un papa, assistito dal segretario della CEI e dal vescovo di Firenze, previo nulla osta del Prefetto della CdF – Muller!… – abbia proceduto, a Barbiana, alla commemorazione & beatificazione pratica di un prete la cui personalità si caratterizzava per l’ammutinamento sistematico ai superiori, l’apologia della violenza rivoluzionaria, della lotta di classe, dello spargimento del sangue dei nemici del popolo, di quella che sarebbe poi stata la lotta armata di stampo brigatista e finanche per l’orgogliosa rivendicazione di pulsioni omosessuali e pedofile!…
Vi ho già messo un link, questo,
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2017/06/02/don-lorenzo-milani-cattivo-maestro-supplica-a-papa-francesco-santita-non-vada-a-barbiana/
dove tutte le cose che ho detto su don Milani, sono confermate dalle sue stesse medesime parole, scritte anche nei suoi testi più celebri… quindi, come dicevano in quel film, Houston, abbiamo un problema… con la non poca parte della nostra chiesa italiana che da trent’anni a questa parte insiste perversamente a coltivare il falso e pernicioso mito milaniano… alla quale ora si è aggiunto anche il pontefice regnante.
Tossani ,
grazie per il link su don Milani. Molto esaustivo , purtroppo.
@Adriana
grazie a te per l’attenzione.
Purtroppo?… Si vede che la Storia doveva andare in quel certo modo, come sempre succede. La Provvidenza ha permesso questa caduta, che, in effetti, molto più gravemente, più che essere di un solo uomo, don Milani, è di tutta quella non piccola parte della Chiesa cattolica che, a cinquant’anni dalla morte, e specie dagli ultimi trent’anni a questa parte, continua imperterrita ad incensarlo, nonostante ogni palmare evidenza! Tutto questo gli verrà costosamente rappresentato, nel Giorno del Giudizio.
Comunque, se la vicenda milaniana ti ha interpellata, forse ti potrà interessare, della stessa serie, anche se in termini molto diversi, questa cosa che scrissi a suo tempo sulla figura di Giorgio La Pira, oggi venerabile:
https://www.ilcovile.it/scritti/Quaderni%20del%20Covile%20n.11%20-%20Giorgio%20La%20Pira%20-%20Una%20riflessione%20critica.pdf
L’abuso della parola di Dio è un grave peccato contro lo Spirito Santo, che, secondo il Vangelo, è imperdonabile e imperdonato.
In questo pontificato tale abuso è stato perpetrato fin dal primo giorno.
Il timore di Dio, che dall’eternità e per l’eternità è ciò che dà forza ai giusti è stato trasformato in un esecrando terrore di Dio.
La misericordia, che dall’eternità è la divina disponibilità di Dio a venire in aiuto all’uomo che soffre in conseguenza dei suoi peccati e se ne pente, è stata trasformata in un caramelloso discorso di perdonismo indiscriminato e di tenerezza di Dio. Per questo gli uomini che cercano di porre un freno alla dilagante immoralità e mettere qualche paletto alla libertà vengono giudicati troppo duri e vengono messi da parte. Ma alla fine la GIUSTIZIA vincerà.
Muller troppo duro perchè tedesco ? Muller non è affatto duro , è una persona dolce e umile . Io lo conosco personalmente .
Forse anche troppo dolce ed umile.
Forse tutti questi tedeschi dolci e corretti, ci metto anche il mite Ratzinger, fossero stati piu’duri e volitivi, un po’meno.paurosi, avrebbero fatto meglio alla Chiesa. Ma ognuno ha il suo carattere.
hai ragione.
Cara Maria Cristina io non penso che i cardinali come Mueller o addirittura Papa Benedetto siano deboli di carattere , il problema e che loro vengono da una nazione come la Germania dove non solo e nato il protestantesimo con il suo carico di odio verso la Chiesa Cattolica , ma anche il senso di colpa a causa del nazismo verso gli altri popoli ma anche verso intere categorie sociali , come gli ebrei e gli omosessuali di cui non ne immaginiamo la portata e che porta i tedeschi a essere remissivi e …..di sinistra , almeno fino ad adesso.Ciao