VIGANÒ: IL PAPA SAPEVA DI MCCARRICK. SE TACE, VUOL DIRE CHE È VERO. OUELLET HA LA PROVA DELLE COPERTURE.

28 Settembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcurialisti, con un po’ di ritardo vi offro il documento con cui l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ribadisce la sua testimonianza del 25 agosto scorso. Ne ho sottolineato alcuni passaggi che mi sono sembrati particolarmente significativi in corsivo. In particolare quello relativo al Prefetto della Congregazione per i Vescovi, il cardinale canadese Marc Ouellet. L’arcivescovo Viganò aggiunge, rispetto alla prima testimonianza, un particolare interessante e decisivo. Nella prima testimonianza, rispetto alle sanzioni che Benedetto XVI avrebbe comminato nei confronti di McCarrick, Viganò, che era al Governatorato in quel periodo, ha detto di averlo saputo dal cardinale Giovanni Battista Re. Nel documento attuale, aggiunge che ha saputo personalmente delle sanzioni dall’allora Prefetto della Congregazione per i Vescovi, il card. Marc Ouellet, quando stava per partire come Nunzio negli Stati Uniti. E lo invita a parlare, a rendere pubblici i documenti che dimostrano che persona fosse McCarrick, e come sia stato coperto in Vaticano.

Non crediamo che Ouellet lo farà. Ouellet è stato sostanzialmente spodestato dal suo incarico, come abbiamo scritto. Poco dopo l’elezione è stato nominato Segretario della Congregazione, e fatto vescovo, quello che era un semplice ufficiale, Ilson de Jesus Montanari, grande amico intimo da sempre del Segretario personale del Pontefice, Fabian Pedacchio Leaniz, che è anch’egli ufficiale alla Congregazione per i Vescovi.  La nomina, assolutamente straordinaria di Montanari era funzionale a un meccanismo di totale espropriazione della Congregazione sulle nomine dei Vescovi. È accaduto che si dovesse discutere di una nomina in Canada. Sono stati discussi tre nomi. Su uno di questi Ouellet, che è canadese e conosce bene la situazione, ha detto: non va assolutamente. Quest’altro è buono, e quest’altro ancora è il migliore. Ma il primo, quello che Ouellet non voleva, a quanto pare per questioni legate alla moralità; e alla luce di quanto accade possiamo immaginare perché, aveva amici in firmamento. E il giorno dopo Fabian Pedacchio Leaniz è arrivato dicendo: il Papa vuole questo. Casualmente, quello che Ouellet non voleva…Ouellet spera però che così facendo – ingoiando rospi e facendo la sua corte al sovrano – possa restare abbastanza a lungo ai vescovi (è lì dal 2010) per correre in posizione di forza per il prossimo Conclave.

 

Ma ecco il documento dell’arcivescovo Viganò.

Scio Cui credidi

So in Chi ho creduto

(2 Tim. 1, 12)

All’inizio di questo mio scritto desidero innanzitutto ringraziare e rendere gloria a Dio Padre per ogni situazione e prova che ha disposto e che vorrà disporre per me durante la mia vita. Come ogni battezzato, come sacerdote e vescovo della santa Chiesa, sposa di Cristo, sono chiamato a rendere testimonianza alla verità. Per il dono dello Spirito che mi sostiene con gioia nella strada che sono chiamato a percorrere, intendo farlo fino alla fine dei miei giorni. Il nostro unico Signore ha rivolto anche a me l’invito: “Seguimi!”, ed intendo seguirlo con l’aiuto della sua grazia fino alla fine dei miei giorni.

“Finché avrò vita, canterò al Signore,

finché esisto, voglio inneggiare a Dio.

A Lui sia gradito il mio canto;

In Lui sarà la mia gioia”.

(Sal. 103, 33-34)

È trascorso ormai un mese da quando ho reso la mia testimonianza, unicamente per il bene della Chiesa, di quanto avvenuto nell’udienza con papa Francesco il 23 giugno 2013 e al riguardo di certe questioni che mi è stato dato di conoscere negli incarichi che mi furono affidati in Segreteria di Stato e a Washington, con relazione a coloro che si sono resi responsabili di aver coperto i crimini commessi dal già arcivescovo di quella capitale.

La decisione di rivelare quei fatti è stata per me la più sofferta e grave che abbia mai preso in tutta la mia vita. La presi dopo lunga riflessione e preghiera, durante mesi di profonda sofferenza e angoscia, in un crescendo di continue notizie di terribili eventi, con migliaia di vittime innocenti distrutte, di vocazioni e di giovani vite sacerdotali e religiose sconvolte. Il silenzio dei pastori che avrebbero potuto porvi rimedio, e prevenire nuove vittime, diventava sempre più insostenibile, un crimine devastante per la Chiesa. Ben consapevole delle enormi conseguenze che la mia testimonianza avrebbe potuto avere, perché quello che stavo per rivelare coinvolgeva lo stesso successore di Pietro, ciò nonostante scelsi di parlare per proteggere la Chiesa e dichiaro con chiara coscienza davanti a Dio che la mia testimonianza è vera. Cristo è morto per la Chiesa, e Pietro, Servus servorum Dei, è il primo chiamato a servire la sposa di Cristo.

Certo, alcuni dei fatti che stavo per rivelare erano coperti dal secreto pontificio che avevo promesso di osservare e che ho fedelmente osservato fin dall’inizio del mio servizio alla Santa Sede. Ma la finalità del secreto, anche di quello pontificio, è di proteggere la Chiesa dai suoi nemici, non di coprire e diventare complici di crimini commessi da alcuni suoi membri. Io ero stato testimone, non per mia scelta, di fatti sconvolgenti, e come sta scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica (par. 2491), il sigillo del segreto non è vincolante quando la custodia del segreto dovesse causare danni molto gravi ed evitabili soltanto mediante la divulgazione della verità. Solo il sigillo del segreto sacramentale avrebbe potuto giustificare il mio silenzio.

Né il papa, né alcuno dei cardinali a Roma hanno negato i fatti che io ho affermato nella mia testimonianza. Il detto “Qui tacet consentit” si applica sicuramente in questo caso, perché se volessero negare la mia testimonianza, non hanno che farlo, e fornire i documenti in supporto della loro negazione. Come è possibile non concludere che la ragione per cui non forniscono i documenti è perché essi sanno che i documenti confermerebbero la mia testimonianza?

Il centro della mia testimonianza è che almeno dal 23 giugno 2013 il papa ha saputo da me quanto perverso e diabolico fosse McCarrick nei suoi intenti e nel suo agire, e invece di prendere nei suoi confronti quei provvedimenti che ogni buon pastore avrebbe preso, il papa fece di McCarrick uno dei suoi principali agenti di governo della Chiesa, per gli Stati Uniti, la Curia e perfino per la Cina, come con grande sconcerto e preoccupazione per quella Chiesa martire stiamo vedendo in questi giorni.

Ora, la risposta del papa alla mia testimonianza è stata: “Io non dirò una parola!” Salvo poi, contraddicendo se stesso, paragonare il suo silenzio a quello di Gesù a Nazareth davanti a Pilato e paragonare me al grande accusatore, Satana, che semina scandalo e divisione nella Chiesa, ma senza mai pronunciare il mio nome. Se avesse detto: “Viganò ha mentito” avrebbe contestato la mia credibilità e cercato di accreditare la sua. Così facendo però avrebbe accresciuto la richiesta da parte del popolo di Dio e del mondo dei documenti necessari per determinare chi dei due avesse detto la verità. Egli ha invece posto in essere una sottile calunnia contro di me, calunnia da lui stesso tanto spesso condannata persino con la gravità di un assassinio. Per di più, lo ha fatto ripetutamente, nel contesto della celebrazione del sacramento più sacro, l’Eucaristia, in cui non si corre il rischio di essere contestati come davanti ai giornalisti. Quando ha parlato ai giornalisti, ha chiesto loro di esercitare la loro professione con maturità e di tirare le loro conclusioni. Ma come possono i giornalisti scoprire e conoscere la verità se quelli che sono direttamente implicati si rifiutano di rispondere ad ogni domanda o di rilasciare qualsiasi documento? La non volontà del papa di rispondere alle mie accuse e la sua sordità agli appelli dei fedeli ad essere responsabile non è assolutamente compatibile con la sua richiesta di trasparenza e di essere costruttori di ponti e non di muri.

Ma c’è di più: l’aver coperto McCarrick non sembra essere stato certamente un errore isolato da parte del papa. Molti altri casi sono stati recentemente documentati dalla stampa, mostrando che papa Francesco ha difeso preti omosessuali che hanno commesso gravi abusi sessuali contro minori o adulti. Incluso il suo ruolo nel caso del padre Julio Grassi a Buenos Aires, l’aver reinstallato padre Mauro Inzoli dopo che papa Benedetto lo aveva rimosso dal ministero sacerdotale (fino al momento in cui è stato messo in carcere, e allora a questo punto papa Francesco lo ha ridotto allo stato laicale), e per aver fermato le indagini per accuse di abusi sessuali contro il cardinale Cormac Murphy O’Connor.

Nel frattempo, una delegazione della USCCB (la Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ndr), guidata dal suo presidente, il cardinale DiNardo, è andata a Roma per chiedere un’indagine del Vaticano su McCarrick. Il cardinale DiNardo e gli altri prelati devono dire alla Chiesa in America e nel mondo: il papa si è rifiutato di svolgere un’indagine in Vaticano sui crimini di McCarrick e dei responsabili di averli coperti? I fedeli hanno diritto di saperlo.

Vorrei fare un appello speciale al cardinale Marc Ouellet, perché con lui come nunzio ho sempre lavorato in grande sintonia e ho sempre avuto grande stima e affetto nei suoi confronti. Ricorderà quando, ormai terminata la mia missione a Washington, mi ricevette la sera nel suo appartamento a Roma per una lunga conversazione. All’inizio del pontificato di papa Francesco aveva mantenuto la sua dignità, come aveva dimostrato con coraggio quando era arcivescovo di Québec. Poi, invece, quando il suo lavoro come prefetto della Congregazione per i vescovi è stato virtualmente compromesso perché la presentazione per le nomine vescovili da due “amici” omosessuali del suo dicastero passava direttamente al papa, bypassando il cardinale, ha ceduto.Un suo lungo articolo su L’Osservatore Romano, in cui si è schierato a favore degli aspetti più controversi dell’Amoris Laetitia, ha rappresentato la sua resa. Eminenza, prima che io partissi per Washington, lei mi parlò delle sanzioni di papa Benedetto nei confronti di McCarrick. Lei ha a sua completa disposizione i documenti più importanti che incriminano McCarrick e molti in curia che li hanno coperti. Eminenza, le chiedo caldamente di voler rendere testimonianza alla verità!

In fine, desidero incoraggiarvi, cari fedeli, fratelli e sorelle in Cristo: non scoraggiatevi mai! Fate vostro l’atto di fede e di completa fiducia in Cristo Gesù, nostro Salvatore, di San Paolo nella sua seconda Lettera a Timoteo, Scio Cui credidi, che ho scelto come mio motto episcopale. Questo è un tempo di penitenza, di conversione, di grazia, per preparare la Chiesa, sposa dell’Agnello, ad essere pronta e vincere con Maria la battaglia contro il drago infernale.

“Scio Cui credidi” (2 Tim. 1, 12)

In Te, Gesù, mio unico Signore, ripongo tutta mia fiducia.

“Diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum” (Rom. 8, 28).

Come ricordo per la mia ordinazione episcopale, conferitami da san Giovanni Paolo II il 26 aprile 1992, avevo scelto un’immaginetta presa da un mosaico della basilica di San Marco, a Venezia. Essa riproduce il miracolo della tempesta sedata. Mi aveva colpito il fatto che nella barca di Pietro, sballottata dalle acque, la figura di Gesù è riprodotta due volte. A prua Gesù dorme profondamente, mentre Pietro dietro di lui cerca di svegliarlo: “Maestro, non t’importa che moriamo?”. Mentre gli apostoli, atterriti, guardano ciascuno in una direzione diversa e non si avvedono che Gesù è ritto in piedi dietro di loro, benedicente, ben al comando della barca. “Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: taci, calmati… Poi disse loro: perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” (Mc. 4, 38-40).

La scena è quanto mai attuale per ritrarre la tremenda bufera che sta attraversando in questo momento la Chiesa, ma con una differenza sostanziale: il successore di Pietro non solo non vede il Signore a poppa che ha sicuramente il pieno controllo della barca, ma nemmeno intende svegliare il Gesù dormiente a prua.

Cristo è forse diventato invisibile al suo vicario? È tentato forse di improvvisarsi come sostituto del nostro unico Maestro e Signore?

Il Signore è ben saldo al comando della barca!

Cristo, Verità, possa essere sempre luce nel nostro cammino.!

29 settembre 2018

Festa di San Michele, Arcangelo

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo tit. di Ulpiana

Nunzio Apostolico







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31 commenti

  • Sconsolata ha detto:

    Mi assale lo sconforto davanti ad uno scenario così desolante e deludente, su cui si muovono con indifferenza inqualificabile ministri di quel Sacramento – richiamato anche da mons. Viganò in quest’ ultima sua lettera – che mette davanti ai loro occhi la presenza viva di Cristo e fra le loro mani il Suo stesso Corpo.
    Memoriale di Amore, dimenticato appena si smettono le vesti della celebrazione e si lascia agire a pieno regime la macchina del fango contro fratelli ( parola abusata insieme a tante altre)
    che non aspettano altro se non un chiarimento , nell’era in cui la parola “trasparenza” viene declinata in tutte le lingue. O si esercita quell’ “abuso di potere” – condannato oggi più che mai, in tandem con il “clericalismo” in cui si è individuato l’origine di ogni male che affligge la Chiesa – eppure si lasciano languire nella sofferenza laici e preti perché rispettosi della Tradizione o perché vittime di ingiustizie o di abusi di ogni genere, come ad esempio quel parroco americano di cui tratta Lei, dott. Tosatti, su La nuova Bussola quotidiana.
    Vorrei tanto che splendesse vivida la luce come da foto di S. Michele ad illustrare l’articolo su cui stiamo riflettendo. La preghiera è per quanti sono in pena, per chi ha il coraggio di denunciare ed è disposto a pagarne le conseguenze. Pochi per la verità i capitani coraggiosi; ma, d’ altronde, il coraggio non può darselo chi non ce l’ha!
    Intanto, come da strategia abituale, per dirottare l’attenzione su qualcosa che potrebbe suscitare qualche “like” in più, oggi l’ormai famoso Karadima è stato spretato. Alla buon’ora!!! Ogni altra parola risulterebbe offensiva per l’intelligenza dei lettori. Ne ha dato notizia uno scarno comunicato della Sala Stampa Vaticana, proprio ieri invitata, con una nota passata inosservata su un sito molto seguito, a correggere la pubblicazione di un suo Bollettino relativo ai discorsi che Francesco aveva tenuto in Laterano ai partecipanti al corso su matrimonio e famiglia, discorsi che – come è solito fare – il relatore aveva modificato anche con aggiunte a braccio.
    Intanto: si continua a navigare a vista nella tormenta alimentata da una minacciosa confusione.

  • Marco Matteucci ha detto:

    L’Idolo
    Trilussa

    L’Idolo disse: – Io penso
    che in tutte quele nuvole d’incenso
    c’è una prova d’amore e de fiducia;
    ma in quanti casi, l’Omo che l’abbrucia,
    m’affumica l’artare
    pe’ nun famme vedé le cose chiare!

  • Donna ha detto:

    …”Cristo è forse diventato invisibile al suo vicario? È tentato forse di improvvisarsi come sostituto del nostro unico Maestro e Signore?”…penso che questa chiusa di Viganò abbia fatto centro…la tentazione delle tentazioni “farsi dio al posto di Dio”…una tentazione che sotto questo pontificato sta diventando purtroppo sempre più forte

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Meglio essere “cane selvaggio” che “CHUPAMEDIAS – uno dei 222 insulti del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco -.
    http://www.lastampa.it/2018/09/27/vaticaninsider/torna-vigan-e-si-paragona-a-un-eroe-santo-in-lotta-contro-il-demonio-CL7KddCfwn7P1XCCaB9BbN/pagina.html

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Una volta più e van molte:
    L’unica via d’uscita che rimane al profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco è il suo profetizzato attentato che gli sarà dato da morto, ma ritornerà “miracolosamente” alla vita: Mano di Dio! Mano di Dio!
    Conclusione: “sulle Francesco sta la Mano di Dio!”.
    Dove si nasconderanno quelli che come cani selvaggi attaccavano Francesco…?
    Io da nessuna parte perché l’ho scritto da quando uscì eletto Francesco il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta.”
    Saluti.
    Estimado Director:
    Una vez más y van muchas:
    La única salida que le queda al profetizado “Pastor necio y Falso profeta” Francisco es su profetizado atentado, que se le dará por muerto, pero volverá “milagrosamente” a la vida: ¡Mano de Dios! ¡Mano de Dios!
    Conclusión: “¡sobre Francisco está la Mano de Dios!”.
    ¿Dónde se esconderán los que como perros salvajes atacaban a Francisco…?
    Yo en ninguna parte porque lo tengo escrito desde que salió elegido Francisco el profetizado “Pastor necio y Falso profeta”.
    Saludos.

  • pier luigi Tossani ha detto:

    Mi pare che da questa vicenda si possa evincere che:

    1. la nostra Chiesa cattolica aveva delle parti in putrefazione già da molto prima di Bergoglio, vedi qui
    il p. Ariel Levi di Gualdo che spiega come, a suo tempo, perfino Ratzinger avesse sdoganato l’eretico Enzo Bianchi di Bose:

    http://isoladipatmos.com/dalla-decadenza-alla-farsa-grottesca-enzo-bianchi-un-laico-eretico-che-con-il-plauso-dei-vescovi-predica-gli-esercizi-spirituali-ai-preti-sulla-tomba-del-patrono-universale-dei-sacerdoti/

    2. Si era quindi creata una vasta e ramificata consorteria di potere, che con la vera fede non aveva nulla a che vedere. Bergoglio non risponderà a nulla, se non al Creatore nel Giorno del Giudizio, e il baraccone bergogliano, sostenuto dai poteri forti, per il momento andrà comunque avanti.

    3. Peraltro, è bello notare come sia sufficiente un uomo solo, che sta nella verità, come Mons. Viganò, a mettere in difficoltà il teatrino di Bergoglio & numerosi e altolocati sodali. Vedremo l’esito, non mettiamo limiti alla Provvidenza.

    4. Come ho sempre detto, a parte la questione Viganò, già il fatto che Bergoglio non abbia mai risposto ai Dubia canonici, avrebbe dovuto provocare una rivolta di popolo. Ma si vede che il popolo cristiano si è molto indebolito, e, in fondo, si è adagiato in questa situazione di comodo. Vedremo, vedremo.

    • Claudius ha detto:

      Bravo Pierluigi, hai colto dei punti molto importanti. Sarebbero tutti quanti da approfondire.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Grazie a Dio non ho nulla da nascondere. Copatt g’ho mai copatt, rubatt g’ho mai rubatt – come dice il mio amico Scarpe Grosse- e i oter qualche olta i o facc….. ma se fosse vero sarebbe proprio da dire che la Santa Madre Chiesa è diventata un mostro senza testa, come la folla di Gerusalemme che urlava : CRUCIFIGE !

  • virro ha detto:

    Egr. dott Tosatti, accolga il nostro grazie per i suoi comunicati.
    Mentre, Bergoglio ,…, e perché no, fino a Bassetti, per ciò che sono le notizie quotidiane,
    questi “pastori” ci lasciano sbranare da lupi rapaci – bugie, compromessi con il male, il male dilagante, il male giustificato, il male negato, il male che si beffa di noi fedeli perché essi che sono sacerdoti possono dirci tutto e noi no -, voi giornalisti invece ci permettete di stare all’erta. Grazie ancora

    Chi ci ha insegnato ad amare la Verità?
    Chi ci ha insegnate a conoscere la morale? non certo Bergoglio ,…Maradiaga,….Galantino,… ,

    Mons. Viganò la ringraziamo per come ha esposto se stesso per amore della nostra amata Chiesa.
    Cari Cardinali e vescovi che amate la verità difendetela, così difenderete anche noi.
    Oggi i figli della chiesa si sentono orfani.

  • Lucia ha detto:

    E intanto la caritas e migrantes sono moooolto preoccupati che i media possano diffondere fake news e notizie di reati di stranieri che provochino secondo loro RAZZISMO negli italiani verso gli eternamente innocenti stranieri e verso chi li aiuta . Vedi articolo de IL Giornale.Ma questi vescovi e preti pro immigrazione vogliono forse essere linciati dagli italiani? Ma se ormai QUASI tutti gli italiani non ne possono piu di delinquenti est europa , africani e mussulmani e di chi li difende che siano politici, giudici e avvocati ? Ho letto persino sul sito di papaboys un articolo che commentando le imprese della band rumena a caratteri cubitali diceva IN PRIGIONE A CASA LORO!! Quello che dice Salvini ! Ma vescovi e cardinali loro sono tutto per migranti e omosessuali ormai.Credo che non vedranno piu un euro da TANTA gente ogni giorno di piu .E come faranno a campare tra un party e l altro ?Li paghera Soros di tasca sua ? Mah.Ciao

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Sembrerebbe proprio che per Papa Francesco l’omosessualità non sia peccato (a meno di abusi) e che la Chiesa non si fondi sulla fede immutabile, ma su una forma di “cultura” mielosa e buonista.
    Sembra che alla fede dono SOPRANNATURALE si voglia sostituire una fede umana, come quella dei musulmani, che non è dovuta alla GRAZIA, ma solo alla CONVINZIONE.
    Ma poiché il peccato originale ha corrotto anche la ragione, questa forma di filosofia cristiana, non sostenuta dalla grazia, si va corrompendo sempre più.
    Basti pensare al senso di ecumenismo che sembra avere il Papa, che vuole che in Germania si dia la Comunione ai protestanti come fossero cattolici, e che in Cina si decreta la riunificazione con la Chiesa patriottica attraverso un trattato con lo STATO! Come se l’unità invece che dalla FEDE possa dipendere dallo Stato! Un’unità stabilita a tavolino, come la Chiesa fosse una “federazione”!
    Come se i vescovi patriottici, che avevavo preferito l’unità con lo stato all’unità col Papa perché non credono al primato petrino, possano riunirsi a Roma attraverso l’ok di Xi Jinping.
    Ma in tutto questo dove è la FEDE?

    • Adriana ha detto:

      Astore,
      senza contare i mutamenti -silenziosi e silenziati extra moenia –
      dei conventi ormai correlati strettamente tra loro e controllati da una complessa rete di Supervisori che dirigono la loro esistenza in maniera tale da privilegiare le attività di accoglienza e di assistenza ” attive e pratiche ” alle preziose risorse. Quisquillie e pinzillacchere
      come preghiere ,silenzio , adorazioni sono state bannate.

  • Lucis ha detto:

    Col dragone rosso. (La Cina).. ( che coincidenza: l’apocalisse chiama così Satana…) ormai ci sono accordi amichevoli… che sia davvero l’ultima batraglia? Ma la Chiesa dov’è?

  • Sulcitano ha detto:

    Preghiamo care sorelle e fratelli. Le porte degli inferi, siamo certi che non prevarranno, è stato promesso da GESÙ, ma intanto gli scogli sono sempre più minacciosi e molti di noi non siamo sostenuti da una fede sufficiente per superare questo terribile naufragio a cui sembra destinata l’attuale Chiesa. Preghiamo, preghiamo con la potente e materna intercessione della beata sempre Vergin Maria, Regina in Cielo e in terra. Preghiamo con gli angeli e con i santi.

  • Vito ha detto:

    Dopo l’argentino, un canadese…
    Visto come vanno le cose in Canada, dalla padella alla brace!

  • deutero.amedeo ha detto:

    Involontaria ironia del Bollettino Sala Stampa :

    Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del Sordo

    • deutero.amedeo ha detto:

      Amico Tosatti,
      non le nascondo una mia preoccupazione. Nel tempo (circa tre ore) intercorso tra l’invio del mio messaggio al suo blog e la sua pubblicazione, il sito ufficiale del Vaticano ha così modificato il titolo del comunicato: – Messaggio del Santo Padre in occasione della 60ma Giornata Mondiale del Sordo-
      Pura coincidenza o siamo sottoposti a sorveglianza?

  • Gaetano2 ha detto:

    Ricordo che, nei tempi andati, si insegnava che una caratteristica del concetto “verità” fosse la semplicità. Basterebbe ipotizzare che don Ciccio non è vero Papa e tutto si spiegherebbe. Certo, sul che fare… non è così semplice.

  • Tullio ha detto:

    La ringrazio dott. Tosatti per i suoi preziosissimi articoli che sono un balsamo in questo mare di falsità, ipocrisia, e codardia da parte di molti giornalisti.
    A proposito, fin dai primi giorni dopo il “memoriale Viganò” mi ha sorpreso l’incredibile silenzio, non tanto del Papa, ma di tutti i Cardinali e Vescovi che il coraggioso Viganò accusa di aver saputo, anche prima del Papa, tutta la storia di McCarrick. Non hanno detto una parola al riguardo, solo controaccuse su Viganò !
    Ma risulta che qualche giornalista abbia chiesto un’intervista a questi “signori” ?

  • Adriana ha detto:

    Così mons. Ouellet si accinge a diventare il prossimo ” Buon Pastore ” di questa neo-chiesa che di generali ne ha in numero strabocchevole , di semplici fanti sempre meno.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Ma l’assurdo è che in futuro una parte dei nuovi generali verrà proposta al comandante supremo dal suo più acerrimo nemico.

    • Adriana ha detto:

      E come si sa , per i generali il cibo è sempre : ” OTTIMO e ABBONDANTE “.

    • Isabella ha detto:

      Aspettiamo a illuderci.
      Mons. Viganò (gli) ha ricordato di aver difeso le parti più controverse di AL suggerendo che sia stato per riguadagnare posizioni con il cerchio magico bergogliano. Con questa ulteriore testimonianza lo ha inchiodato, come a dirgli “scegli la parte dalla quale stare”.
      Non sono così sicura che scelga quella che ci aspettiamo.
      In fin dei conti, non mi pare di vedere molti Fra Cristoforo tra i nostri commoventi pastori, mentre don Abbondio imperversa.
      Il cardinal Burke è affaccendato con Bannon, il cardinal Brandmuller sta ancora riflettendo sulla benedizione apostolica impartitagli da Benedetto XVI via epistola post-rinuncia, mons. DiNardo è tornato negli Usa e, dopo le grasse risate nella foto scattata in Vaticano, dovrà vedersela con i procuratori e i fedeli americani, che non sembrano così propensi all’ilarità e il cardinal Sarah è disperso sulle nevi del Kilimangiaro. Resta giusto mons. Schneider che predica nel deserto e che probabilmente ha smesso da un po’ di bere caffè.

      • Giov ha detto:

        Ricordatevi che Trump (e quindi Bannon) hanno in mano tutti i documenti e le registrazioni che provano chi ha voluto le dimissioni di Benedetto, e perché.
        Bannon sta preparando un bel dessert a tutti i sangalli.

  • Sandra Fei ha detto:

    Grazie per questo servizio e per informarci con sollecitudine!
    Sarebbe stupendo se Mons Viganò potesse venire, anche in incognita, a Medjugorje. Comunque, spero che tu possa fargli sapere che il 2, all’apparizione, lo porterò con tutto il cuore alla Madonna e che nelle mie preghiere per i sacerdoti del mercoledì, pregherò forte per lui e perché il Sangue Preziosissimo di Gesù lo ricopra e lo protegga sempre, e lo Spirito di Dio lo colmi di tutti i Suoi doni! Dio benedica te, Marco, e il vescovo coraggioso!

  • deutero.amedeo ha detto:

    In questo momento tra i due (Bergoglio e Vigano’) chi ha più bisogno dell’aiuto di Dio è Bergoglio. È lui che ha bisogno di essere aiutato a trovare in se’ la forza di dire:-mi dispiace, ho sbagliato! E adesso, tutti insieme, diamoci da fare per risalire la china e rimediare al mal fatto-. Si risolverebbe tutto.

  • Donna ha detto:

    Alcune parole:
    Grazie monsignor Viganò per la sua fedeltà a Cristo, per il suo coraggio. Lei profuma di Cristo e noi pecore guardiamo a lei, come a tutti quelli che avranno la fede salda per testimoniare la verità anche a costo di sofferenza. Che il suo esempio scuota la pusillanimita di troppi sacerdoti e laici. Questo è chiaramente il tempo della lotta tra la Donna vestita di sole e il dragone infernale, Dio non voglia sia il tempo anche della apostasia della chiesa.
    Lei è nelle mie preghiere.
    Grazie anche a lei Tosatti, perché la pubblicazione di questi articoli per noi pecore è molto importante per poter discernere.