LETTERA DEL PAPA SUGLI ABUSI. MA NON VEDE L’ELEFANTE NELLA SACRESTIA. O NON NE PARLA. PERCHÉ?
20 Agosto 2018
Marco Tosatti
“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme”: una citazione della lettera di San Paolo ai Corinzi apre la lettera nella quale il Papa, invita il “popolo di Dio” al digiuno e alla preghiera per il “crimine” degli abusi sessuali sui minori nella Chiesa: con “vergogna e pentimento, scrive Jorge Mario Bergoglio, come Chiesa ammettiamo “che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite”, “abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli”. Non solo: il lamento delle vittime “per molto tempo è stato ignorato, nascosto o messo a tacere”. Il Pontefice regnante afferma che “dire no all’abuso significa dire con forza no a qualsiasi forma di clericalismo” e sottolinea che “l’unico modo che abbiamo per rispondere a questo male che si è preso tante vite è viverlo come un compito che ci coinvolge e ci riguarda tutti come Popolo di Dio”.
È sicuramente una lettera ad effetto, in puro stile ecclesiastico e pontificio. E certamente come tale verrà letta e apprezzata dai media e dal grande pubblico. In particolare l’accenno critico al clericalismo, che è sempre un bersaglio facile è apprezzato. Ma il suo effetto può essere mistificante.
Un sacerdote cattolico, convertito dall’anglicanesimo, sui social la rassume così: 1)Mette molta enfasi sulla cura delle vittime; 2)Sparge il biasimo su “tutti noi”; Glissa su enormi crimini episcopali; 4) Non menziona mai l’omosessualità.
Ora, nel giugno del 2002 Mary Eberstadt scrisse un articolo che si intitolava “L’elefante in sacrestia”. Si parlava in esso di un sacerdote, Rudolph Kos, un molestatore seriale
Scriveva: “La ragione per cui i vescovi dovrebbero tenere particolarmente conto di Kos è che è tipico di molti altri preti-criminali che popolano i titoli di questi giorni. Per suo conto, Kos è stato lui stesso abusato da bambino. Da adolescente, ha molestato o tentato di molestare altri ragazzi più giovani. Con l’aiuto di alcuni sacerdoti-mentori che erano a conoscenza della sua storia personale e apparentemente indifferenti ad essa, Kos allora gravitava sul sacerdozio – in particolare, in un seminario del Texas dove l’omosessualità era apparentemente fuori dal coro. Uno dei suoi insegnanti sarebbe diventato uno scrittore gay famoso. Paul Shanley – il più famoso pedofilo tra i membri del clero di Boston – era un docente ospite sull’omosessualità lì. Come sacerdote, oltre ad abusare di ragazzi da adolescenti fino a 9 anni, Kos era anche (come in seguito si descrisse) un “omosessuale”. In effetti, i documenti del tribunale mostrano che un compagno sacerdote si è lamentato una volta in una lettera dei “ragazzi e giovani che si trattengono da un giorno all’altro [Kos]”.
“Ciò che anche questa breve recitazione chiarisce è un insieme di fatti troppo enormi da ignorare, sebbene molti lavorino potentemente per distogliere lo sguardo. Chiamalo l’elefante in sacrestia. Un fatto è che l’autore del reato è stato molestato da bambino o da adolescente. Un altro è che alcuni seminari sembrano aver avuto più futuri molestatori tra i loro studenti rispetto ad altri. Un terzo fatto è che questa crisi che coinvolge minori – questo ininterrotto orrore istituzionalizzato – riguarda quasi interamente il sesso uomo-ragazzo. Non vi è alcun focolaio di molestie eterosessuali nella chiesa americana. Nelle parole del defunto reverendo Michael Peterson, che ha co-fondato il noto istituto St. Luke che trattava il clero, ‘Non vediamo affatto pedofili eterosessuali’. In altre parole, sarebbe profondamente fuorviante raccontare la storia di Rudolph Kos – quello che era e ciò che ha fatto – senza fare riferimento alle parole ‘omosessuale’ e ‘gay'”.
Questo è il link all’articolo.
Il direttore della rivista che l’ha ripubblicato scrive: “Non è un segreto, o clericalismo, dice Mary Eberstatd. ‘ il problema reale di fronte alla Chiesa cattolica è che troppi ragazzi sono stati sedotti o forzati ad atti omosessuali da certi preti”.
E d’altronde c’è chi nell’episcopato USA, come il vescovo Morlino di Madison che ha parlato di una “sottocultura omosessuale” devastante per la Chiesa americana. E non solo per quella americana: chiunque parli con persone che sono state in ordini religiosi o seminari, anche in Italia, udrà racconti simili.
Allora, la vera domanda è: perché il Pontefice non riesce a vedere l’elefante nella sacrestia, e come lui non la vedono quelli della sua cerchia? Ho in mente un editoriale di Avvenire sulla tragedia americana, in cui la parola omosessualità non viene neanche citata; così come non è citata nella lettera che il cardinale di Chicago Blaise Cupich, pupillo di McCarrick ha indirizzato alla diocesi, e potrei fare molti altri esempi, oltre a quello del gesuita attivista LGBT James Martin. Perché? Purtroppo non c’è una risposta, e quelle che vengono in mente sono una peggio dell’altra. Anche considerando chi lo consiglia, e chi sceglie.
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Categoria: Generale
Alle eminenze ed eccellenze carissime, solo quelle che non hanno disdegnato la perversione sessuale come scelta di vita, osteggiando e ostacolando quella dei loro confratelli fedeli al Vangelo.
Noi ci vergogniamo per voi che avete calpestato e ignorato coloro che vi erano stati affidati.
Noi ci vergogniamo per la vostra pretesa di non venir giudicati, in nome della Divina Misericordia.
Noi, di fronte alla vostra deriva morale, ci vergogniamo e soffriamo per tutto il dolore che avete volontariamrente causato.
@ Maria Cristina
Non so se tu l’abbia capito ma qull’Emanuele che ti dà dell’arrogante è lo stesso Liam che ha dato a me della volgare e bugiarda , lo stesso spettro quanta cura che ha offeso varie volte Deutero e qui mi fermo.Per concludere Spettro quanta cura , Mastai Ferretti ,Liam , Emanuele ….sono la stessa persona che si avvale di sempre nuovi nickname ma lascia le sue tipiche tracce….salta su tarantolato per ogni critica anche piccola al suo caro Bergoglio e allora usa il suo stile : l’offesa gratuita …e inutile.
Forse l’aggettivo ‘arrogante’ era eccessivo e facevo meglio a portare qualche esempio delle preghiere che la Catholica elevava di fronte alle offese verso la persona di papa Pio XII, che era la materia della discussione, ma leggere qui che io ricorrerei a varie maschere e con la mania di firmarmi in tanti modi (chissà mai perché) mi pare di un complottismo vagamente malato. Ma quello che mi infastidisce maggiormente è il sentirmi dare del bergogliano. Allora lo ripeto: penso che l’elezione al soglio di Pietro dell’argentino sia una jattura per la Chiesa cattolica, che la sua rozzezza di modi e di pensiero rappresenti un duro colpo per la cultura cattolica (altrimenti non leggerei appassionatamente questo blog), ma è il papa, “il dolce Cristo in terra”, come diceva santa Caterina di un tipo peggiore di lui, e gli si deve rispetto e pure obbedienza. Se invece vogliamo rifarci una setta protestante in cui i fedeli decidono dell’ortodossia del loro vescovo, io vi scoccerò ancora con le mie polemiche.
Dissimular confessando…
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Per il Papa non c’ e nemmeno la sagrestia,figuriamoci l’ elefante ! La sua ideologia è quella insegnata nelle facoltà europee e statunitensi da tipetti come Charles Curran che, coerentemente con le sue eresie, fu anche uno degli 87 intellettuali che firmarono contro la Humanae Vitae. Prima che Ratzinger riuscisse ad ottenerne l’ allontanamento dall’ insegnamento da una Università Cattolica, quanti studenti, costui, pensa possa aver indottrinato e pervertito ? Lui e tutti gli altri pervertiti come lui. Veramente, sig. Tosatti, lei crede che il ‘ 66 nei Campus USA sia nato da sé ? E il 68 a Parigi che si irradio’ veloce come la peste nel resto d’ Europa ? Il virus da cui si sviluppò ed infetto il mondo occidentale furono tutti quegli intellettuali come Maritain, Sartre, la Bouvoir, e compagnia discettante, che sdoganarono l’ ideologia socialista e marxista all’ interno dei confortevoli studi di viziosi e narcisistici “illuminati” ben pagati. Compresi tutti quegli ecclesiastici stanchi di Magistero, disciplina e,soprattutto, di Gesù Cristo poiché avevano iniziato ad inebriarsi della Teologia umanistica di Bultmann, mentre nelle libere facoltà potevano liberamente confrontarsi con “spirito ecumenico” e con il medesimo spirito diventare, sempre liberamente, apostati. Il Papa gaiamente regnante non è stato “messo lì” da questi masnadieri porporati, è lì perché ne condivide l’ ideologia e le finalità, e persegue con consapevole freddezza e determinazione i cambiamenti fondamentali della Chiesa che si sono prefissi. Sono degli eretici e degli apostati,oltre che dei depravati, e niente hanno a che fare con veri pastori come il card, Burke o il card Sarah che contribuiscono a mantenere la Chiesa santa ed Immacolata. La lettera del Papa è un’ aberrazione teologica e una vistosa negazione della realtà. E poiché i 100 anni profetizzati a Leone Xiii finiranno non prima del 2053 temo che di vittime, e scandali, ce ne saranno ancora molti. Chissà, forse ci toccherà pure un Papa Martin… So di aver usato la mano pesante nel tono, ma non nel merito, e leggero assicuro che sono sia indignata che sempre più addolorata.
#2)Sparge il biasimo su “tutti noi” #
Come insegnante e come genitore una delle cose che ritengo estremamente inutile, deleteria e diseducativa (ma purtroppo estremamente diffusa) è lo “spalmare” le caratteristiche negative di qualcuno o di parecchi su TUTTI: così non ti “mobiliti” per lavorare su chi crea problemi (e qui quanto sarebbe importante chiarire che sono comportamenti che vanno CONTRO LA LEGGE DI DIO, prima che contro la volontà delle persone, quelli che provocano tali disastri).
Se la colpa è di tutti non è di nessuno, ma colpevolizza perfino chi, per grazia e per la sua buona volontà, potremmo definire “un giusto agli occhi di Dio”.
E anche chi sbaglia ha il diritto di saperlo perché deve salvarsi l’anima.
Una frase che ho letto su uno striscione dei parenti delle vittime di Genova mi ha fatto dire: quanto è vera, vale anche per la Chiesa: “NON ESISTE PERDONO SENZA GIUSTIZIA”…
… ma se chi sbaglia neanche sa più quali sono le “coordinate” che Dio ci ha trasmesso perché la giusta volontà del Creatore sia rispettata, come potrà beneficiare del perdono che il Figlio del Creatore ha acquistato a carissimo prezzo?
La vera Misericordia è costata il Sangue di Cristo, non è buonismo giustificato da contorsionismi discernimentali.
Il perdono divino c’è anche per i peccati più orribili, ma la Giustizia divina esiste ed esige che tutto venga pagato, fino all’ultimo spicciolo, in questa vita o nell’altra…
Giustizia che diventa Misericordia e perdona quando vede il dolore sincero di un cuore PENTITO disposto a riconoscere, espiare e riparare al male fatto…
Proprio il concetto espresso dai parenti delle vittime, vero?… ma perso per strada da tanta gente di chiesa.
Non sono certo quattro ministri omosessuali in grado di affossare la nostra Chiesa, questa generazione passerà come sono passate tutte le aberrazioni del passato. La nostra Chiesa appartiene a Nostro Signore Gesù Cristo e non dobbiamo mai dimenticarlo, soprattutto nei momenti di prova. In manus tuas Domine.
Mi ritorna alla mente questo versetto:
– I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. – (Gv 2,17).
Forse è in questo che noi abbiamo mancato: avremmo dovuto anche noi, come fece Gesù, essere più zelanti nel cacciare a suon di frustate i profanatori del tempio, rovesciando a terra le loro mense sacrileghe.
E invece li abbiamo sopportati, forse anche perché la loro malvagità era nascosta. Ma ora ce ne siamo ben accorti e non è mai troppo tardi. Poi magari ad essere crocifissi saremo noi: Pazienza!
… e poi questo fantastico del nostro Tosatti su Robert Morlino
http://lanuovabq.it/it/vescovo-esce-allo-scoperto-ce-sottocultura-omosessuale
Oggi sulla NBQ questo straordinario articolo di Fontana
http://lanuovabq.it/it/lomosessualita-devasta-la-chiesa-ma-non-se-ne-parla-piu
Perché questa palese ostinazione nel non dichiarare espressamente le responsabilità dei vertici della Gerarchia (e di Bergoglio medesimo) nell’occultamento dell’omosessualità attiva (e, appunto, spesso pedofilia e comunque dedita allo stupro di minori) nel clero?
Forse la risposta è quella più semplice e tragica: forse costoro stessi (i membri della Gerarchia) sono in gran parte omosessuali. Forse lo è anche lui…
Con tutto il rispetto, se il papa accoglie in incontro privato un suo ex allievo argentino omosessuale con il suo compagno com’è avvenuto il 23 settembre 2015, peraltro proprio durante un viaggio negli Stati Uniti, sottovalutando imprudentemente il significato che il “mondo” associa -più o meno correttamente- a tale gesto, non possiamo aspettarci che lo stesso papa condanni esplicitamente l’omosessualità praticata, come invece fa ripetutamente la Parola di Dio nel Vecchio e nel Nuovo Testamento.
Ciò costituisce, a mio parere, un’omissione rispetto ai due comandamenti posti da Gesù a fondamento del ministero petrino, ossia di confermare i fratelli nella fede e di pascere le pecore salvate una per una dal Suo Sangue.
Riallacciandomi allo slogan:
“Ecco la Chiesa e la Famiglia al tempo di Amoris Laetitia”
Dopo una prima reazione, ho provato a rifletterci e mi pare di aver capito che l’origine di tutto sta in una idea di peccato ridotto a male sociale. Una volta escluso il peccato come offesa a Dio, cosa resta di male nelle azioni se non la violenza sugli altri? Quindi “il” problema sono gli “abusi”. Se non c è violenza e abuso non c’è peccato, non c’è male.
Ci si era chiesti se esistono gli “intrinseca mala” e non era giunta alcuna risposta. Ora la risposta, seppure in modo obliquo, mi pare sia arrivata.
Interessante riflessione.
È per me chiaro che queato papato sviluppa il suo magistero solo in una dimensione orizzontale (poveri, migranti ecc..); si occupa di temi sociali e di ambiente (non del creato) e propone ricette economiche veterocomuniste. Eclissa la verità sotto una falsa misericordia e, così facendo, nega giustizia.
L’8 per 1000 a cosa serve? Forse a pagare i vizietti di tanti uomini che avevano scelto l’ordinazione sacerdotale? Si dice: “Chi rompe paga”. Ma se loro rompono o si fanno rompere perché siamo noi a dover pagare?
Un marito decide di far prostituire la moglie e la loro casa diventa una casa di appuntamento. Comincia un via vai incessante di uomini che entrano ed escono a tutte le ore e lui, cornuto e contento, si frega le mani soddisfatto. Ma succede che i vicini di casa, stanchi di questa processione interminabile di persone, denunciano la cosa alle forze dell’ordine e fanno chiudere la casa. A questo punto il marito, accompagnato dai carabinieri, dichiara: “Con vergogna e pentimento è meglio che la mia casa venga chiusa”. Un carabiniere gli ricorda che la casa gliel’hanno chiusa loro e che è meglio che si stia zitto e che non faccia l’ipocrita.
Pappone. Arrogante. Impegnativo: Falso!
Do’ la mia interpretazione rispondendo alla domanda nel titolo dell’articolo: e’ precisamente in questi momenti critici che si vede tutta la mediocrita’ intellettuale di Bergoglio. L’uomo e’ questo, un concentrato di ignoranza e limitatezza culturale per cui e’ strutturalmente incapace di fare un’analisi della realta’ che lo circonda che vada al di la’ di banalita’ e luoghi comuni nella migliore delle ipotesi e di sciocchezze belle e buone in tutti gli altri casi. Mettiamoci l’anima in pace quindi se aspettiamo da lui cio’ che non puo’ dare, soprattutto in situazioni difficili come questa. Ed e’ anche inutile chiedersi se sia piu’ colpa di chi lo mal consiglia o sua, similis simili gaudet.
Stimato Direttore:
Jorge Mario sotto il travestimento del Santo di Assisi deve resistere più minimo 10 anni fino all’arrivo del suo padrone e signore l’Anticristo, Apocalisse 13:11, 16:13, 19:20, 16:13. Ma prima gli daranno il Nobel e soffrirà l’antentado, Zaccaria 11:15-17; o primo l’antentado e dopo il Nobel.
Saluti.
Estimado Director:
Jorge Mario bajo el disfraz del Santo de Asís tiene que aguantar mínimo 10 años más hasta la llegada de su amo y señor el Anticristo, Apocalipsis 13:11, 16:13, 19:20, 16:13. Pero antes le darán el Nobel y sufrirá el antentado, Zacarías 11:15-17; o primero el antentado y después el Nobel.
Saludos.
Perché purtroppo è stato deciso ufficialmente nelle sedi internazionali che l’omosessualità è una cosa normale, non va considerata non dico una malattia ma nemmeno un disturbo della personalità, e dunque non solo non va repressa ma va anzi incoraggiata in chi la manifesta. Se parlate con psicologi di ambienti “cattolici” e dite loro che l’omosessualità è contro natura o quanto meno un disturbo della personalità, vi strillano contro e vi rimproverano. Vi dicono che non bisogna maltrattare i poveri ragazzi omosessuali vittime del bullismo e che “la scienza” trova normale l’omosessualità. E, se la “scienza” dice questo, figuriamoci se gli uomini di Chiesa oserebbero mettersi di traverso: sai le accuse di oscurantismo, bigottismo, arretratezza, repressione… A questo aggiungiamo che ormai i mezzi di comunicazione trasmettono un modello di vita e di pensiero pienamente libertino, individualista e edonistico, dove la religione non ha alcuno spazio. Ormai molti giovani crescono così, col culto dei “diritti” (nel senso di “io ho il diritto di fare quello che mi pare”) e dunque figurati che cosa capiscono se parli loro di peccati contro la legge di Dio. Ti ridono in faccia. O ti sfottono, se sei un loro coetaneo. Nelle scuole ormai i docenti che siano cristiani apertamente sono mosche bianche.
Ma, attenzione, tutto questo non è solo roba degli ultimi anni o del pontificato bergogliano: è roba che fermenta da decenni, almeno dagli anni Sessanta. I vecchietti che si scandalizzano adesso avrebbero fatto meglio a guardarsi intorno quando erano giovani, anziché votare pro divorzio o andare a ballare perché “i giovani devono divertirsi”. Ormai il crollo c’è stato, coloro che hanno cercato di trattenerlo – Giovanni Paolo II in primis – sono stati tranquillamente aggirati e dunque bisogna ricominciare da capo.
Sono perfettamente d’accordo con l’analisi di Iginio.il cambiamento di mentalita’all’interno della Chiesa cattolica riguardo a questioni di morale,dalla contraccezione ai rapporti sessuali liberi prima del matrimonio, ai rapporti omosessuali, e’stato graduale ed e’durato decenni, iniziato negli anni 60 del 900, dalle premesse poi quel proibito proibire e quella svalutazione della “Legge” e della norma a favore dello spontaneismo, e’andati inesorabilmente avanti, come una valanga che iniziata come una piccola massa in movinento sulla discesa si ingrossa sempre di piu e va avanti inesorabilmente non la puoi piu fermare. Il primo papa ad accorgersi che la stessa gerarchia ecclesistica aveva contribuito alla valanga che poi ha cominciato a distruggere la morale cattolica e’stato Paolo VI che ha cercato di porre un limite aed un argine con Humanae Vitae. Troppo tardi e inutilmente. I papi GPII e soprattutto Benedetto XVI hanno tentato di opporsi , specialmente il secondo, a certe derive, ma non lo hanno fatto con forza e convinzione o per mancanza di polso (Benedetto)o perche interessati di piu’a questioni geopolitiche (GPII).
Fatto sta che una enorme finestra di Overton ha ormai portato a considerare gli atti omosessuali da “peccato che grida vendetta al cospetto di Dio”quali erano considerati dai cattolici prima degli anni ’60, ad atti che.non solo non vanno giudicati male ma che possono essere una ricchezza per la Chiesa (p aragrafo del Sinodo sulla famiglia proposto da Mons. FORTE poi bocciato) .
Non si puo’tornare indietro?Sara’molto difficile perche’non e’solo una questione di impopolarita’e di mettersi contro la mentalita’comune, ma si tratta di POTERE. Anche se sorgesse un papa eccezionale contornato da cardinali santi,forti, coraggiosi, intrepidi difensori della retta dottrina, cosa potrebbero fare se non morire per essa?Quale potere avrebbero di cambiare l a mentalita’moderna ormai del tutto anti-cristiana?Con quali mezzo se non la testimonianza e il martirio? Riguardatevi il video in cui un vescovo belga (credo il vescovo Leonard)viene pubblicamente sbeffeggiato ed irriso ad una conferenza da un gruppo di FEMENscatenate. Il vescovo non ha potuto fare altro che subire, zitto, con gli occhi bassi e le mani giunte in preghiera .
Questa e l’immagine della Chiesa cattolica del futuro che volesse rimanere fedele alla dottrina cattolica, non piu applausi, folle acclamanti, interviste televi s ive, ma il rigetto, l’emarginazione, i fischi, le prese in giro.
Quello di cui molti cattolici non si r e ndono conto e’chela Chiesa oggi non ha alcun potere, ne’di imporre i propri valori, ma neppure di insegnare e persuadere la gente a seguirli.
Contro la mentalita’moderna sui comportamenti sessuali la Chiesa e’come.una casa travolta dalla valanga.
Mi dispiace, ma non la penso così: il martirio è la condizione propria per il cattolico, che sia bianco o rosso, tuttavia non basterà il martirio per far risorgere la civiltà cattolica. Per farla rinascere bisognerà che gruppi di laici e preti di buona volontà, santa Dottrina e solida liturgia lavorino assieme, formando una “società nella società”, un corpus che, attorno alla Messa tridentina, metta in atto quella sussidiarietà che lo Stato liberal-agnostico non può e non vuole concedere, perché significherebbe riconoscere il primato di Cristo (non di Allah, Buddha o del caso) nella storia. Una società non parallela ma separata da quella agnostica che, come ai tempi dei primi cristiani (riprendendone però lo spirito ed ancor più il fervore, non le modalità di attuazione pena il fallimento e l’eresia archeologista), crei posti di lavoro per i cattolici, sostenga spiritualmente e materialmente (“chi non lavora neppure mangi”) i suoi membri e da cui si possa ripartire a convertire i cuori. Una base di appoggio, insomma, da cui, se poi Dio vorrà si potrà ricominciare, anche pagando il prezzo del martirio se necessario. Ma che si sappia una cosa: noi cattolici fedeli alla Dottrina, alla Messa di san Pio V (che riprendeva dalla liturgia romana davvero di sempre, peraltro), alla morale ed alla dottrina sociale della Chiesa non siamo, e non saremo, gli ultimi cristiani: siamo, e saremo, i primi. Gli ultimi sono i neomodernisti che infuriano, rimasti agli anni ’60 e, per quanto possano affollare seminari e sacrestie, destinati ad estinguersi.
Questo modo di pensare è vero, coraggioso, virilmente cristiano, trasmette fede cattolica e speranza cattolica.
Lo copio-incollo per leggermelo quando accadimenti vari mi inviteranno a quasi disperare.
# Ma che si sappia una cosa: noi cattolici fedeli alla Dottrina, alla Messa di san Pio V (che riprendeva dalla liturgia romana davvero di sempre, peraltro), alla morale ed alla dottrina sociale della Chiesa non siamo, e non saremo, gli ultimi cristiani: siamo, e saremo, i primi. Gli ultimi sono i neomodernisti che infuriano, rimasti agli anni ’60 e, per quanto possano affollare seminari e sacrestie, destinati ad estinguersi#
Con la Santa Messa della tradizione apostolica e una solida istruzione religiosa e morale ce la faremo.
” Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?”, noi presenti alla sua passione e consci della maestà e della potenza di del suo sacrificio che si attualizza in ogni Santa Messa.
Dispiace che tanti che potrebbero assistere al Divino Sacrificio perdano questa splendida occasione .
Nel 2008 un sacerdote con incarichi relativi alla catechesi della mia diocesi si rammaricava che papa Benedetto avesse “liberalizzato” la S. Messa in latino, e l’unica spiegazione che si era data era il fatto che… ” I seminari di Lefebvre sono pieni, invece i nostri…” come dire che il Papa aveva forse inteso, con la liberalizzazione, poter attingere a queste riserve del clero tradizionalista per rimpinguare i sempre più scarsi ranghi del clero.
Io invece (sul momento no, ma qualche anno più tardi sì), mi sono chiesta: ma interrogarsi sul perché le cose stessero così per capire cosa attirasse là i giovani e li tenesse invece lontani dai seminari diocesani, non rientra nelle facoltà logiche dei responsabili della Chiesa?
Fare 2+2 umilierebbe tanta sicumera clerico-conciliare?
Anzitutto, ti ringrazio.
Poi, il problema è che non c’è la capacità di autocritica: nessuno ha il coraggio di ammettere che la crisi vocazionale nasce dalla crisi dottrinale, spirituale e liturgica attuale. Che, se i seminari diocesani sono vuoti, la colpa è in primis di chi doveva gestirli e del fatto che, oggigiorno, sempre più spesso al prete è richiesto un “dolce far niente”. Quanto spesso voi vedete, nelle vostre parrocchie, preti nel confessionale o all’altare? Quanto spesso vedete processioni, esposizioni del Santissimo, forme di devozioni cattolica (dal Rosario in poi), catechesi tenute da preti (anche a bambini e ragazzi)? Ve lo dico io: a parte delle rare eccezioni, pressoché mai. E’ tutta lì la risposta, non ce n’è altra; e ammettere che molti si fanno preti in istituti tradizionali perché vogliono servire Dio, celebrare la liturgia veramente apostolica e dedicare il loro tempo alla cura delle anime è ammettere un fallimento clamoroso. Un fallimento che ha origini da quando la Chiesa ha tentato la fusione con il mondo, di cui ben pochi conoscono (ed ancor meno ammettono) le cause e che vede una correzione da parte della gerarchia molto difficile.
Il punto è che non solo l’omosessualità é sparita dalla predicazione come peccato grave, ma tanti punti importanti della nostra fede sono spariti. Magari fosse SOLO l’omosessualità sparita dalla predicazione ( anche se fosse solo questa sparita sarebbe gravissimo lo stesso). Sono spariti i Novissimi ( in particolare il Giudizio e l’inferno) , sono spariti tutti i peccati mortali e la necessità di confessarli bene nel Sacramento della Penitenza, sono sparite le tentazioni e la necessità di combatterle, sono spariti il dovere del Cristiano di evangelizzare, di evitare le occasioni prossime di peccato.., la necessità di pregare sempre .E’ sparito davvero tanto , anzi troppo ed il cattolicesimo non lo si riconosce davvero più….
Al Signor Nicola B.
Grazie. Ottima analisi.
Concordo in tutto.
Molti del giro di questo blog partecipano alle cerimonie penitenziali per rispondere alle grottesche manifestazioni omosessualiste che si tengono in varie città italiane, e sta bene; ma quanti raduni di preghiere e processioni penitenziali si dovrebbero organizzare per le offese al Vicario di Cristo che si levano dai commenti di questo stesso blog? O basta scrivere sulla maglietta “questo non è il mio papa” come se si trattasse di un sindaco o di un politico qualsiasi? E non mi fate, vi prego, l’esempio abusatissimo di santa Caterina da Siena: anzitutto non siamo santa Caterina e forse neppure santi minori, e poi la grande Senese era talvolta critica con i discutibilissimi papi del suo tempo ma aveva parole amorose per il ruolo che ricoprivano e per la loro stessa persona. Mai passò agli insulti come fanno certi nostri fratelli disinvolti.
Non basterebbe Santa Caterina, al tuo Bergoglio ci vorrebbero tutti i Santi del paradiso che preghino perché Dio lo illumini! Purtroppo è un caso difficile.
Emanuele
Di fronte ai gruppi di laici cileni della citta di Osorno che protestavano contro ilvescovo Barros, papa Francesco disse pubblicamente che erano “zurlos”, idioti.
Gli stess i gruppi di laici gli risposero che non erano idioti e proprio per questo protestavano.Poi si e’ visto chi era l’idiota, nel caso Barros.
Chesterton disse che quando si entra in Chiesa ci si toglie il cappello non il cervello.
La sua idea di acquiescenza ottusa , ciece e a-critica nei conf r onti del papa non e’cattolica e’degna dei regimi dittatoriali sud-americani. Lo stesso papa ha detto che il papa si puo’criticare.
Quindi la riparazione, le processioni di riparazioni si fanno per i peccati e per le persone che offendono Dio.
Il papa non e’Dio e nessuno mai nella Storia della Chiesa ha fatto.processioni di riparazione per offese al papa.
Se no Dante per esempio che mise all’Inferno ben tre papi, quanto avrebbe dovuto espiare?
Come siete giovani! Ai tempi di Pio XII per offese molto meno volgari si facevano preghiere di riparazione. Però giovani o vecchi, non bariamo. Un conto sono le critiche, un conto è il non considerarlo Vicario di Cristo e trattarlo da manigoldo. Questo non lo ha fatto mai nessun cattolico ma è andazzo di tutti i luterani. Infine Dante: è un poeta, non un Padre della Chiesa, e la Commedia è opera di finzione, fiction amici, non una scomunica vera. Ciononostante, Dante odiava politicamente i papi regnanti che avversavano la sua parte, ma non si sognava di sospetttare che non fossero il Vicario di Cristo come invece fate qui spesso. Non mi avrebbe detto: “io tuo Bonifacio VIII” o “il tuo Caetani”, perché purtroppo era anche il suo. Così come purtroppo Bergoglio è di tutti i cattolici. Misteri della Provvidenza non questione di gusti personali.
La gioventù contiene in se, tra le altre cose, l’esuberanza, ma non è detto che la vecchiaia necessariamente porti con se il senno! E di senza cervello la storia ne ha annoverati molti.
Signora Ira Divina (non so come altro chiamarla con quel suo nickname blasfemuccio), che c’entra di grazia la questione giovani/vecchi contrapposti come gli scapoli/ammogliati? Io rispondevo a un’altra signora che affermava con certezza assoluta non esserci mai state preghiere di riparazioni per le offese al papa, e invece di replicarle a brutto muso e di chiederle di informarsi prima di mostrare tanta arroganza, provavo a giustificarla: forse è così giovane che non conosce neppure da lontano l’epoca di papa Pacelli…
Era semplicemente una mia riflessione. Non so nemmeno se lei è giovane o vecchio! Ma di certo la sua elegante risposta alla Signora non era altro che la risposta del tuttologo che fa le difese ad oltranza di Papa Ciccio. Me lo saluti e gli dica che molti preghiamo per lui, ne ha molto bisogno, più delle vittime della pedofilia per le quali servirebbero azioni concrete più che parole, parole, parole! Buon giorno!
Purtroppo, il Santo Padre non vuole ammettere che gli abusi nascono per opera di coloro che fanno parte di una cerchia di ecclesiastici a lui simpatica, cioè i neomodernisti ed i secolaristi; da questo nasce l’analisi parziale del problema da cui, spiace dirlo, dubito nasceranno soluzioni efficaci per ovvia incompletezza dei dati. Tutti, o quasi, quelli di cui si è circondato ammiccano a o hanno posizioni apertamente problematiche, se non peggio; e, l’ho già scritto oggi in precedenza su un’altra pagina in questo sito, la crisi morale (prima nel clero e poi nel popolo, perché il pesce inizia a puzzare dalla testa, ricordatevi sempre la famosa massima di mons. Chautard) nasce da quella spirituale, liturgica e dottrinale propria di un certo progressismo ecclesiale.
Caro Sig. Tosatti, grazie per ciò che ha scritto.
Sa cosa ho pensato quando ho letto la lettera del Papa? “Ma perché devo fare io penitenza e digiuno per ciò che hanno fatto e fanno queste bestie omoeretiche infiltrate nella Chiesa?”. Farò digiuno e penitenza per i miei peccati e perché la Chiesa si liberi da questo vomito, non per altro.
E poi ho pensato a Mc Carrick e al fatto che questo individuo di 88 anni stia per arrivare tra non so quanti anni davanti al Rex tremendae maiestatis con un carico di peccati da far invidia a un criminale della peggior specie. Allora ho pensato che è davvero necessario pregare perché lui e gli altri abbiano la grazia di piangere in ginocchio il loro crimine e peccato per salvare le loro anime e convertirsi in tempo.
Per quanto riguarda il Papa, non so più che pensare. Dice tante belle parole, ma a conti fatti sta contribuendo con la sua “gestione” a demolire una Chiesa già infettata dal Neomodernismo e dalla Omoeresia.
Che il Signore e la Sua Augusta Madre intervengano presto!
Sono sincero non ho letto tutti gli scritti di tutta la sua vita dottor Tosatti ma penso che le ultime tre righe di questo post siano le più incendiarie che abbia mai scritto:
Perché? Purtroppo non c’è una risposta, e quelle che vengono in mente sono una peggio dell’altra. Anche considerando chi lo consiglia, e chi sceglie.
La sua affermazione sembra chiarissima ma comunque le chiedo a distanza di 5 anni a lei e ai suoi collaboratori, ben introdotti, Pezzo Grosso, SuperEx, Abate Faria, Romana Curia perché sia nel 2005 che nel 2013 il Prescelto era lui? PERCHÉ LUI? Questo amico dei gay friendly, degli adulteri, di Lutero, di Evo Morales, di Lula e della Bonino è un semplice esecutore selezionato dal gruppo di cardinali modernisti oppure é lui il capo della cosiddetta così chiamata mafia di San Gallo?
Quel 13 marzo 2013 non era un passante a cui i cardinali hanno chiesto se voleva fare il Papa. Perciò non ci sono vie di mezzo, o siamo di fronte ad un povero Vicario di Cristo in Terra che deve rendere conto ai padroni che lo hanno eletto e convinto di fare il bene della chiesa ammodernandola alle voglie del ventunesimo secolo oppure é lui il “padrone del mondo” e anche Soros, citando uno a caso, ubbidisce a lui.
Attendo risposta nel giorno della memoria di San Pio X.
Un breve pensiero……quante volte la Madonna ha parlato, da quanto tempo lo sta facendo. Sua Santità ha anche problemi di udito ? O è un inconsapevole indemoniato o si considera un’ anima eletta e superiore. Delle due l’ una !
Scusa ma a che cosa ti stai riferendo di preciso? In che senso la Madonna ha parlato da quanto tempo?
Sei a conoscenza delle apparizioni della Madonna a Civitavecchia e dei Suoi messaggi ?
La falsità si addice a casa S. Marta! Il buffone bianconiglio pensa di risolvere il problema, che ha radici ben profonde, con la letterina, così l’opinione pubblica possa plaudirlo con la sua passerella di parole. Ma gli sporchi gerarchi li ha per primi in casa, la lobby omosessuale fatta di eminenze ed eccellenze e relativi portaborse Monsignor…ine che si sbracciano fra loro per fare carriera. Si chiamano tra loro anche con epiteti femminili e a volte li si può riconoscere anche visibilmente. Dopo più di 5 anni di Pontificato (?) ci viene a dire che dobbiamo fare penitenza perché sembra che si sia scoperto un problema di pedofilia nel clero, quando sono già molti gli anni, da quando la questione è emersa e la famosa tolleranza zero non è stata mai davvero praticata. Anzi, si è impegnato molto a difendere i vescovi pedofili, e la questione Cilena docet. Chi di queste Eminenze ed Eccellenze sono stati ridotti allo stato laicale? A un’Eminenza di 88 anni viene tolta la berretta Cardinalizia, ma poi? Gli altri? E il suo cerchio magico? Come intende affrontare il problema? Cosa significa tolleranza zero? Il problema è che egli non sa di essere parte del problema! Per il fatto stesso di non volerlo affrontare e risolvere. E si andrà avanti ancora con nuovi casi che emergeranno e con nuovi che nel frattempo saranno perpetrati, finché non ci sarà una gerarchia al potere pulita, che riporti la morale Cattolica, ormai messa in disuso. Il bianconiglio vuole che si preghi e si faccia penitenza? Certo ooooo! Ma perché questo clero omoeretico faccia spazio a un clero che sappia vivere in castità e continenza!
….ma che elefante, per lui è solo un moscerino ! Oltre al male cronico alle gambe, aveva annunciato che dovrà essere operato agli occhi. Per cataratta. Ricordo bene ? Povero papa Francesco, quante grane, già le gambe ora, in più, la vista. Che anche lui stia andando un po’ in confusione ??
L’unica cosa che riesco a pensare e’ che preti, vescovi, cardinali non vengono sanzionati se non quando scoppia lo scandalo. Anzi non pochi fanno carriera, ma il regnante pontefice sanziona e pesantemente, ignora ripetutamente, irride costantemente coloro che invece vogliono coerentemente vivere il sacerdozio come vera sequela di Cristo (ogni riferimento ai Francescani dell’Immacolata e’ chiaramente voluto)
caro dottor tosatti, papa ciccio è stato eletto proprio da questo gruppo di cardinali, dalla lobby gay e dalla lobby di san gallo, non può criticarli, è il gruppo di potere che ha costretto alle dimissioni e che tiene prigioniero razzinger e che ha fatto avvelenare i due cardinali dei dubia. come con l’enel, chi tocca i fili muore. papa ciccio ora deve tener fede alle promesse che ha fatto per diventare papa
Dio misericordioso e giusto, noi digiuneremo e pregheremo perché la Chiesa cattolica apostolica romana torni a essere totalmente santa, ma Ti supplichiamo, prostrati, di recidere il cancro dell’omosessualità sacerdotale che la sta soffocando.
Sì parla di pedofilia di abusi o quant’altro negli ambienti ecclesiali quando in realta sono in ballo ragazzi e adolescenti inferiore ai 18 anni .anni .il papa ha detto in un suo intervento che chi abusa di questi ragazzi o ragazzini” sono malati e vanno curati”. Ma poi allora superati i 18 anni sono pratiche e atti di sessualità normale.? Mi sembra che ci sia una contraddizione o perlomeno un marcato strabismo.è sintomatico che non si accenni minimamente nei pronumciamenti ufficiali a parlare del problema del l’omosessualità sdoganatanegli ambienti clericale anche dal punto di vista teologico .come si fa a mettersi contro la lobby gay e lideologia gender intra ed extra chiesa . Un personaggio ecclesiastico invitato ad un incontro in cui si voleva difendere la famiglia contro l incalzante ideologia gender Ci disse :di essere prudenti su questo tema nella chiesa non tutti hanno la stessa idea e poi la chiesa ad essere contro nel novecento perse il movimento operaio e adesso non si può ripetere lo stesso errore a esserè contro le teorie gender e per un motivo o per un altro non partecipo a questo convegno . Purtroppo questa è la realtà attuale , c’è nella chiesa un vasto movimento pro gender che è venuto allo scoperto dopo decenni di lavorio nell’ombra favorito da questo stato di confusione dottrinale e come ha detto qualcuno su questo sito è stata aperta la botola ed è uscito quello che da anni covata sotto le ceneri altro che concilio! In te domine speravi non confundar in aeternum.
Un vero capolavoro! È come riuscire a scrivere un trattato sul mare senza mai nominare l’acqua.
Natale, mi è stato detto che il famoso scrittore Camilleri sia riuscito a scrivere un piccolo capolavoro poliziesco ( adesso non mi ricordo più il titolo del romanzo breve) in cui le pagine trasudavano la presenza costante della Mafia, ma senza poi MAI nominarla neanche una volta. Evidentemente ci sono persone dotate letterariamente, è un dono……
a Nicola B.
Leonardo Sciascia in Una storia semplice ha scritto un breve romanzo che trasuda di Mafia senza mai nominarla. E’ un delizioso capolavoro.
C’è poco da stupirsi : perché bergoglio non interviene contro vescovi e cardinali omosessuali anzi se ne circonda?L’omosessualità non viene nominata perché intendono sdoganarla. Ed hanno cambiato il catechismo a proposito della pena di morte proprio per poterlo cambiare anche per l’omosessualità.
È proprio così .Infatti una volta appurato statisticamente che l’80% degli abusi sessuali del clero basso e alto è causato non dalla pedofilia (adulto/bambino) ma dall’omosessualità (adulto/ragazzo , se Bergoglio non chiederà al card.De Kesel di ritrattare le sue eretiche dichiarazioni sugli ATTI omosessuali da non condannare ,se non impedirà il palcoscenico mediatico pronto a Dublino per James Martin e alke sue istanze pro LGBT allora la credibilità della sua lettera al popolo di Dio resterà pari allo zero.