FOLLIE ARGENTINE. IL “LITURGO DELLA PAMPA” PROIBISCE AI FEDELI DI COMUNICARSI IN GINOCCHIO.
15 Agosto 2018
Marco Tosatti
È mai possibile che un vescovo tenga un’omelia per sgridare dei fedeli cattolici che hanno preso l’abitudine di ricevere la comunione in ginocchio? Ebbene sì. Succede in Argentina, e in questa Chiesa disastrata e indotta alla confusione in tutti i campi le sorprese non mancano mai; e in generale, ahimè, sono brutte sorprese.
Siamo in una parrocchia di Santa Rosa, capitale della Pampa; la parrocchia è Nostra Signora della Medaglia Miracolosa. I parrocchiani dal momento stesso in cui la parrocchia – una creazione relativamente recente – fu fondata presero l’abitudine di inginocchiarsi per ricevere l’eucarestia.
Ora, l’Istruzione Inaestimabile donum del 3.4.1980, al n. 11 prevede che la comunione “può essere ricevuta dai fedeli sia in ginocchio che in piedi, secondo le norme stabilite dalla Conferenza Episcopale”. E sottolineava: “Quando i fedeli ricevono la comunione in ginocchio, non è loro richiesto alcun segno di riverenza verso il Ss.mo Sacramento, perché lo stesso atto di inginocchiarsi esprime adorazione. Quando invece la ricevono in piedi, accostandosi all’altare processionalmente, facciano un atto di riverenza prima di ricevere il sacramento”.
Quindi, secondo la Chiesa, i parrocchiani sono a posto. Ma non secondo il loro vescovo, mons. Raul Martin, che a differenza dei suoi predecessori, che non avevano visto nulla di male nel ricevere l’eucarestia in ginocchio. Mons. Martin è andato su tutte le furie. E ha ordinato ai suoi fedeli di smetterla, con questa abitudine, perché così facendo “rompevano l’unità con il popolo di Dio che è pellegrino nella Pampa”.
Come rileva il sito The Wanderer “l’unità è sufficientemente incrinata da un clero in cui si contano alcuni sacerdoti con inclinazioni e condotte sulle quali papa Francesco ci insegna a non giudicare, e non importa che ce ne siano altri che producano di tanto in tanto qualche rampollo. Sono sciocchezze, debolezze umane: quello che è inammissibile è che ci siano dei cristiani che pretendono di comunicarsi in ginocchio”.
Nel video potrete ascoltare – se capite lo spagnolo – la filippica che mons. Raul Martin pronuncia contro di loro, e come in realtà per cercare di avere ragione usi un solo argomento, e sbagliato. Dice infatti a un certo punto che la Sacrosantum Concilium afferma che il vescovo è “il sommo sacerdote del suo gregge”, e come tale, primo liturgista. Ma ciò non significa che sia il padrone assoluto della liturgia, e possa a suuo piacimento andare contro le norme e le regole generali espresse dalla Chiesa.
Ancora una volta, c’è qualcuno a Roma che voglia richiamare questi personaggi alla correttezza di comportamento e al rispetto delle leggi dovuto, in primo luogo, dai responsabili delle diocesi? O tutti hanno troppa paura per fiatare, tante volte il buon Martin fosse protetto da Qualcuno?
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Tag: argentina, comunione in ginocchio, santa rosa
Categoria: Generale
We have a priest in Edinburgh, Scotland, who insists that no one kneel to receive the risen Lord, his fatuous and incredibly arrogant reasoning is…………wait for it…..that Catholics, especially the elderly ( and those with mobility difficulties) will trip over and hurt themselves if someone “suddenly” kneels to receive Our Lord. You could not make it up.
He used to be Vicar General under the late Card. O’Brien.
What is it about clergy, especially those who have climbed the ladder within the hierarchy, that they spout such verbal diarrhoea. Just 5 mins walk from “his” church, the Cathedral has Mass every day, where all the faithful kneel. Discord amongst the clerical class? Or is it good old fashioned arrogance?
Le parole di Papa Benedetto XVI che annunciarono le sue dimissioni e la scelta, a scanso di equivoci per chi poi potesse supporre che si sia dimesso per le pressioni dovute, di rimanere comunque Papa, anche se emerito e perciò rinunciandosolo al governo della Chiesa, penso cia sufficiente per stabilire che Papa Francesco sia il Papa legittimamente in carica.
Se si siano mossi i “poteri forti” all’interno della Chiesa non lo so, ma credo che Papa Francesco non sia coinvolto. Semplicemente è un Papa che fa comodo ai modernisti perché appare evidente la sua simpatia, anche se non ancora appartenenza, alla Teologia della Liberazione, condannata dalla Chiesa.
Io penso che Papa Francesco sia in buona fede, ma mi pare che il manifestare quello che è il suo pensiero che pare scostarsi a volte dalla dottrina fin qui insegnata, stia favorendo della confusione all’interno della Chiesa.
El Pampèro … El Papèro … El Pàpero … El Papa Ero… oppure anche El Papa Coca… insomma, roba buona !
Per chi fosse interessato ad approfondire, in maniera seria e con tutti (dico tutti) i documenti utili citati o riportati, l’argomento sulle modalità di distribuzione della Comunione (in piedi, in ginocchio, sulla mano o in bocca) riporto il titolo di un interessante e chiaro testo di recente pubblicazione: 《La distribuzione della Comunione sulla mano》di don Federico Bortoli, con prefazione del Card. Robert Sarah, ed. Cantagalli.
Può essere utile anche come strumento da presentare a qualche sacerdote che, anche da noi, si comporta come il mons. della Pampa!
Ma se non si inginocchia papa Francesco davanti a Gesù Eucarestia!!!!
Il vescovo esegue gli ordini per poi trasmetterli ai suoi subalterni (meglio dire ai suoi fedeli cattolici)
Ma quando finirà la prepotenza di questi scandali!!!!
Ma chi sono questi uomini che si permettono di violentare i semplici fedeli?
Ma chi sono questi liberi pensatori, senza rispetto per ciò che hanno trovato, (costruito, formato, educato…), si permettono di guastare ciò che lo Spirito del Signore ha istruito per 2000 anni?
Ma molti di questi apostati mica ci hanno mai creduto alla presenza reale! Il buon Tosatti evoca una chiesa delle regole, dei documenti magisteriali, del diritto Canonico. Purtroppo, caro Tosatti e cari tutti, questa gente ha bandito le regole, i documenti del magistero li usano come fanno i testimoni di Geova della Bibbia e il Diritto non esiste più nella chiesa del caos. È la chiesa delle dittature personali, dove ogni vescovo decide come crede sull’esempio del dittatore Magnium. Vescovo massoni? Si! E oggi sono i burattinai di questa confusione ordita da Satana, che li ha infettati, e che marciano con lui, contro il “Signore e contro il suo Messia”.
Cerchiamo Cristo lontano da questi personaggi e diamo la nostra contro testimonianza. Cristo regni, con Maria!
Di che cosa ormai dovremmo meravigliarci ? .Ha ragione Pier Luigi ” il pesce puzza dalla testa “.
Bergoglio governa la ormai chiesa ex cattolica infischiandosene di prassi consolidate ( concistoro segreto per es.) , norme , regole, dottrina, catechismo , e così scendendo “per li rami ” troviamo la deregulation anche morale ovunque.
Ma sarebbe mai stato pensabile per es. prima di Bergoglio un ritiro mondiale di sacerdoti ad Ars predicato dal ragionier Enzo Bianchi?.
Sarebbe stato mai possibile che un vescovo come Victor Manuel Fernandez amico personale e teologo di riferimento di Bergoglio nonchè co-autore di A.L. si esprimesse riguardo al voto contro l’aborto in Argentina come neanche Pannella avrebbe potuto dire di meglio?
Ora avremo il forum delle famiglie e poi il sinodo dei giovani, non oso pensare ai messaggi che passeranno.Che Dio ci protegga dalla deregulation prossima ventura.
Eretico! O forse peggio,vuole evitare che si adori Cristo sotto le speci eucaristiche. I fedeli dovrebbero continuare a inginocchiarsi.
…….il mio commento è riferito -comunque con convinzione- a questo caso specifico ! Due soggetti e due menti, “altolocate” in Liturgia della parola oppure Liturgia eucaristica. Vedi il “Liturgo della Pampa” come le varie Adorazioni eucaristiche del Papa, pure a Fatima ! Ma ci vogliamo svegliare ???
Ma ci vogliamo ricordare, una volta per tutte, che l’ esempio più autorevole del fatto che inginocchiarsi è secondario -se non dannoso per il benessere delle proprie gambe- ci giunge da “santità di alcuni” il Papa ? Mi invento un proverbio in questo istante……mente argentina mente meschina !
L’unica cosa che posso consigliare a questi fedeli ed a chiunque sia in queste condizioni, allo stato delle cose a cui siamo arrivati, è di disertare il più possibile la Santa Messa in cattedrale e di andare solo da coloro che celebrano il rito tridentino, dove l’Ostia consacrata può essere assunta, con atto di adorazione, solo in ginocchio e sulla lingua, oltre ovviamente a non versare più un euro nelle tasche di costui. Chissà che ciò che non possono (o vogliono, in certi casi) vescovi e cardinali non possano farlo i fedeli.
Mi dispiace, ma ciò conferma che il proverbio secondo il quale il pesce puzza sempre a partire dalla testa vale anche per la Chiesa odierna.
Con il cattivo esempio dato dal papa affetto da artrosi eucaristica -giacché si inginocchia davanti a tutto e a tutti tranne che a Nostro Signore Gesù Cristo Presente nelle Specie del Pane e del Vino consacrate- ogni idea balzana in tema può avere cittadinanza.
Il vescovo si chiama Martin? Con un nome così può fare ciò che vuole 😂
Mi sembra che il cognome Martin sia un bel marchio per i prelati cattolici ! Da questo Vescovo Martin, già ausiliare di Buenos Aires, al gesuita Martin strenuo difensore degli LGBT, al Martin Lutero di indimenticabile memoria ! Insomma, un cognome, un destino ! E, intanto, i poveri fedeli di Santa Rosa …. L’unico commento possibile è: cose da pazzi !
In Francia esiste un proverbio al quale si adatta benissimo questa situazione : “no cé solo un asino che si chiama Martin”.
Papi e buoi…dei paesi tuoi. https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/