SCANDALO AL CORO DELLA SISTINA. L’AMMINISTRATORE FORSE RIFUGIATO IN AMERICA. MOLTE DOMANDE…
3 Luglio 2018
Marco Tosatti
Ha destato scalpore in Vaticano la notizia riportata dal Fatto Quotidiano su un grave scandalo finanziario che riguarderebbe la Cappella Musicale Pontificia detta Sistina. Si parla di gravi ammanchi monetari, firme false, gestione economica allegra. L’amministratore, Michelangelo Nardella, sarebbe scappato negli Stati Uniti (sempre secondo il Fatto Quotidiano).
Il giornale riferisce quanto segue: “Dal 2010, per volontà di Benedetto XVI, a dirigere il coro della Cappella Sistina è monsignor Palombella che, nel 2015, è stato riconfermato in questo incarico da Francesco”. Volontà di Benedetto XVI o del Cardinal Bertone? In effetti la “Curia profonda” ci dice un’altra realtà, quella del precedente direttore, Giuseppe Liberto che dirigeva il coro dal 1997 e che si era trovato improvvisamente appiedato (prima della scadenza del suo terzo quinquennio) e anzi invitato dal precedente segretario di stato a “cercarsi un altro coro” per far posto al confratello salesiano.
Certo destò anche sorpresa sapere che l’amministratore nominato dal nuovo direttore aveva occupato l’appartamento in cui aveva vissuto il Cardinale Domenico Bartolucci, direttore emerito della stessa Cappella Sistina. Coloro che hanno visitato quell’appartamento mi dicono trattarsi di locali molto ampi (il Fatto Quotidiano dice addirittura 400 metri quadrati) a due passi da Largo Argentina e Piazza Navona. E, sempre secondo il giornale, la moglie del Nardella si era fatta lo studio da psicologa nello stesso stabile, in un ex cappella. Come è stato possibile tutto questo? Chi ha favorito tutto questo? Di chi sono le responsabilità?
Si dice che vengono interrogati, oltre al presente direttore e ad altro personale amministrativo, anche i cantori adulti e i genitori dei bambini. Si attendono altri sviluppi a latere dell’inchiesta?
In effetti le perplessità ascoltate, già da tempo, sull’attuale situazione del coro pontificio sono molte. Si pensi a quanto successo solo recentemente riguardo l’organo digitale fatto arrivare dall’America che è andato a sostituire l’organo a canne, di cui abbiamo dato conto. Che dire poi della partecipazione del coro al MET di New York, con foto dei cantori vicino a rockstars vestite in modo dissacratorio con gli abiti ecclesiastici? E ora questo grave scandalo.
Per quello che so, i malumori erano e sono proprio tanti all’interno dell’istituzione. Attendiamo gli sviluppi.
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SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE
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Tag: bretone, cappella sistema, palombella, sardella
Categoria: Generale
«Si è sposato a Gran Canaria in Spagna con il suo compagno di sempre, ma ufficialmente è ancora prete e non ha chiesto di lasciare il ministero. È la storia di don Giuliano Costalunga, che dopo dieci anni ha realizzato il suo sogno d’amore: si è sposato con Paolo.
Don Giuliano Costalunga ufficialmente è ancora prete. La conferma arriva proprio dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti: “Sì, è ancora prete, non ha chiesto di lasciare il sacerdozio”.
Le nozze del prete con il suo compagno sono state celebrate in aprile alla Gran Canaria. Da sempre don Giuliano, giovane sacerdote dalle idee rivoluzionarie, considerato “troppo moderno” dai parrocchiani, si era fatto notare e aveva fatto discutere».
Matteo 8,32-34
32 Egli disse loro: “Andate! ”. Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 33 I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34 Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Coincidenze!
Una storia con tanti soldi in ballo e ci sono in mezzo dei prelati salesiani?
Ah che strano…
A proposito di Lberto, precedente Direttore della Cappella Sistina, disarcionato da Bertone per fare posto al suo pupillo Palombella, Papa Framcesco, del quale apprezzo la sua utonomia di giudizio, ce la fará a porsi qualche domanda e a darsi una risposta? Oppure qualcuno in Vaticano lo impedisce?
Aggiungiamoci anche il rev .Pompei (!)con la sua “povera” rom d’elezione piantata sulla porta della chiesa a mo’ di cariatide con la mano tesa. Il rev. Pompei ha “minacciato” la dannazione per chi aveva votato Salvini e per chi non offriva l’obolo al nuovo genere di perpetua.L’Inferno serve ancora? Stavolta i fedeli se la sono data a gambe ,indignati.Aggiungiamoci anche il Card. Montenegro che ha tuonato altrettanto contro chi non vedeva Gesù sui barconi in arrivo. Proprio Gesù ..mah, mi pare che, se voleva, Gesù “camminasse “sulle onde.. Però i nuovi migranti arrivano dotati di cuffiettte. Sono in grado di fotografarsi e filmarsi. Finalmente padre Sosa sarà felice del Nuovo Vangelo registrato !
Attenta che adesso arriva il prete-fantasma piddino e bergoglionico a lanciarti l’anatema per il peccato mortale di razzismo salviniano.
Molti malumori all’interno dell?Istituzione…per il malloppo ,immagino. Molti malumori anche all’esterno .Forse parlo solo per me ,”esterna”.La musica terrena che dovrebbe salire dai cuori e fondersi con i cori degli Angeli viene trascurata ,irrisa ,deformata.Resa irrilevante come tutto il resto in questa chiesa che diventa ogni giorno di più una tana di stolidi ladri prezzolati.
“Oggi sur maggna ce so’ stati un’ora…” scriveva, nel suo inimitabile miscuglio di sarcasmo anticlericale e ammirazione per i riti della Chiesa, G.G. Belli, nel sonetto “Er miserere de la Settimana Santa” (1836), a proposito del Coro della Sistina.
Qui viene il sospetto che qualcuno ci sia stato un po’ di più …
sono già stati allertati Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi ?
In cauda venenum!
Tutti i giorni ce n’è è una… se non fosse tragico sembrerebbe una estensione di una telenovela ! Comunque se questo signore ha trovato “rifugio” negli USA ora possono assegnare i locali a qualcuno che ne ha un bisogno urgente, che so, ad un po’ di immigrati clandestini, magari mussulmani, così il papa gli può lavare i piedi ogni volta che ne sente la necessità. Ne sarebbe così felice !
Se si potessero conoscere tutti i misteri Vaticani di ieri e di oggi, penso che inorridirebbe anche satana. Ci vorrebbe un altro Sisto V per fare un po’di pulizia! Quello di cui si dice che: ” non la faceva buona nemmeno a Cristo”.😊 Gli scandali e la zizzania parte dai vertici. Dice il saggio che: “il pesce quando puzza, puzza dalla testa”!🤗
ma come, questo non doveva essere il pontificato della legalità e della trasparenza che doveva mettere fine agli scandali dell’epoca razzinger? questi rubano e magnano come prima, ma adesso c’è la misericordia che copre tutto. comunque è di sicuro tutto vero, se anche andreonzo piegakukkiai su north korea insider l’ha pubblicato e parla di grossi ammanchi.
Bergoglio ha detto che vuole una chiesa povera “per i poveri”: ai tempi non l’avevamo capito ma adesso e’ chiaro che per gli amici suoi invece la chiesa la vuole grassa e ricchissima.
E poi ci si meraviglia di cui dice che qui sta crollando ogni cosa?!?
A margine faccio notare anche un’altra tristissima vicenda che sta balzando adesso agli “onori della cronaca”:
https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/cronaca/18_luglio_03/parroco-veronese-si-sposa-l-amico-vescovo-ancora-prete-91f8ecea-7e94-11e8-8a8a-e31d5ac565da.shtml?refresh_ce-cp
MALA TEMPORA CURRUNT!!!
Buttarlo fuori immediatamente con la rimozione da tutti gli incarichi, sospensione a divinis prima e riduzione allo stato laicale poi, ed intanto aprire un’indagine per la scomunica ferendae sententiae sua e del “compagno”. Basta con questi soggetti che possono fare ciò che vogliono restando impuniti a volte per anni. In ogni caso, la vera domanda è: i superiori nel seminario hanno vigilato e l’aspirante prete è riuscito a dissimulare sempre o, a causa della “crisi” (voluta e che procede anche dalla rivoluzione liturgica, almeno nelle conseguenze estreme) delle vocazioni, che prima è anzitutto una crisi di fede, hanno glissato su certe “inclinazioni oggettivamente disordinate” (e che, aggiungo io, gridano pure vendetta al cospetto di Dio)? Non sarebbe il caso di cominciare a fare qualche controllo presso quel seminario, giacché ci siamo?
se hai letto l’articolo avrai certamente visto che, invece di essere ordinato nella diocesi in cui aveva frequentato il seminario, cioè in Veneto, è andato a farsi ordinare nel Lazio, a Rieti, dove forse si facevano meno scrupoli.
“….farsi ordinare…” è giusto, è corretto. Ha preteso la soddisfazione di un “diritto ” a diventare prete? Alla faccia dei divieti vaticani a ordinare gli omosessuali! Trovi sempre un vescovo che se ne frega delle regole della chiesa. Oltre al don neo-civil- unito c’è da punire anche chi l’ha ordinati!
Mi sembra che gli omosessuali nella Chiesa ci siano, e ben conosciuti, e promossi alle più alte gerarchie, da molto tempo, molto prima del regnante papa e durante l’ attuale regno. Non si è voluto collegare omosessualità con pedofilia malgrado le evidenze, e al di là dei proclami ben pubblicizzati non è cambiato nulla. O meglio,la condizione di molti parroci, monsignori, suore, ecc. è emersa ed accettata, direi imposta ai parrocchiani con i loro catechismi “fuori dagli schemi”, come informa l’ articolo segnalato. E il Vescovo non ne sapeva nulla ? Ma per piacere…! E sarebbe interessante sapere quante menti di adolescenti abbia già “fecondato” con la buassa (visto che è nel Veneto !) omosessualista costui. Perché questo è il vero,urgente e non preso in considerazione, PROBLEMA: lo stupro psicologico e spirituale a danno dei catecumeni, maschi e femmine, che ci si ostina a non VOLER vedere.
Esattamente: oltre alla gravità del fatto in sé, c’è quella delle anime che sono state probabilmente traviate da costui e dalla gestione, da indagare, di tale seminario. Questi preti non sono schegge impazzite, ma sorgono da un retroterra corrotto e corrompono sempre di più, specialmente coloro che dovrebbero istruire nella Santa Dottrina (che non è quella radicale!).
Ho letto, infatti a maggior ragione bisognerebbe aprire un’indagine sul seminario di Rieti e su come viene governato: se si è trattato di un tragico errore, o se è un “pretificio” mal gestito.