RVC: GALANTINO ALL’APSA, IMPERO IMMOBILIARE VATICANO. ORA FINALMENTE POTRÀ OSPITARE GLI IMMIGRATI…
28 Giugno 2018
Marco Tosatti
A volte riappare: Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ci ha mandato un simpatico, frizzante commento su Nunzio Galantino, che il Pontefice regnante ha improvvisamente proiettato nel forziere più ricco, appetitoso ed esclusivo del Vaticano, e cioè l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).
Vediamo che cosa ne dice RVC, e poi ci sarà un commento-valutazione di Stilum Curiae su questa singolare operazione.
RVC a Tosatti: Galantino all’Apsa? Il Papa ha deciso forse che Galantino debba occuparsi di organizzare l’utilizzo di gran parte degli immobili inutilizzati APSA per affittarli a ONG, al fine di ospitare migranti e finalmente metterli a reddito? Accipicchia! Se ciò fosse sarebbe un colpo magistrale, un masterpiece come direbbe Galantino che dicono sia fluente nella lingua della Regina Elisabetta, oppure un chef-d’oeuvre, come direbbe sempre Galantino, che dicono fluente anche nella lingua di Macron. Da una parte realizzerebbe il progetto di meticciare la popolazione italiana, dall’altro quello di accrescere le entrate della Santa Sede mettendo a frutto gli immobili dell’Apsa. Magari affittandoli alla Comunità di Sant’Egidio. Avendo dimostrato le sue capacità quale segretario Cei, e avendo anche dimostrato come far crollare l’8per mille, ora dimostrerà che le scelte organizzative, per realizzare le riforme fatte da Papa Bergoglio, sono state, sono e saranno sempre quelle che servono meglio a indebolire la Santa Chiesa. In compenso il Presidente Cei Bassetti ha esultato per questa nomina; si sentiva forse messo in ombra nella competizione con il suo segretario nel progetto mirante a detto indebolimento della Chiesa. Il prossimo segretario Cei potrebbe esser quel tal mons. Dario Viganò esperto di rafforzamento di credibilità della figura del Pontefice( credibility enhancer, in inglese e améliorateur de crédibilité, in francese)?
Ecco cosa pensa Stilum Curiae.
Promoveatur ut amoveatur, la nomina di Galantino a uno dei posti più appetiti in Vaticano, l’organismo più ricco e potente? Forse sì. Galantino ha firmato uno dei periodi più disastrosi della Chiesa italiana, auto-condannatasi all’irrilevanza. Il Papa voleva un uomo suo al forziere vaticano, dopo aver messo – creando un ruolo che prima non esisteva – un vescovo argentino assai chiacchierato, che si è più o meno sentito costretto a lasciare diocesi e Paese.
Parlando dell’Apsa, durante una recente intervista alla Reuters il Papa sottolineava che “un problema che mi preoccupa tanto è che non c’è chiarezza negli immobili. Ci sono tanti immobili pervenuti per donazione o acquisto. Si deve andare avanti con chiarezza. Questo dipende dall’Apsa”. Bergoglio aveva anche annunciato la nomina dei nuovi vertici dell’organismo “alla fine del mese” aggiungendo: “Sto studiando i candidati con un atteggiamento più rinnovato, serve una persona nuova dopo tanti anni. Calcagno conosce bene il funzionamento, ma forse la mentalità deve essere rinnovata”.
Sulla politica come ricorda Francesco Grana la presenza di Galantino alla CEI oggi come oggi potrebbe essere giudicata eccessiva, e un ostacolo alla lenta virata della nave Chiesa verso il centro, dopo le ubriacature immigrazioniste degli anni passati. Non è un mistero che il presidente della Cei, Bassetti avvertiva la presenza di Galantino non esattamente come una benedizione. Con i rapporti con il governo citiamo Francesco Grana:
<Indimenticabili i suoi attacchi sulle politiche migratorie e i suoi scontri frontali con l’attuale ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Sull’immigrazione sentiamo affermazioni insulse di piazzisti da quattro soldi che parlano pur di prendere voti”, replicò l’allora numero 2 della Cei alle parole del leader leghista che aveva attaccato il Papa per aver definito “un atto di guerra respingere gli immigrati” e aveva accusato la Chiesa di “guadagnarci con i migranti”. Anche in quel caso Salvini non le mandò a dire: “Il signor Galantino, portavoce dei vescovi, pensa che gli italiani debbano accogliere tutti gli immigrati sempre e comunque e i leghisti che non la pensano come lui sono ‘fanfaroni da osteria’. Ma l’Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi amici cattolici, ma questo Galantino ha rotto le scatole?”>.
Ma di Galantino si ricordano le cene – mai smentite, a quanto ci risulta – con Monica Cirinnà, che hanno portato alla legge sulle Unioni Civili. E soprattutto la sua segreteria segna un momento di forte collateralismo con il Partito Democratico, un collateralismo che non si era più visto dai tempi della peggiore DC, e che ancora vive – mascherato – nei vescovi scelti a guida delle maggiori città italiane, come Milano, Roma e Bologna. Della gestione Galantino si ricorderà il silenzio della Chiesa su alcune leggi – divorzio breve. Unioni civili, DAT – che costituiscono altrettante ferite all’antropologia cristiana. E l’ostilità verso i laici che per questi valori si battono da anni, memori dell’insegnamento di Pastori veri e credibili.
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Tag: apra, Calcagno, cassetti, chiesa, dei, galantino
Categoria: Romana Vulneratus Curia
Dottor Tosatti,
In questo momento è molto più importante che tutti noi, suoi “lettori”, le facciamo sentire la nostra vicinanza piuttosto che dissertare sulla nomina di Galantino. A proposito: Galantino chi?
FRA GALANTINO E LA GESTIONE IMMOBILIARE
Egr. dr. Tosatti sono così felice della notizia (si fa per dire) per cui possiamo tranquillamente affermare secondo un noto proverbio che: tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.
Innanzitutto parto dalle motivazioni della scelta che, rispondendo al pensiero di papa Bergoglio, dopo tanti anni doveva cadere su “una persona nuova con un atteggiamento rinnovato”.
Certo non ho la pretesa che papa Bergoglio si soffermi su aspetti di dottrina aziendale a me più usuali per professione che esercito, ma avverto tutti i limiti del caso laddove non viene fatto il benché minimo accenno alla capacità di gestire una attività che richiederebbe, come nel caso concreto, qualche (sic!!) nozione di economia aziendale e soprattutto provata capacità manageriale (mi si perdoni il termine).
Il dubbio mi assale proprio perché non manca un piccolo (mica tanto) precedente ed è quello che è successo con lo IOR la dove forse per avere una “persona nuova con una mentalità rinnovata” se non vado errato papa Bergoglio ha messo alla porta l’allora presidente della banca prof. Ettore Tedeschi che di capacità specifica in materia ne aveva da vendere ma forse non era persona con quella mentalità rinnovata disposta a gestire l’istituto come la bocciofila della parrocchia magari per tappare buchi a destra ed a manca.
Detto questo mi sorge ancor più il dubbio che mons. Galantino possa essere divenuto “l’uomo per tutte le stagioni” a meno che il “promoveatur ut amoveatur” non sia dovuto magari al fatto che il suddetto monsignore dopo aver tuonato contro Salvini, vista la piega presa con l’elezione a Ministro degli Interni della Repubblica Italiana, magari grazie anche alle reprimende del monsignore, la diplomazia vaticana abbia ritenuto più opportuno suggerire più convenientemente lo spostamento ad altro incarico per ovvie ragioni che potrebbero essere facilmente intuibili.
Da ultimo vengo all’aspetto della gestione immobiliare. Ne parlo perché come laico, nel mio piccolo, ho avuto modo di intrattenere rapporti con la Curia di …… (non cito per ovvie ragioni di riservatezza) seguendo sotto il profilo professionale una serie di aspetti legati alla gestione di patrimoni immobiliari di alcune parrocchie e da questo ho capito che volere o volare ci sono situazioni che chiamano in causa anche rapporti con la rappresentanza politica del paese; non ultimo l’aspetto della gestione ed anche qui, volere o volare ci sono situazioni che richiedono una “capacità di discernimento” per non mescolare in modo sbagliato il letame del demonio e cioè il denaro con tutto il relativo corollario.
Ora, e sempre dalla mia esperienza ho capito che i pastori sono si pastori di anime, almeno quelli che alle anime si dedicano, ma forse meno amministratori. Ci sono anche le eccezioni (non mi riferisco a Marcincus, che mi pare essere stato un “noto personaggio” di spicco e di riferimento per un modus operandi alquanto disinvolto nella gestione del denaro e nella gestione dei rapporti interpersonali) ma sono rare.
Detto questo vorrei fare una domanda a mons. Galantino: si ritiene lei in grado di ricoprire il mandato a lei affidato con competenza, capacità, saggezza, sapendo fare distinzione tra le colombe ed i corvi rapaci con i quali avrà certamente da fare nel suo ruolo, atteso che di corvi rapaci in Vaticano pare che ne girino più di quelli che si possa pensare ? Auguri e buon lavoro! sperando però che anche lei, come noi poveri laici, rinnoviamo il nostro atteggiamento alla luce del vero Vangelo, non quello del registratore, ma quello insegnatoci da Gesù Cristo e tramandatoci nel tempo dai pastori della Chiesa che hanno preceduto gli attuali.
L’argomento è molto delicato, non c’è una soluzione al momento che possa accontentare tutti, credo nel mio piccolo che bisognerebbe mettere da parte i proclami ed interessi di parte, cosa impossibile e allora cosa fare? ACCOGLIENZA, si ACCOGLIENZA, ma quella vera che consiste nel dare dignità all’uomo. Dio scaccia Adamo dal paradiso ma gli da la dignità del lavoro. Ora vengo al dunque, tutti debbono fare un piccolo ma enorme sforzo:
Gli emigranti debbono difendere la loro terra e pretendere che gli aiuti economici arrivano a loro.
Gli stati incominciano a capire che questi territori vanno divisi per etnia, come nella ex unione sovietica.
La chiesa pratichi un Vangelo di concretezza aiutando anche economicamente questi popoli che sono nella sofferenza. Con tutto il rispetto per il volontariato, ma gli aiuti debbono andare direttamente ai popoli sofferenti. Dice bene il santo padre: chi sono io per giudicare. Ebbene chi sono io per imporre la mia cultura e la mia società?
Non so se ho reso il pensiero, a Napoli si dice: l’occhio del padrone ingrassa il cavallo. In conclusione aiutiamo questi ultimi a realizzarsi come nazioni con le loro tradizioni e cultura, non dobbiamo aver paura di affrontare nuovi mercati economici come la Cina.
dott. Tosatti,
sentite condoglianze a lei ed a tutta la sua famiglia.
Resta il dolore ma vi sia di conforto il pensiero che sua sorella gode ora dell’abbraccio di Cristo Signore, in cui tutti noi speriamo.
Con amicizia, Enrico
Questo è il conforto e la speranza. Grazie per le sue parole.
Condoglianze vivissime,
requiescat in pace et in luce Christi,
Rosa R.
Grazie Rosa. Di cuore.
Caro dottor Tosatti, mi unisco alle condoglianze per la morte della Sua carissima sorella. Quando un nostro famigliare ci lascia, porta con sé un po’ delle nostre radici, insieme a quel rapporto personale insostituibile.
È così, cara Margherita. Grazie per la sua vicinanza.
Dott. Tosatti, condoglianze per la perdita della sorella!
Letto così per caso………..
Grazie Mario. In effetti RVC è stato fin troppo premuroso. Grazie di cuore.
Chiedo scusa ma non avevo compreso. Nel ringraziarla per tutto il lavoro che svolge, le faccio le mie più sentite condoglianze.
Massimiliano.
Grazie Massimiliano. Sono grato del pensiero e del ricordo.
Sull’APSA, a parte che sperare che la nuova gestione possa essere limpida (gravissimo il fatto che ancora non lo sia, e poi certi Vescovi parlano solo dei politici!), non voglio fare il pauperista.
Faccio notare però che da ciò che ho saputo le donazioni di immobili fatte alla Chiesa sono molte: perché parlare solo di affitti? Perché non REGALARE (o dare in comodato d’uso gratuto per 99 anni) una parte di tale patrimonio alle FAMIGLIE povere?
Sarebbe vera carità, che non mira a perpetuare lo stato di soggezione che i poveri hanno verso i loro benefattori, ma che li libera. I teologi della liberazione almeno su questo dovrebbero essere d’accordo.
donazioni ? molte donazioni ? Mio marito aveva una zia paterna, che con infiniti sacrifici suoi e di suo marito era riuscita ad acquistare una casa in quel di Roma. Non lontana dal Vaticano. Non avevano figli e nessuno dei pur numerosi nipoti abitava in quel di Roma. Nessuno dei numerosi nipoti, tranne forse uno emigrato all’estero, ma in posizione ottima, era ricco. Facendo notare alla coppia di vecchietti che l’eredità della casa sarebbe stata poca cosa per la truppa dei nipoti, il parroco fece in modo di far lasciare l’appartamento alla parrocchia. Quando, in un barlume di lucidità arrivò a capire che i nipoti ricchi non erano propose a mezza voce, di rinunciare a quanto aveva ottenuto… ma oramai i nipoti erano rassegnati.
@Astore da Cerquapalmata,
riprendo tuo scritto “Faccio notare però che da ciò che ho saputo le donazioni di immobili fatte alla Chiesa sono molte: perché parlare solo di affitti? Perché non REGALARE (o dare in comodato d’uso gratuito per 99 anni) una parte di tale patrimonio alle FAMIGLIE povere?
Sei proprio sicuro che vadano poi a famiglie povere? In affitto o comodato che sia?
Penso invece che finiranno agli amici ed amiche del prelato di turno.
Le parole di RVC mi sembrano livorose, preferisco “ispirarmi” al pensiero equilibrato di Stilum Curiae.
Secondo me Salvini non strumentalizza i migranti per dei voti: semplicemente manifesta secondo il suo pensiero vero, non quello nascosto. E’ ovvio che chi la pensa come lui lo vota e chi non la pensa come lui NON lo vota.
Le cose sono 2: o Galantino accusa Salvini (ma non gli altri) perché fa politica, o, se non fa politica, si deve supporre che per lui TUTTI i politici fanno calcoli (perché solo Salvini?), e allora ci propone un’ideale di pessimismo cosmico. Altro che ideale cristiano!
Ma se così fosse, cosa impedirebbe di pensare che anche lui, Galantino, fa i suoi calcoli prima di parlare?
Ricordo che Galantino fu quello che in una catechesi disse che SODOMA fu salvata! Potrei chiedermi, che interesse ha avuto ad averlo detto? Che anche lui abbia delle tendenze omosessuali?
Probabilmente no, ma se dovessi ragionare come lui…
Personale a Marco Tosatti.
Con colpevole ritardo mi unisco al Suo dolore nella vicinanza della preghiera.
Natale
Grazie Natale. Soprattutto grazie per la preghiera.
Innanzitutto una virtuale partecipazione al suo lutto. Ma per noi cristiani è fondamentale la speranza nell’aldilà e nella resurrezione. Con i nostri cari non è un addio, ma un arrivederci.
Alcuni dei nemici della fede che occupano le poltrone RAI non hanno questa speranza nell’aldilà. Lo affermava uno di costoro presentando l’ultimo libro di Nuzzi PECCATO ORIGINALE. Ma le presentazioni televisive sono preziose per la vendita dei libri e mi sono ritrovato ad acquistare il libro di Nuzzi in un mercato dell’usato per la cifra di Ben 4 euro. Successivamente, per accertarmi di non aver fatto un incauto acquisto (mi è capitato almeno un paio di volte) sono andato a verificare se avevo tutti e quattro i libri di Nuzzi antivaticani. Li ho messi in fila e li ho sfogliati. In uno di questi (non chiedetemi quale) ho rinvenuto la notizia che Calcagno, attualmente addetto all’APSA, nonostante le diffidenze iniziali, avesse successivamente acquistato la fiducia del papa e che, addirittura godesse del privilegio di pranzare con lui almeno una sera ogni settimana, cena durante la quale il Calcagno avrebbe potuto mettere al corrente il Bergoglio dei problemi relativi all’APSA stessa. E’ evidente che Bergoglio ha capito che, nonostante l’onestà adamantina di Calcagno, forse il suo uomo era più un buon contabile che non un immobiliarista spregiudicato.E così ha preso la decisione di cui sopra. Noi, vaticanisti di complemento staremo qui a vigilare, se ovviamente la censura prevista per la rete ce lo permetterà.
Egr.Tosatti,
per quel che può servire : il tempo non passa, ti viene incontro, sempre più vicino e ti porta nella luce dell’infinito. E’ solo questione di fedele pazienza.
G. Vigni
È così, anche se ogni separazione, per quanto temporanea, è dolorosa. Grazie per le sue parole.
Gentile Tosatti ,posso solo dirle il mio dispiacere per la dolorosa perdita da Lei subita.
P:S: invito tutti a prender conoscenza di ” Tutte le vostre maledette colpe “,Valerio Malvezzi, economista fa il discorso del secolo. youtube byoblu .23 minuti da non perdere ! Etica (vera) e sopravvivenza- faccende che sfuggono ai vari Galantino-
A proposito di ospitare immigrati in immobili vaticani e non vaticani. Leggo sempre i post dei lettori relativi agli articoli su il Giornale versione online. Una volta lessi (a proposito di affittare immobili ad extracomunitari in questo caso di ALTO RANGO) il racconto di un lettore che riportava l’esperienza di un suo amico che aveva affittato una sua lussuosissima villa fuori Roma ad una delegazione africana che serviva diplomatici africani. Si dà per scontato quindi che anche la delegazione sia all’altezza dei diplomatici quanto ad etichetta , civiltà ed educazione. Ebbene una volta terminato il contratto di affitto ed andata via la delegazione africana, il proprietario della villa è andato a verificare le condizioni della villa. Ha trovati il lussuosissimo parquet di legno pregiatissimo BRUCIATO in numerosi punti. Questo perché quegli africani ( che ripeto servivano i diplomatici e quindi anche loro stessi dovevano essere di ALTO rango ed etichetta) come d’uso nel loro paese africano, bruciavano la carne al fuoco per terra ……… Capito ? Ora se tanto mi dà tanto con una delegazione di supporto a diplomatici, figuriamoci con il popolino comune che succede…..già tantissimi anni fa leggevo su il Messaggero di Sant’Antonio la difesa di ufficio di una organizzazione pro ” migranti ” che difendeva i medesimi in quanto una volta andati via dagli appartamenti in affitto che la Ong procurava loro, questi venivano trovati distrutti……” È il loro modo di vivere ” era la difesa di ufficio della Ong. …..Non potrò mai piu’ dimenticare questi due articoli ….sono la fotografia della loro civiltà. Questo per non parlare degli stupri delle risorse Boldriniane nelle famiglie accoglienti dell’Europa del nord che cristianamente ed incautamente ospitano i poveri ” profughi”. Notizie date ovviamente da il Giornale e non dalle testate politicamente corrette che appoggiano l’invasione….
Sarebbe cosa giusta utilizzare.i.beni.immobiliari del.Vaticano a fini umanitari.In fondo meglio poterne usufruire che tenerli inutilizxati. Sembra ovvio, ma potrebne rivelarsi una
soluzione.
io.non.ho. scritto altro commento.saluti vivissimi
HILDE CATALANO. GONZAGA PONTI.
Non dimentichiamo che Galantino disse anche che lo scisma di Lutero fu un “evento dello Spirito Santo”…
Galantino incarna il perfetto prete trafficone, ambizioso e assetato di potere. Attento solo a capire dove tira il vento che in questi anni ha tirato sugli immigrati. Pronto a svendere il Vangelo per i propri interessi (vuoi mettere una bella cena con la Cirinnà? ). Preti così sono sepolcri imbiancati, estremamente dannosi per la Chiesa.
Per quanto riguarda le collusioni con il Partito Democratico, voglio evidenziare l’imbarazzante benedizione che ha fatto il Vescovo Delpini alla “cena multietnica” organizzata dal sindaco di Milano Sala per far propaganda elettorale tra gli immigrati. Una benedizione della “mensa” dove Delpini non ha avuto il coraggio di nominare Gesù Cristo una sola volta. La dice lunga sul nostro episcopato scelto da Papa Francesco…
Il pensiero único vuole che la Chiesa non parli di peccato e di salveza e non disturbi sulle questioni di sexualitá e procreazione e si óccupi solo di ecología, póveri e migrazioni. Una ONG, la ONG della Misericorditis. Francesco e Galantino obediscono volentieri per ricévere gli applausi dei potenti. Non é una Chiesa póvera, ma ¡ póvera Chiesa !
No. Si occupa anche di teologia del nuoto. Leggete qui:
https://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/june/documents/papa-francesco_20180628_federazioneitaliana-nuoto.html
nel linguaggio della neo-teologia il nuoto, nelle sue varie forme, fino al nuoto sincronizzato, è diventato la metafora di quella che era l’ascesi di un tempo… e proprio il nuoto sincronizzato è la raffigurazione di un coro polifonico, per una Missa Solemnis..
Amico Tosatti, buongiorno. Anzitutto mi associo al gruppo numeroso di persone che hanno espresso la loro partecipazione fraterna al recente lutto che l’ha colpita.
Per quanto attiene all’argomento di oggi, dopo le dotte lezioni di economia, di diritto e di antropologia generazionale che mi sono state impartite ieri da un lettore del suo blog, mi astengo dall’esprimere opinioni. Tanto non contano nulla. Largo alle nuove generazioni, che sanno tutto e hanno in tasca tutti i segreti di un mondo migliore e più giusto. Ad meliora.
Grazie Deutero, mi fa piacere il suo ricordo. E grazie per la sua amicizia.
Chiedo scusa, che cosa è successo al dott. Tosatti?
In ogni caso, non è vero che il calo dell’8×1000 non li impensierisce: si tratta pur sempre di parecchi soldi, che ora non potranno più essere usati per edificare eco-mostri di pessimo gusto, “restauri” che assomigliano ad atti di vandalismo (vedasi mons. Paglia e il Duomo di Terni) o per promuovere iniziative come “Liberi di partire, liberi di restare”. Mettiamola così: togliere mons. Galantino da dov’era da una parte è una mossa (relativamente, considerando i danni economici che ora può muovere direttamente alla Curia romana) intelligente, considerata il costante aumento dell’insofferenza dei fedeli verso una CEI che difficilmente si può sostenere che faccia il proprio dovere, nell’ottica di un’inversione di tendenza o quantomeno una stabilizzazione del tracollo dell’8×1000, dall’altro indica che il Pontefice ha meno uomini fidati di quanto sembri e di quanto propongono i media, se è costretto a fare affidamento su detto monsignore.
Ho letto adesso; chiedo scusa. Sentite condoglianze anche da parte mia, dott. Tosatti.
Grazie Eques. Ne sono grato.
e se galantino fosse proprio il più indicato per far funzionare le proprietà vaticane ? se avesse un cugino o un nipote che di lavoro facesse proprio l’amministratore condominiale ? e che fosse cacciato con ignominia da alcuni degli immobili amministrati ?
Ovviamente trattasi solo di fantascienza, ovvero di ipotesi non dimostrate.
Pensateci, amici, un amministratore abituato a fare lavori che durano all’infinito, a mettere pezze a impianti che dovrebbero essere rifatti perchè fuori legge, facendo pagare al condominio in lavoretti mai finiti cifre superiori a quanto sarebbe costato l’impianto nuovo, non è forse l’ideale per rubare a man salva dalle casse dell’APSA ?
Sinceramente, dottor Tosatti , le mie più vive condoglianze, seriamente stavolta.
Mons. Galantino, chi? Ospiterebbe gli immigrati in Vaticano, o negli immobili di sua proprietà? Quello che non più tardi di una settimana fa si è espresso nei termini delle dichiarazioni al link seguente?
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/migranti_governo_cei_galantino_papa_francesco-3808867.html
Con senso di cristiana partecipazione alla sua sofferenza, dott. Tosatti.
Che la chiesa e le sue organizzazioni guadagnino con gli immigrati è ovvio.Vedo che il dovere che ogni cristiano dovrebbe avere di accogliere in casa sua non vale per le case dei monsignori e neppure per gli immobili. La solita solfa dei “rivoluzionari “di fare le barricate con i mobili degli altri.Quando il governo passerà alla fase espulsioni,i poveri monsignori vedranno sparire anche questa furbata. Se poi passerà la proposta dei centri chiusi,questa furbata avrà vita breve.
Mons. Galantino per me incarna il volto in Italia di questa “ nuova” chiesa della misericordia inaugurata dal pontificato di Bergoglio. Soprattutto ne incarna l’ ipocrisia, l’ armiamoci e partite, la mediocrita’ culturale e spirituale, il falso moralismo sempre a “ tuonare” e a puntare il dito contro e mai, dicasi mai, ad offrire invece proposte chiare e alternative, che evidentemente non e’ in grado di formulare per ignoranza ed incompetenza.
Adesso che Galantino ha in mano l’ APSA cioe’ il patrimonio immobiliare della Chiesa, vedremo se sapra’ mettere in pratica le proprie teorie radical-immigrazionistiche o continuera’ ’ ’ a pretendere con roboanti proclami che lo Stato, i cittadini italiani ( e solo loro ) ospitino a proprie spese centinaia di migliaia di migranti economici , facendoli sentire in colpa tali cittadini italiani , e non cristiani se non lo fanno. Ora si vedra’ ( ma si e’ gia’ visto) se questi palloni gonfiati sono solo chiacchiere e distintivo.
Galantino non e’ neppure radical chic come Mons. Ravasi , perche’ ’ ’ Chic non e’,non e’neppure gauche caviar, non e’ neppure un colto modernista come il card. Martini, perche’ colto non e’ , basti pensare che dichiaro’ che Sodoma e Gomorra non vennero distrutte , e’ invece definibile come clerical-opportunista, o furbetto della talare, categoria sempre esistita , oggi riciclatisi un pauperisti e terzomondisti per piacere al pontefice regnante.
Sarà meglio rimanere fedeli agli insegnamenti dei pastori fedeli, veri e credibili. E rimanere lontani, anche se vigili, da questi lupi in veste di lupo… non si travestono nemmeno più !
Non si travestono…alcuni lo farebbero………
La scelta di Galantino all’ APSA conferma la ben nota sagacia di Bergoglio nello scegliersi i collaboratori; sempre quello meno adatto.
Ora Galantino potra fare disastri anche lì.
Piuttosto, gli uomini di cui Bergoglio si fida devono essere ben pochi, se li deve spostare da un incarico all’ altro.
Sospetto fortemente che i pastori che stanno zitti -o quasi- su certe leggi e su certi argomenti siano spiritualmente morti.
Galantino e’ quello che un giorno si’ e l’altro pure predica che l’Italia si deve fare carico di tutti i clandestini africani che sbarcano da noi e meticciarsi con questa gente, dandogli casa, denaro, lavoro, cibo gratis e quant’altro, lui pero’ ha espressamente dichiarato che non muoverebbe un dito per ospitarne neanche uno, da vero italiota di lungo corso, un maestro dell’armiamoci e partite in salsa clerical-progressista. Un vero prete (anzi, prete-fantasma, come ne conosciamo anche qui sopra) bergoglionide: https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/migranti_governo_cei_galantino_papa_francesco-3808867.html
Si impegnano proprio tanto per distruggere la chiesa e la società
Perciò il prevedibile calo dell’8×1000 non li fermerà