PEZZO GROSSO E IL GOVERNO. L’ITALIA È COME ALFIE: QUALCUNO HA DECISO CHE DEVE MORIRE.
7 Maggio 2018
Marco Tosatti
Era un po’ di tempo che non avevamo notizie di Pezzo Grosso. Oggi ci ha inviato una riflessione che condividiamo in pieno. Stilum Curiae non avrebbe saputo scriverla meglio. Da tempo abbiamo la sensazione di vivere – mutatis mutandis – in una situazione pre-risorgimentale, con alcune grandi nazioni (loro sì, che sono ancora nazioni, con tanti saluti all’Europa) che dicono parlano e fanno per considerarci come terra non più di conquista, ma di gestione. E, come un tempo, siamo stati venduti e traditi. dai politici, dalla cultura, dall’informazione, dalla scuola. Ai miei figli a scuola non ho mai sentito parlare dell’Italia, se non da qualche professore appassionato di calcio; altri invece, sempre trattando di pallone, parlavano della Roma o della Juventus…e infatti le penne brillanti (per contratto) del regime oggi proprio questo si affannano a ripetere: che l’Italia non esiste. E ne vediamo le conseguenze ogni giorno. Che Dio abbia pietà di questo povero Paese, e dei suoi citrulli abitatori. Tanto intelligenti, di fama, e così bravi nel farsi abbindolare…
“Caro Tosatti, vorrei fare una considerazione sulla formazione del nuovo Governo, sui tentativi del quale, anche oggi sui giornali siamo costretti a leggere “fantasie, intuiti e miracoli”, che sorprendono ormai solamente quando leggiamo qualcosa di logico, realizzabile e opportuno; perciò mai. Ciò di cui sembra non volersi tenere conto è che il nostro paese, rebus sic stantibus, non ha, non sa o non può esercitare più alcuna sovranità e pertanto il voto, ed il risultato del voto democraticamente espresso, non conta più nulla, è solo una illusione gestita in modo teatrale per evitare “autoritarismi” che verrebbero richiesti dalla “piazza”, se lo scoprisse. Pertanto o governa un premier indicato da Bruxelles; o governa un premier che ha trattato e ricevuto un consenso da Bruxelles; o detto premier governa facendo quello che Bruxelles si aspetta che faccia. Oppure non governerà affatto; scommettiamo? (A meno che non sappia cambiare le regole del gioco… ma quante persone saprebbero farlo?). La nostra situazione è paradossale, ma non riesco a comprendere se i candidati al governo del paese hanno chiaro cosa sia successo negli ultimi 20 anni, sia in materia economica che nella politica. L’Italia in Europa, a queste condizioni, è come il piccolo Alfie Evans (che lei Tosatti ha così bene difeso). Non potrà sopravvivere, è stato deciso “darwinisticamente”. Anche se esistessero (come esistono) soluzioni evidenti e reali, queste saranno negate e non si permetterà neppure che vengano messe alla prova. L’Italia deve morire, per far vivere altre nazioni. Purtroppo maturo sempre più la cognizione che il nostro paese è stato tradito. Come i fumi di satana sono stati scoperti in Vaticano (da un Papa) e non essendo state risolte le cause, oggi l’incendio non è più controllabile, così i fumi del tradimento e della incapacità continuano a trionfare nel nostro paese da tempo, e si apprestano a produrre anch’essi una catastrofe”.
Pezzo Grosso
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Tag: alfie, di maio, gentili, governo, italia, mattarella, pezzo grosso, salvini
Categoria: Pezzo Grosso
d’accordissimo con Pezzo Grosso.
Da un paio di decenni che l’Italia è malata, ed ora è terribilmente peggiorata. Ha gravi “masse tumorali” difficili da estirpare. E’ schiacciata dall’euro che le ha tolto sovranità, è oppressa dall’UE restando così senza “radici” e senza identità, è irretita da una globalizzazione che l’ha resa inerte e rimbambita. L’Italia era una bella “donna” per questo invidiata e minacciata. Pensavamo le avessero solo tolto il Vaticano e la Chiesa cattolica reso ormai un Sepolcro imbiancato, invece le hanno tolto anche i magnifici alberi secolari di olivi,creature misteriose e superbe, i vigneti, alberi di frutta ormai piovuta dal cielo plumbeo dell’UE. Or ala minaccia è divenuta sentenza di MORTE.
Gli ILLUMINATI hanno ormai sentenziato e deciso.
Ma…quando la MALATTIA è GRAVE occorre solo amputare, tagliare …E se tagliassimo i fili con CRUDELIA(l’UE)?
Salve, visto che non ho trovato un contatto cui scrivere, scrivo qui: la nuova veste del sito complica la lettura.
Prima di tutto il carattere degli articoli è troppo piccolo, e bisognerebbe utilizzare un carattere “con grazie”. e’ veramente fastidioso leggere gli articoli scritti così.
Poi è meglio un semplice elenco degli articoli, senza troppi scorrimenti e sezioni separate (vedi rettangolo in alto). grazie del lavoro che fa
@ MICHELE
mi associo ,anche se S.Gerolamo incita alla Pazienza.
A ME GLI ARTICOLI ELENCATI A LATO IN CARATTERI PICCOLI CHE BALLANO FANNO VENIRE IL MAL DI MARE
https://keynesblog.com/2013/04/23/quando-napolitano-era-contro-leuro/
A proposito di entrata nel sistema Euro, qualcuno forse si è dimenticato che….
L’analogia può andare oltre, Sig. Pezzo Grosso. La lotta ideologica che sta devastando la Chiesa è la medesima che, da decenni, sta facendo morire questo sventurato paese. Non quella chiara e inequivocabile di una volta ma questa, strisciante e subdola, nascosta e “anonima”. “… Di fronte a tanta vergogna un solo rimedio penso ci possa essere, che i capaci e gli onesti scendano alla tutela dello Stato….” (Cicerone, Processo contro Verre). Ma i capaci e gli onesti, che pure ci sono, sono costretti, loro malgrado, ad un anonimato imposto da chi, incapace e immeritevole, senza rischiare nulla, anzi, auto deresponsabilizzandosi, si prende la scena per vanagloria, nella millanteria più licenziosa, solo con l’unico scopo di farsi una montagna di “cavoli” propri. Sono personaggi noti, è vero, ma inutili anzi, nocivi, devastanti. Lei invece, Sig. Pezzo Grosso, è un anonimo volontario, pertanto non giustificato, anche perché non rischia “niente” di quello che conta veramente agli occhi di Dio. Quello che lei scrive conta zero, mille anonimi contano zero perché in democrazia si contano i SI, SI, NO, NO… nominativi.
Claudio Gazzoli – Monterubbiano
Tosatti mi permetta un OT un omaggio di Scarpe Grosse al defunto Ermanno Olmi.
I vecchi lo chiamavano “spirito di osservazione”.
Lo spirito di osservazione non è una cosa che si eredita. E’ una cosa che cresce con l’esercizio.
Quando la gente, un po’ per motivi economici, un po’ per pregiudizio non amava andare a scuola, sviluppava questa facoltà: osservava la natura, di cui l’uomo è parte molto ingombrante (non integrante), e dalle osservazioni sue, dei nonni, dei genitori, dei fratelli, dei parenti e degli amici traeva insegnamenti, che poi si tramandavano di padre in figlio, sui comportamenti più adatti a risolvere problemi, superare difficoltà, evitare pericoli, trarre profitto, senza far male a nessuno, da determinate situazioni. Tutto questo portava la gente ad usare sempre la “prudenza” e il “buon senso”.
Tutte cose oggi in gran parte scomparse e sostituite dalla “cultura” che spesso le persone credono di avere ma non hanno, ed è una gran balla raccontata prima di tutto a se stessi.
E’ che – in teoria – dovremmo esser molto vicini a un colpo di Stato .
Impossibile sotto la “sorveglianza” di Bruxelles.
I morti -letteralmente- di fame sono i vecchi. I giovani vengono
inviati all’estero.
Dici che per i nati prima del 1948 è giunta l’ora di farsi prendere le misure dal falegname?
Faccio corna? Tocco legno?
Io preferisco legno di abete di Slavonia senza nodi.
@Adriana
Il colpo di stato è già stato fatto. Silenziosamente, senza armi. L’Italia ha perso (o svenduto) la sua sovranità di stato da anni. A colpi di “ce lo chiede l’Europa”. Acriticamente e supinamente approvati.
Io intendevo riferirmi a un colpo di stato “contro” quello da te descritto e attuato nel silenzio dei massmedia. Allo stesso modo ,mi riferivo ai vecchi poveri e impoveriti dall’Europa , non agli “adulti”
con il privilegio economico di poter scegliere il letto di rovere di slavonia. ( la camera da giovani sposi dei miei nonni era in rovere di slavonia :molto carina e allegra).” Adulti ” ,caro Tosatti : non “Cristiani Adulti “o -adulterati -.
@Adriana.
Grazie. Chiarito l’equivoco. Sulla questione allora le nostre idee sono simili.
Cordiali saluti.
Non sarebbe un colpo di Stato cacciare gli usurpatori, ma ritornare allo Stato di diritto
Mattarella non può continuare all’infinito a fare giri di consultazioni.
Potrà sembrare un discorso antidemocratico, ma in certe situazioni, anche in democrazia, una persona veramente “autorevole” deve avere la forza di pestare il pugno sul tavolo e dire: -Adesso basta. Decido io, si fa così e non si discute nemmeno-.
Altrimenti non ne verremo più fuori.
Autorevole Mattarella? Sicuro? Non è stato votato per la sua autorevolezza.
Uno che non vuole dare e non darà mai l’incarico a Salvini perché da Bruxelles è arrivato il diktact: no a governi populisti sovranisti antieuripeisti ed antiimmigrati. In barba alla democrazia.
Tornando allo scritto di Pezzo Grosso, si qualcuno ha deciso che l’Italia deve morire. La Germania è stata 6 mesi senza governo, ma non è stato un problema per l’UE. La spagna ha votato 2 volte in 6 mesi ed ha un governo di minoranza ma no. è stato un problema per l’UE. Il Belgio ha impiegato 1 anno e mezzo per avere un governo, fiamminghi e valloni sono quasi alle mani e vogliono la secessione, e l’immigrazione islamica incontrollata nel Belgio ha diffuso il terrorismo in Europa, ma non è un problema per l’UE. Il problema è l’Italia, ossia il pericolo che vada al governo qualcuno che non prende ordini dall’ agenda di Bruxelles e di Francoforte.
Occorrono quindi servi fidati, come Gentiloni, il quale l’altro giorno ha ribadito che ” gli immigrati ci servono”.
Un vero capo di governo si preoccuperebbe di politiche di sviluppo economico e sociale, di introdurre politiche per l’aumento della natalità (vero dramma italiano, causato anche dall’ aborto), non di importare clandestini che sono solo consumatori di welfare pagato a caro prezzo dagli italiani. E che ora si vedono ridurre pensioni, assistenza sociale e sanitaria, servizi, infrastrutture e investimenti, pur pagando le tasse più alte d’Europa.
È un’invettiva, lo so, forse parziale, ma non priva di fondamento.
e’ proprio così
Caro dottor Tosatti, la geografia a scuola non l’insegna più quasi nessuno, i ragazzi vengono su senza sapere nemmeno com’è fatta, l’Italia… La parola “patria”, poi, è tabù, nessuno la nomina e nessuno la conosce. Non sia mai che altrimenti si sembri “fascisti” o “nazionalisti”… Il dramma è che questo accade solo in Italia, o meglio accade anche in altri Paesi (occidentali: in Europa orientale no), ma almeno lì hanno anticorpi istituzionali e sociali che reagiscono. Qui è il piattume.
Anni fa stavo andando a un raduno in Vaticano e, passando per piazza Venezia, un ragazzo diretto alla stessa meta se ne uscì dicendo che il Vittoriano non gli piaceva perché l’aveva fatto Mussolini. Questa balla – perché è una balla – è stata poi confutata da Ciampi, che tenne alcune cerimonie al Vittoriano, ma sicuramente la mentalità dominante è quella.
Per evitare rigurgiti pliniani, preciso infine che lo Stato italiano è riconosciuto dalla Santa Sede sin dal 1929, dopo che per decenni i cattolici italiani hanno auspicato l’evento e fatto il loro dovere di cittadini, dunque mettiamoci l’anima in pace e finiamola con i parrucconi dell’Antico Regime.
La lettura dei “Viceré” di De Roberto ci conferma che il tradimento è nel dna di chi in Italia si occupa di politica cioè di “ arte di governo a favore dei cittadini”. Evidentemente per molti cattolici non basta che Bruxelles ci minacci di sanzioni per gli aborti in calo e prema per far approvare leggi LGBT, per capire che forse la centrale che vorrebbe sottometterci è moralmente da condannare e mai da assecondare qual che sia il prezzo da pagare.
Gli economisti indipendenti tra cui importanti Premi Nobel in questa materia ci consigliano di uscire dalla moneta unica per salvare la nostra economia e ci elencano le giuste modalità e i giusti tempi per farlo senza troppi danni nell’immediato ma con grandi benefici nel futuro.
Non solo , ma anche rimanendo dentro questa area ci sono alcuni soluzioni di politica economica come l’emissione di buoni del tesoro di piccolo taglio ,non vietati espressamente , che possono migliorare anche di molto la situazione economica paralizzata dal c.d. “fiscal compact”.
Al contrario i nostri esperti di area governativa di sinistra ci minacciano con vere e proprie “ fake news” come ad esempio quella sul Target 2 o quella che non ci sono soluzioni alternative alla denatalità ai fini pensionistici se non quella delle migrazioni di massa. Anche le problematiche sui pericoli del debito pubblico elevato rientrano in questa categoria di “fake news” (https://www.youtube.com/watch?v=5T-F_kBW8Yc).
Dottor Tosatti,
non ho mai avuto problemi con il cellulare.Questo commento l’ho dovuto mandare dal pc,perché sul cellulare il testo copriva le opzioni,compreso “invia commento”.Sarà un problema momentaneo.
Cordiali saluti.
Entrare nell’euro è stato entrare nella tela del ragno.Indipendentemente dal cambio da rapina.Non se ne può uscire,per colpa di una classe dirigente che ha portato il debito ad un livello altissimo e nulla ha fatto per aumentare la competitività,nei suoi vari fattori.Sentire ripetere il mantra “la ue non apprezzerebbe”,è quanto di piu vergognoso si possa dire in un paese ancora libero.E le visite al ppe e alla Merkel o al pse sono le visite del vassallo al Signore.L’entrata di paesi poveri li rende ricattabili.Chi non si piega alll’egemonia tedesca,la Francia è solo una spalla,viene subissato dalle solite accuse politicamente corrette:populismo,xenofobia,razzismo,parafascismo.Eppure l’italia sarebbe in grado di scrollarsi di dosso questa sudditanza.Porre veti.Non accettare il disegno di un ulteriore passo in avanti verso la soppressione delle nazioni.Se l’Italia uscisse dalla ue sarebbero guai per noi ma anche la fine di questo incubo.Ma non abbiamo una classe dirigente in grado di gestire il paese non eterodiretto.
Riguardo all’entrata nell’Euro allego il link del magistrale intervento di Giorgio Napolitano ( grande economista) che profeticamente il 13 dicembre 1978 fece un lucidissimo intervento contro l’entrata dell’ Italia nel sistema Euro. Tutti i suoi timori si sono rivelati fondatissimi. Grandi applausi di tutta la sinistra pro intervento di Napolitano. Oggi avviene il contrario. Loro sono i più estremi difensori dell’euro e sputano su chi ne vorrebbe uscire tacciandolo di populismo ed antieuropeismo. Il loro voltafaccia però non ce l’hanno ancora spiegato…..
https://keynesblog.com/2013/04/23/quando-napolitano-era-contro-leuro/
Il fatto che oggi sia pro €uropa dovrebbe far riflettere.la sinistra cambia, ma finisce sempre con lo stare dalla parte sbagliata.
Sempre per Pezzo Grosso (nel precedente commento ho dimenticato le “regole”):
quali “regole del gioco” andrebbero cambiate….ammesso che ci siano politici italiani in grado di farlo?
Grazie
Ezio Frescaroli
……”Anche se esistessero (come esistono) soluzioni evidenti e reali, queste saranno negate e non si permetterà neppure che vengano messe alla prova.”…..
Riterrei molto utile se Pezzo Grosso elencasse, anche non in modo esaustivo “soluzioni evidenti e reali” accennate. Diventerebbero utilissime se accompagnate anche da un commento.
Ezio Frescaroli
Che desolazione! Giunger ad un’età quasi venerabile per veder crollare un dopo l’altro i fondamentali della propria esistenza, politici e religiosi. Forse, tuttavia accade ed accadrà a tutte le generazioni che ci hanno preceduto e ci seguiranno; è la naturale conseguenza del sapere e più non potere stato naturale dei vecchi, ricchi di conoscenza e sapere ma privi della forza necessaria per approfittarne e che dunque si struggono nei rimpianti?
Tecnicamente si chiama “obsolescenza programmata”.
E finché viene applicata alla progettazione di automobili e lavatrici mi sta anche bene. Applicata agli uomini NO.
Guardi, signor Tosatti, che l’Italia ‘stato unitario’ è invenzione dei massoni, dei nazionalisti risorgimentali. I cattolici di tutto il mondo sparsero lacrime per l’avvento di questo staterello per cui rubarono la città di Roma al papa e la sua stessa reggia del Quirinale. È vero che anche Manzoni, per sentimento romantico, auspicò un tale epilogo, ma oggi sicuramente ne sarebbe pentito…
Basta con queste pliniate! L’Italia è l’unico Paese dove si disprezza il sentimento nazionale e si esaltano le dominazioni straniere! Quelli come lei sono i servi ideali di Bruxelles! Altro che massoni e nazionalisti… Studi la storia, invece di ripetere a pappagallo le pseudorivelazioni dei pliniani. Criticare il liberalismo non vuol dire disprezzare l’unità nazionale.
Che cosa crede, che gli altri Stati nazionali siano sorti magicamente? Ha una vaga idea delle guerre civili che hanno travagliato Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, Polonia? E in secoli in cui i massoni non c’erano!
Non so che siano le ‘pliniate’, roba di qualche setta con cui traffica lei. Comunque ai tempi della Roma papalina e preconciliare (Vaticano I e Vaticano II), con quel suo concionare confuso e rozzo me lo vedo bene nelle mani del boia mentre grida ‘Viva l’Italia!’ e la sua bocca schiuma invece di baciare il crocefisso che un frate cappuccino le porge.
evidentemente ignora che a volere l’unità d’Italia furono persone di tutti i tipi, credenti compresi, sacerdoti e laici. Che poi la cosa fosse finita in mano a anticlericali, è un altro discorso. Ciò non toglie che il dissidio tra il Papato e lo Stato italiano è finito da un bel pezzo. Qualcuno ve lo spieghi, per favore. E lasciate perdere i pliniani e le loro fantasie patetiche.
Ha perfettamente ragione, e questo si vede anche da come funziona lo Stato e da quali sono i “valori” che difende.
Va detto inoltre che l’Italia l’hanno fatta gli stranieri e gli stranieri la disferanno.
Ovviamente la ragione la sto dando al Sig. Francesco, non a quello che ha tanto studiato la storia da confondere il nazionalismo con l’amor di Patria
Complimenti per gli sberleffi da lei graziosamente inviati ai tanti cattolici che hanno dato la vita per la patria italiana (consapevolmente) nella prima e nella seconda guerra mondiale.
La Massoneria ha fatto l’Italia ma sono i Cattolici che sono andati a morire.
Cristallino. Un evento “futile” come la vita e la morte di un lattante continua a svelare l ipocrisia di molti per chi la sa vedere alla luce della fede. C’è un leviathano saprofago sopra di noi che non è mai sazio.