LE SUORE TRAPPISTE DI SIRIA: PERCHÉ CHI INFORMA È COSÌ UNILATERALE? PERCHÈ TANTA CECITÀ ANCHE NELLA CHIESA?

4 Marzo 2018 Pubblicato da

Azeir – croce – febbraio 2016

Marco Tosatti
Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettera aperta delle suore trappiste che vivono in Siria, che denunciano l’informazione faziosa e partigiana che da parte dei media occidentali, con rarissime eccezioni, si fa della coda della guerra in Siria, e in particolare delle operazioni che il governo di Damaso sta mettendo in atto per strappare Ghouta Est ai terroristi finanziati e aiutati dall’Occidente. E da cui, ogni giorno, piovono colpi di mortaio non sull’esercito, ma sui quartieri civili di Damasco, con preferenza per quelli cristiani, come Bab Touma. Ci sembra interessante notare che chi scrive questo appello vive sul posto, non si basa su informazioni di fonti partigiane. 
CHIAMIAMO LE COSE CON IL LORO NOME.. QUESTO E’ L’INIZIO DELLA PACE..
Quando taceranno le armi? E quando tacerà tanto giornalismo di parte?
Noi che in Siria ci viviamo, siamo davvero stanchi, nauseati da questa indignazione generale che si leva a bacchetta per condannare chi difende la propria vita e la propria terra.
Più volte in questi mesi siamo andati a Damasco; siamo andati dopo che le bombe dei ribelli avevano fatto strage in una scuola, eravamo lì anche pochi giorni fa, il giorno dopo che erano caduti, lanciati dal Goutha, 90 missili sulla parte governativa della città. Abbiamo ascoltato i racconti dei bambini , la paura di uscire di casa e andare a scuola, il terrore di dover vedere ancora i loro compagni di classe saltare per aria, o saltare loro stessi, bambini che non riescono a dormire la notte, per la paura che un missile arrivi sul loro tetto. Paura, lacrime, sangue, morte. Non sono anche questi bambini degni della nostra attenzione?
Perché l’opinione pubblica non ha battuto ciglio, perché nessuno si è indignato, perché non sono stati lanciati appelli umanitari o altro per questi innocenti? E perché solo e soltanto quando il Governo siriano interviene, suscitando gratitudine nei cittadini siriani che si sentono difesi da tanto orrore (come abbiamo constatato e ci raccontano), ci si indigna per la ferocia della guerra?
Certo, anche quando l’esercito siriano bombarda ci sono donne, bambini, civili, feriti o morti. E anche per loro preghiamo. Non solo i civili: preghiamo anche per i jihadisti, perché ogni uomo che sceglie il male è un figlio perduto, è un mistero nascosto nel cuore di Dio. Ed è a Dio che si deve lasciare il giudizio, Lui che non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Ma questo non significa che non si debbano chiamare le cose con il loro nome. E non si può confondere chi attacca con chi si difende.
A Damasco, è dalla zona del Goutha che sono cominciati gli attacchi verso i civili che abitano nella parte controllata dal governo, e non viceversa. Lo stesso Goutha dove – occorre ricordarlo ? – i civili che non appoggiavano i jihadisti sono stati messi in gabbie di ferro: uomini, donne, esposti all’aperto e usati come scudi umani. Goutha: il quartiere dove oggi i civili che vogliono scappare, e rifugiarsi nella parte governativa, approfittando dalla tregua concessa, sono presi di mira dai cecchini dei ribelli…
Perché questa cecità dell’Occidente? Come è possibile che chi informa, anche in ambito ecclesiale, sia così unilaterale?
La guerra è brutta, oh sì, sì se è brutta! Non venitelo a raccontare ai siriani, che da sette anni se la sono vista portare in casa… Ma non si può scandalizzarsi per la brutalità della guerra e tacere su chi la guerra l’ha voluta e la vuole ancora oggi, sui Governi che hanno riversato in Siria in questi anni le loro armi sempre più potenti, le loro intelligence… per non parlare dei mercenari lasciati deliberatamente entrare in Siria facendoli passare dai Paesi confinanti (tanti che poi sono diventati Isis, va ricordato all’Occidente, che almeno questa sigla sa cosa significa). Tacere sui Governi che da questa guerra hanno guadagnato e guadagnano. Basta vedere che fine hanno fatto i più importanti pozzi petroliferi siriani. Ma questo è solo un dettaglio, c’è molto più importante in gioco.
La guerra è brutta. Ma non siamo ancora arrivati alla meta, là dove il lupo e l’agnello dimoreranno insieme, e per chi è credente bisogna ricordare che la Chiesa non condanna la legittima difesa; e se anche non si augura certamente il ricorso alle armi e alla guerra, la fede non condanna chi difende la propria patria, la propria famiglia, neppure la propria vita. Si può scegliere la non-violenza, fino a morirne. Ma è una scelta personale, che può mettere in gioco solo la vita di chi lo sceglie, non si può certo chiederlo ad una nazione intera, a un intero popolo.
Nessun uomo che abbia un minimo di umanità vera, può augurarsi la guerra. Ma oggi dire alla Siria, al governo siriano, di non difendere la sua nazione è contro ogni giustizia : troppo spesso è solo un modo per facilitare il compito di quanti vogliono depredare il Paese, fare strage del suo popolo, come accaduto in questi lunghi anni nei quali le tregue sono servite soprattutto per riarmare i ribelli, e i corridoi umanitari per far entrare nuove armi e nuovi mercenari.. e come non ricordare quali atrocità sono accadute in questi anni nelle zone controllate dai jihadisti? violenze, esecuzioni sommarie, stupri… i racconti rilasciati da chi alla fine è riuscito a scappare ?
In queste settimane ci hanno fatto leggere un articolo veramente incredibile: tante parole per far passare in fondo una sola tesi, e cioè che tutte le Chiese di Oriente sono solo serve del potere…per convenienza… Qualche bella frase ad effetto, tipo la riverenza di Vescovi e Cristiani verso il Satrapo Siriano…un modo per delegittimare qualunque appello della Chiesa siriana che faccia intravedere l’altro lato della medaglia, quella di cui non si parla.
Aldilà di ogni inutile difesa e polemica, facciamo un ragionamento semplice, a partire da una considerazione. E cioè che Cristo – che conosce bene il cuore dell’uomo, e cioè sa che il bene e il male coabitano in ciascuno di noi, vuole che i suoi siano lievito nella pasta, cioè quella presenza che a poco a poco, dall’interno, fa crescere una situazione e la orienta verso la verità e il bene. La sostiene dove è da sostenere, la cambia dove è da cambiare. Con coraggio, senza doppiezze, ma dall’interno. Gesù non ha assecondato i figli del tuono, che invocavano un fuoco di punizione .
Certo che la corruzione c’è nella politica siriana (come in tutti i Paesi del mondo) e c’è il peccato nella Chiesa (come in tutte le Chiese, come tante volte il Papa ha lamentato)
Ma, appellandoci al buon senso di tutti, anche non credenti : qual è l’alternativa reale che l’Occidente invoca per la Siria? Lo Stato islamico, la sharia? Questo in nome della libertà e la democrazia del popolo siriano? Ma non fateci ridere, anzi, non fateci piangere…
Ma se pensate che in ogni caso non sia mai lecito scendere a compromessi, allora per coerenza vi ricordiamo, solo per fare un piccolo esempio, che non potreste fare benzina ‘senza compromessi coi poteri forti’, dato che la maggior parte delle compagnie ha comprato petrolio a basso costo dall’Isis, attraverso il ponte della Turchia: così quando percorrete qualche chilometro in auto, lo fate anche grazie alla morte di qualcuno a cui questo petrolio è stato rubato, consumando il gasolio che doveva scaldare la casa di qualche bambino in Siria..
Se proprio volete portare la democrazia nel mondo, assicuratevi della vostra libertà dalle satrapie dell’Occidente, e preoccupatevi della vostra coerenza, prima di intervenire su quella degli altri..
Non ultimo, non si può non dire che dovrebbe suscitare almeno qualche sospetto il fatto che se un cristiano o un musulmano denuncia le atrocità dei gruppi jihadisti è fatto passare sotto silenzio, non trova che una rara eco mediatica, per rivoli marginali, mentre chi critica il governo siriano guadagna le prime pagine dei grandi media.. Qualcuno ricorda forse l’intervista o un intervento di un Vescovo siriano su qualche giornale importante dell’Occidente? Si può non essere d’accordo, evidentemente, ma una vera informazione suppone differenti punti di vista.
Del resto, chi parla di una interessata riverenza della Chiesa siriana verso il presidente Assad come di una difesa degli interessi miopi dei cristiani, dimostra di non conoscere la Siria, perché in questa terra cristiani e musulmani vivono insieme. E’ stata solo questa guerra a ferire in molte parti la convivenza, ma nelle zone messe in sicurezza dall’esercito ( a differenza di quelle controllate dagli ‘altri’) si vive ancora insieme. Con profonde ferite da ricucire, oggi purtroppo anche con molta fatica a perdonare, ma comunque insieme. E il bene è il bene per tutti: ne sono testimonianza le tante opere di carità, soccorso, sviluppo gestite da cristiani e musulmani insieme.
Certo, questo lo sa chi qui ci vive, pur in mezzo a tante contraddizioni, non chi scrive da dietro una scrivania, con tanti stereotipi di opposizione tra cristiani e musulmani.
“Liberaci Signore dalla guerra…e liberaci dalla mala stampa…”.
Con tutto il rispetto per i giornalisti che cercano davvero di comprendere le situazioni, ed informarci veramente. Ma non saranno certo loro ad aversene a male per quanto scriviamo…
Le sorelle Trappiste in Siria

 


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17 commenti

  • michelchilaud ha detto:

    They are seeing east goutha and start to understand that negociation is over. So, they begin to be scared. Never negociate with terrorists. Nobody voted for FSA. Don”t take people hostages. Surrender and protect you homes from destruction and your families to suffer pain and exile. Nobody voted for you. Nobody knows who the fuck you are.

  • Callie ha detto:

    Grazie mille! 😊😊

  • Lia ha detto:

    Credete voi care sorelle che non siamo più capaci in Occidente di capire le profondità (nemmeno poi tanto) diaboliche di coloro che ci stanno portando tutti nel baratro? Sappiate che ormai molti di noi valutano le notizie con molta attenzione. Basta stare attenti. E poi tante voci illuminano il buio delle notizie ufficiali e Tosatti è una di queste.
    Sono stata in Siria tanti anni fa e ne ho ammirato la bellezza, la pace sociale e religiosa. l’armonia che si respirava.
    Prego per voi con tutto il cuore.

  • Vitmarr ha detto:

    Ecco casa è importante per il papa, altro che Siria:
    http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/07/14/vietato-lamentarsi-sulla-porta-del-papa-ideatore-cartello-faccia-breccia-tra-cardinali_02y0eIeSMACswbySY2ca4I.html
    con annesse conferenze nelle chiese romane dell’autore del libro ( chi ? ma uno psicoterapeuta !)

  • Stimato Direttore:
    In spagnolo, informe di Mani Unite settembre di 2002: Siria, grafico pagina 32:
    http://www.alfayomega.es/documentos/anteriores/318_05-IX-2002.pdf
    Saluti.
    Estimado Director:
    En español, informe de Manos Unidas septiembre de 2002: Siria, gráfico página 32:
    http://www.alfayomega.es/documentos/anteriores/318_05-IX-2002.pdf
    Saludos:

  • Adriana ha detto:

    Naturalmente una tragedia raccontata all’incontrario dal mainstream dominato dal Deep State Usa-anglo-franco-tedesco . Grazie , Tosatti , per aver dato voce alle vittime -testimoni in carne ed ossa di questo voluto macello .

  • Caro Marco Tosatti, le stesse parole mi sono stati dette dal Vescovo (gesuita) di Aleppo, su un volo da Amman a Roma.
    Non é facile per noi di capire che Papa Francesco dal Palazzo Apostolico grida parole di Pace ed il Vaticano ufficiale non condanna il martirio che subisce il popolo, sotto il regime di Assad. Ragioni politiche, per evitare una futura strage se vince la ribellione islamica? Stesso scenario in Cina…

    Se il Vaticano (Santa Sede) resta una entità politica, un Stato, non cambierà nulla.

    Un giorno, in visita dal Cardinale Jan Willebrands, Archivescovo em. di Amsterdam, lui mi potrtò verso la sua finestra e puntó le dita verso la Porta Sant Anna e mi disse: „Ferari. Questo é uno dei errori che ha fatto Garibaldi, che gli ha lasciato questo pezzo di terra!“. Ho promesso di non pubblicarlo prima che morisse…

    La Chiesa raggiona come ogni stato. Ogni idiota, ogni criminale che e Capo di Stato d e v e essere ricevuto dal Santo Padre, per legge. Quanto tempo di preghiera sprecchato per queste visite, che spesso non servono alla Pace, ma al orgoglio delle persone ricevute dal Papa!

    • G. Sattler ha detto:

      Rivolgo un cordiale saluto alle persone di lingua araba, in particolare a quelle provenienti dalla Siria, dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. Preghiamo per questa terra martoriata ove i cristiani sono perseguitati e costretti a lasciare la loro terra. Preghiamo per questi nostri fratelli e sorelle. Nell’Eucaristia noi offriamo al Signore le cose che Egli stesso ci ha dato, chiedendoGli di donarci in cambio se stesso. Noi impariamo da questo scambio tra la nostra povertà e la Sua ricchezza che solo nel dare ci arricchiamo, solo nell’aprire i nostri cuori al Signore e ai fratelli noi permettiamo a Dio di riempirci con l’abbondanza della Sua grazia. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga dal maligno!

      Il Papa, 28.2.2018

    • Kosmo ha detto:

      Non é facile per noi di capire che Papa Francesco dal Palazzo Apostolico grida parole di Pace ed il Vaticano ufficiale non condanna il martirio che subisce il popolo, sotto il regime di Assad. Ragioni politiche, per evitare una futura strage se vince la ribellione islamica? Stesso scenario in Cina…

      Pericolo che pare non esserci in Myanmar, giusto?
      http://www.repubblica.it/vaticano/2017/08/27/news/myanmar_papa_francesco_salvare_i_rohingya_perseguitati_-173988463/

      Guarda caso, SOLTANTO per i musulmani parla, si muove, si appella…

    • Grog ha detto:

      Caro Conte, per essere un nobile ed avere amicizie così importanti mi sembra che sei un po’ scarsino con la lingua e la grammatica italiana.

  • laquiladidio ha detto:

    Grazie Tosatti!

  • anonimo ha detto:

    Hanno beccato Fra Cristoforo : il sito è chiuso e cliccandoci si ha questa risposta: “This site is marked private by its owner. If you would like to view it, you’ll need two things: A WordPress.com account. Don’t have an account? All you need is an email address and password — register here!
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    La polizia segreta del dittatore sudamericano sta dando i suoi frutti ? sprofondiamo sempre più nel totalitarismo fintocattolico (braccio spirituale della dittatura massonica dei paesi dell’occidente) ?

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Per far chiudere gli anonimi basta andare dai carabinieri. Non serve la Gestapo vaticana.
      Comunque, hanno messo un avviso di trasferimento del blog e chiusura temporanea due giorni fa. Hanno cannato tutti gli spifferi e devono sparire per un po.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    La Chiesa in Siria dovrebbe essere una delle priorità della Chiesa universale e della Santa Sede. Ringrazio Tosatti che fa informazione su questo argomento

  • Claudius ha detto:

    Per Avvenire e soci e’ molto piu’ importante parlare delle suore sessantotarde “metoo” che si sentono tanto bistrattate perche’ loro non possono fare le prediche alla domenica e hanno bisogno di “nuove forme di comunicazione”.

    E ovviamente dal papa ci vanno loro, mica le trappiste della Siria. Vuoi mettere l’importanza del loro enorme problema?

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    aspettiamoci che qualche solerte redattore di Avvenire bolli codesta testimonianza come il frutto dell’asservimento delle suore.