HUMANAE VITAE, LA PILLOLA. LA PAROLA SOLO AI RELIGIOSI? COSTANZA MIRIANO CHIEDE AI LAICI DI PARLARE DELLA LORO VITA.
30 Gennaio 2018
Marco Tosatti
Costanza Miriano ha scritto oggi un articolo molto bello e interessante, e ha lanciato una proposta che ci sentiamo di condividere con i lettori di Stilum Curiae. Parla di Humanae Vitae, di contraccezione, di pillola e così via. Nota che in genere del problema (come di recente alla Gregoriana) trattano consacrati; cioè persone che si presume non abbiano un’esperienza diretta e personale del problema. La proposta di Costanza è che laici sposati – in relazione anche al ciclo di otto incontri previsto su Humanae Vitae alla Gregoriana – scrivano della loro esperienza personale di Humanae Vitae. Vi consigliamo di leggere l’articolo nella sua integralità; qui ne trovate solo qualche brano.
“Si sa che c’è una commissione di studio su Humanae Vitae, e si sa anche che sono tante anche nella Chiesa (fuori non si pongono proprio il problema) le voci che dicono che è necessario cambiare lo sguardo sulla sessualità umana. La Gregoriana in occasione del cinquantenario – era il cruciale ’68 quando Paolo VI scrisse la sua enciclica profetica – propone un ciclo di otto incontri con sedici relatori, uno dei quali è stato il don Chiodi che ha parlato come si è detto di obbligo di contraccezione. A intervenire sul tema sono quasi sempre persone consacrate. Noi però siamo laici, sposati. Forse andrebbe sentita anche la nostra voce. Anzi, direi che siamo noi gli specialisti perché ci siamo misurati in concreto. Sbagliando, magari, capendo progressivamente, forse. Ma forse anche la nostra esperienza ha qualcosa da dire…..
Io più che mettermi a fare cavilli sulla contraccezione, che non ha affatto bisogno di essere incoraggiata (i cosiddetti cattolici, quelli che vanno a messa la domenica, ne fanno ampiamente uso senza soffrire la contraddizione, senza contare le circa 600 mila pillole del giorno dopo vendute solo in Italia nell’ultimo anno, con un boom tra le adolescenti, 30% in più in un anno, anche grazie al governo che ha tolto l’obbligo di ricetta), più che mettermi a dire che in fondo ci sono dei casi in cui si può, più che arrivare come al solito con qualche decennio di ritardo sul mondo, vorrei che la Chiesa cominciasse ad annunciare una bellezza più alta, e che i pastori non avessero paura di essere impopolari. Che ricominciassero a parlare chiaro ai corsi prematrimoniali, parlando di croce e bellezza, e di che cosa è davvero fatto il sacramento del matrimonio, dove una potenza di amore che brucia può rendere vero il nostro amore piccolo e ingannevole….
L’idea che mi è venuta, insomma, è per evitare che parta la solita contrapposizione cretina tra chi chiede di oltrepassare le regole in nome del discernimento, e i cattoliconi tradizionalisti e rigidi che saltano su come ossessi alla prima avvisaglia di cambiamento. Mi piacerebbe che scrivessimo che HV aiuta a vivere l’unione dei coniugi, e non la procreazione, come primo fine del matrimonio, che è il cammino verso Dio. Noi siamo certi che in unam carnem sia un moto a luogo, sia il viaggio di una vita. Un viaggio che non esclude cadute, pause, difficoltà, dubbi. Non abbiamo un’idea stucchevole della famigliola perfetta, sappiamo forse più di certi pastori “di che lacrime grondi e di che sangue”, sappiamo che siamo chiamati ad amare non col modello “commedia romantica” ma col modello di Cristo crocifisso. Ma a dire tutto questo bastano anche otto parole: qualcosa come “l’Humanae Vitae mi ha salvato la vita”….
Possiamo scrivere alla Pontificia Accademia per la Vita, pav@pav.va, magari anche al professore che organizza il corso alla Gregoriana, Humberto Miguel Yanez (unigre.it) e infine al relatore cui abbiamo fatto riferimento chiodimaurizio@gmail.com Chi vuole, può mandare la sua mail anche al blog (sposatiesiisottomessa@gmail.com), specificando se gradirebbe vederla pubblicata o no: magari potremmo mettere a disposizione di tutti qualche frammento di bellezza…”.
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Tag: costanza mirino, gregoriana, pillola, umane vitae
Categoria: Generale
Cari amici, un amico, Isidoro D’Anna, mi chiede di inserire il suo commento. Eccolo.
Attacco al fine primario del Matrimonio. Reagire con forza
https://lucechesorge.org/2018/01/30/attacco-al-fine-primario-del-matrimonio-reagire-con-forza/
Anteprima:
Questa mattina, come tanti che seguono grati il blog di Marco Tosatti, ho ricevuto un suo articolo che ne riprendeva un altro, della scrittrice Costanza Miriano.
Diciamo subito che auguro tutto il bene possibile a questa signora, ma proprio non riesco a leggerla. Ricordo con un’impressione penosa un linguaggio talvolta sguaiato e osceno, e delle foto di lei poco vestita. Sarei felice se anche lei riscoprisse quella che la Chiesa Madre e Maestra chiama “modestia femminile”. La signora avrà letto passi della Sacra Scrittura come quello che recita: «Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il pregio di un’anima modesta» (Sir 26,15)?
La Miriano interviene sull’iniziativa recente di un certo teologo, che sarebbe anche prete, il quale si è espresso pubblicamente a favore della contraccezione. E lei suggerisce di mandare a vari indirizzi pertinenti delle testimonianze di laici che vivano secondo gli insegnamenti della Chiesa.
Tuttavia, l’intonazione di tutto il discorso è piuttosto fiacca. Non dice mai che bisogna richiamare ai suoi doveri – o ad andarsene – un clero deviato e pericoloso. Sembra quasi proporre una specie di dialogo all’acqua di rose, evocativo del mortifero «dialogo col mondo» intrapreso una cinquantina d’anni fa dalla Chiesa ufficiale, con i risultati che vediamo.
Ma ciò che è veramente grave sta nella contrarietà espressa da questa signora al fine primario del Matrimonio, che la Chiesa Madre e Maestra ha sempre riconosciuto nella procreazione e nel bene dei figli.
Afferma infatti la Miriano:
Mi piacerebbe che scrivessimo che HV [l’Enciclica Humanae Vitae] aiuta a vivere l’unione dei coniugi, e non la procreazione, come primo fine del matrimonio, che è il cammino verso Dio.
Buongiorno Venerabile Abbé Tosatti pace e benedizioni su di Lei,
quando ho letto la conclusione di questo messaggio sono saltato sulla sedia chiedendomi se la Costanza fosse ammattita.
Ho controllato nel suo blog ed ho appurato che le parole riportate dal Suo Vnerabile Amico sono scorrette.
La Costanza non dice
“Mi piacerebbe che scrivessimo che HV aiuta a vivere l’unione dei coniugi, E NON LA PROCREAZIONE, come PRIMO fine del matrimonio, che è il cammino verso Dio”
ma dice
“Mi piacerebbe che scrivessimo che HV aiuta a vivere l’unione dei coniugi, CHE E’ ANCHE IN SE STESSA ANCHE PROCREATIVA, come fine del matrimonio, che è il cammino verso Dio”.
Mi paiono due cose diverse. Ne informi il Suo Venerabile Amico!
Umilmente inginocchiato sui ceci, bacio la sacra pantofola.
Caro Signore “Lo spettro di QC”,
sono Isidoro, semplicemente, senza titolo di venerabile, l’autore dell’articolo che lei commenta.
Mi dispiace per l’ironia, che non aiuta la fraternità, ma offro ben volentieri tre Ave Maria per lei alla Madonna, in ginocchio senza ceci.
Vorrei solo dirle che la mia citazione era un copia e incolla. Se la signora Miriano ha voluto correggere il suo testo, ne sono contento.
Un caro saluto.
Egregio, grazie infinite per le Sue preghiere.
Ottima cosa la correzione del testo, se di questo si è trattato; bene il Suo intervento, se è stata la causa della correzione.
Adesso non ci resta che correggere la Miriano sull’abbigliamento per evitare che, caruccia com’é, continui a turbare i nostri sonni con i suoi abitini scollati! 🙂
600 mila pillole del giorno dopo in un anno significa mediamente 78000 aborti che sfuggono alle statistiche ufficiali.
Quindi il numero reale , sommando anche quelli ufficiali 87000, è di circa 165000 in un anno.
Se sommiamo i 165000 non nati ai 473000 nati nel 2016 arriviamo a 630000 nati, cioè il numero dei nati nel 1981 cioè nell’anno in cui un referundum ha confermato l’aborto di stato.
Leggo che il Santo Padre ha emesso un documento sul gaudio della verità, in cui si predica di Rivoluzione Culturale degli studi ecclesiastici, che dovranno comprendere anche i Fondamenti Teologici della Raccolta Differenziata. Sapete se l’ha scritta anche questa Tucho Besame-Mucho Fernandez?
I corsi prematrimoniali sono, nei contenuti, di una povertà sconfortante. Il nostro di 40 anni fa, quando ancora i sacerdoti erano in talare, mi ha fatto capire come ormai dal clero non dovevamo più aspettarci nessuna guida. Oggi sono tenuti da coppie di laici che dopo qualche anno divorziano. Io e mio marito abbiamo navigato a vista e ce la siamo cavata con molti errori, soprattutto con i figli, ma siamo ancora una famiglia. Avevamo un’educazione cattolica che se non ci ha reso cristiani esemplari ci ha reso persone che si assumono le proprie responsabilità fino in fondo. Oggi con i preti che ci sono non solo non si formano cristiani ma neanche uomini.
Spesso, tornando dalla Messa Bella (e Buona) mi fermo davanti ai manifesti mortuari: uomini, donne, dai 60 ai 90 anni… si presume pressoché tutti cattolici (le indicazioni del rosario per il defunto ci sono, e pure quelli della parrocchia e di giorno e ora delle esequie)… anche se nella maggioranza dei casi finiranno nel forno crematorio, particolare che noto sempre con una stretta al cuore: sono destinati ad essere bruciati come se fossero immondizia.
Ormai sono anni che, fateci caso, tranne ormai rarissime eccezioni, i figli dei defunti sono uno/due, e i nipoti pure.
Non mettiamoci a piangere sul supposto affossamento della “Humane vitae” perché per la stragrande maggioranza dei cattolici è stata fin da subito “lettera morta”: e il disastro demografico, i cui effetti deleteri travolgeranno la nostra economia, ci farà scoprire troppo tardi che l’antica saggezza e severità della Chiesa in materia ci avrebbe salvato da un’Italia ricca di cronicari pieni e di culle e scuole vuote.
Se tutti quei cari estinti anche avessero scrupolosamente seguito i metodi naturali (in ossequio alla “Humanae vitae”), volete dire che tutti, ma proprio tutti-tutti, avessero gravi motivi di salute, situazioni economiche disastrose ecc. ecc.? Eh la miseria!
Io posso solo constatare che non era proprio così: siamo in Italia, che diamine, mica nel Sahel!
Poi ognuno è libero di pensarla come vuole: io ho solo fatto una constatazione.
Ma come è ridicola questa chiesa “progressista”,sempre indietro di 50 anni, che si sente moderna e passo col mondo quando ormai il mondo è ben più “avanti”(o meglio indietro) nella propagazione del vizio, della perversione e di ogni falsa emancipazione e libertà. Quanto sono ridicoli! che nausea, che voltastomaco. Oggi, proprio oggi che la chiesa potrebbe avere una parola vera, forte, controcorrente sul senso della vita umana, della sessualità, della vera gioia e felicità… questi cretini calano le brache,si arrendono all’imborghesimento, svendono per quattro soldi l’ideale cristiano!
err.corr. Miriano, non Mari.
Ho difficoltà a capire per quale motivo si devono aprire tavole di discussioni sui sistemi contraccettivi. Se siamo credenti sappiamo che il piano di Dio se non ci fossimo contaminati con il male sarebbe stato privo di malizia e perversioni varie. Purtroppo il male è entrato ed esso si manifesta in mille modi, come pillola si, pillola no; contraccettivo si oppure no, coito interrotto si oppure no. Bisogna avere chiaro che ognuno di questi espedienti è divergente da piano di Dio, dove nel connubio Dio ci da il dono di viverlo nell’estasi di un orgasmo reciproco arricchito dalla meravigliosa esperienza ed apertura al di potere mettere al mondo dei figli. Piuttosto che aprire discussioni e dibattiti, a parere mio bisogna affermare questa verità e contemporaneamente informare chi utilizza contraccettivi che sta disobbedendo o peccando nei confronti dei piani di Dio. Detto questo se dovesse accadere ciò, la persona sa che ha a disposizione il sacramento della confessione per ottenere il perdono di Dio. Uno può dire, ma se uno lo ripete tante volte, allora dico Io tante volte si confessa. Non è forse Gesù che ha detto che occorre perdonare settanta volte spettata? . Dio conosce le nostre debolezze e sa quante difficoltà abbiamo per mantenerci puri o a combattere le tentazioni, pertanto la confessione se fatta con animato sincero di riconoscimento del peccato ci otterrà il suo perdono. Io personalmente per una serie di circostanze sono costretto a usare la contraccezione poiché mia moglie non se la sente di affidarsi al caso dopo avere gia avuto altri figli. Che faccio, violento la sua volontà e impongo la mia? Non mancherei così di Carita? io penso di sì. Per tale motivo, affido al Signore la mia questione ma quando sono nel confessionale dichiaro e mi dispiaccio di questa colpa. L’errore più grande che apre per sempre le strade per l’inferno, non è il peccare, ma lo smettere di riconoscere il peccato e per tale motivo non chiedere più perdono a Dio.. Il Vangelo ed i comandamenti ci dicono tutti così chiaramente perché fare dibattiti? Quello che abbiamo bisogno, pur sempre nel rispetto dei fratelli e sorelle che come noi tutti peccano e di dire che ciò è divergente dai piani di Dio e pertanto deve essere riconosciuto e confessato per ottenere il,suo perdono.
Leonardo il solo fatto che hai partecipato alla discussione dimostra che alla loro importanza ci credi . O no?
Pota! Ma la zet la ragiuna amo’ o la ragiuna prope pieu’?
In ogni caso la povera Costanza Miriano non sa in che vespaio si va cacciando: adesso scatenerà contro di sé il cattolicume clericalprogressista che strillerà di essere minacciato, aggredito dai soliti reazionari cattivoni e legalisti… Non è vero, lo so, però la cultura del piagnisteo progressista contempla solo questo atteggiamento vittimista oltre a quello della maldicenza e dell’invidia quando incontra qualcuno serio e coerente.
L’unica vera differenza non è sinistra/destra o conservatori/progressisti. L’unica vera differenza è tra chi si ritiene perfetto e autosufficiente e chi invece percepisce i propri limiti e chiede aiuto a Dio per migliorarsi e non restare invischiato nel peccato.
La Miriano ci è abituata, ha le spalle grosse…
Nel film di Nanny Loi “Il padre di famiglia”, del 1967, il protagonista, il tipico intellettuale di sinistra ateo interpretato da Nino Manfredi, s’infuria quando scopre che la moglie, pur avendo avuto già altri figli, non prende la pillola, al che lei gli spiega: “Scusami, ma se la prendessi mi sembrerebbe di essere una prostituta”.
Come si vede, basta un po’ di buon senso. Ma chiaramente, in un’epoca come la nostra dove il sesso viene magnificato come una sorta di ginnastica obbligatoria (se no, infatti, si è “sfigati”, come si dice con un termine davvero eloquente) che dovrebbe dare “piacere” a tutti (in realtà non lo dà sempre, anzi è piuttosto un vizio, ossia una schiavitù, che genera depressione), è chiaro che il buon senso latita.
Alla Gregoriana, poi, sono convinti che Paolo VI non capiva niente di contraccezione perché veniva da una famiglia numerosa che però poteva permetterselo dato che era ricca! Come se non fossero stati i ricchi a praticare la contraccezione, mentre i poveri in genere sfornavano tanti figli (e infatti la contraccezione fu inventata proprio con un sottinteso classista: ridurre o eliminare le classi povere potenzialmente disadattate e pericolose)…
Gentile Dott Tosatti, sono fuori tema, lo so. Le chiedo di dare spazio a questa notizia ed al link della PETIZIONE per salvare il Convento Domenicano di San Marco dalla chiusura. Grazie. Nicola.
San Marco non deve morire – Settimo Cielo – Blog – L’Espresso
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/01/28/san-marco-non-deve-morire/
Petizione · Salviamo il convento di San Marco (Firenze) dal nuovo provvedimento di chiusura · Change.org
https://www.change.org/p/salviamo-il-convento-di-san-marco-firenze-dal-nuovo-provvedimento-di-chiusura
E’ un esempio di quel ” rovesciamento di tutti i valori” che il filosofo Nietzsche preconizzava per i tempi per lui futuri per noi presenti: i laici che insegnano la vera dottrina morale cristiana ai preti, i filosofi atei che si preoccupano piu’ dei credenti della sorte della Chiesa( es. un Massimo Cacciari che scrive un libro sulla scomparsa del KATEKON e sull’ avvento dell’ Anticristo mentre gli ecclesiastici se ne fregano), fedeli comuni che si oppongono a derive ereticali mentre i preti le permettono , fedeli comuni che hanno iniziative di preghiera ( es. Rosario dei polacchi) mentre i preti le boicottano e deridono.
E’ il rovesciamento di tutte le gerarchie: il ” capo” o colui che dovrebbe essere il capo, il centro, la roccia che predica di far casino, che propugna la confusione, mentre le periferie cercano sempre più’ un punto fermo e un po’ di chiarezza.
Preti che svendono le chiese e la Chiesa , mentre laici la difendono.
E’ un capovolgimento epocale, veramente un rivolgimento . Un tempo avevamo i preti che imponevano ai fedeli una serie di regole. Oggi abbiamo i preti che dicono ai fedeli di trasgredire le regole e i fedeli che ricordano ai preti il valore delle regole! Fedeli laici che ricordano ai preti La bellezza
Dell’ Humanae Vitae e prelati della pontificia Accademia della Vita che la che la vogliono ” modernizzare” .
Tutto t r i s t e m e n t e vero.
E in più consideriamo che i fedeli non sono dei Nietzsche o dei Cacciari. Sono, nella quasi totalità, dei poveri sempliciotti ( non quello del blog) come il mio amico “scarpe grosse” ma non tutti col cervello fino. Santità, glielo dico nella sua lingua : las faltas de los Padres las quema las llamas del Infierno.
” Scarpe grosse e cervello fino” mi ha raccontato questa.
A l’e’ inutel domandas perche’ noter en g’a’ tacc fioeui. A l’e’ che l’inverno le long e noter en g’a’ nagota de fa!
Scherzi a parte, in ambienti abbastanza bene informati, si diceva che il beato Paolo VI ben conoscendo, pastoralmente, le debolezze umane, sarebbe stato propenso a concedere l’uso della pillola ( ai suoi tempi quella del giorno dopo non c’era ancora) ma non lo fece perché alcuni membri della commissione medica da lui nominata ritenevano che tale uso potesse essere dannoso per la salute delle donne.
Caro Abbé, bell’articolo e grazie per la segnalazione.
Solo un piccolo appunto relativamente a ciò che si dovrebbe fare a corsi prematrimoniali. Giusta la prospettiva; tuttavia so per certo che a questi corsi – mediamente e nei limiti delle mie conoscenze – i “tutor” si ritrovano a spendere tutto il loro tempo per spiegare un abc che in teoria si dovrebbe dare per scontato (non esagero: dal “c’era una volta un signore chiamato Gesù” a “i sacramenti sono sette e uno di questi si chiama ma…ma…matr…matrimonio!”).
Purtroppo credo sia venuta l’ora di considerare come davvero grave il problema dell’inesistente formazione del cristiano (ad eccezione dei Confratelli, ovviamente, che al confronto paiono dei dottori di pneumatologia astronomica) e di tutto ciò che ne consegue, anche in termini di conoscenza e comprensione della morale.
Quello che stai descrivendo e’ uno dei piu’ popolari “frutti” del concilio: la decattolicizzazione delle masse.
Questo lo può pensare solo uno che non ha abbastanza anni per sapere quanto fossero cattoliche le masse prima del Concilio. Perdono la tua ingenuità, quindi.
Tipica risposta da dottrinario affetto da infantilismo intellettuale, che non conosce niente e che crede che tutta la realta’ sia contenuta nelle scartoffie che ha letto lui. E per il perdono, perdona a tua sorella, amico.
Non ho sorelle, Claudius, ma 4 fratelli. Vuoi perdonarli di persona?
non mi interessano gli affari familiari di un baciapile come te, addio.
Claudius, quando ti rendi conto di non poter inferire su una sorellina indifesa ti disinteressi dei miei familiari?? 🙂
Se non altro prima del concilio le masse andavano in chiesa e facevano battezzare i figli. Ora non più.
E’ curioso come non si sia mai fatto un dibattito serio, nella chiesa, sugli effetti del concilio sulla frequenza alla liturgia. Si direbbe che la riforma liturgica sia stata un fiasco pazzesco, a giudicare dal gradimento dei fedeli, che hanno progressivamente smesso di frequentarla.
Ma questo argomento è tabù nella chiesa del dialogo.
Ecclesia, un fedele che non gradisce il luogo in cui Cristo è presente e si sacrifica, non è un fedele ed è bene che gradisca andare altrove.
Non è un bene che gradisca andare altrove.
Ed è un bene che il pastore vada a cercare la pecorella smarrita, possibilmente prima che precipiti in un dirupo o sia sbranata da qualche lupo (magari travestito da agnello).
Non è un bene che gradisca andare altrove.
Ed è un bene che il pastore vada a cercare la pecorella smarrita, possibilmente prima che precipiti in un dirupo o sia sbranata da qualche lupo (magari travestito da agnello).
@Andrea P: nota l’ipocrisia della risposta del fantasma baciapile: se sei un cattolico che si e’ allontanato dalla messa, sono cavoli tuoi, non sei un buon fedele, te ne puoi andare, la porta e’ sempre aperta… ma per i “fratelli (suoi) separati” protestanti… ah beh allora il discorso e’ diverso! bisogna fare di tutto per non offendere questi fratelli, dobbiamo assolutamente riunirci a loro, offrire un cammino di discernimento spirituale (qualsiasi cosa cio’ voglia dire) e se a loro di andare a messa non gliene frega assolutamente niente, dobbiamo fare di tutto perche’ cambino idea! Al limite, addirittura cambiando la messa.
Quindi se per i cattolici che hanno smesso di andare alla messa massonico/protestante di Bugnini c’e’ solo disprezzo, per questi qua, luterani e feccia similare, la musica cambia: i bergoglionidi per costoro si fanno in quattro per compiacerli e giustificarli.
Una risposta che da’ l’esempio della piu’ pura ipocrisia bergoglionica.
Nota Claudius quanto poco comprendi di quel che scrivo e/o lo manipoli goffamente per costruire improbabili arringhe accusatorie.
Tanto per renderti chiaro il concetto, Ecclesia ha misurato l’indice di gradimento della messa “postconciliare” per spiegarne l’abbandono (“fiasco pazzesco”). Io ho risposto che se uno che non “gradisce” il rito e perciò decide di abbandonare la messa NON è un fedele, perché – per quanto brutto possa essere o essere fatto diventare – QUELLO è il luogo in cui si celebra l’Eucarestia e quindi NON si abbandona. Ergo, se decide di abbandonare il Cristo presente, perché non “gradisce” il rito o il prete o le chitarre, è bene che che lo faccia, perché non crede effettivamente nella presenza di Cristo in quella sede.
Posso estendere ulteriormente il ragionamento: se l’abbandono è fatto da persone che provenivano (o attualmente frequentano) il VO, significa che anche quel rito non ha ben insegnato loro che cosa succeda quando le Specie vengono consacrate. Se no rimarrebbero digerendo il rospo.
In definitiva, io non ho parlato di un “buon fedele” (come dici tu) ma di un “non fedele”: vada altrove.
“i cattolici che hanno smesso di andare alla messa massonico/protestante di Bugnini c’e’ solo disprezzo”
Solo come chiosa finale: i cattolici NON smettono di andare alla messa. Quelli che smettono sono cattolici solo di nome ma non di fatto. Ed ammesso e non concesso che la struttura della Messa sia “massonico/protestante”, abbandonandola sono più colpevoli da chi l’ha architettata in quei termini.
Spero ti sa tutto chiaro.
Al contrario, ho capito benissimo e sei tu invece che equivochi e sposti il discorso su un piano diverso. Il mio discorso era semplicemente che fare il rigorista con chi smette di andare a messa con espressioni ad effetto “gradisca andare altrove” e allo stesso tempo sbattersi anima e corpo per tornare a convincere i protestanti (quelli che per primi hanno dato un “indice di gradimento” basso alla messa cattolica, fra l’altro…) a partecipare alla messa (ai quali protestanti, peraltro, della nostra messa non gliene frega meno di niente) e’ una contraddizione ipocrita.
Fra parentesi, ma non hai sentito il Biancovestito dire che comunque sia, a Dio non gliene frega niente se andiamo a messa o no? L’ha detto lui stesso: nel giorno del Giudizio Dio non ci chiedera’ se siamo andati a Messa, ma solo se abbiamo costruito ponti, abbattuto muri, innalzato mansarde, ristrutturato solai, eccetera eccetera, quindi… ma di che stiamo parlando alla fine?? A messa si puo’ anche non andare, l’ha detto il Biancovestito, che sa tutto sul giorno del Giudizio, fine della questione.
Non faccio il rigorista confratello Claudius. Mi limito a dire che se uno scarta Cristo perchè non ”gradisce” il contesto non è autenticamente cristiano. E quindi abbandona la messa perchè in fondo non ci crede o dà preferenza ai propri gusti rispetto a Cristo (che poi è lo stesso).
Passo e chiudo perchè è inutile proseguire.
Riapro e richiudo subito.
Io non mi sbatto minimamente per i protestanti. Evita certe fesserie. Grazie.
Chiuso.
Ti sbatti eccome, invece. Visto che tu sei l’avvocato difensore di Bergoglio e ne prendi le difese per principio, qualunque cosa costui dica o faccia, e’ inutile che adesso ti nascondi dietro a un dito con la coda di paglia. Siccome l’intercomunione e la riunificazione con gli eretici protestanti e’ al primo posto nelle intenzioni di Bergoglio ne consegue che e’ la stessa cosa anche per te.
Quindi non ti nascondere dietro a un dito, a te il minestrone con i protestanti interessa eccome.
Claudius l’inquisitore eretico 🙂
Di-vertente l’appellativo di “pneumologia astronomica “: etimologicamente e concettualmente di matrice gnostica , qui applicata intenzionalmente a una “tribù” che intende, al contrario, restar fedele alla tradizione cattolica. Del resto ,divertente, non credo ahimè intenzionalmente , l’equivoco tra ” “managgia” e “minaccia”. Concordo ,sulla base della mia esperienza, a proposito della candida ignoranza dei laici. Ma, purtroppo , alla medesima, si aggiunge quella del clero. Per parlare “all’ingrosso”. La strada suggerita dalla dott.Mari (è opinione personale) mi sembra -involontariamente- indicare come soluzione per il domani ,forse anche per l’oggi, l’abolizione del celibato dei preti . Sinceramente non amerei molto confessarmi da un reverendo perchè sua moglie sappia… Non dimentichiamo, per domani, ma forse per oggi, le forti spinte al sacerdozio femminile. Non mi sembra che la situazione cambi…Oppure si ripropone una replica di comunità di Naziroi?
Forse l’amico spettro dimentica che lo Spirito Santo c’è per ognuno di noi e non solo per lui e J. Mario Bergoglio.
@ Zia Adriana
Niente intenzionale attribuzione di tendenze gnostiche (anche se qualche membro della nostra tribù le ha sicuramente).
@ Nonno Amedeo
Non rompere: mai detto né pensato niente del genere.
@ Entrambi
Saluti
Caro dott. Tosatti,
ha fatto bene a sottolineare “persone (i consacrati) che SI PRESUME non abbiano un’esperienza diretta e personale del problema (contraccezione)”.
Comunque la rassicuro, mons. Paglia, mons. Ricca, padre James Martin e il cardinale Coccopalmerio il problema della contraccezione non se lo sono mai posti …
Onestamente, Coccopalmerio il problema della contraccezione non se lo pone perchè chi se lo piglierebbe?
Non si piglierebbe cosa? Un whisky dopo cena?
Oltre a Via Papa Francesco, proporrò al mio sindaco di istituire Via Spettro di QC.
Nessuno si piglierebbe Coccopalmerio, quindi niente pensieri sulla contraccezione. Ma ti devo insegnare tutto??
Ottima l’idea di una via a me intestata. Però voglio l’Abbé Tosatti a tagliare il nastro dell’inaugurazione. Vedi se riesci a farmi avere una piazza….
Si vede chiaramente che non leggi attentamente ciò che scrivono le tue vittime. 🙂
Lodevole iniziativa ma assai paradossale: andiamo a spiegare a chi dovrebbe insegnarcelo il senso cristiano dell’amore coniugale( ??!!).
La questione da porre è un’altra: è onesto che non cattolici parlino a nome della Chiesa cattolica ? NO.