UNA SVOLTA ALLO IOR? ROMANA VULNERATUS CURIA NON CI CREDE MOLTO. IN ATTESA DELLA PROSSIMA FUTURA DECAPITAZIONE.
29 Gennaio 2018
Marco Tosatti
Non c’è pace per le finanze del Vaticano. Oggi il collega Paolo Rodari, su Affari e Finanza, ci parla di una prospettiva, di una decisione imminente del Pontefice relativa allo Ior, ma Banca vaticana. Dove peraltro dal 15 giugno 2013 ha già collocato un suo fedelissimo, mons. Battista Ricca, il responsabile anche di Santa Marta, un diplomatico che ha avuto la carriera troncata da problemi personali di un certo rilievo, come potete leggere qui. Nell’articolo si parla di una possibile nuova figura, che dovrebbe sostituire i laici. Una specie non protetta, in Vaticano, forse troppo curiosa, e forse per questo non particolarmente amata dai presbiteri, se vediamo le ultime decapitazioni, a partire da Milone e a finire con Mattietti….Ma insomma, non è che i prelati abbiano poi compiuto meraviglie, allo Ior. Se ci ricordiamo di Marcinkus e di mons. De Bonis. Non a caso dal 1993 fino al luglio 2006 la carica è rimasta vacante. Dal 2000 in poi fu addirittura cancellata dall’Annuario Pontificio. Nel 2006 la carica fu rivitalizzata e affidata al segretario particolare del card. Sodano, (in procinto di lasciare la Segreteria di Stato), mons. Piero Pioppo. Fino al 2010, quando mons. Pioppo fu nominato nunzio in Cameroun. E non si sentì il bisogno di nominare qualcuno. Ma erano i tempi di Benedetto, e di Nicora, che misero mano alla pulizia dello Ior. Un lungo cappello, per dirvi che Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ha scritto al blog questa mattina per commentare la notizia.
“Scusi Tosatti, ha notato come Repubblica, con un articolo di Rodari oggi su Affari e Finanza (“Ior, la svolta di Francesco..”) comincia a dimostrare insofferenza verso l’incapacità del Papa di affrontare e risolvere qualsiasi problema? Anzi direi che fra le righe si legge che il Papa i problemi o li aggrava o persino li crea. Son quasi 5 anni che si annunciano “svolte “ di Francesco su Ior, su riforme curiali varie, ed altro. Ed in realtà le svolte ci son state, ma sempre in peggio e sempre, e solo, cambiando persone, sempre alla ricerca di un miracolo fatto da qualcuno la cui capacità e competenza, il Papa, non sa valutare né direttamente né attraverso consiglieri. I “successi” di Papa Francesco son decretati d’imperio solo dai giornali che lo affiancano. Ma oggi Repubblica, con l’apparente intento di mostrare la sua volontà di far qualcosa di buono, lo affossa. Basterebbe il titolo: “Ior, la battaglia di Francesco, la banca del Vaticano torna ai <preti economi >”. Basterebbe leggere il curriculum del nuovo, ultimo, prete sacrificale, per capire quanto durerà.E sarà colpa sua, naturalmente. Ed in 5 annni, mai è venuto fuori il nome del vero responsabile tecnico (non parlo del Papa) di tutta questa serie di insensati comportamenti ed errori. Eppure c’è! Caro Tosatti, ma non si deve sapere. Perché”?
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Tag: de bonis, IOR, marcinkus, matteotti, melone, papa, pioppo, sodano
Categoria: Generale
Mah, francamente dall’incipit dell’articolo di Rodari mi pare piuttosto di trovarvi una critica ai laici che si sono occupati dello Ior, addirittura li accomuna a Calvi e Sindona! Il che è quanto meno bizzarro, per non dire disonesto: non credo che Calvi e Gotti Tedeschi abbiano molto in comune.
La regola d’oro.
Ieri Papà Francesco ha detto:
““La “regola d’oro” è saper vivere le umiliazioni con un atteggiamento di speranza e affidamento a Dio, senza ricorrere a finzioni e false giustificazioni prêt-à-porter.”
Ma per i maiali dall’umiltà pret-a-porter, cattolici vecchio stampo, imputriditi di dentro e belli a vedersi di fuori, la “regola d’oro” era Matteo 7,12 : TUTTO QUANTO VOLETE CHE GLI UOMINI FACCIANO A VOI, ANCHE VOI FATELO A LORO: QUESTA INFATTI È LA LEGGE ED I PROFETI.
È cambiato anche questo? Come il Padre Nostro?
Papa Francesco, si diceva, è stato eletto per portare ordine nella curia romana dopo che papa Benedetto si era dimesso proprio perché si riteneva inadatto a svolgere il “munus regendi” universale proprio del suo ufficio, sebbene avesse svolto in modo notevole gli altri due compiti, il munus docendi e il munus liturgicum, l’insegnamento e la santificazione, grazie alla sua preparazione teologica e alla particolare cura della liturgia.
Da papa Francesco non ci si aspettava grossi contributi in campo teologico e liturgico, ma che rimettesse ordine nella chiesa.
Purtroppo il risultato è sotto gli occhi di tutti, anzi è proprio in questo ambito che il suo ministero si è rivelato maggiormente inadeguato. Le sue nomine sono disastrose, la chiesa non è mai stata così divisa, i problemi storici (pedofilia, corruzione ior, curia allo sbando) non sono stati risolti, anzi sembrano peggiorati e i suoi interventi sembrano improntati al dilettantismo, alla faziosità, alla mancanza di prudenza. Anche in ambito teologico e liturgico i suoi pregiudizi e la mancanza di competenza hanno creato danni.
E’ ora di fare un bilancio. L’unica cosa che questo pontificato ha saputo offrire è un buon rapporto con i media, che hanno trattato il papa come un divo, in contrapposizione con il corpo e la storia della chiesa, rappresentata come una massa di reazionari e trogloditi che non accettano le “riforme” iluminate del papa umile.
In conclusione, se togliamo la propaganda, questo papato non ha risolto nulla e ha peggiorato notevolmente le cose, introducendo inoltre nella chiesa una papolatria e un culto stalinista della personalità come non si era mai visto nel corso dei secoli.
Un bilancio negativo. Se avesse senso di responsabilità (ma purtroppo è la sua principale lacuna) si sarebbe fatto da parte, anzi non avrebbe mai dovuto accettare l’elezione.
http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/
Caro Direttore:
Bisogna essere “umili” ed accettare le “umiliazioni” come il profetizzato “Pastore stolto e falso profeta” Francesco:
Lunedì 29 gennaio 2018, cappella Casa Santa Marta: Regola d’oro
“La “regola d’oro” è saper vivere le umiliazioni con un atteggiamento di speranza e affidamento a Dio, senza ricorrere a finzioni e false giustificazioni prêt-à-porter.
Alle volte, noi pensiamo che l’umiltà è andare tranquilli, andare forse a testa bassa guardando il pavimento. Ma anche i maiali camminano a testa bassa: questa non è umiltà. Questa è quell’umiltà finta, prêt-à-porter, che non salva né custodisce il cuore. E così, è buono che noi pensiamo questo: non c’è vera umiltà senza umiliazione, e se tu non sei capace di tollerare, di portare sulle spalle un’umiliazione, tu non sei umile: fai finta, ma non lo sei.
Sempre c’è la tentazione di lottare contro quello che ci calunnia, contro quello che ci fa l’umiliazione, che ci fa passare vergogna.
Però, se io, davanti a qualsiasi offesa, a qualsiasi umiliazione, mi giustifico subito e cerco di sembrare buono o fare, come si dice, “calligrafia inglese”, questa non è umiltà». E così, ha aggiunto, «pensiamo questo in modo giusto: se tu non sai vivere una umiliazione, tu non sei umile e questa è la regola d’oro”.
In conclusione il Pontefice ha invitato a chiedere «al Signore la grazia dell’umiltà, ma con umiliazioni». E, c’era quella suora che diceva: “io sono umile, sì, ma umiliata, mai!”. No, no! Non c’è umiltà senza umiliazione». Dunque, ha affermato ancora Francesco, «chiediamo questa grazia e anche, se qualcuno è coraggioso, può chiedere — come ci insegna sant’Ignazio — che gli invii umiliazioni, per assomigliare di più al Signore»:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180129_regola-doro.html
Conclusione:
Francisco è più falso che Guida Iscariota.
Saluti.
E allora avanti tutta!
Facciamolo felice, umile e santo dicendogli in faccia tutto quello che pensiamo di lui.
E la medesima opera buona compiamola con gli spettri!
Offendere e umiliare, d’ora in poi, sarà l’ottava opera di misericordia. Franciscus dixit!
Prego nonnino.amedeo dimmi pure quello che pensi. Ne terrò conto sicuramente. Promesso.
@Lo spettro di QC
Ammetto che il giochino è simpatico, ma se non sbaglio dura da un po’ di tempo, non è vero?
Cambia mestiere. Facendo lo spettro, guadagnerai anche bene, ma ti stai dannando l’anima.
Se non è vero che J. Maria Bergoglio si è diplomato perito industriale chimico, ma ha fatto l’addetto alle pulizie e il buttafuori, se non è vero che è entrato in seminario a 22 anni ( quando molti seminaristi sono già diaconi) , se non è vero che è stato ordinato sacerdote a 33 anni ( mentre normalmente per gli altri avviene a 24-25 anni) il che fa per lo meno sorgere il dubbio che la sua sia stata una vocazione tardiva e ” ragionata” più che sentita, se non è vero che con tutte le occupazioni che ha trovi difficilmente il tempo per pregare ( almeno tutto le sette ore del breviario, il che sarebbe un minimo per un papa, che, come sacerdote avrebbe l’obbligo di farlo; bene, se è vero tutto questo che cosa è più ignobile? Quello che ho scritto io riguardo a papà Francesco, o quello che hai scritto tu su di me? Comunque ti ringrazio, perché umiliandomi mi fai del bene.
Buona giornata e buon lavoro!
Purtroppo o per fortuna, caro nonno.amedeo, l’Abbé Tosatti non ha pubblicato la risposta circostanziata che avevo postato in replica al tuo infame messaggio. Credo comunque che tu abbia sbagliato spettro, perché a me non puoi dire “quello che hai scritto tu su di me” non avendoti scritto niente.
Ti riporto asetticamente i contenuti del mio tentato messaggio, mettendoli in elenco ed evitando di diffondermi in commenti offensivi:
1) ho rilevato un certo snobismo sociale nel leggere come tratti con disprezzo che ha dovuto svolgere lavori umili (hai parlato di “socialmente fallito”). Siccome so che lavoro hai fatto, mi sono permesso di rilevare che anche tu non appartieni all’elite dei salvatori del mondo e non sei un cavaliere del lavoro (forse sei stato solo più fortunato di un buttafuori);
2) le censure sul tempo dedicato alla preghiera (tempo che non conosci, il che rende la tua osservazione sul breviario una mera supposizione) rivelano una scarsa comprensione del numero di impegni e stress che un Papa gestisce quotidianamente e la fatica che un uomo di quella età sopporta. Tu hai lavorato e ora ti riposi. Mi chiedo: che lavoro facevi in concreto per non capire cosa significhi vivere in un vortice di impegni? Che cosa fai adesso, tu che sei grossomodo coetaneo del Papa, oltre a svagarti su internet e predicare coi tuoi (simpatici e acuti) aforismi?
Questo è quello che avevo da dirti. Il resto contestalo allo spettro giusto (che non mi pare ti abbia né minacciato né offeso).
Saluti cordiali.
Rispondo allo spettro di QC.
Non ho fatto niente per tutta la vita. Mi sono fatto mantenere dalla Caritas.
I tempi del “lei non sa chi sono io” per fortuna sono passati. Comunque se recito la parte di ” scarpe grosse e cervello fino” non è perché realmente nella mia professione ( anzi nelle mie professioni ) sia proprio stato un ” signor nessuno” . Modestia a parte.
deutero, non ho detto “lei non sa chi sono io”, ma “io so chi sei tu” (nel senso che so che professione hai svolto). Non dubito che tu non sia stato un “signor nessuno”, ma la cosa, oltre a lasciarmi indifferente (abito a Milano, non in un paesello della Val di Zoldo e di “signor qualcuno” ne vedo a bizzeffe), non credo ti dia diritto a bollare come “socialmente fallito” chicchessia o a sindacare come qualcuno – sicuramente più carico di impegni di te – si organizzi la propria agenda quotidiana.
Penso solo a questo: quello è un buttafuori divenuto Papa. Ragionando come fai tu, dovrei concludere che, piuttosto che “socialmente fallito”, quello potrebbe incarnare il mito del sogno americano (da assistente a una pompa di benzina nel Kentuky a broker di successo a Wall Street). Siccome non ragiono come te, concludo diversamente. Ma a te che ragioni così, suggerisco di verificare meglio le conclusioni dei tuoi ragionamenti.
In conclusione, nessuno dubita che tu sia stato un grande professionista. Nel tuo piccolo…
Rispondo allo spettro.
Non vedo che nesso ci sia tra il risiedere a Milano e conoscere il mio curriculum vitae.
Il non dire “lei non sa chi sono io” si riferiva al fatto che oggi non si usa più ed è bene che sia così.
L’importanza di ciò che uno dice è intrinseco a quello che dice non a quello che è .
Caro Amedeo, nell’esercizio dei suoi insindacabili poteri e consigliato dalla sua ineffabile saggezza, l’Abbé Tosatti, motu proprio, ha deciso di troncare il nostro dibattito.
Non mi resta che salutarti cordialmente.
Ciao nè!
Dopo quasi 5 anni di pontificato credo che alcune conclusioni si possano formulare.
1) La dottrina:
no comment perchè tutti sappiamo come funziona: relativismo, ambiguità, liquidità.
2) La pastorale:
sono stati nominati i seguenti personaggi:
– Forte, vescovo di Chieti/Vasto (purtroppo consacrato da Giovanni Paolo II): nominato segretario del sinodo. Chi non ricorda il suo exploit alla fine del sinodo?
– Tiso, vescovo di Trento: “Gesù era un festaiolo” dixit.
– Orefice, vescovo di Palermo: noto per girare in bicicletta sul presbiterio durante una funzione e per NON cacciare a pedate nel sedere un suo sacerdote che benedice in Chiesa, durante la Messa, una unione tra due donne.
– Perego: vescovo di Ferrara, convinto assertore della “accoglienza diffusa”.
– Barros, vescovo di Osorno (Cile): la polemica sulla sua nomina è roba fresca.
3) Governo:
– Battista Ricca (vedi articolo di Magister): direttore di S. Marta, nominato eminenza grigia dello IOR.
– Galantino: troppo noto per commentare.
– Paglia: presidente della Pontificia accademia per la vita e già oculato amministratore (?) della diocesi di Terni.
– la coppia mons. Balda/Francesca Immacolata Chaouchi: nominati nella pontificia commissione per “fare le pulci sui soldi”. Processati.
Per oggi può bastare.
Voglio bene a Papa Francesco, anche se faccio un po’ fatica.
Boni, bravi,quiet please!. Nel pieno rispetto del sommo Capo, attendete fiduciosi, e vedrete che l’umile e pentito responsabile tecnico, con il capo cosparso di cenere, si dimetterà di sua sponte, ammettendo i suoi quinquennali orrori. O No?Mi sbaglio? Sorry, se la mia ingenuità,mi ha portato a credere questo, issando troppo presto, il gran pavese. Vivo proprio in un altro mondo. Mi scuso.
SIA LODATO GESÙ CRISTO!
Wishful thinking, ahimè! Wishful thinking.
partirà la nave partirà……..il cane, il gatto io e te.(alla fine se la canteranno i latinos, eh che bella musica sarà). Incontrassi Bertone! Due ceffoni gli darei. Causa prima di molti mali fino al conclave del 2013.
Francesco I,una insignificante bolla di sapone gonfiata dai mass media …destinata a rompersi…come tutte le bolle.
Se non ti offende, mi accodo. Francesco a me appare un uomo socialmente fallito ( costretto, per guadagnarsi da vivere a fare l’addetto alle pulizie e il buttafuori) che, non essendo stupido, ha visto nella carriera ecclesiastica una soluzione e , prima di tutto, una possibilità di ” farsi avanti”.
Del resto, visto che di notte, a detta sua, dorme come un legno e di giorno ha un’agenda stracolma, quando trova il tempo per pregare, raccogliersi in se stesso, porsi umilmente davanti a Dio per chiedergli luce e conforto? Forse gli rimarrà il tempo per qualche giaculatoria?
Di questo aspetto della sua vita ( è la vita di un papa, non di un Pinco Pallino) nessuno parla mai. E invece di chiederci di pregare per la Chiesa, ci chiede di pregare per lui.
Gent.mo Amedeo,
innanzi tutto io non la conosco e quindi non posso permettermi di darle del “socialmente fallito”, ma anche se la conoscessi potrei darle del “socialmente fallito” solo in forma puramente anonima altrimenti rischio querele. Qundi molto comodo prendersela e giudicare il Pontefice su Internet, tanto lui non lo verrá mai a sapere. Secondo lei nessuno parla dell’aspetto privato della vita del Papa. Provi a digitare su Google “La giornata di Papa Francesco” sorprendentemente scoprirá un mondo di articoli che la illumineranno sugli aspetti del Papa che desidera conoscere.
Saluti.
p.s. Stamattina la macchina non partiva… mannaggia Bergoglio!
Spettro di Paolo, che fa, minaccia?
Non commento le sue parole, perché si commentano da sole. Good night!
Minaccia?????
Collega meno male che l’Abbè nella sua infinita saggezza non ha pubblicato la mia risposta all’ignobilissimo messaggio del deutero.nonnino (uomo socialmente vincente)
Perché lo accusa spettro? Mo il bianco vestito porta pure yella?😂😂😂
Certo. Ormai bisogna sostituire il vecchio detto “piove. Governo ladro” con ” piove. Mannaggia Bergoglio”.
…. ma quanti spettri pullulano su questo blog!
E sono tutti pro Bergoglio?
Una situazione davvero spettrale!
Quanto vorrei che il Bergoglio li raggiungesse nell’aldilá. A condizione che, una volta giunto a destinazione, tacesse per sempre.
Infatti ieri il filo dei palloncini liberati da bambini dell’A.C. è rimasto impigliato alla finestra del suo studio dal quale aveva recitato l’ Angelus ed ha commentato che , quando non si prega bene, le preghiere non arrivano al Signore… Forse dovrebbe riflettere su ogni parola che pronuncia e farsi un esame di coscienza.
Mi sono tornati alla mente alcuni versetti delle Sante Rogazioni che mi sembrano molto adatti alla odierna situazione della Chiesa.
Ut Ecclesiam tuam sanctam redigiri, et conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut domnum Apostolicum, et omnes gradus Ecclesiae in sancta religione conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut Episcopos et Praelatos nostros, et cunctas congregationes illis commissas in tuo sancto servitio conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris, te rogamus audi nos.
Ad meliora!
Insomma: i Misteri della Fede devono venir spiegati razionalmente e emotivamente e, quindi, liquidati. I misteri della finanza NON vengono spiegati in alcun modo e, quindi, restano .
e dai , RVC , dicci chi è !
C’è? E chi è?
Mi sa che lo dobbiamo chiedere a Gesù! “Signore, chi è “?
Forse inizia con B e finisce con U?( Tiro ad indovinare)